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Racconti di DominazioneRacconti erotici sull'Incesto

Mia sorella e la boccetta dell’amore

By 20 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Cercavo a tutti i costi di trovare un motivo per ricattare mia sorella, così sapendo che lei amava farsi le canne, spesso mi divertivo a rovistare nella sua borsetta alla ricerca di qualcosa di compromettente, ma quello che trovai qualche giorno fa era stupefacente! Io mi chiamo Marco, ho 19 anni e mia sorella Anna ha 28 anni. Mia sorella, ha i capelli ricci, folti e di colore rosso. Ha un corpo normale, tettine piccole ma un bel culo che chiunque si sbatterebbe volentieri. Il colore dei suoi occhi è verde e le sue efelidi sul volto la rendono particolarmente sexy. Io faccio il primo anno di ingegneria a Milano e sebbene abbia sempre sognato di scoparmi via sorella, che non faccio altro che spiare non appena mi capita l’occasione, devo in realtà ammettere che allo stesso tempo la odio dal mio profondo del cuore. Le ragioni del mio odio risalgono a qualche anno fa, quando a seguito di un litigio tra me e lei, non so più per quale motivo, lei non esitò a mostrare tutto l’archivio pornografico nascosto negli angoli più remoti della mia cameretta ai miei genitori!
Da quel giorno la odio e vorrei fargliela pagare a tutti i costi. Tra l’altro i miei sospetti sono che lei si masturbasse guardando il mio archivio pornografico di nascosto. Come accennavo prima, nonostante il mio odio, mia sorella mi attrae molto. Ad. es. non perdo mai occasione di spiarla d’estate mentre di fa la doccia in giardino, amo salire sulla terrazza e vederla mentre si insapona il seno, le cosce e la sua figa dal pelo rosso. Quello che ho scoperto l’altro giorno però finalmente mi darà l’occasione di vendicarmi e forse di assoggettarla al mio volere. Come dicevo prima, rovistavo tra le sue cose in borsetta, quando notai una boccetta di plastica, piena di un liquido bianco. A primo impatto pensai, sta a vedere che mia sorella dalle cannette è passata a qualcosa di più pensante, qualche droga sintetica da inalare o da fumare insieme alla sua preferita, l’erba. Invece no! quando aprii il contenitore, mi accorsi immediatamente che quel liquido cremoso aveva l’odore di sborra, usando dei guanti provai a tirar su parte di esso con un dito ed in effetti anche la consistenza corrispondeva. Finalmente avevo trovato la chiave della sottomissione di mia sorella, con quella scoperta potevo assoggettarla completamente al mio volere o farle fare una figura di merda con i miei genitori, come lei aveva fatto qualche anno a dietro con me. La sera quando torno a casa da lavoro, andò in bagno si lavò e quando arrivò al tavolo per cenare con i miei genitori, l’altra mia sorella Rosaria e me, era

visibilmente agitata. Fece cadere la rispettivamente l’olio sul tavolo, una posata per terra e un bicchiere nel lavandino mentre era intenta a sparecchiare. Dopo cena tutti eravamo riuniti sul divano a guardare un film e notai mia sorella Anna che prendendo sottobraccio mia sorella Rosaria, si allontanò e le sentì confabulare. Quando si allontanarono, mia madre, rivolgendosi a me mi chiese ‘Marco ma non ti sembra che tua sorella abbia un comportamento strano stasera??’ e io le risposi che in effetti qualcosa di strano c’era e che avrei indagato e lei avrei fatto sapere, già pregustando il momento della mia vendetta. Quando le mie due sorelle tornarono, si accomodarono di nuovo sul divano e non passarono nemmeno due minuti che mia sorella Anna mi prese sottobraccio e dicendomi che doveva parlarmi mi chiese di accompagnarla in camera sua. Una volta in camera sua, iniziò: ‘Marco, so che frughi periodicamente nella mia borsetta, ho 28 anni e non sono stupida!stamattina prima di uscire per il lavoro nella mia borsetta c’era una boccetta con una medicina di colore bianco, me l’ha prescritta il dottore, è il per il mio mal di testa perenne, perciò se l’hai presa tu ti prego di ridarmela!’ e io ‘ah e così che la chiamano adesso, medicina?!!? Ehehe è diventata tanto indispensabile per te??’, ‘ok caro il mio fratellino, l’hai aperta vero? Ti spiegherò tutto, tanto ormai hai 19 anni e siamo adulti tutti e due. Quello che è contenuto nella boccetta è lo sperma di Mario, il mio ragazzo..’, ‘perché dovresti avere lo sperma del tuo ragazzo in una boccetta, nella borsetta? Raccontami sono curioso’, risposi io. E lei completamente in imbarazzo, farfugliando disse ‘eeehh ecco, è che dobbiamo fare dei test medici, visto che a lungo termine vogliamo sposarci, vogliamo sapere se tutto va per il verso giusto’ ed io ‘ma dai sorellona, non raccontare balle, siete insieme solo da 2 mesi per quanto ne so, raccontami la verità altrimenti dico tutto a mamma e papà!’. Lei affranta, ma ormai sentendosi alle strette e senza alcuna via d’uscita decise di confessare: ‘ok Marco, confesso, quello sperma in realtà è lì perché devo berlo..’, ‘come??’ risposi io, stupito, ‘come sarebbe a dire , devo berlo? Cosa intendi?spiegati meglio, sono curioso, la storia si fa eccitante’, lei rispose che non le piaceva raccontare queste storie a suo fratello, ma che ormai si sentiva costretta a farlo e così iniziò a raccontarmi l’incredibile storia che le mie orecchie udirono: ‘bene Marco, non scandalizzarti ma soprattutto non dire mai a nessuno ciò che sto per raccontarti! Io e il mio ragazzo, scopiamo ormai regolarmente da più di un mese a questa parte, lo sai che io non sono una ragazza seria e a me, diciamo, non viene tutto così naturale.. ‘, ‘tutto naturale cosa ?’ chiesi, e lei rispose ‘ecco tutto, nel rapporto completo intendo tutto!Vedi fratellino, voi maschietti avete certe esigenze che con i miei fidanzati precedenti non ero abituata a soddisfare, semplicemente perché non me l’avevano mai chiesto”, ‘ma cosa?’ chiesi io, con il cazzo che mi pulsava sotto i jeans. ‘Cosa, cosa?!!! Ma non ci arrivi, vuoi dettagli? Mario mi ha chiesto che io prenda in bocca il suo arnese e completi il lavoro, capito ora?!!!! Ora, il problema è che io ho fatto il lavoro prima, ma solo a metà, non sono mai andata in fondo, sia perché non mi è stato mai chiesto, sia perché probabilmente non avrei voluto!’. Io, ormai con un cazzo alle stelle, le dissi impietosamente: ‘ah ho capito, bastava spiegarsi meglio!in pratica vuole che glielo succhi e che tiri su e ingoi tutta la sborra che puoi ingoiare!ci voleva tanto ? tutte lo fanno oramai e tu hai 28 anni e non lo hai mai fatto?!!!te lo avrei chiesto anche io se fossi stato il tuo ragazzo!’. ‘Ecco, vedi Marco, il problema è che io sono davvero attaccato a Mario e non voglio perderlo, quindi ho detto che, anche se è una cosa che mi disgusta, ci proverò e che pur di non perderlo prima o poi avrei fatto anche quello, così lui si è masturbato, ha messo il suo liquido nella boccetta che tu mi devi restituire e mi ha detto di iniziare a berlo dalla boccetta e che forse, visto che non lo tiravo su direttamente dal suo arnese, mi sarebbe sembrato meno volgare, ce l’avrei fatta e avrei imparato a berlo’. Questa storia si faceva sempre più fantascientifica e sentir parlare mia sorella di quelle cose sconce mi diede un grosso godimento interno!Così le dissi che capivo la sua storia,che le avrei restituito la boccetta ma che se non voleva che dicessi niente a nessuno avrebbe dovuto bere il liquido davanti a me, ma non quello del suo ragazzo, ma il mio!Comunque le dissi che non c’era fretta, di pensarci su e che il giorno dopo vi avrebbe dato la risposta.
Inutile dire che quella notte ero troppo eccitato, l’idea di vedere mia sorella bere il mio liquido, anche se solo da una boccetta, mi avrebbe eccitato come una bestia! Il giorno dopo mia sorella, dopo cena si presentò in camera mia, chiuse la porta a chiave e cominciò: ‘allora, preparata la boccetta con il tuo liquido??ho decido di bere il tuo, alla fine meglio ingoiare quello di mio fratello che il suo’ e io: ‘ brava sorella, vedo che ci capiamo. Il liquido non è ancora pronto, ma lo prepariamo subito. Stasera indossi una fantastica gonna di jeans stretti, siediti sulla sedia, allarga un po’ le gambe , così mi eccito, vengo nella boccetta e beviamo la medicina.’ ‘Non se ne parla proprio, tu lavori di fantasia, sono tua sorella per chi mi hai scambiato!’, e così presi a ri-miniacciarla, dicendo che avrei detto tutto ai miei e nemmeno il tempo di finire il discorso, che lei iniziò a spalancare le gambe. Indossava un paio di mutandine bianche di pizzo che lasciavano intravedere il pelo color carota, io insistevo dicendo di tenere le gambe belle spalancate così avrei potuto lavorare meglio e magari di scostare un po’ le mutandine così avremmo fatto in fretta e tutto sarebbe finito prima, anche perché rischiavamo che qualcuno bussasse alla porta prima o poi. Così mentre con una mano si teneva una delle due gambe per tenerle bene aperte, con l’altra si scostava le mutandine mettendomi in mostra un cespuglietto rosso carota dal quale era facile intravedere le labbra della sua gonfia figa. Quando lo spettacolino fu pronto aprì la cerniera dei miei pantaloni e iniziai a menarmi il cazzo con tutte le mie forze. Vedevo mia sorella che mi guardava e scrutava con fare voglioso e notai che col passare del tempo, mentre la mia mano andava su e giù sul mio cazzo, vedevo che con l’indice della mano con cui teneva le mutandine iniziava a sfiorarsi la figa. Io intanto stavo già per venire, iniziai a vedere un po’ di luccichio nello spacco della figa di mia sorella. Quella grande troia di mia sorella si stava eccitando a vedermi tirare una sega, si stava evidentemente bagnando. Io venni copiosamente nella boccetta, mi sorella non se ne accorse nemmeno, ormai la sua mano era passata dallo sfiorare il le grosse labbra, a lavorare freneticamente il clitoride, aveva gli occhi socchiusi e quando li apriva, il suo sguardo era solo dedicato al mo cazzo che continuavo a sbattere con violenza perché avevo capito che c’erano tutti i presupposti per farle bere due porzioni di sborra invece che una. Eravamo quindi in camera mia, io seduto sul mio letto che mi consumavo il cazzo a furia di fargli fare su e giù e mia sorella, seduta su una sedia, di fronte a me, con le gambe completamente spalancate che si masturbava, ansimava e si bagnava tutta guardando il la mia cappella.. Ad un certo punto sentì che la sua eccitazione saliva, iniziò a dire frasi del tipo ‘uhhm, ti piace Marco vero? Guardare tua sorella mentre si tocca?? Mentre si massaggia la sua fighetta ricoperta di peli rossi?’, sentì la sua eccitazione salire, la sentivo ansimare sempre più forte, ad un certo punto senti una specie di smorfia di godimento trattenuta, perché nel resto della casa comunque c’era tutto il resto della mia famiglia. Mia sorella aveva avuto un orgasmo. Non potei fare che venire anche io copiosamente per la seconda volta. Quindi mia sorella si ricompose ed esclamò ‘bravo fratellino, ora però tua sorella si ricompone, vedo che tu hai fatto il tuo lavoro e molto bene a quanto pare..’, io le risposi che adesso avrebbe dovuto ingoiare tutto! ‘Certo fratellino, siamo qui apposta vero ? non ho fatto mica tutto ciò perché sono una pervertita e volevo masturbarmi davanti a mio fratellino innocente! L’ho fatto solo perché voglio superare questo mio limite, ognuno ha dei limiti e deve lottare per superarli perciò passami la boccetta che lo butto giù tutto d’un fiato!’ Così feci, le passai la boccetta, aprì la bocca e si fece colare tutto il liquido bianco e cremoso in gola. Arrivata a metà boccetta mi chiese se era abbastanza, ma io gliela strappai di mano e mentre con una mano tenevo la boccetta con l’altra le strinsi la bocca all’altezza delle mandibole per fargliela spalancare e le feci ingoiare tutto il resto della boccetta. La sentì emettere dei strani rumori tipo gorgoglii, ma alla fine deglutì, era tutto in pancia! Fece una faccia che lasciava intuire che non aveva bevuto il suo liquido preferito ma poi esclamò, con le labbra che mostravano gocce di sborra qua e là e con un alito che emetteva un odore di sperma misto a urina: ‘ok, grazie fratellino sei stato molto gentile, non so se sono già pronta ad ingoiare quello di Mario, perciò magari facciamo qualche tentativo altro..’e io le dissi ‘non ti preoccupare la mia sborra è a tua completa disposizione!’,così mi fece l’occhiolino, mi diede un bacio sulla fronte e uscì dalla mia cameretta’

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