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Racconti erotici sull'Incesto

Un week-end da mia sorella

By 12 Agosto 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

UN WEEK-END DA MIA SORELLA – Parte I

Un lavoro dietro l’altro, sempre in giro per l’Italia, mi ha portato a passare qualche giorno di riposo nella città dove vivono mia sorella e mio cognato. Ho 32 anni, Laura è più giovane di un anno e mezzo mentre suo marito Marco deve avere 35-36 anni. Non è che io e lui si vada molto d’accordo, ma è pur sempre il marito di mia sorella, così anche se immagino non gradisca la mia presenza in casa sua non ha fatto storie per ospitarmi un paio di notti nel loro appartamento. D’altra parte, io e mia sorella non ci vediamo molto spesso e questa sarebbe stata un’ottima occasione per “contarcela su”, come si dice a Milano.
La prima notte che ero in casa loro, quella tra venerdì e sabato, faceva caldissimo, era insopportabile. Non riuscivo a dormire, continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto, praticamente nudo se non fosse per i boxer. A un certo punto – sarà stata l’una del mattino – mi sono alzato per andare in cucina a bere un po’ d’acqua. La cucina è vicino alla porta d’ingresso, proprio di fronte al salotto, che è separato dal resto della casa solo da un basso muretto. La finestra spalancata permette alla luce della luna, e a quella dei lampioni del giardino, di illuminare il salotto. Getto un’occhiata e rimango di sasso: Laura è seduta con gli occhi chiusi sul divano, nuda, a cosce spalancate. Marco è in ginocchio a leccarla. Resto nella penombra del corridoio, stupito ed eccitato da quello spettacolo che mai mi sarei aspettato di vedere. Mia sorella sembra apprezzare molto il lavoro di lingua del marito, vedo i suoi seni quinta misura alzarsi ed abbassarsi pesantemente, a ritmo con il suo respiro affannoso. I suoi capelli biondi sono appiccicati alla fronte dal sudore. Ma passano solo pochi istanti prima che Laura apra i suoi begli occhi azzurri. Nota subito la mia figura, che d’altra parte prende in pieno la luce che arriva dalla finestra, e si irrigidisce. Mi sento morire, probabilmente cambio colore un milione di volte in mezzo secondo. I suoi occhi fissano i miei, poi abbassa lo sguardo e forse nota la tenda che la mia erezione provoca nei boxer. Prende un paio di respiri prima di mordersi il labbro inferiore e decidere di continuare quello che a questo punto è diventato uno show in piena regola. Mia sorella preme la testa del marito contro il proprio corpo e lui raddoppia il ritmo delle leccate. Nel giro di pochi secondi, Laura arriva ad un rumoroso orgasmo.
Io sono quasi in trance, rapito ed eccitato da ciò che sto vedendo. Laura porta a sé il marito e gli regala un bacio appassionato, poi si alzano entrambi e mi rendo conto che farei meglio ad andarmene per evitare che mi veda anche Marco. Ma mia sorella lo fa sedere sul tavolino da caffè che c’è in mezzo alla stanza, in modo che lui mi dia quasi le spalle, ed inizia a succhiargli il cazzo. Marco ha un uccello piuttosto grosso, teso all’inverosimile e col glande violaceo. Sua moglie – mia sorella – succhia con entusiasmo quella colonna di carne, facendo con la bocca un rumore esagerato, che immagino voluto, e stringendo tra le dita la base dell’uccello, quasi a volerlo far gonfiare ancora di più. Poi Laura interrompe il pompino e si mette in ginocchio con la testa appoggiata alla poltrona dov’era seduta fino a poco prima.
Non posso fare a meno di pensare che mia sorella abbia davvero una bella fica, piccola e delicata ma coperta da una folta peluria bionda. Marco le si mette dietro e con calma guida il suo grosso uccello dentro di lei, per uscirne però quasi subito. Punta poi il suo attrezzo tra le chiappe di Laura e le affonda negli intestini tutto d’un colpo. Spalanco gli occhi dalla sorpresa: mia sorella che lo prende in culo! E a giudicare dalla facilità con la quale il marito l’ha penetrata, dev’essere anche una habitué del secondo canale. Marco inizia ad andare e venire dentro il sedere della sua bella mogliettina, che non si fa certo problemi a gridare di piacere. Vedo la sua fichetta aprirsi e chiudersi ad ogni colpo di cazzo del marito, vedo le sue grosse tette sbattere in tutte le direzioni ogni volta che Marco le spinge l’uccello tra le chiappe. Cazzo, è uno spettacolo fuori di testa vedere mia sorella farsi sfondare il culo a quel modo… Laura infila una mano sotto il ventre ed inizia a titillarsi il clitoride, ma passano pochi secondi prima che Marco lasci partire un grido soffocato e si svuoti i coglioni in fondo al culo di sua moglie.
Stremato, mio cognato si tira indietro per appoggiarsi nuovamente al tavolino. Quando le esce dal sedere, vedo il buchino di Laura restare aperto per un secondo e poi risputare fuori un po’ della sborra di suo marito. A questo punto, completamente sconvolto, mi affretto a tornare in camera mia senza farmi sentire da Marco, e senza neanche rendermi conto che l’eccitazione per quanto ho appena visto mi ha fatto sborrare nei pantaloni.

Autore: Virgil Hilts
UN WEEK-END DA MIA SORELLA – Parte II

Ho passato tutto il resto della notte a girarmi e rigirarmi nel letto col cazzo dritto, ripensando a mia sorella che lo prende nel culo, alle sue tettone che rimbalzano in ogni direzione mente suo marito la inculava, al fatto che se l’è goduta come una troia sapendo che io ero lì a guardare, al fatto che quello spettacolo mi è piaciuto così tanto che mi sono sborrato addosso. Al fatto che avrei voluto essere al posto di mio cognato!
Quando mi alzo, la mattinata, ho delle occhiaie indecenti, ma forse è ancora più indecente l’erezione che non sembra volermi abbandonare. Mi basta chiudere gli occhi un attimo per vedere la fichetta di Laura che sussulta ogni volta che il cazzo di suo marito le affonda nello sfintere. Mi masturbo in bagno per cercare di calmarmi, ma quando arrivo in cucina e ci trovo Laura che fa colazione vestita solo con una maglietta sportiva che le arriva a malapena a metà coscia, capisco che sarà una dura giornata… Bevo il mio caffè in silenzio, cercando di guardare mia sorella il meno possibile. è una situazione ridicola, perché Laura sa che li ho visti e io so che lei mi ha permesso di guardarli. Ma sapere è una cosa, parlarne è un’altra. Evidentemente non siamo pronti a parlare di ciò che è successo durante la notte. Eppure, vederla vestita così certo non mi fa passare il mal di pancia: le sue gambe ben tornite mi fanno girare la testa, ed ogni volta che mi si mostra di profilo rimango incantato dal modo in cui i suoi grossi seni spingono il tessuto in avanti. Vorrei saltarle addosso e scoparmela lì in cucina, ma è pur sempre mia sorella e per quanto possa eccitarmi vederla in situazioni pornografiche non vorrei mai commettere un incesto. Quando poi mi dà la schiena per lavare le tazzine, e intravedo il suo bel culo a meno di un metro da me ho l’impulso di allungare le mani e palparlo, ma mi controllo.
Visto che è sabato, ne approfittiamo per andare a fare una passeggiata in paese. Marco preferisce non venire con noi, preferisce lasciarci soli così da poter chiacchierare dei fatti nostri. Ma la conversazione tra me e Laura langue: non riesco a leggere il suo comportamento, ma io sono molto intimorito dall’essere lì con lei. Camminiamo tranquillamente fino al parchetto vicino al loro condominio, senza mai dire una parola, poi Laura decide di andare a fare un giro al centro commerciale che c’è poco lontano.
Pochi minuti dopo ci ritroviamo a passeggiare nei luminosi corridoi del centro commerciale, affollati della ressa del sabato mattina. Laura decide di fermarsi in un elegante negozio di abbigliamento per cercare un vestito da indossare la settimana prossima, quando parteciperà all’inaugurazione della mostra di una pittrice amica sua. Così, visto che sono lì con lei, mi toccherà dare anche il mio parere sui vestiti che si proverà. Mi siedo su una poltroncina e aspetto pazientemente mentre mia sorella parla con la commessa e si fa dare un paio di abiti da provare. Pochi minuti dopo, Laura esce dal camerino con indosso un vestito rosso fuoco attillatissimo, con una minigonna, senza maniche e con un’allacciatura dietro il collo che lascia scoperto il lato dei seni. E con i suoi seni quinta misura il risultato è a rischio infarto. L’espressione che devo aver fatto le fa capire che non è esattamente un abito adatto ad un vernissage come quello a cui deve andare di qui a sette giorni, così torna verso il camerino per cambiarsi. Passa ancora qualche minuto e mia sorella torna davanti ai miei occhi, stavolta con indosso un elegante abito blu che scende fin sopra il ginocchio, con la parte bassa abbastanza larga da non disturbare il movimento e quella alta attillata ma non troppo, castigata davanti e scollata dietro fin quasi all’attaccatura del suo magnifico sedere. Semplicemente splendido. Annuisco senza dir nulla, e mi rendo conto che in tutta la mattina non ho detto neanche una parola. Laura mi sorride e mi chiede ancora un attimo, vuole provare ancora qualcosa d’altro. Il negozio si è però riempito abbastanza e deve aspettare che la commessa si liberi di un’altra cliente prima di poterle dedicare attenzione. Un paio di ragazzini di una quindicina d’anni, che credo stiano accompagnando le loro madri, la osservano con attenzione. Immagino che la visione del suo corpo popolerà le loro polluzioni, questa notte, come già ha fatto con me la notte scorsa. Vedo che la commessa ha finalmente esaudito le richieste di Laura, ma il camerino vicino all’ingresso è ora occupato da un’altra donna. Seguo con gli occhi mia sorella dirigersi verso l’altro, in fondo al negozio, e poi presto attenzione alla bella brunetta che è entrata in negozio accompagnata dal suo ragazzo.
“Che ne dici?”
Mi volto a guardare mia sorella e rimango di sasso. Indossa una lingerie parigina di pizzo azzurro completamente trasparente, ricamata a fiori, con un reggiseno a balconcino che spinge in fuori le sue belle tette e un perizoma a vita bassa che le copre a malapena il Monte di Venere. In tutta la mia vita, non ho mai visto niente di più sensuale! Ma siamo nel mezzo di un negozio discretamente affollato, all’interno di un centro commerciale molto affollato. Non posso credere che la mia sorellina sia così sfacciata da farsi vedere da tutti (s)vestita in quel modo. Vista la mia reazione, Laura capisce che ci fa una bella figura e sorride, poi mi si avvicina e si abbassa per darmi un bacio in fronte. Così facendo, mi rendo conto, spinge il culo all’indietro, mostrando a tutti quelli che stanno guardando le sue belle natiche. E non c’è un solo paio d’occhi che non è incollato al suo corpo, mentre sculetta per tornare nel camerino in fondo al negozio, senza mai perdere quel suo sorriso angelico.
Sono frastornato, quando torniamo casa. Sapevo che mia sorella non era una santarellina – ha piuttosto il fisico della femme fatale – ma in quest’anno scarso di matrimonio è diventata davvero una troia! Va bene prenderlo nel culo, sono affari tuoi e non c’è niente di male, ma farlo sapendo che tuo fratello è lì che ti guarda è un’altra cosa. E va bene comprare biancheria intima provocante per eccitare tuo marito, ma provarla in un negozio pieno di gente facendo rizzare tutti i cazzi da qui alla Francia… cazzo bisogna proprio essere zoccole…!
Nel pomeriggio, Marco mi invita ad andare a giocare a pallone con lui e il suoi amici, ma nello stato psicologico in cui sono non me la sento proprio. Gli dico che preferisco starmene a casa a riposare: non sono riuscito a chiudere occhio, la notte. Mi sdraio sul divano del salotto a guardare la Tv e mia sorella mi raggiunge una mezz’oretta dopo. Ha indossato nuovamente la maglietta sportiva, e si siede nella poltrona di fianco al divano, quella poltrona, accoccolandosi come una ragazzina. Nessuno di noi due parla. Io sono troppo imbarazzato dalla situazione, ormai non ci capisco più niente; Laura invece si comporta come se niente fosse. Dopo un po’, annoiata dalla programmazione televisiva, mia sorella propone di guardare un DVD. Annuisco in silenzio e lei si alza per sceglierne uno dall’armadietto sotto il televisore. Chinandosi in avanti tiene le ginocchia dritte, in modo da rimanere col culo per aria e farmi vedere il tanga che indossa sotto la maglietta. Sono basito, ormai è chiaro che mia sorella ci prova gusto a provocarmi. Scelto il film e inserito il disco nel lettore, Laura torna a sedersi in poltrona sorridendo all’erezione che è chiaramente visibile sotto i miei pantaloni.
Il resto del pomeriggio, per me è un inferno: mia sorella continua a camminarmi in maniera sensuale davanti agli occhi e non perde occasione di mostrarmi centimetri “importanti” del suo corpo. Non fosse mia sorella, una così me la sarei già scopata a sangue, ma davvero non capisco cosa le passi per la testa: è mia sorella, cazzo; non è possibile che voglia fottere con me!
Durante la cena, Marco si rende conto che qualcosa non va tra me e Laura, ma ovviamente né io né mia sorella vogliamo dirgli quale sia il problema. Dopo mangiato saluto e mi rintano in camera: preferisco non rimanere intorno a Laura anche questa sera per evitare che possa esagerare nonostante la presenza del marito. Passa poco tempo, però, che mia sorella bussa alla porta e mi chiede di raggiungerli in salotto perché vuole mostrare a suo marito l’abito che ha comprato. Io l’ho già visto, ma lei ci tiene che ne discuta con Marco, così vado di là mentre lei si cambia. Quando torna con l’abito blu che le ho già visto indosso nel pomeriggio mi rendo conto che anche quello è “troppo” per l’occasione in cui dovrebbe indossarlo. Io e suo marito ne discutiamo qualche minuto ma ci troviamo d’accordo nel dire che le sta molto bene ed è comunque stato un ottimo acquisto. Tutta contenta, Laura se ne torna in camera da letto per cambiarsi mentre io e suo marito discutiamo del tipo di abbigliamento giusto per quella inaugurazione a cui devono andare settimana prossima. Il nostro dialogo è però interrotto dal ritorno di Laura, vestita solo con la lingerie azzurra comprata oggi. Siamo senza parole: Marco non sapeva nulla di quell’acquisto e io certo non mi aspettavo si mostrasse così ad entrambi. Ferma nel centro del soggiorno, Laura piroetta su se stessa per mostrarsi tutta e ci chiede cosa ne pensiamo. Nessuno di noi due riesce a parlare, così lei ci chiede se dunque vestita così non è abbastanza eccitante per i nostri gusti. E per sottolineare il concetto si volta di schiena e tira indietro il sedere, agitandolo nell’aria.
Ho la gola secca, sento il cuore che mi batte forte. Se l’intenzione di Laura è quella di sedurmi, ha deciso che vuole riuscirci a tutti i costi, anche se deve farlo davanti a suo marito. Il mio sguardo viaggia da Laura a Marco a Laura, che continua a mostrarci il suo corpo avvolto in quella provocante parigina, in pose sempre più esplicite. Marco non dice nulla, ma non capisco se non dice nulla perché è stupefatto anche lui e non sa cosa dire o non dice nulla perché gli sta bene e sta lasciando giocare la sua mogliettina. Fatto sta che alla fine, Laura si avvicina a lui sculettando e gli piazza un metro di lingua in gola, badando bene di mettermi il sedere in faccia tenendo le gambe aperte. Quando noto la sua mano che accarezza il pacco del marito sopra i pantaloni della tuta mando a puttane i miei principi e le piazzo una mano sul culo. Mia sorella risponde con un gemito di approvazione ed allarga ancora di più le gambe per permettermi un migliore accesso alla sua parte più intima. Nello stesso momento si abbassa con la testa per iniziare un pompino a Marco. Mi avvicino a lei e le bacio le natiche, poi le scosto il perizoma e mi fermo ad osservare la sua bella fichetta bionda, piccola e delicata. Non so neanche se Laura se ne accorge, presa com’è dalla pompa che sta facendo a suo marito. Non posso più resistere: devo scoparmi mia sorella! Mi spoglio in mezzo secondo, poi le alzo la parigina sulla schiena e le strappo letteralmente di dosso il perizoma da 55 Euro comprato solo poche ore prima. Laura si inginocchia per succhiare meglio il cazzo del marito, ma tiene il culo in alto per facilitarmi l’accesso. Appoggio la punta dell’uccello all’entrata della sua dolce conchiglietta, ma qualcosa mi blocca: nonostante l’eccitazione a mille, ho ancora delle remore a scoparla. Laura intuisce i miei dubbi e dà un colpo indietro coi fianchi. La penetro senza neanche muovermi.
Mi manca il fiato quando sento le pareti della fica di mia sorella stringermi il cazzo. Sono talmente eccitato che sto già per venire, così lo tiro fuori subito. Ma mi rendo conto che neanche in questa situazione ai limiti della follia posso fottermi mia sorella, qualcosa ancora mi blocca. Allora, ripensando a ieri notte, alzo la mira e le spingo tutti i miei 20 centimetri in fondo al culo. Colta di sorpresa, Laura molla la presa del cazzo di Marco e geme. Non certo un gemito di dolore: la mia Laura è abituata a farsi traforare il didietro e Marco ce l’ha più grosso di me. Probabilmente non si aspettava tanto coraggio dal suo fratellone. Suo marito invece la afferra per la nuca e la convince a riprendere lo spompinamento, cosa che mia sorella fa con piacere. La afferro per i fianchi ed inizio a fotterle il culo, spingendo sempre più a fondo. è la prima volta che sodomizzo una donna, e adesso sto facendo il culo a mia sorella! Solo l’idea mi eccita da morire. Il timore reverenziale che avevo fino a poco fa è sparito del tutto e adesso sono completamente concentrato nel metterlo nel culo a questa deliziosa bionda. Il più a fondo possibile. Mi chino in avanti ed inizio a smanacciarle quelle belle tettone che mia sorella ha sempre avuto, stringendole e strizzandole. In effetti, mi faccio prendere talmente dalla foga di quest’inculata che non mi rendo conto di star diventando violento. Mia sorella si agita sotto i miei colpi, e mi accorgo che le sto facendo male. Ma ormai ho rotto una diga ed il placido fratello maggiore ha lasciato posto ad uno scopatore arrapato. Laura geme, stavolta di dolore, e mi implora di fare piano, ma le sue preghiere sono incredibilmente eccitanti: ad ogni colpo aumento la forza e spingo sempre più in fondo. Poi sento un rumore gutturale e capisco che per farla stare zitta Marco le ha infilato il cazzo in gola.
“Che troia di moglie che ti ritrovi… Lo sai che questa zoccola ha attraversato tutto il negozio vestita così? Scommetto che i due ragazzini che erano lì con le loro mamme si sono già ammazzati di seghe ripensando a lei, a quest’ora”.
Marco sogghigna.
“Lo so, è una vacca. Hai notato che non abbiamo tende alle finestre anche se viviamo al pian terreno? A questa troietta piace farsi guardare. è una puttana di prima categoria, tua sorella, altro che…”
Sentire suo marito parlare in quel modo di mia sorella è troppo, sento che sto per sborrare. Ma decido che quello in cui mi trovo non è il posto giusto dove depositare la mia sborra, così le esco dal culo e la costringo a smettere di succhiare il cazzo di Marco per passare al mio. Comprensibilmente, Laura non vuole prendersi in bocca un uccello che le è appena uscito dal sedere, ma suo marito la afferra per i capelli e lei si trova costretta a spompinarmi. Lo spingo fino in fondo e le arrivo in gola. Vengo, e quando vengo Laura quasi soffoca. Quando lo tiro fuori dalle sue labbra l’ultimo schizzo la colpisce in faccia mentre lei sputa un po’ della mia sborra sul tappeto, il che fa imbufalire Marco. Scoppio a ridere pensando che a mio cognato dia più fastidio il fatto di aver macchiato il tappeto piuttosto che gli abbia praticamente violentato la moglie! Meglio così, perché ormai la mia bella sorellina mi ha fatto andare fuori di melone e quello che mi sono preso non mi basta già più.
Marco non è ancora venuto, così costringe Laura a riprendere il suo pompino. Mia sorella mi dà nuovamente le spalle e visto che l’uccello non mi è certo tornato molle, decido di scoparmela e amen. La afferro per i fianchi e la tiro un po’ verso di me, infilzandola ed iniziando subito a fotterla velocemente. Ormai Laura è in nostra balìa, senza più difese. Nonostante io sia appena venuto, le sborro nell’utero in poco tempo, lasciando andare anche un urlo di liberazione. Mi siedo per terra a riprendere fiato, con Laura ancora a quattro zampe a ciucciare l’uccello del marito, che si dimostra particolarmente resistente. Ho la faccia tra le gambe della mia sorellina, che fino a 48 ore fa consideravo dolce e tenera e che adesso ai miei occhi è alla stregua di una troia da strada.
Inizio a penetrarle la fica con un dito, poi ne infilo subito un secondo e poi un terzo. Mia sorella comincia a sentire la pressione della mia mano quando tento di infilare il quarto dito, ed inizia ad agitarsi. Il movimento mi fa eccitare e decido di andare fino in fondo: tolgo la mano, chiudo il pugno e provo a penetrarla con tutta la mano. Mia sorella lascia l’uccello di Marco ed urla di dolore, ma io me ne frego e continuo a spingere. Finalmente, sento le sue piccole labbra cedere alla spinta ed aprirsi. Di colpo le affondo nella vagina fino al polso e mia sorella non ha più modo di scappare al suo primo fist fucking. Dentro è molto calda, e molto stretta. Ha smesso di urlare: ora se ne resta ferma con la testa poggiata tra le gambe di suo marito, limitandosi a gemere e piangere. Mi chino in avanti per baciarle la schiena mentre apro e chiudo la mano dentro la sua fica, facendola sussultare di dolore. Ho il cazzo che mi scoppia, devo sborrarle nuovamente dentro. Laura si agita in maniera selvaggia quando inizio a tirare fuori la mano, spalancandole di nuovo la fica. Quando le esco del tutto, si abbandona a terra priva di forze, ma non la lascio respirare: mi sdraio sul tappeto e me la porto sopra, infilzandola subito con il mio cazzone duro. Lei appoggia le mani a terra e si mette ad agitare i fianchi in un movimento circolare, poi si piega verso di me dandomi uno dei suoi grossi seni da succhiare. Hai capito la sorellina? Prima frigna perché le faccio male e poi se la gode!
Vedere che sua moglie non ha ancora raggiunto il limite della decenza fa evidentemente scattare qualcosa in Marco, che si avvicina e le si mette alle spalle. Ma mi sorprende, perché pensavo volesse prenderla in una doppia penetrazione, invece si inginocchia ed inizia ad accarezzarle le chiappe. Poi imita i miei gesti di poco fa, con le giuste variazioni, e le infila due dita nel culo. Laura si irrigidisce e cerca di voltarsi a guardare cosa le sta facendo suo marito, ma sa benissimo cosa sta facendo… Io mi fermo, tenendo il corpo di mia sorella ben piantato lungo l’asta del mio uccello. Laura cerca di divincolarsi ma la mia presa è salda. Suo marito le infila nel sedere anche un terzo dito e lei si abbandona contro il mio corpo, arrendendosi a quella dolorosa situazione. Sento la mano di Marco ruotare nell’ano di sua moglie e poi spingere nuovamente, più a fondo. Laura urla di dolore e io sorrido, notando solo ora la finestra aperta, priva di tende. Passasse qualcuno in giardino, non so se chiamerebbe la polizia o si fermerebbe a guardare. Marco spinge ancora e Laura emette un suono spaventoso, neanche l’avessero sgozzata. Adesso si ritrova nella più strana doppia penetrazione che si possa immaginare, con il cazzo di suo fratello piantato nella fica e la mano del marito in fondo al culo. Le infilo la lingua in bocca per non sentire i suoi lamenti, tanto lo so che poi le piace. Attraverso la sottile membrana che divide l’ano dalla vagina sento le dita di Marco che si muovono, solleticandomi involontariamente l’uccello. Inizia a tirare colpi nella fica di mia sorella, e suo marito mi prende il ritmo per spingerle la mano più a fondo nel sedere quando io mi tiro indietro. Laura inizia ad agitarsi sopra di me, muovendo i fianchi per venire incontro alle nostre penetrazioni e trarne il massimo piacere. Davvero, questa ragazza non ha limiti… Sento che sto per venire ed inarco la schiena tirando un colpo più forte degli altri. E urlo. Poi rimango fermo, con mia sorella che continua a muovere i fianchi alla ricerca dell’orgasmo che la mano di suo marito le può dare. Marco agita il braccio, lo ruota, spinge. Sento che apre le dita e le richiude, poi decide di tirare fuori la mano e allora Laura torna a provare dolore. Ma stavolta dura poco: appena uscito, Marco torna a spingere contro lo sfintere di sua moglie e stavolta penetra più facilmente, poi esce di nuovo ed inizia a spingere con l’altra mano. Allora capisco cosa vuol fare e mi tolgo da lì sotto.
Laura inarca la schiena e tira su il culo per accogliere il fisting. Marco inizia a far andare e venire i suoi due pugni nel culo di sua moglie, appena uno esce l’altro entra. Il sedere di Laura è sempre sollecitato e sempre aperto, e lei se la gode come una vera vacca. Urla di piacere ed agita il corpo in preda all’orgasmo mentre le mani di Marco le trapanano il culo e spingono buona parte della sborra che le ho appena piazzato nell’utero a tornare verso l’esterno e gocciolare sul tappeto. Quando finalmente Laura viene, Marco si ferma col braccio in fondo al culo e poi lo tira fuori di colpo. Mia sorella si lascia cadere, scomposta, completamente priva di forze. La guardo respirare affannosamente, le gambe spalancale, il culo aperto e la mia sborra che le cola fuori dalla fica. è lo spettacolo più indecente che abbia mai visto, ma è anche il più eccitante!

Autore: Virgil Hilts

Maglioncino leggerissimo piuttosto scollato, di cotone bianco, molto attillato e che lascia scoperto l’ombelico. Niente reggiseno e tettone quinta misura che sballonzolano ad ogni passo.
Pantaloni di lino leggero, bianchi, praticamente trasparenti. Niente mutandine e ciuffetto di peli biondi che si nota piuttosto bene, con la giusta luce.
Scarpe basse aperte e unghie dei piedi dipinte in rosso fuoco.
Così ci si presenta davanti mia sorella Laura, a me e a mio cognato Marco. Una vera troia, pronta a far andare fuori di testa tutti gli uomini che avranno la fortuna di posare gli occhi su di lei.
Ha legato i lunghi capelli biondi in una coda, che dona al suo viso un’aria sbarazzina ed ha il vantaggio di non coprire il suo abbondante davanzale. Avrei preferito indossasse una gonna corta, in modo da mettere in risalto le gambe affusolate, ma vestita così è davvero uno schianto. è una donna in caccia, non lascia spazio ai dubbi, anche se gira accompagnata da fratello e marito.
‘Un attimo: mi è venuta un’idea’.
Marco ci lascia soli per qualche secondo nel salotto di casa loro. Quando torna dalla camera da letto ha in mano un uovo vaginale. Mia sorella sorride e si abbassa i pantaloni, poi si mette in ginocchio chinandosi sopra il tavolino da caffè che c’è in mezzo alla stanza. Marco le accarezza le grandi labbra e si prepara ad infilarle quel pezzo di plastica vibrante nella fica. Ma stavolta ce l’ho io, un’idea. Lo fermo e mi sputo sulla mano, poi apro le chiappe di mia sorella e le infilo un dito nel sedere. Mio cognato capisce al volo e sorride divertito mentre Laura muove leggermente i fianchi per accogliere meglio la penetrazione. Quando infilo anche un secondo dito, invece, sussulta e si irrigidisce. Muovo un po’ la mano, la faccio roteare e vado dentro e fuori. Laura apre le gambe al massimo e geme, chissà se di dolore o di piacere? Chissà se ha capito cos’ho in mente?
Tolgo le dita da dentro il culo di mia sorella e le tengo aperte le chiappe mentre suo marito inizia a premerle l’uovo vaginale contro l’ano. Appena la plastica inizia a forzarle l’anello, Laura si scuote e cerca di girarsi a guardare, ma io la tengo ferma per impedirle di scappare, caso mai volesse’ Marco continua a spingere, e il buco del culo di sua moglie si apre pian piano per accogliere quell’intruso. Certo, un uovo di 5 centimetri di lunghezza con 4 centimetri di diametro per un sedere qualsiasi sarebbe difficile da ingoiare, ma neanche 24 ore fa lo sfintere della nostra Laura ha accolto le mani di suo marito e anche stavolta non ci delude, facendo scomparire l’uovo nel giro di pochi secondi. Vedo il cavetto elettrico che scivola dentro di qualche centimetro, segno che il sedere di mia sorella ‘ tutto da solo ‘ sta facendo andare quel pezzo di plastica più in profondità possibile. Laura è completamente riversa sul tavolino da caffè, con gli occhi chiusi ed il fiato corto. Marco accende la vibrazione dell’uovo e lei sussulta, mordendosi il labbro inferiore.
‘Alzati, adesso. E tirati su i pantaloni’.
Sconvolta dall’oggetto vibrante che ha seppellito in fondo al culo, Laura si tira su, reggendosi a malapena su due gambe malferme, e si riveste. Quando si è richiusa i pantaloni di lino, Marco le assicura il comando della vibrazione alla cinta. Guardandole il culo si vede benissimo il cavo sotto il tessuto leggero e il comando che ne è collegato. Chissà se chi la guarderà capirà cos’è?

Torniamo tutti e tre nel centro commerciale in cui io e mia sorella siamo già stati ieri. è domenica, ma un centro commerciale è aperto tutti i giorni. Camminiamo affiancati, con Laura in mezzo a noi, praticamente senza alcun contatto fisico. Sarei tentato di rimanere qualche passo indietro per guardare come ondeggia il suo bel culo, ma i patti sono diversi. E poi, mi basta osservare come strabuzzano gli occhi gli uomini che incrociamo sulla via, quando vedono quelle sue tette che si agitano sotto il maglioncino’
Entriamo in un bar e ci sediamo ad un tavolino. Oltre a noi ci sono solo un paio di pensionati ed il barista, vent’anni ad esagerare. Laura si alza quasi subito ‘ chissà se a star seduta l’uovo nel sedere le dà fastidio? ‘ e va al bancone per ordinare tre caffè. Stando appoggiata al bancone Laura fa in modo di lasciar penzolare le sue tettone in avanti così da farle risaltare ancor di più, e dando le spalle alla porta mette in mostra il suo culetto per i due pensionati e per chiunque entri nel locale. Sorrido e scuoto la testa: che zoccola di sorella, che mi ritrovo’
Marco si alza e va da sua moglie, sussurrandole qualcosa in un orecchio mentre la circonda con un braccio, poi torna a sedersi. Vedo Laura agitare leggermente i fianchi, cercando di non far notare il movimento a chi la sta guardando.
‘L’ho messo al massimo’, mi dice sorridendo mio cognato. Sorrido anch’io, guardando mia sorella continuare a muovere lentamente i fianchi per accomodare meglio l’uovo in fondo al culo. Da dietro sembra proprio che stia dimenando le chiappe per attirare l’attenzione sul suo sedere.
Quando torna al nostro tavolino, Laura si siede tenendo le gambe larghe e continuando a sfregare il culo sulla sedia. Non riesco a capire se tutto questo lo fa perché l’uovo le dà fastidio o per godersi meglio la vibrazione’ Pochi secondi dopo, comunque, arriva il cameriere con i nostri caffè, e noto che i pantaloni del ragazzino si stringono intorno alla sua erezione. Quando si allontana faccio notare la cosa a mio cognato e mia sorella.
‘Meriterebbe un pompino, povero ragazzo” suggerisce Marco. Laura arrossisce ‘ arrossisce! ‘ e abbassa lo sguardo, bevendo il caffè in silenzio. Quando ha finito si alza di scatto e si avvicina al bancone sorridendo dolcemente al barista, prima di dirgli qualcosa a voce bassa. Il ragazzo impallidisce e poi arrossisce, senza riuscire a spiccicare parola. Sempre sorridendo, mia sorella fa il giro e si infila dietro il bancone. Lo sguardo dei due pensionati è piantato su di lei mentre si china e sparisce dalla loro vista. Credo di sentire aprirsi la zip dei calzoni del ragazzo e immagino Laura prenderglielo in bocca. A giudicare dalla faccia del giovane mia sorella ha iniziato a spompinarlo alla grande, ma passano pochi secondi prima che una coppia di signore di mezz’età entri nel locale e chieda al barista due caffè. Il ragazzo, ovviamente, ha difficoltà ad evadere l’ordinazione vista la posizione in cui si trova. O meglio: vista la posizione in cui si trova mia sorella’ Io e Marco scoppiamo a ridere e le due donne si girano a guardarci, pensando stessimo ridendo di loro. Il paio di secondi che le due passano a guardarci da tempo al barista di girarsi verso la macchina e nascondere l’imbarazzo che di certo deve provare’ Certo non gli sta venendo facile fare il caffè, anzi: a giudicare da come ha sussultato e s’è ingobbito ho l’impressione che abbia appena sborrato in bocca a mia sorella’ Le due signore non si sono accorte di nulla, e quando Laura sbuca ‘dal nulla’ di fianco al bancone la guardano sorprese ma senza ancora capire cosa sia successo. Non contenta, Laura passa sculettando in maniera esagerata accanto alle due donne ‘ che la guardano malissimo ‘ per andare al tavolino dei due pensionati. Si siede in mezzo ai due e inizia tranquillamente ad accarezzare i loro cazzi da sopra i pantaloni. Ma vista l’età quelli rischiano l’infarto, così Laura decide di farla breve e mentre le altre due clienti se ne vanno, mia sorella bacia appassionatamente i due pensionati ed esce dal locale senza dire una parola. Io e suo marito la seguiamo, andandocene senza pagare il conto. Ma mi sorprenderebbe se ci chiedessero dei soldi’

Io e Marco seguiamo Laura a distanza, osservando il suo bel culo ondeggiare mentre cammina e prestando attenzione agli sguardi degli uomini che la incrociano. Mia sorella decide di tornare nel negozio di abbigliamento in cui ha comprato quel completo intimo ieri mattina. Non è troppo affollato, decisamente meno di ieri. Mi chiedo se per caso vuole comprare nuovamente la stessa lingerie che le abbiamo letteralmente strappato di dosso ventiquattr’ore fa, ma Laura passeggia tranquilla nel settore dedicato all’abbigliamento femminile dedicando particolare attenzione a gonne e minigonne.
‘Posso cambiare i pantaloni con una gonna? Starei più comoda e darei uno spettacolo più arrapante”, ci chiede mia sorella.
‘Non troppo lunga’.
‘Ci mancherebbe” dice sorridendo Laura. Si guarda un po’ intorno, poi ci mostra una minigonna di pelle nera attillatissima, un gonnellino plissettato e una mini rosso fuoco. La scelta mia e di Marco ricade sul gonnellino plissettato, molto sbarazzino e soprattutto abbastanza largo da scoprire facilmente le grazie di mia sorella. Laura si dirige verso i camerini e noi la guardiamo rimanendo lontani qualche passo.
I due camerini dal nostro lato del negozio sono entrambi occupati, e oltre ad un uomo che aspetta che la moglie finisca di provarsi un vestito ci sono due ragazzi in attesa che si liberi una cabina. Laura li guarda e senza pensarci su un attimo stacca il comando dalla cinta dei pantaloni, li slaccia e li lascia cadere a terra, rimanendo con la fica al vento davanti a quei tre sconosciuti ‘ e a tutti quelli che stanno guardando verso di lei. I tre uomini impallidiscono mentre Laura raccoglie da terra i suoi pantaloni, girandosi di spalle ed evitando accuratamente di piegare le ginocchia, dando loro una bella visione delle sue calde labbra e facendo ben capire di avere qualcosa infilato su per il culo. Sorridendo, mia sorella chiede all’uomo che aspetta la moglie di tenerle i pantaloni e l’uomo ‘ completamente stordito ‘ lo fa senza fiatare. Laura si infila il gonnellino e si rimira un paio di secondi, poi fa una piroetta per farsi guardare meglio dai tre uomini.
‘Come sto?’
‘B’ bellissima!’ risponde l’uomo.
‘Grazie. Se mi raggiungi nei bagni ti faccio un pompino!’, gli sussurra Laura prima di schioccargli un bacio in bocca.
Mia sorella si allontana verso la cassa, con il gonnellino indosso, i calzoni in mano e gli occhi dei tre sconosciuti puntati sul sedere. Li sente, gli occhi, così decide di dar loro un ultimo spettacolino alzando il retro del gonnellino per mostrare nuovamente le sue belle natiche a chiunque la stia guardando.
Alla cassa è da morir dal ridere. Rimane tranquillamente in coda ad aspettare che le due clienti davanti a lei paghino il conto, poi appoggia il comando dell’uovo che ha nel sedere e i suoi pantaloni sul bancone.
‘Voglio comprare questa gonna, ma mi piace talmente tanto che ho deciso di indossarla subito. Non è un problema, vero?’
‘Beh, signorina’ in teoria no, solo che per togliere la placca di sicurezza devo usare la calamita che è inserita dentro il bancone.’
‘E allora come facciamo?’
‘Non lo so. Non so proprio come fare, se lei tiene la gonna addosso”
Vediamo l’uomo dei camerini uscire praticamente di corsa dal negozio con al seguito i due ragazzi giovani che erano vicino a lui, e io e mio cognato scoppiamo a ridere sapendo il perché di quella fuga. Anche mia sorella li vede, così decide di accelerare la cosa, sfilandosi la gonna e poggiandola a fianco del telecomando. Il ragazzo la guarda con gli occhi di fuori, bloccato dalla sorpresa.
‘Ti spiacerebbe muoverti? Non porto le mutandine, e non mi va di rimanere troppo tempo col culo per aria”
La faccia del ragazzo diventa letteralmente viola mentre afferra la gonna, toglie la placca di protezione e registra il codice a barre. Ma poi tiene la gonna vicino a sé fino a quando Laura non ha firmato la ricevuta della carta di credito e gli ha restituito la copia originale. Solo allora restituisce il gonnellino a mia sorella, che è quindi rimasta nuda sotto gli occhi di tutti. Dubito che il ragazzo non abbia pensato a cosa stava facendo’

Rimessasi la gonna, Laura esce veloce dal negozio e si avvia a passo di carica verso i bagni. Entra decisa nel cesso degli uomini ‘ cazzo, poteva esserci dentro chiunque! ‘ e si piazza al centro della stanza. L’uomo e i due ragazzi del negozio sono lì che la aspettano. Mia sorella sorride dolcemente, poi si avvicina all’uomo che accompagnava la moglie e senza dire una parola si inginocchia davanti a lui e gli sbottona i calzoni. In pochi secondi, libera un uccello già bello rigido e se lo schiaffa tutto in gola. L’uomo probabilmente non si aspettava tanta decisione, probabilmente non si aspettava neanche che mia sorella tenesse davvero fede alla sua promessa. Ora però è lì che si sta facendo fare un pompino coi fiocchi, e la cosa lo sconvolge talmente tanto da essere costretto ad appoggiarsi alle spalle di Laura per non cadere a terra dal piacere’
Io e mio cognato ci guardiamo sorridendo, poi notiamo gli sguardi interrogativi dei due ragazzi rivolti versi di noi. Marco scrolla le spalle e questo gesto è un invito ai due, che subito si gettano su Laura. Si bloccano subito, però, appena le alzano il gonnellino e vedono il filo dell’uovo vibrante che le esce dal culo. Uno dei due inizia a tirare il filo e Laura sente l’uovo muoversi nell’intestino, così alza il sedere per seguirlo, cosa che fa scoppiare a ridere i due ragazzi. Mia sorella si ritrova piegata in avanti con l’uccello dell’uomo in bocca ma le gambe tese ad accompagnare l’uovo che il ragazzo sta cercando di farle uscire dal sedere. Quando finalmente quel pezzo di plastica le forza l’anello dello sfintere ed esce, Laura lascia il cazzo che sta spompinando per emettere un gridolino di dolore, e proprio in quella l’uomo le scarica in faccia un litro di sborra che quasi la affoga. Mentre Laura è a terra in preda a forti colpi di tosse, il ragazzo dietro di lei non le lascia il tempo di riprendere il fiato perché si apre la zip dei pantaloni e le piazza il cazzo dritto su per il culo, iniziando a sbattersela alla grande. Laura accompagna le stantuffate con degli urletti che indicano il dolore che prova per la penetrazione.
‘Che cazzo, tappatele la bocca prima che qualcuno la senta ed entri a guardare cosa succede!’
Mi volto a guardare Marco, sorpreso dal commento che ha appena fatto: credo che questa sia la prima volta che vede sua moglie farsi sbattere da qualcun altro (tranne me ieri pomeriggio) e si preoccupa solo di non farci scoprire! Comunque sia, l’altro ragazzo gli da retta e mette il proprio uccello davanti alla bocca di Laura, che inizia subito a succhiarlo per bene.
L’uomo sposato, intanto, si è riallacciato i pantaloni e guarda la scena con stupore e con una punta di rammarico: la moglie lo aspetta e non può restare con noi a godersi lo spettacolo.
‘Che cazzo, però non è giusto che tu te l’inculi e io mi stia facendo fare solo un pompino’!’
Entrambi i ragazzi si allontanano da mia sorella, lasciandola a terra a cercare di riprendersi.
‘Allora vogliamo scambiarci di posto?’
‘Meglio ancora”
Il ragazzo che si stava facendo spompinare prende Laura per mano e la fa alzare, le toglie definitivamente la gonna, poi la accompagna vicino alla parete del bagno e si siede sul bidoncino dell’immondizia. Costringe mia sorella a dargli le spalle e tenendola per i fianchi la fa sedere sul suo uccello, infilandoglielo nel culo. Laura accoglie questa nuova penetrazione con un lungo gemito, mentre io e suo marito osserviamo con attenzione questa meravigliosa inculata. è Laura che guida il ritmo, è lei che va su e già lungo quell’asta che le sta aprendo le chiappe. Ci gode alla grande, altro che’!
L’altro ragazzo raccoglie da terra l’uovo vibrante ‘ che ancora vibra ‘ e cerca di metterlo in bocca a mia sorella. Laura agita la testa per sottrarsi a quell’idea, per evitare di doversi infilare in bocca qualcosa che le è stato a lungo sepolto nel culo, ma alla fine il giovane ci riesce e mia sorella si ritrova con le mascelle bloccate da quel pezzo di plastica. Senza perdere un solo secondo, il ragazzo infilza la fica di Laura, che si trova così presa in una doppia penetrazione certo non comodissima. E infatti strabuzza gli occhi quando il tipo la penetra, ma l’uovo che ha in bocca le impedisce di lamentarsi.
I due amici cominciano subito stantuffarla a ritmo, alternando i colpi nella fica e nel culo. Ben presto, vedo Laura chiudere gli occhi e mettere le braccia intorno al collo del ragazzo che se la sta scopando, poi stringere le gambe intorno al suo corpo. Sono bastati pochi colpi per farle scattare l’interruttore e farle provare piacere nel farsi sfondare davanti e dietro’
‘Ma che cazzo’?!?’
Laura spalanca gli occhi mentre io e Marco ci giriamo a guardare l’uomo che è entrato. Il tizio si ferma sulla porta ad osservare la scena: i due ragazzi non perdono un colpo, mentre mia sorella guarda con terrore il nuovo arrivato. Probabilmente, solo ora si rende davvero conto di tutto ciò che ha fatto negli ultimi due giorni, di quanto ‘oltre’ sia la situazione in cui si trova. Ma non c’è niente che possa fare per fuggire, ormai: i due ragazzi stanno continuando il sandwich e l’uomo che è appena entrato rimane fermo lì a guardare. Mia sorella continua a fissarlo, mentre i due cazzi che la penetrano continuano ad andare dentro e fuori dai suoi due buchi.
L’uomo che è entrato per ultimo, comunque, si infila senza dire una parola in una cabina e lo sentiamo mettersi a pisciare. Mia sorella guarda verso suo marito, e quindi i suoi occhi si fissano nei miei. Sorrido, perché so che ora è perfettamente conscia di cosa sta succedendo; è perfettamente lucida, non più appannata dalla lussuria che l’ha travolta nel resto di questo pazzesco week-end. Adesso sa benissimo di essere nei cessi di un centro commerciale a farsi inculare da due sconosciuti, davanti a suo marito e suo fratello e con un altro tizio che sta pisciando un metro più in là. Vedo il terrore più puro, nei suoi occhi. Sorrido.
Sento lo sciacquone, subito dopo il tizio esce e si ferma un istante a guardare lo spettacolo che mia sorella sta dando, poi va verso i lavandini, si lava le mani e se ne va. Io e Marco scoppiamo a ridere: chissà cos’avrà pensato, il tipo’? Ma non abbiamo il tempo di chiedercelo davvero, perché sentiamo uno dei due ragazzi urlare: è ormai giunto al culmine e sta per riversare il suo seme dentro mia sorella. Al primo fa eco il secondo, e subito entrambi si bloccano con i cazzi ben piantati dentro la fica e il culo di Laura. Lei si stringe attorno al ragazzo che ha davanti, per cercare in quel contatto il massimo piacere possibile. Dura poco, però, perché i due subito si liberano di lei e si rivestono in fretta per scappar fuori velocemente.
Laura è seduta per terra ansimante. Si è tolta l’uovo dalla bocca. Dalla fica e dal culo cola fuori un litro di sborra. Capisco che ha raggiunto il suo limite, non farà più ciò che ha fatto in questi ultimi tre giorni. Tranne farsi scopare da me, spero.

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