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Racconti erotici sull'Incesto

LA MIA FAMIGLIA 1

By 10 Settembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

salve a tutti, mi chiamo Massimo ed ho 22 anni; ciò che vi sto per raccontare ha dell’incredibile, nemmeno io, in un primo momento, riuscivo a credere a quanto stava accadendo; ma iniziamo con ordine!
la mia famiglia &egrave composta da 5 anime: io, mio fratello gemello con una differenza di età di soli 10 minuti di nome Fabrizio, mia sorella di 4 anni più grande di me e mio fratello di nome Silvia, mio padre Antonio di 51 anni e mia madre Imma, di 42 anni.
prima di descrivere fisicamente ognuno dei componenti, premetto che, fino a qualche giorno fa, &egrave sempre stata una famiglia modello, puritana e molto praticante, infatti ci associavamo con un gruppo religioso 4 volte a settimana per diverse ore, ma tutto cambiò….

io e mio fratello siamo gemelli in tutto per tutto, tanto che avvolte, quando son distratti, i miei genitori si confondono; siamo alti 1,72 cm, occhi e capelli ondulati castani, carnagione scura e media robustezza.
mio padre, invece, &egrave moro, capelli lisci, occhi verdi, altezza 1,68 cm, anche lui con corporatura media.
mia madre ha occhi e capelli lunghi/ricci castani , alta 1,60 cm, una quinta di seno, corporatura robusta, ma sensuale.
infine, mia sorella Silvia, &egrave mora, capelli lunghi e lisci, occhi verdi, alta 1,65 cm, una terza di seno, corporatura da modella.

sin dalla pubertà, ho cominciato a masturbarmi senza rimorsi, ovviamente di nascosto.
vi &egrave stata un’ escalation nel materiale che utilizzavo per eccitarmi; dapprima, immagini televisive erotiche, poi pornografiche, ma soft e via via immagini sempre più esplicite come pissing, kaviar, vomit, zoofilia fino ad arrivare al genere incesto.
utilizzavo spesso riviste comprate, una volta raggiunti i 18 anni e avuta la patente e l’auto, negli autogrill distanti diversi chilometri da casa; anche se agivo impunemente e senza rimorsi, avevo una paura terribile di essere beccato da qualche conoscente o, peggio, famigliare.
ci fu poi la prima volta che sorpresi mio fratello masturbarsi davanti al computer, senza che lui se ne accorgesse. capii, così, di non essere l’unico ad avere certi impulsi.
intanto la vita monotona andava avanti: i soliti sermoni in chiesa, le solite storie da parte dei miei non appena si accorgevano che non cambiavamo canale, nel guardare la tv, anche in una semplice scena con un bacio casto; non ne potevo più! continuavo a fantasticare su mia madre e mia sorella, le spiavo appena ve ne fosse l’occasione, mentre andavano al bagno per orinare, defecare, farsi la doccia o cambiarsi.
la notte mi segavo pensando al culone di mia madre, ai suoi tettoni ed anche al fisico da sballo di mia sorella.
mi sentivo esplodere, volevo a tutti i costi provare dal vivo ciò che vedevo al computer o nei giornalini porno; eppure, da lì a poco, tutto sarebbe cambiato!

una sera, mentre io, mio fratello e mio padre rincasavamo da una funzione religiosa conclusa in anticipo per problemi di audio, sentimmo dei gemiti.
all’inizio non realizzammo, anzi, credevamo fosse la tv, ma poi…
mia madre e mia sorella, ormai fidanzata, si assentavano spesso dalle nostre funzioni religiose, perch&egrave ritenute ipocrite.
così, quella sera, capimmo cosa realmente facevano durante la nostra assenza!

ci incamminammo tutti e 3 verso la fonte del rumore, la camera matrimoniale. la porta era socchiusa, così, mio padre si affacciò nello spiraglio a controllare: la sua espressione cambiò da allegra a costernata. incuriositi, io e mio fratello lo facemmo spostare per dare un’occhiata. lui, subito, ci sbarrò la strada, dicendo: -“no…non guardate…andate in camera vostra”- ma noi non esitammo a spostarlo e spiare dal pertugio.
che smacco! una scena degna di un posto nella copertina dei giornaletti porno che compravo: mia madre completamente nuda, sdraiata sul lettone a gambe spalancate, che ansimava come un’ossessa mentre mia sorella, chinata a 90 gradi, le leccava con foga il figone peloso. dietro mia sorella, il fidanzato 28 enne, Danilo, la inculava selvaggiamente. mia sorella indossava ancora la t-shirt, e le pantofole con tacco; Danilo, invece, era interamente vestito con un completo e cravatta ma, come ovvio, aveva la lampo aperta e il cazzone smisurato al di fuori. Danilo &egrave un ragazzo muscoloso, alto 1,88 cm e con un cazzo equino.
mentre osservavo, mi accorsi di essere eccitatissimo: finalmente quello che sognavo di notte, che immaginavo sparandomi continue seghe, si stava avverando sotto i miei occhi!
mi voltai verso mio fratello e mio padre sentendo il loro fiato sul collo, e notai che cominciavano a toccarsi in silenzio le patte dei pantaloni…pian piano si sciolsero, uscendo i loro cazzi di media grandezza e segandoli. al che chiesi: -” ma cosa state facendo? non &egrave peccato?”- mio padre rispose: -“hai ragione, dobbiamo smettere di farci vincere dalla tentazione…”- mentre pronunciava quelle parole, mio fratello, senza indugio, entrò in camera col cazzo in mano.
incredibile ma vero, mia madre, mia sorella e Danilo non fecero una piega, come se non fosse entrato nessuno. solo quando mio padre sbatt&egrave la porta contro il muro urlando:-“sarete punite dal signore per questo…”- si voltarono tutti e 3 verso di lui! mia sorella replicò: -“ma chiudi quel cazzo di forno, che stiamo godendo!”- mio padre rispose: -“come osi parlare in questo modo a tuo padre? chi ti ha insegnato certi termini?”- “chiedilo a quella troia di tua moglie!”- rispose a sua volta Silvia. mia madre, allora, disse: -“su, tesoro, in fondo non facciamo nulla di male…stiam solo scambiandoci del piacere reciproco”- mia sorella aggiunse, con sorriso sornione: -“e poi, non sembra dispiacerti più di tanto…”- ed indicò con lo sguardo la patta di mio padre, ma non solo! allungò le braccia, prese per la cintura mio padre e lo avvicinò a s&egrave. mio padre, inebetito, non fece resistenza, così, Silvia cominciò a toccare ed accarezzare la patta dai pantaloni e, passandosi la lingua fra le labbra, disse: -“vuoi vedere cosa mi ha insegnato mammina?”- mio padre, allora, si abbassò i pantaloni e i boxer e, con estrema violenza, forse per vendicare le parole dette nei suoi confronti da Silvia, prese la sua testa e la affondò tra le palle e il cazzo ritto. -“troietta che non sei altro…adesso ciuccia e fammi godere!”- “oh, sì papà…lasciati andare…sono la tua troietta…lo sai quante sconcezze abbiam combinato io, Danilo e mamma?…”-disse Silvia, allontanando momentaneamente il viso dalle palle di suo padre-“immaginavo che c’era sotto qualcosa quando non venivate alle funzioni…ti rendi conto che devi recuperare tutto l’arretrato con me e i tuoi fratelli?…”-“mmm…volentieri…adesso fatti ciucciare il cazzo”- io e mio fratello fummo richiamati dalla mamma -“venite qui…che la vostra mammina vi fa godere!”- così, ci inginocchiammo uno ad un lato, l’altro all’altro lato del materasso, porgemmo i cazzi a mia madre seduta sul lettone, e ci li facemmo spompinare assieme.-“che troia di madre che abbiamo…l’ho sempre desiderato…dai, continua, vacca!”-“vi piace, eh…avere una mamma così porca..e ancora non avete visto niente, vero Silvia?”-“mmm….”-mugolò col cazzo di suo padre in bocca…nel frattempo Danilo si segava guardando l’incredibile scena e venne non appena vide Silvia imbrattata della sborra del padre.
“siiii….godoooo…troia….”- mia sorella si fece spruzzare tutto in faccia e leccò quello che si trovava vicino alla bocca. -“mi nutrirei solo di sborra….oh, siiiii…vengo anch’io…”-“corse da Danilo e si fece leccare la fighetta depilata per venire; quando ciò avvenne, sporcò tutto il suo viso e glielo leccò voracemente…intanto mia madre sbocchinava entrambi i nostri cazzi, facendoli intrare senza problema nella sua bocca…io non ce la feci più, ed un potente getto andò dritto nella gola di mia madre; mio fratello, vedendo la scena, venne a sua volta sui tettoni di mamma. “baldracca che non sei altro…lurida troia…spalmati la sborra sui tettoni e sul viso”- commentò mio fratello, e così fece.
ci ricomponemmo, e concludemmo la serata con una bella cena e un bel discorso sul futuro della nuova famiglia, una famiglia perversa e porca…cosa avrebbe riservato la giornata di domani…questo insieme al resto della serie, ve lo racconterò un’altra volta. preparate i fazzolettini!…

inviatemi storie di incesto reali accompagnate da foto o video: labinnaclabinnah@yahoo.it. Arrivò l’ora di coricarci, così ognuno si dirisse verso la propria camera.
Provai più volte ad addormentarmi, ma non ce la feci; alle 2.00 di notte continui gemiti, urla e imprecazioni aleggiavano in casa: mia madre e mio padre stavano facendo sesso in modo alquanto violento e selvaggio ormai da 2 ore; ne avevano di arretrato! fino a ieri nessuno di noi si era accorto dei loro rapporti sessuali in quanto pieni di limiti e accortezze per non far rumore o non dar nell’occhio. ormai, però, le cose eran cambiate! non avevano più limiti n&egrave timori di essere scoperti, percui andavano avanti imperterriti con, oltre al rumore del letto contro il muro, della carne di mio padre che sbatteva violentemente contro quella di mia madre e i gemiti animali, le loro frasi sconce del tipo “sfondami tutta”…”sono la tua troia”…”inculami, bastardo”, ecc.
ovviamente questa situazione non fece altro che eccitarmi, tanto da spararmi 3 seghe con conseguente sborata contro il lenzuolo, menefreghista delle prove di quanto appena fatto, quando, invece, fino a qualche giorno fa, avrei usato con cura un fazzolettino!

mi svegliai frastornato e confuso: non mi ero ancora capacitato della “nuova vita”.
ancora in dormiveglia, mi accorsi che il mio cazzo era in tiro e non solo: quando aprii gli occhi, vidi il culo di mia sorella a qualche centimetro dalla faccia. mi stava sbocchinando divinamente!
-“ben svegliato, porcellino! ho visto le lenzuola bagnate! anche tu sei venuto nel sentire quella vacca della mamma, vero?…comunque, le ho strizzate per bene!”- disse mia sorella scostandosi momentaneamente dalla mia asta.- “non farmi venire, ho fretta! devo sbrigare delle commissioni”- dissi a malincuore, ma lei non accennò a fermarsi.
scorsi, attaccata alla porta finestra della mia camera, mia madre in reggiseno e mutande neri: si stava pastrugnando i tettoni, fuoriuscendole dal reggiseno che le comprimevano in modo assurdo.
ogni tanto si passava la lingua fra i capezzoli, poi, li attaccò al vetro e cominciò a strusciarsi tutta.
mia sorella, attirata dal rumore, si voltò verso mia madre, portò le mani al volto formando il simbolo della figa, e fece scorrere avanti e indietro, come una serpe, la sua lingua. un chiaro invito ad una lesbicata! mia madre rispose passandosi la lingua tra le labbra e leccando il vetro, su e giù, a destra e a sinistra! io, anche se estremamente eccitato, approfittai della distrazione di mia sorella, per dileguarmi, cambiarmi ed uscire a sbrigare certe commissioni. ma prima dovevo fare colazione.

mi dirissi, quindi, in cucina, dove ad attendermi vi erano mia madre, con una vestaglia leggera, e mia sorella, con pantaloncini e t-shirt sportivi. notai, mentre mia madre cominciò a servirmi la colazione, che si era tolto il reggiseno, lasciando liberi di ballonzolare qua e là i suoi enormi tettoni. quando poi si piegò per raccogliere una posata caduta per terra, notai che, oltre al reggiseno, si era liberata anche delle mutande, lasciando in bella mostra il suo culone e il figone peloso.
si sedettero di entrambe di fronte a me. i loro sguardi maliziosi, il loro uso della bocca, delle labbra e della lingua nell’assaporare il cibo in tavola, me lo fecero venir duro.
tutto ad un tratto, sentii la mia mazza schiacciata contro di me: guardai la loro espressione, e si passarono lascivamente la lingua fra le labbra, guardai in basso verso la mia patta, e vidi i loro piedi nudi premere contro il mio cazzo.
non ci vidi più! mi abbassai pantaloni e boxer e presi il piede sinistro di mia madre e quello destro di mia sorella con violenza ed arrapamento. appoggiai quello di mia madre alla destra della mia asta e quello di mia sorella alla sinistra; poi cominciarono una lenta sega con movimenti coordinati e sincronizzati fra loro. -“ohh…siiii…troie che non siete altro…una più porca dell’altra…su, continuate così…d’ora in poi sarete le nostre schiave, sarete sbattute da tutti, la sera andrete in via marconi e scoperete con la peggior feccia umana, porterete i soldi a casa e ci manterrete, a me, mio fratello e mio padre…ditemelo che siete delle troie e schiave di merda…e muovete quei piedi…fatemi sborare…!”- ” sì, siamo delle troie in calore, faremo quello che vorrai…tutto quello che a voi 3 maschietti porcelloni desidererete..”- risposero quasi all’unisono aumentando l’andatura della sega e facendomi venire sui loro piedi.-“vengo…vengooooo”!-urlai, inondando i loro piedini di sperma, tanto che colò per terra.
le 2 troie porsero l’una all’altra, il proprio piede pieno di sborra e se li leccarono e ciucciarono con passione maniacale.
al che, presi con forza mia madre per i capelli, e la buttai per terra, intimandole:-“adesso, ripulisci tutta la sborra caduta per terra con la lingua, cagna in calore..!”- non se lo fece ripetere due volte, che cominciò a leccare il pavimento macchiato dal mio sperma; a lei si aggiunse anche mia sorella. eran proprio delle depravate! mia sorella sembrava una cagnetta che lecca le briciole per terra, mia madre, col culone in mostra, più che ad una cagna, sembrava una vacca con le mammelle pronte ad essere poppate e pronte ad offrire del latte schiumoso da bere!

mi ricomposi e, prima di raggiungere mio padre e mio fratello nel cantiere edile nel quale lavoravano per dar loro la lieta novella, mi raccomandai con le 2 mignotte: -“mi raccomando, quando torno assieme agli altri, il pavimento deve brillare, son stato chiaro?..ah, dimenticavo, d’ora in poi, chiamatemi padrone!”- “sì, padrone”- risposero, questa volta in perfetto unisono.
così, mi avviai soddisfatto verso l’uscio! che vada a farsi fottere il lavoro! era proprio una bella idea, quella di farci mantenere da 2 baldracche! al ritorno avremmo fatto loro una bella sorpresa!
non perdetevi il terzo episodio! e questa volta, al posto dei fazzolettini, preparate un bel secchiello! a presto!
labinnaclabinnah@yahoo.it.

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