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Racconti erotici sull'IncestoTrio

La notte è ancora giovane, mia piccola Lolita

By 10 Aprile 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Ancora un paio di incontri con Marco e la presentazione per il nostro più grosso cliente sarebbe stata pronta, mancava solo una settimana all’incontro.
Marco e Matteo erano amici fin dalle scuole medie e, oltre che avere passioni simili, erano come fratelli! Dopo l’università si lanciarono in questo progetto che li vedeva assieme ancora una volta, e stavolta con la loro agenzia pubblicitaria.
‘Cazzo! Son già le 9 Marco!!! dove sei???’
‘Arrivo, c’era un traffico pazzesco in tangenziale, sto imboccando la tua via’ rispose l’amico al cellulare.
‘Ok ti aspetto’ disse Matteo chiudendo la chiamata.
Dopo 5 minuti Marco bussava alla porta.
‘E’ aperto!!!’ urlò Marco mentre si toglieva la maglietta macchiata per prenderne un’altra, appoggiata sulla sedia assieme al mucchio di roba che la filippina non stirava da una settimana.. ‘Fancazzista…’ sussurro’ mentre si girava verso la porta.
‘E tu chi sei???’ disse Matteo rivolgendosi a una ragazza sui 18 – 20 anni che precedeva di un passo Marco.
‘Ma daiii…. non ricordi Anna?’ gli rimbeccò l’amico.
‘Anna chi? Tua cugina? Quella di 6 o 7 anni?’
‘Si quella!… ma mentre noi invecchiamo lei cresce!’ rispose Marco con una fragorosa risata.

Anna era una ragazzina col corpo da donna, aveva 20 anni compiuti , e forse, vista la calura di quell’estate, il suo abbigliamento la faceva sembrare ancora più giovane.
Short bianchi aderenti e una canottierina azzurra… che Matteo, censurandosi immediatamente, vide essere indossata senza nulla sotto!!
Le 2 treccine e le all-star nere la facevano sembrare appena uscita dal film “Lolita”…
Ciao Anna!! di sicuro nemmeno ti ricordi di me…. accennando un bacio sulla guancia
La ragazzina rispose: ” Ma scherzi? Sei sempre stato incollato a mio cugino! E poi mi facevi sempre giocare! Ti riconosco anche se ormai sei un vecchietto di 37 anni!!”
Matteo accennò una risata, mentre pensava ‘Cavoli, si ricorda pure la mia età!’
‘Matteo, scusa ma più tardi devo accompagnarla da un’ amica. Tanto lei è brava, non ci disturba’
‘Figurati, nessun problema!’ Rispose l’amico senza distogliere gli occhi di dosso dalla ragazza.

‘Dunque…. sei qui per le vacanze estive, Anna?’ chiese poi Matteo.
‘Si ‘ rispose lei con un sorriso splendido ‘ ho ancora due settimane da passare qua con i nonni e gli zii, e ovviamente, col mio bel cuginetto!’ e si avvicinò a Marco per scompigliargli tutti i capelli.
‘Anna… dai, smettila ‘ implorò Marco ridendo ‘ dai che fra un po’ dobbiamo andare a un incontro io e Matteo’
‘E io non posso venire?’ chiese la ragazzina, con un faccino finto triste. Era proprio buffa.
‘Nah’ fece Marco con una linguaccia.
‘Però stasera mi portate al lago, ho sentito che c’è una festa! Matteo, vieni anche tu vero?’
‘Oh, volentieri! Adoro le feste al lago!’ esclamò Matteo.
‘Ehi Anna! Avanti, preparati che ti porto dalla tua amica. E mettiti le mutandine almeno’ disse Marco sghignazzando e dandole una simpatica pacca sul sedere.
Lei si girò e di tutta risposta si portò la mano davanti la bocca, ammiccando e sussurrando ‘ahia’.
Come una vera Lolita.
Matteo li guardò per un attimo.
Non si aspettava un gesto simile… Eppure conosceva bene il suo amico.
Era rimasto sorpreso da tale gesto, ma sotto sotto un po’ lo eccitava.

Marco notò che l’amico lo stava fissando.
‘Bella, eh?! – disse poi ‘ è cresciuta ormai, la cuginetta’
Si soffermò a pesare le sue parole… chissà che aveva in mente per la serata!
Matteo ancora non capiva.
‘Vieni ‘ disse poi ‘ ti offro un caffè’
Andarono assieme in cucina e mentre metteva la moka sul fuoco Marco confessò all’amico che la giovane Anna era ancora vergine… ne avevano parlato qualche giorno prima in piscina.
Marco le avrebbe promesso così un piccolo aiuto per affrontare nel miglior modo possibile la cosa.
‘Quale occasione migliore di una bella festa al lago e del tuo più caro amico?!’
A Matteo andò quasi di traverso il caffè!
‘Cioè tu… tu vuoi che io stasera scopi tua cugina?’
‘E perchè no ‘ disse Marco sorridendo ‘ magari potrei pure partecipare! Ti ricordi come quella volta con la tipa in campeggio al mare? Avevamo 23 anni…. che figata!’
‘Ma… ma…. è tua cugina, Marco! Dai cazzo!’
Marco stette un attimo a pensare… poi consigliò all’amico di pensarci un po’ su durante il pomeriggio. Anna entrò in cucina proprio in quell’istante.
‘Hem.. Matteooo ‘ si affrettò a dire l’amico ‘ stasera quindi rimani pure a cena, veeero?’
Matteo accettò, guardandosi un attimo attorno, quasi spaesato. Incrociò lo sguardo di Anna, che rispose con un occhiolino, abbassandosi un poco gli occhiali da sole.

Quella sera, dopo cena Anna andò a farsi una doccia veloce, prima di partire.
Quando scese le scale i due amici rimasero senza fiato.
Anna era uno schianto. Vestitino nero, molto scollato sia davanti che dietro… la schiena era quasi nuda. Molto sexy. Il vestitino arrivava appena a coprire il sedere quanto basta, ed era legato in vita da una cinturina rossa, molto fine. Sandalini neri, i capelli raccolti in un unica treccia e un trucco abbastanza sobrio, stile pin up, rossetto rosso acceso.
La sua pelle bianca risaltava ancora di più il colore rosso e l’armonia del vestito.
‘Cavoli, cugi…. sei uno schianto’ disse Marco ‘Dovremo tenerti al guinzaglio stasera!’
Scoppiarono a ridere tutti e tre.

Il sole accennava appena al tramonto quando partirono per il lago.
Matteo aiutò Anna a salire dietro in macchina e… oh….
so accorse anche stavolta che non indossava alcun tipo di intimo.
Lei lo ringraziò aggiungendo un occhiolino.
‘Si parte!’ disse poi Marco avviando il motore.
La strada non era poi tanta… Neanche un ora e sarebbero arrivati.
Durante il tragitto parlarono del più e del meno, del loro progetto, con tanto di sbuffi della ragazzina di dietro, della musica, e ricordarono qualche marachella combinata all’università.
Ma Anna un po’ si annoiava con tutti quei discorsi…
iniziò ad aprire le gambe e a sporgersi un po’ in avanti col bacino.
Una cosa era certa: voleva essere notata.
Non aveva bisogno di scostare il vestito…. tanto si vedeva già tutto!
Cominciò a toccarsi… la piccola Lolita.
Con le sue manine accarezzava il pelo bruno, stringeva poi il clitoride tra le dita…
I ragazzi si accorsero subito e l’atmosfera si stava riscaldando.
Marco, che era alla guida, sistemò lo specchietto retrovisore, affinchè potesse distarsi, nei limiti del possibile. Matteo invece di rimando iniziò a toccarsi da sopra i pantaloni.
Anna era compiaciuta. Aveva la loro attenzione… li aveva in pugno.
Iniziò a mugolare, e a contorcersi un poco, infilando prima una poi due dita dentro la sua vagina ormai fradicia di umori. Sospirava, desiderosa e rossa in volto, e poi…
‘Cazzo, ragazzi… siamo arrivati al parcheggio. Fine dello spettacolo’
Matteo sbuffò. Notò inoltre un certo rigonfiamento sotto i pantaloni.
‘Mannaggia’ disse sottovoce.
‘Ehi mi aiuti a scendere?’ disse la ragazza dietro
‘Si certo, scusami’ e ribaltò il sedile per permetterle di uscire.
‘grazie’ rispose lei, languida e si fermò al suo fianco. Si chinò un attimo per sistemarsi i sandali.
‘Dio mio ‘ pensò Matteo ‘ cazzo, si vede tuttooo!’
avvicinò audace la sua mano al quel bel sederino scoperto.
La pelle era morbida e un po’ umida e piena degli umori di prima.
Sfiorò le labbra col dito medio… un guizzo veloce.
Anna sembrò apprezzare, tanto che finse di sistemarsi anche l’altro sandalo.
Matteo ne approfittò e infilò il dito medio nella sua fighetta umida. Lo infilò pian piano, fino in fondo. Lei ansimò. Non fece in tempo a muoverlo un poco, che Marco li chiamò.
Anna si rialzò e prese la mano di Matteo. Leccò il dito che gli aveva infilato.
Matteo rimase di stucco. Pensò a quanto fosse porca questa cugina del suo migliore amico.
‘Forza ‘ disse poi lei con voce squillante ‘ andiamo a ballaaare!!’

Era la classica festa estiva: il gruppo che suonava, gente di tutte le eta’ e un chiosco che offriva bevande di ogni tipo.
I due amici si buttarono subito a prendere una birra, tenendo d’occhio la ragazzina che passo’ direttamente dall’auto alla pista.
Matteo ordino’ due birre dando le spalle alla musica anni novanta.
Marco alle sue spalle sussurro’ a voce bassa ” la mia cuginetta è davvero una zoccolina, non so proprio da chi ha preso….”
Matteo pago’ e si giro’ porgendo la birra all’amico rimanendo quasi paralizzato col braccio teso….
Anna era in mezzo a una ventina di persone, ma sembrava venire da un altro mondo: si muoveva ballando con un ragazzo della sua eta’ dandogli le spalle… braccia in alto, schiena inarcata e culetto che sfiorava il pacco del povero ragazzo… il tutto guardando i suoi “zietti” con un sorriso malizioso sulle sue labbra rosse.
Matteo dissimulo’… fingendo di guardarsi attorno e bevendo un sorso ma sentiva di nuovo crescere qualcosa nei suoi boxer. Marco vide un amica … Matt, scusami 5 minuti vado a salutare una coppia di amici.. ” vai tranquillo..” …aveva solo in testa la sensazione del suo dito nella fighetta di quella ragazza che stava quardando e… con i suoi occhi in quelli di lei, a una decina di metri si porto’ lo stesso dito alla bocca….. lei sorrise fingendo imbarazzo e continuo’ a ballare.
Il gruppo che suonava annuncio’ 5 minuti di pausa e Anna saluto’ l’amico di ballo lasciandolo interdetto a seguirla con lo sguardo. Mentre si avvicinava il suo sguardo era basso… non negli occhi di marco ma sul suo pacco e giunta a lui si mise in punta di piedi per parlare nell’orecchio a Matteo: ” dovevi mettere dei calzoni un po piu’ larghi stasera….. ”
Matteo riusci solo a sorridere… ” non vuoi bere qualcosa?”
“Vorrei una birra ma poi mio cugi me la mena perche’ bevo – rispose sbuffando. Lui le fece bere un sorso dalla sua, facendole l’occhiolino.
“Mi faresti una cortesia?” chiese lei bevendone un gran sorso.
“Certo” disse Matteo.
“Non posso chinarmi con questo vestito e i sandali mi stringono, me li allenti un pochino?”
Matteo fece per chinarsi ma Anna lo fermò.
“Non qui davanti a tutti! Mi imbarazza vederti in ginocchio davanti a me”
Matteo pensò “ti vorrei io in ginocchio davanti a me”
Anna lo guardo’ negli occhi e sorrise quasi gli avesse letto nel pensiero.
“Non c’è nemmeno una sedia qui, vieni li alla macchina che mi siedo, le chiavi le ho io”
Matteo la seguì quasi ipnotizzato, fissando il suo vestito che ad ogni passo sembrava scoprire il suo culetto.
Anna aprì la portiera, si sedette allungando la gamba mettendo il piede in grembo a Matteo gia’ accucciato.

Matteo fece una pausa con entrambe le mani sulla caviglia di lei… la accarezzò dolcemente.
Anna aprì le gambe… c’era poca luce ma sufficiente a intravedere la sua fighetta…lucida…ancora umida. Mise poi due dita a “V” ai lati del clitoride premendo e facendolo risaltare. I suoi occhi erano fissi su Matteo, la sua bocca era vogliosa e iniziò a muovere il bacino.
“Fammi un regalo dai… nessuno l’ha mai fatto.. assaggiami qui…”
Matteo non se lo fece ripetere due volte. Diede un rapido sguardo intorno: non c’era anima viva, erano tutti al concerto.
“E dopo in cambio cosa mi dai?” chiese avvicinando la bocca al suo sesso.
“Tutta me stessa” rispose eccitata, con un filo di voce.
“Tutta, tutta?” continuò lui iniziando a stuzzicare il clitoride con la lingua.
La ragazza reclinò la testa all’indietro, sospirando.
Il suo clitoride era gonfissimo e Matteo lo leccava e lo succhiava tutto, provocandole un’enorme eccitazione.
Infilò due dita, per stuzzicarla ancor di più, e iniziò a muoverle delicatamente con movimenti circolari.
Spingeva le sue dita fino in fondo, e con esse anche il piacere di lei. Anna scoprì i capezzoli e iniziò a stringerli tra le mani.
Quei seni bianchi e perfetti attirarono immediatamente l’attenzione di Matteo, che si portò più in su e iniziò a baciarli e a mordicchiarli.
Anna rideva per il solletico che le stava facendo Matteo con la barbetta sui suoi seni, si accorse presto però che quello che aveva poggiato al suo sesso non era il ginocchio di lui, bensì una bella erezione in piena regola! iniziò a strusciarsi, da vera porca.
“Sono tutta bagnata… sono tutta tua” continuava a ripetergli baciandogli il collo.
Matteo in un attimo si liberò dei pantaloncini, e iniziò a sfregare il suo pene sulle sue labbra bagnate.
“Sono vergine!” esclamò lei, un po’ impaurita.
“Tranquilla piccola, sarà meraviglioso”
Anna scese con la sua piccola mano ad afferrare il cazzo di Matteo sgranando gli occhi
“wow… se deve esser la prima volta son contenta che ne valga la pena” esclamò sentendo quel bel cazzo tra le sue mani, e come se fosse la cosa piu naturale con le sue dita lo indirizzo’ proprio all’entrata.
Matteo sentiva il suo cazzo pulsare… Avrebbe voluto fotterla subito di forza ma si trattenne. Inizio’ affondando solo la cappella che provoco’ un ulteriore spint , questa volta dall’interno, sul clitoride di Anna… abbasso’ lo sguardo e vide quel bottoncino gonfio e incredibilmente umido.
Anna ora lo guardava negli occhi, con le lebbra semi aperte… i suoi occhi lucidi e le mani strette sui seni…
“Avanti…. spingi! Non aver paura! Non dirmi che non muori dalla voglia di scoparmi!”
Le sue labbra erano indecentemente erotiche mentre pronunciavano queste parole e a Matteo scappo’ un affondo che fece sospirare Anna.
“Ma…… tu non sei vergine!!!!”
“No – rispose Anna – ma ora che lo sai ti sembro ancora piu’ troietta… ed è quello che volevo”
Matteo inizio’ a pompare. La guardava in viso mentre la fotteva a fondo… La guardava negli occhi, ascoltando ogni suo gemito.
“Meriti una punizione per la tua bugia” disse, e senza attendere repliche, si sfilò da lì e scivolo’ con la cappella sul suo buchetto dietro, ormai fradicio. Mentre il suo cazzo la violava, Anna non ebbe nemmeno il tempo di protestare se non con un piccolo urlo strozzato:
“No… li no….. mi farai male…”
“Farò!? – disse Matteo mentre la fotteva concitato “Lo sto già facendo!”
“Oooh si… lo sento” rispose Anna.. che non sembrava soffrirne poi molto.
“Apri gli occhi e guardami, troietta” disse lui pompando sempre più a fondo.
Anna lo prese a fissare, la sua bocca era rossa e umida; e il suo seno, ancora stretto tra le sue mani, faceva risaltare due capezzoli ormai duri.
“Non sembra dispiacerti” disse Matteo. Anna sorrise.
Matteo senza smettere di fottere il suo culetto iniziò a penetrare la sua fighetta con due dita.
La ragazzina non resistette: era troppo per lei… e guardandolo dritto negli occhi, venne dopo poco, mordendosi le labbra e soffocando il suo meraviglioso orgasmo. Matteo era eccitatissimo… e senza smettere di pompare le disse:
“Devo fermarmi… altrimenti esplodo dentro di te…” e si tolse.
Anna non disse nulla… Scivolando sotto di lui arrivo’ ad avere il suo cazzo tra i seni, e la sua cappella a portata di labbra.
“non voglio lasciarti così” disse Anna mentre la sua piccola bocca cercava di contenere l’enorme cappella.
Prese a succhiare come se non avesse mai assaggiato nulla di più buono!
Matteo chiuse gli occhi e si gustò il momento…. non durò poi tanto però, perchè venne quasi subito!
Le venne dentro e lei ingoiò tutto, da brava bambina.
Vogliosa, si passava un dito tra le labbra ancora rosse, mentre lo osservava rivestirsi in fretta e furia.
“Piaciuta la tua prima volta?” chiese lei
“La mia prima volta con te? Meravigliosa…. spero ce ne saranno altre”
“La notte è ancora giovane” esclamò lei facendogli l’occhiolino.
Lui sorrise. Si guardò un’attimo attorno e notò che si avvicinavano delle persone.
“Arriva gente, rivestiti e fingi di sistemarti i sandali, dai”
Anna obbedì… in lontananza stava arrivando Marco.
“Una cosa non ho ancora fatto…” disse Matteo avvicinandosi al viso di Anna, e la baciò.
“Come siamo romantici – disse Anna con voce ironica – non hai bisogno di baci per assicurarti un bis” e fece di nuovo l’occhiolino.
“Che troietta che sei” disse Matteo, e scoppiarono entrambi a ridere.
“Ehi ragazzi, tutto bene?” chiese Marco, arrivando alla macchina.
“Si, cugi… Matteo mi ha accompagnato che sono un po’ stanca, che ne dici se andiamo verso casa?” disse Anna con fare angelico.
“Ma certo. Divertiti?”
Anna e Matteo si guardarono imbarazzati.
“Daaai, su… si vede lontano chilometri che avete combinato qualcosa!” disse Marco, entrando in macchina.
“Colpiti e affondati!” esclamò Anna.
“Beh… potevate aspettarmi però, così mi divertivo anch’io!” disse il cugino, mentre avviava il motore.
Matteo lo guardò per un attimo…. “chissà se stava scherzando” pensò tra se e se.
“Beh cugi, dopo allora ci troviamo tutti in camera tua, così mi faccio una bel bagno in vostra compagnia”
“Ottimo – disse Marco, guardando l’amico – la notte è ancora giovane”.
Matteo sorrise e guardò nello specchietto retrovisore la figura di Anna, illuminata dalle luci della notte.
Era bellissima…. e il suo “arnese” era già in movimento, al pensiero del ritorno a casa.
“La notte è ancora giovane” ripeté a se stesso.

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