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OrgiaRacconti erotici sull'Incesto

Vita di tutti i giorni

By 22 Novembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Una notte mia sorella venne a svegliarmi
‘ Nick su che ti faccio vedere una cosa ‘
‘ mh mh ‘ le risposi
‘ dai su ‘
Mi tirai in piedi e in silenzio attraversammo il corridoio fino alla camera dei nostri genitori
Le luci erano spente ma dalle finestre entrava la luce dei lampi che illuminava le due sagome
I nostri genitori stavano facendo sesso e mia sorella mi fece cenno di guardare in silenzio
La mamma stava facendo un pompino a papà e lui la guardava appoggiandosi ai gomiti
‘ finalmente ti ho tutta per me ‘ le disse ‘ sì continua così Angela ‘
Alice si appoggiò al muro e si infilò una mano sotto l’elastico del pigiama e io tirai fuori l’arnese
La mamma si tirò su e andò a sdraiarsi sopra il marito baciandolo
Lui le sussurrò qualcosa all’orecchio che la fece ridere
Rotolarono di fianco e alla luce di un lampo guardammo nostro padre infilare il cazzo dentro la moglie
Lei gli si abbarbicò addosso iniziando a gemere
‘ guarda che maialona ‘ mi sussurrò Alice sporgendosi verso la porta
Papà si attaccò alla testiera del letto per spingere più forte
‘ godi vero? ‘ sentimmo ‘ lo so che ti piace ‘
‘ ah ‘ scopami come una troia ‘ ah ‘ che mi piace tanto ‘ ‘ gli rispose lei
Mi misi alle spalle di mia sorella e le appoggiai il cazzo sul culo
Lei si piegò un poco in avanti
La abbracciai e le misi una mano in mezzo alle gambe
Rimanemmo a guardare la mamma mettersi a quattro zampe sul lettone mentre accarezzavo la passera di mia sorella e lei strusciava il sedere sul mio uccello
Nostro padre riprese a scoparsela con più forza
‘ ah ‘ ti piace godere come una puttana eh? ‘ disse papà a sua moglie
‘ sì ‘ mmh ‘ adoro fare la troia ‘ ah ‘
‘ uau ‘ sussurrai all’orecchio di Alice ‘ si sono proprio scatenati ‘
‘ scommetto che tra poco se lo fa mettere nel culo ‘ rispose lei
La mamma si appoggiò alla testiera del letto ansimando sotto i colpi del marito
‘ mmh ‘ Giovanni ‘ dai … ‘ disse inarcano la schiena e alzando il sedere
‘ allora mettiti giù ‘ le rispose lui
Alice si girò sogghignando
‘ non fare quella faccia ‘ le sussurrai ‘ lo sapevi solo perché l’avresti fatto anche tu ‘
La mamma affondò la faccia nel cuscino e papà cambiò buco
‘ ahi! Piano ‘ disse lei
‘ ma se continui a fare la troia con i tuoi figli! ‘ rispose lui ‘ non dirmi mica che ti fa male se entro così ‘
‘ per te ogni mio buco torna vergine ‘ gli disse lei con tono melodrammatico
‘ ma va là ‘ papà prese il lubrificante e ridendo le infilò il medio nel culo ‘ pensa a godere, stronza ‘
Rigirò il dito un paio di volte e gettò via il tubetto
La mamma si spalancò bene le chiappe con le mani mentre il marito entrava più delicatamente
‘ mh ‘ spingilo più in fondo ‘
‘ hai un culo fantastico! Sempre bello stretto ‘ ‘
Nostro padre iniziò a muoversi più velocemente
‘ me lo dici ogni ‘ oh ‘ ogni volta che me lo sfondi ‘
Alice si tirò giù i pantaloncini del pigiama, prese il mio cazzo e se lo mise tra le gambe in modo che tutta la figa potesse strofinarsi sull’asta. Iniziò a muoversi mentre la prendevo per le tette.
Il nostro respiro era accelerato
La mamma cominciò a gemere forte
‘ ah ‘ sì ‘ ti amo quando ‘ ah ‘ quando mi inculi così!’
Papà le diede colpi più forti
‘ tesoro, tra poco ti riempio ‘ oh ‘ il culo ‘ le disse
‘ allora sbrigati ‘ ah ‘ ah ‘ sto venendo ‘ ahhh ‘
La mamma inarcò la schiena per il piacere e papà entrò un paio di volte e poi le infilò il cazzo più a fondo possibile e lo tenne lì mentre sborrava
‘ oh, tutta bella riempita ‘ le disse
Si sdraiarono
‘ ti è piaciuto? ‘
‘ noo, io ansimo come una troia in calore anche quando leggo un libro ‘ ‘
lui la baciò poi si alzarono per andare in bagno
intanto io e Alice ci eravamo ricomposti e più o meno e silenziosamente ci eravamo allontanati dalla camera matrimoniale
‘ hai visto come godeva la mamma? ‘ le sussurrai
‘ merito di papà, con un cazzo del genere è impossibile non godere ‘
‘ come mai ancora svegli? ‘ disse una voce dietro di noi
Facemmo un salto
‘ ah, eh si ‘ ‘ dissi
Alice buttò le braccia al collo del padre,
‘ ci hanno svegliato i lampi ‘ strofinando la figa sul cazzo ancora mezzo in tiro ‘ non è che potremmo dormire con voi stanotte? ‘
See! Dormire ‘
Un giorno tornai a casa per pranzo e mi diressi in cucina.
Mia madre stava sbucciando verdure per preparare un minestrone.
Indossava un vestito da casa color carne e un grembiule con la scritta ‘kiss the chef’.
Così piegata sul lavandino, il vestito le metteva in risalto il sedere e mostrava ogni tanto sotto l’orlo un lampo bianco delle sue mutande.
Mi tolsi zaino e giacca e andai a salutarla.
La abbracciai da dietro e le diedi un bacio sulla guancia.
‘ ciao mamma ‘
Lei rispose al saluto senza smettere di cucinare.
La baciai sul collo e feci scendere una mano sotto il grembiule e sotto il vestito.
‘ cosa stai facendo? ‘ mi chiese la mamma senza scomporsi
‘ niente ‘ dissi ostentando innocenza
La mia mano era arrivata alle mutande e iniziai ad accarezzarle la passera.
Il tessuto iniziò subito a inumidirsi
La mamma finì di affettare una melanzana, prese un cetriolo e lo mise sotto l’acqua per pulirlo.
Le alzai la gonna e le infilai la mano sotto le mutande.
Più che pulire il cetriolo sembrava che gli stesse facendo una sega.
Tirai fuori la mano fradicia e le presi l’ortaggio.
‘ ecco cosa ti serve ‘ le dissi e le infilai il cetriolo nella figa
Lei si appoggiò al lavandino e aprì di più le gambe.
‘ è gelido ‘ ‘ disse
‘ vedrai che adesso si scalda ‘ le risposi
Tirai fuori il cazzo e glielo appoggiai sul sedere.
‘ mmh ‘ disse ‘ adesso ragioniamo ‘
La porta d’ingresso sbatté
Ci ricomponemmo ma le lasciai il cetriolo sotto le mutande.
Mia sorella minore entrò in cucina vestita con l’uniforme scolastica (camicetta bianca, gonna scozzese e calze autoreggenti)
Gettò distrattamente la giacca e lo zaino sopra i miei e poi venne a darmi un bacio con la lingua.
‘ hai avuto una bella giornata? ‘
‘ mi sono messa in fondo all’aula con un mio compagno a fare hm, roba ma poi la prof è venuta a vedere cosa combinavamo ‘ ‘
‘ vi ha spediti dal preside? ‘ chiese la mamma
‘ no ma c’è mancato poco. Anzi adesso che mi viene in mente ‘ ‘
Tirò fuori dallo zaino le sue mutandine.
‘ sennò poi me le dimentico lì dentro ‘
Notò il rigonfiamento nei miei calzoni e mi si sedette in braccio.
‘ anche tu hai avuto una buona giornata? ‘
Le dissi una cosa all’orecchio
Lei si rialzò e andò ad abbracciare la mamma come avevo fatto io.
Le sue dita incontrarono il cetriolo sporgente.
‘ ma mamma! Non pensavo arrivassi a masturbarti con un cetriolo. Sei proprio una puttana ‘
‘ vero? ‘ dissi
Francesca prese in mano l’ortaggio e iniziò a muoverlo
‘ mmm è pure bello grosso ‘ ‘
Nostra madre si piegò sul lavandino
‘ ti piace farti scopare con un cetriolo vero? ‘
Mi misi in ginocchio alle spalle di Francesca e iniziai a leccarle la figa e il culo
La mamma si girò
‘ e a te piace farti leccare la passerina da tuo fratello vero? ‘ le disse e la baciò in bocca
La mamma alzò la gonna della figlia e le aprì il sedere in modo che potessi leccare meglio
Le infilai la lingua nel culo e le massaggiai il clitoride
Francesca iniziò ad ansimare per l’eccitazione
‘ che puttanella ‘ le disse la mamma ‘ forse questo dovresti prenderlo tu ‘
Nostra madre si tirò fuori dalla figa il cetriolo e lo infilò nella bocca spalancata della figlia
‘ è troppo per la tua boccuccia d’oro da piccola pompinara? Facciamo a metà che t’insegno io ‘
Prese in bocca l’altra estremità e se ne infilò in gola più di metà succhiandolo rumorosamente
‘ ed io sarei la pompinara? ‘ le rispose Franci sputando l’ortaggio ‘ quanti cazzi hai ingoiato per essere così troia? ‘
La mamma si tirò fuori dalla bocca il cetriolo e se lo mise in mezzo ai seni
‘ porta rispetto per tua madre, puttanella ‘ le rispose
Afferrò la figlia per i capelli e la costrinse a mettersi in bocca il cetriolo e a infilare la faccia in mezzo alle sue tette
Approfittando del fatto che la mia sorellina era piegata nella scollatura della mamma, mi rialzai e gettai da parte i pantaloni puntando l’uccello sul suo buchino
La mamma la tirò su. Un filo di saliva colava dalle sue labbra fino alla punta dell’ortaggio
‘ scommetto che hai voglia di farti inculare ‘ le disse ‘ beh dovrai tenertela perché quel bel cazzo me lo godo io ‘
Spinse da parte la figlia e afferrò il mio uccello
La fermai
‘ prima però ‘ ‘
Le togliemmo il vestito, le mutande e il reggiseno e le rimettemmo addosso il grembiule
‘ adesso sì che ti riconosco, vestita da puttana ‘ le disse Francesca togliendosi la gonna
‘ toh ‘ le disse la mamma dandole il cetriolo ‘ goditelo mentre mi scopo tuo fratello ‘
‘ sono sicura che imparerò qualcosa guardandoti fare la troia, mamma ‘ disse lei sarcasticamente
Nostra madre si mise a quattro zampe sul pavimento ed io mi misi dietro di lei
‘ oh, che bella figa aperta che hai, mamma ‘ dissi ed entrai
La mamma si abbassò sui gomiti
‘ sbattimelo fino in fondo ‘ mi disse ‘ fai godere la tua mammina, porco ‘
La accontentai
Mi aggrappai alle sue tettone sotto il grembiule e le trivellai la figa
Francesca intanto si era seduta contro la dispensa a gambe aperte e si rigirava il cetriolo nella figa
‘ te la godi? ‘ mi disse ‘ per quella figa da troia è passata talmente tanta gente che sembra la piazza del mercato ‘
‘ tutta ‘ oh ‘ invidia ‘ le rispose la mamma aprendo ancora di più le gambe
Le aprii ancora di più la passera con le mani
‘ più in fondo ‘ ah ‘ spaccami in due ‘ oh ‘ porco ‘ mi disse la mamma
Francesca si alzò in piedi e si mise a cavallo della mamma con la faccia sopra il suo sedere
Io colsi la palla al balzo e le infilai il cazzo in bocca
Lei lo mandò giù per dove riusciva ad infilarlo e leccò il resto
Lo rimisi dentro
‘ mmh è bagnatissima ‘ disse mia sorella armeggiando con il grilletto della mamma
‘ anche tu ‘ ah ‘ sento la tua broda che ‘ ah ‘ mi cola giù per il collo ‘ le rispose la madre
Guardai bene. Effettivamente la schiena della mamma era bagnata
‘ sai una cosa mamma? ‘ le disse sua figlia ‘ un solo cazzo nella figa non credo sia abbastanza per una puttana come te ‘ prese il cetriolo e glielo infilò nel culo
Rigirai la mamma sulla schiena e le aprii ancora di più le gambe e lei aumentò i gemiti
Franci le si sedette sulla pancia e le tirò fuori i seni da sotto il grembiule e se ne riempì le mani
‘ ma che belle tettone che hai, mamma ‘
Le tirò i capezzoli mentre lei veniva gemendo forte
‘ eh adesso che la mamma si è goduta il tuo cazzo tocca a me ‘ mi disse
La misi a novanta sul tavolo della cucina
‘ e ora la mia bella sorellina si farà spaccare il sederino dal cazzo del suo fratellone ‘ le dissi in un orecchio
– la sorellina non aspetta altro ‘ mi rispose
La mamma mi aiutò a bagnarle lo sfintere con i succhi della sua figa
‘ ma che culo tutto rotto ‘ le disse ‘ quante volte ti sei fatta sfondare, puttanella? ‘
‘ sempre meno di te ‘ le rispose
Le infilai il cazzo nel culo
‘ oh beh allora una volta di più non conta ‘ dissi
‘ no tanto è abituata a farsi inculare da suo fratello, la puttanella ‘ concordò la mamma
‘ mh ‘ ah ‘ sì ‘ ansimò Francesca
‘ e pensare che una volta era una candida bambina, poi ci ha preso gusto e guardala adesso, con il sedere spaccato ‘ disse la mamma
‘ senti, prendi il cetriolo e ‘ ah ‘ vai a farti fottere ‘ le rispose Franci
‘ no, ho un idea migliore ‘
Nostra madre si sedette sul tavolo, alzò l’orlo del grembiule e prese Franci per i capelli affondandole la faccia nella figa appena scopata
‘ lecca bene puttanella ‘
A dispetto di quello che diceva la mamma il culo di Francesca era ancora bello stretto
‘ mh ‘ dai a me non sembra così spanata ‘ dissi spingendo in fondo il cazzo
Franci tirò fuori la bocca dalla figa della madre
‘ e allora aprimelo di più ‘ disse e si rimise a leccare
‘ mmh ‘ la nostra bambina ci prende proprio gusto a farsi ingroppare da quei porci dei suoi fratelli ‘ disse la mamma
‘ e da quel porcone di mio padre ‘ chiarì lei orgogliosamente ‘ ieri sera ‘ mh ‘ mi ha inculato di fianco a te mentre ‘ mh ‘ dormivi ‘
La mamma la spinse con forza sulla sua figa
‘ godi, puttanella ‘
Aprii le chiappette d’oro di Francesca fino al massimo e la sfondai tutta
Dalla figa della mamma venivano mugolii di piacere
‘ adesso ‘ oh ‘ vengo ‘ annunciai
Subito tutte e due si gettarono sul mio cazzo strappandoselo di bocca a vicenda
Quando venni la mamma se lo stava per infilare in bocca così i primi schizzi le atterrarono sulla faccia
Mentre lei succhiava quello che restava Francesca le leccò via lo sperma dalla faccia
‘ ti piace, Franci? ‘ le chiese la mamma
‘ è buonissimo ‘ rispose lei ingoiando tutta contenta
La mamma tornò a cucinare con addosso solo il grembiule mentre Franci si mise a mangiare una banana guardandomi con l’aria da piccola zoccola
Ah, la famiglia ‘
Un giorno camminavo in giardino verso la nostra serra. Stavo andando a vedere se mia madre aveva bisogno di un aiuto. In realtà avevo in programma di offrirle qualcos’altro. Era da un po’ che non facevo sesso e lei quel giorno durante il pranzo sembrava che mi dicesse scopami, mettendo in mostra sotto il mio naso la sua scollatura o appoggiandosi ‘accidentalmente’ su di me con il sedere.
Entrai nel caldo umido della serra. Mia madre stava rovistando in un baule. La posizione le faceva mettere in mostra gli slip fuori dai jeans.
– vieni qui a darmi una mano ‘ mi disse senza cambiare posizione
Mi avvicinai e le palpai il sedere
– non hai specificato dove la volevi la mano ‘ le dissi
– ma pensi sempre e solo al sesso? ‘ mi rispose sempre stando ferma
– dovresti ringraziarmi ‘ le dissi fingendomi offeso ‘ potevo sfogarmi su due passerine giovani e invece vengo a soddisfare le tue voglie ‘
– che gentile ‘
Si slacciò i pantaloni e io glieli tirai giù fino alle caviglie. Lei si tirò in piedi e se ne liberò con un calcio
Mi baciò mentre io infilavo le mani nelle sue mutande e le stringevo le chiappe. Mi strinse a sé, facendomi sentire bene il suo seno contro il mio petto.
Le abbassai gli slip fino a mezza coscia
– sei tutta bagnata ‘ le dissi strofinandole un dito sulla figa
– come mi volevi, no? ‘ mi rispose abbassando la zip della felpa ‘ e scommetto che vuoi anche queste ‘
Sotto la felpa la porca non aveva ne maglietta ne reggiseno.
– sono la passione di tutti. Belle grosse e morbide ‘ –
Afferrai una tetta e iniziai a succhiare
– oh ‘ si ‘ fai godere la tua mamma ‘ mi incitò
Io tenevo un seno in ciascuna mano e mi dedicavo prima ad uno e poi all’altro.
Le gambe di mia madre iniziarono a tremare, così la spinsi su una pila di sacchi di terriccio
Mi fermai un attimo a guardarla
– ecco, brava. Tutti vorrebbero una mamma così, a gambe aperte e con la figa gocciolante ‘
Mi tolsi mutande e pantaloni
– e le mamme vorrebbero tutte figli così, con il cazzo duro e pronti a soddisfarle. Dai vieni qui e scopami ‘
Mi misi in posizione ed entrai. La presi per le gambe e iniziai a sbattermela
– dai ‘ più a fondo ‘ ansimò
– bella porcona ‘ le dissi amorevolmente
– ah ‘ fammi sentire come sfondi la tua mammina ‘
Le affondai il cazzo più in profondità nella figa. Lei si aggrappò ai sacchi gemendo
– oh ‘ sì! Sei il mio bel figlio porco? Ah ‘ Dimmi che andresti avanti tutto il pomeriggio –
– ti scoperei tutto il giorno e ti inculerei tutta la notte ‘ oh ‘
Mi avvolse le gambe attorno alla vita e mi tirò in mezzo alle sue tette
– sì, tesoro ‘ ah ‘ fammi urlare ‘ ah ‘ –
Le strizzai i capezzoli e soffocai il suo urlo con un bacio in bocca
– la mia mamma zoccola ‘ oh ‘ godi porca! ‘
– sì ‘ ah ‘ vengo ‘ ah ‘ sì, sìì, sììì ‘ aaahh ‘ –
Mi diede un ultima stretta con le gambe e poi si rilassò
– ah, ci voleva ‘ disse riprendendo fiato e asciugandosi il sudore dalla fronte
Mi tirai su facendomi una sega
– la signora gradisce un po’ di sborra? ‘ le chiesi
– mmh, certo ‘ mi rispose
Le scaricai il cazzo sulla lingua tesa
– e adesso ingoia, porcona ‘
Mia madre mandò giù tutto senza fare una piega e mi ripulì tranquillamente.
Mi rivestii e feci per tornare in casa ma lei mi bloccò
– senti già che sei qui e hai due spalle forti porta quel sacco nero fuori dal cancello ‘
Bene, una scarpinata nella nebbia con spazzatura al seguito è il degno coronamento di qualsiasi rapporto sessuale, davvero.
Una sera me ne stavo tranquillamente a leggere in camera mia quando sentii dei passi felpati in corridoio
Normalmente uno penserebbe che, vista l’ora tarda, chi andava in giro non voleva svegliare tutta la casa, ma la mia famiglia è un po’ particolare e mi si accese subito l’antenna radar
Quando misi il naso fuori dalla camera Alice mi fece segno di venire con lei in silenzio. Aveva sentito dei rumori sospetti provenire dalla camera dei nostri genitori e da buona porcellina stava andando a controllare
Come al solito mamma e papà non si erano preoccupati di chiudere la porta della loro stanza ne di spegnere tutte le luci
Alice si mise contro lo stipite a spiare nostro padre che leccava la figa della moglie con aria molto interessata
Io invece mi appoggiai a mia sorella, essendo più interessato al suo bel corpo piuttosto che a guardare dentro la camera
Da un po’ di tempo aveva smesso di usare il pigiama a letto preferendo una camicia da notte attillata che al suo meglio riusciva a coprirla fino a mezza coscia. Ovviamente ogni volta che le gambe si muovevano indipendentemente tendeva a salirle intorno alla vita.
Mentre la mamma sul letto se la prendeva comoda gemendo piano io infilai una mano in mezzo alle gambe di Alice arrivando alla fessura. Come tutte le volte che facevamo queste cose era bagnatissima. Le diedi un bacio sul collo e iniziai a masturbarla. Lei mi prese in mano il cazzo
– mmh, guarda come godono ‘ disse lei a voce forse un po’ troppo alta
Papà tirò fuori la faccia dalle gambe della mamma
– chi c’è? ‘ chiese
– siamo nei guai. Ci hanno scoperto ‘ mi sussurrò Alice tutta contenta
Papà si alzò in piedi
– venite dentro forza ‘ ci ordinò
Entrammo così come eravamo. Io con le mutande a mezza coscia e mia sorella con la camicia da notte sopra l’ombelico
Lei si piazzò davanti a papà con un aria da bambina colpevole e gli occhi fissi sul suo cazzo in tiro. Io rimasi un po’ indietro dividendo la mia attenzione tra il sederino invitante della mia gemella e la figa aperta e gocciolante di nostra madre
– abbiamo sentito dei rumori e ci siamo incuriositi ‘ disse Alice mordicchiandosi l’unghia del pollice ‘ so che non dovevamo rimanere a spiarvi ‘ –
Nostro padre si finse arrabbiato
– vi piace guardare? E allora guarderete. Guarderete e basta ‘ ci indicò di sederci sul pavimento e tornò sul lettone.
La mamma aveva già afferrato il gioco e si sedette sul bordo spalancando le cosce davanti a noi per mostrarci bene con quanto gusto papà la sditalinava. Si prese un seno e si succhiò un capezzolo guardandoci con quella sua aria da troia.
In breve mi ritrovai a praticare un attività che avevo messo da un bel po’ nel cassetto. Ma farsi una sega è come andare in bicicletta anche se ci misi un po’ a ritrovare il ritmo. Di fianco a me Alice non aveva problemi. Masturbarsi con o senza oggetti era l’unico passatempo delle mie sorelle quando la loro madre affamata di cazzi le lasciava a bocca asciutta.
La mamma si godeva i delicato massaggio alla sua bella figa (che stava pure grondando niente male) appoggiandosi all’indietro ma papà aveva fretta di impallinarle la passerotta. Si sedette accanto a lei sul bordo del lettone e se la tirò sopra. Mentre lui le teneva aperte le gambe lei ci sorrideva mentre pensosamente decideva quale orifizio farsi aprire
– che dite bambini? Dovrei farmi inculare? O magari questo cazzo mi donerebbe di più nella figa? ‘ ci chiese sbattacchiandosi l’asta del marito sul clitoride
– la figa sempre la scelta migliore mamma ‘ le dissi ‘ fattela riempire e siete tutti contenti –
– macchè ‘ rispose Alice ‘ fatti sfondare il culo che godi di più ‘
– dai Angela ascolta tua figlia che di inculate se ne intende ‘ disse papà passandole il lubrificante. Lei se lo mise sulle mani e con una lo spalmò sul cazzo del marito e con l’altra nel suo buchino
– hai visto che i miei consigli sono i migliori? ‘ mi disse Alice
– sei una zoccola ‘ le risposi passandole una mano sulla coscia
– ehi giù le mani! Siete in punizione ‘ disse nostro padre
Ci allontanammo a malincuore e riprendemmo a masturbarci guardando i nostri genitori scopare. Ogni tanto davo un occhiata per vedere a che punto era mia sorella.
Alice si appoggiava all’indietro su una mano e con l’altra si sditalinava mostrando bene a papà in che stato era la patatina della sua adorata figlia
– dai mamma spalanca di più le gambe che non vediamo ‘ dissi
– mmh ‘ vi piace vero? Mmh ‘ dai Giovanni fagli vedere come ‘ mmh ‘ si fa a scopare una ‘ ah ‘ troia ‘ disse la mamma
– adesso ti apro in due troia ‘ le disse papà ficcandole il cazzo più profondamente nel culo
Per tutta risposta la mamma girò la testa e iniziò a slinguarsi il marito
Mentre i nostri genitori erano occupati io e la mia porca gemella ci avvicinammo lentamente e iniziammo anche noi a baciarci mentre ci masturbavamo
Dopo poco la mano di mia sorella passò sul mio cazzo e per ringraziarla le infilai due dita nella figa
– ehi vi abbiamo detto qualcosa ‘ disse papà staccandosi a fatica dalla lingua della mamma
Alice si mise a cavalcioni sopra di me agitando il suo sederino verso i nostri genitori – venite a farci smettere allora ‘ disse
Nostro padre si mise a stantuffare la moglie con rinnovato vigore e a pizzicarle il clitoride per farla venire
– sì Giovanni ‘ ah ‘ sì adesso godo ‘ ah ‘ Giovanni ‘ ah ‘ non smettere ‘ aahhh ‘ urlò la mamma venendo mentre suo marito le sborrava nel culo
Dopodiché papà si alzò e afferrò Alice per un braccio e se la mise di traverso sulle ginocchia
– quando diciamo una cosa dovete ubbidire ‘ disse e iniziò a sculacciarla
Io feci per alzarmi ma il piede della mamma sulle mie palle me lo impedì
– occhio lì sotto se vuoi avere nipotini da scopare ‘ le dissi cercando di far finta di niente
– e allora stai giù ‘ mi disse
Quando mi sdraiai mia madre mi si sedette sul petto bloccandomi le braccia con le ginocchia
– per te ho una punizione migliore ‘ mi disse la zoccola
La sua figa gocciolante era a meno di una spanna dal mio naso
– la vuoi? ‘ mi chiese e si infilò dentro un dito poi me lo mise davanti alla bocca da leccare
Il mio cazzo stava per scoppiare ma se lo faceva sarei stato sfottuto a vita e lei lo sapeva e continuava ad agitarmi davanti la mercanzia
Fortunatamente quando pensavo di non poterne più papà decise che eravamo stati puniti abbastanza e che potevamo finalmente godere
Appena fui libero le parti si invertirono e fui io ad essere seduto sopra mia madre
– cosa fai? Vuoi forse violentare la tua amorevole mamma? ‘ mi chiese con finto orrore
– no voglio solo sborrarti in faccia ‘ le risposi infilando il cazzo tra le sue tette
Ormai ero arrivato al limite e l’avevo sorpassato già da un po’ così non ci volle più di un paio di secondi per scaricarle sulla faccia sul collo e in mezzo alle tette una buona quantità di sperma
Mia madre accettò tutto da brava troia
Intanto Alice si stava facendo mangiare la figa da papà ma come me non ci volle molto per venire stringendo la testa di nostro padre tra le cosce e quasi urlando di piacere ‘ aaahh ‘ sì papà ‘ ahhhh ‘ leccamela tutta ‘ ahhhaah ‘ no non mordermi lì ‘ ahhhh ‘ sì ‘ sì ‘ aaaaahhh –
Quando ebbe ripreso fiato i nostri genitori andarono nel loro bagno a ripulirsi mentre noi ce ne tornammo a letto
Mentre andavamo in camera mia incrociammo Francesca in corridoio senza dubbio svegliata dalle urla della mia gemellina
– e non mi chiamate? ‘ ci disse offesa
– stasera mamma e papà sono di cattivo umore ‘ rispose Alice mostrando alla sorella il suo sedere rosso
Ci infilammo nel mio letto e ci addormentammo abbracciati mentre Franci tentava di infilarsi in quello dei nostri genitori senza svegliarli
Almeno non subito

 

un giorno me ne stavo semi sdraiato sul divano a guardare pessima tv

la sera prima Francesca aveva insistito per farsi mettere a letto e c’era voluto tempo ed energie per farla addormentare

a colazione poi la mamma aveva deciso che “per cominciare bene la giornata occorreva essere scopata”  e per poter fare colazione avrei dovuto passare sul suo corpo anzi nel suo corpo (che vita eh?)

aggiungiamoci una dura giornata in università e capirete perché tentavo di non muovere un muscolo

alle sei tornò a casa mio padre che si prese una birra si allentò la cravatta e si spalmò sul divano con le mie stesse intenzioni

– chi c’è a casa? – mi chiese

– noi due – gli risposi – mamma è a lezione di yoga Marco a una partita di calcetto Franci dorme da un’amica e Alice non è ancora tornata dall’università –

– hm –

– veramente sono già tornata – disse Alice dietro di noi

– non si usa più salutare? – le risposi

– ti ho salutato ma tu eri troppo impegnato a rincretinirti con la tv –

Papà girò la testa per guardare la figlia

– ma scusa vai in università vestita così? –

Mi girai anch’io. Mia sorella indossava una gonnellina di jeans almeno 10 cm sotto il limite della decenza e un maglione con una zip che sembrava  scendere da sola per rivelare la maglietta scollata sottostante

– perché? –

– perché se avessi vent’anni interpreterei quella gonna come se mi invitassi a scoparti –

– cosa? – protestò Alice – non posso credere che un padre dica alla figlia queste cose –

Si sedette di fianco a lui e gli buttò le braccia al collo

– e comunque non era la mini l’invito a scoparmi ma quello che c’è sotto –

– e che cosa c’è sotto? –

– niente – gli sussurrò all’orecchio

La mano di papà scivolò sulla gamba di mia sorella e risalì fin sotto la minigonna

Alice arrossì leggermente quando le dita di papà constatarono la completa assenza di mutandine

– stai cercando di sedurre tuo padre? Dovrei proprio sculacciarti –

Alice arrossì si più quando le dita di papà le solleticarono zone sensibili

– perché? Sono solo una bambina che vuole bene al suo papà –

Le dita della bambina aprirono la lampo del suo papà

– che dolce che sei. Vieni qua tesoro –

Padre e figlia ognuno con le mani in mezzo alle gambe dell’altra si scambiarono un appassionato bacio a lingue intrecciate. I risucchi si sentivano a quasi due metri di distanza

Intanto io ero ancora in fase contemplativa. Certo lo spettacolo stava risvegliando il serpentone ma il resto del corpo era ancora addormentato

Mentre la temperatura saliva papà decise che era ora di togliersi la giacca e Alice che bisognava farla salire più in fretta

Mia sorella si staccò dalla bocca di nostro padre per infilarsi nella sua il paterno cazzo

– brava piccolina succhiamelo tutto … ah … si che brava che sei –

Papà vista la posizione distesa della figlia decise di tirarle su completamente la gonna e di stuzzicarle qualche posticino tra le sue natiche belle aperte

Quando un dito le forzò il culo Alice riprese fiato

– papà insomma! Cosa stai facendo? –

Papà le mise una mano sulla nuca e la rispinse verso il basso

– non parlare tesoro papà sa cosa fare –

Nostro padre infilò fino in fondo un dito e lo rigirò mentre Alice mugolava intorno al suo cazzo

– che bel sederino che ha mia figlia. Senti come stringe –

Alice si liberò

– no papà basta … –

– scusa ti faccio male? – le rispose papà con sincera preoccupazione

Sulla faccia di Alice apparve il suo mezzo sorriso da troia

– no è che le dita non mi bastano –

– ah ho capito. Mi sa che infondo sei proprio una bambina cattiva. E tu ai cosa succede alle bambine cattive? –

Alice si tolse maglione maglietta e reggiseno

– che il loro papà glielo mete nel culo? –

– proprio così ma non solo –

Mia sorella si sedette in braccio a nostro padre e si aprì per bene le chiappe mentre papà puntava il cazzo sul  suo buchino

– prima di tutto vanno inculate finché non camminano più diritte – continuò papà mentre entrava piano piano nella figlia – e intanto i padri succhiano per bene le loro tettine e poi quando le figlie hanno capito la lezione sborrano loro in faccia –

-ma papà io non sono così cattiva … nh … non mi merito una punizione così – protestò tuta contenta la mia sorellina

– come no ma se te la stai godendo – disse nostro padre dandole un buffetto sul sedere – anzi dopo ti scopo anche la gola finché non ti esce sperma dal naso –

Ora Alice aveva tutto il cazzo di papà nel culo e tentava si risalire ma lui la teneva giù per le braccia

– ma papà … –

– vorresti essere scopata? Vorresti godere? –

Nostro padre rigirò il cazzo dentro di lei provocandole un brivido

– si papà per favore … –

Papà scosse l testa e la tirò più giù

– riprova –

– mi dispiace di essere andata in giro con la figa al vento – disse Alice

Papà le permise di risalire

– e poi? –

– e poi mi dispiace di essere una troietta arrapata – rispose Alice prendendo nuovamente tutto il cazzo paterno nel culo

– questo mi va bene. Sei la troietta arrapata di papà –

– e della mamma – disse nostra madre entrando in sala e gettando in un angolo borsa e cappotto

– tesoro non è come sembra. Tua figlia sta subendo una meritata punizione –

La mamma andò da loro e a modi saluto baciò marito e figlia sulla bocca

– e cosa ha fatto il mio angioletto stavolta? – chiese

– sono andata in giro … oh …  senza mutandine … oh – rispose Alice

– allora te lo sei meritato di farti spaccare il culo –

La mamma andò a sedersi sul divano dove fingevo di dormire  si sbottonò i pantaloni e ci infilò dentro una mano godendosi lo spettacolo della figlia sodomizzata dal marito

– un giorno mi spiegherete perché si finisce sempre così in questa famiglia – dissi. Ormai il mio cazzo faceva un discreto bozzo

 – ma guarda chi si è svegliato –

Nostra madre si inginocchiò di fianco a me e mi infilò una mano nei pantaloni impugnando l’asta per farla diventare più dura

– guarda che è colpa tua se qui finisce sempre così – mi disse tra un bacio e l’altro

– e tu sei una complice – le risposi infilando la mia mano nei suoi pantaloni  

– mmh … mi piace essere complice –

Appena infilato la mano ed ero già fradicio fino al polso? Tanto valeva infilarle due dita nella figa cosa che feci subito

Lei smise di accarezzarmi il cazzo e iniziò ad impugnarlo

– hai intenzione di farmi venire nelle mutande? – le chiesi

bacio

– no e tu? –

bacio

– certo che sì e non una volta sola –

– avrei dovuto fare più figli – sospirò

Bacio

– si proprio. Immagina di essere scopata da otto ragazzi tutti i giorni –

– stanca ma mai soddisfatta –

– farebbero i turni per non farti dormire e certamente non avresti bisogno di mangiare –

– che bello. Vengo solo a pensarci –

Le tolsi la mano dalla figa

– dai vieni su che ti scopo –

Mentre nostra madre si toglieva i pantaloni buttai un occhio su mia sorella. La porcellina aveva già avuto un orgasmo e si preparava ad averne un altro messa lì a pecorina con nostro padre che la sditalinava. Papà per parte sua non aveva intenzione di uscire dal culo della figlia finché non avesse goduto anche lui

La mamma si tolse anche la maglietta e il reggiseno e si sdraiò completamente nuda su si me con le sue tettone che mi premevano sul petto.  Le aprii bene le gambe e poi risalii verso il sedere

– ti piace il culo della mamma vero?  Vorresti conciarmelo come quello di tua sorella? –

– voglio un’altra cosa – le dissi. Con le dita le allargai la figa e spinsi dentro il mio cazzo

– ooh … sì … è tutto il giorno che lo volevo – mi disse iniziando a muovere i fianchi

– ma se ti ho scopato stamattina –

– lo sai che se non lo faccio almeno tre volte al giorno non sono contenta –

– sei insaziabile –

– la tua mamma è … oh … una troia arrapata –

Intanto papà era arrivato al capolinea

– ohh … ci sono … ecco che arriva – ansimò nostro padre

– no … ah … aspetta … ancora un minuto … papà –

Papà smise di masturbare la figlia  e le spinse il suo cazzo più a fondo possibile nel culo prima di riempirla di sperma

– Ahh … è sempre un piacere – disse

– e io? – chiese Alice

– sai ci ho pensato. Non è una punizione se godi.  – detto questo se ne andò lasciando lì la figlia interdetta e insoddisfatta

– stronzo – gli gridò dietro mia sorella poi si sedette sul pavimento con due dita nella figa a guardare sua madre e suo fratello

– sì … dai … scopa la tua … ah … mammina … ah … falla godere … – mi ansimava la mamma nell’orecchio

– dai che ti piace … ah … con Alice che ti guarda –

– sì sì che mi … ah … piace – si girò verso mia sorella – guarda come devi fare … ah … con i figli … non devono … ah … solo volerti … ah … bene …  ma anche … oh … si … ah … ah … amarti … oh … sì dai!!! – gridò la mamma venendo inarcando la schiena all’indietro

Restò in quella posizione per qualche secondo respirando affannosamente e poi si  accasciò su di me

– mamma? – le dissi

– si amore? –

– ti è piaciuto? –

– certo –

-allora vorrei qualcosa in cambio –

– cosa? –

– voglio sborrarti in bocca –

– ti faccio un pompino con tutto l’amore di mamma – disse la mia maialissima madre gattonando all’ indietro. Feci cenno ad Alice e subito la mia orellina si sdraiò accanto a me

– non ti dispiace farne due porzioni vero? – dissi

– certo che no – rispose nostra madre

Alice teneva in mano il mio cazzo e io le tenevo aperte le grandi labbra in modo che la mamma facesse il suo lavoro. La zoccola alternava una leccata alla figa della figlia con una al mio cazzo. Una succhiatina alla mia cappella e una al clitoride di Alice. Il tutto mentre noi ci slinguavamo da bravi fratelli

– oh … mamma … piano … ah … facci venire … ah … insieme – disse Alice

– anche a … oh … sì  ci sono quasi … – dissi

Ci abbracciammo con le labbra incollate mentre nostra madre ci faceva venire succhiando letteralmente lo sperma fuori dal mio cazzo e contemporaneamente rigirando tre dita dentro Alice

Smettemmo di baciarci e riprendemmo a respirare

– mamma sei stata fantastica – le disse mia sorella

– si davvero hai una bocca d’oro – rincarai la dose

– mi fate arrossire – disse nostra madre – è che vi voglio bene –

– allora non ci ami? – chiese alice facendo la faccia triste

La mamma si alzò e diede una pacca sul sedere della figlia

– ma certo che vi amo. Venite a darvi una ripulita? –

– io credo che riprenderò a dormire visto che le mie notti sono dedicate ad altro – risposi

– e io resterò a far compagnia al mio fratello preferito – disse Alice

La mamma se ne andò e mia sorella si accoccolò contro di me e si addormentò all’istante.

 

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