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Racconti erotici sull'Incesto

Lei-Lui Sorella/Fratello 1*

By 16 Ottobre 2023No Comments

Erano fratello e sorella.

Lui frequentava il primo anno di ingegneria (fuori sede) all’università di Milano mentre lei preparava la maturità alla V liceo classico.

Due fratelli di una media famiglia borghese con buona educazione cattolica ed ottimi risultati nei rispettivi ambiti di studio.

Una famiglia normale dunque senza particolari connotazioni politiche o culturali.

Un interesse ed una infarinatura per il cinema, il teatro, gli sport (calcio e tennis su tutto) i viaggi organizzati e le classiche vacanze in Romagna e l’immancabile settimana bianca in montagna.

Tutto in perfetta armonia col reddito garantito dalle professioni dei genitori ed anche nel rispetto delle ricorrenze religiose coi suoi riti parrocchiali.

La mamma, perfetto angelo del focolare, pur lavorando in una impresa edile, scandiva i quotidiani ritmi della famiglia.

Era la prima ad alzarsi e preparare la colazione per tutti nel rispetto degli orari di ciascun componente ad eccezione del sabato e della domenica in cui, organizzava una specie di festa con tutti i componenti la famigliola, riuniti intorno al tavolo imbandito con ogni ben di Dio per la prima colazione.

Erano passati pochi giorni dalle festività del santo Natale e di fine anno che, come sempre coincidevano col compleanno di Barbara, la secondo genita di casa.

Nonostante fosse un inverno particolarmente freddo, come sempre, per motivi di risparmio e rispetto per l’ambiente, la mamma teneva il riscaldamento al minimo rimediando con morbide e calde trapunte.

Quel mattino, dopo aver dato la sveglia al marito ed al ragazzo che doveva fare quasi due ore di treno per raggiungere l’università, aveva infine svegliato la ragazza e sfiorandole l’orecchio col suo caldo alito, le aveva bisbigliato: “Svegliati tesoro, la colazione è pronta e la mamma ti deve parlare.”

La ragazza a malapena aveva aperto gli occhi richiudendoli subito prigioniera di un sonno quasi ipnotico.

Quando finalmente i due maschi di casa erano usciti diretti ognuno verso il proprio impegno di giornata, la mamma era tornata dalla figlia e con inusitata determinazione l’aveva letteralmente spinta giù dal letto: “Sveglia tesoro.. ho preso un giorno di riposo al lavoro per poter parlare con te in tutta calma.”

La ragazza frastornata ed ancora insonnolita, non aveva capito il perché di quella sveglia in un giorno in cui non vi era lezione a scuola per via di un’assemblea di docenti.

Dopo la doccia comunque, era apparsa in tutto il suo fulgido adolescienziale splendore, agli occhi della mamma che la stava aspettando in tinello.

-Ciao mà!-

-Buon giorno cucciola.-

-Che c’è mamma.. che mi vuoi dire?-

-Tesoro, io avrei tanto da dire, ma mi aspetterei che tu mi dicessi qualcosa.-

-In che senso?-

Aveva risposto la ragazza sorpresa da quella inaspettata situazione.

-Nel senso che tu mi parlassi un po’ dei rapporti con tuo fratello:-

Arrossendo in viso, lei aveva cercato una impossibile risposta balbettando: “Mio fratello Luca.. tuo figlio?”

-Si! Proprio Luca.. che rapporto c’è tra voi due?-

La ragazza ripresasi dall’iniziale imbarazzo, aveva risposto:

-E’ mio fratello mamma che rapporto vuoi che ci sia se non quello di famiglia e l’affetto fraterno!
E poi lo sai, tra me e Luca c’è stata sempre una bella intesa ed una complicità che ci ha sempre protetti dalle invidie e dalle intemperanze degli altri.
Il fatto poi che tutti sappiano che lui fa Karatè, tiene lontani tutti i potenziali lumaconi o malintenzionati.-

-Lo so amore ma non è questo che mi devi dire, mi aspetto altro.. mi aspetto di sapere se ci sono novità tra voi due.-

Silenzio!

Silenzio!.. Gote arrossate, occhi lucidi ed un improvviso tremore avevano bloccato un’improbabile risposta in gola alla ragazza.

-Barbara, sono alcuni giorni che quando rifaccio i letti, trovo quello di tuo fratello pressoché intatto mentre il tuo è disfatto come non l’avevo mai visto e per di più, con il lenzuolo bagnato di.. non so cosa!

Barbara.. amore di mamma, io non ho bisogno che tu mi menta, ho già capito ogni cosa ed anche stamattina, mentre tu eri in bagno, ho trovato il letto imbrattato e le tue mutandine inzuppate di umori come se ti fossi fatta la pipì addosso.

Ricordo sai, alla tua età, anch’io bagnavo le mutandine se pensavo a qualcosa di eccitante.. è normale tutto questo salvo capire quale è la causa scatenante.

Ti ripeto, ho bisogno che tu mi dica da quanto tempo e se prendete le dovute precauzioni.

Al resto penserò io non rivelando niente a tuo padre e portandoti dal mio ginecologo per tutti i controlli del caso.. non voglio che sia il tuo a vedere che non sei più vergine.

Poi, vorrei accompagnarti in un’altra parrocchia per evitare che anche don Luigi, con la confessione scopra il nostro segreto.

-Mamma.. mamma.. grazie.. grazie!-

Aveva risposto Barbara abbracciando la mamma mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.

-Dimmi amore.. racconta tutto alla tua mamma.-

Le aveva detto la mamma con voce accattivante spingendole la testa al suo seno come faceva da bambina.

-Sai mamma, Luca mi ha resa donna lo scorso 12 Gennaio al compimento del mio diciottesimo compleanno.

Credimi mamma, è stato bellissimo ed è stato il coronamento si un sogno iniziato molto tempo fa quando da ragazzini esploravamo i nostri corpi giocando al dottore.

Sai, abbiamo avuto una crescita ed una maturazione sdoppiata.

La un lato le scoperte che facevamo da soli esplorando i nostri corpi, toccandoci e vedendo ogni mutamento ed ogni reazione fisica e cerebrale ai cambiamenti.

Che meraviglia all’apparizione dei nostri primi peli.. le sue erezioni.. le mie tettine.. le mie prime mestruazioni con le tue amorevoli spiegazioni e le sue prime polluzioni.. goccioline divenute via via più consistenti e abbondanti!

Il profumo dei nostri corpi che cambiava, le reazioni ai nostri toccamenti sempre più intense.. i tremori.. i miei primi orgasmi.. i primi baci intimi successivi ai contatti delle nostre labbra.. gli intrecci delle nostre lingue ed infine gli inebrianti afrori e sapori degli umori che sgorgavano dai nostri sessi quando ci leccavamo o semplicemente eravamo eccitati.

Mancava solo l’ultimo tabù da superare e Luca ha voluto farmi quel regalo proprio nel giorno del compimento della mia maggiore età.

Capisci mamma, io e Luca abbiamo vissuto questa evoluzione fatta di amore, scoperte, odori, piacere, sesso e sangue negli stessi momenti in cui in chiesa ci sentivamo ripetere in modo ossessivo che tutto ciò che era piacere, era peccato!
Ecco, queste le vie contrapposte della nostra crescita.-

La mamma che l’aveva ascoltata in silenzio, col cuore in gola e col corpo tremante, col viso segnato dalle lacrime, le aveva d’un tratto stretto il volto tra le mani e l’aveva baciata sulla bocca.

Un bacio profondo e sensuale assai diverso da quelli materni ai quali era abituata la ragazza la quale, come stordita, aveva ricambiato intrecciando la lingua a quella della mamma.

-Sai tesoro, avevo capito tutto sin dal giorno dopo che tu e Luca avevate fatto l’amore in modo completo.
Anche se quella prima volta eravate stati molto attenti a non farvi scoprire, avevate comunque lasciato delle tracce che io avevo trovato nel cesto dei panni da lavare il giorno dopo.
L’asciugamani di spugna che avevate lasciato a protezione del lenzuolo infatti, era inequivocabilmente sporco di umori di donna e sperma segnato da strie di sangue.

Sinceramente, sino a quel momento vi avevo considerati i miei bambini impegnati nello studio ed in parrocchia scoprendo con un iniziale turbamento e poi con orgoglioso stupore, che eravate cresciuti lui uomo e maschio virile e tu donna e femmina sensuale e fertile.-

segue

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