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Racconti erotici sull'Incesto

La mamma luca ed io

By 4 Gennaio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Corretto da istrionico

Osservo il seno perfetto di mia madre, una quarta, capezzoli grossi, aureole enormi: non avrebbe bisogno del reggiseno, stanno su da sole con l’aiuto del silicone, se le è rifatte per piacere di più al nostro uomo mio fratello, suo figlio.
– Daniela, facciamo in fretta-.
– Sì mamma-.
Mamma e Luca, mio fratello, sono dentisti. Hanno uno studio in comune, io faccio loro da segretaria.
Ultimamente non abbiamo avuto molto tempo per noi: è quasi un mese che non facciamo sesso come si deve, così noi donne oggi abbiamo deciso di fare una sorpresa al nostro uomo, e appena chiuso per la pausa pranzo siamo corse in bagno a cambiarci: intimo da vere prostitute, autoreggenti, tacchi alti, trucco che non lascia dubbi sulle nostre intenzioni e il camice aperto.
– Come ti sembro, tesoro, non sarò troppo vecchia per tuo fratello?-
Ramona, mia madre, ha 52 anni portati benissimo: un po’ di chirurgia estetica, molta palestra, una dieta equilibrata fanno di lei il sogno proibito di molti nostri clienti, uomini e donne ma soprattutto ragazzini che non perdono occasione di sbirciare nella scollatura.
– Sei bellissima, lo farai impazzire – rispondo.
– Anche tu sei una bomba, tesoro-.
– Grazie mamma-.
Non c’è bisogno che me lo dica, so di essere una bella donna: ho 22 anni, un corpo tonico e sodo, una quarta naturale che nulla ha da invidiare a quella di mia madre, labbra carnose ‘da pompinara, in una bocca così ce ne stanno due’ come dice mio fratello in intimità, occhi chiari come il ghiaccio, capelli nero corvino fino al culo.
– Vi volete muovere, ho fame!-
– Daniela andiamo: Luca è 15 minuti che ci aspetta-.
Apro la porta del bagno, mio fratello è di spalle, non ci vede, sta mettendo la giacca per uscire, si volta e…
– Dài che facciamo tard… wow… mi è passata la fam…-
Non finisce la frase che la mamma lo bacia sulla bocca e gli palpa il pene da sopra i pantaloni, io mi metto dietro di lui, gli sfilo la giacca, lecco il collo, mordicchio le orecchie: lo desidero, è un bel po’ che non mi scopa.
Mamma, senza tanti convenevoli, gli slaccia i pantaloni, li abbassa insieme alle mutande, poi si inginocchia davanti al pene di Luca in semi erezione, e lo ingoia tutto fino alle palle. Io gli palpo un po’ il culo come fanno gli uomini con me, poi mi inginocchio dietro di lui e comincio a leccargli il buchino, ormai conosco il mio stallone e so che gradisce molto.
Ora che grazie a mamma ha il cazzo duro possiamo continuare con il nostro piano. Lo portiamo nel suo studio, lo denudiamo completamente, lo facciamo sedere e gli leghiamo le mani alla poltrona.
Per nulla preoccupato, Luca ci asseconda.
La mamma riprende a spompinarlo: ci sa veramente fare, lo ingoia tutto, nonostante la misura non comune, e con la lingua riesce a sfiorare le palle.
Intanto io recupero il vibratore e il gel lubrificante dalla borsa. Lubrifico bene l’attrezzo e poi la mia mano destra.
Torno dai miei due amori, ora la mamma sta segando il suo bambino e gli succhia le palle, lui geme e gode. Mi accosto a lui e lo penetro con un ditino lubrificato.
– Ti piace, Luca? – chiedo.
– Siete proprio due gran troie-.
E’ la sua risposta, lo prendo per un sì e lo penetro con due dita: il suo culo e cedevole, entrano facilmente.
– Lo vuoi questo? – gli mostro il vibratore.
– Sì, Daniela, sfondami che sto per godere-.
Tolgo le dita e infilo il vibratore che entra senza problemi, al mio amore piace dare ma anche ricevere, e comincio a scoparlo come se fosse una troia.
La mamma si ferma un attimo per osservare il suo bambino scopato dalla sorellina, la situazione la eccita, lo vedo nei suoi occhi: ‘ora lo insulterà come fa sempre’ penso, e infatti:
– Ti piace, vero checca, farti scopare da tua sorella?-
– Sì mamma, ancora … ti prego…-
– Sei proprio una troia puttana.-
– Vai più veloce amore, mamma succhiamelo che sto per godere-.
Accelero il ritmo e mia madre riprende il pompino e con una mano gli strizza le palle, io allungo una mano, afferro un capezzolo di mio fratello e lo strizzo tra le dita, lui ansima… il ritmo della mamma si fa sempre più serrato, il porco sta per godere, ansima, geme e alla fine:
– Sìììì… sono una… troia e… godo… come una troia…-
Mamma si ferma e accoglie l’abbondante sperma di mio fratello tutto in bocca, ma non lo ingoia, perché vige una regola non scritta tra me e lei: lo sperma di Luca piace a tutte e due, quindi chi lo riceve non fa l’egoista e lo divide con l’altra, infatti si alza, mi si avvicina, io apro la bocca e lei ci fa colare dentro una parte del bianco e caldo sperma del nostro uomo, lo ingoio avidamente e poi ci baciamo appassionatamente di fronte a Luca ancora legato sulla poltrona e con il vibratore acceso nel culo.
– Siete bellissime, sono l’uomo più fortunato del mondo!-
– Ora tocca a te soddisfare noi, fratellone!-
– Le vuoi queste?-
La mamma si toglie il perizoma e poi toglie il mio, mettendo in bella mostra le nostre fighe completamente rasate come piacciono a lui.
– Certo che le voglio! Liberatemi, me lo faccio tornare duro e vi faccio vedere chi è il maschio di casa!-
– Eh no, bimbo mio, ti deve tornare duro senza che nessuno lo tocchi! Poi ti libereremo, vero Daniela?-
– Certo mamma, ma con quello che abbiamo in mente non credo che ci metterà molto, amore.-
Bacio nuovamente la mamma: sento ancora il sapore dello sperma di mio fratello nella sua bocca, voglio godere, sono eccitatissima. Ci sfiliamo il camice e il reggiseno: ho i capezzoli durissimi e la figa in fiamme, tocco quella della mamma e non è meno bagnata della mia.
– Ti prego, mamma, fammi godere, non ce la faccio più…-
– Certo, puttanella della mamma, mettiti qui così tuo fratello ti può vedere bene, e poi ci pensa la mamma a te.-
Mi mette davanti a mio fratello, che mi fissa con il cazzo ancora moscio, poi si inginocchia davanti alla mia figa umida e comincia a leccarla. Come ho detto prima ci sa fare con la lingua, e per me è il paradiso.
Fisso mio fratello negli occhi e cerco di trasmettergli il piacere che provo con i gemiti e con le espressioni del mio volto: mi passo più volte la lingua sulle labbra come ho visto fare in un porno, cerco di essere più porca che posso, porto le mani ai seni e strizzo i capezzoli, mi piace urlare ma qui non posso, sento l’orgasmo salire: uno, poi un altro, poi ancora le gambe non mi reggono, mi devo appoggiare alla mamma che smette di leccare la mia figa pulsante di piacere.
– Allora, se la cava con la lingua questa matura signora?-
Non rispondo a parole: non ne conosco di adatte a descrivere quello che provo per lei, la bacio cercando di metterci tutto l’amore, la passione che provo, poi le dico:
– Sei fantastica mamma, la sola donna della mia vita.-
– Non dire bugie che ti cresce il naso di donne mi sa che ne hai più di una!-
Ridiamo tutti e tre, poi la bacio di nuovo: il profumo di femmina mi inebria, l’abbraccio forte, schiaccio il suo seno contro il mio, le palpo il sedere con entrambe le mani, infilo un ditino dentro il buco fra le natiche, poi con coscia in mezzo alle sue le strofino la figa, tutto senza mai staccare le labbra dalle sue, la lingua sempre aggrovigliata alla sua.
– Tesoro ora è la mamma che non ne può più: fammi godere – mi chino fra le sue cosce ma lei mi ferma:
– No, amore, prendi il fallo doppio.-
E’ un giochino che usiamo spesso quando mio fratello è spompato, consiste in un lungo cazzo di gomma doppio, così ci si può penetrare in due contemporaneamente.
– Eccolo Ramona.-
Quando facciamo sesso solo noi due la eccita di più se la chiamo per nome.
– Brava bimba, vieni qui che lo bagniamo un po’.-
Non ce ne sarebbe bisogno, ma a mio fratello piace quando lo facciamo e a noi piace eccitarlo.
Ci posizioniamo una di fronte all’altra, prendo un capo del lungo cazzo e lei l’altro, apro la bocca e comincio ad ingoiare il giocattolo centimetro dopo centimetro, mia madre fa lo stesso, le nostre bocche si avvicinano sempre di più: è molto lungo, lo sento in gola, mi manca poco per arrivare a metà ma mia madre l’ha gia superata, ora le nostre labbra si sfiorano, sento conati di vomito: non resisto, devo tirarlo fuori, anche mia madre mi imita, il fallo doppio esce dalle nostre gole completamente ricoperto di saliva.
Mi sdraio per terra, la mamma fa altrettanto di fronte a me, punto il fallo sulla figa: scivola dentro facilmente, afferro le gambe di mia madre e la tiro verso di me, lei fa altrettanto così il pene finto ci entra sempre più in profondità: ora l’ho ho tutto dentro e sento la mia figa contro quella della mamma, vorrei gridarle i miei insulti come piace a lei ma siamo in studio, qualcuno dei vicini può sentire.
La porca si agita e dimena, io non sono da meno, la sento raggiungere l’orgasmo: inarca il corpo più che può, emette gemiti soffocati poi si rilassa. Ha il fiatone, deve essere stato un orgasmo devastante.
Ci sediamo una di fronte all’altra abbracciate, sempre sul pavimento, sempre con il pene ben piantato nei nostri corpi.
– Ti è piaciuto, Ramona?-
– Sei fantastica, bambina mia, ti amo.-
– Anche io ti amo, mamma.-
Poi la bacio nuovamente, rimaniamo un po’ così abbracciate a coccolarci, scambiandoci tenerezze e sussurrandoci dolci frasi che solo una donna può dire a un’altra donna.
– OK, ora mi liberate.-
Cazzo, ci siamo dimenticate di Luca, mi volto e vedo che il divertimento non è ancora finito: il cazzo del fratellone è di nuovo in erezione, ne ho proprio voglia!
Ci alziamo e lo liberiamo.
– Mi avete fatto impazzire… non ce la facevo più, pensavo che mi esplodesse.-
– Tranquillo, adesso c’è qui la tua mamma che ti fa sfogare.-
Detto questo si siede sulla poltrona dove prima era Luca e lo invita a scoparla, lui non se lo fa ripetere e con un colpo secco la penetra tutta, è molto arrapato…
Mena colpi tremendi, la troia gode e comincia a gridare sconcezze:
– Sbatti tua madre… sbatti questa troia… dài, più forte, fai vedere che non sei una checca…-
Corro a baciarla per farla stare zitta e contemporaneamente le carezzo il seno, i capezzoli. Lei sembra gradire, mi abbraccia e infila la lingua più che può nella mia gola.
Luca dal canto suo mena colpi terribili: la sta veramente aprendo in due, se continua così verrà prima di aver posseduto anche me: non posso permetterlo!
Mi guardo intorno come posso e vedo per terra il vibratore usato per inculare Luca. Faccio segno a Luca con la mano, lui lo vede e capisce. Si ferma, esce dalla mamma, prende il vibratore e lo infila nella figa della mamma, poi punta il suo grosso cazzo sul buco rimasto libero e le penetra nel culo con un colpo secco. Una doppia penetrazione dovrebbe farla godere in fretta, stacco la mia bocca da lei e le infilo due dita in bocca per non farla urlare, lei le succhia come fossero un cazzo, con la mano libera raggiungo il clitoride e lo massaggio, mamma si dimena e mugola per quanto le è possibile, sta per venire, lo sento: si toglie le dita dalla bocca, vuole urlare l’orgasmo che sta per avere, io intuisco e le tappo la bocca con la mano, un lungo mugolio soffocato corona l’orgasmo di questa donna che per me è madre, amica, amante, compagna e a volte rivale.
Tolgo la mano dalla bocca di Ramona, ha il fiatone, mentre Luca non smette di sbatterla: forse non si è neanche accorto dell’orgasmo che le ha regalato.
– Amore, Ramona è venuta, ora tocca un po’ a me…-
Non mi risponde: si piazza semplicemente dietro di me, io appoggio la testa sulla pancia della mamma, con una mano continuo a masturbarla e con l’altra le carezzo un seno. Sento il cazzo di mio fratello entrarmi dentro, penetrarmi come fossi burro: un colpo secco, poi un altro, sembra voglia farmi male ma ogni volta un’onda di piacere mi travolge, cerco di non urlare ma è difficile con uno stallone simile!
Mamma sembra capire:
– Vieni più vicina, tesoro, baciami…-
Mi trascino come posso fino alla sua bocca, la bacio per non urlare di piacere, per non far sapere al mondo, e soprattutto ai vicini, quanto sono troia.
Il mio stallone sembra non stancarsi mai, io godo in continuazione, dietro di me mi sbatte come può fare un galeotto dopo anni di astinenza. Capisco che sta per venire quando mi afferra per i capelli e li tira come fossero redini, mi fa male ma lo adoro: in quei momenti mi sento completamente sua, sarei pronta ad esaudire ogni suo desiderio, un ultimo colpo secco e il suo sperma mi inonda! Non doveva venirmi dentro, sono sotto antibiotico e la pillola non fa effetto, ma non potevo mica interrompere una scopata simile.
Dopo pochi minuti ci riprendiamo tutti e tre: è quasi ora di tornare al lavoro, vado in bagno con mamma a lavarmi e cambiarmi, Luca esce per un panino veloce, poverino: lo abbiamo sfiancato.
– Ti è venuto dentro…-
– Sì, mamma, e con l’antibiotico non so se la pillola…-
– Speriamo, tesoro-.
– Alla peggio risolviamo con un aborto-.
– Amore, non ci capiamo: sarebbe ora che mi facciate nonna, tu e tuo fratello-.
– Ma mamma!-
– Tesoro, sono i figli che uniscono le coppie…-

commenti ssignoreoscuro@yahoo.com

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