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La Terrazza

By 29 Agosto 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Succese circa un annetto fa ma l’avvenimento ha totalmente cambiato il concetto di famiglia. Mi chiamo Bruno e ho quarantadue anni, attualmente vivo con mia moglie e nostra figlia in un condominio a Roma. Sono un uomo con una mentalità aperta, simpatico e solare. Sono alto un metro e settanta, calvo con due occhi marroni e un accenno di barba in viso mentre fisicamente sono assolutamente nella norma. Mia moglie invece ha due anni in meno di me ed è piuttosto piacente nonostante la gravidanza. Il nostro matrimonio procede a vele spiegate così come il sesso, una pratica frequente in coppia. Ogni tanto mi capita di ascoltarla raccontarmi delle avanche che gli fanno i colleghi nonostante lei si infastidisca. Infatti Sonia è alta all’incirca quanto me, porta una lunga capiglIatura mora e ondulata che incornicia bene il suo viso dai lineamenti maturi e il suo sguardo scuro pieno di vitalità. Fisicamente è leggermente in carne e ha una buona seconda di seno. Ma quello che preferisco di più è il suo fondoschiena abbondante nella parte inferiore che mi diverto a sculacciare nei nostri momenti intimi più selvaggi. Anche il suo pube non ci scherza; rasato quel quanto che basta per essere attraente e rinvigorire la mia erezione, mi piace anche assaporarle gli umori e penetrarla senza remore. Ma nostra figlia è per me la pietanza più deliziosa ed eccitante. Carlotta è alta un metro e sessanta due e porta i capelli esattamente come sua madre, a differenza del colore castano e della sovente piastra. I suoi occhi curiosi animano il suo viso dai teneri lineamenti attribuendole meno anni di quei diciannove che in realtà possiede. Si da da fare, è piuttosto indipendente mancando spesso a casa, ma quando la vedo il mio sguardo si posa volentieri sul fisico snello e scolpito dall’esercizio fisico con curve generose che mi scuotono nel profondo. Carlotta porta tutt’ora una terza di seno e ha un sedere uguale a quello di mia moglie; quando porta vestiti attillati o succinti, rappresenta per me l’apoteosi e non mancavo di fantasticare un qualche tipo di avvenimento sessuale tra noi. Data la mia mascolinità non mi era permessa vederla nuda se non di rado ma vi posso garantire che lo spettacolo è sublime. Ebbene… quello che sto per narrarvi accadde nel mese di Luglio, nel caldo della nostra villetta sul litorale laziale, eredità della mia famiglia, ristrutturata e con un bella terrazza con vista sul mare. Carlotta non avendo prenotato nulla con le amiche e si era unita a noi in quelle settimane; il fatto non mi dava alcun fastidio, anzi mi faceva piuttosto piacere avendoci anche un buon rapporto e data la sua riservatezza non avrebbe rovinato nulla, anzi avrebbe reso quei giorni più piacevoli. Era un giorno come tanti altri di ferie, riposo e mare erano predominanti, contemplare nostra figlia in bikini facendomi venire un’erezione che alla sera veniva soddisfatta in camera da letto con mia moglie era il mio passatempo preferito. Quel martedì mattina la routine fu sconvolta da Sonia che ci mandò a fare la spesa per rimpiguare le scorte. Mancava una settimana al nostro ritorno alla normalità e Carlotta – data la calura estiva – si vestì leggera indossando una minigonna a jeans nera con degli strappi e una canotta bianca. Non so se l’aveva fatto apposta ma in macchina, mentre le rivolgevo lo sguardo perché fermi al semaforo, mi accorsi che s’intravedevano i suoi capezzoli irti e turgidi… apprendere che nostra figlia non portava l’intimo fu per me una piacevole sorpresa, mandandomi ulteriormente su di giri. Al supermercato Carlotta non faceva altro che farsi notare mentre prendeva quello che ci serviva e io glielo lasciavo fare senza dire nulla. Più passava il tempo e più mi eccitavo, facendo fatica a contenere la mia erezione che scalpitava nei pantaloni. Fu verso il ritorno a casa che non ci vidi più dalla voglia e arrivati quasi vicino alla nostra abitazione dovetti accostarle e parlare. Volevo dirle quattro parole ma la voglia accecante mi portò a metterle le mani addosso; la baciai senza dirle nulla, lei provò a sottrarsi ma io la tenevo ben salda e alla fine fu costretta a lasciarsi andare. Ottenuto il suo consenso passai oltre sollevandole la maglietta, liberando i suoi prominenti seni eccitati e ci giocai. Lei godeva e si lasciava toccare incitandomi a fare del mio meglio. La mia lingua ne stuzzicava i capezzoli e le mie labbra li succhiavano, a
baciando i suoi seni alternatamente. Avevo il membro talmente voglioso che lo liberai dalla morsa dei pantaloni, chiedendo a Carlotta di donarmi la sua bocca. Volevo una cosa veloce, non desideravo che mia moglie facesse troppe domande e lei mi sorprese. Si avventò sul mio membro esattamente come faceva Sonia da giovane, ma il suo pompino era ancora più delizioso e privo di taboo. Chissà quanti membri aveva succhiato per essere così abile; mi baciò in prima battuta sulla cappella turgida e rossastra, poi ne leccò l’asta fino a giungere ai testicoli. Il suo gesto mi scosse terribilmente tra le gambe tant’è che pochi minuti dopo – mentre lo succhiava – le venni letteralmente in bocca. Lei con una smorfia a metà tra la sorpresa e l’estasiata, restò inerte fino all’ultimo finendo per ingoiare. Carlotta mi stupì talmente tanto da doverle donare un ultimo passionevole bacio prima di farle giurare che non ne avrebbe fatto menzione con Sonia e tornammo a casa. Lei ci accolse prendendo le buste della spesa sulla soglia di casa e vidi nostra figlia sbigottita; qualcosa mi diceva che non avrebbe mantenuto la parola data e in serata, appena entrato nel letto con mia moglie, lei mi disse che mi doveva parlare. Il fatto non mi sorprese affatto, ma era ciò che mi rivelò mia moglie che mi lasciò esterrefatto. Sonia mi disse che ne era sempre stata attrata e si complimentò con me per averla scopata. Non immaginavo che avrei udito parole del genere e scendendo insieme nei dettagli programmammo la nostra prossima mossa. Scoprii che Sonia se la scopava allegramente sotto il mio naso e la mattina dopo ne ebbi la conferma. Sonia e Carlotta erano ad abbronzarsi in terrazza in un godurioso topless; spiarle in maniera discreta da dietro una colonna mi fece eccitare tantissimo. Entrambe riposavano tranquille sui rispettivi lettini, affiancate e supine sotto il sole delle undici. Si stava benissimo con l’odore della salsedine e una brezza che sfreddava la calura estiva. Io ero a petto nudo e mi ero appena calato i pantaloncini per far prendere aria alla mia erezione pulsante quando Carlotta si risvegliò dal torpore. Si mise seduta sul lettino e osservò Sonia prima di scendere sui suoi seni. Vederla prenderli tra le sue mani fu una scena altamente libidinosa. Carlotta li prese a succhiare avidamente riportandomi alla memoria il sesso avuto in auto e mi portò quasi al limite. Sonia si svegliò di soprassalto come se non se lo aspettasse dicendole di far piano ma Carlotta soppresse le sue parole con un lungo bacio sulle labbra. Mia moglie si lasciò andare anche alle dolci carezze che nostra figlia rivolgeva al suo corpo maturo. Stava per spogliarla del suo bikini quando lei gli fece capire che non era tempo né luogo. Carlotta si oppose e le strizzò i capezzoli facendola gemere, un suono misto di dolore e piacere che mi fece rabbrividire. Fu allora che mia moglie la tirò su di sé e le diede una leggera sculacciata sul suo morbido fondoschiena e io dovetti contenere un grido di giubilo tra i denti. Dopo quell’accaduto balzai letteralmente fuori dal mio nascondiglio, sorprendendole; Sonia fece finta di stupirsi mentre Carlotta si tirò indietro. Io le dissi di voler partecipare al gioco ma nostra figlia non sembrava volenterosa. Mia moglie dovette convincerla un pò con la forza e alla fine accettò. Avvicinandomi alla mia dolce metà mi presi il membro tra le mani ponendolo in tiro per un lavoro di bocca da parte di nostra figlia. Lei s’inginocchio e lo prese tra le labbra succhiandomi lentamente la cappella; Sonia le accarezzava i capelli e la invogliava a continuare mentre io con le mani sui fianchi stavo godendo come non mai. Il mio pene scivolava umido nel suo palato, la sua lingua roteava vogliosa sull’asta mentre la guardavo negli occhi. Ero letteralmente in estasi e mia moglie gelosa la scansò ponendosi al centro dell’attenzione. Me lo stava succhiando con cura quando nostra figlia le chiese di fargli spazio e entrambe mi leccarono l’asta per finirsi a darsi un bacio lussurioso non appena arrivarono al culmine. Continuarono così per diverse volte, rendendo sempre più impossibile contenere la mia eccitazione. Ero quasi sul punto della venuta quando entrambe mi permisero di riprendere fiato. Tutti quegli avvenimenti mi avevano talmente accecato che non mi ero scordato di essere in terrazza. Loro due si baciarono nuovamente più volte per conto loro, sedute sullo stesso lettino, finché Carlotta non si fece togliere il bikini dalla mia amata. Vederla nuda con la sua giovane figa depilata in bella vista mi animò nuovamente. Sonia si fece spogliare da lei e il suo delizioso pube con quell’accenno di peluria mi accecò la ragione. Presi nostra figlia con forza e la feci mettere a quattro zampe ai piedi del lettino; Sonia mi squadrò, ma capì subito. Si sdraiò ponendosi in modo tale da permettere a Carlotta di leccare la sua intimità umida mentre io strusciavo il membro sulla sua, avvampando di piacere. La vagina di nostra figlia era perfettamente lubrificata tanto che non tardai a posizionarlo dentro di lei. Le pareti vaginali accolsero il mio pene senza esitare, la sua figa era perfetta e penetrarla fu un piacere sconfinato. Cominciai lentamente, d’altronde non volevo farle del male, ma lei subito mi chiese di scoparla con decisione. Sotto sua richiesta la scopai senza freni, sculacciandola mentre Sonia veniva leccata e masturbata da nostra figlia con gran foga. Mia moglie godeva osservandomi scopare il nostro tesoro e io alla fine finii per non potermi più controllare. Venni dentro a nostra figlia senza avvertirla, sorprendendola mentre mia moglie mi sorrideva radiosamente. Ci misi un pò per riprendermi dall’abbondante venuta e infine presi Carlotta baciandola con gran fervore. Inutile dire che le vacanze furono piacevolissime e lussuriose… Dopo quei momenti, tutt’oggi non possiamo più fare a meno di scoparci a vicenda quando riusciamo a riunirci e a godere senza alcuna inibizione di sorta.

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