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Racconti erotici sull'Incesto

Le conseguenze della curiosità

By 24 Giugno 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

LE CONSEGUENZE DELLA CURIOSITA’

Una volta ho sentito dire che in assenza di valide opzioni, le cose incredibili per quanto improbabili debbono necessariamente essere la verità, non avevo mai compreso il senso di questo aforisma finché non mi &egrave successo quanto sto per raccontare.
Premetto che mi chiamo Tommaso, 32 anni alto 1,75 x quasi 85 kg di peso, amo scolpire e curare il mio fisico in palestra, ci tengo particolarmente e tendo, senza falsa modestia, a mettere in evidenza i miei muscoli con magliette e camicie attillatissime.
Non ho mai avuto problemi a relazionarmi con le donne, mai sofferto di timidezza per fortuna, ed avvenne che in occasione delle festività Pasquali venne a trovarci la sorella più piccola di mia madre. Zia Marisa, questo il suo nome, &egrave una donna di 45 anni, ben portati, alta circa 1,70 con un aspetto che denota subito la sua incessante lotta contro il tempo a furia di palestra, nuoto e chissà cos’altro. Gambe sode e ben tornite, una terza misura di seno ben sostenuto, pelle chiara e fine, insomma una donna notevole.
In quell’occasione toccò a me andare a prenderla in aeroporto , dopo aver atteso una mezzoretta al gate degli arrivi eccola che esce e si incammina nella mia direzione, era vestita con una gonna in jeans scuro al ginocchio e una maglia rosa coperta dal giubbino blu, ai piedi scarpe color cuoio con cinghia alla caviglia e tacco 10. Appena si avvicina eccomi ad abbracciarla e darle un bacino e lei ‘ Tommy ma come sei in forma, complimenti!!’, ed io ‘ anche tu zia, sei una favola’, lei ‘ ma che dici , mi sento un rudere.. ahahhah’, cosi sorridendo chiuse la frase. Poco dopo eccoci in macchina a percorrere la strada verso casa, e parlando del più e del meno lei ‘ sono contento di trascorrere qualche giorno da voi, peccato che Zio Giorgio non sia potuto venire, mi mancherà ma approfitterò di questi giorni per rilassarmi’,
io ‘ certo zia, vedrai che starai bene’, proprio mentre dicevo questo mi cade lo sguardo in direzione delle sue gambe che per via della posizione seduta rimanevano un po’ scoperte dalla gonna, proprio in direzione dell’orlo della gonna notai che il nylon dei collant era leggermente più scuro, non ebbi tempo di poter guardare bene perch&egrave dovetti riportare gli occhi sulla strada.
Li mi venne un dubbio : che la zia porti le autoreggenti? ‘ persi la serenità, provai a gettare nuovamente lo sguardo in direzione delle gambe ma non riuscivo a distinguere se quel dettaglio fosse la balza in pizzo delle autoreggenti o solo un effetto ombra.
Al terzo tentativo la zia credo si accorse che la osservavo e fece il gesto di abbassarsi la gonna, – &egrave finita – pensai, non saprò mai .
Nel frattempo la conversazione che era proseguita serenamente si interruppe, e dopo qualche minuto di silenzio ‘ mi sembri un po distratto, tutto bene? ‘ intervenne la zia,’ si tutto bene zia, scusa ma un po di stanchezza mi ha tradito ‘ – non riuscii a trovare una scusa migliore.
Ormai eravamo quasi giunti a casa e io non riuscivo a non porgere lo sguardo sulle sue gambe, e fu li che la zia ‘distrattamente’ si girò verso il sedile posteriore per prendere la borsa ed io potei finalmente avere risposta alla mia domanda: la gonna le si alzò per il movimento ed io vidi chiaramente che indossava delle autoreggenti nere con balza in pizzo ricamata altissima , rimasi senza parole.
Guarda un po che brava la zia pensai, e lei con un mezzo sorriso ‘ tutto bene Tommaso?, finalmente siamo arrivati ‘
‘E si zia’ , replicai, menomale che siamo arrivati pensai sennò chissà se sarei riuscito a portarti a destinazione con l’incredibile eccitazione che mi aveva avvolto.
Appena scesi dalla macchina non potei resistere, mi fiondai nella mia camera ed iniziai a masturbarmi furiosamente, cio che avevo visto mi avevo dato una carica incredibile, venni poco dopo copiosamente.
Ed ecco che si fece ora di cena, mi madre mi chiamò ed io mi diressi in camera da pranzo, di nuovo una apparizione: la zia con un vestitino nero, scarpe nere e le gambe di nuovo fasciate dal nylon. Ovviamente mi sedetti accanto a lei.
Durante la cena il mio sguardo cadeva spesso in quella direzione, volevo vedere se avesse replicato o meno, ma nulla, non riuscivo a vedere. La zia si accorse dei miei sguardi e questa volta, fingendo di sistemarsi meglio sulla sedia sollevò leggermente il vestito, la tovaglia copriva le gambe ma eccola di nuovo in autoreggenti, sempre in pizzo, ed io mi eccitai subito.
Avvicinò la bocca al mio orecchio ‘ allora ti piacciono le mie calze?.. ho notato che le guardavi anche in macchina’ ed io ‘ si zia mi fanno impazzire’, e lei ‘ lo so, mi sa che sei un porcellino’
Ed io ‘ molto..’
Spostai la mano delicatamente in direzione delle sue gambe e piano piano salii verso la figa , e cosa sento? Era fradicia!
Allora anche lei si era eccitata pensai!! , infatti mi lasciò fare fingendo di conversare tranquillamente .Dopo un quarto d’ora di questo gioco, in concomitanza con la fine della cena mi tolse la mano, si fece seria in viso e disse ‘ scusate ma io salgo in camera a disfare la valigia, mi aiuteresti Tommaso? ‘, io fingo di sbuffare e lo sguardo di mia madre mi fulmina ‘ Si zia arrivo subito’, cosi mi incammino in direzione della sua stanza.
Appena giunto non mi diede nemmeno il tempo di entrare, mi fece inginocchiare,alzò il vestito mi strinse la testa fra le autoreggenti, scansò il minuscolo perizoma e mi disse ‘ lecca porco che non sei altro, ‘.
Non me lo feci ripetere due volte, iniziai a muovere la lingua come un pazzo tra le sue labbra e lei iniziò ad ansimare ‘mmm.. bravooo, lecca lecca’
Poco dopo mi alzai , la buttai sul letto e mi adagiai sopra di lei in posizione inversa per iniziare un 69, ‘ora giochiamo assieme troia’ le dissi. Ci volle poco a raggiungere l’orgasmo entrambi e le inondai la gola di sperma, lei fece un sorriso.
Fu proprio quando mi alzai pronto ad introdurmi nella sua fantastica figa che sentii mia madre ‘Tommaso vieni qui ho bisogno di te’, mi scurii in viso ma dovetti rispondere ‘ Arrivo subito’, prima di uscire e chiudere la porta, guardai la zia in faccia, ancora con i rivoli di sperma alle labbra e le dissi ‘ Presto sarai mia’, lei sorrise ed io uscii.
Continua’..
Per commenti e contatti tommycampan@gmail.com

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