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Racconti Erotici

Non piscio, non sperma cap.2

By 17 Agosto 2024No Comments

Lei mi fa “Frocetto ti è piaciuto il servizietto al culetto?”,
io la devo aver guardata in maniera strana e assatanata, per cui ho visto un suo sguardo di sfida. Le metto una mano al collo, la sbatto pancia sotto sul bordo del letto, mi sputo sul cazzo e le dico
“Ora vedi quello che ti combina il frocetto”.
Lei mi dice “Ti prego allargamelo con questo”
e mi porge un plug di quello con la pompetta che si gonfiano, e che a dire il vero non avevo mai visto. Io rimango basito e dubbioso, ma dalla forma capisco che è un plug anale; prendo del gel lo spargo sopra e glielo infilo in culo. Poi comincio a gonfiare ma non succede nulla, quando lei mi fa
“Se non chiudi la valvola non si gonfia”,
mentre gira una levetta. Io comincio a gonfiare e sento una certa difficoltà, lei ha una smorfia di dolore 2 mi dice
“Continua, stronzo”.
Io pompo ancora, poi mi viene la lussuria e glielo tiro fuori; a qual punto lei dà un mezzo urlo con lacrime agli occhi e mi dice
“Sei un vero stronzo mi hai fatto malissimo”.
Senza dire nulla, metto del gel sul mio cazzo, mentre lei piagnucola la sodomizzo, lentamente ma inesorabilmente.
Lei “Ok, Ok ma fai piano che mi sbudelli”,
io avanzo fra sospiri profondi suoi e miei, fino ad arrivare a toccare le palle contro la figa.
Lei mi dice “Finalmente è finito me lo sento nelle orecchie. Ora stai un po’ fermo che si deve abituare, ho diritto a godere anche io”.
Io rimango immobile, lei si comincia a muovere lentamente avanti ed indietro, con cadenza sempre più ravvicinata e con movimenti sempre più lunghi, fino a farmelo uscire ed entrare per intero,
poi mi dice “Prima di farmi il culo prendi quel vibratore”.
Le porgo un cazzo di gomma grande quasi come il mio, esco col mio cazzo e lei lo infila nella figa e lo accende, poi la penetro nel culo con una po’ difficoltà ma sento sul mio cazzo il vibratore che sta piacere e lei e a me, fermandomi in fondo.
Poi lei mi dice “Frocetto ora fammi vedere cosa sai fare”,
io mi ingrifo per quanto possa essere ulteriormente possibile e comincio ad incularla con tutte le forza che ho in corpo. Nel farlo cado di lato e lei mi sale sopra, la intravedo di lato ad uno specchio e leggo la totale perversione sul suo viso, mentre si guarda con il mio cazzo che entra ed esca dal suo ano. Tempo 2 minuti e mi dice
“Devo venire, leccamela stronzo”, Io mi sfilo e mi avvento sul clitoride e lecco a lingua dura, mentre sento lei che si irrigidisce e trema rimanendo qualche attimo in apnea, fino ad un grido mentre dalla figa comincia a gettare fuori una serie di scroci liquidi e capisco che sta squirtando. La stronza mi blocca con mani e gambe costringendomi a bere tutto, cosa che faccio di buon grado, poi quasi con senso di rivalsa mi metto a cavalcioni sul suo petto le punto il cazzo sulla lingua che ha tirato fuori e mi comincio a smanettare, lei mi infila prima uno poi due dita in culo, per i dolore mi fermo per un attimo con la mano sul cazzo, lei con l’altra mano lo impugna e comincia a menarlo, mentre con la bocca simula un pompino ma senza imboccare raspando con il ruvido della lingua, io 20 secondi e vengo con lei che mi fissa soddisfatta, mentre raccoglie ed ingoia tutto lo sperma
e mi dice “Stasera ho fatto il pieno, prima le verdura al ristorante, ora le proteine dal tuo cazzo”.
Io sono sfinito e sfigurato, mi stendo e le chiedo dove sia la toilette,
lei mi fa “Frocetto devi fare la pipì?”
io annuisco, poi lei “Davvero povero bambino deve fare la pipì”
io “Parla ancora e ti rompo di nuovo il culo”
lei “No no ma hai mai fatto il pissing?”
io “No”
lei “Dato che ti ho squirtato in bocca, mi sembra giusto che tu pisci in faccia”
io “Anche a me”.
Lei si alza dal letto mi prende per mano e mi accompagna in bagno, poi apre l’ampia cabina doccia si mette in ginocchio e
mi dice “Piscia stronzo, pisciami in bocca”,
mentre protende la lingua verso il mio cazzo. Io sono allucinato, un po’ mi fa schifo questa cosa, un po’ mi arrapa, sono spompato ma arrapato, il cazzo mezzo moscio mezzo duro, avendo sborrato da poco non riesco a pisciare, per cui me lo comincio a menare sperando di svuotarmi la vescica che mi fa male, aumento il ritmo, lei lecca un po’ la capocchia un po’ è in attesa a bocca aperta, è un crescendo di dolore e di piacere, me lo meno sempre più forte, sento che ci sto riuscendo, qualcosa esce dal mio cazzo, “Ah” una liberazione finalmente sento che sgorga… ma non è piscio, è altro sperma, sto arrivando di nuovo sulla lingua di questa troia, che ingoia di nuovo e mi fa
“Ma questa è sfaccimma non piscio, che fai frocetto non pisci più?”.
A quelle parole mi rilasso un attimo, mi appoggio alla parete e comincio a pisciare l’anima, lei si avventa e comincia a bere anche il piscio che un po’ le va in bocca un po’ in faccia. Io non capisco più nulla e dopo un po’ mi accascio a terra vicino a lei e cominciamo a ridere come dei pazzi. La serata si chiuderà con un’altra inculata selvaggia e con un pompino con un vibratore nel mio culo, che era quasi l’alba.

P.S.
I fatti narrati in questo racconto son integralmente veri, i dialoghi romanzati, perché non ricordo tutto parola per parola, ma assolutamente verisimili. Per qualsiasi potete contattarmi all’indirizzo restifdelabretonne@gmail.com

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