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Racconti Erotici

Quella stronza di mia moglie – Vecchi racconti di ErosItalia

By 12 Giugno 2022No Comments

Salve! Mi chiamo Mario, ho 37 anni e voglio raccontarvi quello che mi è successo un pomeriggio…il pomeriggio più eccitante che abbia mai vissuto. Sono sposato da 8 anni, mia moglie è una donna bellissima e desiderabile… e dopo tanti anni passati insieme, compresi i 4 di fidanzamento, mi piace ancora molto scopare con lei…
Sono comunque sempre stato fedele a mia moglie, però negli ultimi mesi mi sono sorpreso più volte a pensare di farmi una amante. Il fatto è che, forse per il nervosismo dovuto al mio lavoro e a quello di mia moglie, litigavamo spessissimo e alla sera eravamo troppo arrabbiati l’uno con l’altro per mettere da parte l’orgoglio e ammettere di desiderare una bella scopata! A volte io ci provavo e capivo che anche lei ne aveva voglia. Ma lei se ne usciva con delle scuse banali e litigavamo di nuovo. A volte finivamo persino per dormire in stanze diverse. Dopo 5 mesi di questo andazzo stavo proprio scoppiando e non capivo come facesse lei a non desiderare di scopare. Ero sicuro che non avesse nessun altro, quindi decisi che se a lei stava bene l’astinenza sessuale, a me non stava bene affatto. Però fui fortunatissimo. Non dovetti andare a cercare lontano un’amante. Perché mi venne direttamente in casa. Siccome sono ingegnere, un inquilino del mio palazzo, che abitava nell’appartamento proprio sopra il mio, mi aveva chiesto se a titolo di favore potevo aiutare sua figlia Laura, di 19 anni, a preparare un esame universitario di Matematica. Non accettai nessun compenso per le lezioni ma chi immaginava che sarei stato ripagato da Laura con tale moneta? Già dalle prime lezioni mi accorsi di quanto era bella e appetitosa la ragazza. L’avevo incrociata più volte per le scale ma faceva ben altro effetto l’averla davanti agli occhi per un ora e più, per tre volte alla settimana, seduto di fianco a me. Potendo sentire il suo profumo, immaginando di infilare il mio cazzo in quella bocca splendida, con quelle labbra carnose, immaginando di sbatterla contro il muro e strapparle i vestiti di dosso mentre le premevo il mio cazzo sulla fica, per poi farla girare e scoparmela alla pecorina mentre le afferravo i capelli. Più volte mi ero trattenuto, mentre la vedevo intenta nei suoi esercizi, dall’afferrarle uno di quegli splendidi seni o dall’infilarle una mano sotto la cortissima gonna. Nelle prime settimane in cui facevo lezione a Laura, la mia frustrazione sessuale aumentò. Mi eccitavo da morire ad averla a fianco e quando andava via mi ritrovavo con la mia mogliettina, sempre più ostinata e frigida. Che rabbia!
Un pomeriggio però le cose cambiarono. Laura arrivò mentre io stavo finendo di lavorare a certi documenti sul computer, quindi le dissi di accomodarsi e aspettarmi per un po’. Mentre lavoravo però lei fece cadere (accidentalmente?) una penna sotto la mia larga scrivania di mogano. Si chinò per prenderla, ma poiché sembrava non trovarla, finì per infilarsi completamente sotto la scrivania. Potete capire la mia eccitazione. Io seduto e lei in ginocchio fra le mie gambe. “Chissà” mi domandai “se si rende conto di quanto sia equivoca e eccitante la situazione?”
Se ne rendeva conto eccome…!!!! Mi posò una mano sulla patta dei pantaloni “Hai del lavoro da fare?” disse “Bene! Continua pure il tuo lavoro perché qui sotto ho da fare un lavoro anche io!”
Con un sorriso beato sulle labbra, tentai davvero di finire il mio lavoro, o meglio, feci finta di continuare perché faceva parte del gioco, ma era impossibile, specie nel mio stato, concentrarsi su nient’altro che quella meravigliosa bocca di velluto da teen-ager e le sue meravigliose abilità di professionista del pompino. Quanti studentelli suoi coetanei doveva aver succhiato per raggiungere una tale abilità di pompinara? Mi abbassò la zip e mi prese il cazzo in bocca senza preavviso. Sentivo le sue labbra avvolte strettamente su tutta l’asta. Il suo faticoso respiro, mentre si faceva scopare la gola. Le sue splendide mani accarezzarmi le palle. Fra mugolii, rumori di suzione e affannosi sospiri, mi disse che m’aveva sentito più volte la sera, dall’appartamento di sopra, che litigavo con mia moglie e che sapeva che avevo tanto “bisogno”.
Disse proprio così: “Bisogno!” solo che ora non parlava più a me ma al mio cazzo. Non me ne fotteva niente di starla a sentire. Fintanto che parlava non aveva il mio cazzo completamente in bocca, quindi la afferrai dietro la testa e le ricacciai il cazzo in gola: “Succhiami e non parlarmi, stronza!!!”
Mi godevo quel pompino meraviglioso, stavo quasi per venire quando all’improvviso NELLA STANZA ENTRÒ MIA MOGLIE……
Non la avevo sentita tornare a casa. Dall’altro lato della scrivania mia moglie non poteva vedere Laura. Ma sia io che Laura ci fermammo, paralizzati dall’emozione. Lei con il mio cazzo in bocca, respirava piano e sentivo il suo fiato sul mio pube. Io intanto mi allontanai dall’orgasmo che stava per arrivare a causa di quella interruzione del pompino. Mia moglie non si era accorta neanche che Laura era venuta a casa per la lezione. Credendo che fossimo soli si sedette su una poltroncina, di fronte alla scrivania e cominciò a raccontarmi alcune cose che le erano successe sul lavoro. Forse voleva sfogarsi un po’, ma già sapevo che se le avessi espresso la mia sincera opinione avremmo finito per litigare. Così mi ripresi dallo shock della sua entrata, ricominciai a far finta di lavorare al computer, mentre facevo anche finta di ascoltare la mogliettina ignara e diedi un eccitantissimo schiaffettino sulla guancia a Lauretta, sotto la scrivania, perché portasse a termine il suo bravo compito! La porcellina capii e piano piano, controllando il respiro e senza far rumore, continuò a succhiarmi divinamente. Ora la situazione era eccitante il doppio di prima. Quella stronza frigida di mia moglie mi parlava di cazzate che io non ascoltavo per nulla e quella grande arrapantissima puttanella di Laura mi spompinava sotto la scrivania. Però è ovvio che ero troppo voglioso di sborrare per farlo in modo discreto, sentivo che fra un po’ avrei riempito la bocca di Laura con il mio carico di sperma caldo. Speravo che la ragazza amasse ingoiarlo quanto sembrava amare succhiare cazzi. Fu una cosa splendida, mi inarcai sulla schiena e gridai “SIIIII!” con gli occhi chiusi e schizzai tutto l’accumulo di cinque mesi nella calda boccuccia di Laura. Tenendole fermamente la testa la obbligai a mandare giù tutto ma la troietta lo avrebbe fatto comunque. Di mia moglie non me ne fotteva più un cazzo. Non guardai la sua faccia per vedere la sua reazione, mi interessava solo di me! Ma sentii che si alzò e venne a guardare cosa succedeva sotto la scrivania. Mi mollò uno schiaffo e corse a chiudersi in camera da letto! Credetemi, quello schiaffo l’ho appena sentito, mi interessava molto più godermi la vista di Laura che mi guardava come per ringraziarmi e con la bocca piena del mio cazzo. Appena una goccia di sperma le colò da un lato della bocca ma la raccolse con un dito e se la portò alle labbra. Che troia meravigliosa!!!!! La feci alzare e un’idea ancora più perversa mi balenò in mente. La toccai sotto la gonna trovando un lago sotto alle mutandine. Le chiesi se ci stava a fare un’altra cosa per me. Mi rispose: “Tutto quello che vuoi, per il tuo meraviglioso cazzo! Tua moglie non capisce niente, la stronza!” Andammo nel corridoio, davanti alla camera da letto, insistendo un po’ riuscii a farmi aprire la porta da mia moglie. Per farmi aprire usai un tono umile e di scusa, ma appena entrato la afferrai e la spinsi violentemente sul letto. Le strappai i vestiti di dosso, godendo della stretta con cui le tenevo ferme le mani per i polsi. Intanto le gridavo che Laura era stata brava con me e che aveva fatto solo quello che avrebbe dovuto fare lei stessa, e che se si credeva più in gamba di Laura doveva dimostrarmelo ora, qui! Davanti a lei! Le urlavo che a Laura era piaciuto moltissimo il mio cazzo e che se a lei invece non piaceva non glielo avrei dato mai più! Da quel giorno mi sarei scopato solo Laura! Intanto la stavo finendo di spogliare, le mollai un ultimo schiaffo e la penetrai a secco con un colpo violentissimo. Laura si era seduta sul letto e sorrideva, si passava lentamente una mano sulla fighetta. Mia moglie continuò a resistere un altro po’ ma poi dovette arrendersi, stava cominciando a bagnarsi e nonostante la recente sborrata la situazione era arrapantissima e il mio cazzo era duro come marmo! Mi voltai verso Laura: “Guarda bene Laura, guarda come geme una vera troia. Poi faccio lo stesso con te, non ti preoccupare!” La mogliettina gemeva ora: ” No! Questo cazzo è solo mio!” “Zitta stronza! Prenditelo tutto per ora! Poi mi guarderai come mi inculo Laura”. Fui davvero stronzo. Portai mia moglie vicinissima all’orgasmo ma proprio allora uscii da lei e la legai alla spalliera del letto con le lenzuola, perché non potesse neanche toccarsi! “Ora guarda bene lo spettacolo, grandissima stronza” le dissi e presi Laura davanti a mia moglie, in tutti i buchi, sborrandole anche nel culo! Quando finimmo, senza dire una parola aiutai Laura a rivestirsi, le diedi un bacio accompagnandola alla porta e andai a letto tutto nudo, senza dire una parola a mia moglie. Mi svegliai poche ore dopo… Lei era riuscita a sciogliersi e mi succhiava il cazzo con aria sottomessa e servizievole… Mi disse che lo voleva nella passera e l’accontentai! Finalmente aveva capito… quella stronza!

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