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Racconti di DominazioneRacconti erotici sull'Incesto

L’evoluzione di unrapporto – 2

By 11 Gennaio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Questo racconto è il seguito di un altro pubblicato, in questo stesso sito, con il titolo “ L’evoluzione di un rapporto “Ho ritenuto opportuno considerarlo un raconto nuovo per due ragioni:

La prima perchè “ l’evoluzione di un rapporto “ aveva raggiunto i 17 capitoli e, quindi, qualche lettore poteva non impeganrsi in una lettura così impegnativa.

La seconda ragione perchè questo racconto segna il momento in cui la vita di mia moglie e mia cambiano radicalmente.

Ovviamente chi volesse sapere come siamo giunti a questo punto, non ha che da leggere il racconto sopra indicato, rintracciabile ,sotto lo stesso pseudonimo,nell’elenco degli autori

Prima di continuare questa lunga confessione devo precisare , ai pochi lettori che mi avranno seguito sin dall’inizio, che, quanto sin qui raccontato , non si è svolto nel giro di qualche mese, ma quest’insieme di avvenimenti sono accaduti nel giro di un lustro, per cui quello che sto per raccontarvi è avvenuto quando io avevo 39 anni, lei 34 e nostro figlio18

Qualche giorno dopo il rientro di Laura a casa , mi sono svegliato particolarmente presto e, non avendo più voglia di stare a letto, mi sono alzato facendo piano per non svegliare mia moglie e nostro figlio, che dormiva in una stanza accanto

Sono andato nell’ufficio di casa a fare qualcosa.

Dopo circa un ora, ho sentito il rumore della doccia, segno che mia moglie si era alzata.

Decisi di andare in cucina per preparare la colazione .

Ero scalzo, perché ,per non fare rumore ,ero uscito dalla camera senza le pantofole.

Quando ho fatto per imboccare il corridoio sul quale si aprono le stanze da bagno, ho visto mio figlio nudo, accucciato, che la stava spiando dal buco della serratura e si stava masturbando.

Ho fatto in modo che non mi vedesse e sono andato in cucina.

La cosa mi aveva eccitato moltissimo, così ,appena rientrato dal lavoro, sono andato nella stanza da bagno ed ho tolto la chiave dalla toppa, sicuro che mia moglie non se ne sarebbe accorta ,perché,per ovvie ragioni,nessuno si chiude a chiave nella stanza da bagno..

La mattina successiva mi sono appostato prima che lei si alzasse e ,quando lei si è alzata ed è entrata in doccia, ho visto arrivare mio figlio nudo , accucciarsi davanti alla stanza del bagno , prendersi il cazzo in mano e ,lentamente, incominciare a segarsi.Certamente oggi la vista sarebbe stata migliore

Notai che era meravigliosamente dotato.

In quel momento è scattato in me qualcosa di perverso,ma di molto eccitante

Mi sono rivolto a quel gruppo di uomini della Villa dei Sogni, che ormai erano diventati amici miei. Ho spiegato loro quello che avrebbero dovuto fare. Ci avremmo messo un po’ di tempo.

Tra quegli uomini c’era anche un ragazzo dell’età di mio figlio che era,a sua volta, figlio di uno degli uomini più maturi.

Abbiamo fatto in modo che questo ragazzo frequentasse gli stessi luoghi e le amicizie di mio figlio. Fu del tutto naturale che i due si conoscessero e facessero amicizia ed, in poco tempo,data le loro giovane età, i loro interessi riguardassero anche la sfera sessuale.

L’amico gli confidò che suo padre ed alcuni amici, avevano conosciuto delle donne “ normali “ , madri di famiglia ,che si facevano scopare da loro e che il padre,da un anno, lo faceva partecipare a questi incontri .

Non appena l’amicizia tra i due si fece più solida ,l’amico gli chiese se avesse mai scopato,e ,saputo che era ancora vergine,gli chiese se avesse voluto venire un giorno a scopare con lui .

Naturalmente mio figlio ne fu entusiasta

Due giorni prima del giorno dell’incontro,mia moglie ricevette una telefonata in cui le fu ordinato di trovarsi, tra due giorni, ad un certo indirizzo e di non dire niente a nessuno, neanche a suo marito

Lei si guardò bene dall’ obbedire ed, appena a casa, mi informò di quello che era accaduto

Esaminammo tutte le possibilità, ma alla fine concordammo che avrebbe dovuto obbedire.

Ormai era chiaro che il ruolo di puttana lo viveva con piacere e curiosità . Per cui non feci molta fatica a convincerla

Il giorno dell’appuntamento si preparò accuratamente ,voleva evidentemente piacere e doveva continuamente combattere con il suo corpo che ,nell’eccitazione dell’attesa ,continuava a bagnarsi.

Quando raggiunse il luogo dell’appuntamento, fu portata in una camera da letto, dove le pareti erano tappezzate di specchi e non c’erano mobili o letti ,ma una foltissima moquette bianca a terra e le fu ordinato di spogliarsi nuda

A quel punto le fu fatta indossare una mascherina che copriva gli occhi e le impediva di vedere e le fu ordinato di non proferire alcuna parola , perché l’uomo che l’avrebbe chiavata era il figlio di un personaggio notissimo al suo primo rapporto sessuale, che voleva assicurarsi l’anonimato , e che lei avrebbe dovuto , con delicatezza, insegnargli tutto

La stessa cosa fu fatta e raccomandata a mio figlio,che fu portato,bendato, nella camera e messo di fronte a sua madre .

Un uomo, messa una mano sulla schiena di entrambi, li spinse quel tanto che fu sufficiente perchè i splendidi e turgidi seni di lei si schiacciassero sul petto di lui ed il grosso cazzo di lui si appoggiasse al pube di lei

Io ero presente e l’eccitazione che provavo era incredibile.

Fu lei a fare la prima mossa accarezzandogli il petto.

Lui ripose mettendole una mano su un seno, il cui capezzolo era enormemente cresciuto e diventato duro.

Da quel momento le loro mani non si fermarono più

Lei ,che aveva visto la camera prima che la bendassero,lo fece sdraiare a terra .

Lui non si fermò un attimo dall’accarezzarla, palparla, incominciò a baciarla sulle tette ,poi sulla fighetta e lei era eccitata e bagnata al massimo.

Il cazzo di lui era tesissimo,venoso,palpitante e sembrava esplodere con quella cappella grossa come un pugno.

Lei lo fece sdraiare supino e glielo prese in bocca. Lui ansimava per il piacere provocato da quella bocca e da quella lingua esperte.

Quandolei sentì che quel cazzo incominciava a palpitare , si mise a cavalcioni sul suo bacino e se lo introdusse , lentamente, nella fighetta, assaporando, con un lieve lamento, il piacere che quella enorme cappella le procurava prima di raggiungere il suo utero

Lei esplose immediatamente in un orgasmo devastante, allora lui la mise sotto ed incominciò a scoparla con decisione .Lei continuava ad essere devastata da continui orgasmi.

Venne anche il momento dI suo figlio che, estratto il cazzo, le sborrò sulle tette

Si era lasciato cadere sul suo corpo e dopo un po,lei lo scostò e si piegò per prenderglielo in bocca e ripulirglielo.

Mentre lo teneva in bocca e giocava con la lingua ,sentì che quel cazzo giovanile stava riprendendo consistenza.

Allora lo prese in mano e lo masturbò finchè ridivenne duro , poi si sdraio su un fianco dandogli la schiena, e con una mano prese la sua e se la portò sul culo

Lui intuì la sua posizione e si mise sul fianco e premette il suo pube contro i suoi glutei ,prendengole un seno con la mano .

Lei gli prese in mano il cazzo, se lo puntò sul buchino, scivoloso per tutti gli umori che le erano colati dalla figa ed attese la rua rezione.

Lui spinse piano, ma, come sentì il culetto aprirsi, spinse con decisione ed incominciò ad incularla .

Ci mise mezz’ora a scaricarle il suo seme nell’intestino , e lei rimase distesa prona sul tappeto ,distrutta dai tanti orgasmi che aveva avuto.

A quel punto l’uomo ,che era rimasto sempre nella camera, si avvicino a lui,,gli mise una mano sulla bocca e gli levò la benda .,rimanendo dietro di lui perchè non si girasse a guardare la donna di cui vedeva solo ilculetto.

Gli diedero un piccolo tampone e gli dissero di imprimerlo sull’osso sacro della donna, delicatamente,perchè lei non se ne accorgesse.

Quella scritta , che lei già sapeva che gliela avrebbero stampata sulculetto sarebbe scomparsa tra un mese , ma lui avrebbe potuto riconoscerla se mai l’avesse rivista.

Quando tolse la mano, rimase impressa, sulla pelle, la scritta “proprietà Paolo”

Lui fù portato fuori senza permettergli di voltarsi indietro

L’uomo tolse la benda a mia moglie ,le chiese com’era andata ,se avesse goduto e lei gli rispose immensamente ,che era uno degli uomini che più l’avevano soddisfatta negli ultimi tempi.

Le dissero che era stata brava e che si tenesse pronta per altre chiamate.

Il mattino successivo mi misi in osservazione e quando,come ogni mattina, lei entrò in doccia,

dopo alcuni minuti arrivò lui nudo, con il cazzo ben teso in mano.

Si piegò al buco della serratura e continuò a segarsi.

All’improvviso si bloccò , si alzò in piedi, si piegò nuovamente, poi si rialzò, attese un attimo ed apri la porta del bagno ed entrò chiudendola dietro di se

Corsi ad origliare e sentii lei che protestava e lui che si giustificava dicendo che doveva uscire presto ed avrebbe fatto la doccia assieme a lei.

Lei continuava a dirgli di uscire, ma ad un certo punto lui le disse che prima doveva finire quello che avevano iniziato ieri.

Lei lo guardò smarrita .Lui le si avvicino, prese uno spechietto dalla parete e le fece vedere la scritta che aveva sopra il culetto.

A quel punto lei capì che il ragazzo che l’aveva chiavata ed inculata il giorno prima non era un estraneo, ma suo figlio

Lei rimase immobile,come impietrita.

Non sapeva cosa fare, ma lui aveva le idee chiare .

Le mise una mano sotto un ginocchio, le sollevò una gamba e ,agevolato dal sapone che avevano sul corpo, la penetro sino in fondo e le disse che ora l’avrebbe fatta godere anche più di ieri pomeriggio.

Lei chiuse gliocchi,e si abbandonò a quel rapporto incestuoso senza poter impedire al suo corpo di raggiungere il piacere che ogni uomo riusciva a darle

Lui stava per godere e incominciò a tirarsi indietro, ma lei gli mise due mani sul culo e lo trattenne stretto dentro di se ,mentre lui la inondava del suo seme.

Quando Lui si staccò da lei, le disseche lui aveva immaginato quel momento migliaia di volte, che lui l’amava da quando era ragazzino, che lei era l’unica donna che desiderava ed aggiunse che, se faceva la puttana per soldi, lui non ne aveva tanti ,ma se lo faceva per piacere, lui avrebbe voluto essere uno dei suoi amanti

Lei non riusciva a rispondergli perchè aveva il cuore in gola per l’eccitazione e per gli orgasmi che non l’abbandonavano mai.

Lei trovò solo la forza di dirgli “Faro tutto quello che vuoi, ma nondirlo a tuo padre” e , come al solito, avrebbe voluto che lui continuasse a farla godere.

 

 

 

 

NOTA: perchè i miei dieci lettori non pensino che li stò imbogliando, li rimando al secondo capitolo del racconto “ Ho sposato una schiava “pubblicato circa un anno fa ,dove scrivevo :

 

-”Finalmente , l’anno scorso, siamo ritornati da dove eravamo partiti due anni prima e ,visto che non c’erano in previsione altri spostamenti,abbiamo deciso di comperare casa. Siamo andati ad abitare in una zona bene della città ,comperando l’appartamento di un gallerista e collezionista d’arte. .Per ragioni di sicurezza e per richiesta delle assicurazioni , il vecchio proprietario ,che teneva in casa quadri ed oggetti di grande valore, aveva dovuto far installare, in tutto l’appartamento, delle micro telecamere ,ben nascoste in stucchi e fregi che gli permetteva, tramite computer ,di poter controllare tutto l’appartamento nei lunghi periodi d’assenza che il suo mercato gli imponeva.
Nella trattativa di vendita mi disse che eliminare il sistema di controllo che era installato avrebbe comportato il rifacimento di stucchi e fregi e ,quindi, un un notevole costo , per cui, se ero d’accordo, con pochi spiccioli, l’ avrebbe lasciato dov’era. Cosa che, naturalmente, accettai di buon grado”

 

 

 

CAPITOLO 2

Quell’incontro mattutino in bagno .avvenne un sabato mattina, per cui,per due giorni, rimasi in casa o in contatto con LauraL’imbarazzo di mia moglie, in quei due giorni , era palpabile, quasi temesse che le si leggesse in volto il suo peccato , così come traspariva, in modo evidente,il nervosismo di mio figlio, che girovagava per casa nella speranza che mi allontanassi per poter dar sfogo al suo irrefrenabile desiderio di mettere le mani su quel splendido corpo che, almeno in questo momento, era l’unico scopo della sua vita .

Con una cattiveria che non mi è abituale, cercavo in tutti i modi di non lasciarli soli e , quando mi avvicinavo a lei o eravamo seduti sul divano, non perdevo occasione per accarezzarle le gambe, baciarle la parte di seno che la scollatura lasciava scoperta ed ,in un momento che Paolo non era presente, ma ero sicuro che ci stesse spiando, l’abbracciai e le accarezzai il culetto, sotto la gonna, ma stando attento di sollevarle il bordo, in modo di scoprire quella parte così eccitante del suo corpoCome passava il tempo ,mi resi conto che anche lei diventava sempre più nervosa ed irrequieta ,ed ero certo che il suo nervosismo era causato dalla consapevolezza della sofferenza di suo figlio, costretto a reprimere il suo desiderio, del suo bambino ,che avrebbe voluto aiutare, ma non poteva farlo Mosso a compassione le chiesi se potevo ritirarmi per un po’ in ufficio, avendo delle cose da sbrigare.Vidi la gioia nei suoi occhi nel dirmi di non preoccuparmi ,che lei avrebbe guardato la televisione o avrebbe sistemato alcune cose nella camera di Paolo

Sorrisi dentro di me. Erano le ore 14 del sabato

Mi chiusi in ufficio e rimisi in funzione l’impianto di sorveglianza che non utilizzavo da parecchio tempo,mi misi al computer ed, a colpo sicuro, entrai in camera di Paolo e la scena che mi si presentò era delle più eccitanti.Lui indossava solamente i calzoni della tuta ,mentre Laura, lasciata cadere la gonna che si vedeva a terra accanto alla porta , aveva entrambe le mani dentro i calzoni di lui che, con le due mani sul culetto, la stringeva contro il suo pube. Le sollevò la maglietta senza toglierla e le stava baciando il seno , poi tolse una mono dal culetto e incominciò ad accarezzarle la fighetta. Lei allargò le gambe ed era evidente, dai movimenti del bacino ,che stava godendo . Quando l’orgasmo le diede un attimo di tregua, si ingiocchiò , gli fece scendere i calzoni e si appoggiò con il seno contro il membro e , posate le due mani sul culo lo teneva stretto a lei e, muovendo il busto, incominciò a masturbarlo con quelle sue splendide tetteFu lui, però, a staccarsi leggermente, prendersi i cazzo in mano e indirizzarlo verso la bocca di lei, che lo accolse con evidente piacere e desiderio in quel nido d’amore umido e caldo. Incominciarono un rapporto orale eccitantissimo ,perchè ora lei muoveva la testa avanti ed indietro, ora lui le bloccava la testa e continuava scopandola in bocca.Il piacere di entrambi era evidente, ed, ad un certo punto, lui le disse di masturbarsi e lei obbedì portandosi una mano tra le gambe. Quello che mi colpì fu il tono in cui lo disse : era un ordine, un comando che lei non doveva discutere, ma solo eseguire. Fortunatamente lui non aveva i problemi di suo padre e ci mise una quindicina di minuti prima di sborrarle in bocca, visto che lei, al mattino,lo,aveva trattenuto perchè le sborasse in figa. Lei logicamente aveva godute molte volte più di lui . Lei si rimise la gonna , lui voleva trattenerla ,ma lei disse che non dovevano essere imprudenti e che, se si fosse presentata un’altra occasione, ne avrebbero approfittato

Lasciai passare un quarto d’ora ,poi uscii dallo studio e la trovai accoccolata sul divano a guardare la televisione Sembrava più serena e tranquilla

Passò il pomeriggio ed alle18 le dissi che andavo a vedere la partita sul televisore che avevo nel mio studio. Mi rinchiusi dentro ed andai al computer.

Era in bagno, nuda, che si rinfrescava e spalmava crema sul corpo, poi, prsese in mano i suoi abiti, uscì e, silenziosamente, si diresse in camera di Paolo. A quel punto mi venne il sospetto che non fosse solo lui ad sperare che io mi togliessi di torno per poter dar libero sfogo ai loro desideri sessuali Lui non si ricordava della partita, per cui non se l’aspettava di vederla arrivare e ,tantomeno, nuda.Lui era alla scrivania al computer , lei gli andò dietro le spalle, gli diede un bacio sulla guancia e lo sguardo le cadde sullo schermo e ,di sfuggita, vide che stava scrivendo una mail e lesse solo alcune parole “………ha un corpo favoloso , nuda è la donna più bella che esista ed ora……..” Lei fece finta di niente, gli chiese cosa stesse facendo e lui disse che stava scrivendo ad un’amico e che un giorno glielo presenterà Lei gli disse che avevano mezz’ora di tempo , che io stavo guardando la partita, e che ,poi, doveva preparare la cenaLui si spogliò in un secondo, la prese per mano e la condusse sul letto, dove si sdraiarono incominciando subito a toccarsi. Lei era già bagnata e lui in piena erezione. Lui le fece notare che era profumatissima. Lei sorrise, ma non rispose, perchè lui aveva già preso possesso del clito e per lei stava già arrivando il primo orgasmo . Lui le chiese se gli piacesse le sue carezze e lei sospirò un flebile si. Le chiese se se era venuta a trovarlo per fargli un piacere o perche lei aveva voglia che lui la scopasse e lei gli rispose che aveva tanta voglia di stare con lui Lui tolse la mano che la stava accarezzando. Lei lo supplicò di non toglierla, che stava per godere , ma lui non le diede retta , si mise tra le sue gambe e le fece sentireil cazzo sul pube. Lei lo prese, rapidissima, con due mani ,se lo portò all’entrata della figa e inarcò il bacino in modo che gli entrasse tutto velocemente. perchè aveva gia incominciato a godere. Era come se fosse stata presa da un raptus erotico, perche spingeva più che poteva il bacino contro il pube di Paolo, gli mise le mani sul culetto e lo spingeva contro se stessa e lo implorava di spingere più a fondo . Era nel pieno di un orgasmo lunghissimo ,procurato dalla sola presenza di quel cazzo possente dntro il suo corpo, senza che si muovesse, ma lo voleva sentire nel profondo del suo utero . Dopo un tempo che mi è sembrato lunghissimo incominciò a calmarsi , si vedeva che si stava rilassando e ridiventava la donna che io conoscevo,sottomessa, abbandonata alle voglie del maschio che la stava montando ,felice di farlo godere perchè la ricerca del piacere di lui era la fonte del piacere di lei. Paolo le chiese se era stato bello e lei gli fece cenno con il capo di sì. Poi successe una cosa che che non mi aspettavo- Lui incominciò a scoparla ed, ad un certo punto ,distese tutto il suo corpo sopra di lei e, mentre con i movimenti del bacino continuava a scoparla, le passò un braccio sotto il collo e posò la sua bocca sulle sue labbra che lei dischiuse per lasciarlo entrare e gli gettò le braccia al collo. Si baciarono voluttuosamente con la lingua, come due veri amanti , e ,mentre erano uniti in quel gesto tanto intimo, vennero entrambi, contemporaneamente, raggiungendo quel momento d’estasi che si prova le volte ,non frequenti, in cui l’orgasmo inizia contemporaneamente tra due amanti. Non lo so perchè, ma quel bacio così intimò ,mi eccitò molto di più di quel cazzo che la stava chiavando – Lui rimase a lungo dentro di lei ,sdraiato sopra di lei ,giocando con le labbra con i capezzoli di quel seno che tanto lo eccitava.  Lei voleva andarsene perchè aveva paura che io uscissi dallo studio e venissi a cercarla. Lui la trattenne ancora un po’, poi le disse che la lasciava andare se gli prometteva che sarebbe ritornata quando io rarei andato a guardare la partita della sera Lei gli promise che, se avesse potuto, sarebbe ritornata e se ne uscì.

A cena eravamo tutti allegri e rilassati e, visto che quel giorno la cattiveria era un dato saliente della mia mente, dissi che più tardi non avrei guardato la partita per non lasciare sola “ mamma “ Vidi entrambi rattristirsi , e subito Laura mi disse che non dovevo preoccuparmi per lei, che avrebbe guardato volentieri un film . Intervenne Paolo che ,rivolto a sua madre, disse che avrebbe potuto aiutarlo a completare una ricerca che gli era stata assegnata a scuola e che riguardava il periodo dell’occupazione delle truppe di Tito della città di Trieste, argomento di cui, certamente, ne avrà sentito parlare in famiglia Allora dissi che se lui teneva compagnia alla mamma sarei andato volentieri a vedere la partita.

Fu per loro un’altra ora di piacere intenso . Invidiavo l’insaziabile desiderio di entrambie e se non mi meravigliava quello di Laura che conoscevo da sempre, mi sorprendeva quello di Paolo che misuravo con il metro delle mie possibilità Questa volta lei ,dopo averlo segato, succhiato, eccitato al massimo e lasciato che lui giocasse con il suo corpo come desiderava , con malizia tutta femminile fece aderire al pube di lui il suo culetto, facendogli così capire quello di cui aveva voglia. Lui non se lo fece dire due volte e avvicinò le dita al buchino per stimolarla e sentì che era untuoso, perchè lei lo aveva preparato alla penetrazione prima di raggiungerlo. Lui prese il cazzo e lo avvicinò al buchino e,per eccitarla ,iniziò un’entrata lentissima La punta era appena entrata , quando sentì che lei aveva iniziato a godere . Spinse allora con decisione, sapendo che la penetrazione della grossa cappella le avrebbe procurato dolore . Era quasi un gesto sado maso, perchè voleva vedere la sua reazione in un momento che il suo corpo veniva assalito dal piacere e dal dolore contemporaneamente. Lei non emise neanche un gemito, ma lui sentiva gli spasmi del suo culetto che gli cominicavano quanto intenso fosse il suo piacere in quel momento. Continuò a sodomizzarla per almeno mezz’ora, visto che le tre scopate precedenti di quella giornata gli avevano notevolmente aumentato la potenza e ,quindi , la capacità di resistere all’orgasmo.Continuava a strizzarle i capezzoli o il clito ad ogni orgasmo ed aveva la netta sensazione che quel lieve ed improvviso dolore rendesse più intensi e profondi i suoi orgasmi. Quando anche lui venne, lei ebbe l’orgasmo più intenso, perchè lui, inconsciamente, le aveva conficatole unghie nella fighetta che stava accarezzando.

Lui, come prima,rimase dentro di lei e mentre le accarezzava dolcemente il seno, le chiese  come mai l’avesse incontrata nella casa di quel suo amico. Era la domanda che temeva le facesse già il giorno prima e per la quale non aveva alcuna risposta e non poteva certo confessargli che frequentava quella casa perchè lì le era concesso di recitare la parte che più le piaceva : la parte della puttana.

 

 

 

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