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Racconti erotici sull'Incesto

sono l’uomo di mia sorella 3

By 29 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Eccomi di nuovo a voi con il seguito del mio fidanzamento con mia sorella, i giorni proseguivano sempre fantastici, mattina e pomeriggio io lo occupavo a corteggiare Letizia, la mia collega universitaria per cui avevo una cotta, lei, si faceva corteggiare ma senza concedersi avendo tanti altri ragazzi ce le correvano appresso, e poi fine serata, e questo la spiazzava sempre, invece di cercare di convincerla ad uscire, la salutavo velocemente per buttarmi tra le braccia della mia sorellina innamorata, come ho giò scritto, cenavamo e poi ci chiudevamo in camera mia, diventata camera nostra, l’unica dove un pinguino delonghi rendeva il clima accettabile e facevamo l’amore fino a crollare stanchi morti. Poi una novità movimentò quel fine luglio, finalmente nostro padre e il proprietario dell’appartamento dove io e Giulia vivevamo in affitto trovarono un accordo per dividersi la spesa per gli split dell’aria condizionata e il proprietario ci consigliò di rivolgerci al proprietario dell’appartamento sopra il nostro, all’ultimo piano in quanto vendeva gli split. Salii il giorno stesso e poco dopo lui era a casa nostra per un sopraluogo, Facemmo subito amicizia lui mi disse che stava partendo per le ferie, che certo potevano occuparsene i suoi operai ma dato che eravamo vicini, preferiva occuparsene lui così gli proposi di lasciargli le chiavi di casa e di fare il lavoro quando io e Giulia saremmo stati ad agosto al mare con i nostri genitori. Rimase colpito dalla mia fiducia di dargli le chiavi di casa nostra, così, per ricambiare, oltre ad un ulteriore sconto mi diede le chiavi di casa sua e mi disse che l’anno precedente molte delle loro piante erano morte non potendo essere annaffiate e ci sarebbe stato molto grato se avessimo perso un pò di tempo ogni sera a occuparci della loro serra. Accettai e il giorno dopo la loro partenza con Giulia salimmo a fare i giardinieri. Io mi occupavo del terrazzo Giulia delle piante che stavono dentro, quando finii andai a cercarla e la trovai nella stanza della figlia 14enne dei nostri vicini, era incantata da quella stanza, noi, a causa dei continui spostamenti per il lavoro di nostro padre, non avevamo mai potuto avere molte cose personali, giocattoli, libri, etc, in quella camera invece c’era tutta la vita di quella ragazzina dai primi giocattoli e le foto di quando era bimba ai trucchi ed i primi perizoma nel cassetto della biancheria da adolscente, Giulia aveva gli occhi lucidi e mi disse: “Non ho mai avuto una camera così!” La abbracciai e le dissi “Vero, ma se avessi avuto una camera come questa non avresti mai fatto l’amore con me e mi hai detto che &egrave la cosa più bella che ti &egrave capitata!” Si &egrave asciugata le lacrime e mi ha detto “Hai ragione, sono felice che sia andata così, tu sei il mio amore, solo che questa stanza e così piena d’amore, ti prego, facciamolo qui, facciamo l’amore qui, come se fossa la mia cameretta e tuvieni da me di nascosto da mamma e papà per farti la tua sorellina!” Mi sentivo un pò stronzo ad aprofittare così della fiducia dei padroni di casa ma Giulia si era già spogliata e di fronte al suo corpo bellissimo non ce la feci a resistere, il letto della ragazzina era profumato di lei ed era invitante, inoltre, come ho detto prima, lo facevamo ancora con il preservativo quindi di sicuro non avremmo sporcato il letto cosi mi spogliai anche io e la raggiuntsi in quel letto. “Sei matto? E se mamma e papà ci sentono? Era entrata nella parte così stetti al gioco, le dissi, “sono passato davanti alla loro camera russavano come segherie!” rise e poi mi disse “Cosa vuoi farmi? tu mi lecchi la patatina e io ti lecco il pisello?” Mi eccitava tantissimo che giocasse a fare la ragazzina anche se dubitavo che la proprietaria di quella stanza, a quattordici anni avrebbe detto “Patatina” e “Pisello” così le dissi: “Ti lecco la patatina ma poi timetto il pisello detro, giochiamo a fare il treno che entra in galleria” altra risata e poi un sospirone di piacere quando cominciai a leccarla, Quando il pisello fu dentro la patatina tornammo noi stessi, e scopammo come due adulti facendo scricchiolare il letto e godendo tantissimo, io volevo subito tornare a casa nostra, ma Giulia non aveva nessuna intenzione di uscire da quel letto, ci stava troppo bene così, dopo essere stato in bagno tornai e mi ricoricai con lei, si stava bene, le serrande non erano del tutto abbassate e le finestre erano aperte e dato che quel piano era più alto dei palazzi accanto scorreva un pò d’aria, poi andò a fare pipì. si muoveva nuda in quella casa con una tranquillità assoluta, quando tornò, invece di riinfilarsi nel letto si inginocchiò accanto, me lo prese in bocca ancora moscio e cominciò un lento pompino e quando il mio cazzo rispose alla chiamata, altro preservativo, mi si mise sopra guidandoselo dentro, un’altra bellissima scopata e poi tornammo a casa nostra. Fu fantastico farlo in quel letto, ogni volta che vedo quella ragazzina ci penso e mi eccito, tra l’altro ora &egrave una 18enne davvero carina e mi piacerebbe usare quel letto che ormai conosco così bene però con la legittima proprietaria. Tornando a Giulia, era felice di quella serata e aveva intenzione di sfruttare quella casa per tutti i giorni che mancavano al ritorno dei proprietari, io non mi opposi, facemmo l’amore anche nel letto dei proprietari, sul divano del loro salotto, sul tavolo di cucina e nella loro vasca idromassaggio. Poi Luglio finì ed un pò a malincuore raggiungemmomamma e papà nella villetta presa in affitto al mare. I padroni di casa non sono mai accorti di nulla e il luglio a casa loro &egrave diventata una piacevole abitudine. presto il seguito. bigliora@yahoo.it

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