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Racconti erotici sull'Incesto

La vacanza con gli zii

By 17 Settembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Agosto 2014,
quest’anno i miei non sono riusciti ad avere le ferie nello stesso periodo, il risultato sembrava di dover restare in questa calda e isolata città…
Niente amici, sono tutti in vacanza… compreso il mio ragazzo…!!
Mi chiamo Claudia ho 24 anni e questa sembrava presentarsi come l’estate peggiore della mia vita…
Ma a cambiare le mie nere previsioni è un telefonino che squilla, quello di mia madre!
Mio zio Francesco (il fratello di mia madre) chiama dicendo di aver affittato una casa con piscina vicino al mare, aggiunge che la casa è composta da 2 stanze e 4 posti letti e che se lei era d’accordo e a me faceva piacere potevo unirmi a lui sua moglie e il suo stupido figlio…
in un primo momento rifiutai, non avevo intenzione di passare 2 settimane con mio cugino
ma pensando bene a cosa mi aspettava, restando in città, decisi di partire con loro.
2 giorni dopo alle 7 del mattino zio Francesco, Zia Cristina e Carlo passarono a prendermi…
Il posto era solo a 3 ore di macchina, ma durante il viaggio non potei fare altro che domandarmi da chi avesse prese mio cugino… mio zio e mia zia hanno un aspetto bellissimo e sono persone molto interessanti ma lui è un diciannovenne infantile e bruttino, ha passato il viaggio giocando con una consolle e ascoltando musica e quando le toglieva era per fare domande o battute stupide…
Arrivati a destinazione aprimmo casa, una cucina grande con vista su una piscina fantastica, piccola ma profonda, da una parte della cucina C’era la camera da letto composta da un letto matrimoniale e bagno, dalla parte opposta anche li un SOLO letto matrimoniale e bagno…
i miei zii non erano a conoscenza che anche nell’altra camera ci fosse un letto matrimoniale… ma non ne fecero un problema, anzi mio zio guardandomi mi disse non penso sia un problema per voi dormire insieme?!
Dovevo dormire con quel mocciosetto? di sicuro non potevo chiedere di dormire con mia zia !!! cosi rassegnata portai la valigia dentro e disfai i miei bagagli!!! Entrai in bagno ma non aveva la chiave, provai a cercarla dai miei zii ma neanche loro avevano la chiave… questa casa cominciava a non piacermi!!!
Avvisai Carlo di non entrare e andai a fare una doccia, misi il costume e usci subito in piscina…
i zii mi avvisarono che andavano a fare la spesa e io restai in sdraio a prendere il sole, di mio cugino neanche l’ombra… Tornai in stanza per prendere lo smartphone e lo trovai nel letto con la sua consolle a giocare, Guarda un po’ questo perdente, in vacanza chiuso in stanza a giocare, neanche mi ha visto entrare ne uscire, è nel suo mondo!!
Tornati gli zii ci sedemmo tutti a mangiare… e dopo pranzo direttamente in costume mi buttai nel letto per un pisolino… anche carlo venne in stanza mise le cuffie e si distese a letto.
Mi svegliai dopo 2 orette andai in bagno per fare pipì e guardandomi allo specchio mi accorsi che mi era scappata una tetta dal costume, mi imbarazzai all’idea che mio cugino mi avesse potuto vedere mentre dormivo ma poi pensai che tanto quello non guarda nulla se non la sua consolle…
Uscendo dal bagno lo guardai e lo vidi buttare un occhio sulle mie tette, -ma che fa controlla se mi sono sistemata ?- cominciai a pensare che mi avesse visto ma la conferma fu il bozzo sui pantaloni…
Alllora il mio cuginetto si distrae ogni tanto da quella consolle!!! ero imbarazzata ed eccitata allo stesso tempo. Fu in quel momento che decisi che in quella settimane l’avrei fatto soffrire, dovevo riuscire a fargli correre cosi tanto gli ormoni da dimenticare la consolle e farmi seguire come un cagnolino!
Lo invitai a venire a farsi un bagno in piscina ma mi disse che non aveva voglia e che mi avrebbe raggiunta dopo, in piscina trovai gli zii seduti a bordo piscina in pieno relax, Carlo ci raggiunse dopo un po fece un tuffo e si sedette accanto a sua mamma, io mi sedetti vicino lo zio, parlammo un po del più del meno poi andarono in cerca di un po di pesce da cucinare per la sera.
eravamo nuovamente io e lui era il momento di provocarlo…
Carlo si tuffo e io lo segui sottacqua spostai il costume lasciando uscire un capezzolo.. riemersi vicino a lui e gli diedi a parlare… i suoi occhi faticavano a non abbassarsi, abbassai lo sguardo, mi aggiustai il costume e dissi ironica -ma che fai mi guardi le tette ?-
gli misi 2 mani in testa e lo affondai in piscina e quando tento di riemergere con la scusa di tenerlo giu gli strofinai la mia 4 nella nuca e nella schiena… poi andai a sedermi e aspettai che uscisse per vedere se l’aveva duro. non usci subito ma quando usci notai che il gonfiore c’era ancora e le dimensioni sembrava ancora imponente…
il resto della giornata trascorse in relax, dopo cena restammo un po in giardino guardando la tv e alle 11 fui la prima ad alzarmi diedi un bacio a testa e andai a in stanza…
Entrai in camera, feci una doccia, indossai un minuscolo tanga e una canottiera che di solito uso con il costume, tagliata appena sotto i seni ma la indossai senza il reggiseno, sistemai il tanga in modo che le grandi labbra facessero fatica a restare dentro, la canottiera era cosi corta che dai piedi del letto si poteva vedere tutto il mio seno, in bagno lascia slip e coppe del costume in doccia, la luce la lascia accesa e mi distesi sulle spalle a gambe leggermente divaricate, facendo finta di dormire e attendendo che lui arrivasse’
Senti la sua voce dire buona notte ai suoi genitori poi senti i suoi passi, la porta chiudersi e di nuovo i suoi passi, poi si fermo, probabilmente mi stava osservando ma non potevo aprire gli occhi, continuai a stare ferma, in attesa’ un respiro profondo e di nuovo i suoi passi e la porta del bagno che si chiudeva, attesi ancora qualche minuto poi senti l’acqua della doccia.
Ero certa che mi aveva vista, ero certa che era eccitatissimo, sicura che ormai stava per esplodere. Apri gli occhi e mi alzai dal letto dovevo capire quando era il momento giusto per coglierlo in flagrante. Il rumore in doccia era diventato costante, ero sicurissima che si stesse masturbando, mi alzai ed entrai in bagno, aperta la porta lo trovai dentro la doccia con i miei slip al naso mentre si masturbava, rapidamente mi diede le spalle e mi urlo ‘ almeno bussa prima di entrare- la doccia aveva 2 lati in vetro e gli altri 2 erano su un angolo del bagno, resto girato verso l’angolino. Feci finta di nulla mi scusai e usci dal bagno ma in quel fotogramma rimasto nella mia mente mi resi conto che Carlo era ben dotato, il pene gli superava di gran lunga l’impugnatura della sua mano.
Mi distesi nel letto e attesi la sua uscita, quando venne fuori, ironicamente gli dissi ‘scusa se ho interrotto qualcosa! ‘ ed entrai in bagno solo per giustificare la mia incursione di prima, quando mi sedetti nel water mi accorsi che il mio tanga era totalmente zuppo dei miei umori, dovevo soddisfare la mia eccitazione altrimenti non avrei più preso sonno. Inizia un massaggio con le dita, ma quando chiudevo gli occhi mi ritornava alla mente quel grosso cazzo. Dovevo riempire la mia vagina con qualcosa di consistente, mi guardai intorno e l’unica cosa che trovai era una spazzola con manico tondo con al centro un rivestimento in gomma ergonomico, decisi di usarla, la insalivai per bene e la puntai in mezzo alle grandi labbra, dolcemente spinsi dentro e superata la punta scivolo velocemente dentro, il manico ergonomico mi stimolava bene ma non abbastanza, non mi sentivo riempita e non arrivavo bene in fondo. Avevo bisogno di qualcos’altro, vidi il deodorante, forse un tantino più grosso di quel a cui ero abituata ma ero troppo eccitata. Non resistetti posai la spazzola e presi il deodorante, e puntai la punta del tappo e con dolcezza lo forzai verso di me, scivolava bene ma ero stretta, le pareti aderivano totalmente al metallo che si trovava dopo il tappo, quando anche la parte larga entrò, lo senti scivolare rapidamente fino in fondo, sbattendo sull’utero, un paio di su e giù ed esplosi in un orgasmo!
Mi rinfrescai nel bidet, rimisi le mutandine e usci dal bagno. La luce era spenta e lui mi dava le spalle mi distesi e mi addormentai!

per le altre mie storie visitate http://ilmieledicarla.altervista.org/ Sicuramente lo avevo agitato, non riusciva a prendere sonno, probabilmente una sega non gli era bastata lo sentivo girarsi e muoversi nel letto, io ero rilassata e gli occhi mi si chiudevano soli, fu durante il dormiveglia che lo senti alzare e andare nuovamente in bagno, decisi che non dovevo dargli tregua e che dovevo combinargliene un’altra.
Mi conquistai tutto il letto, alzai un tantino la canottiera lasciando nuovamente il seno in piena vista, mi spostai di poco verso i lcentro, allargai braccia e gambe lasciandogli solo una minuscola fetta di letto, volevo vedere come si sarebbe comportato.
Quando usci dal bagno provo a chiamarmi, 1, 2, 3 volte ma io non risposi, feci finta di dormire profondamente, delicatamente mi dondolo dal braccio e mi chiamò, continuai a far finta di dormire, poi si prese di coraggio e mi sposto il braccio, e si distese accanto, lo senti muoversi per cercare una posizione, mi spintono di nuovo e provo di nuovo a chiamarmi ma io continuai a fare la mia parte. Prese il mio braccio a lo avvicinò al mio fianco e lo senti muoversi per mettersi cambiare posizione. Poi senti sfiorami il capezzolo scoperto, pensai che mi stava abbassando la canottiera, ma quando senti ripetersi il gesto capii che ci stava passando il doto sopra, lo fece ancora una volta e poi il silenzio, mi domandava cosa stesse facendo.
Il silenzio e di nuovo uno strattone ancora più forte e con tono deciso ‘ Claudia dai spostati mi fai dormire male- niente continuavo a tenere gli occhi chiusi. Ormai era certo che avevo il sonno pesante, un paio di secondi di silenzio e poi senti spostare la mano stavolta verso di lui, ero a contatto con la sua pelle forse la sua gamba, non so comunque sentivo il suo calore. Lo senti di nuovo armeggiare con la mia mano, l’alzo e poi tra il palmo e le dita senti qualcosa, era il suo cazzo. Mi aveva messo il cazzo in mano mentre dormivo, avevo voglia di stringerlo ma mi sarei tradita continuai a fare il mio gioco, lui non si muoveva non faceva niente rimase fermo li con il cazzo nella mia mano.
qualcosa si avvicinava nuovamente al capezzolo scoperto ancora una carezza pensai, fin quando senti bagnarmelo, me lo stava leccando, sentivo i capezzoli durissimi stavano per esplodermi ma duro pochi secondi, nella mano sentivo ancora il suo cazzo, non era rigido duro ma caduto sul mio palmo, poi una sensazione alla mia vagina, mi accarezzo la parte di labbra che fuoriusciva dal tanga, si fece piu audace lo senti decentrare il tanga lasciandomi quasi scoperta, mi passo tra le grandi labbra, probabilmente se lo trovo tutto bagnato ero troppo eccitata per non sbrodolare, fu in quel momento che senti riempirmi la mano, la sua erezione doveva essere al culmine, lo mosse avanti indietro un paio di volte niente di più, senti di nuovo la presenza delle sue dita sulla mia vagina, stavolta, senti penetrare, non potevo resistere ancora per molto, decisi di partecipare, gli strinsi il cazzo nella mano e mi voltai lo guardai come a dirgli ma che cazzo fai? Ma non lascia il cazzo che stava nella mia mano, lui era paralizzato, subito si giustifico -sono tornato dal bagno e ti ho trovato mezza nuda non so cosa mi sia preso, mi sono eccitato e non ho saputo trattenermi, ti chiedo scusa, ti chiedo scusa.-
-Le scuse non bastano- dissi io incazzata ‘ ora dovrai soddisfarmi perché sono eccitata ed è bene che tu ci riesca.- Divaricai le gambe e spostai il tanga, gli presi la mano e accompagnai 2 dita dentro la mia figa. ‘Ora completa quello che hai iniziato, e forse ti perdonerò.- spostai la mia mano sul suo cazzo e lo strinsi forte dicendo ‘dai forza che aspetti?- prese subito a masturbarmi le sue dita scivolavano dentro, venni quasi immediatamente, trattenevo da troppo questa eccitazione, i miei liquidi mi scivolavano sul solco del culo, fino al materasso, ero in estasi, e gli ordinai di leccarmela, non se lo fece ripetere, senti la sua lingua esplorarmi dentro, poi lo senti leccare l’aureola dell’ano, allargai le gambe lo guardai in faccia e gli dissi basta non resisto più ora me lo devi penetrami, mi girai e mi posizionai a pecora, il suo cazzo entro e usci in tutta la sua lunghezza, di nuiovo e di nuovo la velocità aumentava e io ero venuta ancora una volta,
i suo colpi si facevano sempre piu rapido e il suo affanno sempre piu intenso stava per venire, rapidamente mi staccai da lui, lo segai e avvicinai il viso, lui nella foga mi spinse la testa facendomelo sentire in gola, risali e mi concentrai sulla cappela, ma la sua mano mi spinse nuovamente giù risalì e stavolta mi accompagno con 2 mani, mi tenne la testa giù e senti i caldi schizzi nella mia gola.

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