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Una serata speciale stava per cominciare.

Mi vestii in maniera classica, pantalone, giacca, camicia, non misi la cravatta perché volevo stare comodo, ma lo rimpiansi quando vidi mia figlia.

Ci eravamo promessi di non dirci cosa avremmo indossato.

Elena scese le scale con un meraviglioso abito nero, con una profonda scollatura nel mezzo che faceva intravedere i lati del suo seno, una terza scarsa, ma che questi abiti sapevano esaltare.

Non c’era nulla che quell’abito non esaltasse. Il suo fisico snello, il suo bel sedere, il suo collo alto.

‘sei bellissima amore’

Lei sorrise e mi bacio.

Si guardò attorno, e quando vide che eravamo soli mi diede un bacio più caldo, più appassionato.

Le strinsi i fianchi, era ovvio che non indossava un reggiseno, ma notai con gioia, ma senza sorpresa, che non indossava le mutandine.

Lei capii che la sua sorpresa era stata scoperta

‘papi, ma se vuoi restiamo a casa, non serve portarmi a cena, già il culo te l’ho dato’

Risi di gusto ma non me lo feci ripetere.

‘voglio che la mia bambina esca e si goda la cena fuori, abbiamo tempo per noi’

Ed era così. Mentre guidavo in direzione del ristorante ripensai a quanto mi stava costando questa cena.

Elena era la seconda di tre figli, sua sorella Noemi era fuori casa da due anni, mentre Luca, il più piccolo, era andato a Gardald con gli amici, ma la più costosa era mia moglie. Per lei un bel viaggio in Portogallo con le sue amiche,anche su questo ci sarebbe da discutere, ma questa è un’altra storia.

Sta di fatto che spesi quasi 4000 euro per un week-end solo con mia figlia, ma ero certo che ne sarebbe valsa la pena.

Arrivati al ristorante notai con piacere che qualche ragazzo e qualche uomo si girò a guardarci. Eravamo un padre e una figlia a cena ben vestiti, felici di stare assieme, una famiglia modello, no?

Era meraviglioso vedere come in molti si girarono però per ammirare la mia bimba. La riguardai anche io e pensai a quanto fosse bella ora, e quanto quell’intervento di chirurgia plastica fu benefico per lei.

Elena è sempre stata una bellissima ragazza, ma aveva un naso estremamente pronunciato. Per anni chiese un intervento, e io le dicevo sempre di no.

‘sei bella così, non ti serve un chirurgo’

Questo la portò all’idea di fare la cam-girl per pagarsi l’intervento, e questo, inevitabilmente, portò una stupida ed arragonte ragazzina, a pensare di non farsi scoprire mentre faceva la cam-girl in casa.

Una sera la sentii parlare, ma sentii parole strane.

‘quanto pensi che io sia carina, dai ragazzi, manca poco al traguardo’

Non capii e iniziai a spiarla. Non mi ci volle molto a capire che stava facendo, e non mi ci volle molto a trovarla online.

Ero estremamente eccitato all’idea di una figlia così zoccola, e amavo sentirla parlare di sé come di una troia. Passarono mesi e io ero il suo follower numero uno, quello che le aveva dato più soldi. Sapevo tutto di lei, sapevo della sua vita sessuale, sapevo dei sui desideri, sapevo che la eccitavano le donne, i neri, gli uomini più grandi.

Volevo sapere una cosa però, se poteva essere interessata all’incesto. Creai un nuovo account, e dopo una settimana di mance glielo chiesi.

Con mia sorpresa disse che amava ogni taboo, e che l’idea di farsi scopare dal suo fratello più piccolo o da sua sorella la eccitava da impazzire.

Feci la domanda

‘e da papà e mamma?’

‘mi farei scopare da una mamma, ma la mia è brutta, mentre un pompino a mio padre lo farei volentieri’.

Appena lessi la frase mi feci la più bella sega della mia vita.

Elena mi interruppe

‘papi, ti vedo sovrappensiero, a che pensi?’

‘no, a niente amore, pensavo alla nostra prima volta’

‘amore mio.. sono così fortunata ad avere un papà così dolce’

Ci tenemmo per mano e guardando il bracciale che le avevo regalato per Natale ripensai davvero alla nostra prima volta.

Una volta che le pagai la chirurgia plastica al naso divenne un’altra persona, mia figlia, che era bella, si sentii finalmente bella. Iniziai a ricoprirla di complimenti, di attenzioni, di regali. Continuo per poco ancora a fare la cam-girl. Aveva un bel gruzzolo da parte e un papà che la ricopriva di regali.

Un sabato sera, con tutta la famiglia riunita per festeggiare il ritorno di Noemi cenammo tutti assieme, e volli esagerare col vino.

Mia moglie crollo subito, Sara e Luca uscirono con gli amici poco dopo, e io e Noemi iniziammo a stare sempre più vicini, sempre più sbronzi, sempre più abbracciati, sempre più stretti, sempre più a dirci romanticherie

‘papi, sei la più bella persona al mondo, farei qualsiasi cosa per te’

‘tesoro, qualsiasi cosa no, sei mia figlia, ci sono cose che non potrei mai chiederti’

‘tipo?’

Non ricordo quanto rimasi in silenzio, ma poi, mi feci coraggio, guardai i suoi splendidi occhi celesti, il suo fisico pazzesco, le sue bellissime e sensuali labbra, e quasi ridendo dissi

‘un pompino’

Un attimo di puro silenzio ci accompagnò.

Sarei stato uno con una brutta battuta fatta da ubriaco, un porco o una persona felice?

Elena mi rese felice. Non disse nulla, mi disse di uscirlo e io ubbidii, lo prese in bocca e io le tenni i capelli. ‘papa, vuoi che la tua bimba ingoii? Non voglio sporcarmi l’abito

‘andiamo di la e togliamolo allora’

Il più bel sesso della nostra vita.

Immerso nei ricordi la cena volò, e una volta pagato il conto ci dirigemmo verso la macchina.

Un parcheggio buio e silenzioso, e mentre Elena mi sculettava davanti all’improvviso si alzò la gonna e si appoggiò ad un’auto

‘scopami papà’

La chiara luce della luna illuminava il culo della mia bimba che sembrava fatto d’argento. Le poggiai la testa contro il cofano di quella macchina mentre il mio cazzo la fotteva con foga

‘sei la mia puttana amore’.

‘sono la tua troia papi’

La macchina affianco si illuminò di botto, ci fermammo e ci allontanammo mentre io avevo i pantaloni ancora abbassati. Ci nascondemmo in un angolo

‘ci avranno visti?’ chiesi a Elena

‘e che ne so io, mica potevo vedere’ disse ridendo

Ridemmo assieme e ci baciammo. Stavamo per riprendere ma sentimmo dei passi. Ci allontammo con calma, ricomponendoci per strada.

Saliti in macchina scattammo in una fragorosa risata, accesi la macchina e dissi che saremmo tornati a casa, dove avremmo potuto proseguire.

‘papa, quanto hai speso quindi in totale per stare solo con me questo fine settimana?’

‘bho, non lo, 4000 penso, perché?’

‘ dimmi la cifra esatta, fai il conto se devi, voglio sentirlo’

Mentre mi disse questo la sua mano sbottonò e pantaloni e mentre guidavo verso casa la mia splendida bambina mi succhio il cazzo come mai prima d’ora.

Quando mi fece venire, alzo la testa, sporca ancora del mio seme

‘quanto hai speso quindi?’

‘oltre 4700 euro’

‘allora questo week-end sarò la tua puttana da 5000 euro’

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