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Racconti erotici sull'Incesto

LA PRIMA CHIAVATA CON MIA MADRE

By 29 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Il Professore di matematica Finanziaria mi fece l’ultima domanda e poco dopo trascrisse l’ennesimo trenta e lode nel mio libretto universitario.

Oramai non fallivo un colpo:troppo alta era la posta in gioco. Telefonai subito a mia madre per comunicarle la bella notizia”..Lei disse perfetto”.

‘mamma, tra un paio d’ore sono a casa. Pranziamo in fretta e poi ci infiliamo a letto e ne usciamo solo domani”..spegnamo telefoni, tv, tutto’..’

‘Amore, per oggi e stanotte non ci sono problemi ma domattina viene nonna”..devo accompagnarla all’ospedale per quegli accertamenti.’

‘ e che scalogna”..non poteva aspettare un paio di giorni?’

‘tesoro, non preoccuparti, stanotte giochiamo, poi quando riparte siamo tranquilli, dai’

‘Va bene.Sto arrivando’

Giunsi a casa con un po’ di delusione, però, in fondo, pensandoci bene, avevo comunque tutta la giornata e la notte per farmi delle belle scopate’.mi seccava solo dovermi alzare presto dal lettone caldo perché mia nonna purtroppo &egrave molto mattiniera e alle sette e mezza capace che &egrave già a casa’

Mia mamma mi aspettava in sottoveste, mi abbracciò, mi baciò profondamente con la lingua e mi fece i complimenti per il brillante esame”’non riuscimmo ad andare a pranzo: finimmo subito in camera da letto.

Facemmo l’amore fino a tarda sera, alle otto eravamo ancora nel pieno del sesso” Veramente mia madre si era superata’.. Dopo avermi sbocchinato da paura facendomi venire non so quante volte, mi ficcò la testa tra le cosce e mi fece leccare per un sacco di tempo”..io dovevo leccare di continuo, perché sentivo colare un liquido caldo e profumato che mi faceva impazzire. Poi mi sollevò la testa e ansimando mi disse che potevo penetrarla.

La presi con forza, quasi con violenza’.le assestai dei colpi potentissimi fino a quando lei comincio ad urlare di piacere”’la riempiii”la sborra fuoriusciva dalla fica e aveva sporcato le lenzuola”.eravamo sudatissimi, pieni di sperma e dei suoi umori”..ma il mio cazzo non accennava ad ammosciarsi”..decisi che le avrei rotto il culo”.senza parlare iniziai a penetrarla dal di dietro”..lei accennò ad una reazione, mi disse che non dovevo sognarmelo neppure, avevo il cazzo troppo largo”.ma io mi insinuai e infilai prepotentemente la cappella dentro il suo buco meraviglioso”..urlò, ma strinse le chiappe’..io allora cominciai a pompare fino a quando sentii che dai coglioni stava per partire l’ennesima sborrata”.urlai pure io e venni, sentii il getto caldo che usciva dal mio uccello e galoppava verso il suo ventre”..eravamo esausti”’.bagnati di sudore e umori, le lenzuola erano fradice”’

Erano ormai le undici di sera”.mamma si alzò per andare a cucinare qualcosa”..mi disse che se volevo potevo farle compagnia”.disse anche che era inutile farmi la doccia”..per ovvi motivi”..disse anche che appena cenato avremmo continuato ma alle sei ci saremmo dovuti svegliare per riassestare la camera da letto e togliere le mie cose dai cassetti in vista dell’arrivo della nonna”

E così avvenne”’mangiammo in fretta e furia, giusto per riprendere le energie”.Cenammo con salumi e formaggi e spumante, completamente nudi””io bevvi lo spumante tra le sue tettone””lei lo assaggiò dalla mia bocca e dal mio uccello’Verso mezzanotte e mezza tornammo in camera da letto”..stavolta mia madre si superò”’mi fece un pompino con ingoio meraviglioso, venivo continuamente”’.poi mi strinse il cazzo in mezzo alle sue tettone monumentali””. Non facevo che venire”..mi stava letteralmente svuotando le palle!

Ci assopimmo esausti, ma intorno alle quattro mi venne una voglia pazzesca di chiavarla”le chiesi se era sveglia, lei disse si (anche se era ovvio che l’avevo svegliata io) cominciai a baciarla e poi le salii sopra per la scopata classica”.la chiavai per un’ora e poi le sborrai dentro la ficona. Nel frattempo con le mani facevo il padrone del suo enorme petto”.mentre la chiamavo le chiedevo che misura portava e lei rispondeva ‘amore, non lo so, a seconda delle marche’.quello che indossavo oggi era una ottava coppa D”’..’ porcone”’

Alle sei ci alzammo e malgrado la stanchezza ci facemmo la doccia, ci rivestimmo, sistemammo la camera da letto, facemmo sparire i segnali della mia presenza nella camera nuziale e alle otto meno un quarto eravamo pronti a ricevere sua mamma, mia nonna, che puntualissima arrivò alle otto meno cinque.

Ci disse che sembravamo due zombi”..occhiaie e stanchezza in ogni gesto. Le dicemmo che eravamo stati a cena da alcuni amici”..

Poi mia madre uscì per portarla a fare gli esami clinici ed io andai in camera mia per un riposino”..

Alle undici mi ero svegliato, feci nuovamente colazione”chiamai mamma al telefono e mi disse che ne aveva per tutta la mattinata per le visite mediche di mia nonna”..Io ero eccitato nuovamente”..decisi di telefonare alla signora Franca”..Fu contenta di sentirmi’..le dissi che nonna era da noi”.le chiesi come stava. Poi, dopo un po’ che parlavamo del più e del meno a bruciapelo le chiesi ‘le tue tettone sono sempre come le ricordo? Durissime come il marmo ed enormi? ‘Lei con voce sensuale rispose’certo”anzi, adesso non riesco nemmeno a trovare facilmente il reggipetto da quanto mi sono ingrossate”’.Perch&egrave non passi a trovarmi, così le vedi di persona?……..’ ‘Va bene dissi”. Tra poco arrivo’

A mezzogiorno ero a casa sua. Mi accolse senza mezzi termini in mutandine e in un reggiseno trasparente ed enorme. Appena entrai in casa se lo tolse e mi disse”’guarda qua che roba! Ti sembro una ultra cinquantenne?’ Per tutta risposta io mi avvicinai, le presi in mano e cominciai a baciarle”’poi lei mi prese per mano e mi portò in camera sua”..

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