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Racconti erotici sull'Incesto

Una gita al mare da mia zia

By 28 Dicembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Franco e faccio il rappresentante per una ditta di alimentari, il mio lavoro mi porta a girare parecchio.
La storia che voglio raccontare riguarda la volta in cui finalmente riuscii a scoparmi una mia zia carissima, sorella di mio padre e gran donna.
Lei era l’ultima di 4 figli e da sempre tra me e lei c’era un particolare rapporto, forse perché non aveva figli e io ero l’unico nipote maschio.
Fin da piccolo frequentavo casa sua, la andavo a trovare e lei era felicissima perché il marito era molto introverso, mentre la mia espansività e il mio carattere allegro la divertiva molto.
Zia Mafalda è il suo nome, è una donna bionda naturale, bel fisico, rotondetta nei punti giusti, con un gran seno e un bel culo, ho sempre visto in lei la mia donna ideale e da che mi ricordi l’ho sempre amata non come una zia ma come una donna da sposare.
In ogni caso un giorno d’estate, durante i miei giri decisi di farle una sorpresa ero nelle vicinanze della loro casa al mare e decisi di andarli a trovare, mio zio nel vedermi fu felicissimo ed anche zia Mafalda lo fu.
In quel periodo ero particolarmente stressato e un giorno di relax mi avrebbe aiutato.
Visto che ero lì mio zio decise di andare a comprare del pesce e cucinarlo, andammo al porto e nel tragitto zia mi riempiva di domande e mi accarezzava con l’affetto solito, io ero eccitatissimo e non potevo non sbirciare il suo seno prorompente mal contenuto nel copricostume.
Tornammo a casa e mentre zio cucinava, zia Mafalda mi chiese se volevo mettermi in libertà, aveva dei pantaloncini e delle magliette che poteva prestarmi così ci avviammo in camera da letto e lì fui un po’ sfacciato perché senza aspettare che lei uscisse mi iniziai a spogliare, tardando nel mettermi il pantaloncino, ciò le permise di vedere il mio bel cazzo che era durissimo e la cui punta svettava dallo slip, il suo imbarazzo era evidente ma la cosa mi eccitò ancor di più.
Lei indossava un copricostume molto stretto e un costume intero sotto che stringendo il seno lo faceva quasi fuoriuscire in effetti si intravedeva un po’ l’areola rosa del capezzolo e la cosa la rendeva molto interessante.
Di mio zio che dire era dieci anni più anziano e non credo che si occupasse più di lei da tempo, era grasso e pigro, lei invece una cinquantenne ancora in forma.
Comunque il pranzo andò bene ogni tanto il mio cazzo si induriva nel vedere che lei nel porgermi il piatto si sporgeva in avanti facendomi vedere il florido seno.
Alla fine del pranzo avvenne ciò che speravo mio zio molto brillo, iniziò a sbadigliare e traballante andò a letto, io e zia restammo soli e la cosa non poteva che farmi piacere, mi allontanai con la scusa di andare in bagno e lì come facevo spesso cercai le sue mutandine, per potermi fare una sega iniziai ma decisi che no quel giorno ci avrei provato, perciò lo smanettai ben bene e lo posizionai fuori dallo slip, ma sempre nel pantaloncino in modo che si intravedesse un po’fuoriuscire.
Tornai di là e vidi zia bere una birra fresca, me ne offrì una anche a me era euforica e la cosa mi piaceva non poco, dopo un po’ mi disse- vuoi andare al mare?- Io dissi-no zia piuttosto mi sdraierei volentieri un po’ ‘ Allora lei disse ‘okay aspetta mi libero del costume e ti raggiungo-.
Io ero sdraiato sul letto matrimoniale della camera degli ospiti quando la vidi entrare”. aveva tolto il costume ed indossava il solo copricostume che evidenziava ancor più le sue forme, i bottoni che chiudevano il copricostume posizionati davanti, non erano tutti chiusi tanto che nello sdraiarsi il seno in parte fuoriusciva dal vestito, ma la cosa non le diede fastidio, anzi mentre parlava sdraiata al mio fianco cominciò a giocare con gli altri fin quando una tettona non fuoriuscì in parte dal vestito, ma la cosa non la disturbò affatto e neanche a me anzi’.
In ogni caso era diventato uno stillicidio, lei mi parlava della noia di una donna ancora esuberante con un marito con seri problemi di salute che ormai parlava solo di libri e la trascurava ed io pensavo a come doveva essere nuda con quelle tette bianche e grandi su cui da sempre mi sparavo magnifiche seghe.
Il discorso prendeva pieghe sempre più intime e nel mentre io mi incantavo a sbirciare il florido seno che a ogni suo movimento tendeva ad uscire dal copricostume, una teta era quasi del tutto fuori ma lei fingeva di non accorgersene mentre il mio cazzo era sempre più duro e bagnato.
Ad ogni modo, eravamo sdraiati un di fronte all’altro sul letto degli ospiti e il suo alito caldo e la sua voce suadente mi rendevano sempre più difficile trattenermi dal non eccitarmi al punto che nel muovermi ad un certo punto feci in modo che con il braccio toccassi il seno ormai quasi tutto fuori dal vestito. La cosa le piacque non poco perché notai che anche li assunse una posizione più idonea perché potessi meglio sentire il contatto del suo seno.
La porta era chiusa e zio avrebbe dormito fino a tardi, perciò a un certo punto capii che dovevo agire e iniziai allora a spostare il braccio in giù così da raggiungere le gambe in parte scoperte, mentre lei parlava io lentamente iniziai a accarezzarle la gamba fino a risalire lentamente, mentre lo sguardo non si staccava dal magnifico seno.
Il suo compiacimento si dimostrò con un allargamento delle cosce e lunghi sospiri che facevano ben deporre sull’esito di quella inaspettata gita.
Intanto il mio pene era in parte fuori dal pantaloncino ed era lubrificatissimo, fu tutto così veloce che ancora non mi rendo conto, ma lei spostandosi fece in modo di poter accarezzarmi il cazzo che fuoriusciva e lì capii la svolta che stava prendendo la cosa.
Fu in quel momento che mi dissi che era ora di provarci perciò senza darle il tempo la baciai, la mia lingua le penetrò in bocca e lei scostandosi mi guardò sorridendo e disse ‘Finalmente nipotino porcello ti sei deciso a placare le voglie della tua zia preferita-
Fu così che nell’impeto le sbottonai del tutto il copricostume per liberare del tutto il magnifico seno, era come lo immaginavo sodo, grande e con due capezzoli sporgenti e duri, lo morsi più volte quasi a farle male mentre le sue mani smanettavano sul mio cazzo che ormai non reggeva più e sborrò copiosamente.
Mi invitò ad alzarmi dal letto e si sporse per succhiarlo, lo leccò per bene bevendo tutto lo sperma che colava copioso, poi si girò e senza parlare posta a quattro zampe mi invitò a penetrarla.
Lo spettacolo era unico e inverosimile, quel magnifico culo bianco senza mutande offerto a me, coperto in parte dal copricostume e la sua posizione che lasciava vedere il magnifico seno ballonzolante, non aspettai un attimo e lo ficcai con violenza, sembrava non aspettasse altro che lo facessi, i suoi mugolii mi eccitavano ancor di più e mi inducevano a spingere con maggior violenza, venni di nuovo ero sudato ma non sazio, mi sdraiai affianco a lei e appoggiai la testa sul seno mentre lei accarezzandomi i capelli mi diceva dolci parole.
Ogni tanto le baciavo i capezzoli e questo la eccitò nuovamente al punto che leccandomi lentamente giunse fino alla punta del cazzo e lo iniziò a leccare come un gelato, poi essendo io sdraiato mi venne su ficcandoselo nella fica sbrodolante, i colpi che dava erano furiosi tipici di chi aveva una fame arretrata di cazzo. Venimmo insieme e a quel punto mi crollò addosso esausta ma felice, sentimmo rumori provenire dall’altra stanza e allora lei prontamente si ricompose e uscì dal balconcino per far credere all’illuso marito che ero solo in stanza. Da allora ci furono altri momenti di piacere più intensi che vi racconterò in seguito.

Dopo la nostra prima esperienza al mare, non ci furono più occasioni di vederci con zia Mafalda, ma il caso volle che un giorno di Ottobre ricevetti un suo messaggio in cui mi annunciava che il marito starebbe stato via tutto il giorno per andare a trovare il fratello che abitava in un’altra città e mi chiedeva se volevo andarla a trovare. La mia riposta non si fece attendere, risposi che la mattina seguente sarei stato da lei.

Il giorno dopo risolte velocemente alcune commissioni mi recai da lei, posteggiai in un garage chiuso dove non si vedeva la mia macchina e bussai, lei mi aprì la porta vestita con una vestaglia trasparente da cui si vedeva il magnifico seno e un perizoma rosa da cui fuoriusciva parte dei peli del pube.

Mi accolse, dopo aver chiuso la porta con un bacio sulle labbra che mi tolse il fiato, mi disse che dall’ultima volta non aveva pensato ad altro che a noi e che aveva voglia di rifarlo subito.

Devo ammettere che anch’io ero eccitatissimo e nel vederla così vestita mi eccitai ancor di più, ma le sorprese non erano finite….

Andammo nella camera degli ospiti e lei mi fece sedere sul bordo del letto, lentamente mi sbottonò i pantaloni e tirò fuori il mio cazzo che era durissimo, lo ingoiò con furia e iniziò a succhiarlo in modo magnifico, per il piacere quasi urlavo e la cosa la eccitava non poco.

Poi lo mise tra le tettone iniziando a segarmi così che al culmine del piacere la schizzai tutta di sborra, lei non si scompose affatto anzi leccò tutto con gusto.

A quel punto non potevo lasciarla così, la feci sdraiare sul letto , le allargai le cosce e sfilai il perizoma, la fica era umida e con la lingua iniziai a leccarla ben bene, lei urlava di piacere al punto che mi disse-smettila e ficcami dentro il tuo bel cazzo porcone di un nipote- non mi feci ripetere la cosa, prontamente lo ficcai dentro e iniziai a spingerlo dentro con foga, ad ogni colpo lei urlava di piacere ma non finì lì.

Decisi che la volevo sverginare dietro, la feci mettere a quattro zampe e dopo averle lubrificato il culo glielo ficcai dentro in un sol colpo, si sentiva dalla resistenza opposta che era un buco poco frequentato e all’inizio lei quasi si ritraeva poi dopo fu lei a spingerlo urlandomi-porco…. mio Dio che nipote porco e cazzuto.-

Venni in modo tremendo riempiendole il culo della mia sborra, eravamo stanchi e ci sdraiammo nudi sul letto e fu lì che accadde ciò che lei sapeva e che doveva essere una sorpresa per me….

Suonarono alla porta, io sbigottii ma lei mi tranquillizzò si ricompose ed andò ad aprire, io intanto mi ricomposi alla meglio e rimasi in attesa, ad un certo punto mi apparve lei con affianco mia cugina Rosaria.

Rimasi sbalordito e confuso ma zia mi tranquillizzò dicendo che l’aveva invitata lei.

Rosaria era la figlia di un fratello di mio padre, era una ragazza venticinquenne, molto formosa e particolarmente bella, da ciò che mi era dato sapere dopo una storia finita male era ancora single anche se era una bellissima ragazza. Ammetto che da piccoli come è d’uso giocavamo spesso al dottore e alla paziente, ma in modo molto soft e ammetto pure che più volte avevo pensato che avrei voluto scoparla ma mai avrei immaginato che ciò sarebbe accaduto.

Zia mi sorrise e disse- bhè non vieni a salutare la cuginetta?- io rimasi interdetto e dissi- che significa? E’ uno scherzo?- Non finii di parlare che vidi zia voltarsi verso mia cugina e baciarla in bocca appassionatamente…..mia cugina non era per nulla sorpresa anzi, mentre zia la baciava, lei le palpava le tettone che fuoriuscivano dalla vestaglia.

Non mi lasciai perdere l’occasione e andai incontro alle due mie belle donne, mi misi in mezzo a loro e mentre baciavo appassionatamente mia cugina in bocca, zia si occupava del mio cazzo prendendolo golosamente in bocca. Io intanto sbottonavo la camicetta di Rosaria che lasciò uscir fuori il seno contenuto malamente dal reggiseno, le sfilai la camicia e sbottonai il reggiseno. Il seno era stupendo, turgido, rotondo e con due capezzoli grossi(dote di famiglia).

Nel mentre lei si lasciò cadere la gonna, lasciando vedere che per l’occasione non aveva indossato mutandine e peraltro notai quanto fosse curata la fica in parte depilata e bionda come i suoi capelli.

Zia a un certo punto mollò il mio cazzo e iniziò a leccare la fica di Rosaria, io invece dietro di lei le infilai il cazzo nella fica, la cosa  la faceva impazzire ed era evidente per come leccava la fica della nipote.

A un certo punto Rosaria si distaccò e andò verso la borsa, la vedevo di spalle con il culo bianco e non potei che staccarmi da zia e avvinghiarla da dietro, la cosa la sorprese non poco ma continuò ad armeggiare nella borsa da cui tirò fuori un vibratore, io intanto le strusciavo il cazzo su quel bel culo fino a quando non volli provare a penetrarla.  

Non trovai affatto resistenza a riprova che era del tutto sfondata, ma la cosa le piaceva non poco, zia intanto per non essere da meno si posizionò sotto e alternava leccate alle mie palle e leccate alla fica della nipote.

Stavo per venire ed allora lo tirai fuori dal culo di mia cugina e feci in modo che zia potesse bere il mio seme, anche mia cugina lo volle prendere in bocca e devo dire che era proprio il caso dell’allieva che superava la maestra…..

Intano zia prese il vibratore e lo ficcò nella sua fica mentre io le leccavo avidamente le grosse tette, fu poi il momento di farle sdraiare a cosce aperte e completamente nude sul letto, adoravo guardare le loro fiche e mentre zia si dilettava con il vibratore, mia cugina la leccavo io sulla fica bionda e trasudante umori.

Dopo un po’ non resistetti e ficcai il mio cazzo nella fica di Rosaria era stupendamente bagnata e non opponeva resistenza, venni copiosamente ma lo tirai fuori per schizzarglielo sulla pancia.

Mi rilassai un attimo anche se loro due non sazie continuarono a turno a leccarselo e succhiarlo.

Quando furono sazie d’amore si sdraiarono al mio fianco e mi raccontarono come era successo tutto ciò.

Rosaria iniziò dicendo- Sai Franco sono sempre stata molto esigente in fatto di sesso, non la do a chiunque e da quando il mio ragazzo mi ha lasciato, non ho mai trovato nessuno all’altezza, un giorno poi venni a trovare zia che al solito era sola e iniziammo a scambiarci confidenze, fu nel mentre che lei si lavava per poi uscire con me che notai il suo magnifico seno e con la scusa di prendere un pettine la sfiorai…ora tu sai che zio la trascura e quindi quel mio gesto fu l’inizio di ciò che hai visto oggi…..-

A quel punto intervenne zia che disse- sai dopo l’estate ho visto Rosaria e le ho raccontato di noi….bhè non ci crederai ma è stata felicissima di sapere che tu sei così …così abile e non ha voluto perdere l’occasione perciò oggi è qui-

Le abbracciai entrambe e le baciai, era un vero sogno che si realizzava quello che stavo vivendo averle entrambe e in quel modo poi, gli dissi che dovevamo vederci più spesso e loro ne furono felici quasi non aspettassero altro.

 

 

 

 

 

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