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Racconti erotici sull'Incesto

LA MIA FAMIGLIA 4

By 22 Settembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi sveglio la mattina di buon’ora per preparare la roba per il mare ed arrivare al lido prima che i posti auto venissero tutti occupati.
La giornata era stupenda, cielo sereno e caldo già di prima mattina alle 7.00.
Così aiutai a preparare le borse per gli asciugamani, le creme solari e tutto l’occorrente per la spiaggia.
Poi, prima di partire, scaricai il filmato di ieri dalla mia digitale al computer, andai nella posta elettronica, dove ieri sera eran stati memorizzati tutti gli indirizzi degli operai interessati al video, allegai il video ed inviai con opzione “invia a gruppo”, il tutto con un solo click di conferma. quanto &egrave utile la tecnologia! avevo già avvisato tutti di controllare la posta elettronica per le 7.30/8.00 di oggi, così, dopo 15 minuti dall’invio dati, controllai la ricarica della mia carta di credito: + 7000′, dei quali 5000 inviate dagli ex colleghi. bene! tutto in soli 20 minuti.
Partimmo alle 8.00 e, calcolando lo scarso traffico che a quell’ora avremmo trovato, preventivai l’arrivo al lido per le 9.00.
Mio fratello si sedette al mio fianco, al lato passeggeri, mentre mia madre e mia sorella, dietro.
Presi l’autostrada col monovolume di papà e, seguendo una velocità di crociera di 130 km/h, proposi agli altri di raccontarci durante il viaggio le porcherie che avevan combinato prima del fatidico giorno in cui sparirono tutti i tabù.
Cominciai io, raccontando le seghe che mi sparavo coi giornalini porno all’inizio, e siti v.m.18, più tardi: -“non immaginate quante seghe mi sparavo una volta appreso via internet quanto sia eccitante l’incesto…spiavo in continuazione te, mamma, quando andavi in bagno a far bisogni o lavarti…una volta partì uno spruzzo dritto sulla porta del bagno, e non feci il tempo a pulire, che mi chiamò papà per aiutarlo a spostare un mobile…&egrave possibile che nessuno si sia accorto dello sperma sulla porta?…”- mia sorella intervenne, dicendo: – “dovete sapere che anch’io ho avuto quei pruriti fra le gambe, e anch’io mi eccitavo nello spiare voi maschietti mentre pisciavate…ma non solo!…son sempre stata curiosa del sesso fra donne, e così spiavo anche mami mentre faceva la doccia o i suoi bisognini, o anche mentre si cambiava in camera da letto…ah, lo sperma sulla porta, Massimo, l’ho scoperto io…poco dopo che te ne fosti andato, passavo per caso, quando mi accorsi del bagno occupato da mami, e ne approfittai per spararmi un ditalino spiandola…solo che, quando attaccai l’occhio allo spioncino, mi sporcai la fronte di una sostanza viscida…allora non capii di cosa potesse trattarsi, nonostante l’annusai e assaggiai…mi venne in mente solamente quando guardai il primo film porno, all’età di 18 anni…mi recai di nascosto in un cinema a luci rosse, dove, non vi nascondo, speravo di essere violentata da qualcuno, magari da un gruppo…ma purtroppo le cose non andarono per quel verso o, perlomeno, non proprio…il film narrava la storia di una giovane troietta che se la faceva con tutti, compresi i famigliari. io ero più che mai eccitata, ero tutta bagnata…mi ero immedesimata nella giovane troietta e avevo una voglia matta di copiare subito quanto lei faceva nel filmato, solamente che, purtroppo, la saletta era vuota, ero l’unica all’interno d’essa…mi sarei accontentata di un ditalino, pensai…ad un tratto entrò qualcuno e, quando mi voltai, vidi una persona anziana, sui 70/75, così lo ignorai ed andai avanti col mio ditalino…per l’occasione, indossavo una gonna larga, di seta, senza mutandine, per facilitare le manovre con la mia mano ed un eventuale scopata in sala…arrivò la scena in cui la giovane troietta se la faceva col nonnetto…poi, mentre segava il cazzetto dell’uomo, arrivò l’altro nonnetto, quindi uno il padre della madre, l’altro del padre della ragazza…li spompinò insieme fino a farli venire…accadde, durante la scena, che la persona anziana entrata in sala 10 minuti fa, si sedette al mio fianco e, guardandomi, tirò fuori l’uccello e cominciò a segarselo…inizialmente, ero un po’ imbarazzata, ma poi, eccitata dalla scena sullo schermo e dalla particolare situazione in cui mi trovavo, alzai la gonna fino in vita e mi sditalinai davanti al signore…lui approfittò del mio esibizionismo per cacciare dentro la mia fighetta, 2 dita che cominciarono a muoversi velocemente, avanti e indietro, dentro di me…anch’io, così, colsi l’occasione per toccare il primo cazzo in vita mia. purtroppo non era un granch&egrave, in quanto avizzito per l’età, ma non mi importò nulla…comincia a segarlo dapprima lentamente, e poi, mentre nella scena i nonnetti si preparavano a venire nella bocca della nipote, più velocemente, fino a farlo venire…venimmo insieme! non appena venuto sulla mia mano, si alzò e se ne andò, lasciandomi a gambe spalancate, figa all’aria, mano piena del suo sperma e poltroncina sul quale ero seduta, imbrattata dal mio seme…fui spinta dall’eccitazione a portarmi la mano davanti al naso per sentirne l’odore e ad assaggiarlo con titubanza…mentre lo facevo, nello schermo la giovane troietta prosciugava per bene i cazzetti dei 2 nonni dalla loro sborra. così, incoraggiata dalla scena, mi misi a leccare e succhiare voracemente la mia mano destra ed ogni singolo dito imbrattato dallo sperma del signore…dovevate vedermi, sembravo indemoniata, mi misi a sditalinarmi un’altra volta con l’altra mano e venni una seconda volta…poi, la mia mente richiamò quell’odore e sapore, e mi ricordai di quanto raccolto dalla porta del bagno poco più di una anno prima, mentre spiavo mamma…comunque, da allora capii di avere nel dna la troiaggine…sì, mi ero ammalata di troiaggine acuta, ed era una sofferenza, ogni volta, accontentarmi solamente di ditalini…”- “uau..me l’hai fatto venir duro…quindi, in tutto questo tempo avrei potuto benissimo approfittare di te senza ricevere alcuna resistenza?!…ci sei più tornata in quel cinema a luci rosse?”- dissi eccitato-“ah sì, se tu fossi venuto nel mio letto di notte a violentarmi, sarei stata felicissima…per quanto riguarda il cinema, no, non ebbi più modo di tornarci, anche perch&egrave in quel periodo, se ricordate, ero molto impegnata con gli incarichi della chiesa…tornavo a casa da scuola e subito dovevo presentarmi al parroco per dei lavori, fino a sera…”- rispose Silvia. -“hai preso tutto da tua madre…sono proprio fiera di avere una figlia così troia…però, non supererai mai me…”- disse Imma, con aria di sfida. -“ah sì, vogliamo scommettere?…lo vedremo in questi giorni”- disse Silvia, sfidando la madre. -“ok, ci sto…che vinca la migliore”- disse di rimando mia madre.
Accesi un’attimo la radio dell’auto per informarmi sul traffico e capire se potevo proseguire per l’autostrada, o prendere la statale che portava, fra strade bucate e strette, dritta a destinazione.
Mentre ascoltavo, capii che potevo tranquillamente proseguire per l’autostrada.
Poi guardai dallo specchietto retrovisore, e mi accorsi che madre e figlia limonavano languidamente e si masturbavano a vicenda. mia sorella seduta su mia madre, come fosse una bambina abbracciata alla mammina.
Diedi una gomitata a mio fratello per fargli notare la scena.
-“ehi, non sapete proprio aspettare?…e se incrociamo qualche conoscente, cosa gli diciamo?”- chiese mio fratello allarmato. -” ma chi se ne frega degli altri! dovranno conoscerci per quello che siamo, ovvero delle depravate troie, una famiglia di porci e pervertiti”- disse mia sorella, staccandosi dalle labbra di mia madre. -“ma sì, chi se ne frega…che vadano a farsi fottere!”- disse mio fratello, cambiando punto di vista. -“no, che vengano a fottere me e Silvia…”- disse sorniona e con aria da puttana, mia madre.
-“ragazzi, non so voi, ma io mi fermerei una attimo in autogrill…ho una fame bestia…non abbiam fatto neanche colazione, che ne dite?”- proposi. -“certo, caro…mettiamo qualcosa sotto ai denti”-fu d’accordo mia madre. -“giusto mamy, andiamo nel bagno dei maschi a metterci qualcosa sotto ai denti!”- replicò mia sorella. -“non ne avete mai abbastanza, eh?…”- disse, sorridendo, mio fratello.
Così, ci fermammo e scendemmo dall’auto; mia madre e mia sorella si eran vestite come due troie, e questo non passò inosservato ai vari camionisti in sosta.
Mia madre indossava una mini aderentissima di jeans (senza mutande), che mostrava tutte le sue rotondità abbondanti, molto apprezzate da molti, compreso me; inoltre, indossava una magliettina, anche questa aderentissima (senza reggiseno), che esaltava i suoi 2 bei tettoni, che sembravano ribellarsi alla compressione della stoffa e voler fuoriuscire.
Mia sorella, invece, indossava dei pantaloncini cortissimi bianchi e trasparenti, che esaltavano il suo perizoma nero, e il culetto tondo e sodo; poi, una canotta (senza reggiseno), sempre bianca, che contrastava con la sua perfetta abbronzatura e che, controluce, dava l’opportunità di ammirare i suoi seni perfetti e sodi; entrambe portavano sandaletti con tacco.
Ci avviammo nel bar dell’autogrill, quando ci accorgemmo, io e mio fratello, che la mamma e Silvia, sculettavano verso i bagni con fare troiesco.
Io e mio fratello ci guardammo e facemmo spallucce. Poi entrammo nel bar e facemmo colazione.

Cercammo la mamma e nostra sorella nello spiazzo dei camionisti, ma non trovammo nessuno.
Così chiedemmo ad un camionista di passaggio. -“ci scusi, ha per caso visto 1 donna ed una ragazza carine con vestiti attillati da queste parti?”- il camionista rispose: -“ahh, sì, certo, certo, ho capito di chi parlate…le 2 puttane che fanno pompini nei bagni per camionisti…son veramente 2 troie…se volete farvi un giro, i bagni son lì dietro”- allungò un braccio per indicarceli.
Entrammo nei bagni, e subito sentimmo dei rantolii che potevano derivare solamente da bocche che si chiudevano su cazzi fradici di sborra e saliva. Ci incamminammo verso la fonte del rumore, e bussammo alla porta. -“toc, toc…mamma, sei te?…Silvia? dove siete?”- “mmm…slurp…smack..siamo qui dentro, entrate!..”- risposero all’unisono come se avessero qualcosa in bocca.
Entrammo e vedemmo subito le porche di mamma e sorella che facevan bocchini a dieci cazzi infilati in un pertugio aperto; era stato smontato un pannello della parete laterale comunicante col cesso di destra.
Eran l’una di fianco all’altra, e si spostavano da un cazzo all’altro finch&egrave non venivano nella loro gola. D’un tratto entrò un bestione nel bagno in cui eran posizionate mamma e Silvia ed io e Fabrizio che osservavamo. Prese con forza mia sorella e si fece leccare le palle. Si sentiva un cattivo odore: molto probabilmente eran giorni che il bestione non si lavava.
Poi, infilò con foga il cazzone enorme nella bocca di mia sorella, saran stati più di 25 cm di lunghezza ma di una larghezza inquantificabile; inizialmente non vi entrò, ma dopo aver preso la nuca di Silvia e averla avvicinata con forza, glielo fece cacciare; ancora insoddisfatto della larghezza della bocca di mia sorella (più che altro era il suo cazzo spropositato), sfilò il pezzo di carne, infilò tre dita per mano in bocca premendone tre in un lato, tre nell’altro, poi ci infilò l’intera mano, ancora sporca di olio e grazzo per motori, ravanando per la bocca, le tonsille e, con 1 dito, la sua gola profonda. dopodich&egrave reinserì il cazzone, e la scopò con foga, come fosse l’ultima delle puttane, b&egrave, in effetti lo era; – “sucami la minchia, cagna di merda…pulisci il mio cazzo…son 8 giorni che non mi lavo…troiaaaa….continua così…”- mentre la scopava in bocca, colavano continue striscie di bava e, durante qualche conato, anche del vomito. Io e mio fratello, sapendo che quella troia di Silvia gradiva, non facemmo nulla, anzi, tirammo fuori i nostri cazzi, e ci segammo davanti alla scena, assieme ad altri 4 camionisti. Mia madre, invece, si posizionò sotto le gambe del bestione, con la testa rivolta verso l’alto e la bocca spalancata ad accogliere tutto ciò che colava dalla bocca di mia sorella e il cazzo del bestione, compreso qualche filamento di vomito della figlia.
Il pavimento era tutto inzozzato di piscio, come potete ben immaginare da un bagno per uomini, specie rozzi camionisti; nonostante ciò, mia madre non si fece problemi e, fregandosene dei vestiti ancora addosso, continuò imperterrita ad ingoiare i succhi che colavano dall’alto, titillandosi con una mano una tetta fuori dalla maglietta, e con l’altra, il figone peloso in vista grazie alla mini accartocciata in vita.
L’energumeno, poi, prese per i capelli mia sorella e mio fratello, lui fece fare; abbassò completamente i pantaloncini a mio fratello e spinse con violenza il viso di mia sorella fra le chiappe di mio fratello. -“adesso, ciuccia il culo a questo frocio, che lo sistemo io..”- e così dicendo, buttò per terra mia sorella, addosso a mia madre, piegò, aiutato dagli altri 4, mio fratello, e lo inculò selvaggiamente. Mia sorella si tolse i pantaloncini e la canotta, li buttò per terra, fottendosene, della sporcizia, e si buttò fra le chiappe sporche e puzzolenti del bestione, prendendo a leccare con foga. Mia madre fece lo stesso con mia sorella. Tutt’e 2 erano a 4 zampe come 2 cagne in calore, ad annusare e leccare il culo, l’una del bestione, l’altra della figlia.
Due camionisti misero davanti alla faccia di mio fratello i loro cazzoni precedentemente ciucciati da madre e sorella e mio fratello, senza perder tempo, cominciò a leccarli ed infilarli in bocca come una puttanella. Non mi aspettavo tanto da mio fratello! gli altri due presero a inculare mia madre a pecorina a turno. Io non resistevo più, il mio cazzo stava per esplodere, tanta era la depravazione all’interno dei bagni accompagnata poi dai forti odori di sudore e piscio.
Le 2 troie godevano come delle assatanate, gli piaceva essere maltrattate, prese con violenza e insultate; così, dopo esser stato per tutto quel tempo in disparte come voyeur, mi avvicinai a mia sorella e mia madre, ancora chine a pecorina, presi la faccia di mia madre, posando una mano per guancia, la strinsi, come per fargli sputare qualcosa, e gli infilai prepotentemente il cazzo in bocca.
– “ciuccia, troia, vacca di merda….succhia il cazzo a tuo figlio, che glielo metto in culo all’altra troia da strapazzo di tua figlia!”- mi imposi. -“ah siii…fatemi godere, sono una vacca…fatevi mungere, bei maschioni…inondatemi…sono una madre di merda, che gode come una cagna in calore mentre mia figlia si fa inculare da suo fratello e mentre l’altro gemello frocio si fà 3 cazzoni…siii….porcooo…dammi la tua nerchia che te la preparo per deflorare tua sorella…mmmmslurp…”- non fece il tempo a finire, che gli infilai nuovamente il cazzo eretto in bocca; poi lo sfilai e, nel vedere il viso di mia madre tutto sporco di mascara che colava, saliva e sborra, fui spinto a sputargli in faccia e, con una mano, a spalmargli il tutto come una crema per il viso.
Mi voltai verso mia sorella, che continuava a leccare il culo peloso e puzzolente del bestione che inculava mio fratello, e deflorai senza alcun avviso il suo culo roseo: la puttana l’aveva già bello largo. Andai su e giù per la prima volta nel culo di una ragazza e, per giunta, di mia sorella.
-“oh,siii…fratellino…inculami…spaccami tutta….riempimi di sborra…!”- urlò mia sorella, e così feci: le inondai l’ano e, una volta sfilato il cazzo, me lo feci ripulire da mia madre che, a sua volta, una volta pulitomi le ultime gocce di sbroda dalla cappella, si mise sotto il culo di sua figlia ed accolse il resto della mia sbroda che colava; i 2 che inculavano mamma, le vennero nell’ano, e così mia sorella, per ricambiare quanto appena fatto da mia madre, la imitò, accucciandosi sotto il suo culone sbrodolante e leccando e ingoiando tutto.
Il bestione venne nel culo di mio fratello e gli altri 2 che si facevano sbocchinare, gli fecero bere la loro sborra. Mia madre, vedendo la scena omosessuale, come una gran vacca insaziabile, si sedette sul cesso, e si sparò un feroce ditalino, mentre sua figlia, a 4 zampe e la testa infilata fra le gambe della madre, le titillava il clitoride con la lingua.
Io, vedendo nuovamente il culo di Silvia in bella mostra, arrossato ed irritato e col buco alquanto allargato, le infilai una mano, e andai su e giù col pugno, porgendolo, ogni tanto, alla baldracca di mia madre per farlo ripulire. Mia madre venne abbondantemente, innaffiando la faccia di sua figlia, ma non si accontentò: cominciò a pisciarle in faccia e mia sorella, come se dovesse mostrare che la sua troiaggine non era da meno, aprì la bocca ed ingoiò il resto. A noi maschi venne un’idea: le facemmo inginocchiare una accanto all’altra e, in 6 compresi me e mio fratello, le innaffiammo di piscio che loro accoglievano fra le bocche e spalmavano fra i seni e la figa.
Non ancora sazie, infilarono reciprocamente la lingua fra le loro bocche, e limonarono con ferocia, sputandosi a turno in bocca, leccandosi la faccia e concludendo con un 69 per terra, strusciandosi contro la sporcizia del pavimento, gli sputi e il piscio e venendo insieme e pisciandosi nuovamente fra le loro bocche.
I camionisti se ne andarono, noi chiudemmo la porta per ricomporci e dirigerci al mare.
-“e bravo il mio fratellino…non sapevo fossi anche frocio…mi hai eccitato un casino”- disse mia sorella a Fabrizio. -“e voi 2, allora, siete proprio delle luride ed insaziabili troie…vi lasciamo un’attimo sole, e che combinate? vi fate una decina di cazzi nei bagni maschili…che vergogna di madre e sorella che abbiamo!”-replicò Fabrizio. -“sì, dai…insultaci così…siamo 2 merde al vostro servizio…potrete farci ciò che volete…ma proprio tutto…non fatevi problemi…siamo più troie di quanto immaginate…quello che &egrave successo poco fa nei bagni, non &egrave nulla…dovete ancora scoprire di cosa son capaci 2 ninfomani represse come me e la troietta di vostra sorella!”-disse mia madre mentre si abbassava la mini tutta lercia. -“bene, allora, dato che siete così troie, verrete così ridotte al mare…non vi permettete a pulirvi o cambiarvi d’abito”- ordinai io. -“ma che cazzo me ne fotte di farmi vedere così…anzi mi eccita andare in giro puzzolente e lercia di sborra, piscio e sputazza…”- rinfacciò mia sorella, seguita dalla conferma di sua madre.- “son d’accordo…forza, allora, andiamo!” e ci incamminammo fra gli sguardi sorpresi dei passanti, verso l’auto; salimmo, fottendocene di imbrattare i sedili con i vestiti sporchi di mamma e Silvia, e ci avviammo verso la spiaggia; questa volta, mamma era al mio fianco, e mia fratello, dietro assieme a Silvia.
Misi la musica ad alto volume e, dopo un pò, notando diversi camionisti che suonavano il clacson o lampeggiavano con gli abbaglianti, guardai dietro dallo specchietto, e vidi mia sorella chinata sul cazzo di Fabrizio a fare un pompino a ritmo di musica, in quel momento ascoltavamo “my humps” dei black eyed peas. Il mio cazzo apprezzò lo spettacolo, nonostante fosse già stato super solleccitato precedentemente, così ordinai a mia madre di farmi una sega con la mano.
Era eccitante farsi vedere dai passanti mentre mia madre mi segava e mia sorella faceva un goloso pompino a Fabrizio. Lui venne direttamente in gola a Silvia, io sulla mano di mia madre che, ovviamentre, leccò avidamente, porgendomela per un po’ per farmi assaporare il mio seme. Così ciucciai ogni suo dito come fosse un lecca-lecca.
Arrivammo finalmente in spiaggia, scendemmo dall’auto, prendemmo i costumi, stranamente del tutto casti, per indossarli nelle cabine adiacenti e, una volta infilati, prendemmo posto proprio sul bagno-asciuga.
Tutti e 4 ci addormentammo sugli sdrai, sfiniti.

Dopo un paio di ore, mi sentii chiamare: -“ehi, Massimo…dormiglione!”- aprii gli occhi e mi accorsi che ero rimasto solo sotto l’ombrellone. Mamma e Fabrizio erano al bar, mentre Silvia era in acqua insieme a qualcuno che non riconobbi; così mi alzai e la raggiunsi in acqua. -“che mi venga un colpo!”- pensai vedendo la famiglia Righini, compagni di parrocchia, a farle compagnia. Ormai mia avevan visto, e fui costretto ad avvicinarmi per salutare. -“ciao!..come stai?…tua sorella ci ha raccontato che avete avuto un viaggio un po’ strambussolato…strano, noi non abbiamo trovato traffico!”- mi salutò il capofamiglia. Salutai lui, uno stempiato di 60 anni alto quanto me, ma grosso come una mongolfiera, la moglie 55 enne, tenuti bene, con un decolt&egrave che mi faceva sbavare ed infine, la figlia coetanea e amica di mia sorella, cicciottella, occhialuta, ma desiderabile.
Mentre parlavamo del più e del meno nell’acqua che arrivava più o meno alle nostre spalle, sentii la mano di mia sorella afferrare il mio cazzo e segarlo. Approfittai anch’io, data la scarsa trasparenza dell’acqua della riviera romagnola, ed infilai 2 dita fra le mutande di mia sorella e, in seguito, nella fessura vaginale. -“sì, anch’io son d’accordo con lei, signoraaaa…i giovani d’oggi non han…hanno più regoleee!”- pronunciai alla signora Righini, quasi balbettando per la goduria che mi procurava mia sorella. -“ti senti bene?”- mi chiese di rimando, notando le mie espressioni facciali e vocali, distorte dalla goduria. -“oh..siiiii…dovete scusarci, siamo solo un po’ stanchiiii…ohhh…siii”- iniziò Silvia con un urlo stridulo, che cercò di nascondere, facendo finta di intervenire a mio favore. In realtà, eravam venuti tutti e 2 nell’acqua salata che solleticava la mia cappella e il grilletto di mia sorella, mentre parlavamo con 3 parrocchiani, ad 1 metro di distanza. CHE GODURIA!!!
Ci congedammo, e raggiungemmo Fabrizio e mamma al bar. Raccontammo quanto appena accaduto e ritornammo all’ombrellone. -“che ne dite di trasferirci in una spiaggia per nudisti?”- propose mia madre. – “uauu…sarebbe fichissimo…dai andiamo…per favoooreeee!”- supplicò Silvia. -“ok, smontiamo ed andiamo!” acconsentimmo io e mio fratello.
La spiaggia per nudisti era a circa 10 km da dove ci trovavamo; caricammo la macchina e partimmo eccitati per la nuova esperienza.

Cosa accadrà nella spiaggia per nudisti? volete scoprirlo? allora, porcellini e porcelline, seguite con attenzione il prossimo episodio, il quinto. Ah, e procuratevi una bocca vogliosa per accogliere il vostro caldo seme!…A PRESTO!!!
labinnaclabinnah@yahoo.it.

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