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Racconti erotici sull'Incesto

un amore segreto

By 27 Maggio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Il paesaggio scorreva veloce dal finestrino del treno, mi tornava famigliare, ero a solo trenta minuti da casa, erano cinque anni che ne ero lontano. Lavoravo sulle piattaforme petrolifere del mare del nord. Avevo avuto un brutto incidente, mi aveva colpito un grosso tubo, che per via del mare grosso era sfuggito al controllo di un giovane e inesperto collega, ero precipitato dalla piattaforma, un volo fortunatamente interrotto da una rete di protezione appena sei metri più sotto. Rottura del gomito sinistro. Ero rimasto quasi un mese in un ospedale. Per la convalescenza di circa due mesi, avevo deciso di tornare a casa e con l’aggiunta delle ferie sarebbero diventati tre. A casa mia ad attendermi avrei trovato solo mia madre,quando me ne ero andato lei era in rotta di collisione con mio padre, il porco era un puttaniere incallito. Di dodici anni più grande, aveva sedotto mia madre che aveva appena diciotto anni, ma il guaio era che lei era rimasta incinta, e mio nonno quando aveva saputo che non voleva sposarla gli aveva messo il fucile davanti alla faccia, ‘ ho la sposi o sparo’. L’aveva sposata, ma poi aveva continuato a scopare tutte le troie che gli erano capitate a tiro. All’inizio mamma se la prendeva, poi aveva lascito perdere. Al mio diciottesimo compleanno lui ebbe la faccia tosta di portare alla festa anche la sua ultima fiamma, una puttana sudamericana. All’inizio mamma lasciò correre, ma quando si rese conto che la troia aveva messo gli occhi su di me,li cacciò fuori di casa. Lui sparì svuotando il conto corrente, e mamma iniziò una vita da divorziata lavorando nel suo splendido negozio di merceria. Quante seghe mi ero fatto dentro quel negozio, fra merletti, mutandine, calze ecc. mi eccitavo così tanto che dovevo correre in bagno a segarmi, un bellissimo periodo della mia infanzia. Alla stazione presi un taxi, e mi feci lasciare davanti al negozio, lei era dentro, non sapeva del mio arrivo, quando entro lei è girata di spalle, poi mi vede e ‘ ‘ Marco!!!??’ amore mio, che ci fai qui?’ mi abbraccia, io ho ancora il braccio al collo, ‘.. ‘ Accidenti che ti è successo?’ ‘.. ‘ nulla mamma, non è niente’, mi giro e vedo che c’è una commessa, lei mi viene incontro ‘ ‘ Marco, che bella sorpresa’ ‘.. ‘ ciao Giada, ‘ e ci abbracciamo, siamo amici dalle scuole elementari, ‘ lavori qui?”. ‘si, aiuto Anna, da circa tre anni’ ‘. Mamma continua a tenermi stretto a lei, le minimizzo l’incidente, poi dato che è quasi ora di chiudere lei lascia il compito a Giada e ce ne andiamo a casa. Abita non molto lontano, da tempo a lasciato la casa dove abitava con papà, primo perche le ricordava cose brutte, poi anche perche senza di me era eccessivamente grande. Entriamo, io non l’ho mai vista, lei me la mostra con orgoglio, ‘ questo è il salone, li la cucina ‘, e il bagno è direttamente in camera sua, dove quando entro resto senza parole, alle pareti della camera ci sono tre ingrandimenti di me, uno mi ritrae seduto su di un muretto a casa dei nonni, l’altro siamo insieme il giorno del mio diploma, e l’ultimo è quando appena presa la patente volli arrivare fino al mare,passammo una delle più belle divertenti domeniche della mia vita. ‘ Dai, cambiamoci che voglio portarti a cena fuori’, lei allora prima si fa la doccia, e quando esce dal bagno indossa un piccolo accappatoio che le arriva appena sopra il ginocchio, io mi sto spogliando, cerco di togliere la maglietta, lei insiste per aiutarmi, le sue mani hanno una strano effetto sul mio corpo, ‘ caspita che bel fisico hai’ ‘. mentre dice questo passa le sue mani sopra i miei pettorali ‘ ‘ sai quando non lavoriamo abbiamo una piccola palestra sulla piattaforma e così per ammazzare il tempo’ ‘.. sono turbato dalle sue gambe, lisce, ben tornite e bianche spuntano da sotto l’indumento, e quando si abbassa per togliermi i pantaloni l’accappatoio si apre un po’, si intravedono dall’alto dei miei 185 centimetri i seni, e un po’ del folto boschetto che ha in mezzo alle gambe. Fingo di non guardare, e mi infilo dentro il bagno. Mi metto sotto la doccia che ho un’erezione paurosa, è vero che non scopo da circa due mesi, ma cazzo è mia madre!!!, regolo l’acqua a freddo e mi calmo. Quando esco lei è parzialmente vestita, indossa dei pantaloni aderenti bianchi di lino, semitrasparenti e sotto si intravede un piccolissimo perizoma, sopra un reggiseno che a mala pena riesce a contenere la splendida quarta di seno che ha, in maglioncino molto a V, anche questo velatissimo che mi fa tornare il cazzo duro. Andiamo a cena in un ristornate del centro, lei è la più amabile delle donne, parla, ride, e mi chiede se al nord ho trovato una ragazza. ‘Una, cento, sai dopo essere restati tre settimane in mezzo al mare la quarta sbarchiamo a terra, e allora ci sono delle ragazze che ci fanno divertire’. ‘ mi vuoi far credere che vai a donnine? sono gelosa’, e giù a ridere. Quando usciamo facciamo una passeggiata per il corso, la serata è molto calda, fra otto giorni sarà giugno, lei è bellissima, mi tiene il braccio intorno alla vita e mentre camminiamo sembriamo due innamorati, le offro un gelato, lei si mette a succhiare il cono con un fare della bocca , e della lingua che mi ricorda tanto un pompino, e via di nuovo il cazzo in tiro. Quando torniamo lei mi dice ‘ ‘ vieni a dormire con me, tanto il mio letto è matrimoniale, mentre se dormi sul divano domani sarai distrutto ‘, ci mettiamo a letto, è caldo, lei dorme solo con la leggerissimo camicia da notte, io a torso nudo, con solo il sotto del pigiama. Stanco del viaggio mi addormento quasi subito, mi sveglio verso le due, ho caldo, ho sete, mi alzo vado in cucina, e quando torno dalla finestra aperta entra la luce suffusa della strada, lei è quasi nuda, la camicia è alzata , le mutandine sono finite dentro lo spacco della fica, e sotto la stoffa si vede un cespuglio, le cosce completamente scoperte sono bellissime. Ho una violenta erezione, è troppo, mi sego con furore, mi sborro in una mano, m’infilo nel bagno per pulirmi, quando torno lei ha cambiato posizione, ora anche un seno è quasi fuori, mi eccito di nuovo, ma cerco di resistere. Mi distendo di nuovo sul letto, lei si gira, e il suo braccio finisce sopra il mio torace, lei rimane immobile, io non controllo più la mia eccitazione, sposto lentamente la sua mano fino al cazzo che ho provveduto a tirare fuori, le sue dita si posano sul membro, io resto immobile, e lei mi accarezza piano, mi eccito come un toro, mi aspetto qualunque sviluppo, invece lei dopo un momento si rigira e mi lascia così. A fatica mi riaddormento, il mattino trovo un biglietto ‘. ‘ se vieni in negozio facciamo colazione insieme’ ‘ mi alzo sudato, mi porto sotto la doccia e quando metto i miei slip nel cesto dei panni sporchi vedo le sue mutandine, le prendo, ho il cazzo in tiro, le annuso, le succhio proprio li dove la stoffa ricopre la fica, sono fradice di umori, mi eccito al profumo che emanano, mi sego ‘.’ Sboroooo ”.. direttamente sull’indumento. Quando entro in negozio lei raggiante di felicità, mi copre di baci, poi io chiedo a Giada dove posso trovare una palestra per fare la ginnastica rieducativa per il braccio ‘ ‘ vai da Luigi’, chi? ‘ Luigi, quello che chiamavamo Big Jim, ha messo su una bella palestra vicino alla stazione’. Accidenti se me lo ricordo, lui io e Giada eravamo inseparabili. Il pomeriggio verso le sei vado a trovare l’amico, ‘ accidenti, ma sei proprio tu, vecchio pirata, hai finito di scoparti le norvegesi, e tutte le puttane del nord?’ ‘ ‘no, ne ho lasciata qualche d’una anche per te, se mai mi volessi venire a trovare’ . parliamo un po’ di tutto, lui insiste perche io resti a cena da lui, chiamo mamma, e poi accetto, lui mi studia un programma di lavoro per il braccio, poi andiamo a casa sua. Quando entro ci trovo Giada .. ‘ ma tu?, voi ‘. ‘ stiamo insieme da due anni , ‘ mi trovo benissimo con loro, eravamo amici da sempre. La serata scorre via veloce, mi rendo conto che sono le due, mi avvio alla porta e ‘ ci ha fatto molto piacere, spero che ci troveremo ancora insieme ‘, Giada mi da un bacio sulle labbra, non un comune bacio , qualche cosa che poteva lasciare molti dubbi, ma non certamente a Luigi che essendo presente mi sorride. Quando torno Anna già dorme, per non svegliarla mi spoglio al buio, ma noto che sarà per il caldo, ma lei non indossa che un piccolissimo slip, e niente altro. Le guardo i seni, mi eccito come un cavallo, mi avvicino, le mie mani si posano dolcemente sul seno,lo accarezzo, lei geme ‘mummmhhmmmhm, ‘ sembra che dorme, forse sogna, allora poso le mie labbra sul capezzolo, lo succhio , ‘ siiiiiisii ‘. daiiiii ‘.. amore, siiiiiii ‘ resto per un momento fermo, la sua mano mi prende la testa e mi spinge a scivolare verso l’inguine ‘. ‘ sisiiii ” daiiiii ‘. hmumhhmm ‘ continua a gemere, io le abbasso lo slip, la sua fica è profumata, invitante la mia bocca non esita e si tuffa dentro quel nido pieno di piacere che vuole solo essere goduto. Quando la mia lingua incomincia a leccare si solleva, toglie l’inutile indumento e io mi giro, le offro il cazzo da succhiare ‘ ‘ si amore sono tua, siiii ‘. fammi morire ‘daiiiiii ‘ ‘.. perdo ogni remora, mi infilo dentro le sue cosce, la mia lingua parte dal suo bottoncino e finisce al fiorellino anale che lambisco sperando riuscire a lappare anche quello. Lei prende il membro, lo lecca, la sua bocca lo lucida dalla cappella alle palle, e geme ” siiiii ‘ daiiii ‘siiiii ..venguummum,’ mi regala il primo orgasmo infilandosi il cazzo in bocca ‘ ti voglioooo ” daiiiii . dammelo ‘ mi rigiro le apro le gambe e mi posizione in mezzo , spennello la punta fra le labbra della fica e lei sbrodola come un fiume un piena ‘ ‘ daiiiii ‘.. mettilo dentrooooo ‘.. dai ‘ che sono anni che aspetto questo momento!!!! ‘, io mi infilo in lei, e strettissima, sembra vergine, io non sono un super dotato, appena un cazzo di circa diciotto centimetri e di una normalissimo circonferenza, ‘ sii ‘.. amore haaaiii ‘. piano, ti prego ‘siiiii spingiiiiiii hahhhhhhaa ‘ sssssiiii dentrrrooo ” vengooooooo ‘, un orgasmo, mi giro e quasi cado dal letto ‘.., mi sveglio, ho sognato ‘.., mi alzo vado in cucina, mi rendo conto di essere tutto sudato, no, così non può continuare ‘.. sono arrivato a sognare di scoparmi mamma ” devo trovare una soluzione.
”’ sono sconvolta, ho il sonno leggerissimo, e vedere mio figlio dormire con me mi eccita da morire, adoro questo corpo, l’ho amato da sempre, quando mi resi conto che suo padre non mi voleva ho riversato su di lui tutto il mio amore. Da quando è tornato, dentro di me si è riacceso il tremendo conflitto fra la mia mente che mi porta a dire no, è tuo figlio, mentre la mia fica min dice è un maschio, e tu lo vuoi. L’ho visto segarsi, mi sono eccitata da morire, l’altra notte, mi sarei buttata su quel meraviglioso membro fino a morire, poi gli ho quasi fatto una sega, ma la ragione ha ripreso il sopravvento, ma questa sera quando ho aperto il cesto della biancheria sporca e ho notato le mie mutandine piene di alcune macchie che non avrebbero dovuto esserci ho capito che si era segato per me, allora le ho portate alle labbra, e ho aspirato l’intenso profumo di maschio che emanavano, mi sono masturbata fino a sfinirmi, poi ora l’ho sentito gemere nel sonno. Vorrei sapere cosa stava sognando ma non trovo il coraggio di dire nulla, ma così non può continuare ‘..
Il giorno seguente stesso messaggio, facciamo colazione insieme, poi passo in palestra, e cerco di sfogare la mia repressa voglia cercando di sfinirmi, Luigi mi chiede ‘ che progetti hai per il ponte del due Giugno? ‘, ‘io, nessuno ‘, ‘allora andiamo al mare, ti ricordi mio zio Pietro, quello alto, che faceva il ferroviere, mi ha a lasciato la sua casa al mare a Talamone, potremmo partire il sabato e restare li fino al mercoledì, e ho detto a Giada di dirlo anche a Anna, lei ci è già stata l’anno scorso. ‘ Quando tornai a casa lei mi dice se sapevo del progetto del fine settimana con i due amici, risposi che per me era ottimo se anche lei era d’accordo, poi dopo pranzo lei tornò al negozio, io mi misi sdraiato sul letto, avevo il braccio che mi faceva male, ma più di tutto avevo voglia di lei. Cercai in tutti i modi di evitare di trovarmi a solo con lei, e la sera del venerdì ci trovammo a cena a casa nostra con Giada e Luigi per concordare i dettagli, quando andarono via i due amici lei mi disse ‘ vedrai ti piacerà, è un posto molto tranquillo ma sempre dentro al paese per cui ci si può divertire molto.’ Aveva un’aria strana, ma non volli indagare, andammo a letto e lei indossava sempre la solita camicia da notte corta, ma io non riusciva a prendere sonno, mentre lei invece si addormentò quasi subito.
”.. sono tre giorni che volutamente ci evitiamo, ne sono consapevole io, sono sicura che pure lui ha i suoi pensieri, ma non resisto, io lo vedo come un uomo, non come figlio, mi masturbo fino sfinirmi, sono sicura che questa vacanza finirà per mettere la parola fine a questa guerra che mi porto dentro ‘.., sono una troia, desidero mio figlio ”.., ma non posso farne a meno, lo voglio, lo voglio con tutta me stessa, ho aspettato per tutto questo tempo, anche correndo il rischio che lui si fosse sposato ”., ma non mi importa, lui si dovrà trovare una brava ragazza e mettere la mondo una covata di marmocchi adorabili ”, sono una troia ‘. mi stà bene, sarò la nonna, ma prima lo voglio!!!!! ” i miei sensi di colpa sono enormi come elefanti, ma non riescono a fermarmi ” lo voglio ‘. dentro, come non prendo un cazzo da anni, ho atteso solo il suo ‘.. lo vogliooooo ‘..
Sabato sera verso le venti partiamo, il viaggio si rivela divertente, sembriamo quattro ragazzini alla prima vacanza insieme. Le donne sedute dietro ci coinvolgono in una discussione che riguarda il portare il costume intero o due pezzi, ma Luigi risolve il dilemma ‘ ma si ben ricordo c’è una spiaggetta che si raggiunge camminando a piedi dove si può restare nudi ‘. Io mi giro, guardo Anna, i suoi occhi luccicano di emozione, non vedo l’ora di arrivare. Verso le dieci raggiungiamo la meta, e scaricati i bagagli ci dividiamo le due camere per la notte e dato che siamo stanchi ognuno entra in camera con la voglia di dormire. Poco dopo sento chiaramente il suo respiro calmo. Si è addormentata, ma invece Giada e Luigi no. Stanno scopando, si sente chiaramente il letto cigolare, cerco di non pensare, ma è più forte di me, mi eccito, guardo lei che dorme, o no?, ad un tratto ho come la sensazione che si stia toccando ”’, ma no che cazzo sto pensando ” mi alzo, vado in terrazza, si vede il mare, sotto di noi , ma li le effusioni amorose dei miei amici mi giungono nitide e chiare ‘.. siiiiiiiiii ”. daaaiiiiiiiiii ”. mmuummm ‘.. vengooooo’. la voce di Giada è un fremito continuo di piacere. Mi sposto un poco, appena due passi e dall’anta della finestra aperta la vedo dentro impalata sopra lui, sta godendo lentamente, mi eccito ho il cazzo durissimo, mi sego seguendo il ritmo di lei e al suo ennesimo orgasmo vengo. Resto ancora un momento, poi rientro dentro la camera, Anna è scoperta, le sue gambe mi sembrano ancora più belle, la fica appena ricoperta da un micro perizoma à quanto di più desiderabile si possa vedere, mi distendo accanto, il seno è ben visibile dalla scollatura sbottonata della camicia, mi viene duro, ” no ‘., no ‘.., è mia madre!, cazzo cerca di pensare ad qualche troia del nord, ma è impossibile, il suo corpo sembra aperto, esposto al mio sguardo, la voglio!!!
” abbiamo viaggiato spediti, quando poi mi sono divertita provocare Giada sul discorso del costume mi serviva per capire come avrebbe reagito al fatto che potevamo metterci nudi, mi sono bagnata solo al pensiero, lui si è sicuramente accorto che questa possibilità renderà ancora più inarrestabile l’epilogo di questa storia, poi ora a letto ho quasi fatto un casino quando mi sono messa una mano in mezzo alle cosce, si è quasi accorto che mi stavo masturbando mentre fingevo di dormire, poi lui è uscito, mi sono alzata, l’ho visto segarsi sicuramente mentre guardava i suoi amici scopare ,”. mmmuumm che furiosissimo ditalino mi sono tirata, specie quando lui ha sborrato avrei voluto inginocchiarmi davanti a lui e bere quel nettare. Francamente credevo che Giada fosse innamorata di lui, ma dopo che lui è partito è stata un bel po’ prima di mettersi con Luigi, ora convivono, ma avrebbero potuto sposarsi, c’è qualche cosa che mi sfugge ‘..
Ci svegliamo quando è appena sorto il sole, e fatta colazione ci si organizza per andare in quella famosa spiaggetta. Camminiamo per circa un’oretta, poi dopo una ripida discesa ecco apparire due lastroni di roccia piani e alcuni ciottoli che formano la spiaggia di circa dieci metri. Appena giunti ci mettiamo nudi, io resto ammirato dalla bellezza delle donne, Giada è molto bella, non me la ricordavo così, una terza piena di seno, culo non molto grande ma sodo e alto, ventre piatto, due cosce ben levigate e snelle. Anna invece fa rimanere a bocca aperta per la sua quarta di seno che sembra volere sfidare la legge di gravità, culo forse un poco troppo grande, ma cosce da urlo, senza un filo di pancia sembra che non abbia avuto una gravidanza, e in più ha la bocca più ampia e le labbra sono più carnose rispetto a Giada. Io e Luigi entriamo in acqua, una nuotata tanto per scaricarci, a riva le donne si stanno spalmando le varie creme,’ ma tu sei innamorata di Marco?, o del suo corpo?, sai ti ho visto come lo guardi non certo da madre, ma da donna che lo desidera ”’ per un momento resto spiazzata dalla domanda, guardo verso il mare, loro nuotano, sono due magnifici ragazzi ‘.. ‘ non so dirti con precisione cosa provo, come madre lo amo più di me stessa, ma è come donna che desidero ardentemente il suo corpo. Passammo tutta la giornata fra risate bagni doppi sensi, allusioni e toccatine più o meno volute. La sera dopo cena ci siamo messi sul bellissimo terrazzo che guarda verso il mare, la brezza mitigava la calura, e uno stereo diffondeva musica di sottofondo, ad un tratto Giada mi prende per mano e cominciamo a ballare , io l’assecondo divertita, i ragazzi ci guardano, e poco dopo sento una mano sul mio fianco destro, mi giro è Luigi che ci separa e si mette a ballare con me, mentre Marco fa ballare Giada. Li guardo, i loro corpi si uniscono armoniosamente, sembrano fatti l’uno per l’altro, ma non sono gelosa, in passato fra loro c’era qualche cosa, ma poi la partenza di Marco a fatto finire tutto. Intanto sento il corpo del mio cavaliere che più che ballare si struscia addosso a me, Marco posa le sue labbra sulla spalla destra di Giada, Luigi mi spinge un po il cazzo duro contro di me, lo sento aderire perfettamente al mio monte di Venere, la cosa mi comincia ad eccitare, rispondo avvicinando ancora di più il mio corpo al suo, un gemito sommesso esce dalle mie labbra ‘. ‘ hmhmmmmm’ ‘.., lui si avvicina ancora di più e la sua bocca ora è vicinissima alla mia, mi giro, guardo l’altra coppia, Giada ha il capo leggermente all’indietro, lui le spinge contro il corpo il suo cazzo eccitato , lei pure geme ‘hmmhmhmmmm ”’ per un momento io e lei ci guardiamo negli occhi, è solo un momento, ma sufficiente per dirci ‘ si, dai ‘. Ora la mia bocca cerca quella di Luigi, la mia lingua entra prepotentemente dentro la sua con impeto, le nostre lingue s’intrecciano in una danza frenetica, mentre anche gli altri due si baciano, poi appena la canzone finisce senza che nessuno dica nulla ci prendiamo tutti e quattro per mano ed entriamo dentro la prima camera che capita. Le mani ora cercano di denudarci il più velocemente possibile quasi i vestiti ci stessero bruciando addosso, mi stendo sul letto, Giada mi si avvicina, mi guarda e la sua bocca si avvicina alla mia, mi bacia, mi sorride , ‘..’ grazie ‘.. ‘ poi le sue labbra si incollano alla cappella del cazzo di Marco, mentre Luigi intanto si è rigirato e mi sta cominciando a leccare il culo, da dietro, e la sua testa sta entrando fra le mia cosce, lo sento insinuarsi dentro le grandi labbra, e la punta della lingua titillate il clito , sto impazzendo, mi giro, trovo il suo cazzo a portata della mia bocca e lo prendo dentro più che posso. Giada sta torturando la cappella di Marco, lo vedo piegarsi e cercare di rendere lo stesso piacere che sta provando, ma lei lo inchioda in una posizione che non gli permette di toccarla, allora lui si gira, e le sue mani prendono possesso del mio seno ” hmhumumm ‘.. ssiiuuuiimmmm ‘. Riesco a mala pena a gemere, il cazzo in bocca mi fa morire, ma le mani sue mi stanno accarezzando divinamente i seni, li sento stringere, i capezzoli sfegati fra indice e pollice ‘ mhmhmmmm’ Giada, smette di colpo di succhiarlo, mi costringe a muovermi dalla mia posizione e così mi ritrovo il cazzo di Marco all’altezza della mia bocca , esito un momento,lei me lo offre con due occhi che sembra dicono ‘. Dai,’ dai,’. che aspetti ‘.. apro le labbra, e mi infilo dentro il frutto proibito del mio desiderio ‘., lei si rigira, ci scambiamo letteralmente i maschi, ora lei è alle prese con il cazzo del suo uomo, e io mi dedico anima e corpo a Marco. Lui si distende di fianco a me, la sua lingua va a prendere posto fra le mie cosce, mi lecca con impeto, lo sento aspirare il mio succo, siiiiiiiiiii ”.. siiiiiiiiii ” mmumummumm ‘.. mi infilo li cazzo dentro la gola, ma non mi entra tutto, è troppo eccitato ‘ ti voglio, ‘. lo guardo ‘. ti voglio ‘. prendimi ” lui si gira, mi apre le gambe si infila dentro di me con un solo colpo ‘. resto per un momento senza fiato, lo sento scivolare lungo le pareti della vulva , mi apre, mi sembra enorme, poi arriva direttamente in fondo e mi provoca un fulmineo orgasmo ‘ VENGOOOOOO!!!!!!! ”.. siiiiiii ‘.. spingiiiiii ‘ rimane per un momento fermo, mi lascia riprendere fiato, visto che ero rimasta a bocca aperta, poi inizia il suo va e vieni con colpi che mi arrivano fino al collo dell’utero e mi provocano scariche elettriche che mi fanno morire di piacere ‘. Vengono ” vengooooooo ‘. VENGOOOO!!!!! ” godo spudoratamente, non mi rendo più nemmeno che ci sono anche Giada e Luigi, li ho completamente dimenticati. Loro si sono messi a fare la stessa nostra cosa, e Giada già si è infilata il cazzo da dietro e lui le sta pompando la fica con impeto, mi accorgo che pure lai sta godendo. Andiamo avanti tutta la notte a scopare, scambiandoci i partner, facendoli sborrare tre volte, poi sfiniti ci siamo addormentati. Al risveglio mi rendo conto che abbiamo passato una notte indimenticabile, ci prepariamo la colazione e nudi distesi sul terrazzo ci guardiamo come chi ha finalmente raggiunto una tanto agoniata meta. Luigi dopo aver sorseggiato del caffè ci fa un discorso che sembra tutti aspettassero da sempre ” ‘ questa notte finalmente ognuno di noi ha avuto ciò che desiderava da tempo, io volevo Anna, Giada Marco, Anna Marco, e per questo che ora vorrei farvi una proposta a tutti voi, perche non ce ne andiamo a vivere insieme? ‘ io lo guardo, tutti restiamo muti, ‘ma come, tu vivi con lei e dici di volere me, non capisco’ ‘. ‘ vedi, quando Marco se ne andato, io sapevo che Giada era innamorata di lui, ma non aveva mai avuto il coraggio di dirlo a lui, mentre io da tempo mi tiravo delle monumentali seghe pensando a te, sei sempre stata dentro tutti i miei desideri, così ho proposto a Giada di andare a vivere insieme, specie quando lei a cominciato a lavorare dentro il tuo negozio, lei si teneva informata da te su Marco, io con la scusa di lei avevo sempre l’occasione di vederti. ”. ‘ ma guarda che sono troppo vecchia per te, ”..’Anna tu non sei affatto vecchia, anzi sei nel pieno del tuo splendore e io ne sono sempre rimasto affascinato, ma se credi che sia io troppo giovane allora scusa’, mi sono resa conto che stavo buttando via l’amore di un uomo che mi voleva, io, Anna, divorziata che voleva il corpo del proprio figlio non mi ero accorta di questo ragazzo che voleva solo amarmi ‘. Sono passati dieci anni da allora, Marco e Giada hanno una bimba, io e Luigi viviamo insieme a loro, spesso facciamo delle bellissime scopate insieme, non credevo di trovare tanto amore in lui ”

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