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Racconti erotici sull'Incesto

quando Titti chiama…

By 2 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Il cellulare squill’due, tre volte’sapevo chi era’lei era sola da tre giorni e mi aveva stupito il fatto che non mi avesse ancora chiamato’quella storia non avrebbe dovuto continuare, lo sapevo bene’ma lei stava dall’altra parte del filo e io non potevo far finta di nulla’tirai su la cornetta’
‘Pronto’
‘Sei sicuro ?’
‘Sono sicuro di cosa ?’
‘Sei sicuro di essere pronto ?’
‘Io’penso’insomma, non dovremmo sentirci”
‘E’ vero’hai ragione, non dovremmo sentirci’tu dovresti essere gi’ qua, con la mia fica tra le labbra”
‘Non essere volgare”
‘Volgare ? e come dovrei chiamarla’passerotta ? patatina forse ? No’tu lo sai che la mia è una fica’una fica vera’e di cosa ha bisogno la mia fica ? Dillo !’
‘Lo sai che non posso”
‘Dovrai farcela’perché sono stanca di farmela con un santarello’tanto lo sai dove sar’ la tua cappella tra poco”
Sentii il richiamo inesorabile del mio membro teso, non ci potevo fare nulla, la zoccola lo sapeva bene’
‘Vuoi che te lo dica io dove sar’ la tua cappella ?’
‘No”
‘La tua cappella presto si far’ strada nel mio cespuglio’affonder’ fino in fondo’si struscier’ contro il mio utero”
‘No’non dobbiamo farlo pi”’
‘Non dire cazzate’e vedi di arrivare qui subito”
La linea si tronc’ e io stetti l’ a fissare il telefono per un minuto’il pene mi tirava in modo poderoso’mi alzai e chiudendo i libri del prossimo esame spensi il pc’
Lei era vicinissima e lontanissima allo stesso tempo’
Camminai lungo il corridoio, la mente annebbiata dalla anticipazione dei piaceri che avrei provato’
Pu’ darsi, anzi è sicuro, che quello che stavo facendo fosse immensamente immorale ma’avete avuto vent’anni e il cazzo che tira in ogni benedetto momento ? Ma soprattutto, avete avuto a portata di mano (ma dovrei dire ‘ a porcata di mano’) la pi’ perversa e seducente delle mignotte ? Io ce l’avevo’e benché ogni volta da quando la storia era iniziata sei mesi fa mi ripromettessi di darci un taglio lei mi riportava regolarmente nel fango’
Lei aveva quarantatre anni e mai dico mai potete aver avuto a che fare con una donna pi’ sexy’una vera donna, che esalava sesso da ogni poro’alta quasi come me, direi circa 1,75, snella ma con due seni notevoli, un culetto da modella e due gambe chilometriche’capelli corti e neri, a caschetto, tipo Valentina’occhi verdi’non era proprio una donna qualunque Titti’a proposito, ma perché ormai la chiamavo per nome e non pi”mamma’
Mi fermai davanti alla sua soglia domandandomi che altro mi avrebbe fatto provare quella sera’
Bussai.
‘Avanti porcellino, che aspetti ?’
Aprii la porta e lei era seduta sul bordo del letto, con addosso un completino sexy da vera puttana di classe, reggiseno e mutandine nere di pizzo, reggicalze e calze a rete finissime’
‘Mamma, devo studiare !’
‘Certo che devi studiare’ma prima la tua Titti deve godere’non vorrai mica che metta le corna a tuo padre col primo venuto vero ?’
‘Ma io non voglio !’
‘Non vuoi eh ?…Senti, facciamo cos’, tirati gi’ la tuta e vediamo’se veramente non vuoi il tuo pisello se ne star’ tranquillo, giusto ?’
Mi abbassai la tuta ed i boxer rassegnato’ma a chi sarebbe rimasto moscio davanti a quella figa incredibile ?
Infatti guardai gi’ e il mio pene era gi’ notevolmente arzillo, messo a 90′ rispetto al mio corpo atletico.
‘Ahhh è cos’ eh ? Lui mi vuole e tu non lo lasci libero di farmi divertire’sei proprio un bambino cattivo Luca’vieni qui dalla tua Titti ora’dammi l’uccello’
Mi levai il fastidio della tuta dalle gambe e andai verso di lei, che intanto si stava alzando dal letto.
Non provavo pi’ né imbarazzo né vergogna, come lei mi aveva insegnato il mio cervello aveva fatto click e tutto quello a cui pensavo ora era come produrre e ottenere piacere.
Lei si appoggi’ a me con un risolino e mi baci’ dapprima teneramente poi con sempre pi’ passione, tenendo la mia nuca con una mano mentre l’altra mi stringeva il sedere’mentre le lingue mulinavano nella nostre bocche sentivo il suo seno premere contro il mio petto e il mio membro contro il suo pube’
La sua bocca si stacc’ dalla mia e and’ ad accarezzarmi il lobo dell’orecchio sussurrando ‘ho in mente una bella scommessina’che ne dici ?’
La mamma si stacc’ da me’le nostre scommesse a sfondo sessuale di solito le vincevo io’
‘Che cos’hai in mente ?’
Lei si sedette sul letto e afferr’ il mio membro alla base, dandogli qualche leccata di assaggio che mi provoc’ lunghi brividi’
‘Io dico che stasera quando mi scoperai non riuscirai a trattenerti’e mi darai per la prima volta la tua calda sborra nel pancino”
‘Ah si’e quali sarebbero i pegni ?’
‘Se vinci tu e riesci a non venirmi dentro ti far’ scopare con la mia segretaria Milena’si, proprio lei”
Cazzo, Milena ! Era la mia fantasia erotica da almeno due anni’e la troia lo sapeva bene’
‘Ok, ci sto !’
‘E non vuoi sapere cosa succede se perdi, tesorino ?’
‘Ha ha, non credo che succeder’, visto quello che mi prospetti”
Mamma si abbocc’ la mia cappella e inizi’ un fantastico pompino’quando all’improvviso sentii un suo dito premere contro il mio culetto’mi ritrassi guardandola con aria interrogativa’
‘Se vinco io’mi lascerai divertire un p’ con il tuo culettino”
Il culetto per me era proprio tab”ma ero cos’ convinto di farcela, come quasi tutte le altre volte, che accettai’

Le strinsi la mano e lei mi guard’ ‘Adesso bando alle ciancie, e dammi questo cazzo stupendo in bocca”
Titti si impossess’ del mio sesso’cazzo se ci sapeva fare’alternava lunghe slinguate a pompate a tutta bocca, torturava la cappella paonazza con le labbra gonfie e insalivava tutta l’asta masturbandomi al tempo stesso con una mano’mi fece mettere comodo sdraiato e torn’ a sbocchinarmi facendo rumori osceni e mugolando come una vacca’mi prese le palle in bocca, una dopo l’altra, rimescolando lo sperma che giovane com’ero producevo sempre in modo copioso’presi in mano la situazione e spinsi mamma supina togliendole al volo il reggiseno e le mutandine, e mi abboccai alle sue stupende mammelle, slinguando fino a sentirle i capezzuoli indurirsi’
Titti aveva due tette stupende e quando si eccitava i suoi capezzuoli crescevano e crescevano, fino a diventare grossi come due fragoline di bosco’la mamma mi prese la mano e se la mise sulla vulva’neanche a dirlo era gi’ bella bagnata’mossi le dita come sapevo le piaceva tanto, su e gi’ sulla fessura e anche in modo circolare’per il grilletto avrei dovuto aspettare ancora’
‘Maialeeee’senti come piange la mia ficaaa’ha tanto bisogno del tuo cazzo saiiii’la micina vuole anche la crema stasera”
Avevo una gran voglia di scoparla subito, farla venire due o tre volte e tirarlo fuori sborrandole in bocca come facevo sempre, vincendo cos’ la sua scommessa del cazzo’ma lei pareva pi’ determinata del solito e si mise sopra di me in 69, riprendendo possesso del mio membro virile’insinuai la lingua nella sua fessura godendomi l’odore di sesso che emanava la sua fregna gocciolante, saggiai i suoi umori e guardai affascinato come sempre il suo clitoride spuntare piano piano dal suo cappuccio di carne fremente’
Titti si stava scatenando sul mio uccello, lo ingoiava quasi tutto, per niente spaventata dalle mie notevoli dimensioni, poi mi massaggiava la ipersensibile zona dietro le palle’ne sapeva una pi’ del diavolo la porca’
Lei si gir’ di colpo e mettendosi a cavallo su di me si sfreg’ la cappella sulle labbra umide e si lasci’ penetrare lentamente dal mio sesso eretto’stette per un momento immobile guardandomi negli occhi”Ragazzo mio, la scommessa stasera la perdi eccome”
Sorridendo risposi ‘Vedremo”, ancora pi’ sicuro che mai di me stesso.
Cercai di capire la sua tattica e notai subito che non aveva preso a scoparmi furiosamente come faceva di solito, invece si muoveva sinuosa e ruotava il bacino dolcemente, offrendomi a tratti le poppe da succhiare’
Notai per la prima volta nei suoi occhi non solo lussuria e libidine ma anche amore, proprio cos’, per la prima volta non facevamo solo sesso, lei stava facendo l’amore con me, col suo corpo ma anche tutta la sua anima.
Tutto ci’ mi faceva eccitare ancora di pi’, non era pi’ la scopata quasi meccanica atta solo a raggiungere l’orgasmo, era una vera e propria unione di due amanti’
Lei si chin’ a baciarmi dolcemente e ci girammo all’unisono’ora ero sopra di lei e dovevo decidere se iniziare a chiavarla forte come sapevo oppure godermi il dolce coito che lei mi proponeva’lei gemeva piano, quasi tremava quando le infilai il mio cazzo fino in fondo mi strinse a sé dicendomi ‘Scopami tesorino mio’come sento il tuo sessooooo’lo senti come mi fai godere amore ? Ti amo tanto Luca”
Affondavo lento ma profondo nella sua fica, che sentivo quasi pi’ stretta del solito, e le baciavo i seni e le labbra’
‘Dammelooo’amore della mamma’fai l’amore con me fino in fondo’ti prego tesoro, regalami il tuo seme, schizzamelo tutto nel ventre”
In quel momento, guardando il suo viso trasfigurato dal piacere seppi che stavo perdendo la scommessa’ma chi se ne fotteva della scommessa, Titti mi amava ed io amavo lei’e se voleva il mio sperma’glielo avrei dato’
La scopai per un p’ a ritmo sostenuto, sentendo montare nei miei lombi l’orgasmo’lei adesso era di nuovo scatenata e mi stringeva forte a sé con le braccia e le gambe, muovendo il bacino ad assecondare i miei affondi’fitte di piacere iniziarono ad affacciarsi nella mia spina dorsale e istintivamente spinsi la cappella a fondo nel suo corpo’lei ricevette tutto il mio pene e la sentii partire per un orgasmo devastante’la sua fica inizi’ a pulsare attorno al cazzo, praticamente mungendolo e sentii distintamente il collo del suo utero contro il mio glande’esplosi in un accecante sborrata, una eiaculazione mai provata sino ad ora nella mia vita, strinsi il corpo di mia madre tra le braccia mentre sentivo le fitte di piacere e scaricavo paurosi fiotti di seme nel suo corpo’me lo sentii tremare e pulsare almeno dieci volte e Titti mi baci’ stringendomi ancora pi’ forte a sé’
La baciai teneramente, mentre sentivo il pene non accennare nemmeno ad ammorbidirsi dentro di lei, sguazzante nel lago che le avevo riversato dentro’sentii che il nostro rapporto aveva raggiunto un’intesa incredibile, lei mi baci’ lungamente, gustandosi il calore nel suo ventre, poi mi chiese se poteva ripulirmelo’
Lo sfilai dalla vagina e glielo porsi, tutto cosparso di sperma e dei sui liquidi vaginali e lei me lo ciucci’ nettandolo tutto e baciandomi nuovamente’per la prima volta gustai il mio stesso sperma nella sua bocca, ormai non sapevo pi’ dove fossero i miei limiti’
La mamma si mise seduta e con voce roca mi disse ‘E’ stato bellissimo non è vero ?’
Accarezzandole il collo risposi ‘Titti mia, è stato stupendo’e ora che hai vinto fammi quello che pi’ desideri’.’
‘Sai cosa ti dico ? Abbiamo vinto entrambi’e perci’ ora mi occuper’ del tuo sederino e vedrai che ti piacer’, ma poi’ti prometto che avrai anche Milena”

Per una mamma cos’ ero pronto a fare qualsiasi cosa’perci’ non mi tirai indietro quando lei volle che mi sistemassi alla pecorina, con il mio giovane culetto bene in vista.
‘Ho sempre sognato di sverginarti il culetto, amore’non ti far’ troppo male, imparerai che il piacere anale è fantastico’ora stai cos’ che vado a prepararti una peretta per pulirti e rilassarti”
Accucciato cos’ pensai a cosa stava per succedermi’chiaramente la verginit’ anale per un ragazzo è una cosa scontata, sebbene avessi letto e saputo che tanti ragazzi amano stimolarsi dietro mentre si masturbano’il fatto che il mio pene non accennasse a perdere la poderosa erezione mi diceva che in fondo ero ansioso che Titti mi facesse provare nuove sensazioni proibite’
Lei ritorn’ nella stanza, mi voltai e vidi la grossa peretta arancione, con il beccuccio bianco”Sai, questa di solito la uso per me e per papᅔ
Mi girai con aria interrogativa e lei rise ‘Eh s’, non penserai che il tuo papino sia un santo vero ?’
Sempre girato vidi che Titti stava facendo uscire un p’ di saliva dalle labbra e me la spalm’ sul buchino con un dito per favorire l’entrata del beccuccio’me lo fece scivolare piano nello sfintere, era piccolo e non sentii quasi nulla’
‘Adesso sentirai la pressione della tisana tiepida’cerca di rilassarti”
Lei premette la peretta e il liquido schizzo dentro di me facendomi provare un brivido’me la svuot’ dentro tutta e sfil’ il beccuccio”Ecco, ora se puoi aspetta qualche secondo e poi vai di l’ a liberarti e a lavarti’
Feci come diceva lei e dopo un paio di minuti fui di nuovo nella sua stanza’Titti aveva tirato fuori qualcuno dei suoi toys e li aveva posati sul letto, si era anche messa un paio di guanti di latex bianchi’mi chiese di rimettermi a quattro zampe sul letto e io ubbidii’la mamma mi diede qualche schiaffetto sulle natiche ‘Guarda qui che bel sederino che hai’faresti la felicit’ di tanti frocetti, sai ?’
La sentii trafficare con un tubo di crema, poi sentii che me ne versava un p’ sul solco del culo’me lo massaggi’ con le dita, e poi lentamente mi infil’ un dito dentro’per la prima volta venivo violato sessualmente nel didietro”Amore, ti piace il dito, vero ? Lo capisco da come ti si indurisce il cazzo’devi stare attento perché quando si stimola il pop’ è difficile trattenere l’orgasmo’soprattutto se ti tocco la prostata’cosiiii’
Lei infatti col dito ad uncino mi stava accarezzando la ghiandola interna e mi strapp’ un mugolio di piacere’
Titti sfil’ il dito ed io replicai spingendo indietro il culo con un mormorio di disapprovazione’Lei rise ‘Ha ha, ma allora ti piace farti inculare ! Abbi pazienza, te lo devo lavorare un p’, poi ti faccio sentire qualcosa di meglio”
Sentii nuovamente la pressione sul mio ano, stavolta per’ di dita me ne fece entrare due, ma ero cos’ concentrato sul piacere che non provai alcun dolore’Titti tolse anche le due dita e le sostitu’ con un dildo fatto di palline, che inizi’ a far entrare e uscire dal mio sedere’il piacere era indicibile e mi dovetti concentrare per non sborrare sul letto’mai avrei pensato che l’ano mi potesse donare tali sensazioni, trasgressive s’ ma anche dolcissime’
‘Sapevo che ti sarebbe piaciuto, porcellino mio’ma ora ti sverginer’ sul serio”
Mi girai e vidi che lei stava indossando un dildo fissato ai suoi fianchi con una cinghia di pelle’lei venne verso il mio viso e afferrando il nero dildo disse ‘Adesso fammi vedere se ti ho insegnato bene a succhiare l’uccello”
Guardai il fallo artificiale, era fatto veramente bene, del tutto simile a un cazzo vero, con la cappella ben definita’notai che era parecchio pi’ piccolo del mio stesso cazzo ma mi preoccupava lo stesso il fatto che a breve la mamma mi avrebbe scopato il culo con lo stesso’tirai fuori la lingua e iniziai a succhiarlo’mi sentivo veramente un grande porco, ma la situazione era pi’ che eccitante cos’ continuai a ciucciarlo come una vera bocchinara nata guardando Titti che si strizzava i capezzuoli a bocca aperta’
‘Come lo ciucci bene ! vorrei tanto averlo vero’dimmi dove lo vuoi questo bel cazzetto”
‘Oh Titti’mamma adorata’ti prego scopami’fammi il culo ora !’
Lei non se lo fece ripetere e si mise alle mie spalle facendomi tirare indietro il culetto pi’ che potevo’sentii nuovamente il fresco del lubrificante sullo sfintere e poi sentii la cappella del fallo strusciarsi nel solco delle mie natiche”Sei pronto’ora te lo infilo piano’sentirai un piccolo dolore, non stringere il sedere, passer’ presto”
Mi gustai la perversione del momento e l’ironia del fatto che il primo di noi due a farsi scopare il culo dovessi essere io’eh s’, perché il culetto la mamma non me l’aveva ancora dato’
Sentii la cappella premere contro il mio sfintere, lenta ma decisa’provai solo un poco di dolore, in fondo non era un gran cazzo, ma il culetto vergine è di una sensibilit’ estrema’sentii il glande artificiale tutto dentro e mentre gemevo come una ragazza sentivo che Titti continuava a spingere”Bravoooo’tesoro, sei nato per prenderlo nel culoooo’guarda come si infila beneee’
Me lo tir’ fuori per guardare l’ano richiudersi e poi me lo rimise dentro, spingendolo ancora pi’ dentro’prese a scoparmi il culo con lentezza esasperante ma con estrema decisione, senza esitare ai miei gemiti di dolore misto a piacere’mi fece cambiare la posizione e mi mise su un fianco, premendo il suo corpo al mio mentre me lo infilava nuovamente dentro, avedo cos’ accesso al mio membro e segandomelo”Come ce l’hai duroooo ! ti piace proprio vero ? Lo farai anche alla mamma ? La tua Titti lo vuole anche lei dietro sai ? Il tuo cazzo per’, questo cazzetto che hai nel culo è solo per i verginelli”
Mi sfil’ nuovamente il dildo nero e mi fece mettere supino, a gambe sollevate’me lo ficc’ di nuovo guardandomi fisso negli occhi, godendosi l’espressione di rapito piacere che avevo sul viso’mi scop’ decisa, gocce di sudore le imperlavano il ventre, i suoi seni sodissimi ballonzolavano ad ogni colpo che la troia mi dava”Dimmi che ti piace’dimmi che sei la puttanella della mamma”
‘Siiii Tittttttiiiiii, mi piaceee’scopamiii’prendimelo in mano ti pregooo..fammi sborrareeee’
Lei non si fece pregare e si sfil’ i guanti di latex afferandomi il cazzo che avevo incredibilmente paonazzo e masturbandomi a tempo con l’inculata’quasi mi manc’ il respiro quando il mio primo orgasmo anale mi colp’ e dal forellino del mio glande esplose la pi’ grande eiaculazione che avessi mai emesso’quasi urlai mentre il mio membro tremava emettendo fiotti di sperma come un vulcano in eruzione, ricoprendomi di seme caldo’Titti infine tolse il dildo dal mio corpo e si accasci’ su di me, leccando a pi’ non posso la crema ovunque la trovasse’e poi raggiungendo la mia bocca in un bacio lascivo’
Per lunghi minuti rimanemmo cos’ abbracciati, poi sentii che lei lentamente si sfilava dal mio sedere, neanche mi ero accorto di averlo ancora nel culo”Amore della mamma, sei stato bravissimo’non vedo l’ora di esaudire anche il tuo desiderio’con Milena”
‘Oh mamma, ti amo tanto, hai ragione tu, non c’è niente di male a fare l’amore con chi si ama”
‘Certo tesoro’e ora se vorrai’potrai venire a fare l’amore anche quando ci sar’ pap’lui lo vuole tanto sai”
Cap’ all’istante perché mi aveva voluto fare il culo’e partii in una risata tenendo stretta la mia Titti…

Continua’.

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