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Racconti erotici sull'Incesto

Ritorno al futuro: la scopata di Marty

By 15 Marzo 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Ritorno al futuro: la scopata di Marty

i miei racconti
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***

Ecco cosa è realmente accaduto tra Marty e Lorraine nella sua camera da letto dopo che il padre di lei lo ha investito con la macchina…

***

Mi sono svegliato in un letto. In una camera mezza oscurata. Ho un leggero mal di testa. Attraverso la finestra ho visto che pioveva. Pesante. Ho anche visto che c’era qualcuno lì che fissava la pioggia.

‘Mamma?- Ho detto mezzo intontito.- Sei tu?’ La figura si volta e viene verso di me.

‘Ecco, adesso…- Era la mamma.- Rilassati.- Mi ha messo un asciugamano freddo sulla fronte.- Hai dormito per quasi nove ore.’

‘Ho avuto un… orribile incubo.- Stavo veramente di merda.- Ho sognato… di andare indietro nel tempo… E’ stato terribile…’

‘Bene. Sei sano e salvo nel buon vecchio millenovecentocinquantacinque.’

I miei occhi si sono spalancati fissando il soffitto.
‘1955!?!?!?’

Accese la luce. L’ho guardata. L’ho osservata sedersi sul letto. Era mia madre, tutto bene, ma lei era giovane. Trent’anni più giovane e splendida, anche se indossava vecchi abiti.
‘Tu sei…’ Mi sono interrotto. Ho quasi detto mia madre.

‘Il mio nome è Lorraine.’ Mi ha detto mentre giocava con il pulsante del vestito, chiaramente nervosa. Ricordando l’anno in cui ero e i racconti che ci ha fatto di quando era giovane, credo che lei non era mai stata tanto vicino ad un ragazzo… Si tolse la giacca dell’abito e lo lasciò cadere sull’altro letto posto di fianco a dove eravamo.

‘Lorraine Baines.’ Sembrava a disagio. Credo che era per il modo in cui la fissavo. Dopo tutto, lei era la mia… Lo sguardo mi cade e si fissa sulle sue piene, grosse’ Enormi seni che si intravedono dal suo abbigliamento modesto. Era così… Longilinea’ Magra rispetto a come appariva nel 1985.

‘Rilassati, Calvin, hai un grosso livido sulla testa.’ La sua voce era calda, morbida. Ero pronto a scendere dal letto quando ho visto che i miei pantaloni erano spariti! Per non parlare che ero in erezione.

‘Ah!- Ho urlato sorpreso tornando a coprirmi con lenzuolo. Mamma/Lorraine mi ha guardato e l’ho vista arrossire.- Dove sono i miei pantaloni?’

‘Laggiù.- Indica un posto della stanza e la vedo che deglutisce pesantemente.- Sulla mia sedia.- Il suo sguardo è tornato a fissarmi, aveva certamente visto il mio stato.- Non ho mai visto della biancheria intima viola, Calvin…’ Mamma/Lorraine muoveva le mani agitata e ora con la sua confessione ero io ad essere rosso in faccia.

‘Calvin…- Ho detto in un sussurro a causa della gola secca.- Perché… Perché continui a chiamarmi Calvin?’

‘Questo è il tuo nome , non è vero? Calvin Klein? è scritto sul tuo intimo. Lei ha tirato indietro il lenzuolo per mostrarmi già quello che sapevo.

Ho cercato di fermarla, ma lei è stata troppo rapida e la sua mossa mi ha colto completamente di sorpresa. Non c’era più nulla che potesse nascondere il mio stato. Mia madre/Lorraine stava osservando come il mio cazzo in completa erezione stava tendendo oscenamente le mutande. Istintivamente ho cercato di coprirmi con le mani mentre lei si è seduta sul letto di fronte con le mani giunte e mi ha sorriso. Era evidente il suo nervosismo da come si stringeva le dita e il suo sorriso cercava di tranquillizzare il mio disagio, ma avevo come l’impressione che il suo volto innocente, nascondesse dietro quel sorriso un mix di disagio/diabolico, ma ingenuo.
‘Oh, Credo che ti chiamano Cal.’

‘No… In realtà le persone… mi chiamano Marty.’

‘Oh.- Avrei potuto giurare di aver visto i suoi capezzoli duri prima di vederla piegarsi verso di me porgendomi la mano.- Piacere di conoscerla, Calvin… Marty… Klein.’

Si è seduta vicino, di fianco a me sul letto e non mi facilitava il progetto di cercare di calmarmi e di farmi scemare l’erezione.
‘Ummm… In realtà… Calvin Klein è il nome della persona che fa abbigliamento e biancheria intima… E’ummmhhh, famoso da dove vengo…’

‘Dov’è?’

‘Ummm’ lontano…’

‘Oh, ti dispiace se mi siedo qui?’ Ha chiesto innocentemente.

‘No… No… Bene… Bene…’ Mormorai, ma non ero certo di averlo detto.

Mi ha sorriso e allungando la mano, mi ha accarezzato sul viso.
‘è un grande livido che hai in testa.’
Ero certo che era più interessata a qualcos’altro di grande.

‘Ummm… Lorraine… Se non ti dispiace… Beh , non credo che sia il mio livido che è nel tuo interesse in questo momento.’

Mamma/Lorraine è rimasta a bocca aperta diventando rossa e ha guardato a terra mentre si è storta le dita.
‘Non sono una cattiva ragazza, Marty… Veramente…’

‘Nessuno dice che lo sei.’ Mettendole una mano sulla spalla per rassicurarla.

Mi ha guardato e mi ha sorriso.
‘Grazie.’

‘Hai, ummmhhhh, mai visto, sai, realmente’ visto uno?’

‘Oh, no! Non io!- Ha risposto agitata diventando ancora più rossa in volto.- Mi dispiace. Ho mentito. Non è vero che’ Io, ummmhhhh, ho visto quello di mio fratello di… E, ho un ragazzo, questo è imbarazzante, io’ ummmhhhh, ho visto mio padre, sai… Non lo dirai a nessuno, vero?’

Ho sorriso per rassicurarla.
‘Parola di scout.’

‘Ummmhhhh, Marty’ Il tuo… sai, il tuo è più grande. Ed è’ Lungo!’

‘Umm, bene, ti piace?’

Lei ha ridacchiato. ‘So che è sbagliato, ma… Posso vederlo, Marty? Posso?’

‘E se ci beccano?’

‘Non ti preoccupare.’

‘Va bene allora, ma ad una condizione. Io ti mostro il mio se tu mi mostri la tua.’

Il suo rossore è diventato ancora più evidente, quasi viola.
‘Nessuno ha mai visto il mio giardino segreto prima.’
Ha sollevato la gonna fino alla vita e spinto in basso le mutandine. è tornata a sedersi e non ho visto molto se non per una frazione di secondo il suo boschetto.
‘Non lo dirai?’

‘Mai.’

Mamma/Lorraine ha alzato una gamba portandola sul letto e divaricando leggermente l’altra e al contempo alzando di più l’orlo della gonna. Sono restato senza fiato.
‘è bellissima!’ E peloso, avrei voluto aggiungere e mi è piaciuto veramente molto. Facendo perno sui gomiti, mi sono abbassato le mutande e il cazzo nella sua gloria e durezza è restato appoggiato perfettamente in tiro sul mio pube. Come mi sono rimesso comodo contro la testiera del letto, ho potuto osservare la sua espressione che è rimasta a bocca aperta.

‘Wow! So che è sbagliato , ma io’ Posso toccarlo , Marty ? Questo è così sbagliato, ma non’ io”

‘Coraggio. Non morde.’

Mi dava l’impressione di essere innocente. Considerando quello che stava facendo e come, il modo in cui si comportava, avrei giurato che era davvero una brava ragazza e non era solo il modo di fare. Ha atteso che gli dessi il mio consenso per farlo e mi ha guardato e non si è mossa finchè non ho mosso la testa in segno affermativo. Lei trasudava vera innocenza.

Ho smesso di pensare a tutto questo nell’esatto istante in cui la sua piccola mano si è avvolta attorno al mio cazzo. Era la prima volta che un’altra persona me lo stava facendo e la sensazione era fantastica.
‘Oh!- Esclama restando a bocca aperta per poi guardarmi e sorridermi.- Mi è saltato in mano! Posso anche sentire il battito cardiaco e’ proprio come il mio che è impazzito come se fossi ancora sulle montagne russe della fiera del mese scorso!’

‘Freme e palpita perché sei tu che lo fai così.’

‘Oh!- Ha ritratto la mano e ha abbassato lo sguardo lasciandolo fisso sul cazzo.- Scusami. Io’ io’ non sapevo”

Le ho messo una mano sulla spalla e l’altra sotto al mento e ci siamo guardati occhi negli occhi.
‘è tutto a posto. Questa è una buona cosa, Lorraine.’ Guidandole la mano per riportarla sul mio cazzo.

‘Oh!- Esclama aprendo gli occhi a dismisura.- Guardate questo!’

‘Va tutto bene. è liquido seminale. è normale. Quando un ragazzo è eccitato, quando il cazzo è in erezione è normale che esca. Vuoi assaggiarlo? Passaci la lingua.’

Prima ancora che me ne accorgessi, ha abbassato la testa e ha lappato la punta. Della goccia non c’era più traccia, ma in compenso ora la cappella era tutta umida di saliva.

‘Non è cattivo come sapore.’ Mi ha detto guardandomi rossa in volto e nel come ha piegato la testa mi sembrava sincera e candida.

‘Se vuoi, puoi sempre provare a succhiare e vedere se ne esce ancora.’

‘Il sapore’ della tua passione” Ha detto quasi ipnotizzata mentre fissava il cazzo. Pochi istanti dopo ha appoggiato la bocca alla cappella e ha iniziato a succhiare per poi far sparire poco alla volta tutto il cazzo nella sua calda bocca.

Non potevo credere che mia madre, una buona e corretta fanciulla degli anni cinquanta mi stava dando un pompino fatto ad arte. Era il mio primo e non avevo esperienza, ma le videocassette e i giornalini porno mi avevano allenato bene e poi, mi sentivo incredibilmente bene! Si era allungata semi sdraiandosi sul letto, ma non lontana e così facendo, ho iniziato ad accarezzarle la coscia nuda e poi ho insinuato la mano fra le cosce. Ho subito scoperto il boschetto segreto e come ho raggiunto più in basso, ho scoperto che era fradicia di umori. Ha gemuto come l’ho toccata e come ho iniziato a palparle il seno attraverso i vestiti ha sbuffato dal naso.

Volevo sentire la sua carne dal vero, ma non volevo neppure distrarla dalla sua azione con la bocca. Era difficile da credere che mia madre avesse queste tette enormi. Nel 1985 lei deve indossare reggiseni contenitivi per nascondere questi due gioielli! è difficile capire attraverso i vestiti, ma doveva essere sicuramente una quarta o una quinta a coppa DD per come erano grossi e carnosi. Il capezzolo potevo sentirlo rigido che preme contro il palmo della mano anche attraverso i vestiti e ho provato a pizzicarlo, ma la camicia e il reggiseno non me lo hanno permesso.

Ho premuto la mano nella sua figa e le dita si sono fatte largo fra le labbra vaginali per come erano umide e calde. Letteralmente stava grondando di umori. L’ho sentita gemere e il piacere che ne è derivato dal mio cazzo mi ha tolto il respiro. L’ho sentita succhiare con forza mentre si stava allontanando dal cazzo e le ho messo una mano sulla testa per impedirle di abbandonare il magnifico lavorio che stava facendo.

La bocca di Mamma/Lorraine mi stava portando in paradiso. Non sapevo per quanto tempo avrei potuto resistere e ho cercato di distrarmi in qualche modo. Ho iniziato a fregare la mano lungo il taglio della figa scoprendola sempre più calda e umida. Ho inserito la punta del dito dentro di lei e Mamma/Lorraine ha fatto letteralmente un salto. La figa non ha aiutato il mio proposito di calmarmi. La sentivo calda come un forno e stretta. Avevo come l’impressione che stesse pulsando attorno al mio dito. Ho iniziato a concentrarmi su quello che stavo facendo e poco per volta, fra spinte e movimenti circolari ho inserito anche la punta del dito medio fra le labbra della figa.

Sentivo il suo corpo che era presa dalle convulsioni. Il bacino seguiva un movimento sempre più ampio spingendo contro le dita come se volesse lei stessa impalarsi sulle dita. Ho iniziato a spingerle sempre più dentro, sempre più in profondità nella figa pelosa di Mamma/Lorraine e più lo facevo, più avevo l’impressione che stesse succhiandomi il cazzo con maggior foga.

All’improvviso, nel movimento frenetico che avevamo assunto, il suo bacino ha iniziato a muoversi convulsamente mentre mi è parso che tutto il suo corpo stesse tremando come se avesse le convulsioni. Attraverso il cazzo, dalla sua bocca le è uscito un gemito lungo e sordo facendomelo vibrare e gemere dal piacere. Improvvisamente il suo corpo si è irrigidito e la figa ha iniziato a stringermi le dita. Anche le cosce si sono serrate bloccandomi il movimento della mano e delle dita mentre ha iniziato a mugolare lungamente facendomi andare in estasi.

In tutto questo, ho sentito la mano stringermi la base del cazzo e forse questo ha evitato che godessi prolungando la mia dolce agonia. Lei ha goduto e nel mentre, oltre a stringere le labbra attorno al cazzo, ha succhiato fortemente senza mai smettere.

Preso dalla passione, dalla voglia di godere, di farla mia, ho infilato le due dita profondamente il lei e al contempo ho spinto in basso la sua testa. Sentivo che il mio orgasmo stava arrivando e non c’era più nulla che potesse arrestare il treno in corsa.

Nel mio pugno ho stretto una ciocca dei suoi capelli mentre le dita nella figa erano penetrate per intero e le spingevo quasi con rabbia.
‘è il mio turno!- Grugnii.- Preparati a ingoiare, Lorraine!’

I suoi occhi si sono spalancati e nel secondo successivo ho iniziato a riempirle la bocca della mia bianca, spessa e cremosa sperma. Lei ha deglutito rapidamente ingoiando ogni schizzo, ogni goccia della mia calda sborra e quando ho finito di sparare, quando apparentemente ho finito di sgorgare ogni stilla, lei ha continuato a succhiare e a leccare per accertarsi che fosse tutto pulito e solo la sua saliva avvolgeva come un guanto il mio cazzo.

Come si è sollevata, mi ha guardato con le guance rosse.
‘Wow!- Ha detto in un sommesso mormorio per poi tornare a guardarmi il cazzo.- Non posso credere di averlo fatto…’

‘Hai fatto.’ Ho risposo con un largo sorriso.

‘Lo so.’ Mi ha detto tornandomi a guardare e l’espressione di innocenza che ha fatto era difficile da credere per una che aveva appena fatto un pompino.
‘Ma è stato”

‘Sbagliato?’

‘Sì, è stato sbagliato, ma… è stato divertente.- Ha sorriso.- Non posso credere come mi sono divertita!’

L’ho tirata contro di me e l’ho baciata e lei’ ‘ ‘ ‘ ‘ ‘ ‘ ‘

Continua’ ‘ ‘ ‘ ‘

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.
i miei racconti
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‘ ‘mi ha guardato con le guance rosse.
‘Wow!- Ha detto in un sommesso mormorio per poi tornare a guardarmi il cazzo.- Non posso credere di averlo fatto…’

‘Hai fatto.’ Ho risposo con un largo sorriso.

‘Lo so.’ Mi ha detto tornandomi a guardare e l’espressione di innocenza che ha fatto era difficile da credere per una che aveva appena fatto un pompino. ‘Ma è stato”

‘Sbagliato?’ Ho chiesto interrompendola.

‘Sì, è stato sbagliato, ma… è stato divertente.- Ha sorriso.- Non posso credere come mi sono divertita!’

L’ho tirata contro di me e l’ho baciata e lei ha risposto premendo le sue labbra contro le mie. Quando ci siamo interrotti, mi ha guardato in modo strano.
‘Che succede?’

‘Non lo so… Quando ti ho baciato… Era come… baciare mio fratello. Immagino che non ha molto senso, vero?’ Il suo sguardo era timido, quasi in colpa per quello che aveva appena detto.

‘Forse ha senso.- L’ho stretta a me per tornare a baciarla nuovamente.- Se tu fossi mia sorella, non mi dispiacerebbe essere in questa situazione con te.’

‘Pure io.- Ha risposto per poi appoggiare le sue labbra contro le mie e ci siamo scambiati un lungo bacio passionale in cui le lingue si sono cercate, inseguite e in cui le mani hanno vagato stringendo il suo seno carnoso e il suo sedere tornito mentre la sua mano si è stretta attorno al mio cazzo.- Non torna mai a dimensioni normali? Ti resta sempre così’ duro, Marty?’ Ha detto mentre lo fissava.

‘Ti ama, Lorraine. Proprio come faccio io.’

Era vistosamente arrossita.
‘Mi piace, troppo.- Stringendomi il cazzo nel suo pugno.- Mi piaci.’

‘Vuoi…’

‘Fare di più?’ Ha detto finendo la frase mentre ci guardavamo dritto negli occhi.

Guardarla così da vicino’ Era così bella. Così innocente. La mia giovane mamma. Ho voluto fare di più e ho annuito mentre non ci siamo mai tolti gli occhi da dosso reciprocamente.

‘Io faccio. So che è sbagliato, ma io non mi voglio fermare. Almeno non ancora.’
Mi ha baciato e io l’ho spinta leggermente in avanti. Mi ha guardato come se non capisse, come se fosse preoccupata, ma come ho iniziato a togliermi la maglietta, mi ha aiutato a liberarmi le mani. Sono tornato a sdraiarmi e il suo sguardo era così innocente mentre lei cercava di alzarsi la gonna e arrotolarla in vita, il suo corpo diceva tutta un’altra cosa.

‘Mam, ops Lorraine il letto credo che farebbe troppo rumore e ho paura che ci potrebbero sentire al piano di sotto.’

‘Credo.’ Il suo sorriso era nervoso anche se la sua innocenza era disarmante. Stavo pensando di lasciare perdere quando una carezza lungo il cazzo mi ha convinto del contrario.

‘Ho un’idea.’ Mi ha aiutato ad alzarmi e ci siamo fermati in piedi fra i due letti. L’ho girata e spinta in avanti in modo che posasse le mani sul letto di fronte. Ho alzato la gonna ben oltre la vita e il suo culo bellissimo è comparso lasciandomi a bocca aperta. Il sedere era proporzionato al suo corpo e non certo ai suoi seni che erano enormi. Le ho accarezzato la figa partendo con la mano dal sedere che ho accarezzato con sommo piacere e giù lungo il taglio del culo fino a trovarmi la mano completamente inumidita. L’ho trovata ancora decisamente bagnata e come ho iniziato a muovere la mano lungo le labbra umide per poi inserire la punta delle dita, mi è parso che grondasse ancor di più.

Dalla mia posizione, con una mano le ho accarezzato il seno palpandolo mentre con la mano che ha continuato ad andare lungo il taglio della figa, ho cercato di arrivare ogni volta al clitoride che non solo accarezzavo, ma che anche cercavo di masturbare e lei mi dava il grado di piacere che provava mugolando e muovendo il sedere. Quando poi facevo scorrere la mano, mi fermavo in prossimità del suo piccolo orifizio anale. Ero veramente tentato di infilarci un dito dentro, ma mi limitavo a solleticarlo inumidendolo con gli umori vaginali e la punta del pollice.

Preso in mano il mio cazzo duro, ho guidato la cappella fra le sue labbra vaginali e dopo un lento movimento lungo il taglio della figa per inumidirmi, ho poi spinto dentro l’antro del piacere più intenso. Il caldo umido mi ha accolto facendomi gemere a mia volta.
‘mmmmhhhhh” Ha mugolato lei quando le ho passato la cappella lungo il taglio della figa e come ho infilato il cazzo, un roco sibilo mi ha accolto.
‘sssssiiiiiiii’.’

Quando ho iniziato a far scorrere il cazzo in lei, si è irrigidita e non ha emesso più un solo suono. Le labbra della figa mi si sono aperte e chiuse abbracciando la cappella del cazzo e come ho spinto, lentamente, il suo caldo mi ha avvolto completamente. Non solo il cazzo, ma anche me. Le pareti della figa erano strette e provavo una sensazione meravigliosa quando la realtà della situazione mi ha colpito. Con le dita non ero arrivato così profondamente. Messe le mani sui fianchi del sedere, l’ho spinta leggermente contro di me mentre io mi sono fatto avanti con forza dentro la figa di quella che sarà la mia madre nel futuro. Ero sorpreso dopo tutto quello che ci aveva detto del suo periodo adolescenziale che non fosse vergine e ho spinto il cazzo fino ad arrivare completamente tutto dentro e fino in fondo a lei. In quell’istante non mi interessava sapere come aveva perso la sua verginità. Ora ero io che stavo perdendo la mia.

Ho ripercorso il tratto all’inverso e come mi pareva di stare per uscire, ho spinto in avanti con forza al punto che i nostri corpi hanno fatto un sonoro rumore. Mamma/Lorraine ha emesso un gemito gutturale che mi ha spaventato. Credevo che provenisse dalla porta e ho voltata la testa.
‘Mi stai’ Riempiendo! Oh’ Ancora’ Profondo”

Non avevo esperienze in materia, ma consideravo mia madre piuttosto piccola e stretta e riempirla per esaudire la sua volontà non era difficile. Ho iniziato a muovermi con ritmo costante e metodico. Lentamente mi estraevo e veloce entravo, lentamente mi estraevo e rientravo altrettanto lentamente, ma che cercavo di muovere il bacino spingendo la cappella il più profondo che potevo per poi riprendere tutto da capo alternando i movimenti lenti con quelli veloci e studiati.

In tutto quel andirivieni, lei non faceva altro che emettere gemiti sommessi ripetendo ritmicamente
‘Oh! Oh! Oh! Oh! ‘ ‘ ”

Ho rallentato il ritmo per non venire troppo presto e ho iniziato ad accarezzarle i fianchi, a solleticare il piccolo buchetto del sedere e addirittura ad infilarci la punta del pollice. Incredibile, è stato letteralmente risucchiato dentro e lei, dopo un primo istante in cui ha tremato convulsamente, ha emesso un gemito per poi iniziare a spingere all’indietro e io sono restato immobile lasciando che sia lei a fare tutto il lavoro. Stavo impazzendo. Nella mia testa vedevo il cazzo umido dei suoi umori che entrava e usciva da dentro di lei mentre il dito era stretto nel suo sedere e la consapevolezza che lei, mia madre, si stesse inculando volontariamente mi stava facendo impazzire.

Per cercare di calmarmi, ho iniziato a pensare ad altro e mi sono sporto in avanti per poi iniziare a palparle le tette. Ho raggiunto il bordo superiore della camicetta perfettamente abbottonata fino all’ultimo bottone e ho iniziato a liberare asola dopo asola. Quando non vi erano più bottoni ad infastidirmi, ho palpato le tette attraverso il reggiseno, ma non era questo il mio progetto. L’ho fermata stringendola forte contro di me. L’ho sollevata leggermente e lentamente le ho liberato prima un braccio e poi l’altro e così facendo ho potuto sganciare il reggiseno. è stato facile e le mie mani tremavano dal desiderio di poter accarezzare quei globi vellutati.

Ardevo dal desiderio di poter vederle il seno, dal poter affondare la mia faccia in mezzo a quei grossi globi, ma non volevo estrarmi da lei. Mi sono limitato a palparli, a stuzzicare i capezzoli mentre il nostro andirivieni è incominciato ancor più frenetico di prima. Mi sono sporto è ho visto i suoi grossi seni ondeggiare ritmici e una stretta alle palle mi ha fatto ansimare.

‘Ricorda’- Mi ha detto mia Madre/Lorraine fra un gemito e l’altro.- Non puoi farmi incinta.’

‘Ci ho pensato.- Un brivido mi ha percorso la schiena.- Ho qualcosa in mente.’
Mi sono estratto da dentro di lei e tenendomi il cazzo con una mano, l’ho guidato verso il suo piccolo buchetto del sedere. Ho spinto lentamente e come l’anello elastico mi ha stretto la cappella, sono restato senza fiato per via della scossa che mi ha fatto tremare. è stata lei che si è impalata sul mio cazzo arretrando e muovendo al contempo i fianchi e facendomi impazzire. Per non godere subito. Ho stretto spasmodicamente tutti i muscoli e i denti.

‘mmmhhhhh’. Credo che non dovrò preoccuparmi”

Con rabbia, quasi con furia animalesca le ho preso i fianchi e mi sono estratto per poi affondare in lei con forza. I successivi secondi, minuti, attimi’ Il tempo si è fermato. Eravamo solo due animali che scopavano in cerca del piacere ancestrale. Selvaggio.

I nostri gemiti si sono accavallati, i nostri mugolii si sono fusi mentre lei si stava masturbando con foga la figa con una mano. All’apice, le ho preso i seni e stretti nelle mie mani, ho continuato a spingere con forza mentre lei stessa non smetteva di impalarsi e masturbarsi.

L’ho sentita grugnire, tremare, godere! Siamo caduti in ginocchio ancora legati uno dentro all’altro e nella stessa posizione, io sopra di lei che la prendevo per le tette da dietro, ho continuato a spingere profondamente nelle sue viscere. Ero consapevole che stavo per venire, ma ogni volta che ero prossimo ad esplodere, il suo orgasmo mi stritolava il cazzo facendomi impazzire.

Lasciate le sue tette, l’ho presa per i fianchi e con violenti rapidi affondi ho finalmente liberato il contenuto delle mie palle nel suo accogliente intestino.

Ero ansante, sfinito. Mia Mamma/Lorraine gemeva con la testa abbandonata sulle braccia mentre teneva il culo in aria e io potevo bearmi del suo candore. Eravamo decisamente sudati e accaldati e l’unica cosa che potevamo fare era solo respirare mentre tremavamo convulsamente.

‘Lorraine, sei lassù?’

Quel grido, quella voce mi ha fatto trasalire e affondare nuovamente nel sedere di lei. Un gemito ci è uscito ad entrambi e lentamente mi sono estratto. Lei ha cercato di alzarsi afferrandosi al letto e dopo un secondo in cui si è fermata per raccogliere le forze ha esclamato.
‘Oh, cazzo, è mia madre!’

L’ho aiutata ad alzarsi e dopo avermi guardato, con la sua faccina in cui si alternavano stati di lussuria e innocenza ha sgranato gli occhi impaurita.
‘Presto vestiti!’

A tempo di record si è infilata il reggiseno e si è abbottonata la camicia. Ha reindossato le mutandine e poi si è lisciata la gonna. Sistemata i capelli alla meglio è poi uscita camminando sulle punte dei piedi per non fare rumore.

Restato solo, ho cominciato a pensare a quello che avevamo appena fatto. Ora che non stavo ragionando con il cazzo, mi sono reso conto di aver fatto veramente una cazzata. Avevo bisogno di uscire da li e velocemente. Dovevo raggiungere Doc e mi auguravo di non aver compromesso l’incontro fra i miei genitori che doveva avvenire da li a poco.

Speriamo’

Maxtaxi

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Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
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Per chi ha visto il film e per chi ha letto il racconto,
fatemi sapere cosa ne pensate….
taximassimo@yahoo.it

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