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Racconti erotici sull'Incesto

Melissa e il sesso

By 9 Marzo 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti quelli che adesso stanno leggendo la mia storia.Mi presento,mi chiamo Melissa,e ho voglia di raccontare la mia storia su come ho scoperto il sesso,e devo dire che tutto ciò che mi ha portata a conoscere questo mondo mi ha dato una serie di bellissime esperienze che ancora oggi conservo dentro di me e che al solo pensiero mi danno brividi di eccitazione che non posso far cessare se non con una sana scopata.Vivo adesso a Bologna perché studio all’università,ma in realtà sono di torino dove abito insieme alla mia famiglia e dove ho vissuto per 19 anni della mia vita e che ancora adesso per le vacanze o per l’estate torno perché non posso stare lontana dalla mia famiglia.Io amo la mia famiglia più di ogni altra cosa anche perché &egrave stata tramite essa che io ho scoperto la vocazione ad essere una gran troia e non una santarellina come la maggior parte delle mie coetanee.Le mie prime esperienze sessuali sono cominciate quando ero alle superiori,ma non con l’altro sesso,bensì tramite una mia compagna di scuola che si chiama Anna.Lei un giorno mentre eravamo a scuola mi disse che aveva una cosa importante da dirmi,ma quando le chiesi di dirmela,lei mi disse che dovevamo andare in bagno perché non ci doveva vedere nessuno. Io incominciai a chiedermi perché fosse così strana quel giorno anche perché la vedevo molto agitata,ma sapevo che entro la fine della giornata l’avrei saputo.Quando ci fu l’intervallo andammo in bagno e lei prendendomi per mano mi fece entrare insieme a lei in uno dei vari bagni.Prima di entrare Anna guardò che non ci fosse nessuna delle altre ragazze in giro e con la stessa premura chiuse la porta con il catenaccio.Io incominciai a preoccuparmi e allora siccome era venuta anche a me l’agitazione gli chiesi un po seccata cosa avesse e che cosa doveva dirmi.
M:Anna posso sapere che cosa hai non ti ho mai visto tanto agitata.
A:oh Meli non ce la faccio più dovevo dirti questa cosa perché se non la dico a qualcuno esplodo, &egrave tutto ieri che ci penso ed oggi non ce la faccio più.
M:calmati Anna e raccontami tutto.
A:be ecco ieri sera i miei erano usciti per andare a cena fuori ed io andavo da mia nonna a dormire,mentre mia sorella Paola sarebbe rimasta a casa perché doveva studiare per preparare un esame,e non voleva nessuno in giro per casa che la disturbasse.Dopo che sono uscita e che ero arrivata dalle parti di mia nonna,mi sono accorta di aver dimenticato un dolce che mia madre mi aveva espressamente detto che l’avrei dovuto portare alla nonna.Per questo sono tornata indietro,ma quando sono arrivata a casa avevo notato che fuori in giardino c’era una moto che sapevo essere quella del ragazzo di mia sorella,ma non mi sono meravigliata poiché molto spesso lui veniva a casa nostra per aiutare mia sorella nello studio.Sapendo che se mia sorella si fosse accorta che sarei tornata a casa,e l’avessi disturbata per giunta anche quando c’era il suo ragazzo non me l’avrebbe fatta passare liscia, sono entrata da dietro perché &egrave sempre aperto e non c’&egrave bisogno di girare la chiave,sperando che loro non si trovassero al primo piano.Per fortuna non c’erano ed io ho dedotto che sicuramente dovevano essere in camera di mia sorella e cercando di non fare alcun rumore mi sono introdotta in cucina per prendere il dolce.Ma dopo averlo preso ed essermi avviata ad uscire ho cominciato a sentire degli strani rumori al piano superiore.Sinceramente non avevo assolutamente voglia di farmi scoprire,ma quello che sentivo non faceva altro che destare la mia attenzione e non potendo far finta di niente ho deciso di salire le scale e lasciarmi guidare lungo il corridoio da quei strani versi che si facevano man mano sempre più nitidi e forti.Come avevo scommesso provenivano dalla camera di mia sorella,e per fortuna che la porta era solo socchiusa così mi risparmiò la fatica di dovermi accovacciare per poterla spiare dalla serratura come di solito facevo quando lei era in compagnia delle sue amiche.Ora mentre mi avvicinavo allo spiraglio di luce che veniva dalla porta e si proiettava lungo il corridoio sembrava che quei versi fossero quasi dei mugolii e comunque mi sembrava che ci fossero anche delle parole ma che venivano strozzate e quindi incomprensibili.Quando mi affacciai il cuore ha cominciato a battere talmente forte che sembrava quasi volermi uscire dal petto e un’ondata di calore ha cominciato a pervadermi tutto il corpo.Ormai non capivo più niente,non riuscivo più a pensare a niente se non a quello che vedevo e le immagini mi rimbombavano in testa senza che io lo volessi.Mia sorella era li sul suo letto completamente nuda sdraiata di schiena con sopra il suo ragazzo anche lui completamente nudo che era sul bordo del letto in piedi che continuava a muoversi dando dei colpi precisi avanti e indietro senza mai fermarsi sul corpo di mia sorella,e teneva la mano destra su una sua coscia mentre con la sinistra le stringeva il collo con gran forza.Io non sapevo cosa fare avrei voluto gridare anche perché vedevo mia sorella che tentava di urlare,ma la mano del suo ragazzo che premeva forte sul suo collo le permetteva solo qualche mugolio strozzato.Non riuscivo a muovermi e guardavo mia sorella che piangeva,ma non capivo il perché lei tenesse una mano sul suo seno e l’altra sul braccio del suo ragazzo che le premeva sul collo e non cercasse invece di divincolarsi o colpirlo ,anzi sembrava che volesse aprire di più le sue gambe che già erano aperte all’inverosimile.Non vedevo bene quel che succedeva tra le coscie di mia sorella,ma sembrava che il coso di lui la stesse penetrando nella sua”..beh hai capito no,nella sua passerina;solo che non credevo che potesse essere così grosso ed eretto anche perché quando mio padre esce dalla doccia ce l’ha sempre moscio e di dimensioni molto piccole.Poi con mio stupore Marco così si chiama la lasciò e si tolse da lei che non tentò di scappare anzi senza neanche dire una parola si inginocchiò sul letto sporgendo il culo oscenamente al suo ragazzo appoggiando la faccia sul letto e inarcando più che poteva la sua schiena.Poi si era voltata verso di lui ed io guardandola in faccia ho notato che nonostante avesse ancora delle lacrime che le scendevano dagli occhi,sorrideva.Anzi ad un certo punto con una voce ed un tono che non avevo mai sentito usare da lei ha detto:
P:adesso fai il culo alla tua troia e vedi di sfondarlo per bene o ti punirò.
A:non avevo mai sentito mia sorella parlare in quel modo e mi chiedevo perché avesse detto quelle cose.Un’altra ondata di calore mi pervase il corpo mentre vedevo Marco che leccava avidamente il culo di mia sorella soffermando la sua lingua sul suo buchetto cercando quasi di volergliela infilare dentro.Mia sorella intanto rivoltava la faccia da una parte all’altra del letto come fosse posseduta da un demonio,tenendo gli occhi socchiusi come se fosse in trance e continuava ad incitare Marco di metterglielo in culo
P:smettila di leccare adesso &egrave pronto,mettimelo dentro in un colpo solo e fai godere la tua porca.
A:detto questo Marco lo prese con una mano e lo indirizzo verso il buco di mia sorella ,la quale con le sue mani tentava di allargarsi ulteriormente le natiche che ormai erano dilatate all’estremo.Marco appoggio il suo coso che mi sembrava essere di dimensioni inimmaginabili sul buchino di mia sorella e a quel tocco mi venne un’altra vampata di calore e mi sembrava che le mie gambe stessero per cedere.In un solo colpo lo fece entrare dentro mia sorella la quale gridò come se una lama l’avesse trafitta,con le mani che stringevano la coperta quasi a volerla strappare.A quella vista trattenni a malapena un urlo che fortunatamente fu coperto dall’urlo di mia sorella che sarei meravigliata se non l’avessero sentito in tutto il quartiere.Ora mia sorella piangeva come non l’avevo mai vista e continuavo a chiedermi perché lei stessa avesse voluta quel trattamento.Poi Marco cominciò a muoversi serrando dei colpi fortissimi in cui faceva uscire quasi del tutto quell’asta durissima per poi riconficcarla sempre più con forza nel ventre di mia sorella,la quale ad ogni colpo sembrava stesse per svenire ma che poi si ridestava e ansimando urlava e insultava Marco orinandogli di prenderla con più forza.Intanto mia sorella si era portata una mano sulla sua passerina e la stava muovendo freneticamente con una tale forza che non avrei mai immaginato che mia sorella possedesse.
P:fottimi fottimi bastardo,fotti questa puttana cazzo fottimi più forte,voglio che me lo fai uscire dalla gola,voglio che mi spacchi il ventre.Sono la tua porca cazzo e quindi devi farmi godere come dico io.
M:si troia adesso ti fotto sempre più forte così ti ammazzo con i miei colpi
P:si si uccidimi voglio morire di godimento,fottimi fottimi animale’fai godere la tua troia,andiamo dai spingi spingiiii”oh mio dio sto godento,godo,godo goddddoooo.Dopo quelle parole mia sorella cadde sul letto allontanò la mano dalla sua passerina, portandosela alla bocca e cominciando a succhiare avidamente le dita che mi sembravano per il riflesso della luce essere molto bagnate.Intanto Marco era uscito dal suo culo e ho notato che il suo membro era sporco di sangue e aveva anche delle chiazze di escrementi.Pensai subito a quanto mia sorella avesse sofferto,ma la vedevo soddisfatta nonostante ancora qualche lacrima le stesse uscendo dagli occhi.Il pisello di Marco era ancora duro e pulsante,lungo più che mai e lui stava li a guardare mia sorella che continuava a leccarsi le dita.A quel punto l’ha presa per le spalle e l’ha girata sdraiata di schiena e prendendole la testa per i capelli se l’&egrave portata vicino al suo membro.Mia sorella con una velocità incredibile l’ha prese in mano e senza neanche guardarlo se l’&egrave messo in bocca nonostante fosse sporco di sangue e escrementi incominciando a muovere la sua bocca lungo tutta l’asta alternando movimenti veloci e lenti ma comunque continuando a succhiarlo con una foga incredibile come se fosse la cosa più bella che una bambina potesse avere,come l’oggetto più prezioso.Dopo vari movimenti di bocca se l’&egrave tolto e impugnandolo con due mani per tutta la lunghezza dell’asta ha incominciato a muoverle su di essa ad una velocità incredibile.A Marco intanto che non smetteva di guardarla negli occhi,gli cominciavano a tremare le gambe,e ad un certo punto ha gridato.
M:cazzo vengo vengo prendilo tutto in bocca troia e non farne cadere neanche una goccia se no ti punisco.
A:mia sorella scostando le mani lo ha ripreso tutto in bocca e ho notato che mentre Marco emetteva alcuni mugolii strozzati,mia sorella sembrava che stesse ingoiando qualcosa perché non smetteva mai di deglutire.Poi ho visto che ai suoi lati della bocca hanno incominciato a fuoriuscire due fiotti di un liquido che non avevo mai visto,poiché era bianco e non era liquido del tutto.Mia sorella dopo essersi staccata dal membro del suo ragazzo,con una mano ha preso quel poco di liquido che le usciva dalla bocca portandoselo dentro di essa come se non volesse sprecarne neanche una goccia,come se quel liquido fosse la cosa più buona che avesse mai bevuto.Poi dopo esserselo gustato ha baciato Marco per diversi minuti e poi con una vocina quasi da ragazzina che &egrave felice come se suo padre le avesse regalato il giocattolo tanto desiderato gli ha detto.
P:adesso vai che devo studiare che domani ho un esame.
Sentendo questo e vedendo che Marco si stava rivestendo,cercando di fare meno rumore possibile sono scesa in punta di piedi per poi uscire dalla porta sul retro come quando ero entrata,dimenticandomi di prendere il dolce per la nonna.Lungo tutto il tragitto che mi separava dalla casa della nonna ho ripensato a quello che avevo visto,a come si era comportata mia sorella e il suo ragazzo e se da adesso avrei guardato mia sorella con occhi diversi da quelli con la quale l’avevo sempre guardata fino a questo momento.Arrivata a casa della nonna mi sono messa subito a letto,ma mentre mi cambiavo per mettermi il pigiama avevo notato che le mie mutandine erano bagnate,quasi fradice ma non riuscivo a capire il perché.Mentre ero a letto ripensavo a quello che avevo visto,e non riuscivo a dormire anche perché mi sentivo molto accaldata anche se alla fine per la stanchezza mi sono addormentata.Poi questa mattina quando mi sono svegliata ho notato che le mie lenzuola erano bagnate,ma ero sudata poiché il mio corpo era asciutto,mentre le mie mutandine erano bagnate fradicie.Cosa ne pensi Meli?
M:devo dire che sono sorpresa quanto te,anzi devo dire che mentre mi raccontavi questa storia ho sentito anche io delle vampate di caldo e mi sento un po debole e stravolta,ma non sono sudata.
A:ei Meli guarda i tuoi jeans
M:perché cosa hanno non mi sembrano mica sporchi?
A:ma no Meli non li guarda qui davanti c’&egrave una chiazza di bagnato.
In effetti notando più attentamente i miei jeans avevo notato che proprio in mezzo alle gambe c’era una chiazza bagnata.D’apprima mi ero impaurita credendo di essermela fatta addosso ma poi ho notato che era impossibile poich&egrave il tessuto non odorava di urina.
A:Meli togliti i pantaloni un attimo perché mi sa che &egrave la stessa cosa che &egrave successa a me
M:ma tu sei fuori non me li tolgo per niente.
A:eh dai Meli non ti vergognerai mica stai tranquilla che non &egrave niente te l’ho detto l’ho avuta anche io.
Anna mi aiutò a togliermi i jeans ed io rimasi in mutandine che da quello che avevo notato erano bagnate e dalle quali si sentiva un odore che non avevo mai sentito prima.
A:Meli togliti anche le mutandine
M:ma Anna tu sei pazza e se dovesse venire qualcuno cosa penserà
A:Anna chi vuoi che venga e poi ho chiuso a catenaccio quindi nessuno può vedere che sei senza mutandine.
Detto questo mi tolsi le mutandine rimanendo seminuda davanti ad Anna,ma non mi vergognavo perché lei era la mia migliore amica e ci eravamo viste nude tante di quelle volte che ormai ci conoscevamo a memoria.Anna si inginocchio davanti a me soffermando il suo sguardo sulla mia passerina.
M:Anna cosa vedi?
A:sembra tutto normale però &egrave bagnata.
Misi una mano sulla mia passera e notavo proprio come aveva detto Anna che era proprio bagnata,e notavo che ad ogni tocco,avevo come dei brividi che mi facevano provare delle sensazioni di calore.
A:ei Meli che cos’hai perché tremi
M:non lo so non mi sono mai sentita così
Intanto continuavo a guardare Anna che sempre più scrupolosamente continuava a fissare la mia patatina.
A:ei Meli ma secondo te come faceva il membro di Marco ad entrare e scomparire qui dentro
M:non lo so ma da come me ne hai parlato sembra impossibile che un coso così grande possa entrare qui dentro.
A:si ma poi da dove entra io non vedo fessure o buchi
Detto questo Anna portò le sue piccole manine sulla mia passerina provocandomi un nuovo brivido e incominciò a esplorarla minuziosamente.
A:Aspetta Meli prova ad allargare un po’ le gambe
M:ok va bene
Allargai un pochino le gambe tenendomi appoggiata con la schiena contro il muro.
A:ei Meli qui c’&egrave una piccola fessura ma mi sembra piccolissima,provo ad infilarci un dito va bene
M:prova ma fai piano.
Anna mi penetrò lentamente con l’indice il quale vedevo scomparire all’interno della mia fighetta e questo mi diete una scarica che partendo da in mezzo alle gambe arrivò direttamente al cervello facendomi trasalire e facendomi tremare le gambe.Anna se ne accorse e mi chiese se andava tutto bene ed io senza neanche accorgemene le dissi di continuare a tenere il dito dentro e di non tiralo fuori.Lei incomincio ora a muoverlo piano piano facendolo entrare e poi uscire,ruotandolo di tanto in tanto.D’istinto io incominciavo a muovere il bacino con dei movimenti che accompagnavano il suo avvicinandomi sempre di più a lei in modo che il suo dito mi penetrasse più in fondo possibile.Incominciarono ad uscire dalla mia bocca dei gemiti che io cercavo di soffocare ,perché se non lo avessi fatto molto probabilmente qualcuno ci avrebbe potuto sentire.Anna d’istinto avendo capito che quello che mi stava facendo mi provocava un lunghissimo piacere cominciò a spingere il dito sempre più forte,ed anzi ad un certo punto ne infilò un secondo che mi diete un senso di pienezza e soddisfazione incredibile.Lei incominciò a muoverli prima piano e poi sempre più veloce.Io sentivo che la mia fighetta quando aveva accolto il secondo dito si era dilatata e che da essa era incominciato ad uscire un liquido trasparente che inondava la mano di Anna,la quale continuava il suo lavoro e fissava compiaciuta l’effetto che mi stava dando e vedendo che ormai il lieve dolore che mi aveva dato quella penetrazione era cessato e a cui si era sostituito una sensazione di piacere chiesi ad Anna di infilarmi un terzo dito.Anna non se lo fece ripetere due volte e lo infilo.D’apprima ci fu un po’di resistenza da parte della mia passerina,ma poi il dito scivolo dentro complice anche il liquido che fungeva da buon lubrificatore.Anna stavolta incominciò subito a dare movimenti forti ed io ormai ero fuori di testa perché continuavo a sentire brividi sempre più forti accompagnati da vampate di calore che mi sconquassavano la testa.Ormai non riuscivo neanche più a strozzare i miei mugoli che si diffondevano in tutti i corridoi della scuola. e la mia testa incominciava ad oscillare da una parte all’altra come se fossi preda di un raptus.Ma non me ne importava più niente,quello che volevo era continuare a godere il più possibile.Ad un certo punto cominciai a sentire dei movimenti all’interno del mio ventre come se i muscoli si stessero comprimendo per poi liberarsi e questo man mano che Anna continuava il suo lavoro aumentavano sempre di più e sempre con maggior insistenza.Anna se ne accorse anche perché mi disse.
A:Ei Meli sento le mie dita quasi come se venissero prese in una morsa e poi liberate.
M:tranquilla Anna continua ti prego non smettere proprio adesso ti prego continua oh mio dio continua non fermarti ne ho voglia continua oh mio dio continua continuaaaa aaaahhhh’.
Mi scappò un urlo incredibile impossibile che nessuno lo avesse sentito,le mie gambe cedettero e mi misi a sedere per terra davanti al gabinetto con il sedere nudo a contatto con il pavimento freddo,intanto di istinto con le mani avevo preso la testa di Anna e l’avevo avvicinata facendola inginocchiare a me come se lei mi potesse dare protezione per quello che mi stava accadendo.Intanto vedevo che dalla mia fica uscivano un sacco di umori che stavano bagnando tutto il pavimento e sembravano non finissero mai.Intanto continuavo a tremare ed Anna mi continuava a fissare e a tenermi con le mani perché se no sarei potuta svenire.Dopo un minuto anche quando le contrazioni erano finite e avevo smesso di tremare cominciai a riprendermi,mi alzai con l’aiuto di Anna che mi sorreggeva tramite la sua spalla.Avevo il culo completamente bagnato dei mie umori e quasi stavamo per cadere visto il pavimento scivoloso.Anna mi fece sedere sul bide e mi aiutò a mettermi le mutandine e i jeans.Io la guardai negli occhi con uno sguardo dolce dolce e lei mi rispose.
A:hai lo stesso sguardo di mia sorella dopo quello che ha fatto con il suo ragazzo.
Ci cacciammo a ridere insieme,ma ad un certo punto io con le mani le presi la testa accompagnandola verso la mia e la baciai dolcemente.Le ricambiò il bacio e dopo un po di tempo che mi sembrava infinito le si staccò dicendomi.
A:torniamo in classe adesso anche perché mi sa che l’intevallo &egrave finito da un pezzo.
In effetti era vero avevamo completamente perso la cognizione del tempo e chissà cosa ci avrebbero chiesto una volta tornate in classe.Ma prima di uscire dal bagno io presi Anna per un braccio e portandomela verso di me le dissi.
M:Anna lo faremo ancora vero
A:tutte le volte che vorrai e che io vorrò.
M:non vedo l’ora di farti provare quello che ho provato io.
E detto questo ci scambiammo nuovamente un lungo bacio e tornammo in classe con aria soddisfatta sicure che da quella volta avremmo frequentato più spesso il bagno della scuola.

Continua
Se hai dei suggerimenti o vuoi darmi le tue opinioni sul mio racconto scrivimi a
mrpietro23@yahoo.it. Grazie gentile lettore spero che tu mi scriva ciao.

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