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Racconti erotici sull'Incesto

Racconto Incestuoso

By 29 Dicembre 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

– ‘Stronzo ! Sono stufa di essere trattata male ! Chi crede di essere quello lì ?’.
Dopo di che si sente il classico rumore di porta che sbatte.
– ‘Claudio, vai a vedere nostra figlia che deve avere litigato di nuovo con il suo ragazzo, io devo andare a fare la spesa al supermercato, che sono già in ritardo. Ciaooooo”’.
Siamo alle solite. Fabiola, la mia ‘bambina’ (si sa, per i genitori i figli son sempre bambini, anche se ormai hanno compiuto i 20 anni) deve avere litigato con il suo ragazzo ed è andata a rinchiudersi nella sua cameretta.
E, come sempre, è compito del ‘papi’ andare ad alleviare pene e tormenti. Busso alla porta della sua stanza.
– ‘Si può entrare ?’.
– ‘Si papi, entra pure’.
Fabiola è seduta sul letto, con la schiena appoggiata al muro ed un mega orso di peluche stretto attorno a sé. E’ l’immagine della tenerezza e dell’innocenza.
– ‘Allora, cos’è successo stavolta ?’.
– ‘Oh, papi, papi’..’ e così dicendo butta per terra l’orso e mi stringe le braccia al collo, piangendo a più non posso.
– ‘Dai non piangere amore mio, non ne vale la pena”racconta tutto al tuo paparino’.
– ‘Non ne posso più ! Ed è anche inutile sperare che le cose possano cambiare. Raul ha vent’anni solo sulla carta d’identità, per il resto ha il cervello ed i comportamenti di un bambino di dodici anni. Per lui avere la ragazza serve solo a non farsi prendere in giro dagli amici, amici che per lui contano più di tutto. Poi viene la playstation, il Milan, lo scooter ed infine, forse, io’.
– ‘Avete litigato ?’.
– ‘E chi ha avuto tempo di litigare ? Sono andata a casa sua, l’ho trovato stravaccato sul divano a giocare con la playstation. Non ha neanche pensato per un attimo di staccarsi dalla console quando sono entrata, non mi ha degnato di uno sguardo, di un bacio, niente ! Un timido accenno di saluto e per il resto ero del tutto trasparente!’.
– ‘Neanche un abbraccio’.. un bacio’..niente ?’.
– ‘Come non fossi mai entrata ! E poi papi’.. io sapevo che Raul era’.. solo in casa ”.. sai, io credo che in casi del genere un ragazzo dovrebbe essere molto felice. Non fraintendermi papi, è solo per avere un po’ di intimità in più’.. lo dici anche tu che è meglio sbaciuccarsi al caldo che non in un parco, con la brutta gente che gira adesso’..’.
– ‘Eh’.si”hai ragione”ma dimmi Fabiola, come ti sei presentata a casa di Raul ?’.
– ‘In che senso, scusa ?’.
– ‘Eri vestita come adesso ?’.
– ‘Certo. Perché ?’.
– ‘Perché onestamente io faccio fatica a capire voi ragazze di adesso. Guarda come sei vestita. Scarpe da ginnastica alte alla caviglia con sotto calzine di spugna. Jeans scoloriti. Maglione larghissimo. Insomma, per sapere come sei fatta sotto occorre interpellare Giucas Casella !’.
– ‘Ma cosa dici papi ! Noi ventenni siamo tutte vestite così’. è la moda di oggi. Per te forse non andrò bene, ma per un ventenne che ha un po’ di ormoni a posto vado benissimo ! E poi, se vuole indovinare cosa ho sotto, Raul deve almeno provare ad accomodarsi’.. e ti posso garantire che sotto i jeans sbiaditi porto un completino che non portano neanche le modelle che sfilano per le case produttrici di lingerie”.’.
– ‘Ah’..ovvero ?’.
– ‘Ovvero’. guarda tu papi, e dimmi se non ho ragione !’.
Detto ciò, mia figlia in due-secondi-due si toglie jeans e maglione, rimanendo praticamente semi-nuda, con calzini corti di spugna ai piedi e sopra un completo perizoma-reggiseno bianco di pizzo. L’accostamento tra l’intimo di pizzo, alquanto provocante, e i calzini di spugna hanno, come al solito, un effetto conturbante su di me. Effettivamente devo dire che Fabiola non passa certo inosservata. Ha due gambe lunghissime, un culo da favola, è magra senza essere anoressica. Non ha molto seno, è vero, ma la cosa nel contesto non stride affatto. Insomma, io e mia moglie Adriana abbiamo fatto una bella figliola, e la cosa mi lusinga non poco !
– ‘Fabiola’.ma il tuo Raul è riuscito a vederti’..in questo modo ?’.
– ‘Eh no eh ! Cosa vuoi, che mi spoglio davanti a lui come ho fatto con te ? Per chi mi hai presa ! Se lui vuole vedermi nuda deve fare qualche sforzo in più, mi sembra il minimo’..’.
– ‘Beh’.. certo, non posso darti torto, chiaro ”.’.
– ‘Si ma, papi, tu mi trovi bella ?’.
– ‘Amore mio, sei bellissima, lo sai ‘..’.
– ‘E mi trovi sexy ?’.
– ‘Ovvio !’.
– ‘Vieni papi, abbracciami che ora inizio a sentire freddo’..’.
Fabiola non termina neanche la frase che subito mi butta le braccia al collo obbligandomi a sedermi sul letto. Una volta seduto sul letto, Fabiola si siede a cavalcioni su di me rafforzando il suo abbraccio nei miei confronti. Praticamente ho la sua passerina a contatto del mio uccello, con il solo ostacolo rappresentato dai pantaloni. Ha ragione la mia piccola Fabiola, una persona sana appartenente al genere maschile può rimanere insensibile di fronte a cotanta bellezza e sensualità ?
– ‘Papi, non è che forse io non sono capace a baciare ?’.
– ‘Cosa stai dicendo Fabiola ?’.
– ‘Sto dicendo esattamente quello che ho detto. Magari la prima volta che ho baciato Raul ho fatto qualcosa che non andava fatto’.
– ‘Ma il bacio è qualcosa di spontaneo, non si insegna o si impara a baciare. Sicuramente saprai baciare benissimo !’.
– ‘Non lo so’. quando ci siamo baciati al parco nord non mi sembrava molto entusiasta’..guarda’.ti faccio vedere come bacio’.’.
Senza indugi di sorta, Fabiola inizia a poggiare le sue labbra sulle mie, e subito infila, senza fretta alcuna e con la giusta modalità, la sua lingua nella mia bocca. Non rimango, come dovrei, stupito. Anzi mi faccio trasportare da quel bacio che trovo senza dubbio caldo ed appassionato. Le nostre bocche rimangono attaccate, le labbra dischiuse, le lingue saettanti nella bocca altrui. Decisamente la mia Fabiola sa baciare bene, molto bene. Ed anche il mio uccello sembra accorgersene.
– ‘Allora papi, ho superato l’esame ?’.
– ‘Eh’si’.amore mio’.hai superato l’esame, diciamo, a pieni voti ‘..’.
– ‘Non c’era bisogno che me lo dicessi papi’..lo sento che ti è piaciuto’..perché non ti spogli anche tu, così stai più comodo ?’.
– ‘Pensi che sia il caso Fabiola ?’.
– ‘Ma certo papà ! Io sono in mutande e reggiseno e tu sei tutto bardato dalla testa ai piedi. Non mi sembra molto giusto !’.
Mi spoglio, rimanendo solo in boxer. Ma soprattutto con il cazzo che pulsa all’interno degli stessi. E’ inutile negarlo, sono eccitato all’inverosimile. Ho l’asta che sta letteralmente esplodendo, e Fabiola non può non notarlo.
– ‘Papi, sei bellissimo. Hai un corpo che nessun ragazzo della mia età possiede. Come è stata fortunata la mamma ad incontrarti’ e così dicendo torna ad abbracciarmi e a baciarmi con una passionalità superiore a quella dimostrata prima, accentuando così il mio stato di eccitazione.
– ‘Oh Fabiola’mia dolce Fabiola’.’.
Quasi senza accorgermene, come per effetto di un automatismo cerebrale, inizio ad accarezzarle una delle cosce, prima partendo da poco sopra il ginocchio, per poi risalire fino a quasi il pube, senza naturalmente interrompere il bacio che ormai dura da più di un minuto.
Fabiola mi prende la mano e se la porta, senza esitazioni, sulla fichetta, anzi schiacciandosela addosso. Praticamente si sta sgrillettando utilizzando il palmo della mia mano.
– ‘Papi’. è meraviglioso. Dio come è bello stare con te. Tu sei l’uomo che ogni ragazza dovrebbe avere’ e terminata la frase si stacca da me, spostandosi di un metro indietro per permettere a se stessa di sfilarsi il perizoma. Si mette tutta sul letto, divaricando oscenamente le gambe e mostrandomi la fica completamente depilata.
– ‘Allora papi, pensi che questa mia passerina non possa far perdere la testa ad un ragazzo ?’.
– ‘Penso che sia impossibile il contrario, tesoruccio mio’
E’ più forte di me, ormai penso non si possa più tornare indietro. Mia figlia Fabiola è uno splendore. Le slaccio anche il reggiseno di pizzo bianco e la faccio coricare con la schiena sul letto. Quindi le allargo nuovamente le gambe e inizio a leccarle la fica, che peraltro trovo già incredibilmente bagnata. Anzi le infilo pure un indice, che entra con una facilità irrisoria. Non è un lago, è un fiume in piena, una cascata di umori dal sapore buonissimo.
– ‘Si papà leccami la patatina’.. passami la lingua sul clitoride dai, fammi sentire finalmente donna. Stuzzicami le labbra con le dita, cosììììì’..fammi sentire le emozioni che hai fatto sentire alla mamma finora ‘ahhhhh ” siiiiiiiii’..ahhhhh”siiiiiiiiiii, vengo, vengo, vengooooo !!!!!’ .
E’ venuta in un minuto, come solo una ragazza di appena vent’anni può fare. Sollevo la testa, e vedo nei suoi occhi la stessa felicità che vedevo nello sguardo di sua madre venticinque anni addietro, alle nostre prime esperienze sessuali.
– ‘Papi, è stato bellissimo. Mi hai fatto godere in una maniera incredibile ! Ma adesso voglio donarti anch’io le medesime sensazioni’, e senza attendere un mio eventuale cenno di diniego, mi abbassa i boxer, facendo emergere, quasi come una molla, il mio palo.
– ‘Papi, ma hai un uccello enorme ! Una volta ho visto il pisello di Raul, ma era lungo almeno cinque centimetri meno del tuo ! Ed in più il tuo è anche più largo” è veramente bellissimo’.fammelo toccare, dai”’.
Inizia così Fabiola una abilissima sega. Con la sua mano lunga e le sue dita affusolate inizia a farmi andare su e già l’asta, scoprendomi la cappella turgida. Lo sguardo della mia bambina è quasi ipnotizzato dal mio glande, paonazzo e voglioso di far esplodere il suo contenuto seminale. Dopo avermelo segato bene, e avermi fatto raggiungere la massima delle dimensioni possibili, Fabiola decide di puntare vogliosamente la bocca sul cazzo, iniziando un bocchino da vera professionista.
– ‘Si bambina mia, succhiamelo bene”così’..brava. Ci sai fare anche tu con la bocca, brava, leccami anche l’asta”così”arriva fino alle palle’.brava puttanella di papà’..si, sei proprio una puttanella’..anche tua mamma sapeva spompinarmi così alla tua età”era la sua passione leccare il cazzo, e tu hai preso da lei evidentemente.
– ‘Papi, è così bello leccarti l’uccello’..Dio mio’.sono di nuovo tutta bagnata’..non riesco neanche a prendertelo tutto in bocca tanto ce l’hai lungo e largo’..papi voglio sposarti’..non voglio più stare con Raul’..voglio che sia tu il mio ragazzo’.papi, ti prego prendimi”scopami’..fammi sentire il tuo uccello dentro di me’..’.
– ‘Si adesso ti fotto, bambina mia’, e detto questo la faccio mettere alla pecorina e con un solo colpo, senza pietà, le infilo tre quarti del mio bastone nella sua fregna bagnata.
– ‘Ahhhhhh” siiiiiiiii”’scopami ”. mi stai spaccando papi ‘.’.. che bello ”.che bello”..ti sento tutto dentro’..siiiiiiii’..’.
Fabiola, complice l’età e le non tante esperienze, conseguentemente, ha una fichetta stretta. Questo permette a me di godere come non si riesce a godere con donne diciamo più ‘rotte alle esperienze’, ma nel contempo i suoi umori permettono al mio uccello, effettivamente notevole, di pistonarla con estrema facilità.
E’ una cavalcata meravigliosa, estasiante, il mio uccello entra ed esce dalla fica di mia figlia portandosi tutti i suoi umori biancastri, segno tangibile del parossismo del suo prossimo orgasmo. In più, stranamente data l’eccitazione precedente, sto durando. E’ ormai dieci minuti che la sto inchiavardando con veemenza, e il mio cazzo non sembra avere intenzione di esplodere.
– ‘Papi, è bellissimo fare l’amore con te”quando stai per venire non uscire’..voglio rimanere incinta’..voglio un figlio da te’..voglio essere io la tua donna’..voglio scopare sempre con te’..voglio ciucciarti il cazzo al mattino quando ci svegliamo e la sera quando andiamo a dormire’fottimi papi’fottimi”ahhh’..sto venendo di nuovo’..vengo”’
– ‘Vuoi che vengo dentro la tua fichetta ? Sarai accontentata mia dolce cagnetta in calore’..adesso ti riempo con il mio seme’..ti sborro dentro e poi quello che rimarrà me lo leccherai con la tua dolcissima linguetta !’.
– ‘Si papi, sborrami dentro, spaccami tutta, accellera, cosììììì ‘..’.. vengoooo ‘.. vengoooo’.si, godo, godo, ahhhhhhh”.. siiiiiiiiii”siiiiiiiii è bellissimoooo ”’
– ‘Vengo anch’io amore”.siiiiiiii, prendi tutta il mio sperma’..eccomi”’godo anch’io figlia mia”siiiiiiiiiii”.siiiiiiiiii””.
Rimango dentro Fabiola per un tempo che sembra infinito, ma che in realtà è il tempo necessario al mio uccello per ammosciarsi, almeno in parte. Esco, e come richiesto, mia figlia come un solerte cagnolino si accuccia sul mio uccello semi-rigido per slinguazzarlo, per togliere i residui di sperma e, non ultimi, i residui dei suoi abbondanti effluvi vaginali.
E’ meravigliosa nel suo leccare, mi sta lucidando la cappella appassionatamente, mi toglie i residui di sperma dall’incavo tra il glande e l’asta. Le sono venuto dentro, come richiesto, ma non potrà in alcun modo rimanere incinta, anche perché sono sterile da anni, ed è questo il motivo per cui io e sua madre non abbiamo potuto darle un fratellino. Ce ne siamo accorti, grazie ad una opportuna visita medica, dopo qualche anno che scopavamo come ricci proprio per non far rimanere Fabiola figlia unica. Lei non lo sa, abbiamo ritenuto corretto non dirle nulla.
Certo è che la mia sterilità ha permesso al mènage tra me e mia moglie di essere, come dire, molto divertente. Niente preservativo, niente pillola, niente spirale. E questo, paradossalmente, ha rafforzato l’intensità della nostra vita di coppia.
La stessa cosa è avvenuta tra me e Fabiola. Oggi. Ed anche la prossima volta che Fabiola avrà occasione di litigare con il suo fidanzato immaginario.

FrankAn

p.s. come sempre sono graditi i Vostri commenti.

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