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Racconti erotici sull'Incesto

LA MIA FAMIGLIA 3

By 20 Settembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

raggiunsi mio padre Antonio e mio fratello Fabrizio al cantiere edile in cui lavoravano.
-“ciao pà, ciao Fa”- li salutai con i loro nomignoli. -“ciao..”- risposero entrambi.
-“devo darvi una buona notizia, anzi, stupenda…”-“hai vinto alla lotteria…”-mi interruppe mio fratello, sapendo quanto ero dedito al gioco d’azzardo! al che risposi:-“in un certo senso!…o meglio, ABBIAMO vinto alla lotteria!”- “ti decidi ad arrivare al dunque…stiamo lavorando, e se viene il capocantiere, son guai!..”- “non ti preoccupare del capocantiere, anzi…Arturooo..” feci io, chiamando ad alta voce il capocantiere. -“ma ti sei bevuto il cervello? non puoi stare qui e…finiscila di chiamare Arturo…”- si impanicò mio padre.
dopo qualche secondo, ecco arrivare il capocantiere.- “cosa succede qui?”- chiese con arroganza.
-“oh, niente…stavamo giusto per concludere il lavoro di oggi”- rispose ad Arturo mio fratello, imbarazzato. -“forse non avete capito che oggi ho bisogno di 3 ore di straordinario…altrimenti sapete già cosa direi al capo…”- ringhiò Arturo. così, mi frapposi fra Arturo e mio padre, e dissi: -“ma vedi di farti fottere da un mulo…chi ti credi di essere?…pezzo di merda…e voi, attenti a non calpestarla…vi inzozzereste tutti!…”- mio padre e mio fratello eran pallidi come la neve, e le mie parole attirarono gli altri operai, curiosi di assistere ad una potenziale rissa. -“fuori di qui, tutti e 3…fuoriiii…sarete licenziati per questo!”- sbraitò Arturo. -“ma…ma…ma noi…”- balbettarono mio padre e mio fratello costernati. “pà…Fa…fidatevi di me…non avrei fatto tutto questo casino per nulla…andiamo…lasciamo questo pezzo di merda a cuocere sotto al sole…andiamo a spassarcela alla faccia sua…venite!”- dissi, accompagnandoli fuori del cantiere. -“ma tu sei pazzo…ti rendi conto di quello che hai fatto…adesso chi porterà il pane a casa?”- biascicò mio padre. -“tu pensa a farti dare la liquidazione…anche te, Fa…al resto ci penseranno Imma e Silvia…”- risposi, sogghignando.
-“non capisco…cosa vuoi dire con ci penseranno Imma e Silvia?”- chiese, confuso, mio fratello.
-“ok, &egrave ora che vi racconti quanto &egrave accaduto stamattina…aprite le orecchie..!”- e comincia a raccontare tutto, comprese le porcherie che le 2 troie avevano combinato.
-“che luride troie..”- apostrofò mio fratello.-“già…son proprio contento di avere una moglie ed una figlia così troie e disponibili, voi no?”- aggiunse mio padre. -“come no…non sto più nelle palle…”-disse mio fratello, facendoci scoppiare dalle risate. -“come dicevo, volevo portar loro un pensierino…dato che son così troie e amanti della sborra, perch&egrave non regalargli un infuso di sborra?…”- disso, tornato serio e malizioso. -“io avrei un’idea…”- disse, eccitato, mio fratello, e aggiunse: – “in cantiere son presenti 56 operai, di cui 37 nostri compagni di squadra e conoscenti…ora, se proponessimo loro di sborare all’interno di un secchiello, potremmo riempire una bottiglietta e farla ingurgitare alle 2 troie una volta a casa…”- “ottima idea, ma come farai a convincere gli operai?”- dubitai.-“semplice…dirò loro a cosa serve lo sperma, e prometterò di inviarli il video delle 2 baldracche all’opera, mentre ingurgitano il tutto…credetemi, accetteranno tutti!”-rispose, trionfante, mio fratello. -“allora, tu, Fa, pensa agli operai, mentre io e pà, andremo a presentare le dimissioni e a richiedere la liquidazione!”-proposi soddisfatto del piano.
così ci mobilitammo in tal senso.

quando tornammo all’entrata del cantiere, vidi mio fratello con una bottiglia di vetro scura da 2 litri fra le mani. -“ehi, ti lascio 3 ore da solo con una trentina di operai, e riesci a riempirmi una bottiglia da 2 litri? cosa hai fatto per eccitarli, ti sei fatto inculare?”- scherzai. -“simpatico…no…ho semplicemente raccontato quello che mamma e Silvia han combinato stamattina…alcuni son venuti anche 3 volte in un paio d’ore, ripensando alle mie parole…e poi, alla fine si son presentati alla…chiamiamola riunione…in 51, compreso me, eheheh…dentro la bottiglia c’&egrave anche qualche sputazza…giusto per condimento…eheheh..”- fece mio fratello, mostrando trionfante la bottiglia da 2 litri colma fino all’orlo. -“bene…raggiungiamo le 2 troie di casa…e ricordati, Fa, di registrare tutto per i 50 operai..”-aggiunsi. -“ah, dimenticavo…son riuscito a trattare anche un prezzo per il video…indovinate un pò…100 euro cadauno…per un totale di 5000 euro…”-disse mio fratello con aria da furbacchione, così mi complimentai con lui. – “vedete che si può guadagnare benissimo con le 2 mignotte?..”- “eh sì, soprattutto dal momento che si son prenotati per futuri video e anche per qualcosa dal vivo…qualche cliente l’abbiam di già, ehehehe…”- aggiunse mio fratello.
tornammo, così, verso casa, soddisfatti del nuovo business che ne sarebbe nato dalla nostra porcaggine. come si dice: 2 piccioni con una fava, oppure, unire l’utile al dilettevole.

Arrivammo, finalmente, a casa. -“siam tornati…dove son le mie 2 troiette preferite?”- annunciò mio padre. non vi fu alcuna risposta. così ci dirigemmo nella camera matrimoniale e, nell’entrare, vedemmo uno spettacolo: madre e figlia completamente nude sul lettone in un bel 69 appassionato!
-“mmm…slurp…slup…dai figlia mia…fai godere la tua mammina…infilami la lingua in figa…dai che vengo…vengooooo…!”- urlò mia madre con voce roca, modificata di certo dall’eccitazione.- “vengo anch’io…ohhh…siiiii….siamo delle troie di merda…non me ne fotte un cazzo di quello che pensano gli altri…che vengano a fottermi anche loro…ohhh…vengoooo”- disse mia sorella ansimando e, infine, venendo abbondantemente sul volto di sua madre affondato nella fighetta depilata ma grondante. quando si alzarono dal lettone, avevano il volto completamente imbrattato del loro seme. mio padre, che nel frattempo aveva aperto la lampo, fuoriuscito il cazzo e segato gustandosi la lesbicata, afferrò mia sorella per i capelli, la lecco tutta in volto ed appiccicò il volto della figlia a quello della madre. – “su..limonate fra voi…pulitevi la roba che avete in faccia…e fatemi venire”-così fecero. attorcigliarono le loro lingua in un galattico bacio saffico e si leccarono a vicenda il volto, il naso e la lingua, come fossero un cazzo. -“forza, venite qui e ciucciatemi la minchia, voglio sborarvi addosso.” – fece mio padre prendendo con forza, questa volta, sia Silvia che Imma. le fece inginocchiare e, anche se appena tornato da lavoro, anche se tutto sporco, si fece fare un pompino dalle 2 troie, che si alternavano nel ciucciarlo fino alle palle o si baciavano languidamente col cazzo di mio padre fra le loro labbra. -“vengooooo…vi faccio la doccia!”- e spruzzò sborra fra i loro capelli, fra i tettoni di mia madre e sul corpo in generale.
-“mmm, buona la tua sborra, papi…ne voglio ancora”- disse mia sorella mentre si leccava tra una parola e l’altra, le dita che raccoglievano i rimasugli dal suo corpo e quello della madre.
-“oh, ce n&egrave quanta ne vuoi, sorellina”- intervenne mio fratello, mostrando la bottiglia da 2 litri.
-“sì, e adesso vi attaccherete alla bottiglia e svuotere i 2 litri di contenuto…vi piace la sorpresa che vi ho portato, schiave buone a nulla, solo a far bocchini…?”- dissi eccitato.
-“siii, siamo assetate, grazie padroni…ma adesso dateci la bottiglia…non ce la faccio più!”- disse quella vacca di mia madre. così porgemmo loro la bottiglia e, infoiate e quasi assatanate, quasi litigarono sul primo sorso. cominciarono a sorseggiare in modo alternato, per nulla disgustate ma, anzi, avide e ingorde di ogni goccia di sperma e sputazza, tanto che dai lati delle loro bocche fuoriusciva in continuazione, come quando si ha una sete bestiale in piena estate e si ha per le mani una bottiglia di coca cola: non ci si fa alcun problema nel bere dalla bottiglia e si ignora il liquido che fuoriesce dalla bocca. lo sperma scendeva lungo il mente per andarsi a posare sui seni, proseguire lungo gli addominali, la vagina, le coscie ed, infine, i piedi. quando svuotarono la bottiglia, si leccarono a vicenda per tutto il corpo. a quello spettacolo, non so cosa ci prese, ma ci unimmo anche noi 3 maschi, in una mucchia di lingue, saliva e sborra.
andammo a farci una doccia a turno e ci ricomponemmo per la serata.
-“hai girato il filmato?”- chiesi a mio fratello, al che lui rispose: -“certo, e domani guadagneremo, in un sol giorno, 5000 euro!”- “sapete che mi eccita da morire essere utilizzata come una puttana e sfruttata per i vostri guadagni illeciti?”- disse mia madre passandosi una mano all’altezza della figa.
-“anche a me…siamo proprio le puttane più puttane della terra!”- disse mia sorella, dando spunto all’ilarità della serata.
ci divertimmo molto a cena, parlando, scherzando e giocando a carte. poi arrivò il dessert: una ciambella al cioccolato. -“mami, &egrave troppo secca…”- si lamentò Silvia.
io, Antonio e Fabrizio, leggendoci nel pensiero, ci alzammo, uscimmo i cazzi fuori dai pantaloni e ci segammo, in quanto ancora eccitati per alcuni argomenti affrontati a tavola durante la cena.
ci avvicinammo a Silvia e Imma, e innaffiammo la loro porzione di ciambella di sborra.
-“adesso va molto meglio…mmm…gnam…gustosissima”-prese a mangiare mia sorella, seguito da Imma.
-“papi, noi domani abbiamo intenzione di andare al mare, alla faccia dei tuoi ex colleghi di lavoro”- propose Silvia. -“no, domani devo incontrare il parroco per alcuni incarichi in chiesa!”- rispose dispiaciuto mio padre.- “ma papi, ancora con questa chiesa?”- chiese Silvia. -“vedi, figlioletta, quando vado in chiesa e penso a quello che facciamo, mi viene più duro del marmo presente nella struttura della chiesa…la sensazione di peccare così spudoratamente, mi eccita da morire”- spiegò Antonio.-“uffi, non viene neanche Donato (fidanzato di Silvia)…vabb&egrave, andremo noi 4…papi, stai attento a non venire in chiesa…ti macchieresti i pantaloni e verresti scomunicato, hihihi…comunque, pensa a noi impegnati in un’ orgia incestuosa nel camerino della doccia…hihihi”- disse, sorniona, Silvia.
-“bene, adesso, fate le brave schiave…sparecchiate…pulite, che noi andiamo a letto”- dissi alle 2 donne. -“agli ordini, padroneeee”- risposero insieme.
andai a letto stanco ed esausto per l’intensa giornata appena trascorsa, pensai alle porcate che avremmo potuto fare l’indomani al mare noi 4; ancora non avevo n&egrave scopato n&egrave inculato le 2 troie! c’era ancora tempo, pensai. domani potrebbe essere la volta buona. mi addormentai poco dopo.

siete curiosi di sapere ciò che &egrave accaduto l’indomani al mare? come sempre, seguitemi nel proseguio della serie. buonanotte e sogni d’oro, anzi, sognate cazzi, per le femminucce, e fighe, per i maschietti. a presto!
labinnaclabinnah@yahoo.it.

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