Skip to main content
Racconti Erotici

FANTASIA DI ROBERT

By 15 Luglio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Oggi pubblico un racconto di un amico virtuale conosciuto a seguito dei mie racconti.
Lui ha fantasticato immaginandosi di incontrarmi e, devo dire, che la sua fantasia mi ha affascinata.
Siccome me l’ho ha mandato via e-mail e, ripeto, mi &egrave piaciuto moltissimo per il modo che mi ha coinvolta nella sua fantasia, gli ho chiesto se potevo pubblicarlo e lui ha acconsentito anche con una certa soddisfazione

FANTASIA DI ROBERT

Conobbi Paola nel mio primo giorno di vacanza
Avevo deciso dopo un periodo molto stressante e negativo di trascorrere 10 giorni di vacanza al mare, volevo solo godermi un meritato riposo lontano da tutti e da tutto ciò che mi aveva provocato dolori e angosce.
Arrivando in spiaggia all’ombrellone che il bagnino mi aveva assegnato, Paola era lì, a quello proprio vicino al mio. Mi accorsi subito di lei una bella donna sui 40 anni alta 164 cm. con una bella 4 di seno e di capelli castani. Ci salutammo presentandoci
“Sono Robert piacere” le dissi dandole la mano per rompere il ghiaccio
“Salve sono Paola piacere di conoscerla, oggi &egrave una meravigliosa giornata ha scelto proprio un bel giorno per cominciare le vacanze” mi disse sorridendo. Notai subito che era molto gentile. Facemmo subito amicizia chiacchierando sotto il sole per tutta la mattinata ,così venni a sapere che era sola, il marito veniva solo nel fine settimana, era ospite di sua cognata che aveva una casa lì, mentre io ero in un albergo da solo, le raccontai dello stress e le accennai della delusione amorosa di qualche mese prima. La mia fidanzata dopo 5 anni di fidanzamento proprio quando le avevo chiesto di sposarmi mi aveva lasciato. Mi raccontò di essere sposata felicemente da 25 anni. Man mano che i giorni passavano quella donna mi sembrava sempre più attraente e sexy anche se non sembrava assolutamente in cerca di avventure, ed io vista la situazione non mi spingevo oltre per non rovinare una bella amicizia che era nata.
Qualcosa successe alla fine della prima settimana, era venerdì mattina e stavamo in spiaggia quando il marito per telefono le comunicò che in quel fine settimana non sarebbe venuto perch&egrave aveva avuto un improvviso impegno di lavoro. La vidi molto delusa, mi ricordo che indossava un bel costume bianco intero sgambato… aveva appena fatto il bagno ed il costume era diventato trasparente i suoi capezzoli si vedevano benissimo e lei dovette capire che guardavo visto che si mise l’asciugamano sopra..

“Ti va di uscire a cena stasera” le dissi

La vidi titubante

“Dai non mi lasciare cenare sempre da solo in albergo, sono tutte coppie e non proprio giovanissime… ho visto una pizzeria adorabile proprio qui vicino la spiaggia, ti prometto che farò il bravo. Ti passo a prendere a casa alle 8 ed alle 10,30 massimo vai a letto” continuai sempre sorridendo.

“OK, ci vediamo alle 8, ma vieni a prendermi senza macchina così camminiamo sotto la luna tanto i posti sono tutti vicini, ecco il mio indirizzo ” mi disse rilassata.

Alle 8 ero sotto casa, si fece aspettare 5 minuti e poi uscì , era davvero molto attraente, indossava una camicetta bianca che faceva risaltare l’abbronzatura ed una gonna nera che arrivava al ginocchio, dopo i complimenti ci avviammo verso la pizzeria “Grazie ero davvero arrabbiata mi farà bene uscire con un amico” mi disse.

La cena fu piacevole conversammo per tutta la serata..quella donna così allegra mi piaceva ed attraeva sempre di più.
Dopo la cena la riaccompagnai a casa ed arrivati lì la salutai con un bacio ma improvvisamente ci abbracciammo e cominciammo a baciarci.. le nostre lingue si incrociavano vorticosamente e le mie mani andavano su e giù accarezzandole i fianchi ed il suo bel sedere.
“Finalmente! Pensavo di non piacerti”
“Entriamo prima che ci veda qualcuno” mi disse

Entrammo e cominciammo a spogliarci man mano che le toglievo i vestiti la baciavo lungo il corpo, i suoi seni erano bellissimi e non potei fare a meno di succhiarle i capezzoli “Continua a scendere” mi disse e lo feci togliendole la gonna e trovandomi di fronte alla sua bella mutandina bianca, cominciai a baciarle e leccarle la figa, era bagnata, profumata, insomma una meraviglia…

“Prendimi da dietro” mi disse,

si appoggiò ad un tavolo mi permise di cominciare a scoparla, le diedi due tre colpi fortissimi entrato dentro fino a quando non venni copiosamente.. non pendemmo precauzioni era bellissimo sentire la mia carne dentro la sua.. ci fermammo per respirare,..uscii da lei piano piano, ci guardammo ed andammo in camera da letto, la voglia era ancora tantissima…

“Mica sarai stanco? Abbiamo appena cominciato” mi disse mentre ci stendevamo sul letto.

Ci guardammo sorridenti e ricominciammo a baciarci, lei accarezzava il mio cazzo aspettando che tornasse duro, quando fu il momento giusto si mise a cavalcioni sul mio cazzo anche stavolta entrai piano, con delicatezza e lei cominciò a cavalcarmi, guardare le sue belle tette andare su e giù era meraviglioso, cercai di resistere il più possibile poi quando fu il momento riversai tutto dentro di lei, che meraviglia !!!!

“Sei fantastica, che donna meravigliosa!” le dissi

mentre anche lei godeva, quando finimmo si stese su di me sorridendomi, ci scambiammo ancora qualche bacio in bocca abbracciandoci, si era creata una certa intesa ed intimità, non era stata solo una grande scopata..
Dormimmo un poco abbracciati andai via quando ancora non era giorno stando attento che nessuno mi vedesse..

“Ci vediamo in spiaggia” le dissi in un orecchio baciandola..

Avevo l’impressione che la vera vacanza era appena cominciata…

Dopo quella meravigliosa serata passata insieme io e Paola ricominciammo a vederci in spiaggia, parlare,ridere e scherzare ci veniva meno naturale, la paura era che qualche vicina di ombrellone ficcanaso potesse accorgersi della nostra confidenza, lei era una donna sposata, conosciuta sulla spiaggia perch&egrave passava sempre lì le vacanze e mai avrei voluto che qualcuno potesse raccontare al marito di me e della nostra eccessiva amicizia. dal canto suo Paola si divertiva a giocare con me non perdeva occasione per slacciarsi il costume o tirare giù le spalline quando prendeva il sole sdraiata a pancia in giù. Nell’intimità le avevo confidato che il suo sedere mi faceva impazzire così poteva capitare anzi capitava spesso che potessi arraparmi in spiaggia guardandola e con il costume a pantaloncino tutto diventava chiara ed ero costretto a coprirmi con l’asciugamano.
Una mattina mentre prendevamo un caff&egrave freddo al bar della spiaggia mi disse con fare innocente:
“Sai al di là di quelli scogli c’&egrave una piccola spiaggia libera &egrave sempre deserta, non &egrave facile arrivarci, ci si arriva nuotando…dovresti vedere che pace, a volte io e mio marito ci abbiamo fatto dei veri e propri picnic”‘. e sorrise come solo lei sapeva fare..
Alla fine della giornata di mare mentre tornavamo a casa lontani da occhi e orecchie indiscrete mi disse
“Vediamoci domani mattina alle 10 lì, pranziamo e passiamo tutta la giornata insieme, arrivaci dal mare a nuoto porto tutto io; a domani”
Mentre cenavo da solo in albergo non pensavo ad altro che alla mattina seguente, dopo la notte passata insieme lei era diventata il primo pensiero dopo essermi svegliato e l’ultimo prima di addormentarmi, sapevo che eravamo solo due sconosciuti travolti dalla passione ma mi piaceva e la volevo, avrei vissuto l’attimo senza preoccuparmi almeno per ora delle conseguenze.
Mi addormentai presto e la notte passò veloce la mattina ero felice ed impaziente feci colazione in albergo poi chiesi di nuovo ad un cameriere quale fosse la strada giusta e andai.
Dovevo nuotare per aggirare gli scogli, una volta fatto, vidi la spiaggia era davvero deserta, c’era solo lei (più tardi mi disse che si era fata portare da un barcaiolo, tipo taxi del mare), aveva steso gli asciugamani, un materassino e messo all’ombra creata da un muro la borsa del mare e una borsa frigorifero. Quando mi vide arrivare mentre salivo dal mare mi corse incontro saltandomi addosso come una sedicenne che rivede il fidanzato, entrando in acqua per abbracciarmi mi sbilanciò e cademmo in acqua
“Ti avevo detto che saremmo stati soli” mi disse guadandomi felice e sorridendo.
Cominciai a baciarla le nostre lingue si intrecciarono vorticosamente, aveva messo un costume a due pezzi, le infilai la mano nella mutandina, ma lei mi fermò dicendomi
“Non hai fame?”
“Si. Ma solo di te ti desidero da morire” risposi
Salimmo dall’acqua tenendoci per mano e arrivati sulla spiaggia ci stendemmo sopra ad un materassino gonfiabile, con me sopra di lei, cominciai a toglierle il costume mentre la baciavo e lei cominciò a frugare nel mio ..prendendolo in mano
“E’ già bello duro” disse con il solito malizioso sorriso
Le tolsi il reggiseno e cominciai a baciare, succhiare e leccare i capezzoli
“Sono salati” le dissi scherzando, il breve contatto con l’acqua salata aveva comunque dato i suoi effetti..
mi misi sopra di lei e con la massima delicatezza mentre lei allargava le gambe entrai.. desideravo il contatto con la sua pelle da quando l’avevo lasciata.. le leccai l’interno delle cosce, piano piano arrivai in mezzo, la mia bocca a contatto con la sua figa profumata di desiderio, la leccai, morsi i suoi meravigliosi peli, succhiai il clito, ebbe un orgasmo da favola, si dimenava come un’anguilla e mentre stava godendo gli infilai il mio cazzo in figa’tutto d’un fiato”.uno due tre volte stantuffai fino a quando non le rovesciai dentro il mio sperma…una valanga di sperma
” Mi fai morire” urlò mentre ero ancora dentro e non volevo uscire..
Fu la prima scopata della giornata rimanemmo così abbracciati per un pò di tempo…nessuno dei due voleva muoversi era come se avessimo raggiunto l’estasi.. niente avrebbe potuto essere più bello…
Quando ci riprendemmo ci sciacquammo in mare prima di rimetterci i costumi poi pranzammo con quello che lei aveva preparato,
Dopo il pranzo ci siamo distesi a prendere il sole, lei fu molto carina (popi però capii anche perché) a farmi distendere sul materassino.
Mi appisolai, non so quanto ho dormito solo che ad un certo punto sentivo una specie di pressione su di me, apro gli occhi e meraviglia delle meraviglie, lei a cavalcioni su di me che strusciava la sua figa nuda sul mio costume oramai rigonfio dall’erezione che mi aveva provocato.
Si soleva leggermente e mi sfila il costume rendendomi nudo e alla sua merc&egrave, appoggiò la figa sul mio cazzo durissimo e si lasciò andare verso il basso, rimase qualche secondo ferma con il mio randello piantato dentro di lei come un palo, si sfilò il reggiseno, io ero incapace di fare qualsiasi movimento, ma lei non si scoraggiò’anzi tutt’altro, gli piaceva condurre le danze, mi cavalcò dapprima con quasi una specie di delicatezza, i suoi movimenti erano lenti e studiati, roteava il bacino e affondava i colpi verso il basso con un ritmo di una danzatrice, io cominciai a reagire e iniziai a sollevare il bacino ogni volta che lei scendeva verso il basso’..
‘dai’ mi disse”dai fammelo sentire tutto dentro, dai amore mio &egrave meraviglioso’
Non so quanto tempo &egrave durata questa immensa tortura so solo che ad un certo punto lei si &egrave accasciata su di me, godendo come una fontana e io in quel preciso istante ho scaricato tutto quello che avevo dentro nella sua meravigliosa, caldissima, stupenda figa.
Ho passato insieme a lei una delle più belle giornate della mia vita.
Ci siamo rilassati ancora un po’ di sole, appisolati di nuovo, dopo un po’ gli chiesi:
‘Come torni a casa?
‘Chiamo il barcaiolo e mi viene a riprendere’ rispose lei
‘Ok’ dico ‘allora io mi avvio prima che faccia notte, a nuoto di notte sai &egrave pericoloso e non si può’
‘No aspetta’ fa lei ‘ti va di tornare con me in barca?’
‘Certo’..dico.,’ma!’
‘Ma niente’..dice lei’ ‘Quel barcaiolo &egrave un uomo fidato, sono anni che me ne servo e mai ha dato adito a qualsiasi pettegolezzo’.&egrave un professionista, se vogliamo’
‘Ok, se va bene a te, volentieri anche perché posso stare ancora un po’ con te’
Prima che arrivasse il tramonto facemmo di nuovo l’amore e fu ancora più bello di prima….
Poco dopo, prese il telefonino e chiamò il barcaiolo che ci riportò in paese, lei si avviò verso casa e nel salutarmi mi disse….
‘domani mattina parto, questo &egrave il mio indirizzo in città e questo &egrave il mio num. di telefono” se vuoi!!!!!!!!’
Rimasi basito e sorpreso’non fui in grado di controbattere nulla, gli detti un bacio sulla guancia, notai una lacrimuccia sui suoi bellissimi occhi’..mi venne un groppo alla gola”.. solo più tardi mi resi conto (tanto ero stordito) di non avergli dato il mio numero di telefono e nemmeno il mio indirizzo’. Mi stavo pericolosamente facendo coinvolgere da quella meravigliosa donna.
Pensai’dovrò riparare a questa mia mancanza di tatto’.e così feci nei mesi successivi.

Tornai in albergo stordito e disorientato, non ero pronto a dire addio a quella donna, una delle più belle giornate della mia vita si era conclusa nel peggiore dei modi. Durante tutta la giornata io e lei eravamo stati una sola persona come due anime che si fondono.. non avevamo solo fatto sesso ma avevamo fatto l’amore nel più bello e completo dei modi, ora all’improvviso mi dice che sarebbe partita. salii in camera per fare la doccia, aprii l’acqua e mentre essa scorreva ebbi una esitazione nell’entrarci. L’acqua ed il sapone avrebbero portato via il suo odore che avevo addosso e sentivo fortissimo. Non volevo.. Chiusi l’acqua e presi il foglietto che mi aveva dato con numero ed indirizzo, memorizzai tutto sul cellulare, pensai se fosse il caso di inviarle un messaggio cominciai a scriverlo un paio di volte poi però rinunciai definitivamente e mi decisi a fare la doccia. Rimasi sotto l’acqua calda più del necessario, quasi cercassi una scusa per non “tornare” nel mondo reale. Finita la doccia mi asciugai, mi vestii per la cena in albergo e cominciai ad essere arrabbiato con lei. Doveva dirmelo avrei assaporato ancora di più i momenti passati insieme, magari avrei cercato di convincerla a rimanere un altro giorno. ero confuso in me c’era una tale quantità di emozioni da non riuscire a distinguerle.
Scesi nella sala ristorante, cenai in silenzio, il cameriere con il quale avevo fatto amicizia nel servirmi mi chiese ” Mi scusi c’&egrave qualcosa che non va? Non si sente bene? Ha un volto strano” “Non si preoccupi forse ho preso troppo sole” Risposi ringraziandolo per l’interessamento. Durante la cena cominciai a pensare a quella sua lacrima, cosa poteva significare? Piangeva per me? Per la giornata o semplicemente non era altro che sudore ed i miei occhi cercavano di vedere qualcosa che in realtà non c’era? Allora perch&egrave darmi indirizzo e num. di telefono? Non certo per farle gli auguri di Natale. O era solo un atto di cortesia? Quando ci eravamo conosciuti ci eravamo meravigliati di abitare così vicino. Lei abitava in città ed io in un paesino che distava mezz’ora di macchina. Mi alzai da tavola dopo oltre un’ora dall’aver finito la cena non mi ero accorto di essere rimasto l’ultimo nella sala ristorante…!
Tornai in camera provai a vedere un pò di tv, ma la spensi subito, la odiavo in condizioni normali figuriamoci ora. Lessi per 10 minuti l’ultimo libro di Grisham ma rinunciai anche a quello. Mi convinsi che era meglio andare a dormire.
Addormentarmi non fu facile due cose mi tormentavano: perch&egrave quella lacrimuccia e quel “se vuoi…” nel darmi indirizzo e numero. Ero venuto in vacanza per dimenticare chi mi aveva fatto a pezzi il cuore e ora mi ritrovavo coinvolto da una meravigliosa donna felicemente sposata(almeno a suo dire).
Prima di partire un amico me lo avevo detto “Ricordati, se ti capita l’occasione… tieni ben separati sesso e cuore altrimenti soffrirai sempre”.
La mattina seguente scesi in spiaggia, e come abitudine guardai verso quello che era il suo ombrellone..non era stato affittato ancora da nessuno, mi misi sulla sdraio e cercai di prendere il sole. Feci una foto al mare, gliela mandai con un messaggio chiaro :”il mare c’&egrave sempre ma senza di te non mi trasmette emozioni..mi manchi”
Aspettai la risposta per tutto il giorno nervosamente.
Arrivò la sera del giorno dopo poco prima di cena e diceva “Ciao.. sei sempre dolcissimo scusa se ti rispondo solo ora, ho avuto due giorni infernali, mio marito &egrave partito improvvisamente per lavoro, non avevo neanche disfatto la valigia… ho dovuto preparare le sue e mi tocca stare sola sola qui in città… lui starà fuori due giorni a saperlo sarei rimasta in vacanza..”
Presi in un attimo la decisione e le telefonai, mi interessai a questa emergenza di lavoro e dopo i convenevoli andai al sodo :”Pensavo di tornare a casa domani con un paio di giorni di anticipo, non mi va di saperti tutta sola..” Lei fu abbastanza chiara “Cosa aspetti a tornare scemo..!”
“Domani mattina mi metto in viaggio piccola”
Ci mettemmo d’accordo sarebbe stata un paio di giorni a casa mia, si fece coprire con il marito da un amica che le doveva un favore…
La mattina partii di buon ora lei mi aspettava alle 11:00 in un posto isolato a metà tra le nostre case, la trovai lì sorridente come non mai indossava un magliettina ed una minigonna che la facevano sembrare ancora più giovane, quando mi vide saltò in macchina e ci baciammo, le infilai la mano sotto la minigonna per accarezzarla e sorpresa…non indossava le mutandine..!
“Così facciamo prima” mi disse mentre sbottonava i miei jeans, prese in mano e cominciò ad accarezzare il mio uccello già duro.
Arrivammo presto a casa mia, salimmo dal garage per evitare curiosi ed entrati in ascensore ricominciammo a baciarci, salire 4 piani sembrò un’eternità, finalmente in casa dopo aver aperto la porta la presi in braccio mentre lei con le gambe si era avvinghiata a me e mi aveva già sbottonato il jeans.
La buttai sul letto e con la testa mi tuffai tra le sue gambe, sapevo cosa la faceva impazzire.. le leccai la figa bagnatissima e profumata,
“Entra che ti voglio dentro” mi disse l’accontentai entrando dentro di lei e cominciando a stantuffare con il massimo della forza quasi volessi farla male..
“Siii così, ancora più forte dai” urlò fino a quando non raggiungemmo l’orgasmo e le svuotai tutto dentro un fiume di sperma.
Mi accasciai su di lei, tutto era successo così velocemente da sembrare un sogno. Ci abbracciammo e rimanemmo immobili per un pò di tempo.
“Fantastico” disse lei.”Tu che torni dal mare vieni a prendermi facciamo l’amore e ora stiamo qui in casa tua da soli a goderci questi momenti. dobbiamo essere impazziti”
“Si. Pazzi uno dell’altra” dissi io, mentre piano piano mi alzavo per andare in bagno a sciacquarmi e guardavo lei distesa nel mio letto completamente nuda mentre si guardava intorno sorridente. “E così questa &egrave la tua camera da letto..carina” disse
“Mi faccio la doccia” le dissi
Ero sotto l’acqua quando all’improvviso la vidi entrare
“Facciamola insieme si risparmia acqua” mi disse e cominciò a baciarmi sotto l’acqua mentre con la mano riprese in mano il mio cazzo per farlo tornare duro ma all’improvviso si inginocchiò davanti a me e cominciò a baciarlo e leccarlo in una maniera talmente dolce da stupirmi, cominciò il più bel pompino che avessi mai ricevuto
“Lo so che lo volevi ma avvertimi quando stai per venire. Non ti permettere di farlo in bocca che litighiamo!”
Fu bravissima. Quando venni lei lasciò cadere lo sperma nella doccia
“Peccato. Tutta roba sprecata” disse, poi finalmente riuscimmo a farci una vera doccia…
Dopo ci stendemmo sul letto abbracciati e ci confidammo tante piccole cose.
La sera scesi a comprare la spesa e mi divertii a cucinare per lei passammo così due giorni tra confidenze cene e a fare continuamente l’amore. Fu tutto bellissimo, forse troppo bello. Quando arrivò il momento per lei di tornare a casa, non volle essere riaccompagnata prese un taxi ci baciammo ancora, quando le domandai “Quando ci rivediamo?”
“Non lo so. Spero presto” mi disse.
Tutti e due ora eravamo coinvolti in qualcosa di molto più grande di quello che avremmo voluto quando ci eravamo conosciuti.

Leave a Reply