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Racconti erotici sull'Incesto

monica , un culo da favola e non solo…

By 22 Gennaio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo gigi e vi racconto cosa m’è successo quand’ero giovane . dei nostri parenti che abitano in toscana , mi avevano invitato a casa loro . vivevano a due passi dal mare e ci ero andato volentieri .la figlia protagonista del racconto , si chiama monica . era più grande di me di qualche anno , aveva già la patente e la macchina . ci conoscevamo poco ma nel giro di una settimana eravamo complici nel combinarne di tutti i colori .Un caldo pomeriggio di settembre mi disse ‘ vieni al mare con me ? sono gli ultimi giorni di sole e voglio godermeli . le mie amiche mi hanno dato buca ma ho paura ad andarci da sola ‘ quella proposta non mi allettava ma accettai ricattandola ‘Ok ma solo se mi prometti che non mi farai star lì come un cretino ‘ ‘cosa vorresti dire ‘ ‘ ‘ al mare ci si spoglia hai capito ? ‘ lei per la contentezza mi schioccò un bacio sulla guancia dicendo vagamente ‘ vedremo come butta ‘ e così rassicurato andai con lei. ‘monica non era certo la bellezza che tutti sognano, ma non era nemmeno da buttare , aveva un bel viso annerito dalla tintarella, capelli neri sulle spalle , seno normale ma il culo , che culo ‘ era il suo pezzo forte . a mandolino con quel pò di cellulite che non guasta .più di qualche volta l’avevo spiata quando si svestiva”che seghe’aveva il triangolo pubico scuro e folto, scuro come i capelli ma quel culo.. che spettacolo !!!! pensavo ‘ quando mai potrò sverginare quel culo da favola” In macchina andammo verso una spiaggetta poco conosciuta e perciò tranquilla . mi disse che ci andavano tutta estate con la compagnia e qualcuno con cui fare il bagno e divertirci l’avremmo trovato . guidava con prudenza e parlavamo delle solite cose’ mi aveva confidato che da poco aveva terminato una storia ed era triste. A volte prima di dormire si sfogava con me ‘.forse le mancava il cazzo del suo ragazzo . percorremmo una stradina in mezzo ad una fitta pineta e lasciammo la macchina all’ombra a poca distanza dal mare . anziché andare verso il mare s’incamminò nella pineta . notai che non stava tanto bene, aveva quasi difficoltà a camminare , era sbiancata in viso e le chiesi cosa avesse . mi rispose ‘Nulla di speciale , stai tranquillo ‘ dopo pochi passi mi disse ‘ mi addentro tra la boscaglia , faccio subito ‘ sentii dei rumoracci ed un odore’. ahhh che odore . Passò ancora un po’ di tempo e di monica nemmeno l’ombra . decisi di andare a cercarla .. prima sorpresa . era accovacciata dietro un cespuglio con gli slip sulle ginocchia e stava cag’ rincuorato aspettai ma quando si accorse della mia presenza scoppiai a ridere ‘ vorrei farti una foto ‘ ‘ la schernivo ‘ ‘ se ti vedessero le tue amiche in questa posizione ”Misi le mani davanti al naso un po’ per finta e un po’ per non sentire quel fetore .. e non trovò di meglio ‘ Che cazzo hai da guardare? vattene , m’imbarazzi ‘ era finito il tempo delle risate, mi venne spontaneo guardarla in quella posizione. tra le sue gambe aperte vedevo la fitta peluria del pube scura e quel bel culone’ mi stavo eccitando, ma mi allontanai..’non riuscivo a togliermi dalla mente quelle mutandine lasciate a mezz’altezza , la figa pelosa ,le chiappe invitanti’. si trattava pur sempre di mia cugina, non potevo pensare a quelle cose con lei’ finalmente arrivammo alla spiaggia .monica restò con i calzoncini ma si sfilò la maglietta ‘era senza reggiseno ed apparvero le sue belle tettone sode con i capezzoli svettanti’. andammo sulla spiaggia a prendere il sole . quello che avevo visto non poteva lasciarmi indifferente , nascosi la mia erezione e proposi di andare a fare il bagno . in acqua monica tornò allegra come al solito, nuotavamo , giocavamo a buttarci l’acqua addosso e a fare i tuffi l’uno sulle spalle dell’altro mentre ogni tanto la sfottevo. ‘ sento ancora una certa puzza’ te la sei fatta addosso? ‘ fece l’incazzata ‘ tu sai fare solo lo stupido , certo che se con le ragazze fai sempre così , raccoglierai solo rifiuti ‘ ci restai male e le risposi scocciato . si avvicinò per farsi perdonare però mi buttò l’acqua ed iniziammo a giocare alla lotta . ogni tanto mi scappava la mano nelle sue zone proibite, lei faceva finta di niente, mi stavo eccitando da morire’ per sbaglio una sua mano sfiorò il pene in massima erezione . si fermò sorridendo ‘ guarda un po’ il mio cuginetto è diventato uomo” e rideva divertita . Iniziò a toccarmelo mi sentivo esplodere . monica rideva e mi diceva ‘ mamma quant’è grosso, non ne ho mai toccati di così , beata quella ragazza che lo prenderà ‘ parlava con gli occhi sbarrati ma io ero come in trance . allungò una mano palpandolo e strizzandolo ‘ non me lo sciupare con le mani te lo sciupo io’ ero stordito da quelle palpate sapienti che mi stavano eccitando da morire . stesi sulla sabbia ci godemmo il sole . il cazzo non si era più smollato e con il cuore che batteva allungai una mano toccando la sua patatina .gliela accarezzavo da sopra i calzoncini e mi lasciava fare’infilai una mano . aprì un po’ le cosce’un mio dito s’infilò tra le grandi labbra . la sentii trattenere il respiro e dire sottovoce ‘ cosa fai cosa vorresti ‘ mi alzai sfilando i calzoncini . monica sgranò gli occhi vedendo il cazzo, lo prese in mano ‘ com’è bello grosso non credevo ‘ me lo menò scappellandolo ed allungò la lingua’il paradiso !! la sua lingua lo picchiettava e l’avvolgeva tutto , me lo menava . con una mano le accarezzai la figa ‘ prima ho visto il tuo bosco fammelo vedere ‘ si mise in ginocchio si guardò in giro e prendendomi per mano mi portò nel fitto dei cespugli ‘ guai a te se lo dici a qualcuno ‘ che spettacolo quella figona nera..il mio dito entrò quasi tutto’era calda , umida e mi venne spontaneo far scorrerlo dentro ‘ ahiii fai pianino se vai così in fondo mi fai male ‘ prese la mia mano guidandola lentamente .chiuse gli occhi ‘ bravo , così adesso continua da solo ‘ appoggiò le mani in terra allargando le gambe..il mio dito la frugò dappertutto poi monica mosse il corpo avanti e indietro’ ‘ bravo gigino , bravo continua” socchiuse gli occhi , si leccava le labbra i suoi movimenti divennero sempre più veloci . il mio dito nuotava in un umore caldo ‘ come sei bravo gigi , prova a mettere dentro due dita ‘ m’inginocchiai e continuai a muovere le dita nella figa’.monica era ad occhi chiusi sospirava , dimenava il corpo e più le mie dita si muovevano più si agitava ‘.’ vengo gigi vengooo ‘ il suo sembrava un ululato e dopo una serie di scosse frenetiche rallentò i movimenti’ si stese supina , il suo addome sobbalzava ‘ monica ti ho fatto male ? ‘ con la testa fece ‘no ‘ e quando si calmò mi fece sedere vicino e con il viso serio mi disse ‘ devi giurare di non dirlo a nessuno ‘ restammo così stesi e muti per parecchi minuti’il tempo passava ma il mio cazzo era sempre duro ..monica allungò una mano ‘ ohh povero gigi mi ero dimenticata di lui chissà come ti farà male ‘ s’inginocchiò davanti a me . mi sfilò i calzoncini’e sbarrò gli occhi ‘ ma gigi che bel cazzo che hai ‘ si leccò le labbra e me lo prese in bocca non sapevo cosa fare e cosa dire ‘ gigi lasciami fare vedrai come ti piacerà ”.e mi tirò il primo pompino della mia vita !!!! in una mano teneva i coglioni , con la lingua leccava la cappella e con l’altra mano me lo menava scappellandolo da farmi male’ non le dissi niente per farla continuare a menarlo ‘sentivo il cazzo pulsare , fremere , il mio corpo era tutto in subbuglio . ogni tanto monica si asciugava le labbra con il dorso della mano ‘ ma tu non vieni mai mi fa male la mandibola ‘ e con delle ultime veloci menate sentii il cazzo fremere e sfogarsi . al primo lancio monica sfilò il cazzo dalla bocca ma la sborra le schizzò sugli occhi colando sul viso’ era ancora senza i calzoncini si sdraiò a cosce spalancate’avevo visto delle leccate di figa sui giornaletti porno’.allora erano delle rarità . ‘ sai che sei stata brava a farmi godere , se mi lasci provo a farti godere anch’io ‘ rise e poi disse ‘ cosa vuoi saper fare ad una donna ‘ alzò il culo e si lasciò sfilare le mutandine’che bosco nero ‘mi aveva da poco fatto sborrare ma il cazzo si mise in tiro . con un dito partii da sotto e salii facendo scorrere il dito sulla figa . avevo il cuore che sembrava voler uscire dal petto . monica mi prese la mano insegnandomi cosa e come fare .. chiuse gli occhi ma muoveva il corpo avanti e indietro . il mio dito spariva e ricompariva dalla figa , appoggiò le mani sul terreno spingendo con il bacino ‘sìì piccolo sei proprio bravo ahh che bello ‘per un momento sembrò fuori dal mondo , si dimenava gustando il dito ..avevo preso coraggio e le menavo la figa’sui giornaletti porno avevo visto gli uomini leccare la figa’le foto mi avevano nauseato’ ma se lo facevano doveva essere bello ..’ monica mi senti ? ‘ annuì con la testa ed io con un filo di voce ‘ posso baciartela ? ‘ uscì da quella specie ti torpore , mi accarezzò ‘ sai almeno come si fa ? ‘ il mio timore era scomparso ‘ tu pensa a stenderti ed aprire le gambe , poi mi dirai se so fare qualcosa o no’ appoggiò la testa in terra piegò le gambe’per la prima volta vedevo una figa spalancata e dal vero !!!! e balbettai ‘ com’è bella la tua figa ‘ allungai la lingua ritraendola subito’sapeva di pipì , ma se gli uomini infilavano la lingua perchè non potevo farlo anch’io ? la prima leccatina fu fugace la seconda più coraggiosa..la terza più prolungata . monica muoveva il bacino offrendomela ‘ ti ho fatto male ? ‘ allungò la mani e stringendo il mio capo ‘ continua , sei bravo ti guido io la testa ‘ ben presto la sentii fremente , muoveva il corpo offrendomela . la sentivo sussultare , faceva dei sospiri prolungati . la fighetta cominciò ad inumidirsi e poi a spruzzare gocce calde e amarognole’ ‘ mi stai facendo venire gigi , continua è troppo bello sei bravo lecca , leccalaaa ‘ al colmo del piacere puntò i piedi per terra alzandosi ed alzandomi’ormai ero in uno stato di semi incoscienza leccavo , succhiavo , leccavooo ‘ vengo gigi , vengooo , ahh vengooo ‘ le gocce divennero un rivolo che sgorgava dalla figa’la sentivo sussurrare qualcosa poi mi disse ‘ togliti i calzoncini e girati ‘ non capivo cosa volesse e quasi urlando ‘ girati che te lo succhiooo ‘ prese tra le labbra la cappella e me la succhiava con una passione’ lo scappellava . godevo come un animale e succhiavo’ succhiavoo’ ‘ monica sento la sborra scorrere ‘ non riuscii a finire la parola che le sparai un fiotto di sborra in bocca’evidentemente non se l’aspettava le andò di traverso e tossì , tossì” oh bischero è il modo di sborrare , almeno avvisami ‘ con calma ci stendemmo fianco a fianco respirando a fatica e senza parlare . mi sembrava impossibile aver fatto una cosa simile’e sborrare in bocca ad una donna . con una mano le accarezzai il viso ‘ scusami se ti ho sborrato in bocca , è partita all’improvviso ‘ si mise supina , i suoi occhi sembravano brillare ‘mi diede un lungo bacio sulla bocca ‘ ti avevo detto che hai un bel cazzo grosso , sei diventato un uomo , dovrà restare un segreto tra noi due , se lo sa mamma mi frusta e non potremo imparare tante altre belle cose ‘ ci baciammo a lingua in bocca’le ore erano volate andammo in mare per lavarci monica prese una mia mano e l’appoggiò sulla figa ‘ lavamela bene ed anche un pò dentro ma senza andare in fondo ‘ le piaceva , si leccava la lingua . il mio cazzo s’indurì impennandosi e la cappella uscì dall’acqua ..monica la vide e rise fino alle lacrime ‘ è la prima volta che vedo una cappella galleggiante ‘ tornammo verso casa . nessuno parlò durante il tragitto ma giunti vicino a casa monica mi disse ‘ fammi un po’ vedere quei giornaletti delle donne nude , magari possiamo fare quello che fanno loro e vedere se ci piace ‘ cominciò così quasi per caso la mia ‘ scuola di sesso ‘ ma non so dirvi chi era l’allievo o il maestro . so solo che ne abbiamo fatte di tutti i colori e in tutte le posizioni’. Dopo quella volta ci eravamo visti saltuariamente.
Mi ero sposato , lavoravo e nell’autunno di molti anno dopo mi trovai per lavoro nella zona dove abitava monica . . ma chi si ricordava com’era la casa e dov’era’. Il sole stava tramontando e sconsolato entrai in un bar per bere e mangiare qualcosa . mi sentii toccare su una spalla ‘ gigi o che tu fai in codesto posto ‘ ci abbracciammo si sedette al mio tavolo e parlammo ricordando la nostra gioventù . volle sapere tutto di me ‘ gigi dove vai a dormire ‘ le dissi che cercavo un albergo ‘ se vuoi ti ospito ‘ saliì in macchina e andammo a casa sua . ‘ ti ricordi quel giorno in pineta ? ‘ scoppiò a ridere e ‘ tu sé bischero gigi ‘ le nostre bocche si avvicinarono e ci baciammo’ le misi le mani sul culo sussurrando ‘ è ancora splendido e sodo come tanti anni fa ‘ sentì il cazzo premere contro il suo corpo e ‘ s’è allungato o è solo grosso ‘ ‘ ‘ non lo so non mi ricordo se vuoi controlla ‘ ci baciammo come due ossessi le lingue ancora un po’ si annodavano’infilò una mano nei calzoni ‘ o gigi bello l’è bello grosso ancora , ma se è lungo lo devo provare ‘ mi sbottonò la patta s’inginocchiò e se l’infilò in bocca’.per poco non s’ingozzava ‘ l’è bello lungo , ora lo provo ‘ ci spogliammo insieme . le misi le mani sul culo ‘ anche il tuo culo è duro , bello tondo come allora , mi piacerebbe provarlo ‘ S’inginocchiò ‘ fai pianino è quasi vergine ‘ con gli umori della figa le umettai per bene il buco del paradiso , appoggiai la cappella ..’ fai pianino ‘ e pensando alla scena di tanti anni fa ‘ sei sicura che non trovo ostacoli ? ‘ iniziò a ridere , più rideva e più mi spingeva fuori’ provo a vedere se passa ? ‘ ‘ spingi bischero spingi ‘ quando i coglioni furono contro il culo appoggiò e spalle sul letto alzando il culo ‘ bravo gigi questo sì è un bel cazzo in culo ‘ me la sono inculata con tutta la passione possibile . monica si gustava le penetrazioni con gridolini di piacere , si dimenava e arretrava per gustarselo tutto ‘ gigi mi stai aprendo il culo ma è bellissimo spingi bischero spingiii ‘ pompavo come un disperato e quando mi sentii pronto per allagarla la tenni stretta contro il mio addome sborrando’sborrando il corpo di monica esplodeva per il piacere ,la massaggiavo ,l’accarezzavo , le parlavo dolcemente Ci volle poco perchè il cazzo , ormai moscio si sfilasse. Per fortuna che monica si era attrezzata ma da quel buco di culo usci’ di tutto’..corse in bagno a lavarsi , poi fu il mio turno ‘sul letto ci coccolammo , parlammo fino a notte fonda e finalmente stanchi ,sfiniti e soddisfati ci addormentammo . la mattina svegliò il sole . monica allungò una mano ‘ ciao gigi come hai dormito ‘ ‘ ‘ io da dio soddisfatto di aver fatto l’amore con una bella donna ‘ rise senza riuscire a controllarsi ‘ veramente hai rotto il culo ad una donna ‘ poi si stese su di me a accarezzandomi ‘ ma mi è piaciuto , mi sei piaciuto tanto’

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