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Una mattina per caso mio figlio…

By 30 Marzo 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ passata una settimana da quando Roberto mi ha scopato in gola ed in casa tutto procede come al solito, io invece sono rimasto talmente impressionato da quanto successo che in questi giorni ho sognato più volte mio figlio e mi sono masturbato al pensiero del suo cazzo.

Sabato mattina, mia figlia Elena è passata a prendere mia moglie per andare in un centro commerciale a fare shopping e si tratterranno fuori anche per pranzo; Roberto dorme ancora per smaltire la nottata passata ed io accendo il pc per guardare qualche sito porno, cosa che prima non mi interessava molto.

Dopo un po’ sento dei rumori provenire dalla camera di Roberto e penso si sia svegliato pertanto mi alzo per preparargli la colazione; entro in camera sua e resto a bocca aperta: Roberto è steso sul letto seminudo ma con indosso delle strane mutande di lattice e delle briglie intorno al corpo; sono oggetti che avevo visti nei siti, ma che non avevo mai avuto occasione di vedere dal vivo.

Roberto si gira, mi vede e “Non hai mai visto un puttano? Si io mi guadagno da vivere così! Non penserai mica che un fisico come il mio andasse sprecato in un ufficio o tanto meno in fabbrica”.

“Vieni qua ed aiutami a togliermi questa roba di dosso” mi avvicino, sciolgo le fibbie che aveva sul petto mentre lui si sfila le mutande di lattex, ne esce il suo bellissimo cazzo semieretto e vedo qualcosa di particolare: alla base dell’asta ha un anello con legato un cordino che va sotto, lui lo prende con due dita e tirando lentamente fa uscire dal suo culo due palline di caucciù.

Sono inorridito ma lui “Non penserai che io lo prenda in culo come una qualsiasi checca, questo mi serve per essere sempre stimolato ed in tiro, col lavoro che faccio non mi posso permettere di fare figuracce, sono il più ricercato della città. Ora vieni con me al bagno e aiutami a fare la doccia”.

L’acqua scorre calda sul suo corpo magnifico, lo insapono con il bagno schiuma e gli massaggio il corpo, trattenendomi istintivamente sul suo cazzo. “Spogliati anche tu e vieni qui con me, tanto abbiamo tutto il tempo che vogliamo, le due troie sono fuori tutto il giorno”.

Non me lo faccio dire due volte mi spoglio ed entro in vasca, mi appoggio al suo corpo nudo in preda ad un’erezione che non ricordavo di aver mai avuto in vita mia. “Girati che ti insapono la schiena” lo faccio e Roberto comincia partendo dalle spalle scende giù piano piano fino che non giunge al culo, mi carezza le chiappe, le allarga lentamente per insaponarle meglio e d’improvvoso mi caccia un dito in culo.

Solo nell’intimità con mia moglie era successo che lei mi cacciasse un dito in culo per stimolarmi l’erezione, ma stavolta non era muna donna che voleva stimolarmi il cazzo per essere meglio scopata, era mio figlio che facendo forza con l’altra mano sulla mia nuca mi fece piegare in avanti tanto che io dovetti posare le mani sul bordovasca per non cadere.

Lui continuava a stuzzicarmi il buco del culo ed io non reagivo, poi i diti diventarono due e forse anche tre, ma io non soffrivo e non mi ribellavo, anzi cominciavo a goderci tanto che il mio cazzo iniziò a colare di liquido preseminale. “Godi vecchio porcone? Perchè non ti ribelli? Ora mettiti in ginocchio per terra che finisco il lavore”.

Senza togliermi ledita dal culo mi fece inginocchiare sul pavimento del bagno, poi delicatamente le estrasse e sentii che appoggiava il suo glande al buco “Potrebbe anche farti male, ma io sarò delicatissimo con te perchè sei mio padre e per te è la prima volta”. Sentii il glande che mi sdrucciolava lentamente dentro, il buco era ben lubrificato dal bagnoschiuma e dal massaggio così per il momento non sentii alcun dolore; poi quando il culo si fu abituato Roberto cominciò a pomparmi su e giù e sempre più profondamente, un dolore improvviso mi fece urlare, aveva cacciato il suo cazzone tutto dentro fino ai miei budelli, non respiravo, urlavo ma lui continuava a sfondarmi fino che non sbrodò litri di sperma che sentivo caldi dentro di me come se fosse un clistere, ansimavo ma il dolore si stava attenuando, Roberto estrasse lentamente il cazzo ed io mi guardai sotto, litri di sbrodo misti a sangue mi uscivano dal culo aperto lungo le cosce, altrettanto sbrodo usciva dal mio cazzo, ero venuto anch’io senza accorgermene. 

Rimasi in quella posizione per alcuni minuti per cercare di riprendere fiato e la forza di alzarmi e ciò mi fu fatale; si aprì la porta del bagno ed apparvero Maria ed Elena “Cosa ti avevo detto mamma che il babbo era frogio, non ha opposto nessuna resistenza, anzi ci ha goduto e credo che ora sia pronto ad esaudire ogni vostro desiderio, se non vuole che lo sputtaniamo su internet con il filmato che ho fatto”.

Maria ed Elena mi guardarono con disprezzo e sogghignarono, “Lavati e vieni da noi in salotto, ma non ti rivestire” disse Maria e si avviò seguita da Elena e Roberto.

 

Continua…..

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