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Vicini di casa 2 – Quarto piano

By 1 Ottobre 2017Aprile 22nd, 2020No Comments

Vivo all’attico di una palazzina di cinque piani. Un bel palazzo nuovo e lussuoso di soli dieci appartamenti.
Tutti qui paiono tenere molto alla loro privacy e ai loro segreti e diciamo pure che ognuno si fa i cazzi suoi…
A parte le ex inquiline, madre e figlia, dell’appartamento accanto che ho scopato per anni sia singolarmente che insieme e ai nuovi arrivati Riccardo con la moglie Sandra e la suocera Cristina con cui ho e continuo ad avere una serie di orge bisessuali praticamente quasi non conosco le altre otto famiglie dei piani inferiori anche se questo, da quando mia nonna è venuta a stare a casa mia è un problema che pare lei voglia risolvere a tutti i costi…
Così, mentre facciamo colazione, come nulla fosse mi dice ‘lo sapevi che al quarto piano vive una cinese?’.
‘Si l’ho notata qualche volta ma non sono mai andato oltre a un buongiorno’ dico io mentre mi verso una tazza di caffè…
‘Secondo me è lesbica’ dice la nonna secca mentre tutta nuda si versa una tazza di caffè a sua volta.
‘E come fai a dirlo?’.
‘Una sensazione. Sai io queste cose le sento… Poi hai visto che pantacollant che mette? Praticamente se si china le vedi le mutande’.
‘Cercherà un po di cazzo’ dico io mentre mi accorgo che anche il mio sta diventando duro.
‘O cerca patata?’ dice nonna.
‘Non saprei…’.
‘E non vorresti scoprirlo?’ domanda con quegli occhietti lucidi di quando ha in testa una delle sue perverse idee.
Io le mostro che sono in piena erezione ‘Ti basta come risposta’.
La vecchia sorride e me lo afferra ‘Ottimo. In questo caffè mancava giusto un po di panna’.
Inizia a segarmi. Poi passa alla bocca, poi lo strizza fra le poppe sapendo quando mi piaccia e infine, con la sua insistenza ‘O si nonnaaaaaaaaaaa’ e sborro.
Lei dirige il getto giusto verso la tazzina dove arriva buona parte del mio seme.
Io torno a sedermi soddisfatto. Lei gira la sborra nella tazzina col cucchiaino… Beve tutto ‘Ummmm ottimo e corroborante’.
Io rido ‘Certo che sei davvero una vacca’.
‘E tu sei sangue del mio sangue tesoro… Adesso finisci la colazione che dopo voglio una ripassata completa….’.
‘Che vacca che sei. Fosse per te staremmo tappati in casa a chiavare tutto il giorno. Hai dimenticato che dobbiamo andare al centro benessere…’.
‘Si ma alle dieci mi pare…. Sono le otto e hai tutto il tempo di fare la tua galoppata…. O nonna non ti piace più?’.
Io mi alzai e la fissai ‘Ma che fai mi provochi’ mi avvicinai a lei, la feci alzare in piedi dalla sedie e senza darle tempo di fare altro la feci chinare a novanta sul tavolo e via…
Il cazzo umido le entrò secco fino ai coglioni…
‘oooooooo il mio nipotino preferito…. ummmmm che uccelloneeee’.
‘si la mia nonna troia’ dissi e le schiaffeggiai il culone burroso.
Decido di infilarlo proprio li e lei non fa quasi resistenza, ormai in anni di scopate l’ho sfondata in ogni buco…
‘Ummmm o siiii che bello…. Grosso e duro come piace a me’.
‘Lo so che ti piace porcona’ sussurro io mentre la afferro per i fianchi e inizio a pompare a tutta forza….
‘Dai…. si dai daiiiiiiiiiiii’ ansima la vecchia che sta per avere l’ennesimo orgasmo anale.
‘Si si ti sfondoooooooooo’ gemo io….
E alla fine, come al solito, le faccio un bel clistere di sborra rovente.
Dopo la doccia ci cambiamo e scendiamo in ascensore per andare al centro benessere. La nonna ci tiene a stare in forma e oggi farà una total body immersa nel succo di non ho capito bene quale pianta.
Dice che fa bene alla pelle e la rassoda.
‘Ma per me sei già bella soda’ le dico infilandole una mano nella scollatura. Sotto come sempre non ha il reggiseno e quindi afferro una delle sue grosse mammelle e la strizzo forte. Morbida, gradevole, calda…. ‘Ummm nonna mi è già tornata la voglia’ dico.
‘E quando mai ti è andata via?’ ride lei che per nulla turbata si lascia mungere come una vacca aprendo un bottone della camicetta per liberare un po il seno…
Proprio in quel momento, a sorpresa, l’ascensore si apre. Qualcuno ha chiamato la fermata al quarto piano…
‘Buongiorno’ dice allegramente nonna mentre la donna sgrana gli occhi e ci fissa piuttosto basita.
Io con ancora la mano nella scollatura di nonna sorrido un po da ebete mentre, per educazione levo la mano.
Ma non è una grande idea perchè ormai la tetta sinistra di nonna era fuori dalla camicetta e levata la mano cala in primo piano proprio in faccia alla donna che sgrana gli occhi sempre di più. Si chiama Elena mi pare, so che ha due figli e mi pare sia divorziata ma non ho mai avuto il piacere di andare oltre. Sui 45, un po tonda sui fianchi, seno medio, sempre in tuta che non dice un gran che… La figlia che mi pare si chiami Sara è abbastanza carina. Mora come la madre, seno molto generoso che lei enfatizza con vestiti davvero scollati… Mi è capitato un paio di volte di vederla sculettare nei pantacollant e ammetto che un pensierino l’ho anche fatto…
E’ nella lista delle ‘me le scoperò prima o poi’ anche perchè ammetto che nel frattempo il mio uccello ha avuto parecchio da fare.
La donna ora fissa la tetta di mia nonna tutta seria. Lei, come nulla fosse si mette anche più comoda e tanto per fare un lavoro ben fatto tira fuori anche l’altra…
‘Stavo dicendo a mio nipote che mi si stanno ammosciando le tette… Lei che dice signora? Le trova mollicce o ancora un po sode…?’.
‘No mai io….’ balbetta Elena.
‘Su su tocchi…. Mi dia un parere anche lei’ e fa un passo avanti.
‘Ma io non so… cioè….’ ormai ha le tette di nonna a meno di un centimetro.
‘Su le senta mi dia un giudizio…’.
Elena tentenna ma la nonna è una maestra nel provocare la voglia sia a donne che ad uomini. La mano come mossa da una forza misteriosa si avvicina. Le sfora un seno, poi lo tocca più forte, lo palpa, lo stringe…..’.
‘Sono…. ecco io….. meravigliose’.
‘O cara che gentile’ sorride nonna e subito poggia la mano sul petto di Elena ‘E le tue come sono’.
La donna resta basita ma prima che abbia potuto pensare a come ritrarsi la nonna le sta già strizzando le poppe… ‘Sono belle dure anche le tue’.
‘No io…. no sono piccole io….’ balbetta Elena.
‘Sai stiamo proprio andando al centro benessere a fare un bel trattamento rassodante per il seno…. Perchè non vieni con noi?’.
‘No ma io veramente….’ sgrana gli occhi.
Intanto l’ascensore è arrivato a terra. Nonna rimette elegantemente la latteria sotto al vestito e torna da insistere ‘Dai cara vieni con noi è tutto pagato’.
‘No cara la ringrazio ma io ho…. un impegno si si ho un impegno e devo andare’.
‘Davvero non puoi rinviare cara?’.
‘Signora mi scusi ma io quasi non la conosco…mi lasci andare per favore’.
‘Sono Norma la nonna di questo bel ragazzone… ecco fatto adesso siamo amiche’.
Elena sorride ‘Norma certo che non sei una che si fa tanti scrupoli….’.
‘Amica mia alla mia età non si perde tanto tempo in falsi pudori…. il tempo è poco. Meglio andare dritti al sodo… Allora ci vieni con noi al centro benessere?’.
‘Anche tuo nipote viene a farsi il trattamento rassodante’.
‘No cara quello è solo per noi due tranquilla….’ e ammicca.
‘Bhe ma non ho neanche il costume e….’.
‘Ma il trattamento si fa nude tesoro’
‘A! Nude e insieme’.
‘Già’ ammicca nonna sottointendendo tutti i doppi sensi possibili.
‘E va bene…. Ok Norma vengo con te’.
‘Brava Elena!’ e per mostrarle al massimo il suo entusiasmo le da una pacca sul culo spolverandole la gonna.
La donna di nuovo strabuzza gli occhi…. io già mi immagino le due vacche a 69.
Saliamo in auto e nonna insiste per sedersi dietro assieme ad Elena. Di nuovo, con una scusa le palpa le tette. Io faccio fatica a guardare davanti e cerco di arrivare il prima possibile.
Al centro benessere Dragon ci accoglie una cinesina.
‘Ma è…’ borbotto.
‘Si è lei’ sussurra nonna.
La nostra vicina di casa.
‘Salve’ dico e la ragazza mi sorride gentile.
‘Oooo tu sei George vero… così ti chiami?’.
‘Si, siamo vicini di casa vero…’.
‘Tu passi sempre veloce, sempre in viaggio’ e sorride.
‘Bhe adesso siamo qui. Ho portato mia nonna e la sua amica per un trattamento’.
‘oooo signora Elena anche lei nostra ospite?’.
‘Ciao Yun’ saluta la donna che evidentemente conosce bene la cinesina visto che abitano una di fronte all’altra.
‘Vostro trattamento già pronto’ dice e schiaccia un pulsante sulla scrivania che probabilmente attiva un campanello. Infatti dopo tre secondi appare un altra cinesina minuta molto simile a Yun. Indossa una minigonna che è uno spettacolo praticamente vedo tutte le sue splendide cosce bianco latte.
Le due cinesine confabulano qualcosa e dopo poco la ragazza si porta via nonna ed Elena.
Restiamo soli e ora più di tutto vorrei che anche Yun si spostasse da dietro il bancone per vedere se indossa la stessa minigonna della collega.
Purtroppo non succede e dopo poco mi fissa con lo sguardo di ‘hai bisogno di qualcosa’…
‘Allora torno tra un’oretta’ dico.
‘Tu non fai trattamento?’ chiede lei.
‘No non credo di avere il seno da rassodare grazie’.
‘Tu fai trattamento per uomo. Massaggio….’.
‘Massaggio?’.
‘Si massaggio schiena, massaggio spale, massaggio relax’.
‘A…. E lo fai tu questo relax?’.
‘Tu vuoi fare massaggio con me.?’ sorride lei.
‘Ummm si direi di si’….più che altro vorrei vedere le gambe, vorrei che si spostasse da dietro quel bancone….
E infine mi accontenta. Si sposta e come immaginavo è una meraviglia. Un corpo minuto ma perfettamente proporzionato. Due belle gambe sode, due seni piccoli ma che stanno su da soli…
‘Noi va?’ chiede.
‘O si tesoro non vedo l’ora…’ e la seguo.

Entriamo in una stanzina con un letto e due poltrone e lei mi invita a spoglairmi. Io obbedisco senza tanto girarci attorno.
Quando Yun si gira per porgermi un accappatoio io sono già li tutto in tiro.
La piccola cinese sgrana gli occhi ‘ooooooo tu hai tre gambe?’.
‘Si lo dicono in molte cara…’.
‘Tu vuoi fare a lui massaggio?’ chiede.
‘A golosona non vedi l’ora di toccarlo vero?’.
‘Ummmmm tu vuoi massaggio con bocca vero?’.
‘Ecco brava, vedo che hai subito capito i miei gusti’ mi sdraio sul lettino, mi metto comodo e in un attimo la boccuccia calda e capiente di Yun mi avvolge la cappella…. ‘O siiiiiii’.
Piano piano Yun si è tolta quel poco che aveva addosso a parte le mutandine nere molto spesse che purtroppo nascondono completamente la fichetta. Da vera professionista mi ha fatto una spagnola fra le sue tettine che è stata davvero gradevole anche se ora vorrei fotterla ma lei rifiuta di levare le mutandine…. ‘E dai vediamo quanto è bella la tua gattina?’.
‘No no massaggio è sempre con mutande’.
‘E dai…. di che hai paura… di questa trave? Guarda che faccio piano piano’.
‘No. Non si può. Vietato’.
‘E dai cazzo… mi viene quasi da pensare che sotto hai la sorpresa….Sarà mica quello il problema? Hai il pisello?’.
‘No che non ho pisello. Io donna vera non futanari!’.
‘E allora perchè non si può vedere questa bella patata?’.
A quel punto intuisco che la cinesina schiaccia una specie ti tasto di allarme perchè subito spunta una donna cinese sulla cinquantina con dei grossi occhiali che fanno la sua faccia ancor più cattiva.. ‘Tu no scopa ragazza!’ esordisce.
‘Come scusa?’ domando voltandomi e sventolandole di fronte l’uccello duro come un palo.
La vedo strabuzzare gli occhi ‘Tu no ha cazzo tu ha braccio… Tu rompe ragazza con quello… Lei vergine tu no poui scopare capito!’.
‘Cioè qui fate solo seghe e pompe? Ma che schifo….’.
‘Questo centro benessere no scopa figa capito!’.
Intanto la dolce Yum ha ritrovato veloce i suoi vestiti e si eclissa prima che io possa spaccarla come ha detto la befana.
Lei mi fissa, soprattutto fissa il mio uccello…e chiude la porta.
E’ vestita piuttosto sexy con un pantacollant nero velatissimo che fa intravvedere le mutandine tipo perizoma. Sopra la camicetta nera modella due seni piccoli ma coi capezzoli duri e tesi che spingono visibilmente eccitati.
Mi guarda di nuovo e si passa la lingua sulle labbra ‘Tu ha cazzo di cavallo!’.
‘Già….’ annuisco.
‘Ma qui noi non fa scopare ragazze capito… Molte vergini…. Loro ti fare solo succhia succhia o sega con mano e vuoi… Sono regole’.
‘Ma che cazzo….a saperlo non iniziavo nemmeno’.
Poi però fa un sorriso beffardo ‘Io però non ragazza, io padrona’ e tanto per chiarire meglio con un colpo secco si cala il pantacollant e le mutandine fino alle cosce mettendo in mostra una fessura completamente depilata e umida.
Mi avvicino. Non è esattamente la fichetta di Yum ma la voglia è tanta e non vado per il sottile.
La befana cinese afferra una boccetta dal mobile, credo sia un olio cremoso di qualche tipo. Senza esitare ci ficca dentro due dita, le imbeve bene e subito se le ficca nella fica che diventa un buco bagnato e già largo. Mi avvicino, appoggio la cappella e come una ventosa ‘SPLOP!’ il cazzo le entra dentro in un solo colpo…
La porcona se ne sta seduta a gambe sollevate e culo arcuato, io in piedi le pompo nella fica con tutta la mia forza… ‘Oooooooo cazzoneeee siiiiiii’.
‘Si troia siiiii. Fammi svuotare le palleeeeeeeee’.
Me la faccio come un pazzo, le piccole tettine ballano ritmicamente ad ogni colpo… La baldracca cinese gode ad ogni colpo con degli spasmi e dei risolini isterici…
‘Ummmm vengo….’ mormoro dopo averla sollazzata per una buona mezz’ora…
La puttana pare allarmarsi e torna presente ‘Tu no riempie…. tu fai fuori’ ordina secca.
Io dubito che questa baldracca over 50 possa restare incinta ma non sia mai che riempio una donna che non lo vuole… Estraggo il cazzo ‘Va bhe allora bevi porcona’.
Lei non fa obiezioni. Mi afferro il cazzo, do due colpi veloci sull’asta e la soffoco col mio schizzo su bocca, faccia, occhiali….
Poi, tanto che c’è, afferro l’accappatoio in dotazione e mi dirigo verso le docce per darmi una rinfrescata.
Prima delle docce c’è un locale con dei materassini sul pavimento. Probabilmente serve per fare qualche tipo di ginnastica yoga. Sicuramente non il tipo di ginnastica che mia nonna e la sua nuova amica stanno facendo adesso.
Sono in perfetto 69. Nonna sotto con la faccia tutta nella fica di Elena e quest’ultima a sua volta immersa nel culone di nonna.
‘A…. è questo il trattamento nonnina’.
Lei alza il viso e mi guarda maliziosa perchè ha già capito cosa ho in testa.
Anche Elena alza il viso e noto che è una maschera di appiccicume. Nonna deve esserle venuta in bocca due o tre volte con la sua solita generosa quanità.
‘O mio Dio Norma, allora non scherzavi…. Ha davvero il cazzo di un cavallo’ mormora Elena basita.
‘Si cara. Te l’ho detto…. Che dici vuoi provarlo subito?’.
‘Ma io non so se….. Cioè io un po mi vergogno….’.
Ma io sono già alle sue spalle. Col cazzo poggiato fra le gambe e le palle sulla faccia di nonna. ‘Tranquilla signora Elena faccio piano piano…. Non si faccia pena eccolo piano pianino pianino…..’ e spingo.
‘Ummmmm ommammamia come se mi sverginassero una sceonda volta….’.
‘Mi fermo tesoro?’.
‘Ma no, ma no, ma buon dio caro ragazzo ma spingi, spingi che cavoli’.
Obbedisco…. e la sfondo mentre nonna mi succhia le palle e mi stimola il buco del culo a tutto spiano.
La vacca se la gode alla grande e io non ho problemi a darle tutto il cazzo arretrato fin da quando ha divorziato…
Pompo, sono esausto ma non riesco a smettere, la voglia di fottere è incredibile e non manca mai.
La vacca è una maschera di sudore. Nonna si è messa una mano nella ficona e si masturba a tutto spiano. ‘Oooo si questo è scopare siiii’ ulula Elena.
‘Godi troia godi….’ la incito dandole un paio di schiaffi sulle chiappe sode.
Alla fine la riempio…. un’altra colata di sperma che le riempie la figa senza pietà… Lo levo, dalla sua fessura cola un rivolo bianco e fluente…nonna apre la bocca, tira fuori la lingua e si beve tutto.
‘O Norma avevi ragione il cazzo di tuo nipote è davvero da provare’ dice Elena mentre si sdraia esausta a pancia all’aria. E’ una maschera di sudore ma è felice…
Io la fisso, le guardo il bel culetto a mandolino e ho un’idea…
‘Bhe cara non hai ancora provato tutto’ dico sorridendo.
Elena non pare capire mentre nonna se la ride pechè ha compreso benissimo.
Prima che Elena possa reagire ha già la cappella sul punto giusto… ‘No ma…. ancora?’ borbotta.
‘E’ si ne faccio più di una cara….’.
‘Si ok ma… No ma…. Aia non è li….. Aiaaaaa…. Piano che sono vergine…. Sonoooo Verg…… Cazzoooooooooooo!’
SPROK!!
La penetro secco e con forza. Sento proprio la rosellina che si spacca… Me ne frego e continuo a spingere come un pazzo fin che non sento le palle sulle chiappe…
‘Ero vergine….’ sospira Elena.
‘Vuoi che esca?’.
‘Ma no, ma no… continua pure non è così male….’.
La troia non si smentisce.
La nonna ci guarda ‘Belli miei io vado a darmi una bella lavata e poi vi offro il pranzo… Voi fate pure con comodo’.
‘O si grazie…. grazie Normaaaaaaaa’ sussurra la nuova amica mentre le spacco l’ano a tutto spiano.
Nonna decise che si sarebbe fermata almeno tutto il mese principalmente perchè aveva un sacco di commissioni da fare in città ma secondariamente perchè aveva tanta voglia di fare sesso e di organizzare le porcate di cui era sempre stata specialista…
Non per nulla, il giorno che ci diede la notizia eravamo a pranzo a casa di mia madre e con noi c’era anche zia Luisella che, forse non per caso, aveva portato anche la sua amica Bruna.
La donna, coetanea di zia, contrariamente al nome aveva i capelli biondi ma in realtà la prima cosa che si notava di lei erano le grosse bocce appena celate da una maglietta nera sotto cui, probabilmente non aveva il reggiseno…. Anche le autoreggenti di nylon trasparenti che facevano bella vista sotto alla corta gonna erano un bello spettacolo…
Mia madre Angelica non era da meno perchè aveva delle calze sempre trasparenti ma adornate con dei disegni a rombi molto carini che fasciavano le sue lunghissime gambe e la sua gonna era così corta che si vedeva tutta la giarrettiera anche se stava in piedi…. Infatti, quando sedette sul divano era impossibile non vedere che aveva la patata in bella vista dato che era senza mutande.
Nonna, come al solito aveva sotto un body nero con gancetti per le calze, sempre nere (lo sapevo perchè l’avevo vista vestirsi a casa mia e anche perchè le avevo dato una ripassata veloce a pecora prima di uscire) sopra una camicetta bianca e gonna nera abbastanza lunga anche se aveva uno spacco laterale che a tratti mostrava tutto.
Infine zia Luisa, anche lei coi suoi grossi boccioni sostenuti da un body viola che si intravvedeva a tratti sotto alla camicetta di seta….
Sapevo che era una fanatica dei collant perchè diceva che le calze le facevano arrossamento fra le cosce e comunque ne vedevo una bella porzione di quelle grandi cosce visto che la gonna verde acqua aveva uno spacco laterale che arrivava fino all’inguine….
Tutto andò più o meno bene fino al dessert. La nonna andò in cucina a prendere la torta che avevamo ordinato in pasticceria e chiese a mia madre di aiutarla con i piatti…
Io intanto ero seduto a tavola fra zia e Bruna…
Meraviglia delle meraviglie quando la nonna tornò era completamente nuda, anche mamma, a parte le autoreggenti aveva le sue belle bocce in bella vista e il pelo ben tagliato a ciuffetto della figa in primo piano.
Ma, non solo, la nonna facendolo più o meno apposta aveva buona parte delle poppe nella crema della torta. Anzi, a dirla tutta, erano proprio sopra la torta.
La poggiò sul tavolo, sorrise, si afferrò il grosso petto tutto bianco di panna e disse ‘chi vuole iniziare gli assaggi’.
‘Mamma, prima le ospiti….’ aggiunse subito mia madre guardando Bruna.
La donna arrossì un po forse perchè era in pubblico ma quando nonna le piazzò una poppa dritta in bocca vi si avvinghiò sopra con tutta la solerzia della lesbica latente che era.
Sapevo vagamente la sua storia per bocca di zia Luisa. La donna era stata devota moglie e madre fedele per una quarantina d’anni poi si era invaghita della panettiera sotto casa, una lesbicona di due metri con due poppe che parevano angurie di nome Celestina…
Così aveva iniziato a fare sesso saffico con la panettiera ma, non si era mai capito perchè anzi che farlo a casa di una o dell’altra le due si vedevano nel bosco dietro al cimitero…
Ed era proprio li che donna Teresina, una delle pettegolone del paese le aveva trovate…. Mezze nude tra i pini a farsi un sessantanove…
Poi da li le storie differivano un po’. Qualcuno raccontava che donna Teresina si fosse messa a urlare e le due fossero scappate mezze nude con le tettone e i culoni al vento in mezzo al bosco… Qualcun altro, più malizioso, diceva che la vecchia vedova Tersina si fosse buttata in mezzo a fare la terza e che si fossero leccate le ficone e le tettone godendo come pazze…
La storia non era mai stata chiarita ma mi piaceva pensare che quel vecchio troione 65 enne di donna Teresina fosse proprio il tipo che si buttava a farsi leccare quella vecchia sorca rugosa….
Sia come sia, che avesse o no fatto sesso con loro, donna Teresina che era una gran stronza aveva poi spiattellato tutto in giro per il paese a tutte le ‘belle Marie’ della parrocchia…
Bruna aveva sempre negato tutto ma, al coro si era poi aggiunta la voce di un pastore di pecore che abitava li vicino e che aveva confermato di averle viste spesso scopare nel bosco… Ovviamente, secondo molti, il pastore le spiava apposta e si faceva anche un mare di pippe….
Sia come sia alla fine Celestina aveva chiuso il negozio anche per un imprevisto calo di clienti e aveva cambiato città…. Ora girava voce vivesse il sud America e aspettasse per fare un cambio di sesso e diventare un vero maschio….
Bruna invece aveva sempre e solo continuato a negare, poi gli anni erano passati e le voci a mano a mano erano diventati vecchi ricordi…
L’unica che però le era sempre stata vicina, che l’aveva supportata e confortata era mia zia Luisella… la sua migliore amica.
Ovviamente non lo faceva solo per amicizia visto che ormai tutti in famiglia sapevamo che le due erano amanti da anni…
Per un attimo pensai a suo marito, il povero zio Gianni… Non solo aveva la moglie parecchio troia che la dava via come il pane, non solo era abituata a far sesso con sua madre e con le sue sorelle, non solo si era fatta venire dentro da me una volta di troppo e aveva fatto un figlio ma, quando il marito la credeva a casa della vicina a spettegolare come fanno tutte le massaie, in realtà zia Luisa era la a farsi leccare la bernarda fino a consumarla….
Povero zio, se nasceva frocio forse era meglio….

Sempre ammirando Bruna che ciucciava i tettoni di nonna, zia Luisa cominciò a spogliarsi e io subito le piazzai le mani sui tettoni grossi e sodi mungendola come una mucca… Mamma intanto, non ci aveva messo molto ad aprirmi la patta e tirarmi fuori il cazzo già duro…
Zia Luisa si spogliò quasi del tutto ma quando restò solo col collant, sotto al quale non indossava le mutande le chiesi di tenerlo perchè la faceva più porca e desiderabile…
Lei obbedì e ci spostammo sul divano. Zia a gambe larghe con la mia faccia tra le gambe che strappava a morsi il collant e mamma sotto di me a ciucciarmi il cazzo e a sgrillettarsi da sola a tutta forza…
Nonna e Bruna che ora era nuda a parte le autoreggenti ci davano sul tavolo dove avevamo mangiato come dannate…. Ognuna con la testa nella figa dell’altra con quelle poppe che dondolavano a tutta forza….
Mamma intanto cambiò posizione e approfittando che ero sdraiato fra le gambe di zia Luisa a cui stavo infilando tutta la lingua nell’utero, mi montò sopra e si impalò sul mio cazzo duro in un colpo solo…
Andammo avanti così per tutto il pomeriggio. A turno mia mamma, la zia e la nonna si facevano una scopata con Bruna che pareva insaziabile e intanto le altre due mi porgevano a rotazione la figa per un bel gioco di bocca mentre l’altra si impalava sul cazzo sempre duro fino all’orgasmo…
Le feci venire tutte e tre almeno dieci volte a testa fra lingua e uccello e feci anche un paio di schizzi in figa a mamma e zia, che tanto ormai erano in menopausa…. Quindi mi alzai e guardando Bruna dissi, un po dispiaciuto…. ‘Tu sei proprio solo lesbica vero?’.
Lei, sdraiata sul divano a gambe larghe con la fica pelosa e tutta unta di orgasmi e saliva mi disse ‘Ma caro…. Ma dai non stiamo a guardare questi dettagli….’ e strizzandosi le belle poppe mi invitò a chiavarla….
Così le scivolai sopra, glielo infilai dentro allargandogliela un bel po e aggrappato alle sue belle tettone mi tolsi la soddisfazione mentre le mie tre familiari nude e avvinghiate assieme come in un unico corpo di certo non si stavano annoiando….
Domenica nonna propone di farci un giretto in montagna come facevamo quando ero ragazzo.
Io non avevo nulla in contrario anche perchè sapevo già come sarebbero andate le cose.
La caricai in auto, guidai per un’ora e arrivammo alle colline fuori città dove c’era un area verde frequentata solo la domenica ma assai poco battuta in settimana.
Appena scesa nonna, in abito nero corto, tacchi e calze mi fece segno di seguirla dietro ad un albero…
‘Vuoi vedermi che la faccio come una volta vero?’.
In effetti la prima sega con mia nonna me la ero fatta quando andando a funghi le era scappato di pisciare nel bosco e io guardandola non avevo resistito alla tentazione di segarmi il cazzo.
Da allora era passato tanto tempo ma il ricordo di quel giorno in cui avevo iniziato a desiderarla era un ricordo piacevole che avrei sempre serbato in me, soprattutto perchè nonnina invece di mandarmi via mi aveva tranquillamente lasciato guardare e non aveva fatto storie al fatto che mi facessi una sega… Da li avevo capito che prima o poi avremmo scopato e lei aveva capito quanta voglia avessi di lei…
Forse per questo oggi ci teneva tanto a farci questa chiavata nel bosco ricordando i vecchi tempi.
Si chinò con la schiena appoggiata al tronco e divaricò le gambe alzando bene bene la gonna, niente mutande come al solito e figa pelosa in bella mostra.
Io solo a guardarla così avevo già il cazzo duro in mano.
‘Vado tesoro?’.
La mia mano andava già avanti e indietro ‘Si però stavolta non mi basta una sega nonnina’.
‘O lo spero proprio’ e spalancò la bocca invitandomi a metterle il cazzo dentro…
Prese a pisciare…. Una bella pisciatona lunga e fluente che ammiravo in ogni dettaglio mentre la sua lingua lavorava sulla mia cappella con la maestria da troia che aveva sempre avuto.
‘Occcazzzzz’ mugulai poco dopo e mi partì uno schizzo violento in faccia a nonna.
Lei si pulì la faccia con la mano ‘Così presto amore?’.
‘Scusa nonna troppi ricordi…. Comunque è ancora duro stai tranquilla’ e le mostrai orgoglioso la mia asta colante di sperma ma tesa come un sasso.
‘Sarà meglio’ disse e scivolata di qualche passo si sdraiò sul prato divaricando le gambe mentre si sbottonava la parte alta del vestito per mostrarmi le tettone.
Io non persi tempo, le montai sopra, afferrai le zizze con forza e glielo ficcai dentro…
Bella bagnat di piscio e calda come fuoco.
‘O ecco bravo…. O si ecco…. Ancora siiiiii….. Ummmmmmm’.
Dovevo fare la mia parte e farla godere a dovere…. ‘O si ecco…. Ummmm dai…. O siiiiiii’ veniva, e veniva e veniva ancora…..
‘Godi nonna?’.
‘Tantissimo amore ma non fermarti ti prego’.
‘No nonna te la sfondo oggi…. Te la sfondoooooo’ e acceleravo il ritmo facendola venire un’altra volta.

Scopavamo da un bel po’ quando sentimmo un urlo.
Alzai la testa e c’era una donna, non giovanissima che ci fissava.
Io mi bloccai col cazzo dentro a nonna, il culo al vento e gli occhi sgranati.
Nonna, molto diplomatica e senza smettere di contrarre la vulva sul mio uccello disse molto beatamente ‘Buongiorno…. Ci scusi pensavamo non ci fosse nessuno… Abbiamo quasi finito’.
La donna, da dietro le spesse lenti degli occhiali riuscì a bofonchiare un ‘buon buon giiiiiiiorno’.
‘Adesso mio nipote viene e abbiamo finito stia tranquilla cara’ proseguì nonna come nulla fosse.
‘Nipote?’.
La nonna annuì ‘bhe se vuol guardare guardi ma non faccia quella faccia cara…. E’ solo sesso non abbiamo mica ammazzato nessuno. Su George finisci la trombata che andiamo così la signora può passeggiare tranquilla’.
Mia nonna adorava scioccare il prossimo. Era il suo hobby.

Obbedii a ciò che mi aveva ordinato nonnina e ripresi a pompare ma la signora curiosa era ancora lì a guardare. Forse lo choc l’aveva paralizzata.
Nonna intanto venne ancora una volta ‘Aaaaaaaaa che spasso amore mio’.
Poi fissò la donna e spavalda disse ‘Cara ma non è che vuoi provarlo?’.
La mora sulla cinquantina, alta, magra coi capelli lunghi e un po arruffati non era per nulla bella ne elegante. Indossava una gonna lunga a pallini che lasciava intravvedere le cosce dallo spacco e aveva le gambe molto filiformi, troppo per essere sexy…. Il seno quasi non esisteva e anche il viso non era proprio da dea. Nonostante ciò, come sempre mi accade, mi sarei fatto anche lei senza tanti problemi.
Accogliendo l’invito di nonna estrassi il cazzo dalla sua figa e lo mostrai durissimo sconvolgendo ancora di più la signora.
‘Allora lo vuoi provare amore come vedi ne ha per due!’.
‘Nooo o no….’.
‘Dai cara non fare complimenti guarda che sberla che ha tra le gambe…. Provalo non farti problemi’.
Finalmente ottenemmo una reazione ‘Guardi che io sono una donna sposata ma come si permette’.
‘Ma dai non fare complimenti ti ho solo detto che se vuoi divertirti lui ne ha per due….’.
‘Ma…. Ma voi siete malati!!! E siete pure parenti! Schifosi’.
‘O ma quante parole inutili che fai cara’ disse la nonna.
‘Lo vuoi o no?’ attaccai io tenendomi il cazzo duro in mano.
‘io…. ma io’ balbettò la donna.
‘Tesoro e quando ti ricapita un’occasione cosi dai’ fece l’occhiolino la nonna.
‘Io sono una moglie devota’ singhiozzò la donna.
‘E io sono molto discreto’ dissi mentre mi avvicinavo abbastanza per sfiorarla col cazzo.
Avvicinai anche una mano e le accarezzai un piccolo seno sotto alla camicetta ‘Io sono George lei mia nonna Norma’.
‘Giuseppina…. Giusy per gli amici…..’.
‘E per gli scopamici? Come ti chiamano gli scopamici cara’ dissi mentre le infilavo la mano sotto alla gonna e le palpavo la vulva sotto alle mutande.
‘O ioooo…. Io sono devota e…..’.
‘Anche io… Devoto alla figa tesoro’.
Intanto per rincarare la dose nonna tirò fuori dalla borsetta un cazzo di lattice e come niente fosse prese a ficcarselo dentro…
‘Dai Giusy toccalo…. Fai amicizia’.
Tentennante obbedi ‘E” durissimo….’ sussurrò.
‘Immaginatelo dentro tesoro’.
‘E mio marito….?’.
‘Non è qui e non lo saprà mai’ la rincuorai.
‘Lui lo ha molto piccolo’ sussurrò.
‘Allora doppiamente ti meriti questa trave’ e le ficcai la lingua in bocca. Lei non si ritrasse, spalancò il palato e ricambiò il mio languido bacio.

Non ci volle molto e già stavamo chiavando sul prato…
Nuda sull’erba col suo corpo magro e secco, la sua figa cespugliosa come un riccio… La faccia da troia…..
‘Ooooooo….. Ooooooo Oddio mio che minchiaaaaaa!’ ululava Giusy con la sua vocina stridula. Non era mai stata scopata così a fondo e per così tanto tempo… Aveva anche perso qualche goccia di sangue per quanto le avevo dilatato la gnocca con mio trapano…
Nonna intanto, forse sazia della masturbazione col dildo si era unita al gioco. Senza complimenti aveva piazzato la sua bella ficona dritta sul volto della ragazza. Quella, dapprima sorpresa ma poi sempre più lasciva piano piano aveva iniziato a lapparla…. ‘Fai piano che così mi mordi’ si raccomandava la nonna mentre la nostra troia provava a fare del suo meglio…
Dopo un po’ prese il ritmo, cominciò a lavorare per bene e la nonna strizzandosi le poppe le venne dritto in faccia mentre io quasi contemporaneamente le riempivo la gnocca…
Giusy ebbe un sussulto mentre la mia lava fluente la riempiva come una vacca e forse si stupì ancora di più quando glielo sfilai dalla gnocca tutto bello unto ma durissimo e sollevate all’aria le sue gambe puntai secco verso il suo piccolo culo secco a mandolino…
‘No ma…. Hey ma….. Ma sei pazzo….’.
‘Stai ferma che faccio piano’ dissi mentre già glielo dilatavo con un dito.
‘No ma…. No, no, no’ balbettava Giusy ma la nonna la afferrò salda per i capelli, la tirò fino a farle sbattere il naso sulla gnocca e disse secca ‘vedrai che poi ti piace’.
Giusy vinta dalla nostra insistenza non ebbe più la forza ne la voglia di reagire… Tirò un sospiro e stette buona buona a farsi sverginare il culo….

Quando tornammo a casa stava tramontando il sole. Ci fermammo in una pizzeria da asporto e ci portammo a casa una diavola e una quattro stagioni già pronte per essere consumate.
Ce ne andammo nudi a letto con le pizze e qualche birra e continuammo a fare sesso fin che non ci venne davvero sonno.
Sto guardando un film mentre nonna è uscita con mia zia Luisella per fare compere. Quando bussano alla porta penso subito a qualche rompi coglioni. Mi alzo, di mala voglia, vado ad aprire ed eccola li… La rompicoglioni…
E’ la signora Mimma, 67 anni, la rompiballe del palazzo che molti chiamano ‘Digos’ perchè si impiccia sempre di tutto è tutti…
Non sono molto in confidenza con lei anche se abito in questo palazzo da quasi cinque anni. Qualche volta mi ha fermato sul pianerottolo per chiedermi chi era questa, chi era quella che ha visto a casa mia ma io ho sempre girato il discorso… ‘Quella è mia nonna….. quella mia zia….. mia mamma…..’ non credo sospetti che scopiamo.
Lo spero perchè è cintura nera di pettegolezzi.
Come sempre è in ciabatte, un vestito da casa a camicione rosso a fiori piuttosto a fiori, calze nere…. Capelli arruffati, faccione gonfio e rugoso e sguardo che pare sempre arrabbiato anche quando sorride.
Di bello ha due tette davvero grosse che penso le arrivino all’ombelico anche se non ho mai verificato. Io, per fortuna, sono in pantaloncini neri di tela e t-shirt quindi non metto nulla al vento.
Lo ammetto, la voglia di sbatterglielo fra quella tettone ci sarebbe anche ma una pettegola così meglio girare lontano. Rischierebbe di sputtanare i miei incesti per tutta la città… La discrezione non è di casa da Mimma.
‘Buongiorno’ dico cercando di sembrare cordiale.
‘Ciao George caro…. Senti ho proprio bisogno che mi dai una mano…’.
‘Io?’.
‘Una roba da dieci minuti che non ti costa niente… Si è staccato il bastone della tenda grande e lo devo mettere su ma io non ci arrivo… Vieni due minuti e fai tutto’.
‘Adesso?’.
‘Si adesso…. E quando se no?’ scatta secca.
Quindi è un piacere o un ordine mi domando?
‘Non vuoi mica far salire una povera vecchia sulla sedia che poi casco e mi faccio male…’.
‘No no, non sia mai’ annuisco io anche se le darei pure un calcione per farla cadere meglio.
E quindi si va… Più o meno consenziente, molto precettato scendo al secondo piano con la vecchia. In ascensore, sarà la noia, sarà che io per ste cose ho occhio mi studio bene bene le sue grosse poppe tanto più che von due bottoni aperti si vede tutto il solco fra i seni. Certamente la vecchia non ha il reggiseno e fantasticare per un attimo che lì in mezzo il mio cazzo ci starebbe comodissimo viene spontaneo….
Mimma mi sta a meno di venti centimetri e mi respira in faccia… il suo alito sa di cipolla bollita ‘Tua nonna è uscita vero?’.
‘Si a far compere con zia’ annuisco cercando di non respirare.
‘Si l’ho vista dalla finestra’ sorride lei.
E ti pareva che ti eri persa la news! Penso.
Comunque sia, la mezza eccitazione per quelle angurie passa in fretta compensata dal suo alito pestilenziale….

Entriamo in casa. L’oggetto più recente che vedo sarà del 1978. Non è certo una casa di lusso. Mimma può permettersi questo appartamento solo perchè il marito l’ha comprato tanti anni fa prima di morire e le ha lasciato una pensione di reversibilità abbastanza buona. Mimma non ha lussi, non ha vizi, non ha mai ospiti e pare abbia come unico passatempo il farsi i cazzi degli altri.
Entriamo in camera da letto e sul materasso c’è un bastone lungo quasi tre metri di legno che peserà dieci chili con attaccato un tendone verde pistacchio che ne peserà altrettanti…. ‘Vedi… Pulivo ed è venuto giù’ spiega.
Io guardo i ganci che sono di quelli a muro da dieci centimetri che reggerebbero un elefante e per un attimo mi viene da pensare che forse la vecchie ci si è aggrappata mentre imitava un orango tango… Lo stile lo ha…
‘Che hai da ridere?’ chiede.
‘Niente, niente mi scusi’ prendo la tenda e con non indifferente sforzo la sollevo. Cercando di non perdere l’equilibrio monto sulla sedia che lei ha già messo sotto alla finestra e con cautela faccio combaciare i listelli del bastone ai ganci del muro. La cosa non è proprio facilissima perchè il peso squilibrato della tenda rischia di farmi perdere l’equilibrio ma alla fine ce la faccio.
‘A posto’ dico.
‘Sicuro che tiene bene?’ chiede lei sotto di me.
Quasi quasi sto per dirle che non ho messo io i ganci del muro e quindi se non tiene non è colpa mia ma abbassati gli occhi mi passa ogni velleità di risponderle male.
Da qui, dall’alto, il suo vestito offre una visuale completa delle sue poppe… Vedo tutto quasi quasi le vedo fino all’ombelico visto che sotto al vestito non ha proprio nulla…
Meccanicamente mi viene duro sotto ai pantaloni e non ci posso fare nulla ma in fondo penso, pazienza se vuole guardare che guardi…
Il rigonfiamento è evidente e sto già per scendere dalla sedia quando lei insiste. ‘Prova a tirare con tutte e due le mani così vediamo se tiene’.
Io penso ‘se non tiene volo giù e mi spacco io vecchia ciabatta’ ma mi trattengo e la accontento. Afferro piano il bastone con tutte e due le mani e tiro appena appena stando ben attento di avere i piedi saldi e in equilibrio caso mai davvero venisse giù tutto.
Ma è a quel punto, mentre sono completamente indifeso che accade. Così in fretta che no riesco nemmeno a dire ‘Uao!’.
Mimma afferra i miei pantaloni di tela in vita, tira e con un colpo solo mi calano fino alle caviglie, deciso il mio cazzo già eccitato scatta fuori e sento proprio che la cappella, nello slancio, le sfiora la faccia.
Lei lo prende con forza facendomi quasi male, avvicina la faccia e…..
‘Ummmmm’ sussurro e mi godo il pompino.
Non c’è molto da dire a una pompa non si dice mai di no e così resto li a godermi il testone della vecchia che si sloga il collo andando avanti e indietro… Diciamo che non è affatto male, si vede che non è il primo e si sente che ha tanta voglia repressa.
Quando decide che lo ha indurito abbastanza si tira indietro, apre il vestito svelando che sotto è davvero nuda perchè non ha nemmeno le mutande.
Con le sole calze di nylon nere si tuffa sul letto e mi mette davanti un gatto grigio spelacchiato che non vede l’ora di essere aperto.
Scendo. Forse lo aspettava subito fra le gambe ma la deludo perchè le siedo sul ventre e glielo infilo fra quelle poderose tettone. Di nuovo se lo trova in bocca mentre io strizzo le tette sul mio uccello che si muove avanti e indietro spagnolando in quel tettame molle e abbondante.
Vado avanti così per un bel po e, senza problemi, le schizzo in faccia…. ne ho tanto di seme, abbastanza per inzaccherare anche tette e collo. Mimma non pare gradire lo spruzzo ‘ma che stronzo…’ borbotta ma io subito la calmo perchè mi sono già messo sopra di lei. Le allargo un po’ le gambone, con un dito le solletico un po’ la figona già bella bagnata e poi introduco.
Il famoso colpo secco…. Unico fino ai coglioni. ‘Aiaaaaaaaaaaaaaa’.
‘Sei strettina Mimma’ sorrido.
‘Amore sono dieci anni che non ne provo uno sono stretta si….’.
‘Fa male?’ ‘No no, anzi. Pompa…. Spingi, spingimelo tutto che mi piace’.
Me la chiavo bene bene fin che ne ho le forze, poi la faccio girare e la monto anche un po’ a pecora tanto per gradire…. Le do qualche schiaffo sul culone burroso e avrei una notevole voglia di sodomizzarla ma desisto quando infilata la punta del mignolo fra le chiappe faccio una fatica atroce a farlo entrare dentro…. Qui ci vuole della vaselina penso.
Pazienza la prossima volta me la porto da casa. Tanto una prossima volta ci sarà di sicuro.
Sfilo il cazzo, lei crolla a pancia sotto esausta, sudata e bagnata dei suoi orgasmi. Mi avvicino al suo viso, punto alla faccia, tre colpi lesti di mano e altra doccia… Mimma apre la bocca, ne ingoia un po, poi con la lingua lappa la cappella….
Le do uno schiaffone sul culo ‘Stanca tesoro?’.
‘Mi sa che per oggi da qui non mi alzo più’ mormora.
‘Allora io torno a vedermi il film’ sorrido.
‘O si caro vai…. E torna a trovarmi mi raccomando….’.
‘Ma certo appena mi tira il cazzo torno’ borbotto io.
‘E salutami la nonna’ dice mentre sto già uscendo.

Torno in casa. E’ passata un’ora e mezza e il film è ancora in pausa sullo schermo. Mi levo i pantaloncini che ho messo solo per salire le scale e che sono tutti umidi di sperma. Quasi quasi ci vorrebbe una doccia penso quando dalla cucina spunta nonna con un bicchiere che pare frullato di frutta.
‘Allora come è andata con la vedova?’ dice.
‘Come scusa…. Come fai a….’.
‘Bhe sai tra anziane si parla…. Ieri ci siamo viste al parco, ci siamo fatte due parole e mi ha confessato che aveva certe voglie così le ho dato qualche consiglio….’.
‘A quindi la tenda era tutta una scusa?’.
‘Ma certo caro. Pensa che l’ho aiutata io a tirare giù la tenda’.
‘A era tutto già deciso? Magari anche mettersi le autoreggenti o essere senza mutande è un idea tua?’.
‘Le calze si, le mutande no. Da quello che ho visto non le mette mai?’.
‘A lo hai visto? Come lo hai visto?’ chiedo.
‘Bhe sai al parco non c’era nessuno, eravamo in quella panchina riservata dietro alla siepe…’.
‘A nonna porcona ti sei scopata la vicina di casa’.
‘Esagerato…. Scopata! Giusto giusto un ditale…. Lei a me io a lei da buone amiche’.
‘Bhe certo come si fa a non diventare amiche con una che ti ha sgrullato bene bene la figa!!! -rido io- ma non bastava dirlo che voleva scopare invece di fare tutta sta scena?’:
‘No caro perchè non posso farti scopare per forza. Magari non era il tuo tipo o non ti piaceva… Così le ho detto di mettere in mostra le poppe così e cosa, di esibirsi come ha fatto e di vedere se si muoveva qualcosa…e se si di darsi alla pazza gioia. Immagino ti sia venuto duro vero?’.
‘O si era così duro che quando si è alzato si è presa una mazzata in faccia’.
Nonna rise ‘non credo le sia dispiaciuto. Bhe scusami per lo scherzo caro…’.
‘Ma no nonna figurati anzi era da un po che me la sarei montata volentieri ma non credevo fosse il tipo….’.
Nonna mi sedette accanto e mi accarezzò la testa ‘Tesoro di nonna, tutte sono il tipo basta sapere come prenderle’ e con l’altra mano aveva già iniziato a farmi una sega…
Elena mi invita a scendere da lei.
Stasera ha la casa libera e vuole un po di compagnia.
Io pensavo di guardarmi un film sul divano perchè nonna è andata la cinema con la zia ma dare una bella ripassata alla vacca mi pare un’idea migliore. Così mi metto un po in tiro, prendo una bottiglia di vino e sono pronto.
Elena mi accoglie già bella provocante. Una minigonna davvero corta che sottolinea le giarrettiere delle calze autoreggenti in bella vista, la camicetta chiara quasi trasparente che evidenzia le poppe pronte ad uscire… I tacchi le danno un’aria da vera maiala pronta a tutto.
Per cena mi offre una pasta alle verdure e una fettina di carne che lei dice di essere d’oca…. Sarà ma di certo non è un gran che in cucina. Per fortuna non sono qui per mangiare.
Intanto la bottiglia di vino si svuota in fretta e Elena diventa sempre più calda e allegra. Quando serve il caffè si siede in braccio a me per berlo e non posso fare a meno di accarezzarle le lunghe gambe godendo al contatto col nylon che mi provoca una quasi istantanea erezione.
Inizio a spogliarla e intanto mi spoglio anche io… Nuda a parte le calze mi trascina in camera sua. L’enorme letto matrimoniale ci accoglie e non ci vuole molto perchè la vacca si metta a pecora implorandomi di fotterla.
‘Fai piano nel culo ok amore’ si raccomanda.
‘A quindi lo vuoi….’.
‘O si amore prendimi tutti i buchi che vuoi…. Tutti’.
Non me lo faccio dire due volte… ‘Preparati perchè oggi ho fatto il bravo quindi sono parecchio carico… Minimo ne faccio tre’.
‘O si amore anche quattro…. O siiii’ geme mentre il mio cazzo la penetra fino in fondo all’utero.
‘O che meraviglia….’
Deciso la chiavo a pecora come se non ci fosse un domani.
‘Amore stasera voglio fare tutto…. tuttoooooooo… siiiiiiii’.
‘Si bella te lo metto anche nelle orecchie se vuoi…. siiiii’.
Gli orgasmi arrivano frequenti e copiosi… Elena non si risparmia mentre la sua gnocca cola e mi scalda il cazzo col suo nettere.
Sto per venire anche io ma lei intuendolo mi dice ‘amore sborrami in faccia…. si lo voglio in faccia dai’.
Ummm non sia mai detto che scontento una mia fans.
Lo sfilo dalla gnocca che ormai è un lago, mi piazzo in piedi davanti a lei e inizio a segarlo con la mano…. ‘Tieni la bocca bella aperta ok’.
Lei obbediente la spalanca e tira pure fuori la lingua.
‘O ecco siii…. sto per ‘…. o si….. siiiiiiiiiiiiiiiiiii’ e mi parte un primo fiotto che riempirebbe da solo una bottiglia.
Ma non basta, subito ne arriva un secondo, un terzo, un quarto….un quinto. I coglioni non sono ancora vuoti quando….
‘Ma cazzo mamma!!’.
Voltiamo tutti e due la testa e il viso giovane di Sara ci guarda storcendo il naso.
Elena ha sborra ovunque e io meccanicamente sto ancora sborrando..
‘George conosci mia figlia?’.
‘A…. si…… ciaooooo…’ spruz! Altro schizzo dritto sul naso.
‘Che puttana!’ esclama la ragazza…. Sbatte la porta e sparisce.
‘Che figura di merda’ sospira la donna.
‘Credevo avessi la casa vuota’.
‘Mi ha detto che andavano al cinema…. Si vede che è finito prima….’.
Poi mi fissa terrorizzata…. ‘Buon Dio. Se è tornata lei allora anche….’.
Si alza in piedi incazzata nera e fissa la porta ‘Matteo! Su forza sento la tua ombra… Esci forza!’
In un secondo appare un ragazzo senza pantaloni che si tiene le mani fra le gambe.
‘Ciao Mamma’ sorride forzatamente il ragazzo.
‘E tu non ti vergogni porco…’.
‘Elena guarda che sei nuda… più ti agiti e più lui si eccita’ le faccio notare mentre mi metto comodo sul letto.
‘Ma che schifo Matteo!’.
‘Mamma io….’.
‘E dai cara che non c’è nulla di male. E’ mica il primo che spia la madre che scopa…Figurati che ne conosco alcuni che con la madre ci chiavano addirittura’.
‘A non credo sia questo il caso… non Matteo!’ scuote la testa la donna.
‘Bhe magari tu non ci credi ma gli ormoni….’.
‘No no, non per quello George… Intendo che lui proprio non puo…. Vero Matteo?’ e sorride con insolita cattiveria.
‘Mamma io….’ vagheggia il ragazzo.
‘Forza togli le mani e fai vedere….’.
‘No io non voglio’.
‘E dai forza…tu il mio l’hai visto’ sorrido io.
‘Obbedisci piccolo porco’.
Il ragazzo alla fine si rassegna…. Wow! Il più piccolo cazzo che io abbia mai visto. Perfettamente duro ma lillipuziano!.
‘E con cosa ti seghi col mignolo’ dico.
Il ragazzo torna a coprirsi e abbassa la testa. Capisco di averlo umiliato, in fondo non è colpa sua se è cosi minuscolo.
‘Scusa Matteo’.
‘Fa nulla ci sono abituato…. Anche mamma mi umilia sempre…’.
‘No dai…. Senti facciamo una cosa tu Elena vai a calmare tua figlia e io e Matteo ci facciamo un bel discorso fra maschi ok?’.
Lei sbuffa, scuote la testa ma alla fine dice ‘E va bene…. veidamo di calmare quella stronzetta di Sara’.
‘Hey ma vai da lei senza vestirti’ le faccio notare.
‘Ma va bhe tanto ormai ha visto tutto’ fa spallucce Elena e facendo dondolare il bel culo si allontana lasciandomi nudo con questo ragazzo di 19 anni che continua a fissarmi con invidia la banana…

Lo faccio sedere accanto a me… per un attimo mi viene il dubbio che sia un po omosessuale e io di certo non avrei problemi magari ad aprirgli il culetto… ma quando lo invito a toccarmi l’uccello lui esita.
Non è gay prova solo sincera ammirazione per questo bastone dentro a sua madre.
‘E’ da tanto che la chiavi?’.
‘Qualche giorno… l’ho beccata che lesbicava con mia nonna e mi sono messo in mezzo’.
Automaticamente si afferra il cazzo e inizia a segarlo ‘Umm si l’hai fatta godere tanto?’.
‘O si, sarà venuta dieci volte… e poi sono passato al culo’.
‘O siii… te la sei inculata… l’hai aperta?’.
‘Si ha urlato un po ma poi è entrato’.
La mono va a tutta forza ‘O si nel culo siiiii’.
…e sborra.
E’ minuscolo ma ne fa parecchia. Un bello spruzzo deciso verso l’alto.
‘Di la verità volevi venire nella figa a tua mamma?’.
‘Ma no, non mi sentirebbe neanche…. mi piacerebbe in bocca, sulla sua lingua..’.
‘E perchè non lo fai? Mi pare abbastanza vacca da starci a quanto ho visto…?’.
‘La fai facile tu… Una volta mi ha beccato che mi segavo e la spiavo e mi ha fatto una scenata. Non penso mi si conceda con tanta facilità’.
‘Ma a proposito. Dove è finita la vacca?’.
‘Sarà con mia sorella’ dice Matteo.
‘Nuda? Ma dici che…’ e mimo il gesto con la mano.
Lui mi sorride ‘Cosa credi che stesse facendo quella volta che l’ho beccata…’.
‘A se la leccavano?’.
‘No. Mamma leccava e Sara gli piantava un dildo dentro’.
‘E ci credo che ti sei fatto una sega! Io me le facevo tutte e due in bocca, fica e culo’.
Lui mi fissa… Il pisellino gli torna duro. ‘Perchè non lo fai adesso?’.
‘Cosa?’.
‘Bocca, fica e culo a tutte e due!’.
‘E tu guardi…?’.
‘No io vorrei….sborrare tutte e due!’.
‘Mi pare una buona idea… Ok forza andiamo di la e accada quel che accada
Spalanchiamo la porta della camera e le becchiamo. A pecora!
Sara ha un cazzo a cintura in vita e sta sopra a sua madre dimenando le chiappe mentre le spinge il cazzo di lattice sempre più a fondo…
La madre, beata, se ne sta sotto tranquilla… Ha il viso in estasi e se la spassa come non mai.
La brunetta non è affatto male ma in questo momento riesce a farsi davvero odiare ‘E tu cosa cazzo vuoi?’.
‘Hey ragazzina stai buona che in quel buco c’ero prima io e il mio è vero’ e sventolo il cazzo.
‘Sparite tutti e due che abbiamo da fare’ ringhia la ragazza.
‘Elena ma lasci che sta mignottella mi tratti così?’.
‘George caro… io…. lei….’.
Ho capito che è succube della figlia ma io di certo no.
Invece di allontanarmi mi avvicino ancora di più. ‘Oi ma cazzo fai?’.
‘Stai buona vacca junior. Se mi togli la fica di tua madre mi piglio la tua’.
‘No ma… cazzo fai… cazzo faiiiiii’.
L’ho già avvinghiata. E’ tutta umida perchè montarsi la madre l’ha fatta venire più volte.
‘Fermo… Fermo…’
‘Ma va che sei già larga di vibratori… Vedrai che scivola dentro’.
‘Fermo…fermo… fermooooooooooo’ ormai è dentro.
‘Bastardo!’ e mi fissa.
Elena intanto ancora a pecora sul letto ci fissa senza parole è il momento giusto per Matteo di farsi avanti.
‘Dai fatti coraggio… fatti fare una bella pompa da mammina’.
‘No ma io’ balbetta Matteo.
‘Vieni caro non avere paura… in fondo è colpa mia se ce lhai cosi piccolo… Forza vieni fammi sentire di cosa sa…’.
‘O si mamma siiiiiiii’.
E senza esitare si avvicina. La madre si siede facendolo poggiare sulle tette, glielo prende tutto in una mano e se lo porta alla bocca ‘Suc suc suc’.
‘O si mamma siiiii’.
‘Ei che fai ci parcheggi e basta nella mia figa?’ si scatena Sara che ha solo voglia che la impali a tutta forza.
‘Quindi avevo inteso bene il cazzo ti piace’.
‘Bhe ormai è dentro. Su datti da fare’.
‘Slacciati quel dildo che mi da noia e poi ti faccio venire fin che non svieni’.
Lei lo toglie e poi mi fissa ‘Sarebbe la prima volta che un maschio mi fa venire… Fanno solo tanto sudore ma poi tutti spruzzano troppo presto’.
A quelle parole Elena smette di spompinare Matteo e la fissa ‘Sara ma tutti chi? Mi avevi detto che eri lesbica…’.
‘e va bhe qualche prova l’ho fatta anche io mamma’.
‘Quante prove? Due? Tre? Quattro?’
‘Si mamma facciamo qua…ranta’.
‘Accidenti che figlia zoccola che ho!’ esclama.
‘Tale madre tale figlia’ commento io.
‘Appunto mamma’ annuisce Matteo e glielo schiaffa di nuovo in bocca stavolta con più decisione…

Ci metto venti minuti di impegno ma alla fine ‘OOOOOOOOOOO siiiiiiiiiii godooooooooooo’ la giovane puttana è venuta.
Matteo ha già sborrato due volte in bocca a sua madre ma pare ne abbia ancora. Non avrà le dimensioni ma come tenacia non si batte.
Io sento che sto per venire a mia volta ‘prendi la pillola?’.
‘No no’ sbuffa Sara.
‘Allora meglio uscire… cambiamo buco’.
‘No mai io….’.
‘E dai l’ho sentito col dito che è spanato dai cazzi finti. Dai che ti vengo in culo’.
‘Si ma fai piano’.
‘O si Sara facicio pianissimoooooooo’ SPROK!
‘Aia! Cazzo che male AIA’.
‘Poi passa’.
‘Stronzo!’.
‘Esco?’,
‘No no. Spingi però…spingiiiii’.
Matteo la vede così a gambe tese e cazzo nel culo e non resiste ‘Ciuccialo anche tu troia!’.
‘Ummm’.
‘Ciucciaaaaaa’ quasi ordina il ragazzo.
Lei obbedisce. Non è il primo pompino che fa e si vede.
E veniamo.
Quasi all’unisono. Io in culo e lui in bocca. Una bella sborrata che quasi la fa soffocare.
Lo tiro fuori. Ne ho ancora una in canna. Vedo Elena li accanto e non esito. Le scivolo sopra, il cazzo le scivola secco nella fica marcia di umori.
‘E io lo ficco a te sorellina’ dice Matteo.
‘Con quello?’ quasi ride lei.
‘No con questo’ e afferra il dildo a cintura e se lo lega in vita proprio sopra al mini cazzetto vero.
‘Apri le gambe vacca’ ordina.
Se la chiava ed è pure bravo. Io e sua madre ci godiamo lo spettacolo e ne approfitto per fare anche un giro nel suo culo tanto per gradire.
Quando Sara viene di nuovo sotto ai colpi di Matteo lui si alza soddisfatto ‘Mamma voglio anche te… Ti voglio’.
‘O si amore vi voglio tutti e due. Vienimi davanti tanto che George fa dietro… Vi voglio siiiii’
E la sfondiamo!!
Matteo ci da col cazzo finto e ogni tanto si sega quello piccolo e vero. Riesce a darsi sollazzo e continua a schizzare.
Io vengo di nuovo nel culo ad Elena e mi dichiaro soddisfatto.
Ma non è così. Ora anche Sara, domata, lo vuole in doppia e mi devo prestare a fare un altro giro mentre la madre si unisce a noi e bacia con la lingua la figlia come una pazza….
Quando me ne vado sono tutti sfiniti e anche io mi sento svuotato del tutto. Ma sono contento.
Da ora in poi sono certo che col trucco del cazzo a cintura anche Matteo potrà fare godere le due vacche come meritano.
Spero che magari, ogni tanto, mi invitino a partecipare.
Torno a casa esausto e crollo in un sonno profondo senza nemmeno chiedermi che fine abbia fatto nonna.
Al mattino quando mi sveglio infatti non è a letto… chissa dove avrà dormito e chissà con chi.
Mi alzo per andare a fare colazione decidendo di risolvere il mistero più tardi ma basta passare davanti alla camera da letto degli ospiti per risolvere il mistero visto che la trovo li a 69 con mia zia Luisella.
La nonna ha il suo body nero e le calze, la zia solo un collant strappato a morsi sulla figa. Le loro tettone ciondolano ritmicamente mente le due si consumano le fiche con la lingua….
Erano vestite così anche ieri sera e cio significa che la zia ha venduto allo zio l’ennesima balla e ha passato la notte a lesbicare con sua madre…
In effetti sul comodino c’è un fallo a cintura e due vibratori belli sporchi. Di certo è stata una bella nottata…non ho dubbi.
‘Ciao George slap slap’ saluta zia fra una leccata e l’altra.
‘Ciao caro such such’ mormora anche nonna.
La zia, che sta sopra agita il culone ‘Tesoro se vuoi approfittare’.
Sembra strano ma nonostante tutto quello che ho combinato stasera basta vedere ste due vacche che lesbicano per farmelo tornare duro.
In un attimo sono dietro a zia e le sto aprendo le chiappe…. ‘Urghhhh!’ geme Luisella mentre la mia trave le entra tutta nel culo.
‘Che hai zia mica sei vergine?’.
‘Amore dimentico sempre quanto lo hai grosso….. Ummmmm’.
Sento nonna che ride, succhia, lecca e ride….e viene come una fontana.
Dopo avermi svuotato, stavolta definitivamente ci siamo fatti una bella doccia per toglierci tutto di dosso e nonna e zia ne hanno approfittato per lavarsi la schiena una con l’altra facendomi una scena migliore di un film porno quando suonano il campanello….
Nonna si mette una vestaglia e va ad aprire…
‘E chi cazzo rompe i coglioni alle otto’ penso quando sentendola dire ad alta voce ‘Mimma carissima!’ già mi sento l’uccello duro…

La nonna chiude la porta e fa entrare Mimma ‘O cara non sapevo che ci fosse anche lui… Io scusatemi’ mormora la donna fissando il mio corpo nudo
‘Tranquilla Mimma era solo una riunione di famiglia’ dice nonna e a quel punto esce dal anche zia Luisella nudissima, con le tettone belle dure e la fica spavaldamente in bella vista.
‘Norma non mi avevi detto che…. Che eri in compagnia’.
‘Dai cara più siamo meglio è…’ dice nonna e le mette una mano sul culo.
Io intanto mi avvicino col cazzo duro e inizio a sbottonarle la camicetta facendo uscire le grosse tettone molli che senza reggipetto sono adagiate sull’ombelico…
‘Io è la prima volta con una donna’ balbetta Mimma.
‘Non è vero e comunque e con due donne tesoro’ sussurra quella troia di zia Luisella che le ficca la lingua in bocca senza tanti problemi.

In breve siamo a letto. Tutti nudi. Mimma in mezzo, la zia a destra e la nonna a sinistra che succhiano i suoi seni mentre io sotto le lecco la ficona fino a farla venire….
In realtà la povera vecchia porcona era venuta per andare a letto con nonna attratta dalla lussuria di provare il sesso saffico ma le cose sono andate molto diversamente. Così decido di andarci piano e per ora anche io mi limito ad usare le mani e la lingua lasciando che l’uccello sia disponibile per qualche leccata di nonna e di zia a turno…
Mimma è schiava del nostro petting… Viene di lingua, viene con le dita, viene quando le mordiamo i capezzoli a tutta forza…
Ci prende gusto e vuole ricambiare. Apre la bocca, fa sedere comoda la nonna
su di lei e inizia a leccarle la fica a tutta forza…
La nonna non si fa tanti problemi e le viene in bocca. Una cosa possente, forse mista a un po di urina che cola in faccia a Mimma, ma ormai la vecchia ha deciso di passare il fosso e non demorde… Più la fica di nonna cola e più lei beve felice….
La portiamo nel paradiso di saffo e a quel punto arriva la sorpresa… Da una busta appaiono sette cazzi di lattice, uno davvero enorme, nero con le borchie, altri a cintura, uno con due teste… Tutti giochini della nonna che lei maneggia ad arte.
In un attimo nonna e zia sono pene dotate, la nonna con un 25 cm, la zia con un 20 con le borchie… Io col mio naturale.
Cosa vogliamo fare a Mimma mi pare evidente.
Cominciamo a montarla. In culo, in bocca, in figa, fra le tette.
Con tutte le energie che restano nonna e zia la fottono peggio di un uomo.
‘Oooooo oooooo non smettete, o si sono la vostra troiaaaaaa siiiii’ ulula Mimma mentre ha un cazzo in culo e uno in figa.
Quello di zia ha pure un serbatoio riempito a yogurt che simula lo spruzzo… Ogni tanto si strizza i coglioni e spara peggio di un uomo sul seno, sul viso e sul pancione grasso della vecchia Mimma.
Io finalmente me la inculo come volevo fare e la vecchia per poco non sviene tanta è la foga che ci metto.
Poi tocca a nonna, che le monta dietro molto mascolina e se la fotte da incazzata come non mai,,, Confesso che vedere mia nonna fare il maschio mi eccita non poco e questo aiuta a continuare ad averlo duro nonostante le frequenti sborrate in ogni orifizio di Mimma.
‘Sei la nostra puttana Mimma!’ proclama zia Luisella che decide di sodomizzarla a sua volta col fallo di gomma.
‘O si sono la vostra troia siiiiiii’ accetta la vecchia befana ormai ridotta a un raccoglitore di sperma….
Siamo tutti stanchi, sudati e senza fiato e bisogna chiudere in bellezza. Dopo una tripla penetrazione: io in culo, nonna in figa e Luisella in bocca decidiamo di portare Mimma in bagno.
La vecchia è stremata e la devo sostenere mentre le sue tette ciondolano paurosamente ad ogni passo….
‘Entra nella vasca che ti rilassi’ le dico.
‘No ma se vuoi vado a casa mia…’ borbotta lei. Ma io non sento ragioni. Le sollevo una gamba, la faccio entrare nella vasca e le dico di sedersi…
Lei obbedisce mentre nonna e zia si avvicinano ansiose…
‘Apro l’acqua?’ domanda Minna.
‘No no faccio io’ e senza avvisare inizio a pisciarle in faccia ul litro di urina.
Nonna intanto non perde tempo. Si pone sopra alla vasca e inizia a sua volta a sparare urina che cola sul petto di Mimma.
‘Oi ma che….’.
‘Zitta e bevi non fare storie’ dice nonna che pare abbia tre litri di piscia da far fuori…. Poi attacca anche Luisella che ha la ficona piena e ansiosa di svuotarsi su Mimma.
Alla fine la donna è piena. Ne ha bevuta anche un po.
‘Piaciuto?’ chiede la nonna.
‘Bellissimo’ annuisce la vecchia Mimma spompata ma in estasi…
Nonna le manda un bacino. ‘Adesso ti apro l’acqua amore’.
‘Non credevo si potesse godere così tanto anche alla mia età. Grazie Norma. Grazie’ sussurra Mimma massaggiandosi la fica rossa come un peperone….

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