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Racconti erotici sull'Incesto

La via di scampo

By 12 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho 20 anni, e vivo con i miei genitori. Mio padre lavora per una importante azienda con filiali in tutta Italia, e per questo motivo spesso è lontano da casa. Mia madre ha 47 anni, ed è una donna molto piacente, con un seno ancora abbastanza sodo, oltre che notevole. Una quarta abbondante. Ha un corpo leggermente segnato dall’età, con accenni di cellulite e un sedere un po’ molliccio, ma comunque eccitante. Diciamo che qualche fantasia me l’ha procurata, ma non ero mai andato oltre un certo limite…
Una notte in cui mio padre si trovava in trasferta, accadde qualcosa. Fummo svegliati dal rumore di un vetro rotto, e alzatici dai rispettivi letti vedemmo una luce in cucina. Non sapevamo cosa fare, ma mentre stavamo lì a pensare la porta della cucina si aprì e vedemmo due uomini, col volto coperto, che venivano verso di noi… Ci facemmo prendere dal panico e non riuscimmo a muoverci… Ci presero e ci legarono a 2 sedie, mettendoci del nastro adesivo sulla bocca per non farci urlare. Volevano i nostri soldi, ma in casa avevamo solo poche decine di euro. Così si arrabbiarono, e ci minacciarono di picchiarci. Ci tolsero il nastro per farsi dire dove fossero i soldi, ma quando mia madre disse che non avevamo soldi incasa, uno dei 2 le mollò uno schiaffo violentissimo, che le fece subito diventare rossa la guancia. L’altro cercò di calmarlo, e presolo da parte si mise a sussurrargli qualcosa nell’orecchio, indincando mia madre. Lei indossava una camicia da notte bianca, lunga appena sopra il ginocchio, abbastanza scollata. Si capiva decisamente che aveva un paio di tette niente male… Il rapinatore più calmo prese un bicchiere d’acqua e la versò sul petto di mia madre, e la camicia da notte divenne subito trasparente, lasciando in mostra 2 mammelle fantastiche e 2 capezzoli scuri. Io ebbi un sussulto nei boxer ma nesusno parve accorgersene. Cominciarono allora a palparla, a stringere quelle poppe morbide e calde e a torturale i capezzoli, che erano diventati durissimi…
Presero altra acqua e riempirono mia madre di liquido rivelatore: tutta la camicia da notte era diventata trasparente e rivelava le sue forme morbide e eccitanti, compresa la sua pelosa micetta. Mi venne un’erezione come mai prima di allora, e i 2 uomini se ne accorsero… Si guardarono tra di loro e liberarono mia madre dalla sedia. Le legarono le mani dietro la schiena, e la costrinsero a inginocchiarsi. Il più calmo tirò fuori il suo cazzo, duro e pulsante, e la costrinse a prenderlo in bocca. Lei non voleva ma l’altro la constrinse, tendendola ferma. Andarono avanti per qualche minuto finchè lui non liberò nella bocca di mia madre la sua sborra… Io avevo ancora il cazzo duro nei boxer, e il primo uomo si avvicinò a me e mi fece una proposta nell’orecchio. Io accettai. Lui disse “Ora troia ti diamo una possibilità: non vi uccideremo se ti farai inculare da tuo figlio.” Lei fu sorpresa e si rifiutò, ma quando entrambi i rapinatori le mollarono uno schiaffo si convinse. Me la misero davanti inginocchiata a 90′, con le mani libere, e mi invitarono a penetrarla… Io ero eccitatissimo e cercai subito di esauridire i loro, e i miei, desideri… Cercai di entrare nel suo buchetto vergine, ma feci molta fatica… Nel frattempo mia madre gemeva sotto i miei tentativi, finchè finalmente sverginai il suo culo, provocando un urlo di dolore fortissimo… Ma la mia eccitazione cresceva, e i 2 uomini erano molto contenti del lavoro che stavo facendo: se continuavo così, dissero, ci avrebbero risparmiato. Non me lo feci ripetere e continuai a stantuffare quel culo molliccio
ma molto eccitante, e sentivo che gli urli di dolore si stavano trasformando in urletti di piacere…
Ad un certo punto mia madre se ne uscì con un “Continua, scopami, sono la tua troia!!!”, che soprese tutti e 3… Ma ci riprendemmo subito e loro continuarono a spronarmi e io continuai a scoparla nel culo… Andammo avanti per diversi minuti con lei che godeva come una cagna, io pure e i 2 uomini che erano passati a palparle le tettone e farsi dare qualche leccata ai rispettivi cazzi… Andammo avanti finchè non sborrai nel suo culo, provocandole una ondata di godimento che la fece urlare per alcuni secondi… Finimmo con lei che segava i 2 rapinatori con ancora il mio cazzo duro nelle sue intime curve… Quello che sembrava la mente della coppia disse “Ok, vi siete salvati. Ma chissà che non si possa fare ancora…”, e si allontanarono come erano arrivati.
Guardai mia madre con occhi dispiaciuti, ma lei capì che non mi era dispiaciuto affatto… E io sapevo che a lei era piaciuto molto. Quindi le palpai le tettone e tornammo a dormire.
Nello stesso letto.

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