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Racconti erotici sull'Incesto

La mia adorata sorellina

By 13 Aprile 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

I miei genitori hanno adottato Giulia quando avevo solo 6 anni. Mi &egrave sempre piaciuta mia sorella, sia d’aspetto fisico che come persona. Ora lei ha 18 anni, io 20. Io sono un ragazzo normale, alto 1.80, con un fisico allenato ma non esagerato, capelli castani e ricci, occhi scuri. L’unica particolarità &egrave tra le gambe. Diciamo che sono molto dotato, con un uccello di 25 cm in piena attività per cosi dire. Giulia &egrave totalmente diversa da me. &egrave alta un 1.60, con un fisico molto sviluppato per la sua età. Seno molto prosperoso, una pancina piatta, un didietro perfettamente tondo e sodo. Ma la sua particolarità era un’altra: era di origine zingara, quindi aveva la pelle color caramello, i capelli lungi, lisci e neri e gli occhi di un verde smeraldo come pochi esistono al mondo. Non avrei mai pensato di avere pensieri sessuali verso di lei, eppure &egrave successo, e questo &egrave il racconto di questa esperienza che ha cambiato la mia vita.
“Ehi dai svegliati, dobbiamo andare al mare!!” mi urla Giulia dal salotto. Siamo in vacanza alla casa al mare con i nostri genitori. &egrave estate, e siamo venuti in vacanza per fuggire al clima della città. Oggi i nostri genitori sono andati a fare un’escursione una gitarella in campagna e noi, rimasti da soli, abbiamo deciso di andare al mare per rinfrescarci un po.
Al terzo urlo di mia sorella mi riprendo dal coma, guardo l’ora, e schizzo in bagno a prepararmi. Per la fretta non ho notato la poderosa erezione mattutina, e soprattutto mi sono scordato di aver dormito nudo quella notte. Entro di corsa in bagno, trovando mia sorella piegata in avanti, di spalle, che si finisce di preparare per la giornata. Resto imbambolato a guardare quello spettacolo paradisiaco. Mia sorella aveva indossato un costume a perizoma bianco, che si insinuava tra le labbra della sua stupenda e rasata fica, donando alla mia erezione la botta finale, raggiungendo il volume massimo. Imbambolato non faccio caso al fatto che lei mi abbia visto e dopo un momento di imbarazzo mi urla “Ehi!! Bussa prima di entrare!!” e mi sbatte la porta in faccia. Io resto ancora immobile, paralizzato dalla eccitante visione avuta. Quando mi riprendo corro in camera, metto un accappatoio, e aspetto che Giulia finisca in bagno. Quando esce si &egrave calmata da prima, e mi dice di fare presto perch&egrave &egrave già tardi.
Io entro subito in doccia, e mentre mi sciacquo mi tiro una sega per darmi una calmata, ancora eccitato dalla figa di mia sorella.
Ancora eccitato mi vesto e andiamo al mare. Ci sistemiamo in una baietta piccolina, isolata dal resto, in modo da stare soli e in pace.
La giornata scorre tranquilla, senza che nessuno dei due parli di quello che era successo, se non fosse che mia sorella si &egrave comportata in maniera strana. Sembrava quasi che facesse di tutto per eccitarmi. Non ci feci tanto caso perché cercavo di non pensare più a queste cose ma evidentemente il mio corpo lo notava, poiché il mio cazzo non accennava a calmarsi del tutto.
Arrivati a casa ci chiamano i nostri genitori e ci dicono che torneranno il giorno dopo visto che la macchina non parte e che per la cena dovremo arrangiarci. Decidiamo di ordinare delle pizze e mentre aspettiamo facciamo la doccia.
“Beh, visto che ce la porta presto perché non fare la doccia insieme??” mi dice Giulia.
Io cerco di balbettare una scusa, per evitare figure di merda, ma lei insiste e devo accettare. Andiamo in bagno e mentre ci spogliamo iniziano i primi problemi. Tra le kie gambe inizia a muoversi qualcosa e quando siamo nudi non posso più nascondere niente. Giulia finge di non farci caso ma vedo subito che lo fissa, imbambolata.
Entriamo nella doccia e cominciamo a lavarci. La doccia &egrave piccola e siamo costretti a stare vicini, cosi che il suo culo struscia contro il mio palo duro che continua a peggiorare.
Allora decido di rischiare. Allungo le mani e le prendo i seni in mano. Lei ha un brivido, ma non mi ferma. Le massaggio quelle bellissime tette, torturando i capezzoli: li pizzico, li tiri, li torco.
Lei inizia ad ansimare, strusciandosi ancora più forte, e intanto io rischio ancora di più. Cerco di infilare le mani tra le sue gambe, ma quando sono quasi arrivato suonano alla porta. Il campanello mi riporta alla realtà. Mi stacco da lei, esco dalla doccia, metto un accapatoio e vado alla porta. &egrave il fattorino della pizzeria. Lo pago mentre nella mia testa lo maledico di aver interrotto quel momento.
Mentre sistemo per mangiare in salotto lei scende, ancora con i capelli bagnati, con indosso solo una canottiera nera lunga, che ad ogni passo lascia intravedere il suo sesso.
“Oooh, la pizza finalmente!!” dice gioiosa. Ci sediamo davanti alla TV e cominciamo a mangiare.
Io mi siedo sul divano e inizio a mangiare, lei si sdraia, poggiando la testa sulle mie gambe, e guardiamo un po di TV mentre finiamo le pizze. Mentre mangiavamo lei contiuava a strusciarsi contro il mio sesso, mentre io ero ancora scioccato dalla scena della doccia e non sapevo come comportarmi. Una parte di me mi diceva di seguire gli istinti ma l’altra mi ricordava che, anche se adottiva, era mia sorella.
Ma tranquilli, non feci in tempo a prendere una decisione, la prese prima lei.
Finito di cenare decidiamo di andare a letto, stremati dalla giornata di mare, e Giulia mi propone di dormire insieme stanotte. Non comprendo il senso di questa sua idea ma dato che abbiamo dormito insieme tante altre volte accetto ingenuamente.
Mi avvio in camera mentre lei sistema i residui della cena e intanto mi metto un paio di short, tanto per non dormire nudo ma senza senza patire il caldo.
Mi sdraio nel letto e aspetto.
Quando entra Giulia noto che si &egrave cambiata: indossa una canottiera rosa quasi trasparente e un paio di short, che potevano benissimo essere mutandine, sempre rosa e trasparenti. La sua pelle scura era facilmente visibile al disotto del “pigiama”: i suoi seni rimbalzavano ad ogni passo, mettendo in risalto i suoi stupendi capezzoli scuri e duri, mentre gli short si insinuavano tra le scure e calde labbra, rendendola ancora più eccitante. “Eccomi, scusa se c’ho messo tanto” mi dice dolcemente, e senza aspettare risposta si mette con me sotto il leggero lenzuolo. Ci abbracciamo e ci diamo la buonanotte, ma io non riesco a chiudere occhio. Il mio amichetto, la sotto, &egrave sveglio come non mai, e spinge contro il suo fantastico didietro che, a causa delle ridotte dimensioni del letto, &egrave appiccicato al mio inguine.
Di colpo la sento muoversi, inizia a strusciarsi contro di me, lasciandomi senza parole.
“Credevi che non mi fossi accorta di quanto sei dotato??” mi dice, “anche io ho voglia, che ti pensi?? E non mi lascio scappare un cazzo come questo”. Detto questo si gira verso di me e mi stampa un bacio sulle labbra, mentre le sue mani mi toccano, mi graffiano.
“E poi mi sei sempre piaciuto fratellone, non immagini quanto”.
A queste parole non resisto più. Inizio a baciarla con passione, le mie mani la toccano, le strappo i vestiti e inizio a giocare anche io.
Mi metto sopra di lei senza smettere di baciarla, con una mano le graffio il fianco, quasi selavaggiamente, mentre con l’altra mi sfilo gli short, aiutato da lei.
Lentamente scendo con le labbra sul suo seno, dando piccoli morsi sul collo, e comincio poi a torturarle i capezzoli. Li mordo, li lecco, li succhio… Lei inizia a gemere sempre più forte, mentre tra le sue gambe nasce un fiume di umori che non accennano a fermarsi.
Continuo a scendere, le bacio il ventre, il pube, sono sopra il suo caldo sesso…ma ancora non &egrave il momento.
Continuo a scendere, le bacio le cosce, lasciando piccoli succhiotti, e una volta arrivato ai piedi inizio a baciarli e leccarli, i suoi bellissimi piedini perfetti e sexy.
Mentre faccio questo lei non resiste ed inizia a toccarsi con forza, sta impazzendo. A quella visione perdo il controllo e mi tuffo fra le sue gambe, iniziando a leccare tutti quegli succhi che continuano a fluire dalla sua fica.
Trovo subito il clitoride e inizio a leccarlo, morderlo, succhiarlo, mentre il medio e l’indice entrano dentro di lei fino a fondo, aiutato dai suoi umori. La sto scopando con le dita, e dalle sue urla capisco che le piace. Si inarca, urla, geme tantissimo, e sento che sta per venire. Quando &egrave al limite me lo urla e allora tolgo le dita da dentro e le sostituisco con la bocca, ricevendo tutti i suoi umori direttamente in bocca, bevendo tutto fino all’ultima goccia.
Lei resta ferma per un attimo ma subito ritrova le forze. Mi butta sul letto, mi sale sopra e si getta affamata sul mio cazzo. Lo afferra subito in bocca ed inizia a succhiarlo, roteando la lingua intorno alla cappella.
&egrave brava, troppo, e inizio anche io a gemere come un matto, mentre con le mani le spingo la testa in basso, in modo che il mio cazzo affondi sempre di più nella sua bocca.
Con mia enorme sorpresa lo ingoia tutto e questo mi fa perdere la testa. La tengo ferma ed inizio a scoparle la bocca come una fica, accompagnato dai suoi rantoli di soffocamento per l’enorme cazzo che ha in bocca.
Quando mi ritengo soddisfatto la faccio staccare, la metto a pecorina e ammiro il suo culo ed il suo sesso. Sono davvero stupendi, ed estremamente eccitanti. Appoggio il glande sul suo sesso bagnato ed affamato e lei ha un tremito. Inizio a spingere e lei geme dolcemente. In poche spinte sono dentro fino alle palle e senza aspettare oltre inizio a sbatterla con forza.
Da dolci gemiti i suoi versi si trasformano in una di piacere, a volte cosi tanto da strozzarle ogni suono ancor prima di pronunciarlo. La tengo per i fianchi ed ogni tanto le do un bello schiaffone su quel culo perfetto ed in quei momenti lei mi incita a non smettere, a fare più forte, e intanto viene continuamente inondando entrambi e il letto di umori caldi.
Mentre non accenno a rallentare il ritmo noto che il suo buchino del culo si apre e si chiude a ritmo con i miei fendenti e subito ho un’idea.
Porto una mano alla sua bocca e mi faccio leccare due dita. Lei deve aver capito tutto visto che, mentre lecca e gode, con una mano si tiene aperta una natica per facilitarmi il compito. Quando sono belle umide le dita, senza smettere di spingere, inizio a massaggiarle in buchino dietro e, senza preavviso, le infilo con violenza due dita nel culo.
La reazione &egrave immediata. La schiena si inarca verso il basso, la voce viene si spegne in gola, si sentono solo i miei ansimi e i colpi che le do.
Ma tutto questo dura molto poco. Infatti, dopo un istante, Giulia ricomincia ad urlare per l’immenso piacere che la doppia penetrazione le sta donando.continuiamo per mezzora abbondante. Lei 3 venuta troppe volte per contarle, ma io ancora nessuna. Allora decido di prendere tutto finché posso.
La faccio mettere alla missionaia, con le gambe spalancate e attaccate al corpo, cosi da mettere in mostra il suo bel buchino dietro, oramai spalancato dalle dita.
Vi appoggio la cappella e piano piano piano spingo. Mi aspettavo più resistenza, invece entro facilmente e decido di torturarla per bene. Resto con la cappella mezza fuori, senza entrare del tutto ne uscire. Lei mi supplica di fotterle il culo, non vuole altro, ma deve sudarselo.
Dopo qualche minuto &egrave al limite. Il suo buchino ormai &egrave totalmente ammorbidito e aperto e senza nemmeno pensare se potessi farle male lo spingo tutto dentro fino alla base nel suo bellissimo culo.
Inizio a pompare forte, senza sosta, facendola godere come una maiala. Ad ogni spinta spruzzano fuori succhi dalla sua fica; il suo viso, in genere cosi dolce e sensuale, ora &egrave contorto in una maschera di puro piacere.
Vorrei che tutto questo non finisse mai ma sono sul punto di venire e non posso trattenermi. Le sborro nel culo, inondandole l’intestino con il mio caldo e denso latte. Uno, due, tre, cinque, dieci spruzzi copiosi la riempiono, e ad ogni spruzzo sussulta, geme, &egrave in estasi.
Alla fine ci accasciamo nudi nel letto, sfiniti, e ci addormentiamo. La mattina dopo mi sveglio ancora intontito e cerco di mettere insieme i ricordi della sera prima, senza riuscire a credere a quello che &egrave successo. Ma basta la visione di Giulia che mi succhia il cazzo con voracità mentre ancora sto mezzo dormente a farmi capire la verità, e soprattutto a farmi capire che da qui in avanti tra me e lei ci sarà un rapporto mooooolto profiquo

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