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Un matrimonio d’interesse

By 10 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

 

La storia che vado a raccontarvi è una storia vera, anche se pochi saranno disposti a crederci

Mi chiamo Paolo ed ho 60 anni.

Alto, atletico,molto ben dotato e, sessualmente, ancora estremamente efficiente, nonostante l’età

Mia moglie si chiama Laura, ha 39 anni ed è una donna bellissima .

Alta 173., taglia 44, quarta di seno,un culetto da cartellone pubblicitario e con una sensualità da far eccitare anche un monaco.

Veste sempre in modo sensualissimo, visto che il corpo glielo consente

La notevole differenza d’età è la conseguenza del diverso stato sociale delle nostre famiglie : indigente la sua, quando lei aveva 15 anni ,molto agiata la mia ,quando di anni ne avevo 36.

La possibilità che si prospettò di poterla far mia e possedere quel corpo già da capogiro, superò ogni pregiudizio e,due anni dopo ,quando lei aveva 17 anni ,ci sposammo.

Inutile dirvi che il sentimento che mi legava a quella ragazza non era amore , ma attrazione e desiderio fisico,libidine, per cui, nella mia mente, avevo già previsto la soluzione ,ossia che, dopo qualche anno ,dopo aver sfruttato tanta grazia, me ne sarei liberato con un divorzio, logicamente dopo aver provveduto a garantirle , economicamente, un futuro indipendente

Ma come vedete , le cose non sono andate proprio così.

La prima notte di nozze ebbi la prima sorpresa ,quando scoprii che la ragazzina non era più vergine ,nonostante io non avessi avuto alcun rapporto con lei sino a quel momento.

Cercai di farmene una ragione, pensando che le ragazze moderne iniziano presto le loro esperienze, ma mi preocupò il fatto che non avesse avuto problemi a ricevere un cazzo di 25 cm, grosso come un polso e di goderne in modo esagerato.

Io non ho mai conosciuto una donna che godesse tante volte e con tanta intensità durante un solo rapporto sessuale.

I primi giorni dopo il matrimonio ,li passammo quasi sempre a letto e, fortunatamente ,scoprii che non era molto esperta, che aveva tantavoglia di imparare e, soprattutto che,  il culetto era ancora vergine, ma non me lo aveva ancora dato.

Probabilmente avrà avuto qualche ragazzo imbranato, che l’avrà scopata qualche volta e niente di più.

Dato che provava piacere in qualsiasi cosa facessimo ,le insegnai tutto : a prenderlo in bocca, ad ingoiare, a segare , ad usare le tette. 

Dopo qualche giorno , fortunatamente e dolorosamente, la possedetti analmente e, da quel giorno, la sodomizzavo ad ogni rapporto, sino a quando iniziò a godere ed ad avere i suoi primi  orgasmi anali.

Il limite ero io ,perchè lei, ad ogni rapporto , dopo sette- otto orgasmi, rimaneva con la voglia immutata di godere ancora.

Sarà stato per il suo carattere, o per la differenza d’eta, ma fu, da subito, molto obbediente , sottomessa, e felice di assecondare le mie manie , per cui non ebbi difficoltà ad imporle alcune regole che avrebbe dovuto seguire anche in mia assenza.

Non doveva portare intimo in nessuna occasione.

A letto,sia d’estate che d’inverno e che io ci fossi o no, doveva coricarsi nuda.

Qualsiasi desiderio o capriccio sessuale le venisse in mente, avrebbe dovuto dirmelo.

Qualsiasi richiesta sessuale io le avessi fatto, lei avrebbe dovuto soddisfarla in qualsiasi situazione ed in qualsiasi momento del giorno o della notte.

Qualsiasi occasione erotica le fosse capitata ,se a lei faceva piacere , era autorizzata a coglierla , anzi, doveva coglierla

A me imposi la regola che mai avrei usato violenza fisica, morale o psicologica nei suoi confronti , a meno che il tipo di atto sessuale che anremmo praticao non lo richiedesse.

La rassicurai che mai l’avrei costretta a fare cose che lei non volesse, ma allo stesso tempo avrei fatto di tutto per convincerla a farle

Quando facemmo questi discorsi finimmo per riderci sopra e lei, come una bambina, si dimostrò entusiata e divertita in quasta sua parte di schiavetta sottomessa.

Ebbe così inizo la nostra entusiasmante vita sessuale .

Logicamente mantenni le mie amicizie particolari ,tra le quali c’erano alcune puttane ed alcuni gestori di case d’appuntamento

Il primo anno di matrimonio passò nella normalità più assoluta, ma,come spesso accade,il tempo che passa  è il peggior nemico di un rapporto basato sull’attrazione fisico sessuale, perchè , a poco a poco, subentra l’abitudine.

Dopo un anno conoscevo ,o credevo di conoscere, ogni segreto di quel magnifico corpo e della sua sessualità.

Fù il caso ad imprimere al nostro rapporto quella svolta che ci ha permesso di essere ancora assieme dopo 22 anni di atrimonio.

Un giono ,mentre mi trovavo , a piedi , in centro , la vidi salire dalla parte anteriore di un autobus. Per farle una sorpresa, feci due passi di corsa e salii dalla porta posteriore.

L’autobus era strapieno e, prima che lei mi vedesse, aveva raggiunto la parte centrale e  si era fermata  a due metri da me, mostrandomi la schiena

Un viaggiatore si alzò dal seggiolino vicino a me e, per farlo passare, presi il suo posto. Stavo per chiamare Laura, quando , da seduto, vidi che l’uomo che le stava alle spalle si stava sempre più avvicinando  a lei e teneva la mano, a palmo aperto, a due centimetri dalla sua gamba .

Alla prima frenata, l’uomo si appogiò alla sua schiena e quella mano si apoggiò sulla coscia nuda di mia moglie e,poco dopo, era scomparsa sotto la corta gonna. Sicuramente le stava facendo sentire il suo cazzo e le stava palpando il culetto nudo  Mentre l’accarezzava, faceva alzare la gonna, per cui , se qualcuno li avesse guardati con la stessa attenzione con cui li guardavo io, avrebbe sicuramente goduto della vista del culo nudo di mia moglie .

Ad un certo punto vidi spuntare la mano di lei che voleva abbassare la gonna ,ma lui, con la stessa mano che prima la palpava, le prese il polso e si portò la mano sulla potta dei calzoni e spinse il bacino ancora più verso di lei, in modo da imprigionare la mano che, però, se lei avesse voluto, avrebbe potuto liberare facilmente

Lei , inece, non la tirò via, anzi vidi che lo stava massaggiando ,sino a quando la gente che doveva scendere non li sposto e lei ne approfittò pe scendere  con la massa, ma lui la seguì

Lo feci anch’io, tenendomi ad una certa distanza.

Non potevo sentire cosa lui le diceva , ma, ad un certo punto, vidi lui che la prese per mano e la portò in un bar.

Anche qui c’era molta gente, per cui,preso qualcosa da bere ,lui la staccò dal banco e ,nella confusione generale ,si portò verso i gabinetti e,nell’indifferenza generale, la fece entrare nelle parte destinata agli uomini.

Attesi qualche minuto ed entrai anch’io.

Ascoltai all’esterno delle porte ed individuai subito dov’erano e,dagli incitamenti di lui ,capii che lei gli stava facendo un pompino.

Quando intuii che stavano per uscire, me ne andai.

Questo episodio scatenò in me un eccitazione che, ormai, non provavo più  e dissi a me stesso che questa poteva esere la strada per rinvigorire la nostra unione.

Non mi interessava come lei avrebbe reagito, ma mi ripromisi di agire quella sera stessa.

Telefonai a casa avvertendo che sarei rientrato molto tardi, che andasse pure a letto.

Contattai un amico di baldorie che conoscevo da tempo, sia per la straordinaria dotazione fisica ,sia per la rudezza dei suoi rapporti con le donne ,che lui trattava tutte con una certa violenza e gli proposi di farsi una scopata assieme.

Ritornai a casa, accompagnato dal mio amico ,alle 3 di notte.

Ci spogliammo nudi in salotto. Lui era già in piena erezione ed aveva una gran bella bestia tra le gambe.Si spalmò del gel lubrificante sul cazzo e ,piano piano, entrammo in camera da letto.

Laura dormiva. Era sdraiata su un fianco.

Mi posizionai davanti a lei ed entrai sotto il piumone

Lei si sveglio ed io l’abbracciai . Lei mi baciò e ,come fa quasi sempre, passo una gamba oltre il mio fianco, facendomi sentire la sua fighetta contro la coscia

Le dissi di continuare a dormire, intanto l’accarezzavo e le misi il cazzo in mano.

Lei, tra la veglia ed il sonno,ogni tanto mi segava

Incominciai ad accarezzarle il culetto, poi , all’improvviso, glielo allargai con la mano, proprio nel momento che il mio amico si stava sdraiando dietro di  lei e, velocemente, puntò il cazzo scivoloso contro il suo buchetto e lo spinse, in un sol colpo, sino all’intestino

Laura si svegliò di colpo e stava per sollevarsi ,ma io la trattenni e le ordinai di non muoversi perchè volevo farle un regalo.

Lei non capiva cosa stesse succedendo ,ma si calmò e ,quando le dissi d’infilarsi il mio cazzo in figa ,e sentì quel grosso cazzo che era arrivato in fondo al culo, perse ogni controllo ed incominciò a godere

Il mio amico non si limitava ad incularla con violenza, ma le strizzava i capezzoli, gli prendeva il clito tra le dita per strizzarlo.

Poi mi disse che voleva fare il cambio e lui passò a scoparla ed io ad incularla.

Andammo avanti per non so quanto tempo ,poi lui disse che lei doveva incominciare a distinguerci dal sapore della sborra e volle che le venissimo entrambi in gola.

Alla fine lui se ne andò, raccomandandoci di essere invitato di nuovo quanto prima.

Laura era stordita dai tanti orgasmi avuti,aveva dei segni blù sul corpo per dei pizzicotti e dei graffi.

Le andai vicino e la baciai, la strinsi a me e le dissi che era stata meravigliosa e che si era visto, chiaramente, che anche a lei era piaciuto.

Mi chiese perchè avevo fatto questo e le risposi che non potevo permettere che mia moglie ,per soddisfare la sua libidine, fosse costretta a fare pompini nei gabinetti degli uomini.

Lei capì che io sapevo quello che era accaduto al mattino ed era preoccupata perchè l’avevo scoperto prima che lei me lo confessasse

Le dissi che la colpa era mia perchè ero rincasato tardi, e lei non aveva avuto modo di dirmelo

Le dissi che oggi ,prima con quel sconosciuto ed ora con noi due, aveva dimostrato d’avere l’animo della puttana e che, poiche io mi ero eccitato tanto e mi era piaciuto tanto vederla comprtarsi da puttana, da oggi in poi questo sarebbe stato il suo modo di soddisfare i miei piaceri.

Sarebbe stato piacevole per entrambi , .Lei poteva rifiutarsi, naturalmete, ma allora il nostro matrimonio sarebbe sicuramente entrato in crisi.

Aveva tutta la notte per decidere, perchè all’indomani se lei lo avesse voluto ,l’avrei portata a conoscere una mia vecchia amica,grande intenditrice di puttane.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dormii poco quella notte, non per qualche problema morale, ma per l’eccitazione che provavo pensando a tutto quello che mi sarebbe piaciuto vederla fare e vederla diventare

Lei dormiva ancora ed aveva un seno scoperto .Era splendido, meravigliosamente modellato, grande,pieno, morbido, ma allo steso tempo sodo.

La guardai ,era bellissima e la cosa che mi venne subito in mente, era che aveva solo 18 anni e, non so perchè, mi eccitava immaginarla, non con un giovane palestrato, ma con un uomo maturo , esperto , deciso, che sapesse sfruttare e godere di tutto quello che quel giovane splendido corpo poteva offrirgli.

Ero sempre più deciso a farle cambiar vita ,a fala diventare la mia puttana, non per il denaro, ma per il piacere che provavo ad immaginarla mentre soddisfa le voglie,anche più estreme , di uno o più umini

L’abbracciai e lei si sveglio all’istante . Rispose al mio abbraccio, schiacciandosi contro il mio corpo ed accogliendo tra le sue sosce il mio poderoso membro .

La scopai senza entrare in lei .

Lo struscio del cazzo contro la sua fighetta spalancata la fece raggiungere immeddiatamente l’orgasmo,poi lo prese in mano, se lo infilò nell’utero e, stringengo le cosce ,fece provare anche a me il piacere sublime.

Mi trattenne dentro di se ,mi buttò le braccia al collo e , quasi mi avesse letto nella mente, mi sussurrò all’orecchio che avrebbe fatto quello che volevo, purchè facessi in modo che lei potesse godere .

Dopo i discorsi della sera precedente, era evidente che anche lei aveva con me un rapporto particolare : non ero il suo grande amore , ma il mezzo per raggiungere il massimo del piacere nei sui tanti aspetti.Quanto grande fosse il suo appetito sessuale ,lo avrei scoperto solo in seguito

Telefonai a due amici ,una donna ed un uomo e diedi loro appuntamento, in casa della donna, per le prime ore della sera.

Dissia Laura che nel pomeriggio saremmo usciti che si facesse trovare bella e sensuale come non lo era mai stata.

Io uscii.

La donna a cui avevo telefonato, era una mia vecchia amica.

Non dimenticate che a questo punto della vita io avevo 39 anni e, da almeno una ventina ,ero sempre alla ricerca di sesso, per cui ,di amicizie, in tutti i settori ,ne avevo parecchie.

Molte erano le donne per bene che non sapevano resistere ai miei 24 cm , ma il proibito, il sesso diverso, mi avevano sempre attratto

Questa donna , una ex prostituta, aveva una casa di appuntamenti e diverse donne che battevano il marciapiede per lei

Forniva ai migliori clienti le compagne giuste per ogni tipo di depravazione , era la fornitrice di sesso per tutti gli stranieri che avevano raggiunto un certo livello socio economico nel nostro paese combinando per loro degli incontri, non con delle prostitute ,ma con normali donne di famiglia spinte a prostituirsi per necessità economiche, o per vizio, o perchè spinte da mariti depravati come lo ero io.

L’uomo ,invece ,era quello che aveva, indubbiamente, gli albums meglio forniti di escort.

A questi due amici avevo deciso di presentare mia moglie.

Quella sera Laura era splendida, vestita in modo impeccabile ,con le fasciature nei punti giusti, le scollature evidenti ,ma mai volgari,12 cm di tacco e la mancanza di ogni segno sotto l’abito che faceva intuire la sua nudutà integrale.

Un trucco leggero, ma raffinato .La pelle liscia e ambrata da una seduta alla lampada, e , senza ombra di dubbio, anche se non si vedeva ,una depilazione fresca e totale.

Questa era la merce che stavo per mettere in vendita

Dopo le mie telefonate, i miei due ospiti avevano immaginato qualcosa del genere e si erano preparati o sul come scusarsi, ma dirmi che non potevano aiutarmi, o sul come sminuire il valore della donna per la quale chiedevo il loro interessamento

Certo non avrebbero mai immaginato che si trattasse di un gioiello simile.

Dopo cena ci ritirammo in salotto e venni subito al sodo, dicendo che, ultimamente , erano prevalsi alcuni sentimenti in me, di dominazione, , sadismo , cuckoldismo per cui avevo deciso, con l’accordo di mia moglie, di farla provare tutte le forme di trasgressione sessuale, sino a concentrarsi e fermasi a quella che avrebbe dato più pacere a me ed a lei.

Chiedevo se potevano aiutarmi a percorrere questa esperienza ,puntualizzando che io avrei dovuto aver modo di assistere, visto o non visto,ai sui incontri ,come ogni bravo cuckold-

Loro avrebbero disposto di lei come meglio avrebbero creduto,tenendo conto che, nel giro di un mese, lei avrebbe dovuto provare tutto quello che loro erano in grado di farle provare.

Il guadagno era tutto loro , ma lei non doveva portare a casa meno di 1.000 euro al giorno

Per tutta risposta la donna si alzò, andò da lei, le mise una mano nella scollatura ed estrasse un seno ed,allo stesso tempo, le mise la lingua in bocca per scambiarsi un bacio.

Mentre la baciava spostò la mano tra le cosce di lei e la sentì bagnata.

Le chiese se era abituata agli incontri lesbici, e ,saputo che non ne aveva mai avuti, disse che ci avrebbe pensato lei.

Si sollevò e le ordinò di spogliarsi

Lo fece in sue secondi.

Era splendida,si alzò anche l’uomo ed assieme incominciarono a palparle tutto il corpo,

Dai gemiti di Laura capirono che era eccitata e stava godendo di quelle carrezze.

Lei disse” vediamo cosa sai fare “ e fece entrare due uomini, uno bianco ed uno nero, con due cazzi enormi .

“ Fateci vedere come, quanto e dove gode”

La fecero incinocchiare davanti a loro e le ordinarono di darsi da fare,

Lei incomincio a prenderli in bocca ed a segarli, ma uno si staccò subito, gia eccitato, le ando dietro e con decisione e violenza glielo infilò nella figa.

Lei emise un lamento di dolore, ma quello che aveva davanti le mollò un sonoro ceffone dicendole di non fare la verginella

La prese per i cappelli ed incominciò a scoparla in bocca.

Il dolore era passato presto ed era subentrato il godimento , per cui ,in brevissimo tempo ,ebbe il suo rantolo di piacere che accompagnava i suoi orgasmi

Il negro sfilò il cazzo dalla fighetta ed era ancora più grosso di prima e lo puntò direttamente sul buchetto e, con una spinta violenta, lo fece scivolare sino in fondo ,poi prese lei per i fianchi e la trascinò sopra di lui mentre si sdraiava sulle schiena.

Non c’era il minimo spazio tra il buchino e la base dell’enorme cazzo del nero

Quasi a volerlo far entrare ancora più a fondo, il bianco glielo mise in figa e lo fece entrare completamente ,premendo con forza contro il suo pube ,in modo che lo sentisse nell’utero

A questo punto lei non seppe più controlarsi e , rilasciati tutti i muscoli del suo corpo ,permise che i due uomini si fondessero in quel corpo e per lei iniziò un orgasmo che non ebbe termine se non quando entrambi sborrarono dentro di lei e ne uscirono gocciolanti.

Sia l’uomo che ladonna dissero che avrebbero fatto in modo di aiutarci , ma chiedevano, per quei due mesi, una disponibilità totale 24 ore su24.

Accettai.

Entro l’indomani avrebbero fatto un programma e mi avebbero telefonato.

Ero talmente eccitato da quanto era successo che,mentre i due uomini se ne andarono ,ed anche l’amico lasciò l’appartamento e Laura andò a rimettersi in ordine ,dissi un paio di cose alla mia amica che, sorridendo, mi disse che ero un porco.

Erano ormai quasi le due di notte e salimmo tutti e tre nella nostra macchina ,per accompagnare a casa la mia amica.

Lei mi stava indicando la strada per casa sua ,quando, ad un certo punto, passammo in una zona dove, evidentemente ,passeggiavano delle prostitute.

Lei mi fece fermare, si guardò un po’in giro ,poi fece cenno ad una donna ,non più giovanissima, che, evidentemente, stava lavorando.

Le chiese come andasse il lavoro,la donna le disse male ed allora le disse che le aveva portato un aiuto per un ora e, poi, la riportasse li e ,rivolta a mia moglie le disse ,“ scendi e dati un po’da fare così impari il mestiere.”

Mia moglie rimase stordita da qull’ordine ,ma lei le ricordò che per un mese lei era affidata a lei ,24 ore su24 e lei doveva provare quanto le piacesse fare la prostituta sul marciapiede .

Lei scese e noi ci spostammo nel luogo dove le macchine portavano le loro prede ,

La mia amica mi disse,che l’aveva potata lì perchè doveva abituarsi a non tener conto dell’uomo che la scopava, ma solo del suo cazzo e del piacere che le procurava

Laura venne 7 volte in un ora.e la guardavo mentre faceva pompini o la scopavano, mentre lei, come prevedibile, continuava a godere anche in una situazione come quella.

Andammo a letto che erano quasi le 5 del mattino.

Nessuno disse una parola. Il chiarimento sarebbe avvenuto l’indomani .

 

 

 

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