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Racconti Erotici

Quando il vicino……

By 28 Giugno 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Fin da quando i nostri sguardi si incontrarono la prima volta, ci desiderammo, un deisiderio profondo e carnale che ti scalda fin dentro le ossa. Eravamo vicini di casa, eravamo single e adulti nei nostri 29anni, entrambi consapevoli e coscienziosi. La mia camera da letto dava sul suo balcone., mai una parola tra noi, solo quei sguardi di fuoco, quel provocarsi, motrsarsi dalle finestre sempre meno vestiti. Ci stuzzicavano, ci ingelosivamo, ci faceavmo vedere con altri, solo x provocarci, un gioco durato mesi….fino al quel giorno, quando ci trovammo chiusi, soli, in uno spazio ristretto….l’ascensore. Sapevamo che erano solo pochi minuti ma ci accarezzavamo con gli sguardi come se quel momento dovesse durare in eterno, Din le porte si aprono faccio per uscire ma lui mi trascina prendednomi per un braccio fino alla porta di casa sua, mi lascio portare senza oppormi ero completamente soggiogata dal suo fascino. Dopo mesi di desideri arroventati era davvero lì davanti a me. IL suo corpo abbronzato e magro, la sua pelle profumata, le sue mani . Mi bacia spingiendomi al muro, sento il suo corpo pressare contro il mio, mi scioilgo, apre la porta senza neanche guardare, senza smettere di baciarmi, di stringermi. attraserviamo la sala baciandoci, cominciandoci a spogliare, mi porta nella sua camera da letto, mi spinge verso al parete, il suo corpo seminudo contro il mio, sento il suo membro premere contro di me, sono infuocata, il desderio ancestrale che suscita in me mi soggioga completamente. Le sue mani mi accarezzano sono fiamme, mi spogliano lascio correre sulla sua schiena le mie mani accarezzando quella pelle desiderata, alzo una gamba mentre lui mi accarezza la coscia infilando le mani sotto la gonna, cercando il mio sedere, stringendomi sempre più. Lo spingo all’indietro, sono bagnata e calda, il desiderio mi avvampa. lo spingo sul letto, mi tolgo la gonna, sono in intimo davanti a lui….i suo occhi…mi guarda in un modo…. &egrave già senza maglia e i suoi pantaloni sembrano stare per scoppiare. Mi metto a cavalcioni su di lui, proprio lì, gli sbottono i pantaloni, gli accarezzo piano la pancia il torace, mentre le sue mani mi accarezzano tutta, mi sbottona il reggiseno, si tira su, mi bacia i seni, mentre le sue mani scivolano sul mio sedere, .lo accarezzano con forza, lo stringono, non ce la faccio più lo desidero troppo, “scopami”gli dico fissandolo negli occhi, quegli occhi neri e caldi, lo sento gemere, si tira su mi sbatte sul letto, con un gesto solo si tira via pantaloni e boxer, mi accarezza piano le gambe, infila una mano tra le mie coscie, stuzzicanzomi attraverso le mutandiane, un brivido forte mi squassa, mi tira via le mutandine,io lo faccio fare docile, mi sistema sul letto, si stende accanto a me…..ancora non mi prende mi fa fremere, gioca con il mio desiderio vuole portarlo fino al limite.. mi bacia i seni metre le sue mani mi stuzzicano lì giu, i miei gemiti sono diventati urla, soffocate dai suoi baci, abbandono la testa sul cuscino chiudo gli occhi, ma lui smette di colpo, e si infila dentro me con una spinta forte e decisa che mi fa venire urlando. Ma lui aveva appena cominciato…..sta fermo in me aspettando che i miei spasmi si plachino,questo mi ecita da morire….sento il peso del suo corpo sul mio, la sua pelle che si strofina alla mia….mi prende le braccia le porta sopra la mia testa, ora una sua mano mi serra i polsi e l’altra mi accarezza i seni, ancora non si muove, mi domina, spinge fino in fondo, me lo vuole far sentire tutto fino a farmi male, quando &egrave troppo giù faccio un gemito di dolore e apro gli occhi, mi guarda intenso,e come se aspettasse quello sguardo mi lascia le mani e comincia a muoversi vigorosamente dentro me, acarezzandomi e stringendomi i fianchi, le mie mani lo percorrono, dalle spalle larghe fino all’incavatura della schiena e poi sempre più giù fino al sedere, lo sento fremere, i suoi mugolii sono come un terremoto in me, ho quella sensazione calda allo stomaco, ho l’eccitazione alle stelle, sento forte il suo corpo contro il mio come nelle mie più calde fantasie…cambia posizione si stacca da me alza le mie gambe le mette su una sua spalla mi solleva un po’, così puo guardarmi……….mi scruta e ora si muove lentamente, sorride beffardo, mi stuzzica piano, con le mai mi accarezza le gambe, poi spinge a fondo e comincia a muoversi dinuovo velocemente il piacere mi invade, sono sull’orlo dell’orgasmo ancora una volta e anche lui con me, io grido e mi abbandono, anche lui gida, ma il suo &egrave come un rantolo che sale dal profondo, si stende su di me mentre gli ultimi spasmi ci percorrono, resta qualche secondo abbandonato sul mio petto, poi si alza, prima che sia tardi, afferra i suoi boxer e va in bagno a sfilarsi il profilattico, io ancora fastronata mi copro con un lembo di lenzuolo, non riesco a pensare galleggio in un’appagamento morbido con gli occhi chiusi. Dopo qualche minuto appare sulla porta in boxer si appoggia allla porta “hai fame?” mi chiede. Le prime parole che ci scambiamo, apro gli occhi sussurro un si, e faccio segno con la testa, mi sorride, uno di quei sorrisi bellissimi che mi sciolgono il cuore, si avvicina, si accovaccia accanto a me, strofina il suo naso contro il mio, cono una voce bassa e calda, che sembrava provenire dai baratri profondi dell’anima mi dice “lo sai che ti amo” “ti amo anch’io” gli dico fissando i mie occhi nei suoi, sorride ancora, si alza e scompare in cucina fischiettano, mentre mi rivesto lo sento armeggiare in cucina cantanto a pieni polmoni una canzone d’amore, la nosrta canzone.

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