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Sono diventato cuckold per amore

By 26 Gennaio 2011Dicembre 16th, 20192 Comments

CAPITOLO 1

Leggendo i tanti racconti di Milù, mi sono reso conto che molte volte la realtà supera di gran lunga la fantasia. Per questa ragione, pur non essendo assolutamente uno scrittore, mi è venuta voglia di raccontare la storia della mia vita a partire dai nostri 18 anni.Quello che è accaduto prima può interessare solo pochi lettori che potranno,se lo desiderano, contattarci.
Lo so che molti riterranno impossibile che certe situazioni, qui descritte, si possano verificare nella realtà, ed io sono pienamente d’accordo con loro, ma se avranno la pazienza di arrivare sino in fondo, capiranno che quelle situazioni si sono verificate solo perché ho fatto io in modo che si verificassero.

Ho conosciuto mia moglie ai tempi della scuola. Lei frequentava la seconda liceo ed io la quinta. Ci siamo conosciuti ad una riunione di studenti e tra noi è nato un amore immenso e fantastico.,
Non appena lei ebbe terminato la scuola ci siamo sposati: lei aveva 17 anni ed io 21.
Siamo assieme da 18 anni,abbiamo un figlio di 18 anni e l’amore che ci lega e mille volte più grande di quello, immenso, che provammo all’inizio della nostra storia.
Mia moglie rappresenta il prototipo della donna che ,credo,ogni uomo vorrebbe avere accanto a se. Lei e nata e cresciuta in un piccolo paese di campagna che lasciò,assieme ai genitori,per trasferirsi in città ,proprio per permetterle di frequentare il liceo.
E’ una donna dal fisico stupendo,alta 1 metro e settantadue,ha una carnagione ambrata,un corpo modellato in modo morbido dalla pelle liscia e vellutata. Ha una linea perfetta ed ogni parte del suo corpo è piena e morbida ,ha un seno splendido che scende leggerissimamente con i capezzoli dritti e ben evidenti, pronti ad aumentare sensibilmente di misura e di durezza quando si eccita , ha un culetto da cartellone pubblicitario ,rotondo,perfettamente proporzionato,pieno,con i glutei stretti,insomma una lussuriosa meraviglia. La sua fighetta carnosa è mantenuta rigorosamente pelosa ed alla cura di quel triangolino perfetto dedica la stessa cura che dedica ai suoi lunghi capelli
Ma ciò che la rende particolare e la sensualità che emana dal suo corpo, del suo portamento e dei suoi gesti e che, spontaneamente, trasmette a chi le sta vicino
La vita di paese ha condizionato profondamente il suo carattere che è molto timido e l’educazione ricevuta in famiglia ha inciso profondamente nella sua personalità, rendendola obbediente e sottomessa a chi dimostra un carattere più forte e deciso del suo.
Sessualmente ha un comportamento contrastante, nel senso che lei non chiede mai di fare sesso e non me l’ha mai chiesto in 18 anni, e ciò porterebbe a pensare che sia frigida,ma, appena si eccita un po’,come in un crescendo rossignano ,il suo desiderio cresce a dismisura sino a raggiungere vette altissime e ,qualunque sia la situazione in cui si trova, non può più tornare indietro se non dopo aver raggiunto più orgasmi vaginali o anali,L’orgasmo non attenua il suo desiderio e fino a che dura il rapporto lei mantiene inalterata la carica erotica che continuamente esplode in orgasmi, anche devastanti, per ritornare immediatamente dopo allo stesso livello di libidine che poco prima l’aveva portata all’orgasmo. Ma quello che esalta il suo amante è che non perde mai quel suo stato di sottomissione,per cui qualunque cosa le chieda lei lo fà e ne trae piacere,non gli rifiuta niente ,non esplode in urla o grida o incitamenti all’uomo di spaccarla, sfondarla o altro, ma emette solo strozzati gemiti gutturali che palesano ogni livello del suo piacere.
Ecco,questa è mia moglie, la donna che amo e che mi ama alla follia e della quale,sono consapevole ,di non essere riuscito minimamente a descrivere le sue qualità
A questo punto vi chiederete ,se tutto va così bene ed è così meraviglioso,qual è il problema?
Il problema sono io che,al contrario di mia moglie ,sono sempre assetato di sesso e raggiungo regolarmente l’erezione ma., purtroppo, sono affetto da una forma incurabile di eiaculazione precoce estrema che, non solo mi impedisce di penetrarla, ma anche di essere solo sfiorato dalla sua mano o , di sfiorare col cazzo il suo corpo.
Di cure ne abbiamo provate tante, ma il verdetto finale è il più drammatico : non c’è niente da fare.
Noi non abbiamo avuto nessun tipo di rapporto prematrimoniale perché la sua educazione lo riteneva un peccato da confessare in chiesa. La prima notte di matrimonio,per inesperienza di entrambi, abbiamo avuto l’unico rapporto ,dolorosissimo per entrambi, in cui sono riuscito ad entrare in lei sborrando strada facendo e quindi sverginarla e metterla in cinta.,In quella notte abbiamo dato la colpa allo stress,all’emozione ma ,invece, è stata la mia miglior prestazione in 18 anni di matrimonio.
Fatta di necessità virtù,la nostra vita sessuale si riduce,sin dall’inizio,ai soli preliminari e riservati, logicamente, unicamente a lei. Come compagni di letto abbiamo tutta una serie di vibratori, dildo ed oggetti vari e cosi ,con giochi che durano ore e con serie infinite di orgasmi di mia moglie ed uno mio, sono passati i primi 12 anni della nostra vita In tutto questo tempo lei non si è mai lamentata, mi assicurava di essere felice così, e di non volere niente di più
Intanto mia moglie aveva raggiunto i 29 anni ed era ,secondo me ,nel massimo splendore del suo corpo.
I nostri giochi,naturalmente, diventavano sempre meno stimolanti e non potevano avere quelle caratteristiche di diversità,di novità,d’imprevisto che ,penso, sia il pepe di una corrette vita sessuale.
Io caddi ,forse ,in una leggera, ma, insignificante crisi depressiva che passo da sola.
Incominciai, però , ad avere paura di perderla. Vedevo questa splendida donna ,che sapevo possedere una straordinaria propensione per il sesso ,sacrificata a darsi piacere con vibratori e cazzi di gomma ed allora, incominciai a chiedermi se fosse giusto che, per colpa mia , passasse la sua vita senza aver mai provato a fare del sesso. Per lei seghe,pompini,ingoio,scopare,incullare,erano solo termini che non si trovano in nessun vocabolario. Ero sicuro come la morte che non mi avesse mai tradito, ma temevo che se un giorno, anche solo per curiosità, lo avesse fatto, non avrebbe più sopportato di rimanermi accanto:
Mi sentivo tremendamente responsabile e colpevole e fu così che incominciò a radicarsi in me la convinzione che dovevo farle provare il vero sesso ,anche a rischio di perderla,ma con la speranza che, se questa strada l’avessimo percorsa assieme, forse l’amore che ci legava poteva sopportare anche questa prova. Poi avremmo deciso, assieme ,come proseguire
Fu così che circa sette anni fa ,appunto, introdussi nei nostri giochi d’amore la figura di un estraneo, incominciando a chiederle se le sarebbe piaciuto scopare con un altro uomo ,ci pensò un attimo e dopo tante piccole scuse tipo non lo so,mi vergognerei,avrei paura,non so se mi piacerebbe, alla fine disse :forse sì.
Da quella prima volta quell’estraneo era sempre nei nostri giochi e le domande sempre più particolari e vedevo che questi discorsi accrescevano la sua eccitazione ..Quando, pero, il gioco finiva il discorso dell’estraneo diventava tabù .Per lei era solo un modo per aumentare l’eccitazione.
Erano trascorsi alcuni mesi ed un giorno, dopo aver fatto l’amore, quando ormai il gioco era finito,le confessai tutti i miei problemi psicologici, le mie incertezze e le mie paure.,Lei cercò in tutti i modi di tranquillizzarmi e di rassicurarmi,capiva che non stavo mentendo e che soffrivo, per cui affrontammo il discorso seriamente. Lei mi disse che non le era mai passato per la testa di fare sesso con un altro uomo, per cui non ci aveva mai pensato e non sapeva cosa dire.,Le dissi che saremmo stati assieme,che l’avrei aiutata io a superare i primi momenti.,Lei continuava a.non sapere cosa rispondere
Le chiesi, allora, se poteva promettermi che, se un giorno ,per caso, ci fossimo trovati coinvolti in una situazione particolare che avrebbe potuto portarla a provare un vero rapporto sessuale,saremmo andati sino in fondo senza ripensamenti e discussioni. .
Mi rispose che sperava che questa occasione non si presentasse mai ,ma in caso contrario, mi prometteva che saremmo andati sino in fondo perché così volevo io.
Le chiesi poi se poteva assicurarmi che ,se ciò fosse accaduto,i suoi sentimenti nei miei confronti non sarebbero cambiati. Allora mi disse che l’amore che provava per me,probabilmente,sarebbe aumentato ,perché sapeva che l’avrei fatto solo per il suo piacere.
Sei anni fa incominciai a progettare un diverso tipo di vita per noi, che avrebbe potuto anche rivelarsi disastroso

CAPITOLO 2

Consapevole che il destino ha cose ben più importanti a cui pensare ,decisi che stava a me cercare di creare quell’occasione, certo, com’ero , che in quel caso lei avrebbe mantenuto la sua promessa.

Mi misi a girare in internet in tutti quei siti che si occupano di queste cose e, tra scritti,contatti telefonici,contatti personali, mi resi conto che la maggior parte delle persone non facevano al caso nostro, essendo solo alla ricerca di una scopata e via
Dal  giorno che confessai tutto a mia moglie erano passati nove mesi e non avevo ancora concluso niente , quando, finalmente, il contatto con una coppia mi sembrò fatto proprio al caso nostro.Mi affrettai ad incontrarli.

Erano marito e moglie, lui sui cinquant’anni e lei sui trenta. Due persone serie ,distintissime e benestanti che dicevano di capire il mio problema e che erano disposte ad aiutarmi.
Mi dissero tra l’altro,che erano molto ben introdotte in alcuni ambienti privati dove si pratica l’amore di gruppo o lo scambio di coppie, per cui non erano certamente alla ricerca di un’avventura,ma erano stati colpiti, durante i nostri contatti telefonici,dalla sincerità dei nostri sentimenti, per cui decisero di aiutarci, anche mettendo in conto la possibilità di non ottenere niente in cambio
A me andavano benissimo,mi sembravano sinceri ed i cinquant’anni dell’uomo erano per me un fatto positivo, primo perché un giovane avrebbe potuto far girare la testa a mia moglie, secondo perché la personalità e l’età dell’uomo avrebbe messo in soggezione mia moglie, aumentando la sua sottomissione.

M’incontrai con loro diverse volte e ,consapevoli che il piano doveva essere il più banale possibile per sembrare vero, organizzammo tutto per la settimana dopo
Quella sera, a cena, dissi a mia moglie che ero molto stanco, che forse  dovevamo prenderci,  una settimana di riposo, cosa che avrebbe fatto bene anche a lei,e, visto che in quel periodo non avevo grandi impegni di lavoro ,avremmo potuto approfittare ed andare al sud la prossima settimana.Lei naturalmente ne fù entusiasta ed incominciò subito a fare i preparativi

Partimmo il sabato diretti verso una località di mare nel sud, dove già faceva abbastanza caldo,Arrivammo nel tardo pomeriggio e ci sistemammo nella nostra camera. L’indomani scendemmo al mare ,era una giornata splendida e la passammo in spiaggia.. Il giorno seguente era una giornata un po’ nuvolosa, per cui,alla mattina andammo in spiaggia, mentre , al pomeriggio, andammo in centro per spedire delle cartoline e per visitare la città. Mia moglie indossava una minigonna ed una camicetta che portava annodata alla vita,un reggiseno a balconcino ed un perizoma..

Quando,verso l’imbrunire, decidemmo di rientrare in albergo, passammo per una strada un po’ defilata dove ,sull’angolo, si apriva un cinema a luci rosse. Fingendo grande sorpresa e d entusiasmo, proposi a mia moglie di entrare, Lei non ne voleva sapere, ma avevo tanto insistito, ricordandole quando lo facevamo da fidanzati dove, in qualsiasi cinema, finivo per masturbarla che ,alla fine, lei si convinse ad entrare.
Salimmo in galleria dove non c’era quasi nessuno,e ,dopo qualche minuto,mentre sullo schermo si vedevano le solite cose, allungai una mano sotto la sua gonna.

Dopo un po’ di indifferenza incominciò ad allargare le gambe ma io continuavo a giocare intorno alla sua fessurina finché lei ,ridendo, protestò. Allora le dissi che non era colpa mia, ma delle sue mutandine e che se voleva di più, doveva levarsele. Solita resistenza di circostanza, poi si piegò e me le mise in tasca.

Incominciai a masturbarla.

Era già tutta bagnata, quando, all’improvviso, un uomo ed una donna vennero a sedersi vicino a noi, con l’uomo seduto vicino a mia moglie.  Lei mi tolse immediatamente la mano da sotto la gonna, si sistemo meglio sulla poltroncina, portò le gambe ben strette verso di me che la stavo abbracciando e posò la testa sulla mia spalla.
Dopo cinque minuti mi sentii stringere il braccio, inclinai la testa verso di lei e mi sussurrò che lui le stava toccando la gamba. Le chiesi se le dava fastidio e se voleva che cambiassimo posto,ma non mi rispose,  Dopo neanche un minuto, altra stretta e mi dice che il tipo ha la mano sul suo ginocchio. Le faccio presente che è con la moglie e, quindi, non è pericoloso e, poi, c’ero io li . Le dissi di spostare le gambe verso di me e di rimanere ferma per vedere dove voleva arrivare.. Rimasi con la testa piegata verso di lei e, dopo un po’, mi disse che stava risalendo la gamba.

Le guardai la camicetta e vidi che i due capezzoli s’erano notevolmente ingrossati .  Allora le chiesi se la cosa la stava eccitando e mi disse “ un po’” e subito mi strinse il braccio per dirmi che era arrivato all’inguine. Le richiesi di nuovo se era eccitata e ,questa volta, mi rispose,  decisamente, di sì.

Misi , allora , la mano sotto la sua gonna, la portai all’inguine, presi la mano dell’uomo e la spostai in basso, sul ginocchio, ed , intanto, avevo sentito che aveva la figa fradicia dei suoi umori ed i capezzoli spingevano arroganti contro la sua camicetta..

Misi la mia mano sull’altro ginocchia ed incominciai a tirare verso di me, mentre l’uomo ,che aveva capito cosa stessi facendo, incomincio a tirare l’altro ginocchio verso di lui. Vidi mia moglie guardarmi perplessa, ma io le sorrisi e piano piano senti allentarsi la stretta delle sue gambe e, quando furono sufficientemente allargate, ripresi la mano dell’uomo e la portai sulla figa.

Lei chiuse gli occhi e appoggiò la testa sullo schienale ed incomincio a sciogliersi nelle carezza di quello sconosciuto. mentre io ,per farle sentire che non l’avevo abbandonata,incominciai ad allargale le grandi labbra della figa.
Intanto, la moglie di lui, aveva fatto uscire il cazzo ,veramente possente , dai calzoni dell’uomo,  prese la mano di mia moglie che stringeva il bracciolo,  e la portò sul cazzo del marito A quel punto mia moglie esplose in un orgasmo devastante e quando, dopo un tempo che a me sembrò lunghissimo, riprese a respirare quasi normalmente, la donna ,sempre con la mano sopra quella di mia moglie che stringeva il cazzo del marito, incominciarono a segarlo.  Quando si convinse che mia moglie avrebbe continuato da sola, tolse la sua mano.  La scena a cui assistevo era per me incredibile e piena di sensazioni contraddittorie, perché sentivo un senso di colpa per essere stato io ad organizzare tutto quello che stava accadendo, perchè  provavo una forte gelosia nel vedere, per  la prima volta, mia moglie  toccata da un’estraneo, perchè, per la prima volta, lei stava toccando il cazzo di in uomo che non ero io,infine, perchè ero preda di una eccitazione mai provata prima d’ora Quando l’uomo mi fece un cenno,capii che stava per godere, allora slacciai il nodo delle camicetta di mia moglie , presi un seno dal reggiseno, lo portai allo scoperto ed incominciai a succhiare avidamente quel il capezzolo di marmo.                        Quasi contemporaneamente lei ebbe il suio secondoorgasmo e lui sborrò ed il suo seme venne diligentemente preso in bocca ed inghiottito dalla moglie
Per trenta secondi nessuno si mosse, poi la donna s’accorse che sul cazzo del marito era rimasto un grumo di sborra , lo prese con un dito e lo depose sulle labbra di mia moglie che aveva ancora la testa reclinata sullo schienale.  Lei ,inconsapevolmente, estrasse la lingua e se lo portò in bocca.

Dopo un po’ ci ricomponemmo, lui si presentò, ci presentò la moglie e disse che era stato un incontro molto piacevole e che sperava che le nostre strade si incrociassero ancora, perché sarebbe potuta nascere una bellissima amicizia. Ci saltò ed andò via
Uscimmo anche noi e ci dirigemmo verso la macchina, ma, stada facendo, mia moglie si fermò.  Ebbi paura che avesse una reazione negativa,invece mi abbracciò, mi bacio e mi disse che era stato fantastico ed abbracciati e ridendo siamo ritornati alla macchina e poi all’albergo
Ci riposammo un pochino, mano nella mano, richiesi a mia moglie cosa pensasse di quanto era accaduto al cinema e mi disse che, all’inizio era preoccupata, ma quando ha capito che io non ero arrabbiato si è lasciata andare ed ha raggiunto due orgasmi intensi come non aveva mai provato prime e mi confesso che l’intensità dei suoi orgasmi dipendono molto dalla situazione in cui si trova e quanto più e strana e trasgressiva, tanto più intensamente gode.

Era arrivata, ormai, l’ora della cena e, sempre euforica per quello che era successo al pomeriggio, indosso un bel vestitino aderente e corto, con una scollatura che arrivava all’ombellico Era tremendamente sexy, ma elegante.
Scendemmo e, mentre seguivamo il matre che ci conduceva al nostro tavolo,notammo,,con grande imbarazzo di mia moglie, che i due del cinema erano seduti, assieme ad un’altra coppia, nello stesso ristorante dell’albergo . Quando lui ci vide si alzò e, con grande entusiasmo, ci venne incontro e ci invitò a sedere al loro tavolo e, nonostante il mio tentativo di ringraziarlo, ma di rifiutare, lui disse al matre di apparecchiare per noi i due posti a capotavola, e ci fece strada . Salutammo la moglie e ci fu presentata l’altra coppia, formata da un uomo di circa 45 anni e da una donna di 25, bellissima. La cena fu molto brillante e cordiale parlammo del più e del meno,conoscemmo reciprocamente le professioni di ognuno,le appartenenze sportive e ,stranamente scoprimmo che avevamo le stesse appartenenze politiche.
Alla fine della cena lui insistette perché salissimo tutti nella sua suitte a bere qualcosa e ,mentre ci dirigevamo verso gli ascensori, mia moglie mi disse quanto le piaceva quel cerchietto di velluto che le due donne portavano stretto al collo e che ,secondo lei, per rimanere così ben teso ,doveva foderare qualcosa di più duro. L’unica cosa che criticava era il colore, che era uguale per tutte due, ma ma non si adattava molto bene al vestito di una di loro. Poi camminando mi mostrò che tutte e due avevano un braccialetto con dei ninnoli pendenti alla caviglia sinistra e che anche quelli le piacevano moltissimo. Non fece invece cenno all’abbigliamento quanto mai succinto delle due signore.

CAPITOLO 3

Raggiungemmo il loro appartamento che era composto da due camere matrimoniali ed un ampio salotto con  angolo bar. Quando ci sedemmo, mia moglie ,me lo disse poi ,rimase colpita dal fatto che la donna più giovane ,anziché sedersi vicino al suo uomo, si fosse seduta a terra ai suoi piedi. Ci fu offerto da bere e ricominciammo a parlare, ma questa volta i discorsi erano un po’ più spinti e riguardanti i presenti.
Mia moglie, che non parla molto, disse che le piacevano moltissimo i collari e le cavigliere delle due donne ed il terzo uomo le disse che erano davvero belle e che erano il simbolo di una rigoroso addestramento ricevuto, e che ,se a lei interessava, quando sarebbe finita la vacanza, le avrebbe fatto conoscere la scuola, gli insegnanti, il corso d’addestramento ed il titolo che si conseguiva .Se poi intendeva frequentarlo sarebbero stati tutti lieti di accoglierla.
Ad un cero punto, mentre il mio amico andò al bar a riempire alcuni bicchieri, sua moglie mi fece cenno di avvicinarmi a lei.                                                            La raggiunsi ed il marito,riportando da bere a mia moglie, si sedette vicino a lei ed incominciò a parlarle sottovoce, mentre le appoggiava la mano sulle gambe, fin dove s’era ritirato il vestito.    Vedevo mia moglie imbarazzata,confusa, alzare le spalle,far dinieghi con la testa ,sorridere per cortesia e ,dopo un po,’ con la testa mi fece cenno di raggiungerla
Mi sedetti dall’altro lato e, mentre lei stava con la schiena diritta, io e lui stavamo piegati verso di lei per sentire cosa doveva dirmi.
Senza guardarmi,  girando il bicchiere tra le mani e con grande imbarazzo, mi disse che lui le aveva raccontato che, con l’altra coppia, erano molto intimi e che, per loro, era normale ,quando si trovavano assieme, divertirsi un po’ tra di loro.              Visto quanto era stato bello e piacevole il nostro incontro nel pomeriggio, le aveva chiesto di chiedermi se avessi accetto di rimanere con loro quella notte.
Stetti un attimo in silenzio, poi ,parlando a tutti e due, dissi che spettava a lei decidere se voleva fermarsi per divertirsi un po’, ed a lui convincerla che si sarebbe divertita d’avvero.    Lui, guardandola, le promise che sarebbe stata,per lei, una notte indimenticabile e le chiese se questo le bastava e lei ,col capo chino, fece cenno di sì.   Allora lui introdusse una mano nella scollatura del suo vestito, fece uscire un seno con un capezzolo grosso e duro, glielo baciò e disse che una cosa così bella non andava nascosta e, lasciando il seno scoperto perché agli altri fosse chiaro il senso delle sue parole,disse che quella notte ci saremmo fermati da loro.
Da quel momento incominciò una notte ,per noi,indimenticabile ,perché per entrambi ci sarebbero state molte “ prime volte “.

Appena lui si alzò, lei mi sussurrò che stava mantenendo la promessa che, per amor mio,mi aveva fatto molto tempo fa.
Io mi alzai ed andai a prendermi da bere, per lasciare, in tal modo, il campo libero, e loro ,che conoscevano il mio problema , ebbero la sensibilità di ignorarmi.
Lui disse che non era giusto che solo una donna mostrasse il suo splendido seno ed allora andò dalla moglie ,le aprì la camicetta e gliela sfilò lasciandola con entrambe le tette nude, mentre il suo amico, rivolto alla sua compagna, le diede un ordine secco di spogliarsi.
Lui ritornò da mia moglie,le fece scivolare il vestito dietro le spalle, facendola rimanere con il seno scoperto, poi le chiese di alzarsi e glielo sfilò,le tolse pure il perizoma e la lascio nuda con le autoreggenti, lo stesso abbigliamento che in quel momento avevano addosso tutte tre le donne.                                                       A me sembrava di morire, perché era la prima “ prima volta “ che mia moglie si mostrava nuda ad un altro uomo.
Mi chiamarono ed ,assieme agli altri due ,andammo nelle camere da letto dove i due si spogliarono e vollero che mi spogliassi anch’io ,poi prendemmo i materassi di tutte due le camere e li stendemmo a terra in salotto, formando una pedana che ricoprimmo con le lenzuola
Portarono le donne sulla pedana, le fecero sdraiare ed incominciammo ad eccitarle ed a questo gioco partecipai anch’io che, con la lingua, ero superiore a tutti
Non perdevo ,però , neanche un gesto di quello che capitava a mia moglie, che era alle prese con lui, mentre l’altro si occupava delle altre due donne.                Lui, dopo averle allargato le gambe e leccato brevemente la figa, si era portato al suo fianco ed aveva incominciato a baciarla in bocca ed a palparla con la mano che indugiava, prevalentemente, sulla figa, ormai un torrente di umori a prossima all’orgasmo.,     Lui ,però, le si inginocchio al fianco, le girò la testa verso di lui e le presentò il cazzo gonfio e teso e le disse di aprire la bocca                                    Lei obbedì e lui lo introdusse e, sapendo che per lei era la “ prima volta “ , incominciò a dirle cosa doveva fare .    Lei,,mentre lo succhiava, sentì la lingua di una donna che le leccava la figa e scoppio nel primo di una interminabile serie di orgasmi..
Quando lui la sentì gemere, tolse il cazzo dalla bocca e si mise tra le sue gambe, ma prima di penetrarla si sdraio sopra le sue tette e le sussurrò che adesso era giunto il momento di provare, per la prima volta, il massimo del piacere per una donna che ,come lei, era nata per scopare. Lei gli chiese perché diceva che era la prima volta, e lui le rispose perché lei aveva un marito che l’adorava.
Lei ,allora ,capì che lui sapeva tutto della nostra situazione e subito le fu chiaro che era stato tutto organizzato da me .                                                                      Mi guardò ,seduto in poltrona che la stavo guardando, mi tese le braccia ,mi avvicinai a lei e ci abbracciammo, unimmo le nostre labbra e lui incominciò a spingere e penetrare in lei fino in fondo.
Sentivo le reazioni del suo corpo sotto il mio ,sborrai senza che lei se ne accorgesse, ma rimanemmo allacciati mentre lui la scopava sempre più violentemente e, dopo alcuni istanti, lei ebbe il primo orgasmo mentre era tra le mie braccia ,poi stacco la bocca dalla mia ed in una specie di sospiro mi disse che era una cosa incredibilmente bella e mi disse “grazie amore “.                                                                          Le dissi che ero felice come lei, che godesse il più possibile, mi staccai e la lascia al suo amante e mi risedetti in poltrona..,Lei, nonostante fosse quasi in trance, guardandomi mentre mi risiedevo, s’accorse che avevo goduto ed il suo viso, in quel momento ,espresse tutta la sua compassione.,
Lui continuo a scoparla, poi la mise alla pecorina e la scopò sempre in figa, ma da dietro, stringendole le tette con entrambe le mani e ,quando davanti a lei di presentò la figa della più giovane, lui le fece abbassare la testa e le ordinò di leccargliela. Mentre era impegnata a far godere la donna ,sentì lui uscire da lei e, dopo un attimo, essere di nuovo riempita, ma da un cazzo ancora più grosso. Continuarono a scopare per ancora mezz’ora, finché i due uomini sborrarono.
Lei aveva goduto decine di volte e, come al solito, mentre tutti gli altri erano per il momento appagati, lei sentiva intatto il desiderio di scopare.
Come eravamo d’accordo , per questa prima volta, s’erano limitati a scoparla ed a farsi fare un pompino, ma nei prossimi giorni , piano piano,l’avremmo portata a tutti i segreti del sesso.
Si riposarono un po’, ma poi ripresero e proseguirono così sino al mattino . Solo quando tutti erano sfiniti ,cercammo di dormire un po’.
Mi ero addormentato sul divano e, quando mi svegliai, trovai il salotto riordinato e, su una poltrona, mia moglie che mi stava guardando.                                         Fuori stava piovendo
Era completamente nuda, ma ben pettinata e sembrava riposata. Mi venne vicino, si sedette sulle mie gambe, mi abbraccio e mi diede tanti baci e mi disse che non mi aveva mai amato tanto.    Le chiesi se le era piaciuta la serata e disse che non trovava parole per esprimere tutto il piacere che aveva provato.   Chiesi dov’erano gli altri e mi disse che erano nelle camere e che qualcuno faceva all’amore             Le chiesi perché l’avevano esclusa e mi rispose che era stata lei a non volere andare senza di me.   

La presi per mano ed aprii la prima porta e c’erano le due donne che ancora dormivano,poi aprii la seconda e c’erano i due uomini sul letto, nudi, che parlavano e ,quando ci videro, dissero che era ora che mi fossi svegliato.  Guardai mia moglie e le chiesi se aveva voglia di farsi scopare da quei due e lei,scherzando, rispose che se non c’era niente di meglio potevano andar bene anche loro. Allora la portai in mezzo a loro
Lui le spiegò che il giorno prima si erano limitati a scoparla ed a metterglielo semplicemente in bocca ,ma c’erano altre cose che doveva provare e che avrebbero fatto godere lei ed i suoi amanti, ed oggi le avrebbero fatto provare una delle cose che più piace agli uomini.
L’altro le mise una mano sulla figa e disse ,meravigliato, che era già molto eccitata e poteva incominciare subito, ma loro non erano ancora pronti, perché i loro cazzi erano tutti mosci e le dissero che , se voleva che loro la facessero godere ,era compito suo farli rizzare
Si misero semi sdraiati sul letto e le dissero di prenderli alternativamente in bocca e far loro un pompino.      Lei obbedì immediatamente e, mentre loro le dicevano che , mentre succhiava ,con le mani doveva segarli,toccargli i coglioni e le insegnavano i movimenti che doveva fare con la lingua e come doveva leccare il cazzo nei punti più sensibili, lei ebbe un orgasmo.  Doveva essere stata, però, molto efficace se in breve tempo i due cazzi erano dritti e duri.
Lui mi chiamò vicino a se e, posizionatosi in mezzo alle gambe di lei, puntò la cappella sul buchetto della figa , poi ,con le mani, allargò le grandi labbra e mi disse di guardare come quel grosso cazzo sarebbe entrato in quella stretta fighetta .    Notai quanto fosse bagnata la sua figa che aveva tutti i muscoli in tensione nell’attesa che lui, finalmente, entrasse in lei,
Mi venne spontaneo dirgli di farla morire dal piacere e lui mi rispose che ce l’avrebbe messa tutta, ed incomincio a spingere lentamente e, lentamente, il cazzo incominciò ad entrare in lei, forzando le strette pareti.     Lentamente prosegui sino in fondo e lei spingeva il bacino verso il cazzo per farlo entrare il più in fondo possibile.         Lui le chiese se lo sentiva e se provasse piacere e lei gli fece segno di sì
La scopò a lungo e lei ebbe i soliti tanti orgasmi e quando fu pronto a sborrare ,questa volta estrasse il cazzo e le sborrò tra i peli della fica , premendo la cappella sui peli mentre sborrava.
Quand’ebbe finito sollevò il cazzo e lo accostò alla bocca di lei e le disse che doveva abituarsi al sapore della sborra ,perché ,molte volte, un pompino poteve finire con la sborrata in bocca e lei doveva imparare ad ingoiare tutto.                                     Lei guardò prima lui e dopo me e disse che le faceva schifo, ma lui le disse che tutto stava farci l’abitudine e non pensare a cosa si stava ingoiando.    Le disse di aprire la bocca, lei mi guardò di nuovo, poi obbedì e lui ,messo il cazzo in bocca , le disse di pulirlo e di ingoiare. Lei strizzo gli occhi e fece quello che le era stato detto di fare, poi ,quando le fu chiesto com’era andata, disse che aveva dovuto fare un grande sforzo per obbedirmi.    A quel punto lui si fece da parte ed incomincio a scoparla l’altro uomo che cerco di non farle raggiungere l’orgasmo, perché rimanesse in quello stato di trance erotica che in lei , precede l’orgasmo e, fatto uscire il cazzo dalla figa ,glielo mise in bocca e le disse di continuare con un pompino.,                  Mi accorsi subito che lui si stava fermando troppo a lungo,ed , infatti, dopo pochi istanti le scaricò tutta la sborra in bocca e, bloccandole la testa con i capelli ,estrasse il cazzo e le ordinò di ingoiare.     Questa volta non aveva in bocca il leggero strato del primo, ma una quantità ben diversa,,ma lei chiuse gli occhi ,chiuse la bocca e dopo un secondo, ingoiò tutto.
Aprì gli occhi e, con un mezzo sorriso, aprì la bocca per farci vedere che era vuota, allora l’altro le infilò il cazzo ordinandole di pulirlo e ,quando finì, tutti e tre le fummo attorno per baciarla e complimentarsi con lei. .                                                      Lei era felice e ci confesso che quando sentì il flusso entrarle in bocca ebbe un orgasmo, ma non osava far niente per paura che qualcosa le uscisse di bocca e noi la rimproverassimo

CAPITOLO   4 -L’ultima esperienza

Pranzammo qualcosa in stanza e poi decidemmo di scendere in camera nostra per riposarci delle fatiche della notte e di quella mattinata, concordando di rivederci a cena.
Prima che uscissimo, la moglie di lui ricordò a tutti che era necessario preparala per l’ultimo passo e che ci avrebbe pensato lei
La portò in una delle due camere ed io solo la seguii, perché volevo controllare tutto quello che le facevano.
La fece sdraiare sul letto, a pancia in giù e le sollevò l’abito, mettendo a nudo quel splendido culetto ancora vergine e le spiegò che doveva prepararsi a  prenderlo anche nel di dietro, che rappresentava il massimo piacere per gli uomini.

Le disse che  ,in seguito,quando si sarebbe abituata, avrebbe provato un  piacere forse anche più grande di quello che provava quando veniva penetrata davanti,ma che le prime volte poteva farle anche molto male e, per questo, doveva abituare i muscoli del buchetto a rilassarsi.

Le spalmò sul buchetto ed all’interno un gel lubrificante , le introdusse prima una e poi due dita, per insegnarle come abituarsi a rilassare i muscoli ,poi prese un cuneo anale abbastanza grosso all’inizio, ma che nella parte che lo avrebbe bloccato al buchino, era grosso circa tre centimetri .Le disse che doveva tenerlo sempre su e che ogni tanto lo facesse uscire e rientrare una decina di volte. Quella sera le avrebbe fatto indossare uno di misura maggiore.
Alzandosi e camminando con quel coso nel culo, diceva che le dava fastidio e le faceva un po’ male, ma la donna le disse che quel piccolo fastidio le avrebbe risparmiato un dolore più grande in seguito.

I tre giorni successivi si svolsero più o meno allo stesso modo: spiaggia al mattino,riposo al pomeriggio, grande orgia alla notte , con cambio dei cunei ogni notte,  per cui indossò, progressivamente il 4,il 5 e, per ultimo, un cuneo molto grande all’inizio, che stentava ad entrare, per bloccarsi, poi, su un gambo di 6 centimetri
Il giorno successivo era l’ultimo che passavano assieme perché il giorno dopo sarebbero ripartiti tutti

A cena eravamo tutti in po’ tesi,alcuni perché non capitava tutti i giorni di aprire al piacere un culo vergine,l’ altra perché non sapeva cosa le sarebbe capitato. La cena fini prima di tutte le altre sere
Salimmo nell’appartamento e ,senza proferir parola, tutti,meno lei,si spogliarono in un attimo. Tutti le si avvicinarono ed incominciarono a spogliarla con la delicatezza con cui si scarta un regalo
Ma non c’era molto da togliere perché ,sotto il vestitino, non indossava niente, nemmeno il cuneo ,che era stato levato nel pomeriggio, perché il buchino potesse chiudersi completamente. Si erano spogliati tutti, meno io,ma la stavano adagiando sui materassi in salotto, quando lei mi chiese di spogliarmi .

Pensando che così si sentisse più tranquilla, mi spogliai e, come il solito, il mio modesto cazzo era in tiro come tutti gli altri. Mia moglie mi volle vicino e, naturalmente, l’accontentai ,poi la donna incomincio,come l’altra volta , a lubrificarle il culetto e, quando ebbe finito, si mise da parte e lui,quasi per un diritto di primogenitura, si inginocchio dietro di lei,che era stata messa alla pecorina ,e stava per avvicinare il cazzo al culo, quando lei si spostò e ,rivolta a tutti, disse che il primo doveva essere suo marito.

Tutti rimasero stupiti perché conoscevano il mio problema, ma io avevo capito cosa volesse mia moglie, allora  mi misi dietro a lei e, puntato il cazzo in direzione del culo, mi avvicinai e spinsi .Sborrai non appena sentii il contatto della sua carne, senza riuscire ad entrare .

Il buchetto era tutto impiastricciato dalla mia sborrata ,allora, con un dito, raccolsi un po’ di sborra e lo feci entrare nel suo culetto. Di più non potevo fare, ma tutti capirono ed applaudirono.

 

La donna la pulì, completò la lubrificazione e lui si rifece sotto e ,questa volta,per secondo,puntò il grosso uccello contro quel piccolo buco ed incominciò a spingere. La cappella stentava ad entrare,le donna dava consiglia a mia moglie sul cosa fare ,poi ,d’un colpo, la cappella entrò ,seguita da un grido di mia moglie . Non dimenticherò mai l’immagine di quella grossa cappella appoggiata su quel buchino liscio ,senza grinze, che si dilatava per la spinta dell’uomo, fino a raggiungere il diametro di quella carne che ,di colpo, entrò in lei.

Lui incominciò, lentamente, ad entrare ,ogni tanto si fermava, poi d’un colpo, andò sino in fondo e ,prima lentamente e poi sempre più veloce ,incomincio ad incularla .

Lei ,per un po’, continuò a lamentarsi, ma poi rimase in silenzio e, quando mi avvicinai a lei ,mentre lui stava ancora inculandola, per chiederle se le faceva male, mi sorrise e disse di no, che le piaceva  Lui le sborrò dentro senza che lei provasse piacere.
Fu sostituito dall’altro uomo, che aveva il cazzo più grosso, ma che aveva la strada già aperta ,per cui, lei non sentì nessun dolore e lui poté incularla con forza sin da principio ed allora lei, prima che lui sborrasse, raggiunse i suoi primi due orgasmi anali

Al termine dell’iniziazione anale, ci mettemmo tutti a bere e chiacchierare. Stavamo salutandoci prendendo accordi per rivederci
Stavamo per uscire quando lui si avvicinò a me, e mi disse che non aveva mai incontrato una donna, sessualmente predisposta al piacere, come mia moglie.        Mi disse che era meravigliato di come, in pochi giorni, lei fosse passata per molte esperienze partendo da zero e mi chiese sino a dove potevamo spingerla per capire quale fosse il suo limite per provare il massimo della soddisfazione sessuale.
Gli dissi che gli ero molto grato e gli promisi che quel limite, di cui diceva prima, l’avremmo ricercato assieme.

Salutammo tutti con l’impegno di ritrovarci quanto prima.

 

 

CAPITOLO  5

Quando rientrammo, dopo pochi giorni mi incontrai con il nostro amico per discutere del futuro. Dopo averlo ringraziato ancora per la collaborazione che mi aveva dato , gli dissi subito che lui sarebbe stata l’unica persona che avrebbe potuto scoparsi mia moglie tutte le volte che avesse voluto,ma lo pregavo di non farlo troppo spesso ,perché non volevo che lei sentisse di dipendere da lui. Mi disse di stare tranquillo.

Gli confessai,poi,che ero preoccupato perché la nostra situazione era del tutto particolare. Quando una copia normale pratica lo scambio di copia o altro, hanno,comunque, una vita di copia normale e la loro trasgressione può essere saltuaria,occasionale. Nel nostro caso , quando la trasgressione rappresenta l’unica vita sessuale della copia, deve avere una frequenza molto più ravvicinata ed io non avevo conoscenze tali da procurare a mia moglie un’attività sessuale almeno settimanale.Lui mi disse di non preoccuparmi che ci avrebbe fatto entrare in alcuni gruppi di persone che praticavano il sesso di gruppo, dove avrei potuto portare mia moglie a soddisfare le sue esigenze

Insisteva, però ,sulla ricerca dei limiti cui poteva arrivare mia moglie e mi disse che la prima cosa da fare era cercare di disinibirla di più ,perché sarebbe stata la base per i passi successivi . Incominciammo a frequentare i gruppi dove lui ci aveva presentato, ma scoprimmo subito che la cosa era abbastanza insignificante  perché, alla fine, si stava trasformando in  una cosa abitudinaria, priva di quella carica di incertezza e novità che tanto eccitava mia moglie.

Pensai, e dissi a mia moglie, che volevo staccarmi un po’ dal nostro amico, per non dipendere sempre e solo da lui per conoscere nuovi amici  e,quindi,  le dissi che,  forse, era il caso di incominciare ad avere una vita solo nostra Lei fu,come sempre, accondiscendente,ed allora le proposi di navigare insieme, tra le tante proposte che c’erano nel web.

Alla sera, come due congiurati, ci divertivamo a leggere gli annunci e, dopo molte settimane, c’imbattemmo in un annuncio che attirò la nostra attenzione

C’erano due coppie,regolarmente sposate ,con gli uomini sui 45 anni e le donne una di 40 ed una di 25 .Le donne erano  bisex, e gli uomini super dotati  ed erano alla ricerca di una coppia con lui cuckold..Garantivano pulizia, educazione, riservatezza e, dopo i necessari contatti telefonici, si dichiaravano disposti ad ospitare.    

Avrebbero, in questo modo., rispettato la privacy della copia in un incontro interlocutorio, che lasciava ,ad entrambi, la facoltà di non approfondire la conoscenza  

L’annuncio convinse mia moglie, che mi invitò a prendere contatto.                      Dai primi approcci sembrava gente molto per bene ed educata e, saputo che eravamo alle prime esperienze, mi assicurarono che avevamo trovato le persone giuste., Decisi di accettare di fare la loro conoscenza  e prendemmo appuntamento per il prossimo fine settimana, in modo che, se ci fossimo trovati di reciproco gradimento, potevamo stare assieme due giorni .                                                 Mi chiesero soltanto , considerando che l’incontro serviva per conoscerci e poteva anche terminare dopo aver preso assieme un caffè , di fare  in modo che mia moglie indossasse una camicetta aperta sul davanti, una mini gonna molto corta e niente intimo, per dar loro modo di valutare il suo corpo senza doverla umiliare con richieste di far vedere i suoi particolari anatomici.. Altrettanto avrebbero fatto loro

Come ho detto all’inizio, mia moglie era molto timida, per cui ,quella richiesta la mise in grande imbarazzo, ma le dissi che se volevamo frequentare un certo tipo di gente dovevamo adeguarci.

In settimana comperò il necessario e quando, il sabato,mi si presentò davanti con una mini vertiginosa,calze autoreggenti ed una camicetta ampia e scolatissima, tacchi alti ed osservai le tette che si muovevano sotto la camicetta ed i capezzoli durissimi che spingevano contro la stoffa, maledissi la mia sorte.

Quando arrivammo alla loro villa , fummo accolti con molta gentilezza e quando lei si tolse il leggero soprabito ,colsi un lampo di meraviglia tra gli uomini,Ci sedemmo a chiacchierare per conoscerci,ci chiesero delle nostre esperienze e, dopo una mezz’ora di chiacchiere, la donna più matura si rivolse  alla più giovane ,che sembrava a lei sottomessa,e le disse di dare il benvenuto alla loro nuova amica. Con questo volevano dichiarare la loro disponibilità a continuare

La giovane si pose ai piedi di mia moglie, le sollevò un po’ la gonna ed incominciò ad accarezzarle la  figa.                                                                                                                               Lei stava tutta rigida  ed in grande imbarazzo, ma, come sempre, il suo corpo non seguiva la mente e le gambe incominciarono a dischiudersi., comunicando in tal modo a tutti che anche da parte nostra si manifestava il consenso. Allora la donna, con delicata violenza, le allargò le gambe ed incominciò a leccarla                         Lei rispose subito a quel piacevole invito e, rilassatasi sul divano, incominciò a respirare affannosamente,  Uno degli uomini disse  che era evidente che ci eravamo piaciuti e che potevamo conoscerci meglio. I due uomini si spogliarono, mettendo in mostra due cazzi veramente notevoli ed andarono a sedersi su di un altro divano, intanto l’altra donna andò dietro a mia moglie, le tolse la camicetta, fece allontanare la giovane, fece alzare mia moglie,sgancio i gancetti della gonna che cadde a terra lasciandola, meravigliosamente, nuda e la spinse a sedere in mezzo ai due uomini. Lei era ancora molto tesa, ma, come fu seduta, i due le misero in mano i loro cazzi  ,le sollevarono le gambe, le allargarono il più possibile e le adagiarono sulle proprie, in modo che lei fosse oscenamente spalancata mentre segava quei due cazzi che le avevano messo in mano

Incominciarono a baciarla con la lingua in bocca e, mentre uno s’era impossessato delle tette, l’altro le palpava la figa.  Lei non resistette oltre ed ebbe subito il suo primo  orgasmo . Chiamarono la giovane perché le lecasse la figa per ripulirla dei suoi umori, poi le fecero chiuder le gambe, la fecero alzare , esplorarono il culetto coprendolo di baci e leccandole il buco, poi uno la fece sedere a cavalcioni sulle sue gambe con la schiena rivolta verso di lui e glielo mise nella figa mentre l’altro ,davanti, s’impossessò della sua bocca,

In questo crescendo d’erotismo, non mi era accorto che la più anziana,una donna bellissima,s’era spogliata, indossando un corsetto in pelle nera aderentissimo che lasciava in mostra le grosse tette sorrette da un a specie di piega del corsetto, il culo sodo e bello, ed una figa pelosissima e, probabilmente, non curata, tanto era folta ed irregolare, ma,a gambe chiuse formava un folto cespuglio molto eccitante.,  In mano teneva un frustino, cosa  che incominciò a preoccuparmi.

L a donna incitava le altre due compagne  a darsi da fare e ,con piccoli tocchi del frustino, ordinava di succhiare più velocemente ,di  farlo entrare sino in gola ,di roteare il bacino che stava accogliendo il cazzo ed alla più giovane, con colpi più decisi, di accarezzare i coglioni degli uomini , di leccare il culo a mia moglie e così via. Mia moglie aveva ,ormai, raggiunto orgasmi a ripetizione e quando gli uomini le sborrarono ,uno in bocca e l’altro nell’intestino, lei ebbe l’orgasmo più devastante.

Gli uomini ,soddisfatti, chiesero alle due donne di lesbicare ed alla giovane di pulire l’ospite che colava sborra tra le gambe.,Poi si avvicinarono ed incominciarono a giocare con le fiche ed il culo delle due donne ,portandole spesso all’orgasmo con profonde leccate e manipolazioni

Quando si furono stancati di giocare ,le due donne andarono in bagno per ripulirsi e prepararsi per la notte e, quando  rientrarono, mia moglie cercò gli abiti per vestirsi ,ma le dissero che non doveva farlo, che sarebbe rimasta nuda fino al momento di andar via,  Quando venne l’ora di andare a letto fummo accompagnati in una grande stanza dove c’erano due letti, più grandi di un letto matrimoniale, e due bagni separati e, mentre cercavamo di capire dove dovevamo coricarsi , i due uomini presero per un braccio mia moglie e la condussero su un letto, mentre le due donne, abbracciate, si coricarono sul secondo, lasciando un po’ di  spazio anche per me. .

Eravamo alla fine dell’estate, ma la camera era molto riscaldata , per questo non esistevano ne lenzuola ne coperte, per cui ,nel letto di mia moglie, erano tutti e tre nudi  e potevo vederli perché c’erano due orologi  digitali che emanavano una leggera luce rossa, sufficiente, nel buio assoluto, ad illuminare leggermente le stanza.,Vidi uno degli uomini, mentre cercava di prendere sonno, poggiare una mano sulla coscia di mia moglie, in modo da inserire il taglio della mano nella sua figa e, probabilmente,la introdusse tra le due grandi labbra                                       Quello, pero ,che mi sorprese di più, fu che lei, senza che nessuno le chiedesse di farlo , poggiò la mano sul suo cazzo.,  Sentii che si erano addormentati in quella posizione e, forse, mi addormentai anch’ io,  perché, ad un certo punto della notte fui svegliato da dei rumori. Guardai verso il letto di mia moglie e vidi che ,inginocchiata stava facendo dei pompini a tutti e due , poi ,uno di loro, la fece coricare su di sé ed ,evidentemente, glielo mise nella figa e ,dopo un paio di colpi, si fermò per permettere all’altro di posizionarsi dietro di lei e metterglielo nel culo in una doppia penetrazione che era la prima volta che lei provava

Dopo mezz’ora vennero tutti e due dentro di lei e, quando gli uomini tolsero i loro cazzi ,le diedero un asciugamano perché si pulisse., poi uno si avvicinò a lei, le diede un lungo bacio sulle bocca e, quasi coricato su di lei ,con una tetta in mano ,cercò di riprendere sonno.,Io rimasi li ad aspettare il mattino e non so se tutti dormissero, ma non successe più niente, Al mattino si svegliarono verso le dieci ed io stavo sempre osservando il letto di mia moglie  Nel giro di un quarto d’ora tutti e tre andarono al gabinetto, ma dopo poco rientrarono, scherzarono ,risero ,poi presero mia moglie per mano e tutti e tre assieme andarono in bagno e si misero assieme sotto la doccia che non aveva ne box ne tenda, ma era fatta apposta per starci sotto in più persone. Inutile dire che loro lavavano lei e lei lavava loro ed erano tutti e tre molto allegri e scherzosi ed ,approfittando del sapone che avevano a dosso, era un continuo mettergli il cazzo in figa o nel culo  ed anche la bocca non era risparmiata quando i cazzi erano sciacquati dal sapone, Alla fine, in piedi, uno le teneva una gamba alzata e l’altro la copava, fino a sborrarle sulle tette,e quando toccò all’altro, glielo mise nel culo, mentre lei doveva masturbarsi con il telefono della doccia .Lui preferì sborratle in bocca

Quando uscirono dalla doccia loro erano vestiti e lei nuda.

Era ormai l’ora di pranzo  per cui ci sedemmo a tavola dove rimanemmo sino alle due.

In un breve momento che rimanemmo soli ,chiesi a mia moglie come stava, mi disse bene, le chiesi se si fosse divertita e mi disse che di sesso ne aveva fatto tanto ed aveva anche tanto goduto, ma, nel complesso, quella gente non le piaceva. Dissi che ero d’accordo con lei e che potevamo andarcene.  

Chiesi gli abiti di mia moglie perché volevamo andarcene ,ma ci dissero che prima dovevano chiederci un piacere.

Ci chiesero di andare con loro in una stanza ,ci fecero sedere ,misero una cassetta in un televisore e ci pregarono di guardare attentamente.

Il filmato iniziava con la prima telefonata che io feci per contattarli ,proseguì con tutti i contatti avuti e con tutto quello che era avvenuto in quella casa sino a quel momento

Poi c’era una piccola interruzione ed il filmato riprendeva con me in ufficio tra i miei colleghi ,ma durò per un tempo molto breve. Altra piccola interruzione , poi il filmato riprese con sei o sette sei o sette ragazzi che ,nella stessasoanza dove ci trovavamo, stavano guardando dei film porno facendosi delle gran seghe e, tra questi, c ’era il loro figlio, ma ,purtroppo,anche il nostro, che in quel tempo aveva 16 anni.

Quando il nastro finì, eravamo come storditi e non capivamo il senso di tutto questo. Allora, uno di loro, che era vicino a mia moglie ,accarezzandole le tette ci disse che loro avevano un’attività e che, in quel momento, la richiesta del loro prodotto era in aumento e chiedavano a mia moglie di dar loro un’aiuto. Non capivamo ancora cosa centrasse questa richiesta con il filmato, allora, lei chiese di che lavoro si tratasse ,allora le dissero che glielo avrebbero fatto vedere. Le diedero un camice bianco che arrivava sopra i ginocchio e le dissero che la donna più matura ci avrebbe accompagnato a vedere il luogo di lavoro e che poi saremmo stati riportati li per riprendere la nostra macchina e sentire la nostra decisione.

Fummo condotti in una grande villa fuori città su cui spiccava il nome di” Villa dei Sogni”,  ,c’era un grande parco e diverse macchine parcheggiate. Fummo fatti entrare da una porta secondaria che si apriva su una piccola entrata dove c’erano due porte. Fummo fatti entrare in un lungo corridoio sulle cui pareti si aprivano sei vetrine  molto grandi e ,di fronte ad ogni vetrina, c’erano una serie di poltroncine.

Il corridoio era deserto ed una sola delle vetrate era illuminata. La donna, ignorandomi completamente, prese mia moglie, le tolse il camice e la fece sedere davanti alla finestra illuminata. La vetrata guardava in una stanza lussuosamente arredata dove c’erano  sette uomini e quattro donne dai 20 ai 30 anni, quasi completamente nude e , in un angolo, un tavolinetto dove sedeva una donna sui quarant’anni che vestiva lo stesso completo della donna matura che ci aveva accompagnato .

Non ci voleva molta immaginazione a capire di che cosa si trattasse, tanto più che le donne giravano per la stanza e si avvicinavano agli uomini che non mancavano di accarezzare le loro gambe, le tette, il culo ed, i più intraprendenti ,depositare delicati baci sulle loro fighe.Ogni tanto qualcuna si sedeva vicino ad un uomo e lasciava che lui la palpasse .Una coPpia si alzo e lui, messa una mano sul culo della donna ,la spinse verso un corridoio e dopo un attimo si accese una delle altre vetrine .La donna che ci accompagnava prese subito mia moglie e la condusse davanti a quella finestra che dava su una camera da letto con bagno dove era entrata la coppia di prima. Una volta entrati lei si avvicinò all’uomo e lo bacio sulla bocca ,poi ,mentre l’uomo incomincio a spogliarsi , lei, tolti i pochi veli che la coprivano, rimase subito completamente nuda e si diresse verso il bagno dove si lavò. Lui, nudo , la raggiunse e lei provvide a lavargli i genitali ,poi rientrarono ,si stesero sul letto ed incominciarono a baciarsi, leccarsi e masturbarsi.  Lui voleva completare la prestazione con un inculata e lei era disponibile, ma pretendeva che indossasse il preservativo, mentre lui non ne voleva saper.,Ne nacque una discussione, allora lui premette un pulsante che fece arrivare la donna seduta al tavolo che, sentite le lamentele del cliente, disse alla donna che era un cliente conosciuto, per cui poteva accontentarlo, ma la donna continuò a protestare, allora fu raggiunta da una prima frustata sulle gambe e ,poiché non cedeva, la donna incomincio a lasciar cadere le sue frustate sul culo, ma soprattutto sulle tette e sulla figa dove, probabilmente, facevano più male,finchè la ragazza si arrese e, piangendo,si mise alla pecorina, mentre la donna disse all’uomo di aver pazienza perché era nuova e lo invitò a farle male, cosi avrebbe imparato.L’uomo la inculò senza usare lubrificante o altro e lo fece con violenza, mentre la ragazza piangeva e gridava per il dolore. Quando finì , si rivestì ed usci, mentre la donna rimase sdraiata , prona sul letto.,Rientrò la vecchia che invitò la ragazza ad alzarsi, mettersi in ordine e raggiungere la sala, perché c’era gente.  La ragazza disse che non poteva ritornare in sala perchè era piena di lividi  per le frustate, ma l’altra le rispose che era meglio così ,perché quei segni avrebbero eccitato gli uomini, e doveva essere proprio così, perché pochi minuti dopo il suo rientro, fu la prima ad essere ricondotta in camera da un cliente.

Nel frattempo, in quel corridoio dove eravamo, erano entrati tre uomini, fatto che creò immenso imbarazzo a mia moglie, che era nuda ed ogni tanto doveva alzarsi per cambiare finestra.  Gli uomini,  seduti davanti alle finestre ,si godevano lo spettacolo e non mancavano di gettare continuamente occhiate verso la donna nuda che si trovava in quella stanza e ,senza nessun ritegno, tutti avevano il cazzo in mano per masturbarsi e sborrare nei fazzolettini che ogni poltrona aveva a disposizione. Nessuno però,osò avvicinarsi a lei o importunarla.

L a donna che ci accompagnava fece assistere mia moglie a tutti gli incontri sino a mezzanotte quando la casa sospendeva l’attività per mezz’ora,.il tempo per far riposare le donne e rimetterle in ordine.,Alla riapertura, rientrarono in sala venti uomini completamente nodi, tutti super dotati ,che passando per uno spogliatoio erano stati obbligati a provvedere all’igiene dei loro genitali.  

Poi entrarono le cinque donne, completamente nude, ed iniziò l’orgia finale che ,per le doti minime richieste agli uomini per poter partecipare, veniva, nell’ambiente, chiamata “ L’ora dei tori “ Il tutto terminò verso le quattro di mattina, quando la donna riconsegnò il camice a mia moglie e ci disse che, se decidevamo di dar loro una mano, mia moglie avrebbe dovuto trovarsi in quel posto quel giorno stesso alle sette di sera, per aiutare le 5 ragazze che aveva visto all’opera per tutta la sera. Ci riportò alla macchina e se ne andò,  dicendo che i suoi abiti li trattenevano loro perché le sarebbero serviti per lavorare.

 

CAPITOLO      6

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Eravamo letteralmente distrutti e spaventati. Dissi a mia moglie che ci trovavamo in un bel guaio perché, il fatto che ci avessero fatto vedere quei filmati,  sottintendeva la minaccia che se non avessimo accettato, quei filmati sarebbero stati messi in giro ,soprattutto tra quei ragazzi che si riunivano a casa sua.,Dissi, però, che non avrei mai permesso che lei accettasse, ma lei disse che dovevamo pensarci bene ,che le conseguenze potevano essere disastrose.,Disse che avevamo fatto l’errore di voler lasciare la protezione del nostro amico e lei disse che prima di prendere ogni decisione avremmo dovuto sentire lui.

Così, il mattino seguente alle sette, gli telefonai a gli spiegai tutto,dal nostro desiderio di renderci autonomi, al casino in cui c’eravamo cacciati.

Lui disse che eravamo stati molto imprudenti perché inesperti, ma  capiva  le nostre buone intenzioni e ci disse che non conosceva quella gente e non sapeva quanto fossero disonesti e delinquenti, ma ci assicurò che si sarebbe interessato subito ma non poteva garantirci di riuscire a risolvere il problema prima di sera per cui,se non lo avremmo sentito per tempo,lui ci consigliava,per questa sera, di sottostare al loro ricatto

Riferii tutto a mia moglie che di frontealla mia decisione di nonpresentarci cercò di tranquillizzarmi dicendo che non potevamo rischiare che lei sarebbe stata attenta a non fare arrabbiare nessuno e che forse il diavolo non sarà brutto come sembra.C’era poi sempre la speranza che il nostro amoco fosse riuscito a fare qualcosa.Purtroppo non si fece vivo così all e sette ci presentammo a villa dei sogni.

Trovammo la solita donna che avevamo lasciato la mattina la quale mi disse di andare nel solito corridoio mentre lei prese in consegna mia moglie.La porto in una specie di spogliatoi  dove c’erano altre due donne a cui fu presentata le fu ftto fare una doccia una peretta profumata nel culetto  le fecero indossare la gonnellina e la camicetta del giorno prima e le fecero ingoiare una pastiglia che dissero a scopi precauzionalima che lei poi m i dise che doveva essere una specie di viagra per donne perché dopo un po’ senti nascere in lei un forte desiderio sessuale e allentarsi tutti i freni inibitori che la inibivano..Quando la vidi entrare nella sala dovr c’erano già altre tre donne ed una decina di uomini la reazione non fu di preoccupazione o di compassione ma di un enorme eccitazione.Tutti la guardavano mentre si sedette su una poltroncina me subito uno degli uomini chiese alla donna alloa scrittoio se quel posto si stava trasformando in un convento visti i nuovi abbigliamenti e la donna rispode che spettava ai clienti renderli adeguati al luogo,così due uomini si avvicinarono a mia molgie la fecero alzare e mentre uno sganciava i gancetti della gonna,l’altro le sfilò la camicetta lasciandola nuda con le sole autoreggenti. Nel fratempo erano entrate anche le ultime due ma nessuna eguagliava in bellezza e sassualita la mia donna.

Tra gli uomini presenti c’era un che avrà avuto poco più di vent’anni il quale mangiava con gli occhi mia moglie e dopo che gli etri avevano già incominciato a valutare con le mani la consistenza del suo culetto a la delicatezza delle sue tette quando se la trovò vicina la prese per mano e la portò verso le camere.Il cuore di mia moglie batteva all’impazzata perche stava per fare una cosa che mai avrebbe immaginato di dover fare ma come apri la porta il ragazzo la chiuse di scatto e mentre lei si preparave a fare tutto quel cerimoniale che aveva visto fare la notte prima lui l’abbracciò e la trascino sul letto e si buttò su di lei vestito com’era mentre lei era gia nuda.Lui incomincio a bacciarla con frenesia le passava le mani su tutto il corpo la baciava da per tutto e lei,dopo un momento di incertezza incominciò a d accarezzargli i capelli e baciarlo sul viso.Lui si alzò e si strappò letteralmente i vestiti da dosso e ripiombò su di lei accompagnando le carrezze ed i baci conlo strisciare del corpo nudo contro il suo corpo nudo.Lei lo assecondava sempre con più foga ,le gambe si intrecciarono ed in queta  forsennata lotta amorosa i loro corpi sembravano fondersi uno nell’altro .quando lui si  trovava  davanti le tette le strigeva e le baciava quando la mano di lei si trovava a sfiorargli il cazzo lo prendeva in mano lo scapellavaa spingendo con forza verso il basso lui le leccava la figha me per pochi istanti perche poi baciava il culetto e ritornava alle labbra lei gli stringeva i ciglioni mentre si baciavano profondamente in bocca  Sembravano due invasat ed in questa lotta morbosa senza che nessuno facesse niente perché accadesse il  grosso cazzo entro nella fica ed incomincio a scoparla

Cercando di penetrarla il più profondamente possibile e lei spingeva in alto il bacino per sentirlo più dentro possibile.Non imposero il normale ritmo della scopata ma spingendo contorcendosi lei incominciò a godere  e non si fermò ma ebbe tre o quattro orgasmi consecutivi e per la prima volta la sentii dire al suo amante “ godi anche tu ti prego “ e lui.quasi obbedendo spinse che sembrava volesse passarla da parte a parte e sborro dentro di lei.

Rimasero fermi e strettamente abbracciati per non più di cinque minuti poi lui incominciò a scoparla nel modo più tradizionale e lei,che come sempre aveva mantenuto inalterato il suo livello di eccitazione ebbe subito un orgasmo e e continuò a godere finche lui non venne per la seconda volta.Lui la baciò con delicatezza ,si stacco da lei ed incominciarono a pulirsi ed a rivestirsi.Ero sconcertato ,eccitato al massimo,ma quello che mi riportò alla realtà fu il comento di un uomo che con me aveva assistito a tutta la scena che disse che quei due non avevano scopato ma fatto all’amore.Avevo avuto la stessa impressione

Sconvolto mi trovai a sperare che trovasse uno che la trattasse da puttana per cancellare quella visione così fui felice quando,appena rientrata in salutto fu bloccata da un negro che la fece scedere  vicino a lui e le chiese se aveva appena scopato e lei gli rispose di si.Le chiese se aveva ancora voglia e lei ,forse immedesimandosi nella parte ,gli rispose “ tanta “lui le prese la mano e se la portò sulla coscia dove si allungava il sua cazzo e le chiese se le bastava e lei disse che aveva paura che le facesse male e lui le rispose  forse quando glielo avrebbe messo nel culPoi le chiese se aveva mai scopato con un negro ed avuta risposta negativa le chiese se aveva mai scopatocon due ngri  e ricevuta una rispostaaltrettanto negativa la prese per mano e fatto un cenno ad un amico che stava palpando un’altra donna si avviarono tutti e tre verso quella camera da cui era appena uscita.

Questa volta riuscì a lavarsi ed a lavarli e quando cominciò a lavorarsi qyuei due cazzi grandi ma non eccessivi la si vedeva eccitata per i soliti capezzoli  e per la fica umida.Fu una scopata abbastanza normale culminata con la seconda doppia penetrazione i quei giorni.

Sino a mezzanotte si intrattenne con altri tre clienti

Nell’ora dei tori era presente,purtroppo,anche il suo giovane primo liente che la requisì prima degli altri e portata nell’angolo pi riservato rimase a scoparla sino alla chiusura senza poter evitare,però,che mentre lui la scopava altri le metessero il cazzo in bocca o nel culo ma erano così presi nel loro rapporto che sembravano neanche accorgersi di queste intrusioni

Quando usci io ,per la prima volta in vita mia avevo sborrato tre volte inuna notte, mi abbraccio forte e mi disse come stavo mi disse che la mia schiava mi amava alla follia e per la prima volta usò quel termine.Le chiesi com’era andata e mi disse che sarebbe potuto andare peggio,che in fin dei conti i rapporti che eveva avuto non erano molto diversi da quelli provati le altre volte,ma che .per la situazione in cui si trovava,l’eccitazione era stata tanto più forte e di conseguenza i tanti orgasmi che ha avuto erano totti molto più intensi di quelli provati normalment Le chiesi di quel rapporto avuto con quel giovane e mi disse che non c’era nessuna attrazione particolare ,ma come le avevo insegnato io ,a lei interessava solo il piacere che in quel modo selvaggio e passionale lui la dava L’unica cosa negativa era il pensiero della situazione in cui ci trovavamo e di come ne saremmo usciti.

Questo accadde il giorno dopo verso le tre del pomeriggio,mentre già ci stavamo preparando per ritornare alla villa.Alla porta si presentò uno degli uomini che ci avevano ospitato due sere prima,ci chiese scura per tutto quello che era accaduto,ci consegno la cassetta e ci assicurò che non esistevano copie, consegno a mia moglie una busta ,e disse che era un peccato che fosse finita così,Ci disse che sarebbero stati felici se fossimo rimasti amici ,che loro erano a nostra disposizione  per qualsiasi potessero fare per noi o sorridendo a mia moglie le disse che sperava che di questa avventura non proprio tutto fosse stato negativo,Poi mentre usciva ci disse di non preoccuparci di nostro figlio perche li tenevano d’acchio loro Uscito aprimmo la busta che conteneva 5.000 euro

Naturalmente quando parlai con il nostro amico gli dissi che non sapevo come aveva fatto ma che lo ringraziavo tantno e che non temesse perché non avremmo sbagliato più

Passarono diversi mesi e la nostra attività sessuale si esauriva nel frequentare diversi gruppi dove si praticava il “ libero amore “

 

 

CAPITOLO 7

Forse mi stò dilungando troppo dei dettagli, ma per me sono importanti, perché cerco di trasmettere i sentimenti,le sensazioni.i cambiamenti che queste esperienze hanno prodotto soprattutto in mia moglie ,e forse tutto questo ha fatto perdere il filo della storia ,ormai iniziata un paio d’anni fa,e la fa sembrare il solito racconto erotico .Il riassunto potrà far capire la semplicità dei fatti:
Una copia si sposa giovanissima ma luI ,dopo il matrimonio, si scopre impotente ,per cui non avranno più rapporti sessuali ,se non la masturbazione di lei,per dodici anni.
Lui cade in depressione e, per paura di perderla, la convince ad avere rapporti sessuali con uomini che lui le procurerà Poiché si amano alla follia lei accetta e lui organizza una settimana durante le quale le fa avere rapporti sessuali con due persone .Entrambi scoprono che lei è fatta per il sesso e decidono di continuare quest’avventura. Per inesperienza cadono in un ricatto sul web, che costringe lei a prostituirsi per una sera in una casa di appuntamenti .Forse sembra un romanzo ma invece è la realtà

Ma riprendiamo la storia. Il frequentare i soliti ambienti e le solite persone soddisfaceva le esigenze di lei, ma senza quell’intensità che provava quando si trovava in situazioni nuove ed impreviste Con il nostro amico, che è rimasto l’unico,ma saltuario,amante fisso di mia moglie, parlai della cosa e concordammo che l’esperienza avuta in quella casa d’appuntamenti, fino a questo punto, s’era dimostrata la trasgressione che più aveva soddisfatto mia moglie, ma non sapevamo se questo dipendesse dallo stato di costrizione in cui si trovava o dal fatto, eroticamente eccitante, che si stava prostituendo. Decidemmo allora di creare una situazione che la mettesse di nuovo nella condizione di essere dominata.
Fu così che, in occasione di una ricorrenza ,dissi a mia moglie che avrei invitato un collega,che lei non conosceva, con la rispettiva moglie. Erano in realtà due amici di lui, dediti allo scambio di copie ed altro. Lui aveva quaranta anni e lei trenta, cioè, più o meno, l’età di mia moglie ed era bellissima,ma quel che più conta ,aveva un carattere brillante,energico,spregiudicato, decisionista tutto l’opposto del carattere timido e remissivo di mia moglie. Facemmo in modo che tra le due donne nascesse una profonda amicizia,facilitata dal fatto che mia moglie era spesso sola .Lasciammo che questa amicizia si rafforzasse ,sino a quando capimmo che l’amica era facilmente in grado di condizionare la volontà di mia moglie,tanto che le aveva imposto anche di cambiare look indossando gonne molto piu corte di quelle che usava normalmente,camicette scollate ed ampie in modo da lasciar intravedere il seno,non portare reggiseno e, come intimo, niente o al massimo un perizoma Erano trascorsi nove mesi quando, una sera, mentre eravamo a cena fuori, l’amica disse che l’indomani si sarebbe aperta la stagione dei saldi per cui dessi 5.000 euro a mia moglie perché lei conosceva un elegantissimo negozio di intimo dove si sarebbero rifatto il guardaroba.
Il giorno stabilito mia moglie,tutta euforica ,uscì assieme a me, si fece portare a casa dell’amica e mi saluto. Fecero acquisti per tutta la mattina poi,giunta l’ora di rientrare,salirono su un autobus affollatissimo per l’ora di punta e, trovato un angolino dove appoggiarsi, stavano chiacchierando quando l’amica vide mia moglie tendere il corpo e sbarrare gli occhi . Stava per spostarsi quando l’amica le mise le due mani sui fianchi e la tenne ferma. Mia moglie la guardo perplessa ,me lei le strizzò l’occhio perché aveva capito che qualcuno stava facendo la mano morte.Mia moglie rimase ferma e quella mano incominciò a muoversi sotto la sua gonna trovando prima il culetto praticamente nudo, ma poi spingendosi più avanti, entrò nel perizoma ed incomincio a giocare con la sua fighetta e quando l’amica capì che stava per avere un orgasmo, si mosse, sposto mia moglie e la fece avviare verso l’uscita. In strada risero tutto il tempo e l’amica le disse che nel sesso nessuna occasione andava perduta.
Rientrate in casa ,mangiato un panino, l’amica volle subito che iniziassero a provare quello che avevano comperato ed, in un attimo, fu nuda. Mia moglie era imbarazzata, ma volendo imitare la disinvoltura dell’amica, si spogliò nuda anche lei. Incominciarono a mettersi e togliersi quello che avevano comperato, ma l’amica passava più tempo a sistemare i capi addosso a mia moglie, che provare i suoi. Ogni volta le sistemava un reggiseno inserendo la mano nelle coppe e spostando una tetta sfregando il capezzolo più volte contro la stoffa,ogni volta cercava di allargare il davanti di un tanga o perizoma per meglio coprire i peli della sua fighetta ed allora introduceva le mani dietro la stoffa sfiorando la figa per prendere i due lembi e tirarli e tutto questo, unito all’eccitazione che lei conservava per quanto successo in autobus , aveva portato mia moglie in uno stato di eccitazione estrema. Allora l’amica disse che erano troppo accaldate ,che era necessario che facessero una doccia e, così dicendo, la trascino nuda in bagno dove c’era una doccia doppia, vi entrarono ed anche qui fu più il tempo che l’amica dedicò a spalmare il balsamo sul corpo di mia moglie e lavargli schiena e culetto, che il tempo che dedicò a se stessa.
Quando uscirono l’amica prese un telo grandissimo e si avvolse assieme a lei. Uscirono e si gettarono sul letto per asciugarsi. L’amica sapeva come e cosa muovere sotto quel telo, tanto che mia moglie, per pudore, faceva sforzi immensi per non raggiungere l’orgasmo. L’amica, allora, mentre erano strette assieme ,le accarezzo una tetta e le chiese se aveva mai fatto sesso con una donna ed avuta una risposta negativa, incomincio a magnificare i piaceri che due donne sapevano darsi e, cosi parlando, fece aprire il telo che le ricopriva ed incominciò ad accarezzare il suo corpo ed a baciarla. Stava ,comunque, attenta a non farla godere ma voleva portarla e tenerla sul ciglio dell’abisso
Silenziosamente entro in camera il marito dell’amica senza che le due donne,che si stavano baciando sulla bocca, se ne accorgessero . L’amica stava accarezzando le cosce interne di mia moglie che aspettava solo che quella mano si posasse sulla figa e ,perciò, allargava sempre di più le gambe. Lui si posiziono in mezzo ed a quel punto mia moglie si accorse della sua presenza ,cercò di divincolarsi e di spostarsi,ma con tanta poca convinzione che lui non ebbe difficoltà ad entrare in lei che esplose, subito, in un potente orgasmo. Lui continuò a scoparla mentre la moglie la baciava e le accarezzava le tette e ,poi, le introdusse due dite nel culetto,Mia moglie continuava a godere come sempre e, siccome lui era molto resistente, andò avanti per circa 20 minuti.Poi uscì da lei, la girarono, l’ amica le leccava la figa e lui le aveva messo l’uccello in bocca e, dopo un po’, si mise dietro a lei e l’amica introdusse il cazzo in quel splendido culo e li sborrrò,
Finito il tutto i tre rimasero spossati sul letto e mia moglie incomincio a disperarsi perché l’avevano fatta tradire suo marito, ed ora l’avrebbe perduto. Lui se ne andò e l’amica le disse che non era necessario che io lo sapessi,che sarebbe rimasto il loro segreto e lei si tranquillizzò un po’, ma le martellava in testa la minaccia che non avrei mai sopportato un tradimento
Mestamente si rivestì ,prese le sua roba e tornò a casa

CAPITOLO 8

Passo un a settimana e mia moglie s’era un po’ tranquillizzata , anche per le quotidiane assicurazioni che l’amica le dava sul mantenimento del loro segreto.
Dopo alcuni giorni l’amica le telefonò per andare a vedere una mostra e le disse di passare a prenderla verso le quattro. Quando mia moglie arrivò, trovò in salotto l’amica, il marito ed un amico del marito sui sessanta anni.,Furono fatte le presentazioni, spiegarono agli uomini dove stavano andando e, chiesto permesso, l’amica e mia moglie andarono in camera di lei perché doveva vestirsi
Mia moglie era seduta sul letto e stavano parlando. L’amica era solamente in tanga ma disse che oggi le andava di uscire senza e se lo tolse ed era completamente nuda quando, in camera ,entrarono il marito e l’amico. L’amico disse che stava ammirando uno spettacolo stupendo, mentre il marito
propose alle due donne ,visto che non era tardi ,di farsi una scopatina tutti assieme prima che uscissero .La moglie rispose “perché no “ , ma quando lui si rivolse a mia moglie per chiederle se era d’accordo, lei rispose che erano tutti matti ed uscì dalla camera. Allora il marito e l’amico si spogliarono ed il marito,nudo,raggiunse mia moglie e le disse che poteva fare quello che voleva e, mentre loro scopavano, lei poteva guardarsi un video. Introdusse una cassetta nel video e ritornò in camere.
Nel video apparve lui che, rivolto a me, diceva che non dovevo preoccuparmi per mia moglie a causa della mia situazione,perché lei sapeva benissimo come arrangiarsi e seguì il video della lesbicata e della scopata dei giorni prima. Logicamente il nastro era stato ripulito da ogni fotogramma che potesse mettere in mostra la sua contrarietà
Alla fine del video riapparve lui che, rivolto a lei ,diceva che aveva 5 minuti per raggiungerli, nuda, in camera e che d’ora in avanti tutti i rapporti sessuali che lei avrà, per suo ordine, saranno filmati.
Non aveva scelta, o perdermi o tradirmi, sperando che non lo venissi a saper. Si spoglio, entrò in camera e si sdraio tra i due. Il vecchio le mise una mano tra le gambe e sentì che era fradicia per la voglia e l’eccitazione che provava. e non gli parve vero di scoparsi quella donna meravigliosa.
Da quel giorno, lui le procurò un appartamento dove lei si incontrava con chi lui decideva che dovesse scopare e,per un mese, la portò, alla sera, a frequentare i posti dove imperavano i guardoni, ai quali la esibiva in tutti i modi, obbligandola ad accettare ,nuda, le sborrate delle loro seghe sulle tette e sul viso e lasciando che la toccassero e la masturbassero. La portò in posti dove si radunavano macchine che ,con segnali concordati, si proponevano lo scambio della donna che ,generalmente, era la moglie,la quale, nuda ,doveva scender e raggiungere l’altra macchina dove poteva trovare uno o più occupanti e le stessa cosa faceva la donna dell’altra macchia. Molte macchine erano li solo per guardare.
Di queste costrizioni ed umiliazioni sembrava che lei ne traesse godimento perché gli orgasmi erano sempre tanti e profondi.
Dopo un mese ponemmo terminare a questa situazione e tornammo alla normalità,
Un giorno, mentre la tenevo, nuda, tra le mie braccia, le confessai che non mi aveva mai tradito perché ,anche questo, l’ avevamo organizzato io ed il nostro amico, per saper se la costrizione ed una certa depravazione, aumentasse il suo piacere . Scoppiò in un pianto dirotto e pensavo che, questa volta, l’avevo fatta grossa, perché mi disse che non potevo neanche immaginare quanto avesse pianto e quanto avesse sofferto all’idea di dovermi tradire e disse che, in un certo momento, aveva anche pensato di voler morire. Implorai il suo perdono ,assicurandole che volevo solo capire in quale situazione lei godesse di più
Mi disse di non farlo mai più,che la costrizione, a mia insaputa , era peggiore della morte. Diverso,mi disse , fu la volta che la costrinsero ad andare a “Villa dei Sogni “ dove ,sì, lo faceva perché costretta, ma io le ero vicino e consapevole di quello che era obbligata a fare.
Le chiesi, se non fosse stata costretta a farlo, se sarebbe andata ugualmente ,d’accordo con me ,a “Villa dei Sogni” .Disse che non sapeva quale potesse essere la differenza tra andarci perché costretta o andarci volontariamente , allora le dissi che non rimaneva altro che fare una prova.
Le dissi di alzarsi e di venire con me,mi disse se ero matto,le risposi che come schiava non poteva rifiutarsi.
Si alzò, voleva vestirsi ma glielo proibii, le presi un mantello, la feci salire in macchina e ci avviammo alla villa .Strada facendo telefonai a quelli che erano diventati, ormai ,dei conoscenti, per l’amicizia che legava i nostri figli e chiesi loro se questa notte potevano ospitarla. Risposero che per lei le porte erano sempre aperte ,anche senza telefonate, Quando arrivammo la feci scendere le tolsi il soprabito e la consegnai nelle mani della ragazza dello spogliatoio e le dissi che ,questa volta, non mi sarei fermato e che sarei ritornato a prenderla alle tre
Quando la ripresi ,alle quattro di mattina, era nuda ,le consegnai il soprabito e ritornammo a casa e le chiesi se era meglio costretta o volontaria e mi rispose” volontaria”, perché la mancanza della preoccupazione per il futuro, la lasciava serena e poteva concentrarsi sul pensiero che ,d’accordo con me, si stava vendendo a qualcuno che aveva il diritto di pretendere da lei tutto quello che voleva perché l’aveva pagata. Questo pensiero la portava ad uno stato d’eccitazione tale che ,quando scopava, gli orgasmi si susseguivano uno all’altro con pochi momenti di interruzione Le chiesi quante volte avesse scopato e mi disse 10 e durante “ L’ora dei tori “ una volta sola, perché aveva incontrato il giovane della prima volta. Stringendosi a me e sorridendo mi bacio e mi disse “ordina alla tua schiava di diventare la tua puttana”
Poi volle chiedermi,visto che era tanto tempo che non ne parlavamo,come stavo io. Le confessai che non vorrei una vita diversa perché ,se prima il mio solo scopo era quello di fare in modo che lei provasse piacere, da molto tempo, la vita che conducevamo era importante per me perché,il vederla con gli uomini, mi eccitava da morire e mi faceva provare un piacere così intenso che anch’io ,ora, riuscivo ad avere diversi orgasmi durante un suo rapporto. E tutto questo senza che il nostro grande amore ne risentisse.
Così le dissi che ,come all’inizio io avevo sacrificato il mio orgoglio per il suo piacere , ora era lei obbligata a scopare con gli altri per il mio. Fermai la macchina perché potessimo abbracciarci e baciarci con lo stesso amore di sempre.

CAPITOLO 9

La storia è arrivata quasi alla fine perché ,quest’ultimo episodio,si riferisce a quanto accaduto solo tre mesi fa.
Un giorno, l’amico della “Villa dei Sogni “ci telefonò per avvertirci di stare attenti, perché aveva la sensazione che i ragazzi stessero combinando qualcosa di poco chiaro , ma che ,purtroppo , non era ancora riuscito a scoprire cosa. Raccomandai a mia moglie che ,stando in casa gli era più vicino, di tenere occhi ed orecchi ben aperti.
Un giorno squillò il telefono e, alzata la cornetta ,stava per rispondere, quando sentì mio figlio dire pronto. Voleva mettere giù il telefono per correttezza, ma, ricordandosi della telefonata del nostro amico, rimase in ascolto e venne , così , a saper che il loro gruppo era alla caccia di una prostituta che non costasse molto, per avere il primo rapporto sessuale .Gi interessati erano circa 7 e lo informava che , in una certa zona , c’era una nigeriana che con pochi euro si faceva scopare anche senza preservativo.
Mia moglie rimase sconvolta trovandovi,per la prima volta ,di fronte ad un problema che esiste da sempre, ma che la maggior parte dei genitori è impreparata ad affrontare
.Mio figlio è un ragazzone alto, forte,bellissimo e credo ,o spero, abbia,preso tutto dalla mamma. Sicuramente da lei ha ereditato la timidezza, perché il fatto che sia ancora vergine dipende un po’ dall’educazione, ma molto dal non saperci fare con le ragazze. Di me ha preso poco perché, per quello che si vede in spiaggia, in casa ,o in modo fortuito, è estremamente ben dotato.
Non appena rientrato in casa mia moglie mi mise al corrente di cosa stavano macchinando. Telefonai all’amico della villa e parlammo con la moglie che era la donna matura di cui abbiamo già parlato. La preoccupazione di tutti non era che volessero scopare, ma che in quel modo andavano incontro al pericolo di prendersi una brutta malattia . Stabilimmo di tenerci in contatto
Io dissi a mia moglie che a nulla sarebbe servito proibirglielo , perché ,a quell’età, giudicano i genitori dei cretini e gli amici degli oracoli. Nel decidere che ci saremmo consultati con gli amici misi ,comunque, sotto controllo il telefono.
Dopo alcuni giorni, lo stesso amico telefonò a mio figlio per dirgli che un altro loro amico aveva trovato una donna di colore che se lo faceva mettere anche nel di dietro e, poi ,lo informava che non erano più in sette ma in cinque. Mio figlio chiese come mai e lui gli racconto che due di loro avevano incominciato a fare sesso con le loro madri e, per dimostrarlo, avevano portato a scuola delle foto, prese di nascosto con il telefonino, delle loro madri nude.
Mia moglie rimase sconvolta e quando me lo disse , rimase male quando le dissi che non c’era niente da meravigliarsi, perché da sempre, i figli maschi ,sono attratti sessualmente dalle loro madri , così come le femmine sono attratte dalla figura paterna,ed il fatto che si instaurino rapporti incestuosi ,era più frequente di quello che lei potesse immaginare . Lei chiuse il discorso dicendo che era una cosa immorale e contro natura.
Mia moglie volle incontrarsi con la donna della villa ed assieme discutere della situazione e, convenendo che nessuna proibizione avrebbe impedito che, prima o dopo, mettessero in atto il loro progetto, espressero opinioni un po’diverse sul fatto che le madri si facessero carico delle necessita sessuali dei loro figli.. La donna disse a mia moglie che, pur riconoscendo che il rapporto tra madre e figlio poteva scandalizzarle,il fatto di mantenere all’interno della famiglia la soluzione del problema sarebbe stata la soluzione migliore per tutti.
Prospettò ,allora, a mia moglie la possibilità che, visto che i loro figli frequentavano le due case, loro facessero in modo di circuire il figlio dell’altra e si facessero scopare, in modo che i ragazzi avrebbero trovato la loro pace e la morale sarebbe stata salva. Di primo acchito la proposta sembrò a mia moglie scandalosa ,ma poi ,riflettendoci,ma soprattutto non riuscendo a vedere soluzioni migliori ,la cosa incominciò a sembrarle fattibile
Entrambe si ripromisero di parlarne col marito e , se tutti si fossero dichiarati d’accordo, avrebbero fatto così.
Alla sera mia moglie mi mise al corrente della proposta ed io risposi che la cosa sembrava fattibile. Le dissi che si mettesse d’accordo con l’altra donna e che, poi, avremmo pensato come fare, Le dissi che mi dispiaceva lasciarla sola in questo momento, ma che, per impegni presi in precedenza , sarei stato assente per una settimana ed infatti il giorno dopo partii
Il giorno dopo mia moglie continuò a riflettere su quella proposta e cercava di capire come avrebbe dovuto fare per ottenere quello che avevano deciso.
Il pomeriggio mio figlio era andato fuori con gli amici, ma quando ritornò mia moglie vide che aveva un labbro spaccato ed un ematoma sotto un occhio. Allarmata ,pensando subito ad un incidente con il motorino, gli chiese cos’era successo, ma lui, buio in volto e visibilmente arrabbiato, le disse niente , le voltò le spalle e andò in camera sua. Lei rimase molto turbata perché non era il suo modo di comportarsi, specialmente con lei, con cui era sempre gentile, premuroso ed attento a non farla preoccupare.
All’ora di cena lui non scese e quando lei salì per dirgli di scendere, lo trovò al computer e sempre incazzato nero, le disse che non aveva fame. Tutto questo aumentava l’apprensione di mia moglie. Poco prima di andare a letto lui si affacciò in salotto e disse che doveva parlarle e le disse che sarebbe venuto da lei.
Sin da quando era piccolo e fino ad un paio d’anni fa, quando io ero assente per lavoro,cosa che capitava molto di frequente,lui andava a dormire nel lettone della mamma per tenersi reciprocamente compagnia. Gli ultimi anni lui aveva smesso di farlo, solo perché lo considerava una cosa puerile, non certo per il pudore di dormire nel letto con sua madre, così mia moglie considerò una cosa del tutto normale che, dovendo darle delle spiegazioni ed ,allo stesso tempo, sfogare le sua rabbia per qualcosa che gli era capitato,venisse da lei per parlare.
Quando andò in camera lui era già nel letto e lei fu presa dal panico ,perché sapeva di avere,ormai, solo dei baby doll cortissimi e trasparenti e non aveva più mutandine ,che io le avevo proibito di portare. Così cercò e trovò un vecchio tanga ed una vestaglietta da portare sopra la camicia e,preparatasi in bagno ,si levò la vestaglietta solo quand’era già sotto il piumone.
Lui era coricato su un fianco e le mostrava la schiena, lei gli si avvicinò ,lo abbracciò e gli chiese cos’era accaduto. Lui stette un attimo in silenzio poi le disse che si era picchiato con un amico.
Lei chiese il perché e lui incominciò a raccontarle che ,quando al pomeriggio s’era incontrato con gli amici, xxx lo aveva chiamato in disparte e, tutto euforico, gli disse che i loro problemi erano finiti nel migliore dei modi.
Disse che quel mattino, passando vicino alla camera dei suoi genitori, aveva sentito che stavano parlando di lui ed allora, incuriosito, s’era messo ad origliare ed aveva sentito sua madre raccontare al marito che ,per evitare che loro andassero a negre e rischiassero di prendersi una brutta malattia, s’era accordata con sua madre perché ognuna scopasse con il figlio dell’altra ,in modo che i ragazzi trovassero, in famiglia, lo sfogo dei loro comprensibili ardori giovanili. e fosse rispettata la morale.
A quel punto l’amico incomincio a dirgli che non vedeva l’ora di scoparsi quella gran figa di sua madre, che l’avrebbe fatta impazzire e poi, rivolto agli altri amici, disse, senza far nomi , che tra qualche giorno porterà a far vedere le foto della figa che si starà scopando. A quel punto lui non c’aveva visto più ed aveva incominciato a prendere a calci e pugni l’amico e tanti ne aveva dati e tanti ne aveva presi e poi era scappato e tornato a casa.
Seguì un pesante silenzio, poi lei incominciò a parlare ,cercando di giustificarsi, raccontandogli che quando, per caso, avevano saputo dei loro piani,tutti s’erano preoccupati per cercare di impedirglielo in qualche modo ,per evitare loro il rischio di prendersi una grave malattia.
Quando seppero che due amici avevano incominciato a fare sesso con le madri avevano discusso anche di quel fatto, ma lo consideravano immorale,per cui ,nella disperazione di non sapere cosa fare, era sembrato che quella poteva essere una soluzione.
Allora lui ,che prima aveva parlato in modo tranquillo, esplose in uno scatto d’ira incontrollata e le disse che lei non capiva niente ,che non sapeva quante volte si era masturbato pensando a lei ed ora vedeva un cretino vantarsi che l’avrebbe scopata e lui avrebbe dovuto farlo con una donna che le faceva schifo, mentre le veniva violata l’unica donna che desiderava al mondo.
Disse che i genitori sono dei vigliacchi perché ,finché i figli sono piccoli ,sono pronti a nutrirli,istruirli ,educarli e cercare di risolvere ogni loro problema, ma quando i figli crescono e si trovano di fronte al problema più importante della loro giovane vita, si nascondono dietro un falso moralismo e li lasciano soli ad arrangiarsi.
Forse qualche madre ama i propri figli più delle altre e pensano che sia compito loro aiutarli a risolvere anche questo problema.
Detto questo, in modo violento ed iroso, scese dal letto e corse in camera sua. Come scese dal letto mia moglie ,che era rivolta verso di lui, vide che era nudo ed aveva una erezione potente di un membro superbo.
Per quella notte lei non chiuse occhio e, la mattina, lui uscì senza fare colazione.
Lei ritenne di non chiamarmi ,rimase tutto il giorno senza far niente seduta in salotto a piangere e riflettere. Alla sera lui rientrò, sembrava più tranquillo e sereno, cenarono, guardarono assieme un po’ di tv e ,senza mai far cenno a quanto era accaduto , poi le diede un bacio ed andò a dormire.
Anche mia moglie andò a letto, ma non riusciva a trovar pace ed ,ad un certo punto,si alzò di scatto e, così com’era, andò in camera del figlio. La stanza era buia ma lei la conosceva bene e s’infilò nel letto,mentre lui le faceva spazio coricandosi su un fianco ma ,questa volta, rivolto verso di lei.
Lei gli disse che la sera prima era stato molto duro ed ingiusto. Lui la interruppe per dirle che era pentito di tutto quello che, in un momento di rabbia,aveva detto, le chiese scusa e l’abbracciò e le disse che le voleva tanto bene .Lei gli disse che l’amava più di ogni altra cosa, che avrebbe dato volentieri la vita per lui e che mai avrebbe voluto che soffrisse per causa sua. Lui continuava a chiederle scusa e si abbracciavano sempre più stretti e nel muoversi ,nel piccolo letto , i loro corpi non potevano non toccarsi ed ad un certo punto , lei sentì che la punta di quel cazzo durissimo poggiava contro l’apertura della sua fighetta ,che ora non aveva la protezione del vecchio tanga. Sentì un brivido,cercò di pensare, di ragionare, di decidere, ma non riuscì a connettere e, senza volerlo, si trovo a spingere per far entrare quel pezzo della sua carne dentro di lei. Quando lui realizzò che stava entrando dentro di lei, la strinse tanto da farle male, ma in un istante capì che era arrivato in fondo Stettero un attimo immobili poi lui incomincio a muoversi e guidato da lei incominciò a scoparla. Lei lo ricambiava con orgasmi a ripetizione anche se lui, per l’emozione, venne quasi subito e le sborro dentro. Si strinsero felici e lei fu la prima a parlare e, per sdrammatizzare il reciproco imbarazzo, gli disse che ,da brava madre ,gli dava la prima lezione e gli raccomandava di non venire dentro alle ragazze che avrà perché così si combinano i guai, mentre con lei poteva farlo perché dal momento della sua nascita lei non aveva più potuto avere figli. Da quel giorno fanno all’amore anche tre volte al giorno e lei gli sta insegnando tutti i segreti del sesso.
Quando rientrai mi mise subito al corrente di quanto era accaduto e le dissi che ero felice, perché lo ritenevo la cosa più giusta, ma che, conoscendo il suo modo di pensare,non avevo voluto essere io a spingerla a farlo.
Le chiesi cosa provasse quando scopava con lui e mi disse un grande rimpianto, perché con lui scopava per amore, come avrebbe dovuto essere tra noi due. Mi confesso, però, che pur essendo sublime il godimento, non aveva niente a che fare con l’eccitazione e il piacere che provava nei rapporti che aveva con gli altri uomini. Mi disse che non aveva nessuna intenzione di interrompere la vita che facevamo sino ad un mese prima, anche perché ,disse ridendo, doveva farsi carico delle mie necessità
Mio figlio andò in montagna con gli amici per le feste di Natale e Capodanno ,allora lei mi chiese di passare il capodanno nel posto che ora considerava un po’ come casa sua : “ LA VIIA DEI SOGNI “
Siamo così arrivati al primo gennaio del 2011.

CAPITOLO DIECI

Ho interrotto questo racconto otto mesi fa,proprio la notte di Capodanno, quando portai mia moglie alla Villa dei Sogni ,dove ci fermammo a festeggiare l’arrivo del nuovo anno.Io facevo la parte del cliente mentre lei ha lavorato e goduto sino alle cinque del mattino

La nostra vita all’inizio dell’anno trascorreva tranquilla come sempre.

Mia moglie continuava ad avere continui rapporti con nostro figlio che era ritornato dalle vacanze. Notammo,però,che l’atteggiamento di nostro figlio stava mutando. Forse era passata l’euforia del primo momento,forse aveva qualche ragazza o forse ,visto che sessualmente aveva preso tutto dalla mamma,si stava stancando della monotonia della solita scopata fatta sul letto di casa.

Un giorno chiese a sua madre di accompagnarlo a fare delle compere, perché voleva il suo consiglio. Lei accettò di buon grado e ,prendendo appuntamento per le tre del pomeriggio in un determinato bar ,le disse di ricordarsi che stava uscendo con un diciottenne , di non vestirsi come una suora ( le gonne di mia moglie arrivano al massimo un palmo sotto l’attaccatura dei glutei ) ,che doveva fargli fare bella figura con gli amici che avrebbero incontrato.

Quando s’incontrarono e lui vide che era vestita con abiti elegantissimi e,come sempre,molto sexy,l’abbracciò e le si appoggiò contro per farle sentire l’eccitazione che aveva provocato in lui.

Dopo aver comperato un paio di felpe,le chiese se l’accompagnava a casa di un amico dove doveva ritirare dei libri

Lei acconsentì e ,quando arrivarono a casa dell’amico, trovarono l’amico,che era un gran bel giovane dell’età di nostro figlio e la madre, una splendida donna qualche anno più anziana di mia moglie, ma di un fascino e di una sensualità non inferiore a quello di mia moglie.

Erano seduti in salotto, stavano parlando del più e del meno, quando l’amico, rivolto a mia moglie, le chiese se le piaceva sua madre. Lei disse che era splendida e lui replicò che lei non aveva visto ancora niente e, posizionatosi dietro alla poltrona della madre, le aprì i lembi sovrapposti della camicetta mettendo in mostra un seno abbondante ma perfetto

Nostro figlio si alzò ,andò dietro a mia moglie e, prima che lei potesse reagire, le scoprì il seno dicendo che sua madre non aveva nulla da invidiare alla sua

Mia moglie cercò di coprirsi, ma lui la trattenne dicendo che loro sapevano che scopavano assieme e che lo facevano anche loro.

L’altro,come per sfida , disse ‘vediamo chi ha la mamma più sexy ‘e tra le deboli resistenze della madre incominciò a spogliarla, subito imitato da mio figlio. Quando le due donne furono nude ed avevano superato un po’ l’imbarazzo iniziale, mio figlio disse ‘ vediamo ora chi è più brava’ e così dicendo le’ mise il cazzo in bocca .Mia moglie cercò di ribellarsi, ma lui la tenne ferma per i capelli ed incominciò a scoparla in bocca. L’altro disse ‘ la mia è più docile’ e presentatole il cazzo lei lo prese in mano ed inizio il pompino.Le due donne avevano,ormai ,capito che avevano deciso di scopare assieme e decisero di stare al gioco dei loro ragazzi

Quando l’altro fù pronto, prese la madre per la mano e rivolto a mio figlio gli disse ‘ venite ‘ e li portò in camera da letto dove,tutti e quattro su un letto matrimoniale, incominciarono a scoparle e quando ,fattosi un cenno, le fecero girare alla pecorina, si scambiarono i posti ed ognuno scopò la madre dell’altro Poi le incularono e ,solo quando le rigirarono, le due donne presero coscienza di aver fatto sesso con un partner diverso.

Da quel giorno le due copie s’incontrarono spesso e, poi, se ne aggiunsero altre due,con i’ figli che scopavano indifferentemente con ognuna di loro.

Era da parecchio tempo che,assieme agli amici, non’ riuscivamo e combinare qualcosa di concreto e di diverso per mia moglie, per cui erano frequenti le serate passate alla Villa dei Sogni.

Una notte,era ormai arrivato aprile, andai a riprenderla verso le due e mezzo,. Indossava il solito costume di lavoro, gonna a metà culetto ,camicetta sbottonata ed annodata in vita, calze autoreggenti e tacchi a spillo. Mi stava raccontando che s’era trattato di una serata in tono minore, che aveva scopato,goduto ma non a sufficienza.,Le promisi che tra qualche giorno le avrei procurato di che saziarsi,

Rise,mi baciò,mi disse che mi amava alla follia e si appoggiò al mio braccio.

Eravamo in un viale di periferia quando, all’improvviso sentimmo, un forte rumore alla ruota posteriore destra.

Accostai,mi fermai, scesi a veder, ma non si vedeva nulla,mi inginocchiai e vidi un grumo di filo di ferro agganciato al tubo di scarico sotto la macchina che, trascinato, faceva quel casino terribile,

L’ora era tarda, ma notai che c’era ancora un po’ di traffico, allora mi scattò nel cervello un’idea.,per cui risalii, dissi che non si vedeva nulla, rimisi in moto, feci due metri ed il rumore continuava.

Allora dissi a mia moglie che, forse, bisognava guardare mentre la macchina era in moto e la pregai di scendere e di guardare mentre la macchina si spostava.

Lei scese ,io abbassai il finestrino dalla sua parte e le disse di riferirmi da li se notava qualcosa.

Spostai la macchina, ma feci una trentina di metri .Lei s’incamminò per raggiungermi, ma proprio in quel momento un gruppetto di macchine passò ed una si accostò subito dalla nostra parte,.nel momento che lei raggiungeva la nostra macchina

Cercò di aprire la portiera ma era chiusa, allora si piegò sul finestrino per dirmi di aprire, io le sorrisi e le chiesi secondo lei quale meraviglioso spettacolo si stavano godendo quelli della macchina dietro alla nostra.

Lei allora capi,si mise a ridere e si appoggio, con entrambi i gomiti, sul finestrino, mettendo in mostra,sicuramente,il culetto e la fighetta, Intanto un’altra macchina s’era fermata dietro alla prima.

Le chiesi se voleva fare la puttana di strada e lei,ridendo ,disse che era un’esperienza che le mancava e poi mi chiese se la cosa mi avrebbe eccitato e, quando le dissi di si, si alzò ed andò alla macchina che stava dietro, parlò un po’, poi raggiunse la seconda macchina, poi venne da me si sedette e mi disse di seguire la macchina.

Quella dietro di noi ci superò, svoltò in una strada deserta, dietro ad un capannone .

Mi fece fermare una decina di metri dietro la macchina ,scese ,raggiunse quella che stava davanti, fece accendere la luce interna’ e mi fece assistere alla scopata che fece con quell’uomo .Poi la vidi riceve qualcosa e scese

Salì, si ripulì con delle salviette detergenti ,poi stavo per partire, ma mi disse aspetta un attimo , infatti ,dopo poco, arrivò l’altra machina ,lei le fece cenno di fermarsi davanti alla nostra

Scese nuda com’era salita e stava per entrare in macchina,quando invece uscirono due uomini anziani ed uno la scopò sul cofano e l’altro sdraiata sul sedile posteriore,Anche da loro ricevette qualcosa ,Risalì in macchina nuda e’ mi chiese se mi era piaciuto e se ero eccitato.

Senza mai sfiorarmi il cazzo, mi apri i calzoni, mi abbassò l’elastico degli sleep e, senza mai toccarlo, mi prese in bocca il cazzo che tenne a lungo tra le sue labbra anche dopo che avevo sborrato.e sino a quando raggiunse uno’ strano ed ingiustificabile orgasmo

Quando si rialzo mi giurò che era il membro che desiderava di più e l’unico che ,oltre al piacere, le faceva provare l’amore ..Rientrammo a casa felici come non mai. Prima di scendere mi diede 3.000 euro dicendomi che, con quelli, avrei potuto far togliere il filo di ferro che c’era sotto la macchina,

CAPITOLO UNDICI

Cinque giorni fa è venuto a trovarmi il mio fornitore nero di biancheria . Era un marocchino gentilissimo,educato e riguardoso, Eravamo diventati amici perché,la prima volta che venne, non volendo comperare niente, gli allungai cinque euro che ,con molta cortesia, rifiutò ,perché ,mi disse,lui non cercava la carità, ma era lì per vendere Non so come e perché ma quel giorno notai nei suoi calzoni la sagoma di un membro eccezionale
Come lo vidi mi venne in mente una proposta , fattami da un’amica con cui, in quei giorni scambiavo delle mail,sul come far godere mia moglie in un modo meno tradizionale del solito
Portai allora il discorso sul sesso, su come risolvevano i loro problemi e così via, sino a buttargli lì la domanda se gli sarebbe piaciuto scoparsi mia moglie.
Non stò a dirvi la risposta ,allora gli chiesi se aveva degli amici dotati come lui e mi disse anche di più. Allora gli dissi che, la prossima volta che veniva da quelle parti ,si facesse accompagnare da qualche amico e che venisse direttamente da me, per non arrivare,come sempre ,sudato e accaldato Mi rispose ci vediamo il sabato prima di ferragosto e ridendo se ne andò
Sabato scorso, alle tre del pomeriggio, suonò al portone di casa ed era assieme a cinque amici
Mi salutò e, ridendo, mi disse che se volevo aveva portato della merce speciale.
Gli dissi che aveva esagerato, ma mi rispose che erano quelli con cui dividevano l’appartamento e che gli era stato impossibile ,una volta illustrata la situazione ,scegliere chi lasciare a casa..
Contrariamente al solito,questa volta lo feci salire in casa, solo lui, e chiamai mia moglie.
Lei,anche per casa ,è sempre un esplosione di sensualità
Lei sapeva che quel ragazzo mi aveva venduto diversa roba ed allora chiesi a lei, .visto che io non avevo bisogno di niente, se le necessitava qualcosa .Lei,che generalmente portava roba firmata, sapeva che io compravo da quel ragazzo ,che era di un educazione superiore, solo per dargli una mano. Allora gli chiese delle cose per la casa che lui incominciò a mostrarle. All’improvviso, io gli chiesi se aveva dei perizoma per donna. Mia moglie mi guardò sbigottita, ma lui, calmo,chiese la misura .Lei mi guardo, le strizzai l’occhio e lei gliela indicò
Lui cercò nel borsone e prese un pacco di sei perizomi. Lei non sapeva cosa fare , allora mi guardò, le sorrisi e le dissi di provarle. Allora capi dove volevo arrivare ,ma era troppo il suo imbarazzo anche perché era stata presa alla sprovvista .Allora, rivolto a lui, gli dissi di aiutarla-
Lui le si avvicinò, fece scivolare la lampo dei mini calzoncini che indossava e li fece scendere e, con sua sorpresa, notò che, sotto, non c’era altro che un culetto splendido ed una fighetta meravigliosa.
Lei lo lasciava fare ed io già sapevo che era eccitata da morire. Le fece indossare un perizoma che non nascondeva niente, ma lui, molto spiritoso, disse che erano grandi e non aveva altre misure e che, poi, stava meglio come stava prima e glieli tolse..,Chiesi se aveva reggiseni e lui mi chiese di che misura ed io risposi che non lo sapevo ,che guardasse le tette per capire le misura..
Le sfilò la maglietta e la lasciò nuda e disse che quella era certamente una quarta , ma che lui non l’aveva. Gli chiesi, infine, se aveva quei boxer attillati per uomo, mi disse di si, ma gli dissi che non ero convito, che provasse indossarli lui per farmi vedere come stanno
In un minuto si filò le scarpe,si tolse i calzoni della tuta ,si tolse i boxer, mettendo in mostra un cazzo da nero.A quel punto lo bloccai e gli chiesi quanto costava il suo cazzo e lui disse che dipendeva: se era per me un milione di euro, se era per mia moglie, era in omaggio Chiesi a mia moglie se voleva quel dono e mi fece cenno di si con la testa .La presi per mano, la condussi in camera da letto, poi ,a lui che ci seguiva, dissi che speravo che quello che stava per regalare a mia moglie non fosse della qualità della merce che vendeva solitamente
Lui la raggiunse sul letto ed io uscii .
Raggiunsi gli altri cinque che avevo bloccato e dissi loro che, prima di farli salire, volevo vedere i loro cazzi.Mi mostrarono cinque affari sublimi, li feci spogliare e dissi che stessero li in salotto ed al primo dissi di tenersi pronto.
Andai in camera da letto dove lui la stava inculando ,con lei che ,come al solito, godeva a ripetizione Continuava a farle cambiare posizione come un ossesso, quasi fosse un eternità che non scopava
Aveva un cazzo veramente grosso ed in fica doveva procurarle un piacere incredibile, perché non l’avevo mai vista collaborare tanto attivamente con i m movimenti dell’uomo, che teneva stretto a se con le due mani strette sul suo culo
Le venne in figa dopo quasi un’ora. Erano stremati tutti e due ,lui si alzò ,lo condussi alla porta ,chiesi a mia moglie se le era piaciuta la sorpresa ,mi baciò,mi disse moltissimo ,anche perché era uno dei più giovani uomini con cui l’avevo fatta scopare e si diresse al bagno per ripulirsi.
Feci subito entrare il secondo, e gli dissi che, quando rientrava mia moglie, poteva prendersela e fare con lei quello che voleva .Andai in salotto e controllai la camere al computer. Quando mia moglie rientrò in camera, rimase stupita nel trovare un altro negro con un cazzo in completa erezione che le si avvicinò e le disse solamente che suo marito gli aveva detto che poteva fare di lei quello che voleva .Lei rimase passiva, allora lui la portò sul letto e fece di lei veramente ciò che voleva. Quando uscì ,entrai in camera e le chiesi se era arrabbiata e lei mi sorrise e mi disse che con me non si sarebbe arrabbiata mai Che ero l’uomo dalle mille sorprese..
Non si sarebbe mai aspettata, rientrando dal bagno, di trovarsi un terzo ,poi un quarto ,poi un quinto,poi un sesto nero che le diceva che suo marito gli aveva detto che poteva fare di lei quel che voleva,
Quando uscì l’ultimo erano le nove di sera .Organizzammo una spaghettata tutti assieme e,considerato che ora ci conoscevamo tutti ,proposi di rimanere tutti nudi per la cena ,ottenendo l’entusiasmo di tutti e forse anche di mia moglie.
Verso le dieci e mezzo, quando tutti avevano finito ,ed avevamo messo a posto la sala da pranzo, andai vicino a mia moglie la baciai , e rivolto ai ragazzi dissi che ,purtroppo,per dolce avevamo solo lei
Lei mi guardò perplessa, ma non fece in tempo a rendersi conto di cosa avessi detto, che tutti e sei le furono a dosso e questa volta,tutti assieme,presero possesso del suo corpo
Sembrava non aspettassero altro, perché, dopo pochi istanti, erano tutti col cazzo durissimo ed ognuno cercava di conquistare un posto dove metterlo e chi non era riuscito ad entrarle nella figa o nel culetto o in bocca, spettava il suo turno palpandole le tette,leccandole la figa mentre un compagno la scopava ,qualcuno cercava di entrare in un posto già occupato, ma erano troppo grossi tutti per riuscirci.
Ma capitava che qualcuno uscisse senza aver sborrato, lasciando il posto ad un altro, anzi, tutti si comportarono in questo modo che permise di raggiungere due obiettivi: il primo, di far durare quell’orgia un paio d’ore, il secondo di rispettare l’accordo che, quando io avessi detto basta, tutti avrebbero dovuto sborrarle sul viso e sulle tette
Volevo farle provare un mini bukkake,come consigliatomi dalla mia amica, che ,però, mi aveva proposto di aiutarmi ad organizzarne uno con trenta uomini. Era un inizio, per valutare l’effetto che questo provocava su mia moglie.
Era ormai l’una di notte quando tutti se ne andarono
Lei era ancora distesa sui tappeti della sala e non dava segni di vita..Mi distesi vicino a lei .Non potevo baciarla perché era con il viso coperto di sborra Lei non si mosse, allora mi spostai ai suoi piedi e, poiché era rimasta a gambe allargate, come l’aveva lasciata l’ultimo che era entrato in lei,
avvicinai la testa alla fighetta, poggiai il capo sulla sua coscia e ,con tutta la delicatezza di cui sono capace, incominciai a passare lievemente la lingua sulla figha.
Non si mosse,rimasi parecchi minuti a lenirle il bruciore che sicuramente provava e, nel momento che mi staccai, lei mi mise una mano sulla testa e mi disse ‘no,ancora.’. Non sò quanto rimanemmo in quella posizione, ma fu lei a spostarsi per prima ,per allargare di più le gambe,premermi con due mani la testa contro la figa ,e raggiungere un orgasmo delicato come il bacio che io le avevo dato per tanto tempo. Ed aggiunse ‘ di tutti gli orgasmi che ho avuto oggi, questo è stato l’unico che mi ha soddisfatta ‘
Andò sotto la doccia ,vi rimase mezz’ora e quando uscì sembrava rigenerata. Andammo a letto, le chiesi se avevo esageratomi, rispose di no. Ma mi chiese da dove avevo preso lo spunto per quella novità Le chiesi se le era piaciuta. Mi disse che ci avrebbe pensato e me lo avrebbe detto l’indomani
Oggi è ferragosto,dorme ancora. La risposta ve la darò al prossimo capitolo

NOTA PER I 10 LETTORI
Ho visto che mia moglie non reagisce male alle novità, per cui se qualcuno vuole suggerirmi qualcosa da farle fare di trasgressivo, sarà il benvenuto.
.Come vedete, le mie idee sono limitate e partono sempre dal punto di vista dell’uomo. Ma cosa piace maggiormente una donna potrebbe dirmelo solo una donna.

L’altro giorno è accaduto un fatto che mi ha lasciato un po’ sconcertato
Rientrando a casa alla sera ,trovai tutto tranquillo .Mia moglie mi aspettava in un abitino sexy come sempre. Era allegra e sorridente perché, proprio due giorni prima,le avevo fatto la sorpresa del mio venditore di biancheria marocchino e dei suoi amici.Quando le faccio di queste sorprese lei mi dice sempre di sentire di volermi ancora più bene di quanto me ne vuole sempre
Mio figlio era fuori con un suo compagno di scuola,che era ospite da alcuni giorni in casa nostra, il ché ci dava un po’ di libertà prima che rientrassero ,così approfittai per mettere le mani nella scollatura del suo abito ed accarezzare quelle splendide tette e quel meraviglioso culetto che stava nudo sotto quel corto vestitino.
Quando mi comporto in questo modo mia moglie si rattrista, perché deve trattenersi dalla voglia di buttarmi le braccia al collo e stringersi contro di me. Ma dovemmo ,comunque ,fermarci, perché, in quel momento, stavano rientrando mio figlio ed il sua amico Cenammo, poi loro si ritirarono in camera di mio figlio perché dovevano lavorare al computer, mentre noi ci fermammo a guardare la televisione
Verso le 23.30 decidemmo di andare a letto perché era stata,per me,una giornata faticosa.
Lei si affaccio alla camera di nostro figlio per informarli che andavamo a letto per cui tutti e due uscirono per darci la buona notte
Stentavo ad addormentarmi per tutti i pensieri che mi giravano per la testa,mentre,dopo una mezz’ora ,sentii mia moglie respirare in modo rilassato ,segno che si era addormentata.
Forse per qualche minuto persi anch’io conoscenza, ma continuavo a svegliarmi con la convinzione di non essermi mai addormentato
Guardai l’orologio che avevo sul comodino ed erano le tre di notte.
Stavo lì ,coricato su un fianco, rivolto verso mia moglie, quando,all’improvviso, si aprì lentamente la porta della nostra camera. Rimasi immobile ,cercando di simulare il respiro del dormiente e, socchiudendo un occhio, vidi entrare silenziosamente mio figlio che si diresse verso sua madre e, piano piano, la svegliò.,portando immediatamente un dito sulle labbra in segno di silenzio.
Poi la prese per un braccio e la invitò ad uscire dal letto
.Mia moglie mi guardò per assicurarsi che dormissi e silenziosamente scese dal letto e segui il figlio fuori dalla camera, avendo cura di chiudere la porta.Se mi fossi svegliato poteva sempre dire che doveva andare in bagno.
Io, sin dal primo giorno, mi sono sempre imposto di non spiare i rapporti tra mia moglie e nostro figlio,ma questa volta la curiosità ebbe il sopravvento ed immediatamente accesi il computer che tenevo sul comodino e cliccai sul sistema di telecamere di controllo interno della nostra abitazione.
Guardai nel corridoio fuori della nostra camera e vidi mia moglie, nel suo baby doll trasparente, e mio figlio completamente nudo che discutevano. Siccome erano proprio davanti alla
porta della camera ,non accesi l’audio, ma si intuiva che lui le chiedeva qualcosa che lei non voleva fare. Lo vidi abbracciarla ,con una mano posizionare il cazzo turgido contro il suo ventre perché lo sentisse bene e, poi, sfiorarle con la mano la fichetta. .La baciava e le parlava all’orecchio, poi si staccò da lei ,la prese in braccio e la portò verso camera sua ,mentre lei rideva e si scherniva.
Quando lui varcò la soglia della sua camera mi collegai con la dovuta telecamerina e vidi loro due che entravano ridendo e l’amico, nudo, con un gran cazzo in erezione, disteso sul bordo del letto.
Mio figlio la posò a terra,le fece scivolare a terra la camicetta e,coricatosi sull’altro bordo del letto la invitò a coricarsi in mezzo a loro
Immediatamente le quattro mani si impadronirono di quel corpo ed,acceso l’audio,sentivo mio figlio decantare all’amico la bellezza della madre e la bravura nel fare sesso.
Era una scena eccitantissima, perché entrambi facevano scorrere la mano, delicatamente e lentamente, da un seno alla fichetta che lei esponeva tenendo le gambe solo lievemente divaricate,quel tanto che bastava perché le due mani potessero accarezzare le grandi labbra.. Entrambi la baciavano con la lingua in bocca,poi mio figlio le prese la mano opposta e la portò sul cazzo dell’amico, mentre il suo fu raggiunto dall’altra mano senza bisogno che lui intervenisse. Lei incominciò a chiudere gli occhi ed a respirare più velocemente, mentre l’amico fece notare a mio figlio che era tutta bagnata
Allora,quasi fossero d’accordo, quando la mano raggiungeva la fica proseguivano con la carezza all’interno delle grandi labbra fino a raggiungere il clitoride e ,dopo solo alcuni passaggi lei godette travolta dal piacere
Il rimo a penetrarla fù l’amico, che doveva essere in uno stato di eccitazione incredibile, perché dopo pochi colpi le sborrò sulla pancia, non sapendo di poterlo fare all’interno. Fù sostituito subito da mio figlio che, dopo una decina di minuti, la fece girare e glielo mise nel culetto dove, dopo altri dieci minuti sborrò copiosamente
A quel punto mia moglie si alzò ,disse che ora sarebbero riusciti a prendere sonno, ma ,poiché insistevano perché rimanesse ancora un po’, lei disse che stessero tranquilli ,che sarebbe ritornata al mattino seguente, quando io sarei uscito. Si pulì con degli asciugamani che c’erano in quella camera e ritornò da me.
Quando silenziosamente si fù coricata, le dissi che era stata una carogna, che sarebbe dovuta rimanere ancora un po’, visto che all’indomani avrebbero potuto dormire tutti sino a quando ne avessero avuto voglia Lei mi abbraccio e mi chiese se mi ero eccitato ed,avuta risposta affermativa, come sempre spostò le coperte e, visto che ero nudo, prese direttamente in bocca il mio cazzo e lo tenne dentro succhiandolo, anche dopo che avevo sborrato, finché non si accorse che mi ero addormentato.
La mattina dopo si alzò come sempre per prepararmi la colazione e mi disse che sarebbe uscita con me perché doveva esse presto in centro per sbrigare delle commissioni
Corse i bagno, si fece una doccia e ,come sempre,curò con attenzione il suo corpo ed il suo aspetto poi uscì ,nuda,per correre in camere a vestirsi.
La bloccai per un braccio e le dissi che si stava comportando in modo diseducativo, perché stava insegnando a due giovani che si poteva ,ingiustificatamente ,venir meno alla parola data.
La portai davanti alla camera di nostro figlio ,le diedi un bacio sulle labbra,lei ,sorridendo,disse ‘uffa’ ,aprii la porta ,le dissi che ogni promessa è un debito,la spinsi dentro e rinchiusi la porta.
In cucina avevo già preparato il computer così la vidi avvicinarsi al letto dalla parte di nostro figlio.
I due,naturalmente, dormivano profondamente distesi, nudi ,sopra le lenzuola , così gli prese in mano delicatamente il cazzo lo portò alla bocca e rimanendo ferma con la testa incominciò a succhiarlo lavorando con la lingua Era divertente vedere come,dopo un po’, lui incominciò ad agitarsi ma sempre dormendo, finché, con grande sforzo, aprì gli occhi ,e quando vide sua madre le prese la testa tra le mani ed incominciò a scoparla in bocca.
Ma subito dopo si fece da parte ,allontano con un piede una gamba dell’amico e la fece coricare in mezzo.Il trambusto svegliò l’amico che ,resosi conto di quanto stava accadendo, prese subito parte al gioco che durò un paio d’ore.La fecero godere per due ore ininterrottamente agendo sempre in copia
Quando uno la scopava l’altro l’inculava ,quando lei aveva in bocca il cazzo di uno aveva l’altro che le leccava la figa.I due giovani avevano una resistenza incredibile ed una velocità di recupero impensabile.
Quella mattina arrivai in ufficio per l’ora di pranzo.
ravamo ormai arrivati alla fine del 2011.Mio figlio,terminato il liceo,doveva andare all’università e, grazie all’interessamento di uno degli amici che frequentavano il letto di mia moglie e che era una personalità molto in vista, ebbi la possibilità ad iscriverlo ad una università americana, considerata una delle migliori al mondo per il corso di studi che lui aveva scelto ..
Fu così che nostro figlio si allontano da noi e ,soprattutto ,da sua madre. Ritornava a casa solo in occasioni di particolari ricorrenze ed erano giorni, per lei, molto ‘impegnativi ‘ ma fantastici..
Purtroppo ,in questo primo anno, è rientrato solo due volte.
L’amico che si interessò per mio figlio, era un amico recente,maturo,che mi aveva pregato di invitarlo quando c’erano anche altri amici. Notai, infatti ,che il suo piacere maggiore era quello di assistere e dirigere il rapporto che gli altri avevano con mia moglie, al termine del quale la scopava sempre con violenza ed una punta di sadismo che ,però ,a lei non dava fastidio.

Anche per me,negli ultimi mesi dello scorso anno, le cose incominciarono ad andare non troppo bene. La crisi nel settore immobiliare, nel quale,come sapete,opero io, si fece sentire,almeno per me, verso l’ultimo trimestre dello scorso anno.
Fui costretto a diminuire il personale, il chè mi obbligò ad occuparmi,personalmente,di attività che prima erano svolte da altri.
Ciò comportò una minore disponibilità di tempo libero e ,quindi,una minor possibilità di rapporti con amici, vecchi e nuovi, con cui trascorrere quei favolosi dopo cena che erano la gioia di mia moglie.
Non potendo risolvere diversamente il problema sesso, le permisi di frequentare con maggior assiduità la Villa dei nostri amici.
Sembrerà strano, ma anche lì la crisi si era fatta sentire .
La Villa aveva sempre selezionato la sua clientela rivolgendosi,anche per le tariffe praticate,ad un ceto medio alto, costituito da professionisti,piccoli imprenditori ,impiegati che, piano piano, avevano incominciato a disertare la Villa che,per mantenere un certo giro di affari, si vide costretta ad abbassare i prezzi che divennero ,così, appetibili anche per un livello di clientela più basso ,oltre che per un certo numero di immigrati di colore.
A lei questo declassamento non dava fastidio, trovando, specialmente in alcuni uomini di colore estremamente dotati, il massimo del piacere,cosa per lei fondamentale, visto che la sua frequentazione era mirata, unicamente, al godimento sessuale, non ricevendo alcun compenso per le sue prestazioni..

In questa situazione, all’inizio di quest’anno, in virtù del buon nome che la mia organizzazione aveva in campo nazionale, mi è stata fatta la proposta ,da parte di una impresa di costruzioni di importanza europea ,che aveva costruito un intero villaggio in Germania, di costituire una società ed interessarmi della vendita delle unità immobiliari .Era un occasione unica per cui ,organizzato il lavoro in Italia,accettai la loro offerta .
L’unico problema era che sarei stato lontano da casa per lunghi periodi, soprattutto all’inizio e ciò costituiva un grosso problema per mia moglie , che ,per tanti motivi, non voleva trasferirsi con me anche se provvisoriamente
Lei mi disse di non preoccuparmi ,che non avrebbe fatto nulla senza di me ,che si sarebbe riposata e che avremmo ripreso la nostra vita nei momenti che saremmo stati assieme e quando l’organizzazione che stavo mettendo in piedi, non avrebbe più richiesto la mia presenza così assidua
Così partii non senza una grande preoccupazione dentro di me.

Da gennaio a settembre sono rientrato a casa 5 volte ed ogni volta ho riscontrato in lei uno stato d’animo strano, un atteggiamento diverso da quello che era solita avere quando eravamo assieme. .Ogni volta rifiutava di ricevere amici perché,diceva, che voleva che stessimo, in quei due giorni che mi fermavo a casa ,soli abbracciati per tutte le 48 ore del fine settimana.
Le chiedevo se le mancasse il sesso e lei mi rispondeva che provvedeva da sola con tutti i giocattoli che ,per tanti anni dopo i matrimonio, erano stati la sua unica fonte di piacere.
Ad ottobre però accadde un fatto che mi mise in allarme. Da quando ero partito le telefonavo tutti i giorni a tutte le ore e sempre sul telefonino, per evitarle di doversi alzare ,se era già a letto ,o dal divano, se guardava la televisione.
Una sera , al rientro da una riunione, le telefonai verso mezzanotte e, sbadatamente, feci il numero di casa e non del telefonino e ,con mia grande sorpresa ,non mi rispose nessuno. La richiamai sul cellulare e mi rispose subito. Scambiammo le solite quattro chicchere, ma non le chiesi dov’era e che avevo telefonato a casa non trovando nessuno.
Da quel giorno chiamai sempre prima casa e le poche volte che mi rispose interruppi la comunicazione per richiamarla più tardi sul telefonino,ma, la maggior parte delle volte, da casa non rispondeva nessuno.
Ormai il lavoro in Germania era stato impostato, per cui potevo permettermi di assentarmi più spesso e per periodi più lunghi, così decisi di rientrare a casa e lo feci il giorno di Tutti i Santi, ma senza informarla del mio arrivo.
Arrivai, volutamente, a casa la sera tardi ed in casa non c’era nessuno. Le telefonai come al solito e mi assicurò di stare bene. Andai a letto e ,senza chiudere occhio, mi misi ad aspettare.
Alle 5 del mattino sentii aprire la porta ed una voce d’uomo che diceva ‘ domani andiamo dai neri per cui vengo a prenderti prima’ e lei che rispose ‘va bene ‘ e la porta si chiuse.
La sentii venire verso la camera da letto e ,prima che lo facesse lei, accesi la luce. Lei sobbalzò dallo spavento mentre io rimasi interdetto nel vedermela comparire davanti con un trucco pesante da vera puttana, mezzo sfatto, con il gonnellino a mezzo culo che portava in villa e con una canottiera dalle spalline sottili, di cui una strappata che le pendeva davanti e da cui usciva un suo splendido seno su cui si vedevano evidenti segni rossi ed il capezzolo gonfio e tumefatto.
Come mi vide si blocco e, senza dire una parola o fare un gesto od un rumore, gli occhi le si gonfiarono di lacrime che incominciarono a scendere su quel viso volgarmente mascherato..
Mi alzai, le andai vicino, l’abbracciai stretta a me, le tolsi la canottiera ed il gonnellino lasciandola nuda mentre lei non proferiva una parola e rimaneva immobile.
Le misi un braccio sulle spalle e l’accompagnai in bagno ,feci scorrere l’acqua della nostra grande doccia ed entrai,senza levarmi i boxer, sotto la doccia con lei e, preso il contenitore della schiuma incominciai a lavarla delicatamente
.Quando arrivai alla fighetta c’erano ancora evidenti,nonostante l’acqua insaponata che l’era passata sopra,i segni di sperma che le erano colati sulle gambe e dietro il buchino del culetto non era ancora completamente chiuso.
L’asciugai ,mi tolsi i boxer e mi cinsi un asciugamano ai fianchi , la presi in braccio, le portai a letto e la misi sotto le coperte. Andai a prendere un tranquillante e glielo feci prendere ,poi mi sdraiai vicino a lei, l’ accoccolai contro il mio corpo e spensi la luce. Non aveva aperto bocca o fatto un gesto da quando mi aveva visto.
Dopo poco sentii che si era addormentata ed io rimasi sveglio per proteggerla sino a quando si sarebbe svegliata.
Si svegliò alle 11 del mattino.
Le portai la colazione a letto. Come mi avvicinai ,mi gettò le braccia al collo ,per comunicarmi che mi amava e che aveva paura. Deposi il vassoio sulle sue ginocchia ed aspettai. Quando finì di mangiare, le allontanai il vassoio ,mi tolsi l’accappatoio e mi rimisi a letto vicino a lei. L’abbracciai,la strinsi forte a me e le dissi : ‘ora raccontami tutto’
Erano le prime parole che uno dei due pronunciava da quando era ritornata quella mattina alle 5
Lei si strinse forte a me e mi chiese di giurarle che non l’avrei mai lasciata ,che aveva paura di perdermi. La strinsi ancora più forte a me per rassicurarla, ma rimasi in silenzio e lei capì che doveva incominciare a dirmi cosa era successo quella notte e durante la mia assenza.
Incominciò a raccontare e mi disse che i primi tempi, dopo che me ne ero andato, erano stati tremendi.
Per la prima volta si era sentita sola ed era stata quasi presa dal panico. Cercò subito di reagire uscendo il più possibile per stare in mezzo alla gente, ma quando scendeva la sera e rientrava a casa, veniva di nuovo assalita da quella sensazione di abbandono che tanto la spaventava.
Naturalmente con il passare dei giorni e delle settimane, piano piano, incominciò a rassegnarsi, più che ad abituarsi e le era di conforto mettersi presto a letto ed unirsi, con il pensiero, a me ad al figlio
Non ci volle molto,però, perché quei pensieri,sia che fossero rivolti a me, sia che la unissero a suo figlio,risvegliassero in lei un sempre maggiore desiderio sessuale,visto che, per anni, era ormai abituata a soddisfarli,in un modo o nell’altro,quasi ogni giorno,
Mi disse, allora, che aveva incominciato a ricorrere a tutti quei giocattoli che avevamo in casa e che erano serviti,all’inizio della nostra vita assieme,a soddisfare le sue esigenze sessuali. Così ,con tutti questi oggetti sparsi sul letto e con il pensiero rivolto a noi ,ne sceglieva uno per darsi piacere,cambiandolo ogni notte ,come fosse un amante diverso. Mi confessò ,però,che purtroppo,tutto questo, anziché riportarla ai primi anni del nostro matrimonio, le richiamò alla memoria l’incredibile piacere ed eccitazione che aveva provato la prima volta che il cazzo vero e grosso del nostro amico era penetrato i lei.
Passarono così alcuni mesi. Io ero rientrato una sola volta, ma lei rifiutò di incontrarsi con i nostri amici, dicendo che voleva che stessimo noi due soli, abbracciati per tutte le 48 ore che rimanevo a casa. Mi disse,per non farmi preoccupare ,che senza di noi, non sentiva il bisogno di fare sesso e che in quei due giorni potevamo comportarsi come quando eravamo appena sposati .
Ripartii dopo due giorni.
Lei ricominciò con la sua vita solitaria ed ad uscire il più possibile.
Erano trascorsi una ventina di giorni da quando ero ripartito, che una mattina ,mentre stava guardando la vetrina di un negozio ,si sentì chiamare e, voltatasi ,incontro lo sguardo del nostro amico che tanto ci aveva aiutato per mandare nostro figlio a studiare in America.
Si salutarono e lui la invitò a prendere un caffè, Chiacchierarono del più e del meno, poi lui,con delicatezza,le chiese se avesse fatto qualcosa di sbagliato, visto che era passato tanto tempo senza che lo invitassimo da noi.
Lei lo rassicurò e gli spiegò la nostra attuale situazione ed i miei impegni di lavoro. Dopo poco si salutarono.
Alla sera ,come al solito, rientrò tardi e, dopo cena, si mise subito a letto, attorniata dai sui giocattoli e, scelto un grosso vibratore, incominciò a masturbarsi. Lo faceva lentamente,voleva assaporare fino in fondo il crescere dall’eccitazione e ed il languore del piacere che provava.
Si fermava ogni tanto, per riprendere dopo essersi accarezzata con le mani. Voleva raggiungere il massimo dell’eccitazione prima di lanciarsi trasportare dall’estasi dell’orgasmo
Era ormai in quello stato di massima tensione, quando senti che sta per esplodere l’orgasmo, quando sentì suonare alla porta .Si blocco immediatamente ,ma era in uno stato di eccitazione tale che decise di non rispondere. Ma il campanello suonò nuovamente ed allora, assalita dal dubbio che ci potesse essee qualcosa che riguardasse suo figlio o me ,indossò una corta e leggera vestaglietta ed andò alla porta. Guardò attraverso lo spioncino e vide che alla porta c’era l’amico incontrato nel pomeriggio.
Gli disse che era già a letto e che non poteva aprire, ma lui le rispose di non preoccuparsi, ma portava notizie del figlio. Lei allora non ci pensò su due volte ed aprì.
Le comparvero davanti l’amico e due uomini maturi che erano rimasti in disparte e quindi non inquadrati dallo spioncino.
Entrarono e lei chiese subito notizie del figlio, mentre con le mani si teneva ben chiusa e stretta la vestaglietta che mancava della cintura.
Lui le rispose che per il momento il figlio stava bene, ma il suo futuro sarebbe dipeso da lei e ,così dicendo,le si avvicinò, le mise una mano dentro la scollatura della vestaglietta, prese tra le dita un capezzolo e lo strizzò con forza baciandola lievemente sulle labbra.
Fece una pausa nel racconto, poi continuò dicendomi che si vergognava a dirmelo, ma ebbe una strana reazione. Sentire le mani di un umo sul suo corpo ed il dolore provocato al capezzolo ,la riportarono immediatamente a quello stato d’eccitazione che aveva dovuto interrompere quando suonarono alla porta. Lui se ne accorse, ritirò la mano e ,conoscendo bene la casa, si diresse verso la camera da letto. Lei capì quali erano le sue intenzioni e cercò in tutti i modi di impedirglielo anche perché sapeva cosa avrebbe trovato sul letto. Ma lui non si lasciò intimidire e ,varcata la porta della camera, scoppiò in una fragorosa risata e ,rivolto,ai due suoi compari, disse che era come lui aveva previsto ossia,conoscendo la sua carica sessuale ,sapeva che non avrebbe resistito molto lontana dai piaceri del esso
Mentre lei avvampava di vergogna, lui le si avvicinò,le allontanò le mani dalla vestaglia che si aprì palesando la sua completa nudità e le disse che, dopo aver saputo che io le ero lontano, immaginò subito che qualcuno avrebbe dovuto sostituirmi ed era venuto lui prima che ci pensasse qualcun altro.
Le mise una mano sulla fighetta che trovo tutta bagnata e le disse che da quella sera e sino al mio ritorno, lei sarebbe stata la sua puttana ,altrimenti, con la stessa facilità che aveva reso possibile
l’accesso di nostro figlio a quell’università ,allo stesso modo avrebbe potuto ottenerne l’espulsione.
Lei rimase stordita da quel discorso, ma lui,a conferma della sua accettazione,le ordino di abbracciarlo e lei obbedì e quando il suo corpo si appoggiò a quello dell’uomo, senti premere contro il clitoride la prepotente erezione dell’uomo ancora racchiusa nei calzoni e, nel momento che sentì le mani dei due compari accarezzarle le tette ed il culo,esplose in quell’orgasmo a lungo trattenuto, ma tanto desiderato
Fece un altra pausa nel racconto, poi mi disse che si vergogna al pensiero che non sapeva dirmi se obbedì all’ordine di abbracciarlo per salvare il futuro del figlio o per il desiderio che si era impadronito di lei.
Lui le fece scivolare la vestaglia dalle spalle, che cadde a terra, lasciandola nuda ,poi si sedette sul bordo ai piedi del letto e, rivolto ai suoi amici ,disse loro di prenderla e farla godere finché non avesse chiesto pietà
La gettarono sul letto ed incominciarono a spogliarsi. Avevano entrambi oltre i sessant’anni, ma misero in mostra due cazzi ,già duri e tesi al massimo, grossi e lunghi come non ne aveva mai visto , con una cappella grossa come il pugno di un uomo robusto. Lorgasmo appena avuto non aveva attenuato il suo desiderio ,così, solo alla vista di quei due cazzi ,ebbe,per la prima volta nella sua vita ,un orgasmo senza che ne lei ne nessuno la toccasse.
Era talmente bagnata per l’eccitazione e per i due orgasmi appena avuti che ,quando il primo puntò la cappella contro a sua figa e cercò di entrare, la prima volta delicatamente per non farle male, il cazzo scivolo dentro senza fermarsi fino a schiacciarsi contro l’utero e senza che lei provasse alcun dolore, ma solo un a sensazione di pienezza e quasi di lacerazione che non aveva mai provato prima. Il piacere fu così intenso che l’orgasmo che ne seguì le fece quasi perdere conoscenza.
Da quel momento i due misero da parte ogni delicatezza e con violenza si impossessarono del suo corpo e della sua bocca,dove finivano sempre per scaricare il loro piacere
Anche il culetto fu violato con prepotenza e,probabilmente,con la volontà di farla soffrire
Abusarono di lei per quattro ore durante e quali l’amico continuò a seviziarla con strizzate di capezzoli ,sculacciate,strizzate di ogni parte del corpo che gli veniva sottomano,con ceffoni e tirate di capelli per spostare quella testa dove decideva lui.
Quelli che la scopavano sborrarono, a turno, tre volte, ma avevano tempi di recupero così veloci che lei, per quattro ore, ha avuto sempre almeno uno di quei cazzi enormi dentro il suo corpo senza interruzione
Si zittì ancora una volta per qualche secondo e questo succedeva tutte le volte che doveva dirmi qualcosa che pensava potesse ferirmi, poi continuo dicendomi che non sapeva quante volte avesse goduto lei, ma crede di aver avuto un solo immenso orgasmo durato quattro ore
Ad un certo punto lei disse agli uomini ‘ basta per favore’e lui ordinò loro di allontanarsi lasciandola letteralmente distrutta sul letto, stranamente pulito, perche non una goccia di sborra era uscita dalla sua bocca e gli umori della sua figa erano stati continuamente raccolti dai cazzi che la scopavano e che lei, poi, ripuliva tra le sue labbra
Lui le si avvicinò,la guardò sorridendo,e le disse che era troppo stanca per soddisfarlo come piaceva a lui, poi si prese in mano il cazzo e ,sollevatale la testa tirandola per i capelli, glielo mise in bocca ordinandole di faro godere.
Lei incominciò a succhiarlo, intanto lui prese dalla tasca una molletta dentata d’acciaio, le fece allargare il più possibile le gambe ed applicò la molletta al clitoride, che svettava in alto a quella fighetta ancora aperta .
Lei si lasciò sfuggire un grido di dolore. Allora lui le diede un ceffone, ordinandole di continuare, mentre lui continuava a muovere la molletta perché lei non si abituasse al dolore.
Lui era ancora lontano dal godere ,ma ad un certo punto rimase sconcertato notando gli spasmi della vagina che dimostravano l’eccitazione ed il piacere che lei provava ed il prossimo arrivo di un nuovo orgasmo
Allora ,per l’eccitazione, lui le venne immediatamente nella bocca che schiacciò, il più possibile, contro il proprio pube tirandola sempre per i capelli e, tra i lamenti di lei, vide, per un tempo che sembro lunghissimo, la sua fighetta aprirsi e chiudersi negli spasmi dell’orgasmo.
Si ricompose ,le diede un bacio sulle labbra,e le disse che per questa settimana le sarebbe dovuto bastare,e che si sarebbe fatto vivo il prossimo venerdì per organizzare il fine settimana.
Ordino ai suoi amici di portare via tutti i giocattoli che c’erano sul letto e ordinò a lei di non masturbarsi neanche con le mani e che se lo avesse fatto, lui se ne sarebbe accorto a l’avrebbe punita con venti frustate.
Se ne andarono. Era notte fonda e mi disse che non aveva avuto neanche la forza di andare sotto la doccia.
Si sentì subito combattuta tra due sentimenti contrastanti ossia la gratificazione di una notte di piacere incredibile ed il rimorso per averlo fatto senza di me, cosa che, per noi, equivaleva ad un tradimento.
Ma non ebbe il tempo per risolvere il problema perché cadde in un sonno profondo.

NOTA:ricevo tante mail da uomini che commentano il nostro modo di viverre e li ringrazio,
ma quasi nessuna dalle donne e la cosa mi dispiace, perché, forse, non ci approvano
anche se, guardando bene,la nostra è la storia di un immenso amore

Si svegliò alle 11 del mattino.

Le portai la colazione a letto. Come mi avvicinai ,mi gettò le braccia al collo ,per comunicarmi che mi amava e che aveva paura. Deposi il vassoio sulle sue ginocchia ed aspettai. Quando finì di mangiare, le allontanai il vassoio ,mi tolsi l’accappatoio e mi rimisi a letto vicino a lei. L’abbracciai,la strinsi forte a me e le dissi : “ora raccontami tutto”

Erano le prime parole che uno dei due pronunciava da quando era ritornata quella mattina alle 5

Lei si strinse forte a me e mi chiese di giurarle che non l’avrei mai lasciata ,che aveva paura di perdermi. La strinsi ancora più forte a me per rassicurarla, ma rimasi in silenzio e lei capì che doveva incominciare a dirmi cosa era successo quella notte e durante la mia assenza.

Incominciò a raccontare e mi disse che i primi tempi, dopo che me ne ero andato, erano stati tremendi.

Per la prima volta si era sentita sola ed era stata quasi presa dal panico. Cercò subito di reagire uscendo il più possibile per stare in mezzo alla gente, ma quando scendeva la sera e rientrava a casa, veniva di nuovo assalita da quella sensazione di abbandono che tanto la spaventava.

Naturalmente con il passare dei giorni e delle settimane, piano piano, incominciò a rassegnarsi, più che ad abituarsi e le era di conforto mettersi presto a letto ed unirsi, con il pensiero, a me ad al figlio

Non ci volle molto,però, perché quei pensieri,sia che fossero rivolti a me, sia che la unissero a suo figlio,risvegliassero in lei un sempre maggiore desiderio sessuale,visto che, per anni, era ormai abituata a soddisfarli,in un modo o nell’altro,quasi ogni giorno,

Mi disse, allora, che aveva incominciato a ricorrere a tutti quei giocattoli che avevamo in casa e che erano serviti,all’inizio della nostra vita assieme,a soddisfare le sue esigenze sessuali. Così ,con tutti questi oggetti sparsi sul letto e con il pensiero rivolto a noi ,ne sceglieva uno per darsi piacere,cambiandolo ogni notte ,come fosse un amante diverso. Mi confessò ,però,che purtroppo,tutto questo, anziché riportarla ai primi anni del nostro matrimonio, le richiamò alla memoria l’incredibile piacere ed eccitazione che aveva provato la prima volta che il cazzo vero e grosso del nostro amico era penetrato i lei.

Passarono così alcuni mesi. Io ero rientrato una sola volta, ma lei rifiutò di incontrarsi con i nostri amici, dicendo che voleva che stessimo noi due soli, abbracciati per tutte le 48 ore che rimanevo a casa. Mi disse,per non farmi preoccupare ,che senza di noi, non sentiva il bisogno di fare sesso e che in quei due giorni potevamo comportarsi come quando eravamo appena sposati .

Ripartii dopo due giorni.

Lei ricominciò con la sua vita solitaria ed ad uscire il più possibile.

Erano trascorsi una ventina di giorni da quando ero ripartito, che una mattina ,mentre stava guardando la vetrina di un negozio ,si sentì chiamare e, voltatasi ,incontro lo sguardo del nostro amico che tanto ci aveva aiutato per mandare nostro figlio a studiare in America.

Si salutarono e lui la invitò a prendere un caffè, Chiacchierarono del più e del meno, poi lui,con delicatezza,le chiese se avesse fatto qualcosa di sbagliato, visto che era passato tanto tempo senza che lo invitassimo da noi.

Lei lo rassicurò e gli spiegò la nostra attuale situazione ed i miei impegni di lavoro. Dopo poco si salutarono.

Alla sera ,come al solito, rientrò tardi e, dopo cena, si mise subito a letto, attorniata dai sui giocattoli e, scelto un grosso vibratore, incominciò a masturbarsi. Lo faceva lentamente,voleva assaporare fino in fondo il crescere dall’eccitazione e ed il languore del piacere che provava.

Si fermava ogni tanto, per riprendere dopo essersi accarezzata con le mani. Voleva raggiungere il massimo dell’eccitazione prima di lanciarsi trasportare dall’estasi dell’orgasmo

Era ormai in quello stato di massima tensione che precede l’esplosione dell’orgasmo , quando sentì suonare alla porta .Si blocco immediatamente ,ma era in uno stato di eccitazione tale che decise di non rispondere. Ma il campanello suonò nuovamente ed allora, assalita dal dubbio che ci potesse essere qualcosa che riguardasse suo figlio o me ,indossò una corta e leggera vestaglietta ed andò alla porta. Guardò attraverso lo spioncino e vide che alla porta c’era l’amico incontrato nel pomeriggio.

Gli disse che era già a letto e che non poteva aprire, ma lui le rispose di non preoccuparsi, ma portava notizie del figlio. Lei allora non ci pensò su due volte ed aprì.

Le comparvero davanti l’amico e due uomini maturi che erano rimasti in disparte e quindi non inquadrati dallo spioncino.

Entrarono e lei chiese subito notizie del figlio, mentre con le mani si teneva ben chiusa e stretta la vestaglietta che mancava della cintura.

Lui le rispose che per il momento il figlio stava bene, ma il suo futuro sarebbe dipeso da lei e ,così dicendo,le si avvicinò, le mise una mano dentro la scollatura della vestaglietta, prese tra le dita un capezzolo e lo strizzò con forza baciandola lievemente sulle labbra.

 

Fece una pausa nel racconto, poi continuò dicendomi che si vergognava a dirmelo, ma ebbe una strana reazione. Sentire le mani di un umo sul suo corpo ed il dolore provocato al capezzolo ,la riportarono immediatamente a quello stato d’eccitazione che aveva dovuto interrompere quando suonarono alla porta. Lui se ne accorse, ritirò la mano e ,conoscendo bene la casa, si diresse verso la camera da letto. Lei capì quali erano le sue intenzioni e cercò in tutti i modi di impedirglielo anche perché sapeva cosa avrebbe trovato sul letto. Ma lui non si lasciò intimidire e ,varcata la porta della camera, scoppiò in una fragorosa risata e ,rivolto,ai due suoi compari, disse che era come lui aveva previsto, ossia,conoscendo la sua carica sessuale ,sapeva che non avrebbe resistito molto lontana dai piaceri del sesso

Mentre lei avvampava di vergogna, lui le si avvicinò,le allontanò le mani dalla vestaglia che si aprì palesando la sua completa nudità e le disse che, dopo aver saputo che io le ero lontano, pensò subito che qualcuno avrebbe dovuto prendersi cura di lei ed era venuto lui prima che ci pensasse qualcun altro.

Le mise una mano sulla fighetta che trovo tutta bagnata e le disse che da quella sera e sino al mio ritorno, lei sarebbe stata la sua puttana ,altrimenti, con la stessa facilità che aveva reso possibile

l’accesso di nostro figlio a quell’università ,allo stesso modo avrebbe potuto ottenerne l’espulsione.

Lei rimase stordita da quel discorso, ma lui,a conferma della sua accettazione,le ordino di abbracciarlo e lei obbedì e quando il suo corpo si appoggiò a quello dell’uomo, senti premere contro il clitoride la prepotente erezione dell’uomo ancora racchiusa nei calzoni e, nel momento che sentì le mani dei due compari accarezzarle le tette ed il culo,esplose in quell’orgasmo a lungo trattenuto, ma tanto desiderato

 

Fece un altra pausa nel racconto, poi mi disse che si vergogna al pensiero che non sapeva dirmi se obbedì all’ordine di abbracciarlo per salvare il futuro del figlio o per il desiderio che si era impadronito di lei.

Lui le fece scivolare la vestaglia dalle spalle, che cadde a terra, lasciandola nuda ,poi si sedette sul bordo ai piedi del letto e, rivolto ai suoi amici ,disse loro di prenderla e farla godere finché non avesse chiesto pietà

La gettarono sul letto ed incominciarono a spogliarsi. Avevano entrambi oltre i sessant’anni, ma misero in mostra due cazzi ,già duri e tesi al massimo, grossi e lunghi come non ne aveva mai visto , con una cappella grossa come il pugno di un uomo robusto. L’orgasmo appena avuto non aveva attenuato il suo desiderio ,così, solo alla vista di quei due cazzi ,ebbe,per la prima volta nella sua vita ,un orgasmo senza che ne lei ne nessuno la toccasse.

Era talmente bagnata per l’eccitazione e per i due orgasmi appena avuti che ,quando il primo puntò la cappella contro a sua figa e cercò di entrare, la prima volta delicatamente per non farle male, il cazzo scivolo dentro senza fermarsi fino a schiacciarsi contro l’utero e senza che lei provasse alcun dolore, ma solo un a sensazione di pienezza e quasi di lacerazione che non aveva mai provato prima.

Il piacere fu così intenso che l’orgasmo che ne seguì le fece quasi perdere conoscenza.

Da quel momento i due misero da parte ogni delicatezza e con violenza si impossessarono del suo corpo e della sua bocca,dove finivano sempre per scaricare il loro piacere

Anche il culetto fu violato con prepotenza e,probabilmente,con la volontà di farla soffrire

Abusarono di lei per quattro ore durante le quali l’amico continuò a seviziarla con strizzate di capezzoli ,sculacciate,strizzate di ogni parte del corpo che gli veniva sottomano,con ceffoni e tirate di capelli per spostare quella testa dove decideva lui.

Quelli che la scopavano sborrarono, a turno, tre volte, ma avevano tempi di recupero così veloci che lei, per quattro ore, ha avuto sempre almeno uno di quei cazzi enormi dentro il suo corpo senza interruzione

 

Si zittì ancora una volta per qualche secondo e questo succedeva tutte le volte che doveva dirmi qualcosa che pensava potesse ferirmi, poi continuo dicendomi che non sapeva quante volte avesse goduto lei, ma crede di aver avuto un solo immenso orgasmo durato quattro ore

Ad un certo punto lei disse agli uomini “ basta per favore”e lui ordinò loro di allontanarsi lasciandola letteralmente distrutta sul letto, stranamente pulito, perche non una goccia di sborra era uscita dalla sua bocca e gli umori della sua figa erano stati continuamente raccolti dai cazzi che la scopavano e che lei, poi, ripuliva tra le sue labbra

Lui le si avvicinò,la guardò sorridendo,e le disse che era troppo stanca per soddisfarlo come piaceva a lui, poi si prese in mano il cazzo e ,sollevatale la testa tirandola per i capelli, glielo mise in bocca ordinandole di faro godere.

Lei incominciò a succhiarlo, intanto lui prese dalla tasca una molletta dentata d’acciaio, le fece allargare il più possibile le gambe ed applicò la molletta al clitoride, che svettava in alto a quella fighetta ancora aperta .

Lei si lasciò sfuggire un grido di dolore. Allora lui le diede un ceffone, ordinandole di continuare, mentre lui continuava a muovere la molletta perché lei non si abituasse al dolore.

Lui era ancora lontano dal godere ,ma ad un certo punto rimase sconcertato notando gli spasmi della vagina che dimostravano l’eccitazione ed il piacere che lei provava ed il prossimo arrivo di un nuovo orgasmo

Allora ,per l’eccitazione, lui le venne immediatamente nella bocca che schiacciò, il più possibile, contro il proprio pube tirandola sempre per i capelli e, tra i lamenti di lei, vide, per un tempo che sembro lunghissimo, la sua fighetta aprirsi e chiudersi negli spasmi dell’orgasmo.

Si ricompose ,le diede un bacio sulle labbra,e le disse che per questa settimana le sarebbe dovuto bastare,e che si sarebbe fatto vivo il prossimo venerdì per organizzare il fine settimana.

Ordino ai suoi amici di portare via tutti i giocattoli che c’erano sul letto e ordinò a lei di non masturbarsi neanche con le mani e che se lo avesse fatto, lui se ne sarebbe accorto a l’avrebbe punita con venti frustate.

Se ne andarono. Era notte fonda e mi disse che non aveva avuto neanche la forza di andare sotto la doccia.

Si sentì subito combattuta tra due sentimenti contrastanti ossia la gratificazione di una notte di piacere incredibile ed il rimorso per averlo fatto senza di me, cosa che, per noi, equivaleva ad un tradimento.

Ma non ebbe il tempo per risolvere il problema perché cadde in un sonno profondo.

 

 

 

NOTA:ricevo tante mail da uomini che commentano il nostro modo di viverre e li ringrazio,

ma quasi nessuna dalle donne e la cosa mi dispiace, perché, forse, non ci approvano

anche se, guardando bene,la nostra è la storia di un immenso amore

 

 

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