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Racconti erotici sull'Incesto

voglia di cambiare

By 11 Luglio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

La barba dela mamma

Non sapro’ mai che cosa mi prese quel giorno. Non ero contenta, non mi sentivo bella, mio marito non mi trascurava ma…non mi cercava neanche troppo; i miei figli, Massimo e Diana, sembrava non avessero piu’ bisogno di me; a trentott’anni mi sentivo….vecchia. Svogliatamente mi infilai in bagno. Volevo crogiolarmi nell’acqua calda e non pensare a niente per un po’. Mi spogliai e il mio sguardo cadde sul mio corpo riflesso nello specchio. Non ero poi cosi’ male. La vita ancora snella, i fianchi larghi, un bel culone sodo. MI piaceva andare in bicicletta e mi aiutava a mantenermi in forma. Mi soppesai i seni. Ci volevano due mani per contenerli ed erano ancora belli elastici. Mi sfiorai i capezzoli e senttii un brivido lungo la schiena.
Guardai giu’, il folto cespuglio di pelo scuro che mi copriva tutto l’inguine, ecco cosa stonava. Passai le dita tra i peli a pettine, tirandoli per vederne la lunghezza. Non mi piacevano proprio. Mi ricordai quando da ragazzina avevo solo un ciuffetto di pelo sul pube e un po’ di peluria chiara intorno alla patatina. Ora c’era una foresta! Dovevo scostare il pelo con le mani per vedermi le labbra. Decisamente non mi piaceva. Era ora di tagliarselo. Sembrava che tutto il pelo del mio corpo si fosse concentrato la’. Ne avevo pochissimo sotto le ascelle, che mi rasavo, e le mie gambe erano belle lisce. Invidia delle amiche. Presi la forbice e cominciai a tagliare. Tagliai totto quello che potevo poi mi guardai allo specchio. Bruttissima, peggio di prima. Avrei dovuto rasarmi. Presi il rasoio di Franco, mio marito, schiuma da barba e specchio e mi sedetti nella vasca in un palmo di acqua tiepida. Mi sentivo eccitata come una ragazzina che faceva una marachella. Mi coprii tutta la fica di schiuma da barba. Non sapevo da dove cominciare. Col rasoio in mano cercavo di guardarmi allo specchi per vedere cosa facevo. KNOCK KNOCK!! Bussarono alla porta:
“Mamma, ci sei tu?” era Massimo “Dai che devo entrare!! Urgente !!!”
” Vieni pure, la porta e’ aperta, io sono nella vasca” avevamo molta confidenza. Non avevo neanche finito di parlare che era gia’ di fronte al water. Messo un po’ di sbieco in modo da coprirsi lo tiro’ fuori e comincio’ ad orinare..
“Aaahhh, non ce la facevo piu’, sei qui da un’ora…” se lo scrollo’, si rimise a posto e ando’ a lavarsi le mani. Fu allora che mi noto’.
“….che cosa stai facendo la’ con il rasoio?” Aveva un tono preoccupato. Risi.
“Niente di speciale, voglio solo cambiare look!”
” E cosa ti vuoi radere? Dove ce l’hai la barba?”
“Dove pensi che ce l’abbia?” ridendo mi indicai l’inguine coperto di schiuma.
“Sei proprio matta! Stai attenta a non tagliarti…” rise anche lui “….non vorrai andare in giro con la bernarda incerottata. Ridemmo assieme e poi, senza averla pensata mi usci’ di bocca:
“Massimo…ho bisogno che mi aiuti….!”
” Cosaaaa? Perche’ non lo chiedi alla Diana?”
” Perche’ non c’e’. Dai, tu ti fai la barba e sai usare questo coso meglio di me…!”
“Ma mamma…..come faccio a raderti …li’…!”
“Allo stesso modo che ti fai la barba. Con attenzione!” Dai, levati le scarpe e vieni qui! Forse e’ meglio se ti levi anche i pantaloni.”
“Ma guarda un po’ cosa mi tocca fare..!!” mugugnava mentre si spogliava ” radere la bernarda a mia madre…se lo racconto non mi crede nessuno!”
“Dai..!! E’ la prima volta che ti chiedo di fare qualcosa per me..Aspetta, passami lo sgabelletto.”
Fece come gli dissi e, rimasto in slip, entro’ anche lui nella vasca. Io mi sedetti sullo sgabello, le gambe aperte, appoggiata con la schiena al muro. Lui si inginocchio’ di fronte a me, il rasoio in una mano, l’altra non sapeva dove metterla. Ero ancora tutta coperta di schiuma e non mi rendevo realmente conto di quello che stavo facendo.
Lentamente, prima con timidezza, poi con piu’ confidenza, comincio’ a radermi. Concentrato, la lingua tra i denti, senpre piu’ rosso in faccia man mano che la mia fica si presentava, nuda e spalancata ai suoi occhi. Un languore che non provavo da tempo mi invase, un calore fortissimo concentrato nel basso ventre poi un a sensazione di liquefazione…Oddio mi stavo eccittando e ora ero addiritura gocciolante. La sue dita me la toccavano, spingevano, tiravano, un po’ di qua e un po’ di la’, tocchi leggeri che mi facevano fremere. Ancora un po e avrei goduto! Ma si fermo’.
“Ecco fatto!” disse rimirando la sua opera.
Presi la doccetta e me la sciacquai.
“No, guarda qui sotto, c’e’ ancora qualche pelo!” E gli mostrai un quadratino di pelle proprio sopra al buchetto tra le natiche. Mi spinsi ancora piu’ in avanti, allrgando ancora un pochino le gambe. I suoi occhi non si staccavano dalla mia fica spalancata, rosa, lucida di umori. Alzai gli occhi su di lui e allora lo vidi, allora mi resi conto di cosa sarebbe successo, allora inconsciamente decisi che avrei goduto di mio figlio.
Il suo slip era gonfio, teso al massimo e una chazza umida si allargava al suo apice….Oddio, anche lui era eccitato e, sopratutto si era eccitato per me…sua madre.
Di nuovo sentii le sue dita, il palmo della mano che mi pressava giusto sul grilletto che non mi ricordavo fosse mai stato tanto sensibile. Sentivo il mio cuore pulsare nel mio clitoride. Afferrai la sua mano, la strinsi forte contro di me, persa in un orgasmo folle che mi faceva spingere ritmicamente i miei lombi contro di lui. Venni col cuore in gola, un urlo di piacere bloccato dalla mancanza d’aria che mi era uscita dai polmoni col primo spasmo, strofinandomi la sua mano sulla fica in fiamme, mugolando fino a che ritrovai la parola. Ansando come dopo una lunga corsa riuscii a dirgli:
“Grazie tesoro, hai fatto proprio un bel lavoro! E mi hai fatto anche godere, sai…!!”
Lasciai la sua mano, era completamente impietrito. Allungai le mie mani verso i suoi slip rigonfi e li abbassai. Il suo cazzo, anche lui impietrito, mi sobbalzo’ davanti agli occhi, la cappella tumescente, di un colore quasi porporeo. Lo afferrai dolcemente spingendo la pelle verso l’alto per poi tirarla di nuovo in basso.
“Mamma……”
“Zitto caro! Adesso la mamma ti fara’ godere…..shhhhhhh….godi tesoro, fammi vedere come godi anche tu.”
Con l’altra mano gli raccolsi le palle, dure e piene, aumentando leggermente il ritmo della mano che lo masturbava…..Oddio, stavo masturbando mio figlio. Lo sentii irrigidirsi.
“Mamma….mammmmm…..aaaa..!!”
“Si caro…..si…si…dai…siiiiiii…..ecco, si, oh….oohh….siiiiii…!!”
“Mammmmaaaaaaaa….!!
Il suo primo fiotto mi colpi’ in pieno viso seguito da altri che posarono sui miei seni, sul mio ventre, dappertutto.
” Si, caro, si, godi….hai visto che la mamma ti ha fatto godere…..siii, cosi’, ….tutta…spruzzala tutta…bravo..si…..si!!!
Accompagnandolo con la mano gli feci spremere le ultime gocce, poi mi abbassai e gli diedi un bacio sulla cappella ed infine mi alzai. Finalmente ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere, una risata liberatrice che diceva che andava tutto bene che di sicuro non avevo perso il suo amore, il suo rispetto.
“Sara’ meglio che ci diamo una sciacquata!” dissi.
“Eh si, mammina.! Mi sembra di averti un po’ imbrattata!” mi diede un leggero bacio sulle labbra. “Grazie…” mi disse “….e’ stato bellissimo!” e mi abbraccio fortissimamente. Avrei voluto saltargli adosso e scoparmelo li’, nella vasca, sentire il suo uccello duro entrarmi sin nel piu’ profondo, ma non era questo il momento. A malincuore aprii l’acqua e giocando uno con l’altro, esplorandoci con le mani, baciandoci come fidanzatini, riuscimmo a rimetterci in sesto. Uscendo dalla vasca il suo cazzo duro mi sfioro’ le chiappe dandomi nuovi brividi di desiderio. Mi girai e gli diedi un colpetto con le dita, facendolo oscillare.
“Piu’ tardi” gli dissi. Ero in ritardo con la cena. La mente amdo’ a mio marito. Chissa’ se gli sarebbe piaciuta la mia fica implume e vogliosa, vogliosa come non lo era mai stata.
La serata passo’ normale, sarebbe stata anche noiosa se non ci fossero state le occhiate complici con Massimo e i fremiti continui che mi dava ogni soffio d’aria sotto il vestito. Non mi ero messa biancheria.
Per fortuna che Franco non trovo’ niente di interessante in tv e se ne ando’ in camera. Diana stava gia’ dormendo e anche Massimo, malinconicamente, decise di andarsene a letto. Aspettai qualche minuto e lo seguii. Accesi la luce in bagno, chiusi la porta, ma io entrai nella stanza di Massimo. Mi accolse con un sorriso che mi riscaldo’ il cuore. Il resto era anche troppo caldo.
“Mamm…”
“Shhhh!!” lo inteuppi facendogli segno di star zitto. “Non volevi mica che ti mandassi a dormire con la voglia!” gli sussurai facendolo stendere e sollevando il lenzuolo. Eccola li’ la mia preda. Era ancora a riposo ma dava gia’ segni di risveglio. Lo accarezzai e lo sentii indurirsi tra le mie mani. Era tutto il giorno che volevo farlo. Abbassai la testa e lo presi tra le labbra. Un mugolio di piacere mi accolse e le sue mani si appoggiarono sulle mie spalle. Con una mano gli accarezzavo e massaggiavo le palle; con l’altra lo tenevo saldo, la pelle tesa in basso per lasciare la sua cappella in preda alla mia bocca famelica. Lo succhiavo avidamente, ogni tanto gli davo un morsetto che lo faceva sussultare. Non avevo tempo per le leccatine. Volevo la sua sborra, subito. Ne avevo bisogno. Succhiavo veloce, con forza, le labbra strette intorno alsuo cazzo duro, la punta arrivava a toccarmi l’ugola. La stretta delle sue mani si fece piu’ forte e con un urlo a stento trasformato in un mugolio mi scarico’ in gola tutto il contenuto delle sue giovani palle. Inghiottii tutto e continuai a succhiare fino a spemerne l’ultima goccia. Poi mi alzai, gli diedi un bacio col suo sapore sulle labbra e uscii.
“Buona notte caro…sogni d’oro” gli sussurai con un’ultima carezza.
Andai davvero in bagno stavolta e poi, finalmente, in camera. Ora avevo un grande bisogno di essere scopata.
“Franco, tesoro…ho una sorpresa per te!!” chiocciai entrando.

Il seguito alla prossima puntata……

Gianni e Dory

Scriveteci a: thorex56@hotmail.com

Critiche, consigli e spunti per nuovi racconti. Scriveteci…….!!

La barba della figlia

Sdraiato sul letto, con indosso solo i pantaloni del pigiama, Franco abbasso’ il libro che stava leggendo.
“Che…”
“Zitto! Chiudi gli occhi e promettimi di non guardare!”
“Ma cosa….”
“Franco! Ti prego amore, fai il bravo e chiudi gli occhi. Vedrai che ti piacera’ la sorpresa!”
Avevo il cuore che mi batteva forte. Si che gli sarebbe piaciuta, ripetevo a me stessa. Una volta gli piaceva leccarmela… ora era solo un po’ che non lo faceva piu’ ed io, in verita’, non glielo avevo mai chiesto. Ora tutto era cambiato, io ero cambiata, lui doveva cambiare con me. Dio ti prego.. gli deve piacere! Con uno sbuffo mi accontento’. Controllando che non aprisse gli occhi, mi levai il vestito. Sotto ero gia’ nuda.
“Non guardare eh! Ancora un attimo.”
Salii sul letto mettendomi in piedi sopra di lui, il viso rivolto verso i suoi piedi. Mi accucciai sul suo volto…
“Ta da…! Sorpresa…!!”
“Che…….. Sonia…..”
“Ti piace il mio nuovo look?”
” Sonia…io..”
“Non dire niente Franco…!”
Non disse piu’ niente. Le sue mani mi afferrarono e mi abbassarono sulla sua bocca. Incomincio’ a leccarmi con forza, un po’ ruvidamente, ma sii,
….gli piaceva..! Dentro il suo pigiama qualcosa si stava muovendo, qualcosa di scuro faceva capolino dall’apertura. Gemetti di piacere ed allungai una mano per accarezzarlo. Gemevo e toccavo, mugolavo e stringevo, godevo e segavo. Ora era tutto dritto e duro. Lo volevo. Ebbi un piccolo orgasmo. Tentai di alzarmi, ma mi teneva forte.
“Lasciami… adesso ti voglio, voglio scoparti!” Mi mollo’ e io cambiai lato. Tenendolo puntato in alto con la mano, mi ci impalai sopra lentamente. Oddio com’era bello!! Quando lo sentii tutto dentro, levai la mano, cominciai a muovermi, aprii gli occhi e lo guardai. La sua faccia era tutta bagnata dei miei succhi. Nei suoi occhi leggevo piacere, curiosita’, amore e forse, un pizzico di paura. Pensava che fossi diventata matta? Mi abbassai sulle sue labbra, sempre muovendomi sopra di lui e lo baciai. Mi erano sempre piacuiti i suoi baci. Mi ero innamorata dei suoi baci. Mi facevano sciogliere. Anche adesso sentii la tensione calare, l’arrivo del piacere impellente che non si poteva piu’ negare, ritardare. Aumentai il ritmo, ogni volta che la sua cappella arrivava a sfiorarmi l’utero sentivo un forte brivido. Il mio clitoride era continuamente stimolato dalla frizione contro il suo pube. Incomincio’ a mugolare anche lui, la sua bocca sempre contro la mia, le nostre lingue avvinghiate. Ancora un colpetto, anocora uno, ancora……
“Oooohh… Franco…Franco, godo….vengo amore…vengo…siiiiiiiiiiii…!”
“Anch’io tesoro…..aaagghhh…vengo,…vengo an…..eccccoooooo…!!
Lo sentii gonfiarsi dentro di me, tra uno spasmo e l’altro del mio orgasmo e il suo seme caldo riempirmi. Mi accasciai su di lui tremando, baciandolo ancora.
“Ti amo, ti amo!” sussurravo
“Ti amo anchio!” rspondeva lui tra le mie labbra.
Restammo cosi’ qualche secondo e poi mi stesi al suo fianco, la mia testa sul suo petto, le mie dita che giocavano con i suoi peli fradici. Lui mi accarezzava la testa dolcemente.
” E’ stato bellissimo Sonia…era tanto che non lo facevamo cosi’….!”
“Allora ti e’ piaciuta la mia patatina rasata?”
“Solo a pensarci mi viene voglia di leccartela di nuovo”
“Adesso e’ tutta piena della tua crema!”
“Allora e’ ancora piu’ buona!”
“No, aspetta, non muoverti…..devo dirti una cosa..” Ora o mai piu’!! La mia mano passo’ a titillargli l’uccello addormentato.
“Sai…oggi pomeriggio…ero in bagno, avevo deciso di rasarmi e….e’ entrato Massimo…….doveva fare pipi’….e allora…”
“E allora….?”
“…alllora mi sono fatta aiutare….da lui…!!”
“Ti sei fatta aiutare da tuo figlio a rasarti la bernarda….!!” si mise a ridere. “Immagino che faccia a fatto……Massimo…!!”
“Beh…si, ho dovuto insistere un attimino ma poi mi ha aiutata. Solo che…”
“Che…dai non farti levare le parole di bocca!”
“Oddio Franco… non so come dirlo…. avevo la sua mano sulla fichetta che era cosi’ sensibile dopo la rasatura……oddio Franco…sono venuta, .. gli sono venuta in mano….. a mio figlio…!
L’uccellino addormentato comincio’ a dar segno di risvegliarsi.
“Ma…ma Sonia come… e lui?”
“Beh…sai…..lui si e’ un po eccitato…..!”
“E lo credo….!! Te ne stavi li’ con la fica in mostra e per di piu’ gliel’hai fatta in mano…..!”
“Lo so tesoro….e’ tutta colpa mia…ma non ho saputo resistere….ero cosi’ eccitata e lui anche…..il mio bambino……!”
L’uccello era ormai del tutto sveglio e stava sollevando la testa….
“Oh Franco……, era cosi’ duro,…..non ho resisitito, non ho neanche pensato….gli ho fatto una sega……!” Ora era ben duro nella mia mano e non accennava a smettere di accarezzarmi la testa. Stava andando come avevo pensato.
“Sonia…tesoro….che cosa hai fatto..! E’ tuo figlio….capisco la situazione ma …… tuo figlio…!! E lui… come l’ha presa… mi sembrava un po’ strano stasera.”
“Lui….Massimo era un pochino imbarazzato all’inizio, ma poi….avresti dovuto vedere che spruzzata….!!!” Cominciai a segare il suo uccellone duro. Non credo che ci sia un uomo al mondo capace di arrabbiarsi con te mentre giochi col suo cazzo duro.
“Sonia…..Sonia…non so che dire, mi sembra una cosa cosi’.. cosi’.. grande….. un peccato mortale…. e tu… cosa senti?
“Io mi sento in colpa…. ma allo stesso momento mi eccita talmente…. e Massimo…. Massimo non credo che ne soffra, anzi…….” continuavo a segarlo.
” Stasera, prima di venire a letto…….” adesso ci voleva una piccola bugia. “… sono andata a dargli la buona notte e lui era li’ che….. se lo menava sotto il lenzuolo. “Massimo…cosa stai facendo?” gli chiesi e lui: “scusa mamma, stavo pensando a te, oggi, e allora…!”
“Capisci Franco… lui era ancora eccitato, pensava a me mentre…. se lo menava…..e io….io…..ho alzato il lenzulo e…..gli ho fatto…un pompino!!”
Il suo cazzo diede come una forte pulsazione.
” Sonia…!! Ma…ma tu…… e’ incredibile che…..”
“Oddio Franco…. non ho saputo resistere! Io … era come se stessi guardando un’altra….. era cosi’ duro e bello…. ho dovuto….!!!” e presi in bocca il suo di cazzo!
“Ohhhh, Sonia…….Sonia cara…….”
Succhiavo avidamente, facendomelo entrare in bocca il piu’ possibile. Erano anni che non glielo succhiavo. Mi ero scordata com’era buono!
Lo sentivo gonfiarsi sempre di piu’ nella mia bocca. La sua mano che continuava ad accarezzarmi la testa, l’altra che si aggrappava al lenzuolo. Vedevo le dita dei suoi piedi contrarsi per il piacere. Presi a massaggiargli le palle, un dito che si intrufolava a cercare il suo buchino.
“Sonia….ooooohhhh Sonia! Mi stai succhiando l’anima….. non ce…la fa…ccio……. Sonia….vengo…….” mi scarico’ tutto il suo sugo in bocca. Non riuscii ad inghiottirlo tutto e alcune gocce mi colarono dalla bocca. Dopo averlo prosciugato alzai la testa e lo guardai. Lui mi sorrise
“E allora..dove’e’ la mia tartina farcita alla crema?”
“Te l’ho tenuta in caldo…” risposi offrendogli la mia fichetta da leccare.
Aveva funzionato. C’ero riuscita. Ancora un piccolo passo…..
Me la lecco’ per benino, prima tutt’attorno per poi succhiarsi tutto il suo sugo che ancora colava meschiato ai miei. Ora ero io che gli accarezzavo la testa sussurrandogli incitamenti e piccole sozzerie. Quando sentii l’orgasmo crescere gli dissi quello che veramente volevo.
“Oooohhh siii, caroo, succhiamela tutta….mi fai venire ….. Franco …sai..
prima….mentre scopavamo…oooohooo….. avrei voluto …… che Massimo.
…..oooohhhhh…siiiii….che Massimo fosse li’ …… con noi……!!!” Mi morse il grilletto, l’ultima goccia che mi lancio’ oltre la china.
“…godooooooo siii, carooooo…… siiiiiiiiiiii!”
Si risollevo’ e stesosi vicino a me cominciammo a baciarci, i nostri sapori meschiati sulle nostre labbra.
“Allora….” disse poi lui dolcemente “…. se proprio lo vuoi, dovremmo invitarlo…! Che ne dici?”
“Ti amo….tanto….!” e ci addormentammo abbracciati.

Al mattino mi svegliai da sola. Oddio, era tardi! Mi infilai una vestaglietta e corsi di la’. Franco, che tesoro, mi aveva lasciato dormire e preparato lui la colazione per Massimo. Erano gia’ usciti. Nadia era in bagno. Lei aveva lezione piu’ tardi. Mi sedetti a bere un po’ di caffe’. Nadia entro’ e mi guardo’, gia’ pronta a uscire.
” Tutto a posto mamma?”
“Si tesoro, sono solo un po’ stravolta… mi sono svergliata tardi!”
” Per forza sei stravolta! Da come ci avete dato dentro ieri sera…….era un po’ che non lo facevate eh?”
“Nadia….cosa dici….davvero ci hai sentiti…..?”
“Mamma…..mi hai svegliata almeno un paio di volte…eri proprio assatanata! E poi ero io che non riuscivo piu’ a dormire. Avete recuperato un po di arretrati eh?”
“Tesoro…mi dispiace tanto….ma ieri e’…mmmm… successo qualcosa… e io…”
“Ho capito….hai visto qualcosa che ti ha stimolato la vecchia….bacino, devo andare!”
“Si cara….. oggi quando torni ti racconto……” Un’altra tessera, del puzzle che prendeva forma nella mia testa, stava per essere collocata. Un brivido di eccitazione mi scese per la schiena. Diana usci’ ed io andai in bagno dove, sdraiata nell’acqua calda e profumata, mi masturbai a lungo rivivendo il giorno prima. Meno male che non dovevo andare a lavorare. Il bello della casalinga e’ che puoi gestirti da sola, ed io ero stata, fino a ieri, una brava donnina di casa. In cosa mi stavo trasformando?

Il tempo volo’. Nessuno veniva a casa per pranzo ed io mi preparai una deliziosa insalatina. Diana sarebbe arrivata verso le tre e Massimo verso sera. Aveva il pomeriggio sportivo. E Franco non fino a cena, sempre che non succedesse qualcosa. Mio marito e’ ingegnere e nei cantieri, ne succede sempre una. Canticchiando e rimuginando, covando l’eccitazione che ancora mi riscaldava l’inguine, non mi accorsi del tempo che passava.
“Mamma…sono a casa…!”
“Se arrivata presto oggi. Non ti aspettavo ancora!”
“Invece di perdere del tempo con la Silvia, ho pensato di venire a sentire cosa mi racconti. Ci ho pensato tutta la mattina….sono troppo curiosa!!”
Con mia figlia avevo un rapporto bellissimo, ora volevo renderlo ancora piu’ bello. La invitai a sedersi con me, sul divano. Lei acchiappo’ al volo un’aranciata, calcio’ via le scarpe e si accuccio’ vicino a me, guardandomi con i suoi occhioni scuri, incuriositi. Feci finta di essere imbarazzata mentre nel mio stomaco le farfalline cominciavano a sbattere le loro alucce.
“Sai…ieri, non so perche’, mi e’ venuta voglia di cambiare, cosi’ improvvisamente……”
“Normale per noi donne!”
“… ma io volevo essere piu’….piu’ amata, desiderata….”
“Cosa ti hapreso? Una crisi mistica di mezz’eta’? Lo sai che ti vogliamo tutti bene…”
“Diana..non mi interrompere sempre! Le domande dopo! Insomma, in poche parole ho deciso di radermi la micia…..”
“Davvero?…ti sei rasa la topina…?.Ecco allora perche’ papa’ ti e’ saltato addosso!”
“Si, il nuovo look gli e’ piaciuto..ma non solo quello..!!”
“Fammi vedere……!! Dai….non ne ho mai vista una nuda!”
“Non ne hai avuto abbastanza della tua?”
“Mamma…..una adulta, voglio dire! Dai, su…..!
Sorridendo mi alzai in piedi e, un piede sul divano, alzai il vestito.
“Ta da..!”
“Mamma……e’ bellissima…..si vede proprio tutto….se fossi un uomo ti scoperei subito!”
“Diana….cosa dici…!!”
“Mammina…. adesso capisco papa’! Dopo un po’ che non lo facevate tu gli hai presentato la nuova Bernie e lui….zooom..ti ha zompato! Dai, non fare la timida verginella, tanto lo vedo che sei ancora arrappata….sei tutta bagnata…!!”
“Diana…tesoro, mi fai arrossire..!! Sai, pensando a ieri non posso fare a meno di eccitarmi un pochino…!”
“Allora stasera mi porto i tappi per le orecchie, cosi potete sbizzarirvi!”
“Davvero hai sentito tutto?” Giuro che mi ero dimenticata che la sua stanza e’ adiacente alla nostra.
“Anche il minimo sospiro….tutte quelle belle paroline che dicevate…. se questo e’ l’effetto della passera implume….quasi quasi…. pensi che piacerebbe a Marco?” Era il suo ragazzo.
“Marco non dovrebbe neanche vederla figurati….”
“Mammina…..non posso mica restare vergine tutta la vita… prima o poi dovro’ pure farlo con qualcuno!”
“Si… con tuo marito…! Ma tu e Marco cosa…”
“Non ti preoccupare di Marco! A lui gli lascio solo qualche toccatina, per tenerlo buono. Prima devo trovare quello giusto! Non voglio mica buttarla via. Tu eri vergine quando ti sei sposata?”
“Certo..tuo padre ci ha provato, ma nisba fino alla fatidica notte!”
“E prima….non vi imboscavate da qualche parte a fare i porcelli?”
“Non avevamo mica tutta la liberta’ che avete voi. Andava gia’ bene se riuscivamo a baciarci e a toccarci un po, sopra i vestiti, sai quante volte che l’ho mandato a casa con i pantaloni bagnati!”
“Se la faceva addosso?”
“No, stupidina….capisci….ci toccavamo e lui se ne veniva nelle mutande….e io bagnavo le mie!”
“Questo lo capisco!…anch’io torno a casa spesso con le mutandine bagnate. E solo uno ne hai avuto? Solo papa’?”
“No, un paio di uccelli li avevo gia’ visti prima…e toccati anche, ma solo un paio. Allora erano solo ditalini mia cara! E tu?”
“Se proprio vuoi la verita’, me la devo sfregare almeno due o tre volte al giorno. Stanotte poi…..”
“Ti sei toccata mentre noi scopavamo?”
“Toccata? A sentire quello che dicevate? Me la sono sbattuta di brutto!”
“Mi dispiace tesoro, avevamo perso un po’ la testa. Cercheremo di ….”
“No, no! Continuate pure! A me sembrava quasi di essere li’ con voi, di godere con voi! E’ stato bellissimo mamma!”
“Diana, tesoro, tutti questi discorsi mi stanno facendo inzuppare il vestito……”
“Anch’io ho tutte le mutandine bagnate…”
“Vieni, andiamo in bagno che ti faccio il servizietto!!”
“Quale?”
“Ma non volevi provare a raderti?”
“Si…ma…. non so….non sara’ che poi mi crescono tutti peli duri e ruvidi?”
“Ma no! Cosa dici…oggi ci sono un sacco di cremine per mantenere tutto liscio e morbido come il culetto di un neonato.”
“Va bene allora. Voglio proprio provare.”
In un minuto eravami in bagno e, spogliateci, la feci sedere sul famoso sgabello, nella vasca. In ginocchio davanti a lei, avevo la sua fichetta tutta spalancata di fronte a me. La mia grondava. Spalmai la schiuma da barba cercando di solleticarle il grillettino che si era subito indurito. Diana non riusciva a stare ferma. Tutte le volte che lo sfioravo, si agitava sullo sgabello. Le rasai prima il pube, poi la peluria sulle labbruzze cercando di pressarle il clidoride. Arrivai al punto dove dovevo appoggiare la mano proprio sul suo bottoncino cosi’ sensibile, per poter raggiungere gli ultimi peletti in basso. La sentii fremere, spingere contro la mia mano incapace di trattenersi era ad un niente dal godere. Ultimo tocco di rasoio. Perfetta. Come se niente fosse mi misi il ditoin bocca e……..
“Guarda, guarda cosa c’e’ qui…!!!” ….. lo strofinai leggermente sul suo grillettino. Fu l’ultima goccia.
“Ma….ma…mammaaaa..!!” Disse tra un grande sospiro e cercando di respiare mentre tremava tutta. Spinsi il dito e lei mi afferro’ il polso per fermarmi.
“Ma….mammmaaa… mi…stai…….facendo go….de….reeeeee…!!”
“Godi tesoro, godi pure cara…….godi….” le dissi dolcemente senza togliere il dito. Si dimeno’ ancora un po e poi si calmo’ riprendendo fiato.
“Mamma, sei matta…. mi hai fatto godere davvero…!!
“Non ti e’ piaciuto?” Stava cercando di alzarsi.
“Si, moltissimo…. !! Mamma.!!….Devo fare la pipi’…….!!!”
“Falla qui allora..!! Tanto siamo nella vasca..!!”
“Guarda che la faccio davvero!”
“Dai… che la faccio anchio”!!”
“Sii, fammi vedere…Non ho mai visto nessuna farla!”
“Ecco allora..!!” aprii bene le gambe e lasciai sgorgare un ruscelletto “Dai, falla anche tu!”
“Mammina…! E’ bellissima! Ecco, la faccio anchio!” e rilascio’ uno zampillo paglierino che dalla sua posizione, seduta sullo sgabelletto, mi arrivo’ giusto sulle tette.
“Ooooo, cara… come e’ calda….”
“Ooops…scusa mamma…… ”
“Non e’ niente tesoro… da bambina me la facevi sempre addosso quando ti mettevo nella vasca.” Rise, proprio come una bambina.
“Davvero? Io non mi ricordo niente. Mi hai raccontato di Masssimo che te la faceva sempre tutte le volte che gli cambiavi il pannolino…!”
“Si.. lui cercava di farmela in faccia, ma tu me la facevi addosso appena sentivi l’acqua sotto i piedi..!! Ridemmo ancora.
Aprii l’acqua per risciacquarci, ma aprii solo la fredda. Fece un salto e mi rovino’ addosso mentre l’acqua bagnava dappertutto.
“Mamma…E’ fredda…!!” Ci rialzammo, chiusi l’acqua e ci guardammo. Bagnate fradice con i capezzoli induriti, scoppiammo in una risata. Mentre ci asciugavamo le raccontai:
“Sai, ieri mentre mi rasavo, e’ arrivato Massimo e allora mi sono fatta aiutare da lui.”
“Da Massimo? E lui lo ha fatto? Deve essere uscito di testa. Lui ha paura delle donne…!!”
“E qui ti sbagli, tesoro! Massimo mi ha aiutata e, quando mi ha rasato sotto, gli sono venuta sulla mano, proprio come ai fatto tu.”
“Mamma… ma cosa dici…..hai goduto con Massimo….. e…e..e lui?”
“Gli e’ venuto durissimo e allora gli ho ricambiato il favore!”
“Coooosaaaa? Tu….hai….cosa….ma…..ma mamma. E’ tuo figlio!!!”
“Anche tu sei mia figlia e ti ho appena fatto godere. Sei pentita?”
“Figurati, mi e’ piaciuto moltissimo…..meglio che farlo da sola. Ma Massimo, lui e’ un ragazzo…..e……”
“Non hai mai fatto qualche porcheriula con lui? Da ragazzini… quando si e’ curiosi? Non ti ha mai fatto vedere il pisello duro? E tu non gli hai mai fatto vedere la patatina?
“Beh…siii, qualche volta…eravamo curiosi e allora….ma lui e’ tuo figlio?”
“Fratello e sorella..madre e figlio…e’ lo stesso…abbiamo fatto un peccatuccio. Dovevi vedere come era contento!!”
“Lo credo bene…!! Lo hai fatto venire….anch’io sarei contenta se papa’..”
“Aaah porcellina…. avresti preferito che fosse tuo padre a raderti la micetta….aaahh..pero’ hai goduto lo stesso…!!
“Mamma…che c’entra… lui e’ un uomo…tu…. sei la mamma….!”
“Allora non c’e’ niente di male se mi sono fatta Massimo…..io sono una donna, giusto?”
“Uffa… hai sempre ragione tu….pero’……non e’ giusto….ecco!!” Mi diede uno sguardo sbarazzino e strafottente…”Allora, adesso tocca a me ricambiarti il favore….” abbasso’ la voce..”sai…non ho mai visto godere una donna…..”
“Anche se sono tua mamma?”
“Ancora meglio…cosa c’e’ di piu’ bello che far godere la propria mamma?” Non vedevo l’ora.
“Vuoi toccarmi il grillettino?” mi sedetti sul water e aprii le gambe per lei
“Guarda come’duro….. me lo hai fatto venire duro tu sai..!!”
“Mammina..sei tutta un lago..davvero ti ho fatta eccitare io? Incomincio’ a toccarmi delicatamente.
“Si tesoro….quando hai goduto prima, mi sono bagnata tutta…..brava….si.
..toccami cosi’…..ooohhhh… mettimi due dita dentro….. oooooooohhh”
“Ti piace mammina…ti tocco bene? Ecco…. tre dita ti ho infilato…!”
“Si..tesoro della mamma… spingile forte, tutte dentro…sfregami tutto il clito…… siiiiiiii… cara… mi fai godere….. siii godoooooooo…..!!!!”
L’orgasmo mi sconquasso’ tutta! Ora anche mia figlia era conquistata. Ora l’avrei fatta godere sul serio. Me la strinsi al petto forte forte, le sue tettine pressate contro le mie. Da ragazza avevo giochicchiato con la fichetta di una mia amica, e lei con la mia, ma non avevo mai avuto interesse per il mio stesso sesso. Fino ad oggi. Ma il sesso, in se stesso, non contava niente. Oggi volevo godere con la mia bambina!
“Vieni cara, andiamo a metterci comode. La mamma ha voglia di godere di nuovo con te!”
“Mammina, ci lecchiamo la topina? Mi piacerebbe sai!!”
“Si tesoro della mamma, vieni che ce la lecchiamo tutta per benino.”
In salotto, ci sdraiammo sul tappeto e cominciammo a baciarci ed accarezzarci. Le sue mani sulle mie tette mi davano brividi fortissimi. La sua bocca sui miei capezzoli..cominciai a gemere mentre lei mugolava come un cagnolino.Le sollevai la testa e la baciai sulle labbra. La sua linguetta entro’ in contatto con la mia. Tuoni, fulmini, unpezzo del mio cervello si stacco’ e scese nel mio inguine per sciogliersi nel mio sesso. Un rivolo mi col’ sulle gambe. Lei se ne accorse, me la stava toccando, e lasciato tutto si tuffo in mezzo alle mie cosce, leccando e succhiandomi tutta fino a che un’altro orgasmo non mi sconquasso’.
“Godi…mammina…godi….” mi sussurrava massaggiandomi il ventre sconvolto. Appena mi ripresi, ancora ansante, la spinsi a terra e mi posizionai tra le sue gambe che spingevo in alto con le mie spalle.
“Ora tocca a te sbrodolare….dammi tutto il tuo sughetto..!!”
“Oooohhh siiiiiii, mammima…. siii, leccami tutta!”
Non doveva certo pregarmi. Le leccar ber bene dal culo al clitoride, la lingua aperta al massimo. La leccavo come una cagna che stesse bevendo in una pozza. Il mio dito cerco’ di forzarle il buchino strettissimo. I suoi fianchi cominciarono ad agitarsi senza piu’ freno.
“Mammmmaaaaaa….vengo,…..godooooo…..gooo…dooooo mmmaaaaaaa…..!!!” Lasciammo che i postumi di quella sbornia di piacere si calmassero, poi ci rivestimmo. Tra poco, Massimo avrebbe dovuto essere a casa.

Continua…………….

Grazie a tutti per i continui stimoli. Continuate a scriverci.

Gianni & Dory (questa parte e’ piu’ mia che sua!)

Thorex56@hotmail.com

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