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Racconti erotici sull'Incesto

Un favore ricevuto

By 17 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

UN FAVORE RICEVUTO
(Autore Momi)
Mi chiamo Antonella ho 48 anni abito in una provincia del nord Italia. La vita con me sotto certi aspetti è stata benevola perché ho un buon lavoro sono autonoma in tutto e per tutto ho un carattere abbastanza allegro mi piace stare in compagnia spesso di parenti. Per altri versi purtroppo non posso dire la stessa cosa perché ho un matrimonio fallito alle spalle. Infatti sono divorziata da dieci
anni e vivo da sola con mio figlio Marco di 24 anni che studia all’università. Dopo la separazione ho cercato di rifarmi una vita infatti ho anche avuta una storia di un paio di anni con un altro uomo che era sposato e che però non se l’è sentita di lasciare moglie e figli per me. Dopo quest’ultima storia nella mia vita sentimentale c’è un vuoto assoluto un po’ perché ho avuto paura di ricominciare altre storie un po’ perché non sono proprio una donna bellissima ed affascinante come oggi molte persone pretendono debba essere il genere femminile. Infatti sono in sovrappeso, ma questo non vuol dire niente perché anche se abbondante ho belle curve un seno molto grosso un sedere e delle cosce che potrebbero fare felici molti uomini. Ma la cosa più importante è che sono una donna molto passionale e che, anche per colpa della solitudine sentimentale, avrei tantissimo da dare anche in campo sessuale ad un uomo. Spesso infatti sono da sola a casa la sera specialmente dato che mio figlio infatti esce ogni sera con la fidanzata e tra un programma televisivo ed un altro non faccio altro che sognare di fare l’amore con uomini bellissimi e giovani ai quali non negherei nessun piacere. Spesso a causa di queste fantasie mi masturbo ma da un po’ di tempo tutto questo non mi basta più mi sento molto più irrequieta ed ho sempre più voglia di conoscere qualcuno magari frequentarlo e avere una relazione stabile insomma.
Mio figlio Marco non ha certo bisogno di spiegazioni e sicuramente ha percepito questo mio bisogno di conoscenze ed allora “casualmente” mi ha parlato della chat e di come sia possibile attraverso il computer di casa collegarsi e conoscere tante persone. Ho colto subito la palla in balzo e gli ho chiesto di attivarmi il collegamento con la chat e mi sono fatta spiegare come dialogare e tutto quello che poteva servire allo scopo. Lui è stato molto comprensivo e paziente, anche perché, tutto sommato, era stato lui a spingermi a farlo e malgrado la mia iniziale inesperienza sono riuscita a connettermi. Sono riuscita allo scopo e in breve tempo ho fatto molte amicizie ma dopo un iniziale interesse non appena mi descrivo o mando una mia foto gli amici si dileguano perché non sono la modella che tutti cercano, sbagliando però perché non immaginano il fuoco e la passione sessuale che c’è dentro di me. Mi limito quindi a parlare dei mie desideri sessuali delle mie fantasie di cosa farei con uomo e di cosa mi piacerebbe mi facessero.
Molte volte memorizzo questi dialoghi per poi rileggerli con calma e stimolarmi mentre mi masturbo.
Sono però certa che Marco spesso legga queste conversazioni ed onestamente provo un po’ di vergogna perché lui è sempre mio figlio e non mi va che sappia queste cose di sua madre, anche se lui non ha bisogno di spiegazioni per intuire il mio stato di solitudine e di voglia di un uomo.
In ogni caso Marco fa finta di niente non percepisco infatti in lui alcun mutamento di atteggiamento nei miei riguardi. Tra noi due infatti c’è molto affiatamento ed intimità lui mi parla spesso delle sue cose della sua ragazza di quello che fa entro certi limiti comunque. Anche nella vita quotidiana tra noi c’è stato sempre una grande confidenza spesso giriamo seminudi per casa oppure se qualcuno fa la doccia l’altro entra in bagno senza problemi dal momento che tra di noi non c’è nessun pudore e nessuna malizia. Lui è diventato un bel ragazzo alto pratica sport è molto forte ed anche (beata la sua fidanzata) molto dotato sessualmente.
Io naturalmente lo guardo sempre con l’occhio di una madre e sono contenta di come l’ho cresciuto.
Questa estate sono andata per le ferie come ogni anno in una pensione della riviera adriatica per tutto il mese di agosto però purtroppo sono rimasta quasi tutto il mese da sola perché Marco tra ragazza ed altri impegni non mi poteva raggiungere. La proprietaria che mi conosce da tanto tempo mi ha affittato una camera con letto matrimoniale quasi una beffa per me che sono da sola. Debbo dire che stare da sola è una gran sofferenza perché si vedono tanti bei ragazzi in costume e sicuramente la voglia di fare sesso anche per colpa del caldo aumenta. Mi ritrovo pertanto la sera a masturbarmi pensando a tutti i bei ragazzi visti in spiaggia durante il giorno. Il giorno prima di ferragosto però mio figlio mi chiama al cellulare e mi dice che non è contento del fatto che il ferragosto lo debba trascorrere da sola e mi dice che verrà a farmi un po’ di compagnia. Io non sono molto felice di questo perché capisco che lui rinunzia alla sua ragazza per stare con e mi sembra quasi un favore che lui fa a me anche se so benissimo che non è così.
Il ferragosto di quest’anno è stato molto caldo e la sera ci siamo andati a coricare nel letto matrimoniale di quella camera non molto convinti di potere dormire vista la temperatura.
Di solito io dormivo nuda ma visto che c’era anche Marco non mi sembrava il caso ed allora indossai per quella sera una fresca camicia da notte ma senza indumenti intimi almeno quelli li avevo tolti!
Lui, però, e questo mi suonò strano visto che di solito girava nudo in casa, mi chiese il permesso di dormire nudo io non feci caso alla richiesta dicendogli che era il minimo visto il gran caldo.
Incominciammo a parlare del più e del meno con la speranza che lo scambio di due chiacchiere potesse conciliare il sonno. Ad un certo punto lui smise di parlare mentre io continuavo a smaniare per il caldo ed a rigirarmi nel letto. Marco era sdraiato nudo e molto sudato io ogni tanto mentre mi giravo lo sfioravo con le mie mani ed ansimavo pensando che fosse un’effetto della calura. Invece mi accorsi che la vicinanza di quel corpo caldo, nudo, giovane mi turbava era da diversi anni che non avevo rapporti sessuali con un uomo e l’istinto sessuale che c’è in ognuno di noi aveva preso il sopravvento. Iniziai a desiderare quel corpo ma tutto rimase un segreto interno nascosto nell’intimo senza che lui potesse, in apparenza, minimamente percepire il mio turbamento; in ogni caso sentivo una tensione nelle viscere che richiedevano l’accoppiamento a prescindere dal fatto che chi mi stava vicino era mio figlio. Vinta dal sonno e dalla ragione abbandonai l’idea lui era mio figlio non si poteva e comunque ero sicura che Marco non aveva assolutamente quella voglia che avevo io né quelle idee perverse, chiusi gli occhi e cercai di addormentarmi. Ad un tratto senza accorgermene sentiii Marco su di me non capii subito cosa stava succedendo l’afa e la tarda ora mi avevano stordito, ma poi realizzai il tutto, mi stava penetrando con il suo enorme pene spingendolo dentro di me con tutta la sua forza.
L’unica mia reazione fu quella di venire non appena fu dentro ma per fortuna lui continuò a lungo come se lui volesse d’un tratto cancellare anni di penosa astinenza. Il piacere che provavo era indescrivibile perché era dato per prima cosa dalla soddisfazione che il mio corpo riceveva dal suo ma anche dalla perversione della situazione perché lui era mio figlio e certamente non è una cosa normale che ciò avvenga.

Dopo un po’ di tempo sentii che lui stava venendo, ma a quel punto volli prendere io l’iniziativa volevo assolutamente bere il suo seme lo volevo dentro di me volevo sentire il sapore dello sperma che non assaggiavo da tanto tempo. Così senza dire niente con le mani lo allontanai da me; lui capì e rimanendo sopra di me avvicinò il suo membro alla mia bocca continuando a dare colpi di reni come se fosse ancora in vagina.

Io non feci altro che spalancare la bocca e ricevere tutto il pene dentro con una voglia feroce di bere il liquido. Non tardò a venirmi dentro emettendo una quantità spaventosa di caldissimo sperma che finì per intero dentro le mie viscere.

Ci addormentammo senza dire una parola e neanche l’indomani nessuno di noi fece un solo cenno di quello che era successo. Lui mi lasciò per raggiungere la sua fidanzata ed io affrontati più serenamente la fine delle vacanze. Non abbiamo mai parlato tra di noi di quella notte i nostri rapporti rimasero quelli di prima. Ebbi soltanto un dubbio e cioè che mi avesse voluto fare il favore di soddisfarmi almeno una volta dal momento che era a conoscenza della mia disastrosa situazione sentimentale. Gli rimasi grata per il favore ricevuto……………………..(continua).

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