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Racconti erotici sull'Incesto

Mia sorella Giuseppina 23

By 28 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
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Sequenza di
Mia sorella Giuseppina
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Mia sorella Giuseppina Cap. 23

Come li ha visti, ha fatto uno scatto spaventata rimanendo gocciolante fra le porte dei pannelli doccia.

‘Hai bisogno del nostro aiuto?’ Ha chiesto mentre l’osservano come effettua un sospiro più profondo del solito. Immediatamente sui loro visi compare un sorriso vedendo come le tette si sono sollevate e abbassate, mettendo in risalto i duri capezzoli.

Decide infine di uscire dalla doccia e si mordicchia il labbro inferiore pensando e soppesando alla sua domanda. I pensieri corrono veloci cercando le parole adatte.
‘Mi impresteresti il rasoio?’

‘Il rasoio? Certamente, uso quello elettrico.’

‘Andrà benissimo.’ Cercando di sorridere rassicurata.

‘Per fare cosa?’

‘Ecco.- Si dice fra se.- Speravo che non lo chiedesse.
‘A volte un ragazzo non ci arriva a certe livelli d’intelligenza, non è vero?’

‘Sorellina, vedi di non allargarti troppo. Ora siediti sulla tavoletta del water e allarga le ginocchia.’

Con le dita si gratta i peli ancora umidi per la doccia appena finita. Li osserva come se fosse l’ultima volta che vede la sua lanugine scura. Si asciuga con una rapida passata su tutto il corpo evitando di soffermarsi troppo sui punti erogeni.

‘L’ho sempre detto, una ragazza rasata è più eccitante e soprattutto si bacia meglio.’ Ridono entrambi guardandosi a vicenda, smaniosi di osservare cosa sta per accadere.

Un certo sorriso compare sulla faccia di Giuseppina mentre le guance le si arrossano pensando alla lingua saettare fra le piccole labbrine e sul clitoride.
‘L’ho fatto solo una volta e da sola è realmente difficile vedere’- Cercando di deglutire.- Là in mezzo. Non ho nessun problema se ti offri ad aiutarmi.’

Ridono entrambi per la situazione creatasi.
‘Visto che sei così disponibile, non hai nulla di incontrario se registriamo l’evento. Non è vero?’

Per la sorpresa della richiesta, la bocca le si secca e cerca di inghiottire la saliva come se si fosse bloccata a metà gola.
‘Ce’ Certamente!’ Risponde timidamente.

Come torna Tommaso ha la videocamera accesa.

‘Bene.- Staccando dalla presa elettrica il rasoio.- Ora possiamo incominciare. Appoggiati contro la parete. Sposta il sedere in avanti fino al bordo e allarga le gambe più che puoi.’

‘Attento a non tagliarmi.’ Ansima impaurita mentre lui si inginocchia davanti a lei.

‘Stai tranquilla. è un rasoio elettrico. Prima ti svolto i peli e solo dopo te li rado.’ L’ha assicurata dolcemente.

Lei continua a lisciare il monte di Venere, che presto sarà depilato.

Spostatale la mano, ha afferrato alcuni peli e inclinando il rasoio ha effettuato la prima passata. Invece di lasciare cadere i peli li ha raccolti con attenzione e li ha deposti sul bordo del lavandino.
‘Questi li conserverò per la vita.’ Ha detto con un ampio sorriso.

Le piaceva come l’accarezzava mentre lentamente tagliava via i peli che ora cadevano sull’asciugamano posto sotto al sedere, ad ogni inesorabile passata. Non ha spostato mai gli occhi nei pochi minuti in cui lui finisse il primo lavoro. Non aveva poi molti peli si dice fra se. Ha controllato di persona passando con i polpastrelli della mano e ha sorriso nel sentire come l’avesse rasa e setosa.

‘Ora il rasoio!’

‘Ora il rasoio.’ Ha ripetuto lei con un mezzo sorriso.

Cambiato il congegno l’ha acceso facendo echeggiare per la stanza l’inconfondibile ronzio del rasoio elettrico. Quando l’ha toccata, una scossa elettrica ha percorso i suoi nervi facendola fremere mentre alcuni peli venivano strappati.

Ha gemuto per il dolore mentre ha osservato attentamente ogni sua mossa. Poteva sentire chiaramente come se avesse i nervi esposti mentre i peli venivano tagliati via. Ha iniziato dalla parte superiore mentre le vibrazioni si spandevano piacevolmente attraverso il corpo.

Ha interrotto come si è avvicinato al clitoride e si è abbassato ulteriormente. Giuseppina ha intuito chiaramente cosa volesse fare suo fratello e l’ha aiutato nell’aprire le gambe più che ha potuto.

Si è stupito nel vedere come le piccole labbra si fossero aperte come una bocca affamata. Su tutto spiccava il rosso vivace della sua carne interna, mentre solo un poco più chiaro erano le labbra esterne.

Tommaso ha zummato con la videocamera registrando ogni singolo particolare anatomico.

Michele ha ripreso il lavoro accendendo il rasoio. Con la mano libera ha spinto le labbra delicatamente da un lato mentre il rasoio puliva lungo il taglio fra le gambe. è partito da molto indietro e come è arrivato vicino al clitoride le vibrazioni l’hanno fatta gemere.

‘Ooooohhhhhhhh.’ Ha urlato, come le vibrazioni del rasoio sono arrivate più vicine e più forti al bottoncino del massimo piacere.
Lentamente si sono attenuate come il rasoio è tornato per finire la parte inferiore fra le piccole labbra. Un ghigno è comparso sulla faccia di suo fratello mentre l’osserva per un attimo.

Ha ripetuto lo stesso lavoro anche sull’altro lato e si è assicurato che anche le cosce non avessero peli e il lamento di sua sorella si è ripetuto come si è avvicinato al clitoride.

Continuando a lavorare sul ventre, ha lasciato un rado filetto lungo la parte centrale partendo dalla fessura della figa e interrompendosi appena a metà del pube. Oltre a questi, aveva lasciato alcuni peli ricci sulle labbra e attorno al clitoride.

Ha spostato ancora le labbra da un lato ed è tornato a lavorare lungo il taglio precedente mentre lei lo asseconda aprendo maggiormente le gambe.
Nuovamente era partito dal basso, avvicinandosi lentamente al clitoride.

Le piccole labbra vibravano facendola impazzire di piacere.
‘Ooooohhhhhhhh!- Geme.- è come se avessi una scarica elettrica continua!’

Come si è avvicinato al clitoride non ha più potuto resistere e si è mossa obbligandolo a fermare il lavoro per poter respirare.

‘Tutto ok? Posso finire?’
Lei non risponde, si limita ad un timido accenno della testa.

Michele controlla spostando da un lato le piccole labbra della vulva e riacceso il rasoio riprende ad ultimare il lavoro.

Come prima, le vibrazioni la fanno impazzire. Le sente chiaramente spandersi all’interno dell’utero e su, su oltre alla bocca dello stomaco. Ha l’impressione che suo fratello stia lavorando più lentamente del solito e come arriva vicino al clitoride le vibrazioni si trasformano decisamente in piacere intenso. Trema tutta ma il nodo allo stomaco le blocca la respirazione e nuovamente è costretta a fermarlo effettuando un salto all’indietro.
Ansante. ‘Com’è? Mi passi lo specchio?’ Ha chiesto in un filo di voce cercando di respirare profondamente.

‘Certamente.’

Come l’ha avuto in mano, ha guardato che il lavoro fatto, era meglio della volta precedente. ‘Decisamente il tocco maschile è il più competente in queste cose anche se era la prima volta che lo facevo.’ Si dice fra se.
Con rammarico ha visto che è tornata bambina. Le piaceva sentire sotto alle dita le setole riccioline dei peli. Le labbra spiccavano impunemente all’infuori, rosse, e solo una sottile riga di peli partiva poco sopra il clitoride per fermarsi dopo poche dita. Si è accarezzata è ha notato come fosse liscia e sensibile e i peli rimasti le davano una sensibilità unica.

Finito guarda compiaciuto e si trattiene dal darle una leccata al clitoride prominente. Le labbra pendono invitanti.
‘Hai una figa bellissima sorellina.- L’osserva mentre continua ad accarezzarsi compiaciuta.- Ora ti spalmo un poco di crema dopo barba.’ Le dice mentre si alza per aprire l’armadietto di fianco allo specchio.

‘Ma sei matto! Quello brucia come il fuoco!’

Incurante delle rimostranze. ‘Tieni massaggiati questa crema.’

Lei incredula e sgranando gli occhi per tanta gentilezza guarda il flacone e legge after sciare.
‘Non brucia mica?’ Rimarca intimorita guardandolo perplessa.

‘Ma no, stupida. Provala e vedrai. Serve contro le piccole irritazioni da lametta.’

Sempre più angosciata e con il cuore in tumulto, esegue titubante.
Se ne versa una grossa porzione sulla mano e con due dita ha incominciato a spalmarla. Il profumo le ha riempito immediatamente le narici.

‘Ohiii! Pizzica!’

‘Un poco, se si è irritati. Ma non ti fermare finisci.’

Le piaceva spalmarsi la crema. Sentiva sotto ai polpastrelli come fosse liscia e morbida.

Ha stretto i denti e respirato rumorosamente mentre spalmava la crema sul pube con entrambi le mani. Sentiva come la crema le bruciasse soprattutto attorno alle piccole labbra. Ha aperto maggiormente le gambe e ha soffiato leggermente in cerca di un refrigerio piacevole. Ha messo le mani nuovamente all’interno delle gambe e con una carezza unica è salita dal basso verso l’alto. Una parte della schiuma è entrata all’interno delle labbra e sul clitoride. Ha sentito come il piccolo pizzicorio fastidioso è cambiato trasformandosi in una vampata di calore. Le sembrava che avesse acceso un fuoco in mezzo alla figa. La sensibilità era tale che non poteva resistere ulteriormente.

‘Ooooohhhhhhhh! Questo brucia! Devo lavarmi subito!’ Ha supplicato disperatamente muovendo al contempo le gambe e soffiando incessantemente.

Michele come il miglior fratello del mondo si è subito dedicato ad aiutarla.

Invece di portarla per un lavaggio accurato sul bidet, si è nuovamente inginocchiato per darle il suo aiuto personale. Il gusto sulla lingua della crema da barba, non era poi tanto male e non si è soffermato ulteriormente a pensarci.

Il tocco della lingua calda che bagna il clitoride le stava lenendo il bruciore ma le stava facendo incominciare un altro.
Dopo alcune passate successive di lingua, tenendo le gambe larghe, l’ha afferrato per entrambe le orecchie e l’ha spinto contro al clitoride.

Bloccato com’era, ha potuto solo succhiare e mordicchiare delicatamente. Giuseppina ha gemuto sempre più forte per arrestarsi solo quando lui ha sollevato la schiena.
Si è preso il cazzo duro in mano e l’ha guidato fra le piccole labbra umide della figa.

L’ha sentito chiaramente farsi largo all’interno della vulva. Percepiva distintamente la cappella calda del cazzo entrare in lei. Com’è arrivato tutto in lei e si è fermato, i peli del pube del fratello la solleticavano piacevolmente.

Non si è mosso subito. è rimasto fermo per sentire la sensibilità delle contrazioni attorno al cazzo. Ha mosso deliberatamente in circolo il bacino e il clitoride così esposto l’ha fatta gemere fortemente. I peli si strusciavano sulla sua pelle sensibile e nuda.

Scopare in quel modo non era molto facile. Era un poco troppo in alto rispetto al cazzo così Michele si è rizzato sulle mani appoggiandole al bordo del water.
Lei ha capito e per meglio sentire la dura consistenza andare avanti e indietro dentro di lei, l’ha abbracciato stringendolo al collo e con le gambe attorno alla vita incrociandole dietro la schiena. Con il pube leggermente piegato lo sentiva andare avanti e indietro eccitandosi sempre più e bagnandosi sempre più.

Ha sepolto la bocca nella spalla di Michele per soffocare un grido scioccamente, al pensiero che Tommaso li stava registrando. Distoglie gli occhi provando a non guardarlo e lasciandosi andare alle sensazioni che la stanno inebriando.

Ha spinto più forte del solito ed è entrato profondamente sbattendo contro la cervice. Lei ha gridato fortemente rimanendo stordita e senza fiato al suo orecchio.

Per un secondo lei ha pensato che le avesse rovinato qualcosa dentro ma lui non si è arrestato e ha spinto ogni volta sempre più forte. Si è limitata ad aprire le gambe per permettergli di muoversi più agevolmente. Ha incurvato leggermente ancor più il bacino e ora ad ogni spinta il coperchio del water scricchiolava rumorosamente.

Aiutato dalla ritrazione della pancia è andato dentro e fuori come un martello pneumatico, i loro corpi che sbattono l’uno contro l’altro carnalmente.

Non riusciva a distogliere lo sguardo dalla videocamera e la guardata come ha osservato lui.

Tommaso era in piedi a pochi passi da loro. Stava registrando compiaciuto per lo spettacolo offerto. Vedeva chiaramente il cazzo del fratello entrare e uscire da dentro a lei. Mentre con una mano filmava, con l’altra si accarezzava in una sorta di masturbazione leggera il cazzo durissimo. Ha filmato l’espressione di puro piacere di lei. L’ho sguardo trasognante e vederla attraverso l’obiettivo era di puro piacere.

Le è venuto da ridere a confrontarlo con una matita o un pennarello, in ogni modo, il cazzo era rigido come un paletto d’acciaio e le dita lo stavano stringendo duramente mentre l’osservava.
Una scossa di eccitazione la percorsa tutta. Le piaceva che lui la stesse osservando. Desiderava poter succhiare il cazzo ed assaporare lo sperma di quelle palle che vedeva dondolare. Non le importava molto che la stesse filmando. Ha baciato Michele in bocca e lui ha contraccambiato lungamente e selvaggiamente. Le lingue si sono cercate e con le labbra premute le une contro le altre impedendo ai due amanti di poter respirare agevolmente.

Michele la stava scopando con sempre più foga. L’orgasmo le stava montando da dentro, dalle sue profondità. Mugolii sempre più forti e alternati di lei stavano per indicare l’apice del piacere quando l’orgasmo selvaggio è esploso. Il piacere le è venuto inaspettato da dentro di lei. Urla e si dimena tutta. Michele non ha fermato le sue spinte profonde e ha continuato imperterrito. Sentiva come i muscoli vaginali stringessero il cazzo facendolo godere e ritardare al contempo il piacere.

Presa dal piacere ha stretto nelle mani in una sorta di presa delle maniglie le dure chiappe di suo fratello. Assecondava e spingeva con lui selvaggiamente fino a che entrambi non stessero urlando nell’orecchio di uno nell’altro. Spasmi sempre più forti e spinte sempre più prolungate hanno accompagnato le ondate di sperma che si riversano dentro al suo utero. Le spinte di lui si sono fatte via, via sempre più lunghe fino a fermarsi del tutto.

Tommaso li stava registrando ed era sempre più eccitato. Entrambi sudati, col respiro corto e tremavano ancora.

Giuseppina aveva lasciato la presa al sedere e ora restavano i segni rossi delle sue unghie. Lentamente si sono lasciati. Lei si è abbandonata con le braccia lunghe a toccare quasi a terra e con le gambe aperte ancora a squadra. Lui con un gemito, si è seduto a terra appoggiandosi contro la vasca da bagno.

Tommaso ha registrato come il cazzo luccicasse di umori e i peli fossero bagnati e impregnati. Dalla figa palpitante e aperta, fuoriusciva una lunga bava bianca fatta di sperma e umori di lei.

Solo quando ha visto chinarsi il suo amico si è ricordato di lui e ha sorriso all’obbiettivo. Non si è coperto. Ha lasciato che lui lo filmasse tranquillamente mentre le forze andavano via, via scemando. Osservando dove la telecamera ora si era soffermata ha potuto notare un lungo rivolo biancastro fuoriuscire dalla figa e la stessa ricoprire tutto, come il coperchio del water e il piccolo buchetto del sedere.

Appoggiata la videocamera al bordo della vasca, ha scavalcato le gambe di Michele e si è inginocchiato fra quelle di lei.
Con il cazzo duro in mano, lo ha guidato fra le piccole labbra umide della figa.

Ansante e sfinita, non era in grado di muoversi e l’ha lasciato fare concentrandosi solo al piacere che ne deriva nel sentire come la cappella si facesse largo all’interno della vagina. Ha sentito chiaramente il cazzo farsi largo dentro di lei e brividi di piacere continuavano a venire insieme a ondate di calore e brividi.

Come è arrivato tutto in lei, non si è mosso subito. è rimasto fermo per assaporare il calore intenso e le contrazioni vaginali attorno al cazzo. Era al limite solo percependo quelle scosse meravigliose. Ha preso le tette e le ha palpate vistosamente per poi attanagliare fortemente fra le dita i capezzoli e liberandoli solo quando l’ha sentita gemere.

Ha provato a muovere il bacino ma scopare in quel modo non era agevole. L’apertura della figa era un poco troppo in alto rispetto al cazzo. Pensava di farle il culo ma prima doveva chiedere il permesso a suo fratello.
‘Con le mani aggrappati fortemente al mio collo e stringi le gambe dietro la schiena.’
Lei ha capito ma non immaginava mai che si volesse alzare in piedi.

Si è sollevato e lei con lui. Per alcuni lunghi istanti lei era letteralmente sollevata dal solo cazzo fintanto che lei non ha incrociato i piedi dietro di lui e bloccandosi coi talloni al suo sedere.

Con un ghigno e un gemito finalmente la presa da sotto al sedere e si è alzato definitivamente in piedi diritto. Si è girato lentamente e la sbattuta contro la fredda parete.

Le piastrelle erano gelate rispetto alla pelle calda. Sospira fortemente sorridendo per come è messa. Le gira la testa mentre sempre più forte cerca di stringere le gambe con i piedi incrociati dietro la schiena. Si è aggrappata a lui abbracciandolo al collo, mentre le mani forti di lui, la sorreggevano da sotto le natiche.

‘Mmmhh!- Geme.- Non potrai mai dire che un nuotatore non è forte!’

Il cazzo affonda in lei facendola fremere. La sbatte fortemente andando dentro e affondando ogni volta nelle sue profondità uterine. Ha l’impressione di essere letteralmente impalata sul cazzo. Rimbalza lasciandosi guidare al ritmo imposto da lui. Si limita a stringere le gambe e a respirare. L’orgasmo le sta nuovamente montando dentro e cerca di muoversi accelerando il ritmo della scopata.

Stretto fortemente il cazzo fra i muscoli vaginali, non può più resistere e un grido di piacere, accompagna i caldi schizzi di sperma che si riversano in lei.
Apre gli occhi spalancandoli sentendo gli schizzi caldi riversarsi profondamente in lei e gode soffocando l’urlo di piacere. Trema erotizzata e impaurita, consapevole di rischiare di rimanere in cinta. Anche se gli spasmi di piacere sono sempre intensi, avverte il caldo liquido bruciare in lei e come il cazzo pulsi e tremi.

Le tremano le gambe ed entrambi i corpi sono stretti fortemente uno contro l’altro sudati. Lentamente l’adagia nuovamente sul coperchio del water, gemendo stancamente e felice per essere seduta. Con rammarico pensa a quello che è appena accaduto. Le sopracciglia si aggrottano torve e il viso si rabbuia.

Soddisfatto e sfinito si accascia sdraiandosi a terra di fianco al suo amico. Di fronte alla faccia, la figa aperta di Giuseppina con le piccole labbra rosse e gocciolante di umori.

Il respiro le si fa via, via sempre più regolare e i pensieri si concentrano sempre più su uno solo, in una domanda angosciante. ‘Sarò forse in cinta?’
L’animo è sempre più in subbuglio.

‘Quali sono i tuoi programmi per il pomeriggio?’ Le chiede il fratello.

‘Vado in spiaggia.’

‘Brava, pulisci il bagno e poi vestiti.’ Mentre traffica con la telecamera e la spegne. Accostatosi al lavandino si lava i peli del pube e il cazzo seguito poco dopo da Tommaso.

‘Sorellina, facci un piacere. Non lavarti. Resta in quel modo fino a che non te lo dico.’
Accompagna la richiesta con una carezza. Parte dal ginocchio e sale lungo l’interno coscia arrivando al clitoride e facendola tremare.
‘Mi raccomando, pulisci il bagno.’

Angosciata, avvilita e sfinita per il troppo godimento cerca di alzarsi e si avvia verso la camera da letto. Le gambe non la sorreggono e ha tutti i muscoli che le dolgono. Continua a pensare a quello che le è accaduto e un fremito le scuote i nervi. La figa ancora palpita e passato un dito lungo il taglio della vagina freme e sospira. Si guarda il polpastrello e nota la ciprigna bianca. L’annusa più volte e l’assaggia. L’assapora cercando segni e gusti riconoscibili. Nuovamente effettua la stessa operazione, non riconoscendo il proprio gusto o quello dello sperma di loro.

Si sdraia sul letto con la voglia di piangere, accaldata e con la figa che freme. Si rannicchia su un fianco e ascolta il battito del cuore.

Con un soprassalto, viene svegliata dal fratello. Non si era accorta di essersi addormentata. Il fastidio che percepisce è chiaramente dato dal dito di lui infilato nella figa in cui preme al contempo il clitoride sensibilissimo.

‘è ora che ti alzi. Ti vesti e pulisci il bagno. Fra poco andiamo al ristorante a mangiare.’

Guarda l’ora e nota che è tardissimo. Fatto ricorso alle ultime riserve di forze, si avvia verso il bagno a dare una rapida sciacquata anche al corpo. Finito, indossa il costume e il camicie per andare in spiaggia.

Seduto a guardare la televisione in salotto, la vede comparire. Dai lembi aperti, nota il minicostume giallo. Sorride fra se, pensa che stia ancora gocciolando sperma per via della trasparenza umida che si intravede.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it anche msg nelle poche volte che sono collegato.

Ultima correzione 18-08.-07

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