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Racconti Erotici

Che coppia – Vecchi racconti di ErosItalia

By 31 Maggio 2022No Comments

Avevo conosciuto lei al mio paese, era in trasferta per lavoro, viveva da sola e si sentiva sola. Facemmo subito amicizia, uscimmo una sera un giro al mare di notte e…un paio d’ore dopo mi stava spompinando che era una bellezza. La relazione prosegui qualche mese, sapevo che era fidanzata da anni e si sarebbe sposata, un giorno. L’accordo era: al paese durante la settimana con me e il week-end con lui. Era una gran porca, succhiava che era una meraviglia, ingoiava lo sperma come se fosse nettare, finivo di lavorare e subito andavo da lei, non amava spogliarsi lentamente, era nuda in un attimo, il vello della sua figa era morbidissimo, ci affondavo la lingua mentre lei gemeva implorando “di più, di più” poi risalivo su e come una lumaca la riempivo dei suoi umori sui capezzoli e in bocca, infilavo un dito nella fica fradicia e poi un altro direttamente nel culo, godeva come una maiala, voleva che le dicessi porcate ed io non mi tiravo indietro. “Brutta troia, ora ti sfondo il culo e ti vengo dentro come una fontana, ti faccio male con il mio cazzone.”
“Si fallo”
Mi veniva sempre una di quelle erezioni prepotenti che urgeva di saliva per essere placata, lei lo leccava dalla base alla punta e poi lo ingoiava tutto con una tale foga che a volte le venivo in bocca perché non riuscivo a fermarla.
“Inculami” disse quel giorno “Sfondami le chiappe”
Io non me lo feci ripetere due volte, lo sognavo da tanto. Le leccai la fica tanto che la lingua mi faceva male, il suo buchetto era fradicio, lo esplorai con il dito, scivolava che era una bellezza. Presi il mio pene, congestionato da quanto era teso e con lei carponi provai ad avvicinarlo al buchetto dei miei sogni: scivolava via da quanto era umido, spinsi ancora di più e allargandoli le chiappe per bene iniziai a entrare. A quel punto successe quello che non pensavo, lei disse “No! È troppo grosso, mi fa male” provai a convincerla, ma niente da fare. Presi a stantuffarle la fica e le venni dentro, penso, un litro di sborra. Dopo mi spiegò che il culo non voleva darlo perché era destinato al suo fidanzato, pensai “Che fedeltà del cazzo” ma non lo dissi. Ci perdemmo di vista per parecchi anni sinché non mi trovai nella città dove abitava per lavoro e, caso strano, la incontrai con il suo ex fidanzato, attuale marito. “Come stai?” le solite frasi di rito e ci salutammo, notavo nei suoi occhi un lampo di malizia che mi eccitava. L’incontro successivo lei mi invitò a cena a casa sua, ero indeciso se accettare ma alla fine accettai. Mi presentai all’appuntamento con una bottiglia di vino e dei fiori. Ci accomodammo in salotto e iniziammo a parlare del più e del meno, guardavo lei e poi lui e pensavo alle volte che le avevo sborrato in bocca, mi stavo eccitando! “Caro, prendi il vino” lui si allontanò e restammo soli, un breve imbarazzo poi mi chiese, “Sei fidanzato?” “Si” risposi “A letto è brava come me?” arrossii, non mi aspettavo un’uscita del genere “No, come te non ho incontrato nessuna” “Grazie” aspettai un attimo e chiesi “Ma lui sa di noi?” “No, se vuoi glielo dico” “Stai scherzando” dissi “Ovviamente” e rise.
Lui rientrò poco dopo e notò il mio rossore perché mi chiese “Ti ha fatto delle avance per caso?” probabilmente divenni fosforescente, allora intervenne lei “Non c’era bisogno, abbiamo già scopato tante volte” ormai la situazione era critica non sapevo che fare “Che troia” pensai “Ora mi ammazza” lui invece rise e disse “Lo sapevo, mia moglie è una gran troia, o no?” mi ripresi un poco e dissi “Scusate, io vado via” e loro “Ma scherzi?” e lui “Bevi qualcosa se no muori d’infarto” dopo aver bevuto stavo meglio, ma la conversazione aveva preso una piega eccitante ma rischiosa.
“Sai anch’io trombavo come un riccio quando lei era al paese, e poi meglio una donna soddisfatta che una frigida. Grazie, mi ricordo delle belle scopate il fine settimana” il vino ormai mi aveva allentato la tensione e non solo a me: notai che i bottoni della camicetta di lei erano aperti, lui la accarezzava tra le cosce “Oddio” pensai “E adesso?” Non ebbi tempo perché lei ormai era a seno nudo e lui le carezzava la fica, non aveva le mutandine, cazzo, iniziavo a realizzare che avrei visto uno spettacolo gradevole e non mi dispiaceva affatto. Lei gli tirò fuori il cazzo, già in erezione e lo menò piano piano. Il respiro di entrambi era affannoso “Leccami la fica” lui obbedì e inginocchiatosi sul pavimento inizio a leccarle la passera fradicia di umori. Lei era nuda mentre lui conservava i pantaloni a mezz’asta e io……facevo il guardone con il cazzo che esplodeva. “Spogliati” “Come?” adoro fare il finto tonto “Mettiti nudo, che te lo succhio” mi spogliai in un baleno e in un secondo ero sul divano con le sue labbra sul pisello. Il marito intanto leccava e guardava “Alzati” ordinò e lui ubbidì, si sollevo con il cazzo mezzo in erezione, era un poco più lungo del mio, ma molto meno grosso. Lei lascio il mio e prese il suo uccello tra le labbra e scappellatolo iniziò a leccarlo e succhiarlo, in poco tempo si congestionò e divenne ancora più grosso. ” Chiavami” e fece sdraiare il marito sul divano e si impalò su di lui. Io rimasi a guardare la scena, ormai avrei sborrato solo a guardare, ma lei mi prese il cazzo e lo succhio avidamente. “Mi posso far inculare” chiese al marito e lui: “No il culo è mio, questi sono i patti” “Dai, guarda che cazzo grosso che ha… Poi incula anche te e magari si fa inculare” “Oddio, dove sono finito?” ma l’eccitazione era al massimo, avrei fatto tutto. “Va bene, voglio sentirti gridare” prima che cambiasse idea come l’altra volta ero già dietro, con il cazzo che scoppiava poggiato sul buco umido dagli umori. Infilai il dito, sentivo lo stantuffo nella fica di lei, mi accovacciai e allargando le chiappe e premendo iniziai a farmi strada, dio com’era bello “Fammi male” disse, allora spinsi con un colpo secco, lei urlo, ero dentro “Yahoo!” “Sfondami, dai” era difficile tenere il loro ritmo ma ormai non capivo più niente, sentivo stringere dalle contrazioni il suo ano e la fica, lei venne urlando come al solito, il marito la seguì a breve e io finalmente la riempii di sperma nel culo. Mi staccai consapevole di quello che era successo, solo in quel momento. Lui mi guardava con un sorrisino strano “Ora devi mantenere la promessa” “Quale?” “Prova ad indovinare…” ero un poco spaventato, il mio uccello stava rattrappendosi, lei era sparita in bagno con lo sperma che gli colava dalla fica e dal culo, rientrò e disse “Non avrete già finito, spero?” “No” rispose lui “Adesso deve mantenere la promessa…” e lei “È vero, non si può solo ricevere…”. Mi sentivo un po’ preso in giro, ma mi stavo eccitando di nuovo. Lei si avvicino e mi bacio sulle guance “Siediti” mi sedetti e lei partendo dalla mia pancia arrivò diritta all’uccello che iniziava a gonfiarsi, il marito si sedette a fianco e iniziò a toccarmi la base del pene ed i testicoli, “Lascia a me ” e si avventò sul mio pene con una dolcezza che non credevo, non mi aveva mai baciato un uomo… il mio cazzo era un missile! “E ora la promessa ” disse la moglie. Si sdraiò sul divano, che caso strano era all’altezza giusta e guidò il marito verso lei, si impossessò del pene e lo mise nella fica, “Mettiglielo in culo” disse “Senza lubrificante, più fa male, più gli piace” “Oh cazzo” pensai, afferrai il culo peloso e puntato il buchetto spinsi ed entrai senza resistenza, lui assecondò le mie spinte e la moglie gradì la rinnovata erezione del marito “Che grosso, ti piace caro?” “Si” rispose lui “è grosso e mi sta riempiendo, tra poco vengo ancora”. Io ormai non capivo più niente volevo venire dentro la bocca di lei, lo dissi e lei disse: “Datevi il cambio” Ero troppo eccitato per dire no e in breve ero dentro di lei, sentii qualcosa che si insinuava nel mio culo “No!” dissi “Ricordati la promessa ” mi dissero, la cosa mi eccitava e impauriva ma sentii la sua lingua sull’ano, un dito che entrava, lasciai fare e poco dopo il cazzo di lui, appuntito e lungo che si faceva strada. Venni nella fica della moglie mentre il marito mi penetrava. Era come cagare al contrario, ma più bello. Dopo poco venne anche lui, lo sentivo dentro, quando tolse il pene ci fu una mezza scorreggia che ci fece ridere, cazzo che goduta! Che coppia! “Ci presenti la tua fidanzata” mi chiesero?

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