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La mia ragazza e i nostri due amici

By 10 Luglio 2013Aprile 17th, 2020One Comment

Alla fine avevamo affittato l’appartamentino al mare per due settimane. Io e Franca, la mia ragazza, avevamo una stanza per noi. Paolo e Martino, due nostri amici, avrebbero dormito su un divano letto nella cucina soggiorno.

La prima sera abbiamo fatto tardi, molto tardi, in discoteca e io ero abbastanza bevuto. Tornati a casa mi sono buttato nel letto. Franca voleva fare una doccia prima di dormire. Mi sono addormentato di colpo e una mezzoretta dopo mi sono svegliato. Franca non era ancora venuta a letto. Ho sentito delle voci. Franca, Paolo e Martino stavano parlando in cucina. E’ stato il tono delle voci a insospettirmi e dal buco della serratura ho guardato cosa stava accadendo.

Franca era seduta sul divano, vestita solo delle mutandine. Accanto a lei Paolo, anche lui in mutande. Martino non lo vedevo, doveva essere seduto al tavolo della cucina.
Paolo accarezzava una coscia di Franca e le sorrideva.
‘Dai, io e Martino non abbiamo sonno e ci piacerebbe tanto rilassarci.’
‘Se non riuscite a trovarvi una ragazza, cosa ci posso fare io?’
‘Potresti consolarci un po’, solo un po’.’
‘Siete proprio dei porcelloni. Se Piero (io mi chiamo Piero) sa cosa mi state chiedendo vi spara.’
‘Ma lui non lo saprà mai.’
La mano di Paolo continua ad accarezzare la coscia di Franca, portandosi sempre più in alto.
‘E se si sveglia?’
Quando ho sentito Franca fare questa domanda, ogni dubbio mi è sparito. Stava per cornificarmi con i miei migliori amici.
‘Non hai visto come è ubriaco? Non si sveglia nemmeno con una cannonata. E. comunque, facciamo pianino.’
Franca ha allungato la sua mano sulla patta di Paolo.
‘OK. Però vi faccio solo una cosa che vi rilassa e basta.’
‘Cosa vuoi farci?’
‘Adesso stai fermo e rilassati.’
Franca ha infilato la mano sotto le mutande di Paolo e gli ha tirato fuori il cazzo. Ha iniziato a masturbarlo lentamente.
‘Ti piace così?’
‘Sì, ma ci vorrebbe qualcosa di più per rilassarmi.’
‘Aspetta ‘ stai calmo.’
Franca ha continuato a masturbarlo.
‘Ce l’hai bello grosso.’
‘Vuoi sentirlo dentro?’
‘Ti ho detto che ti faccio solo un massaggio rilassante.’
‘Solo un massaggio? Neanche un bacino?’
‘Se mi prometti di stare zitto e stare fermo, gli do un bacino.’
‘Prometto!’
Franca si è spostata sul divano e la sua bocca è scesa versa il cazzo di Paolo. L’ha baciato e poi ha iniziato a giocarci con la lingua. Paolo ha allungato un braccio e la sua mano si è infilata sotto le mutandine della mia ragazza. Franca si è messa un po’ più comoda e le sue labbra hanno avvolto il cazzo di Paolo. E’stato un signor pompino. Franca alternativa leccate e succhiate e, quando Paolo era all’apice del piacere, si fermava e lo masturbava lentamente.
‘Sei meravigliosa!’
‘Adesso rilassati bene e riempirmi la bocca.’
Franca ha continuato a pompare lentamente e ho capito che Paolo stava venendo. L’ho visto rilassarsi, la sua mano ha smesso di giocare dentro le mutandine della mia ragazza e si è spostata ad accarezzarle i capelli. Lei con la lingua glielo ripuliva tutto.
‘Sei stata eccezionale.’
‘Sono brava, vero?’
‘Molto ‘ molto brava.’
‘Anche a Piero piace molto quando glielo faccio così. Ci mettiamo davanti a uno specchio, così può vedermi bene quando glielo faccio. Abbiamo fatto anche un filmato.’
‘Piero è proprio fortunato!’
‘Anche tu adesso’ e Franca ride.
‘Sì’
‘Alzati, che se no Martino viene nella mutande.’
Ho visto arrivare Martino. Era già nudo. Paolo si è alzato e al suo posto si è seduto Martino. Franca gli ha impugnato il cazzo.
‘Vuoi lo stesso massaggio?’
‘Identico!’
E ho visto Franca ripetere gli stessi movimenti e Martino venire nella sua bocca, molto più velocemente.

Poco dopo erano tutti e tre seduti sul divano con un birra in mano.
‘Hai visto che Piero non si è svegliato?’
‘Meno male.’
‘Magari domani lo facciamo ubriacare di nuovo.’
‘Non mettetevi strane idee in testa. Stanotte sono stata un po’ troia, ma non sono sempre così. L’ho fatto solo per farvi rilassare.’
‘Ma a noi piace tanto rilassarci!’
‘Adesso basta, tutti a dormire, che mi aspetta un risveglio impegnativo.’
‘Perché’ impegnativo?’
‘Domattina devo comunque scusarmi con Piero, anche se lui non saprà perché, e sento già che mi metterà alla pecorina e mi riempirà il buchino più stretto.’
Ridono tutti.
‘Magari noi entriamo in camera vostra e partecipiamo?’
‘Martino, non pensarle nemmeno certe cose. Ve l’ho già detto. Questa è stata una notte eccezionale, unica.’
‘Io però vorrei ringraziarti, Magari leccandotela un po’.’
‘Mmmm ‘ci penserò.’
Franca appoggia per terra la bottiglia di birra e accarezza i cazzi dei due nostri amici. ‘Adesso fate i bravi e dormite. Sogni d’oro.’ Paolo le infila una mano tra le cosce. ‘Te lo posso dire che sei una troia stupenda e bravissima?’ ‘E’ un complimento?’ ‘Sì’ ‘Allora me lo puoi dire.’
Prima che Franca torni in camera, mi stendo a far finta di dormire. Un mare di pensieri mi riempie la testa.

 

TRE GIORNI DOPO

Lo sapevo bene che a Franca piaceva provocare. L’avevo vista farlo più volte davanti a me e mi prendeva anche in giro per questo, ma proprio non mi sarei mai aspettato di vedere quello che avevo visto. Un po’ ero incazzato, ma un po’, anche, ero eccitato.

Nei due giorni successivi non successe nulla e pensavo che quella serata le fosse bastata, poi ‘
Avevamo mangiato a pranzo e io e Paolo c’eravamo seduti in terrazzo a giocare a scacchi. Paolo era seduto dalla parte della porta a vetri che dava sulla cucina. Franca e Martino erano rimasti in cucina a lavare piatti e pentole. La porta a vetri era semiaperta e rifletteva quello che succedeva all’interno.
Spostai un cavallo e alzai gli occhi. Franca era appoggiata di spalle al lavello della cucina, stava in piedi con le gambe ben allargate. Sul davanti la sua maglietta stava sopra la testa di Martino, che, chinato, le stava leccando la figa. Franca gli accarezzava con una mano la testa e con l’altra si pastrugnava un seno.
Paolo mosse il suo pezzo e io mi concentrai di nuovo sulla scacchiera. Non volevo far vedere che mi ero accorto di cosa stava succedendo. Tenni a lungo il mio sguardo sugli scacchi, feci la mia mossa e guardai il vetro della porta.
Ora Franca era di spalle e dietro a lei, in piedi, Martino. La stava prendendo da dietro. La sbatteva con foga. Intuivo che con le mani le stringeva i seni. Paolo mosse un alfiere. Smisi di guardare in cucina.
Quando risollevai lo sguardo, Franca non c’era più. Poi la vidi tornare e fu Martino ad allontanarsi.

Passò qualche minuto e Martino si affacciò sul terrazzo. Guardò la posizione degli scacchi e disse ‘Sono sicuro che se prendo il posto di Paolo, vinco in poche mosse.’ Paolo con aria di sfida rispose ‘Vediamo! Se Piero ci sta, ovviamente.’ Capii al volo quello che sarebbe successo e risposi: ‘Ci sto.’ Paolo e Martino si diedero il cambio. Toccava a me muovere e mi concentrai sulla scacchiera. Quando alzai gli occhi vidi riflesso sul vetro quel che stava accadendo in cucina. Franca era seduta sui talloni, si stava masturbando e spompinava Paolo. Toccava di nuovo a me muovere e distolsi lo sguardo. Feci passare un po’ di tempo e quando ripresi a guardare Paolo stava chiavando Franca. Lei, in piedi, stava appoggiata di schiena al lavello e lui la prendeva da davanti. Capii che stavano venendo.

Dopo un po’ di mosse persi la partita e mi alzai. Sapevo che dentro in cucina tutto era terminato e non c’erano tracce di quello che era accaduto. Dissi che ero un po’ stanco e che mi sarei steso cinque minuti. Franca mi raggiunse a letto e iniziò a fare le fusa. Non mi trattenni: ‘Guarda che ho visto quello che hai fatto con Martino e Paolo. Non ti è bastato? Sei proprio una troia!’ Accarezzandomi Franca mi rispose ‘Lo so che mi hai visto. E ti è piaciuto. Guarda come ce l’hai grosso. Sei tutto eccitato! Ti piace quando faccio la troia.’ Franca si chinò e mi fece uno dei suoi migliori pompini. Poi si strusciò tutta su di me e mi disse: ‘Stasera mi chiavi davanti ai tuoi due amici!’

 

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