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Racconti 69Racconti erotici sull'Incesto

Marito e moglie che………porci.

By 15 Aprile 2011Febbraio 9th, 2020No Comments

MARITO E MOGLIE……..CHE PORCI!

Carlo ed Anna stanno ancora dormendo quando sentono il clacson della macchina dei suoceri che, in cortile, strombazza a tutto volume.

Carlo si affaccia ancora assonnato e con il gesto della mano invita i suoceri a salire, Anna é già corsa sotto la doccia e lui si mette una vestaglia per coprirsi, perché dorme nudo, e va incontro ai due che già sono fuori la porta.

‘Dormiglioni!’- l’apostrofa sorridendo, Paolo il suocero, con la sua solita aria allegra e giocherellona ‘ si fanno gli stravizi la notte!’

Carlo sorride e chiede se hanno voglia di prendere un caffé, ma la suocera, Barbara si presta volentieri a farlo anche perché dice:

‘Ve lo farò molto forte così Vi sveglierete prima’.

Mentre Barbara é ai fornelli per preparare il caffé, Paolo gira per casa e chiama a gran voce la figlia che sta in bagno a farsi la doccia:

‘Dai bambina, fai presto che il ricevimento non ci aspetta ed abbiamo un pò di strada da fare’

Infatti i quattro sono invitati al compleanno di un amico di Paolo, Aldo Marini grosso industriale tessile, che ha preteso di avere tutti gli amici più intimi vicino; Paolo e Barbara sono dei carissimi amici, e la figlia Anna é stata sempre oggetto di desiderio dell’incallito puttaniere e solo dopo il matrimonio ha allentato la presa sulla splendida donna, ma ogni volta che la vede i suoi occhi brillando e non sta mai……..fermo con le mani.

Ma la sua intraprendenza non infastidisce il marito perché sa che é un grande amico dei suoceri, e poi la moglie gli racconta sempre tutto nei minimi particolari rendendo le scopate notturne sempre incandescenti!

Anna esce dalla doccia e saluta il padre con un bacio sulla guancia e poi va verso la madre e la stringe da dietro con amore:

‘Sei bellissima, mamma, ed oggi sei particolarmente sexy, non mi vorrai rubare il mio spasimante??’ dice scherzosa la donna.

‘Te lo puoi tenere stretto quello lì ‘ dice la mamma ‘ se mi facesse le moine come le fa a te lo avrei già mandato a farsi fottere’

‘Ma lui é proprio li che vuole andare ………….’- risponde sorridendo la giovane che ha già indossato un corto vestito che le scopre abbondantemente le cosce sode e piene e che le stringe il seno, una terza fantastica, che strasborda dalla scollatura facendo ballare le mammelle gonfie, tronfie che sembrano pronte ad esplodere: é veramente bella ed arrapante Anna e dentro di se molto, ma molto porca.

Paolo, il suocero avvisa Carlo che va giù in garage a vedere la nuova moto che ha comprato perché gli hanno detto che é una vera bomba:

‘Se vuoi, provala é veramente un gioiello e poi si guida bene’ dice Carlo mentre esce dalla doccia con indosso solo un accappatoio corto e stretto: Anna intanto si é infilata di nuovo nel bagno per truccarsi lasciando a metà dell’opera il marito che doveva finire di radersi e mettendogli una mano in mezzo alle gambe per tastare il cazzo che lo ha già visto duro e pronto gli dice:

‘Invece di perdere tempo con mio padre, perché non vai in cucina a farti fare………un altro caffé così ti svegli prima e puoi iniziare a tastare il terreno per quello che abbiamo parlato stanotte????’ e dopo una possente scrollata alla nerchia del marito sia avvia sculettando nel bagno.

Durante la scopata notturna che é durata parecchie ore (da qui il ritardo nello svegliarsi la mattina….) Carlo ed Anna hanno fantasticato sulle scopate extramatrimoniali che hanno da sempre corroborato le chiavate della coppia, e se a Carlo andava di vedere la moglie mentre si faceva tastare e guardare da quel porco di Aldo e qualche volta si era spinta anche più in là ( una maniata di cosce, una succhiata di zizze, ed una strizzata di cazzo) ad Anna é ribalzata una idea malsana che la fa arrapare moltissimo ed é sicura avrebbe fatto eccitare anche il marito.

Dopo svariati ‘tira e molla’ ha confidato al marito che vederlo fare la corte alla propria madre é una cosa che la eccita da morire e non ancora ha terminato di dire questa frase che si é dovuta sorbire la mazza del marito direttamente in gola scopandola forsennatamente fino alla sborrata finale colossale.

Ma non era finita: la donna continuando ad immaginare la scena con il marito e la madre che si mostravano in modo osceno aveva suscitato una nuova erezione e questa volta l’aveva preso in culo fino alla radice!!

‘Allora ti piace, porco che non sei altro, dimmi che avevi già fatto un pensiero?’ dice Anna ancora con il cazzo di Carlo ben piantato in culo.

‘E’ chiaro che ci avevo fatto un pensiero, ma non sono voluto mai andare oltre perché aspettavo l’occasione propizia oppure che ne parlassimo prima insieme ‘ dice arrapato Carlo – per me vale di più la nostra intesa che una chiavata con tua madre anche se la cosa mi arrapa moltissimo e lo vedi” risponde Carlo che intanto aveva riempito di altra sborra il culo della moglie.

‘E chi ti dice che deve essere per forza una chiavata subito, tentala, falle capire che è una donna piacente, toccala e se vediamo che c’é anche un leggero cedimento, la incuriosirò con dei discorsetti di quello che facciamo insieme, e tu sai che sono maestra nell’eccitare le persone………’

Con questo in mente e con il cazzo che ormai non smette di pulsare tanto é arrapato,
Carlo va in cucina e trova Barbara seduta che sta fumando una sigaretta con una tazzina di caffé davanti:

‘Non né é rimasto di caffé?’ dice Carlo puntando gli occhi nella scollatura della suocera che sempre elegante si é presentata con una vestito leggero che ha completato con una corta giacchina per coprire la scollatura abbondantemente aperta e la schiena completamente nuda fino al bordo consentito dal pudore.

‘Te lo faccio subito, così ne prepariamo anche un po per Anna che ha gli occhi ancora gonfi per il mancato riposo………… di stanotte.’ e calca la voce sull’ultima parola.

Barbara é di spalle a trafficare con il caffé e la caffettiera e muove il culo davanti al cazzo arrapato del genero non sapendo che é stato oggetto di tante attenzioni……verbali durante la notte.

Mentre gli occhi sono appuntati su quel mazzo tondo e sodo alle orecchie di Carlo rimbombano le parole della moglie che lo hanno fatto tanto arrapare stanotte:
‘ una toccatina, uno sguardo più intenso, un sottinteso, una metafora……..’

Ma quale metafora, dice Carlo a se stesso, con una mazzo così invitante quando mi capiterà una simile occasione?: il marito é giù in garage e sento il rumore della moto, mia moglie é in bagno e forse sta spiando, se non accetta ci penserà lei a calmarla,……. ora o mai più……

Si prende in mano la mazza dura, durissima, la scappella per provarne la robustezza e poi in un ‘nano secondo’ si avvicina alla donna, le solleva il leggero vestito, sposta il perizoma nero che fa capolino in mezzo alle chiappe e le fa scendere in fica il bastone rovente che agevolato dall’iniziale secrezione che ha sulla cappella scivola fino in fondo all’utero.

Non fa girare la donna perché la comprime dolcemente le spalle sul lavabo e continua e stantuffare la fica con forza, ma con regolarità fino a sfondarla completamente tenendo il cazzo duro e gonfio fino in fondo per una decina di secondi e poi inevitabilmente la innaffia di una sborrata lunga, possente, colossale ed eterna che allaga la fica della femmina.

Il tutto é durato pochissimo, ma Barbara non si é mossa dalla posizione di ‘pecora’ come l’ha messa l’uomo e stringe le cosce per assaporare la robustezza della mazza e per non far uscire la lava di sperma che le é penetrata nelle profondità della fica.

L’uomo fa uscire il cazzo dalla fessa ed in un gesto di arrapamento e passione si abbassa e le lecca il buco del culo allargandone le chiappe sode che bacia con voluttà e piacere.

Sente la moglie che sta per uscire dal bagno e si alza di scatto, copre il culo della donna facendole scendere il vestito e dopo averle dato una pacca sulle chiappe si reca nella zona notte ancora con il cazzo penzoloni e non del tutto ammosciato.

Incrocia la moglie che sta uscendo dal bagno e la ferma vicino alla porta:

‘Non andare di là, falla prima rimettere. Fai attenzione a tuo padre che potrebbe salire da un momento all’altro.Vado a prepararmi……………!’

‘L’hai già chiavata?’ dice Anna.

‘E’ una femmina fantastica, ma é stato tutto troppo veloce’

‘Sei un porco, ma va bene così, ne parliamo.’

Si affaccia alla finestra della stanza da letto e vede il padre vicino alla moto del marito e lo trattiene parlando di cose futili con il solo scopo di non farlo salire sopra.

Appena sente la madre che si avvicina, si volta e la fissa negli occhi e quello che vede é l’immagine di una donna in profonda eccitazione repressa, ma con la fiera consapevolezza di essere all’altezza di far morire di arrapamento chiunque le passi vicino in questo momento.

Ha uno sguardo da gatta in calore ed Anna l’abbraccia e la bacia affettuosamente e sente le zizze della madre,dure ed appuntite, vicino al suo petto come in una gara a chi ce le ha più dure.

Si avviano sottobraccio giù e avvertono Carlo di raggiungerle in cortile che loro sono pronte.

Il padre di Anna innamorato della moto di Carlo gli propone di andare al ricevimento con la moto mentre le donne li raggiungeranno in macchina, Carlo ed Anna si guardano negli occhi e si trasmettono un segnale di intesa che solo loro capiscono ed accettano; prova é che Carlo ha di nuovo il cazzo duro ed Anna incomincia a sentire la sua fica che si bagna.

Gli uomini partono a razzo ed Anna si mette alla guida dell’auto del padre facendo salire Barbara vicino.

Il silenzio é rotto subito da Barbara che con voce ancora scossa dall’emozione di quello che é capitato prima le dice:

‘Allora come va con Carlo? Vi vedo più innamorati di prima.’

‘E’ vero, siamo innamorati ed attratti fisicamente più di quando eravamo fidanzati.’

‘A volte uno pensa che l’attrazione fisica sia sempre la stessa, ma con il tempo bisogna percepire prima eventuali cedimenti o ‘defaiance’ ‘ ‘ dice Barbara che ha lanciato il primo segnale.

‘Con Carlo defaiance non ce ne sono, anzi più andiamo avanti e più si irrobustisce il desiderio.’ Fa tranquilla Anna.

‘Sarà, ma con un uomo non si sta mai tranquille.’ Risponde quasi indispettita la madre.

‘Credimi é così, ma é chiaro che bisogna mettere un pò di pepe nel rapporto altrimenti si rischia quello che dici tu, con Carlo abbiamo parlato diverse volte del possibile cedimento del desiderio ed abbiamo deciso insieme di rafforzarlo con un pò…….di fantasia. E non solo fantasia.’

‘A che ti riferisci?’ ‘ chiede incuriosita la madre.

‘Se tu metti davanti sempre la solita zuppa prima o poi ci si lascia andare, noi la condiamo con fatti piccanti che facciamo succedere una volta ad uno ed una volta all’altro e stai certa che l’eccitazione sale e………..non solo quella, ma sale di brutto.’- risponde sorridendo la figlia e poi continua ‘ anche il corteggiamento che mi fa Aldo é stato motivo di eccitazione e forti scopate, anzi stanotte ne ho dovuto sorbire due, una dietro l’altra, proprio perché abbiamo fantasticato sul prossimo incontro con Aldo e con quello che poteva succedere’

‘Ma perché arrivate a dirvi anche questo?’

‘Ma é chiaro mamma, se eviti di parlare di queste cose una semplice trasgressione diventa un tradimento, invece resta una trasgressione che ci eccita da morire’

‘E di che avete parlato stanotte, mi stai incuriosendo ‘ ‘ chiede Barbara che ormai stringe le cosce nude per non farsi vedere eccitata.

‘Abbiamo rivissuto l’ultima volta che siamo stati al ristorante con Aldo ed i palpeggiamenti che mi faceva e che Carlo vedeva benissimo, alla passeggiata sul lungomare ed all’improvvisa sparizione sulla spiaggetta dove Aldo………..ha ……….preteso…….o meglio a chiesto…….’

‘Che cosa ha preteso ‘ incalza ormai partita la madre ‘ dimmi……..’

‘Mamma, ma ci vuole tanto a capire. Gli ho fatto un bocchino dopo che mi sono spogliata nuda e lui in ginocchio mi ha leccata tutta. Ero eccitata, lui era eccitato e sapevo che anche Carlo lo sarebbe stato quando glielo avrei detto……..’

‘E così é stato?’ domanda ancora Barbara.

‘Ma scherzi? mi ha incominciato a chiavare nel cortile appena scesi dalla macchina, poi mi ha inculata sulle scale e per tutta la notte abbiamo fatto un sessantanove che é durato diverse ore.
Ci piace leccare, ingoiare e bere tutto di noi.”

Barbara é avvampata, non riesce a stare ferma con le mani, si aggrappa al bracciolo del sedile e le nocche delle mani sono bianche, stringe le cosce e respira a bocca semiaperta tanto che Anna, spudoratamente, le chiede:

‘Lo vedi che non sei abituata al……piccante. Lo vuoi sapere, ma poi ti fai prendere dalle convulsioni. Sei una donna moderna ed affascinante e non capisce che solo così si trattiene un uomo con tutte le tentazioni che ci sono in giro.

Ti faccio un esempio: se Carlo incontra una zoccola come me e la vuole chiavare, che cosa credi che pensa prima di farlo, mi chiama e me lo dice e organizziamo insieme la scopata, così lui si fa passare lo sfizio, io godo, ed il matrimonio é salvo!’

‘Cazzo Anna, mi hai completamente frastornata, ma non ti condanno assolutamente, solo che devo fare mente locale e ragionarci un pò, é stato troppo schioccante!’

‘Tranquilla mammina, credo che ne riparleremo. Ho tante cose ancora da dirti, tante altre fantasie, e…………qualche cosa mi potrai raccontare anche tu! O no? E’ vero che mi racconterai qualche cosa? Non credo che non ti sia mai capitata una fantasia un pò……perversa. Comunque quando ti sentirai pronta ti aiuterò io…………che credi che solo Aldo è presente nei nostri discorsi? C’é qualcosa che potrebbe………….interessare…….anche………..forse………….credo……..anche te!’

Barbara a queste parole si sente avvampare e stringe con più forza le gambe, vede in fondo al viale il marito ed il genero che sono già arrivati ed ha come un moto di sollievo: almeno per qualche minuto può smettere di sognare delle parole della figlia e del cazzo del genero che l’ha trapanata prima. Un attimo di respiro!!!!

Si avviano tutti e quattro verso la villa dove sono accolti con baci ed abbracci da Aldo che continua a mantenere con la mano Anna mentre stringe il braccio di Carlo, prima di entrare dentro Barbara chiede il permesso di andare in bagno e si avvia spedita verso l’interno scrutata a vista dalla figlia che ha notato lo scombussolamento interiore che le sue parole hanno provocato.

Mentre si avvicinano agli altri invitati, Anna chiama il marito e con la scusa di abbracciarlo gli chiede di andare verso il giardino, si accingono ad andare verso la folta vegetazione ed Anna gli chiede:

‘Ma che le hai fatto? Era tutta scombussolata e non connetteva più.’

‘Ho avuto davanti il suo mazzo che ondeggiava mentre preparava il caffé e sapendo che tuo padre stava giù e tu stavi vicino per poter eventualmente intervenire mi sono avvicinato ed in un baleno le ho alzato il vestito, glielo messo a pecora e sfondandola tutta le ho scaricato in corpo una sborrata che non finiva più, ha stretto le chiappe per non farne uscire neanche una goccia e mi sono abbassato per darle una leccatina al culo, quando ho sentito che stavi per uscire dal bagno l’ho ricoperta e sono venuto verso di te.

Il tutto non é durato più di uno o due minuti. E nessuno di noi ha detto una parola. Credimi!
Ho sbagliato?’

‘No tesoro mio hai fatto bene, ha volte é meglio agire di impulso che prenderla alla lunga:
E credo che hai sortito l’effetto migliore perché in macchina era scombussolata a dovere.

Poi gli ho fatto dei discorsini su di noi che l’hanno cotta a puntino, ora mi sta balenando un altra idea che credo la facciano cuocere totalmente.

Lasciami un pò di libertà con Aldo, ma non perdermi di vista.’

‘Credo che al ritorno ne avremo di cose da raccontarci’

‘Al ritorno la voglio portare con me, voglio sapere che deduzioni ha fatto. Spingi mio padre a venire con te.’

Si baciano voluttuosamente ed Anna avverte la robusta mazza del marito che spinge verso il bacino ed in un attimo gli sbottona i pantaloni, la fa uscire e se la mette in mezzo alle cosce facendo un ‘va e vieni’ che la eccita ancora di più.

Si staccano e mano nella mano si avviano verso la villa.

( continua)

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