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Racconti Erotici

Non conosco il suo volto

By 21 Febbraio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Non conosco il volto del mio uomo’
Non è che io non lo veda, nel buio della nostra alcova di fortuna, a quattro ruote, no! Spesso c’è la luna che ci osserva, e lo rischiara dal finestrino, o i fasci di luce che filtrano tra i rami, mentre qualche auto passa e noi ci fermiamo un istante a guardarci’ma non è questo. In due anni non ho mai conosciuto il volto del mio uomo quando viene. Ci troviamo li, nel nostro giaciglio scomodo, a doverci districare all’improvviso, e con dolore, quando lui è vicino. E, mentre lui inizia la sua danza con la mano, io sono una silente spettatrice, solo in parte attiva con la mia lingua, le mie dita, fino all’acme’quando non posso far altro che raccogliere le dolci gocce di quel nettare prezioso, come una mendicante d’amore. E potrei dipingere con mille parole le contrazioni dei suoi muscoli, i suoi spasmi, l’accellerare della mano lungo l’asta, le note del respiro, le pause tra uno zampillo e l’altro’ma non conosco il suo volto, il suo viso in quegli istanti.
Conosco solo la punta del suo pene, solo lei che mi guarda. Anche ieri sera io e lei ci siamo guardate, ormai complici, avevo le dita vicino, come sempre, ma quando il latte è iniziato a sgorgare, così denso, bianco, cremoso, così luminoso nel buio, mi è sembrato sfacciato, prepotente, più del solito, io ero lì che mi stavo avvicinando per raccoglierlo e berne, avida, ma mi sono ritrovata a fissare quella goccia caduta sul mio dito, che ho leccato in silenzio e con le lacrime agli occhi, ieri avevo paura di sporcarmi!
E tutto questo perché non conosco il suo volto’non ci vorrebbe molto per conoscerlo. Quella linfa così buona è altrettanto pericolosa, e non possiamo permetterci dei figli adesso’devo aspettare, aspettare, aspettare’aspettare anche per conoscere il volto dell’uomo che amo, senza conoscere la sua espressione mentre danza dentro di me e gode? Basterebbe una piccola cosa, una barriera al calore dei nostri sessi, si, non sarebbe certo lo stesso ma almeno’non ci sarebbero dolorose interruzioni al concerto dei nostri corpi. Vorrei solo poter rendere la mia attesa forzata meno dolorosa, altrimenti ‘ mi domando ‘ è fare l’amore questo? Godere solo tanto per? Rubando orgasmi e piacere alla notte?
E’ triste trovarsi ad osservare quelle gocce bianche, nel buio della notte, ed accorgersi di guardarle con occhio diverso’e non sapere che volto ha il proprio uomo mentre viene’

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