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“Ho che bello, Rina, vieni qui da me! Sono felicissima. Vieni con tua figlia, spero. Fai bene perché così Serena prende confidenza con la sua facoltà e noi due posiamo girare a vedere vetrine ed anche qualcos’altro, non credi?” è stata la lunga esclamazione di Marina alla telefonata della sua amica Rina la cui figlia deve afre l’iscrizione ai test di primavera della facoltà di ingegneria.
Leo è il figlio di Marina ed è già al secondo anno di ingegneria di conseguenza può fare da cicerone e consigliare nonché guidare Serena all’interno del complesso universitario affinché lei si orienti e possa anche essere autonoma nel muoversi nelle giornate in cui dovrà iscriversi ai test e poi fare la pre iscrizione alla facoltà.
Il periodo dell’anno è fine aprile quando la temperatura non è alta, il caldo in città si fa già sentire e si circola con abiti estivi.
Mamma e figlia sono arrivate e Marina le ha ospitate a casa sua. Il posto in quella casa c’è poiché la villetta a schiera è grande ed anche in parte vuoto da quando il marito di Marina è andato a vivere con una ragazza giovane di poco più di veni anni.
Sia Marina che Lucio non ne hanno fatto un dramma essendo l’uomo, già prima della separazione, molto assente sia nella presenza, sia negli obblighi familiari, sia in quelli coniugali.
Il giorno seguente all’arrivo dell’amica della madre, Lucio si ha preso un giorno di pausa studio ma l’indomani aveva l’obbligo di seguire Fisica 2 ed è dovuto andare a lezione però appena finita è tornato a casa e non pensava di non trovare nessuno. Invece c’era Serena la quale era sicura che la madre e l’amica sarebbero tornate di sera dopo aver mangiato un brunch ma non aveva fatto i conti con il rientro a casa di Lucio. Di conseguenza per Serena c’è stata una sorpresa.
Per lui era la prima volta che vedeva nuda una giovane ragazza. Alla vista di Serena totalmente nuda le ginocchia hanno tremato e la gola gli era diventava improvvisamente secca.
Le foto di donne nude abbondavano su molti siti web, ovviamente, ma fino a quel punto della sua vita non aveva visto una vera giovane ragazza nuda con i suoi occhi e da vicino. Forse quando erano entrambi più giovani si erano visti nudi inavvertitamente ma di certo nessuno di loro due ricordava l’occasione.
Da notare che sia Lucio che Serena hanno avuto un’infanzia normale e poiché la ragazza era un personaggio familiare, lui non avrebbe dovuto notarla, almeno dal punto di vista sessuale. Però già da quando lei ancora in fase puberale, lui ricorda che Serena già era molto attraente pur essendo lei inconsapevole del fascino esercitato.
Serena era diventata una ragazza come moltissime, molto bella, mora, carnagione olivastra che chiedeva solo di essere scopata, il suo collo diventato lungo sembrava particolarmente delizioso ed adatto a sostenere molte collane naif ed etniche colorate, quando inclinava la testa da un lato, vezzosamente, ne esponeva una parte nuda che nella fantasia del ragazzo doveva essere sensibile e vulnerabile in cui avrebbe voluto affondare i denti. A lui piaceva il modo in cui le sue lunghe ciocche di capelli cadevano da una parte quando faceva quella mossa causando la caduta di capelli a cas**ta sulle sue spalle facendo anche uno sguardo malizioso a cui era effettivamente difficile resistere perché era un messaggio altamente erotico.
Lui desiderava toccarla ma non gli era permesso. Lo avrebbe fatto anche al mare l’estate precedente ma era stato catechizzato dalla madre e non aveva fatto niente sopprimendo le sue voglie ma non le seghe pensando a lei.
L’averla vista nuda, ad essere onesti, non era in alcun modo colpa sua. Infatti la sua lezione era finita prima del dovuto a causa dell’assenza di un insegnante ed il suo ritorno a casa non era previsto a quell’ora, Serena sicuramente non si aspettava che qualcuno fosse a casa.
Mentre Lucio si dirigeva verso la sua camera da letto al primo piano, ha sentito fermarsi lo scroscio d’acqua della doccia e gli è parso strano che Serena si facesse la doccia proprio a quell’ora di tarda mattina. Lui non si era preso la briga di chiamarla e quando ha visto che la porta del bagno era spalancata l’ha vista mentre passava.
Serena era appena uscita dalla doccia ed era piegata ad asciugarsi gambe e piedi. Le sue tette, pur sviluppate, non erano mature e non pendevano verso il basso, poi lei si è raddrizzata e si ha asciugato i capelli. Pensando di essere sola in casa non si era presa la briga di chiudere la porta probabilmente affinché lo specchio lungo fino a terra ed anche quello sopra il lavandino non si appannassero. Forse voleva vedersi sia in viso che nella totalità del corpo. Mentre lei si scompigliava grossolanamente i capelli con l’asciugamano, non ha sentito Lucio avvicinarsi alla porta del bagno dove si è fermato incantato, il suo sguardo è andato immediatamente alle sue gambe ed al suo sedere entrambi splendidamente in mostra.
A Lucio era stato inculcato che era sbagliato guardare le donne in bagno ed nel farlo si è sentito in colpa nei minuti in cui l’ha fissata con gli occhi non riuscendo a distogliere lo sguardo.
Le gambe di Serena erano veramente splendide e su questo non c’erano dubbi, tutti lo dicevano, ma ciò che la loro bellezza sosteneva era il meraviglioso spettacolo del suo sedere a cui gli occhi di Lucio non hanno saputo resistere nel guardarlo.
Una residua goccia d’acqua stava scivolando verso la deliziosa curva delle sue natiche, fermandosi in quel dolce angolo verso l’interno in cui i glutei non ancora sviluppati, e quindi di curvatura dolce, dove incontravano le sue cosce.
Lucio avrebbe voluto tuffarsi in avanti e prendere quella goccia sulla sua lingua, ma si è comprensibilmente trattenuto, nonostante ciò, tuttavia, senza sapere se quei pensieri fossero leciti o no, il suo cazzo di ragazzo stava diventando duro.
Sapeva di doversi allontanare da quella porta, subito perché Serena da un momento all’altro si sarebbe voltata e lo avrebbe visto la sua eccitazione che rigonfiava il pantalone ed allora sarebbe stato l’inferno. Lei avrebbe pensato che lui fosse malato, perverso e nessuno le avrebbe dato torto.
Quella successione di sensazioni e pensieri derivanti dalla vista di tanta bellezza giovanile sembrava fosse avvenuta al rallentatore tanta era l’attenzione ai minimi dettagli a cui lui aveva posto.
Serena si è voltata, ha scosso i capelli spostandoli dal viso tenendo sempre in mano l’asciugamano, si è girata verso lo specchio lungo fino al pavimento per guardarsi ed ha visto Lucio sulla soglia. Senza coprirsi e guardandolo negli occhi si è voltata e lo ha trovato immobilizzato dal terrore ed anche dalla lussuria.
Lui si aspettava che urlasse forte tentando freneticamente di nascondere la sua nudità.
Lucio ha capito dai suoi occhi che era po’ scioccata, forse spaventata ma nessuno dei due ha fatto niente. Anche Serena era paralizzata e guardava il corpo di quel ragazzo che le si era palesato davanti e chissà da quando la osservava.
Gli occhi di Lucio non sfrecciavano su e giù ma piuttosto gli sembrava di fissarla interamente in un’unica immagine come se Serena fosse una statua immobile.
La ragazza aveva un corpo splendido, i suoi fianchi erano sono rimasti leggermente piegati su un lato non avendo finito di asciugarsi ed aveva assunto quella meravigliosa posa femminile che faceva impazzire non solo i ragazzi. Si vedeva benissimo quanto fosse sodo in ogni sua parte quel corpo. Quando Lucio ha osato mettere particolare attenzione alle sue tette, le ha osservate ricavandone la sensazione di come non fossero particolarmente grandi, di certo non come le MILF sul suo computer, ma non le è venuta voglia di avvicinarsi, allungare le braccia e succhiarle palpandole con le mani sentendone la morbidezza, però ha avuto la sensazione che sicuramente erano la migliore coppia di tette che avesse mai visto.
Alla fine, ha trovato il coraggio di muoversi e si è messo d’istinto sulla difensiva, pronto a difendere le sue azioni ed a correre come un velocista in camera sua prima che lei dicesse qualcosa ma come preso da un incantesimo non si è mosso finché non l’ha sentita pronunciare una parola. Serena non solo fino a quel momento non ha detto niente ma non aveva ancora tentato di nascondersi.
“Mi dispiace! Credimi” ha esclamato Lucio ed ha dato un’occhiata ai suoi pantaloncini abbassando la testa.
In realtà era effettivamente troppo tardi per cercare di nascondere a Serena la sua erezione.
Di lei ormai aveva visto in abbondanza ed ha pensato che forse avrebbe potuto mostrare la sua dignità di maschio comportandosi come stava facendo pure lei, cioè restare calmo, silenzioso ed immobile, senza nessun movimento. Se avesse pensato in quel momento di aggiustare la sua compostezza avrebbe perduto sicuramente la sua dignità ed allora sarebbe dovuto scappare a nascondersi.
“Oh, no… non l’ho fatto…” ha balbettato lei.
Che cosa volesse dire con quelle parole non si è mai saputo ma come ipnotizzata si è lentamente avvolta nell’asciugamano cercando, per altro senza riuscirci, di tenerlo intorno al petto ma quel telo era troppo piccolo per avvolgere la parte superiore di quel corpo poiché era un asciugamano per le mani. Serena si è resa conto che era inutile a quel punto fingere e che non aveva bisogno di coprire ciò che Lucio aveva già visto. infatti lei ha lascito libero l’asciugamano ed ha fatto del suo meglio per allacciarlo intorno alla vita ma purtroppo per lei anche stavolta quel telo era ancora una volta troppo piccolo per farlo correttamente poiché cadeva verso il basso coprendo soltanto la parte sinistra lasciando la sua coscia destra in bella vista.
“Non sapevo che fossi a casa” ha finalmente detto senza eccessi di tono o di volume della voce lasciando le sue tette libere alla vista mostrandole con l’orgoglio della sua femminilità in parte inespressa.
Lucio ha cercato non fissarle, ma lei se ne sarebbe accorta comunque, ciò che lui ha notato erano gli occhi Serena fissi sul suo inguine. Allora lui ha girato leggermente il suo corpo, ma dall’angolazione assunta le ha mostrato più dettagli.
“Va tutto bene?” ha chiesto lei con calma ed ha aggiunto “Comunque mi sa che è troppo tardi”
Era il modo di rompere il ghiaccio tra loro due.
Lucio ha sorriso nervosamente non sapendo a quel punto davvero cosa fare perché Serena era parzialmente nuda davanti a lui con l’asciugamano intorno alla vita che esaltava la sua sensualità come se indossasse una minigonna con uno spacco su tutto il lato destro.
Prima che Lucio facesse una mossa i due hanno sentito la porta d’ingresso. Dai suoni deboli delle voci hanno capito che le rispettive madri erano tornate a casa.
Con grande sorpresa da parte di Lucio, Serena è corsa verso di lui e ha afferrato la maglietta appesa sulla maniglia della porta con una mano e la maniglia con l’altra, ha tirato Lucio bruscamente in bagno chiudendo rapidamente la porta. Lui è rimasto sorpreso dalla immediatezza dell’azione e dalla rapidità nonché del fatto che non gli abbia realmente sbattuto la porta in faccia lasciandolo fuori dal bagno. In una frazione di secondo si è chiesto del perché lo volesse lì dentro con lei.
Dopo un minuto si è sentita una voce dal piano di sotto che li chiamavano. Erano le mamme che li avvisavano che erano tornate a casa ed il chiacchiericcio della conversazione tra donne è svanito nell’entrare nelle rispettive camere senza preoccuparsi di una risposta dei ragazzi.
“Cosa stai facendo?” ha chiesto a Serena con un tono che non era di domanda ma di protesta per qualcosa e la coscienza di Lucio, se si fosse materializzata, l’avrebbe preso a calci.
“Vuoi che ti vedano fissarmi nuda?” le ha risposto lei lanciandogli uno sguardo divertito.
“Mi dispiace davvero, non volevo fissarti”
Lei ha scosso la testa.
“Va bene. A giudicare dal palo per tenda che c’è nei tuoi pantaloncini, penso che tu volessi vedere di più”
“Un palo di tenda?” si è chiesto ed ha portato una mano a verificare se nell’inguine il cazzo fosse così come lo vedeva lei.
A quella mossa di Lucio, Serena ha sorriso.
“Farai meglio a non farti vedere mentre esci dal bagno con me ancora qui dentro”
Era un avvertimento ma in affetti era l’inizio di un gioco in cui lo stava invitando ad essere complice.
“Beh, secondo te cosa dovrei fare?”
Lei non gli ha dato risposta ma ha fatto spallucce mettendogli davanti agli occhi ancora una volta le sue tettine.
“Siediti e aspetta” gli ha detto dopo aver ascoltato i rumori in casa.
Per qualche strano motivo lui ha obbedito pensando al suo cazzo così sporgente dai suoi pantaloncini.
Serena non sembrava infastidita dalla presenza di Lucio ed ha iniziato a pettinarsi i capelli. Lucio si è seduto sul bordo della vasca in silenzio fingendo di aspettare ma la guardava e riguardava riempiendosi gli occhi e la mente avendola davanti ai suoi occhi nuda sia dietro che davanti in un’unica immagine riflessa dallo specchio.
Lei sapeva che lui la stava fissando ma ha fatto finta di non accorgersene. Si è asciugata i capelli con il phon, si è lavata i denti e si è spalmata una lozione sulla pelle mentre lui la guardava eccitandosi silenziosamente chiedendosi il perché si fosse lasciata vedere, se aveva saputo delle sue fantasie su di lei, oppure se i suoi sguardi nei giorni prevedenti erano chiari, oppure aveva scoperto che aveva una mattina rovistato nel cassetto della sua biancheria intima.
A distrarlo è stato un suono di Serena “Uhm” e si è bloccata come se stesse contemplando qualcosa “Devo tagliare adesso”
Che voleva dire? Tagliare? Perché lo diceva? E Lucio senza capire il significato di quelle parole ha risposto “Va bene!”
“Puoi guardare se vuoi” le ha detto lei.
Detto ciò, si ha slacciato l’asciugamano intorno alla vita e lo ha messo sopra il coperchio del water sedendosi sopra.
Dalla posizione in cui lui era e per come lei era seduta con le gambe aperte, Lucio ha visto il tesoro tra le sue gambe e ha capito subito a cosa si riferissero quei suoni e quelle strane frasi. Il boschetto di peli pubici castano chiarissimo era molto evidente e lui prima non ci aveva fatto molto caso.
I peli della sua figa erano stati tagliati realizzando un disegno che ora appariva evidente, al tempo era stato accuratamente tagliato appena sopra la sua figa ma ora dei piccoli peli iniziavano ad emergere tutt’intorno ed anche sulle grandi labbra e pure nella zona clitoridea.
Mi ha sorpreso che si tenesse così ben curata. Lui pensava fosse qualcosa che facevano solo le pornostar.
Serena ha afferrato la crema da barba e si ha spruzzato una goccia di schiuma sul palmo della mano, con un sorriso leggermente diabolico ha guardato Lucio prima di allungare la mano verso il basso per eseguire quello che sarebbe stato l’atto più erotico che avesse mai visto fino a quel momento.
Con cautela e lentamente, Serena ha iniziato a spalmare la crema da barba tra le cosce ed intorno alla zona pubica, ha tamponato leggermente con le sue dita piene di schiuma intorno la sua figa molto più aperta per lui allargando le gambe per dare accesso alle zone difficoltose per la rasatura. Finita la spalmatura della schiuma, lei ha preso il rasoio dal bordo del lavandino ed ha iniziato ad usarlo su sé stessa.
Lucio era molto eccitato a guardarla ed il suo cazzo era diventato duro e dolorante per la lussuria.
Il rasoio se lo ha fatto scivolare con cautela e perizia sulla pelle rimuovendo tutti i peli che sarebbero usciti dal suo perizoma, da come lo manovrava e da come lo impugnava si capiva che lei lo aveva fatto molte volte prima.
Non erano passati che un minuto, forse due, e lui si sentiva come se avesse guardato per ore.
Al termine della depilazione Serena ha usato l’asciugamano su cui era seduta per pulirsi e Lucio ha visto il rosa dell’interno della sua figa.
“Wow!” ha detto a sé stesso ma lei sembrava aver sentito ed ha accennato ad un sorriso.
Lucio era attento a ciò che faceva Serena ed aspettava il passo successivo di quella ragazza che però sembrava esitare, lui ha immaginato che non c’era molto altro che potesse fare prima di vestirsi e uscire dal bagno.
“So che volevi vedermi da molto tempo” ha detto Serena e le parole dette senza un discorso iniziale ma sparate lì per lì gli hanno fatto fermare il cuore ed il viso di Lucio è diventato pallido.
“Era abbastanza ovvio” ha proseguito Serena guardandolo nello specchio “Eri cotto di me, vero? Non sai quanto mi sei mancato”
Lucio era sconvolto. In pochi istanti lei lo aveva scoperto e gli stava dicendo tutto ciò che lui aveva pensato e sognato. Cosa stava succedendo? A lui non sembrava la realtà ma un sogno o comunque qualcosa di irreale. Tutti i desideri segreti li aveva messi allo scoperto e comportandosi da furbastra lo aveva sedotto ed aveva mischiato i sentimenti con qualcosa che sapeva di peep show decisamente porno che aveva minato il suo carattere alle fondamenta.
“Per favore, di’ qualcosa!” gli ha chiesto Serena.
“Io … ehm, … non so cosa dire. Come lo sapevi?” pentendosi di averle risposto confermando ciò che lei aveva detto invece di smentirla anche se in realtà era tutto esatto ed era ciò che lui voleva.
La schiena della ragazza era di fronte a lui fino a quel momento, quando si è voltata e lo ha guardato, restando completamente nuda, senza nascondere nulla, senza accennare ad un gesto di pudore.
“Ho sempre visto che mi guardavi e mi piacevi molto, ma dopo aver capito la pensano la mentalità dei ragazzi che guardano le ragazze per i loro corpi, ho pensato che forse non stavi guardando me ma ti bastava soltanto il mio corpo”
Il suo pensiero a Lucio è sembrato una deviazione femminista e poteva essere una dichiarazione velata di lesbismo. Lui, attento com’era, ha pensato alla eventuale risposta che sarebbe stata ma non l’ha detta “Forse è anche vero quel che dici, ma in questo momento non è ciò che penso” e riprendendo a pendere dalle sue labbra ha sentito dire “Ma avanti ieri notte c’era la porta della tua stanza socchiusa. Ti ho sentito mentre giocavi con te stesso e guardavi dei porno sul tuo computer”
“Oh cazzo, mi ha scoperto! Porca puttana! Lei lo sapeva!” si è detto causandosi un attacco di vergogna ed imbarazzo come pochi.
“E ti ho sentito pronunciare il mio nome, proprio mentre mugugnavi debolmente, forse per non farti sentire”
Serena sembrava una Dea davanti a lui e dalla finta espressione seria, è passata a sorridere “Hai sparato sborra pensando a me. Ti ho visto sai!”
Anche Lucio ha cambiato aspetto del volto, ha sollevato la testa quasi orgoglioso di aver dimostrato a Serena che voleva farle sapere esattamente che le piaceva. Lui avrebbe voluto aggiungere che succedeva spesso ed ha replicato impacciato “Ho sempre pensato che fossi carina” e lei lo ha interrotto per incitarlo affinché le confessasse i desideri fatti durante le seghe “Bellissimo!”
“Volevo che tu guardassi. Ho lasciato la porta socchiusa nella speranza che quella fessura ti incuriosisse. Non avevo il coraggio e né trovavo il momento per dirti che mi piaci parecchio”
“A me piace tanto essere guardata ed ancora di più quando sono nuda. Mi piace quando sono al centro dell’attenzione. Perché credi che ogni giorno stia tanto tempo in bagno? Voglio essere perfetta agli occhi di tutti e soprattutto ai tuoi. Anche mia madre è così”
Lucio non aveva fatto caso a Rina, madre di Serena, e istantaneamente si è ricordato che anche quella donna stava spesso in bagno con la figlia per tanto tempo ma non si era mai chiesto il perché stessero insieme.
Serena nel parlare non aveva cambiato atteggiamento e non si era coperta affatto, il suo corpo era sempre nudo.
“Sto cercando ora…” lui ha replicato senza concludere la frase per l’emozione.
“Lo vedo” lo ha bloccato la ragazza sorridendo puntando con gli occhi il cazzo che da sotto i pantaloncini puntava verso di lei.
“Allora, qual è la prossima cosa che ora farai?” ha chiesto lui.
Lei gli ha risposto come sempre con prontezza “Beh, a volte dopo che mi faccio la doccia e mi depilo, mi piace prendermi cura di me stessa, ma non so se sei essere autorizzato a guardare”
Il ragazzo, ingoiata la saliva “Cioè?”
All’improvviso Serena sembrava essere diventata molto timida come una bambina “Gioco con la mia figa!”
Per Lucio quella dichiarazione era veramente troppo, era una fucilata che gli ha fatto perdere l’equilibrio sul bordo della vasca e è caduto all’indietro per lo shock con grande divertimento di Serena che gli ha subito chiesto, mettendosi tutte e due le mani sulla bocca per la sorpresa, “Stai bene?” e lì sono scoppiate le risate sonore di entrambe.
“Sì, sto bene” e lui si è rialzato ed asciugato mani e braccia bagnate sulla maglietta, anche il suo sedere si era bagnato per un residuo di acqua rimasta nel fondo della vasca.
“Cazzo, ora i tuoi vestiti sono bagnati!” ha esclamato lei intrecciando le mani di nuovo sulla bocca per la giocosa felicità facendo seguire un “Levateli! Spogliati dai!”
“Io, beh, … non penso che sia una buona idea” le ha risposto vergognandosi parecchio a farlo.
“Non dire che non lo fai perché potrei vedere il tuo cazzo duro?”
“Beh, no, anzi, sì, e poi se inizi a giocare con la tua figa qui ci sarà un gran casino da ripulire”
“Ma davvero!? Non mi dire! Guardami! Ti do il permesso di vedermi e poi ci penserò io a pulire. Io e mamma lo facciamo spesso. Poi laviamo il pavimento, ma credimi che la pulizia vale il piacere che abbiamo!”
In quel momento entrambe sono ammutoliti forse per imbarazzo e Lucio si è reso conto della schietta sensualità della situazione.
Se fossero stati adulti a quel punto sicuramente avrebbero preso diverse uscendo dal bagno ma la loro giovane età e la lussuria erano la forza dominante che li controllava.
“Non lo dirò se lo farai” ha detto lei furbescamente.
Lucio non credeva alle sue orecchie e stentava a credere che quelle parole le fossero sfuggite di bocca però quando si ha leccato le labbra, ha sentito che tutto l’imbarazzo e la tensione precedente lo aveva abbandonato lasciando spazio al coraggio delle sue azioni.
“Sei serio?” ha chiesto dando a Serena la possibilità non proseguire in quella situazione carica di sesso.
Entrambe sapevano che stavano per fare qualcosa di riprovevole e di sbagliato, ma il problema del sesso è che fare qualcosa di sbagliato poteva farli sentire davvero, davvero bene.
In realtà è nella natura umana desiderare ciò che è proibito e così era anche per loro due.
Lucio tremava per l’eccitazione all’idea di poter interagire sessualmente con quella ragazza che ora era una Dea nuda davanti a lui che lo incitava a fare sesso.
“Assolutamente!” ha replicato lei con la faccia seria e lui si è messo in piedi chiedendo “Mi toglierai i veramente i pantaloncini”
Serena si è avvicinata a lui, si è chinata, ha fissato lo sperone del pantaloncino fissandolo.
Divorato dal piacere dell’attesa si chiedeva cosa lei avrebbe fatto veramente e come avrebbe reagito nel vedere il suo cazzo duro oppure se lo stava prendendo in giro.
Serena a coronamento del desiderio di Lucio di mostrarsi, bruscamente, le ha tolto i pantaloncini denudandolo in meno di una manciata di secondi con il suo cazzo a pochi centimetri dalla sua faccia.
Senza perdersi d’animo Serena ha afferrato quel sesso, ha sorriso, ha sollevato lo sguardo ed istintivamente lo ha afferrato.
Lucio sottovoce le ha detto “Se continui, ti farai una sborrata in faccia” e lei è sembrata ubbidire lasciandolo andare e sollevandosi per poi sedersi sul sedile del water ed allargare le gambe.
“Voglio che mi guardi mentre lo faccio, ok?”
Lucio ha annuito incapace di parlare.
Serena ha fatto scivolare la mano sull’inguine molto lentamente e con attenzione ha iniziato a toccarsi.
Il mio cazzo si è contratto ed ha fatto un sobbalzo.
Lei nel vedere il cazzo si è eccitata ulteriormente ed è andata subito a lavorare sulla figa.
Da come si era comportata, da come aveva aperto le gambe, al modo con cui aveva condotto il dialogo con Lucio era ovvio che sapeva come ottenere ciò che voleva dal suo corpo e si capiva chiaramente che si era masturbata abbastanza frequentemente.
Le sue dita sono scivolate su e giù tra le sue grandi labbra separandole per esporre il suo clitoride.
“Fare così me lo ha insegnato mamma” ha detto sottovoce guardando Lucio il quale ha subito visto che era già bagnata.
Serena ha proseguito senza sosta a far scivolare su e giù le sue dita. Il suo dito medio ha fatto un guizzò quando è entrato improvvisamente nella figa affondando senza sforzo all’interno.
Da ciò lui ha intuito che lei non fosse più vergine da tempo, ma quello sarebbe stato un problema in meno.
Serena gemeva continuando a esercitare pressione sulla figa e senza proseguire oltre ha levato il dito dall’interno dedicandosi soltanto al grilletto. Intanto l’altra mano, quella libera, è andata a poggiarsi sulla tetta opposta stringendola e palpeggiandola proprio come avrebbe desiderato fare lui.
Per Lucio era una tortura vederla ed eccitarsi e non potendo più resistere alla voglia, ha afferrato il cazzo avvolgendo saldamente la sua mano attorno all’asta.
Nel vederlo lei ha spinto i fianchi in avanti come se volesse avere il cazzo dentro ma in realtà mostrando meglio la figa ed ha sussurrato “Sì, che bello! Continua, fallo insieme a me!”
Quando ha iniziato a masturbarsi insieme a Serena, i secondi successivi sono stati di un piacere unico.
Lei ha osservato il cazzo molto attentamente e lui ha eseguito la sua sega con fervore ma senza mai distogliere lo sguardo dalla figa pulsante che aveva di fronte.
Serena ha iniziato a mugolare. Nel bagno si sentivano i suoni delle dita passare tra le pieghe della figa bagnata che giravano e titillavano il clitoride portandola sempre di più alla meravigliosa sensazione che stava crescendo dentro di lei.
Quanto a sensazioni Lucio era da meno e sembrava esplodere ad ogni gemito, non poteva resistere a lungo.
“Vuoi venire?” riusciva a dire a malapena Serena tra respiri profondi e lievi ma acuti mugolii.
Lui ha annuito e, anche se non lo guardava in faccia, poteva dirle che le era prossimo a sborrare.
“Oh sììhhhh!” ed ha chiuso gli occhi facendo una smorfia e l’orgasmo era molto prossimo.
Serena capendo che il ragazzo che aveva di fronte stava per sborrare, gli ha detto “Sparamelo addosso!” ed una sua mano è andata tra le gambe a e tormentare furiosamente il clitoride ansimando per la pura estasi provata.
Lucio non riusciva più a trattenersi ed insieme a Serena ha aumentato la velocità della sega per sfogarsi prima possibile. Infatti non ha tardato a grugnire e le gambe gli si sono paralizzate mentre veniva eruttando, lui non sa come, sulla mano della ragazza che molto compiaciuta si sgrillettava ma prendeva nel palmo dell’altra mano la sborra.
L’effetto della sborrata è stato l’orgasmo di Serena il cui corpo si è irrigidito, ha tremato con delle scosse che le hanno fatto sollevare le gambe per aria, le hanno fatto aprire la bocca tanto era l’intensità dell’orgasmo. Il suo corpo ha continuato a contorcersi mentre Lucio si è avvicinato a spruzzandole una parte della sborra, non ancora uscita sullo stomaco.
In quei momenti per lui non c’era altro se non che notare il suo orgasmo e gli effetti su di lei.
Ha visto che aveva il collo arrossato, il volto stravolto ed in basso solo un po’ di succo limpido colare dalla sua figa. Ciò ha fatto sì che gli ultimi resti del suo orgasmo continuassero con rinnovato vigore. Per questo motivo le ha spruzzato sulle tette la sborra residua e le ultime gocce sulla coscia.
Poi a causa della tensione di quei momenti, Lucio è quasi crollato su Serena ma mi è appoggiato al lavandino curvandosi su di lei con la testa a contatto su una spalla.
Il suo orgasmo era durato poco ma non era svanito, il respiro era ancora affannato ma stava scemando.
Lo sperma che si è incollato sulle tette e sullo stomaco di Serena ed era uno spettacolo di cui andare orgoglioso, infine ha sospirato “Wow! Che cosa bella! È stato decisamente fantastico”
Serena non lo ha allontanato ma ha appoggiato la fronte sulla spalla di lui in attesa di riprendere e forze.
Dopo un momento gli ha sorriso per fargli capire che era stata bene ed aveva goduto tanto con sensazioni di grande beatitudine provata nel momento del rilascio che per lei era stato abbondante ed intenso.
Alla fine entrambe hanno sollevato la testa e si sono guardati l’un l’altro sorridendo e fissandosi negli occhi.
“Stai bene?” ha chiesto lei.
“È stato fantastico” ha risposto lui ed ha chiesto “Tu?”
Lei ha annuito “Sì. Mio dio, sì! È stato fantastico, splendido. È stato diverso”
Quell’ultima parola, lì per lì, lui non l’ha afferrata e non le ha dato un significato.
Lucio non voleva andarsene, voleva restare lì per sempre a fissare il corpo nudo e macchiato di sperma di serena.
Lei ha sollevato la mano ed ha osservato la scia di sperma che le colava lungo il polso per mostrarlo a lui ridendo felice e si è poi guardata in basso per vedere dove era stata colpita dagli spruzzi. Ha toccato delicatamente l’insieme di gocce bianche sulla sua pancia e le ha spalmate sulla pelle con la punta del dito.
“Mmm, bello!!” congratulandosi con lui.
“Ora devi fare di nuovo la doccia” le ha risposto Lucio per scherzo.
Lei ha scosso la testa. “No, no! Rimarrò così per un po’. È bello! E poi verrà mia madre a dirmi qualcosa”
Per il ragazzo è stato un momento terribile pensando che Rina vedendo la figlia imbrattata di sborra rimproverasse prima lei e poi su di lui e si sarebbe s**tenata la tempesta, però ha avuto il coraggio di chiedere “Ti sembra che abbiamo appena fatto qualcosa di terribile?”
Forse Serena non ha capito il senso delle sue parole perché aveva gemeva per la gioia dell’orgasmo.
Lui si è allontanato e l’ha voluta vedere nuda per l’ultima volta.
Serena aveva le gambe aperte, la sua figa era luccicante rossa e gonfia, gocciolante dei suoi succhi.
Lucio avrebbe voluto assaggiarli ma ha solo sorriso e non ha detto niente. Invece è stata Serena a dire “Non ti preoccupare, sarà per un’altra volta. Ora deve venire mia madre e farà tutto lei”
“Ma che cosa vuoi dire? Dici che verrà e che la stai aspettando?”
“Beh, forse lo scoprirai prima o poi cosa fa lei” ha replicato con tono scherzoso.
Quasi con riluttanza Lucio è alzato, si è infilato l’accappatoio ed ha fatto per andarsene ma ha esitato appositamente. Serena si è avvicinata a lui e Lucio ha poggiato una guancia per ricevere un bacio dalla sua bella.
Con un sorriso ha lasciato il bagno e si è chiuso la porta alle spalle tirando un sospiro molto soddisfatto restando lì vicino per scoprire cosa sarebbe successo con Rina e Serena.
La fortuna ha voluto che la donna sia arrivata davanti alla porta bagno qualche secondo dopo che lui ne era uscito.
Appena le due, mamma e figlia, si sono chiuse dentro, lui ha origliato alla porta ed è andato in camera sua poggiando l’orecchio destro alla parete divisoria con il bagno.
Ciò che ha sentito lo ha lasciato a dir poco stupito. Tra Serena a la madre c’era un rapporto i****tuoso.
Tutti i dialoghi tra madre e figlia si sono svolti sottovoce.
Infatti Rina ha subito chiesto alla figlia “Ha sborrato? Quanto ne ha fatto?”
“Molto, mi ha coperto le tette e l’ho anche assaggiato in bocca. Ti dirò che è ottimo. Come vedi ne ho lasciato per te così mi puoi leccare e mi fai venire di nuovo”
Lucio nel sentire quelle parole, pur dette sottovoce ma udibilissime poiché in casa c’era silenzio assoluto, è rimasto come fulminato ponendosi tante domande sulla sessualità di Serena ed un po’ meno della madre.
Il dialogo tra madre e figlia è proseguito.
“Ti sei fatta scopare?”
“No, ma ci sono andata vicino. Certo che quel coso che aveva era magnifico, era diverso dagli altri che ho visto anche nei film”
“Che cosa gli hai fatto vedere?” e Serena ha replicato “Mi stavo asciugando dopo la doccia e come mi ha detto tu, ho lasciato la porta aperta facendo finta che in casa non ci fosse nessuno”
“e poi?” l’ha incalzata Rina.
“Poi lui si è arrapato e gli è diventato grossissimo, sembrava un palo grosso. Io ho lasciato cadere a terra il telo per asciugarmi dopo la doccia. Mi ero ben profumata la fighetta. Guarda come è bella ora che è bagnata!”
“Dai continua. Sto cominciando a godere” ha replicato la donna.
“Allora l’ho stuzzicato un po’ e poi, dopo averlo denudato, l’ho preso in mano. Era magnifico! Avresti dovuto vederlo. Lui si è segato davanti a me mentre io mi sono sgrillettata come stai facendo tu ora. Stai godendo, mamma?”
“Oh sìhh, tesoro mio. Vi immagino mentre vi facevate. Ohh, che belloohh!”
Lucio sentiva parlare la donna amica della madre scoprendo che tra Serena e lei c’era un rapporto i****tuoso molto lussurioso che gli ha fatto drizzare nuovamente il cazzo. Il suo orecchio era incollato alla parete e nella mente era dall’altra parte a vedere le due che si eccitavano.
“Tesoro mio, non ti sei fatta leccare?”
“No, mamma. Lo farò la prossima volta. Ora guardami. Vedi com’è eccitato il mio grilletto?”
“Perché tu non sai quanto lo è il mio!” ha risposto Rina alla figlia e dopo un istante” Perché non ti avvicini a leccarmi. Vederti lì a sgrillettarti mi sta facendo morire. Sto per venire. Mettiti dentro la doccia, svelta che sto per spruzzare!”
Lucio inesperto credeva che dalla figa della donna stessero uscendo succhi in grande quantità e la sua sega era prossima a dargli il secondo orgasmo in pochi minuti. Ha sentito le due baciarsi e Serena dire “Che buon sapore! Hai baciato Marina? Te la sei fatta?”
“No, non ne ho avuto l’occasione ma lei lo sa che sono anche lesbica” e Lucio ha sentito aprire il getto dell’acqua e chiudere il box doccia.
“Sgrillettati anche tu, figlia mia. È così bello che ti sia sgrillettata agli occhi di quel bel ragazzo. Me lo vorrei fare anche io così proverò quel cazzo giovane. Vorrei che ti sborrasse dentro così ti metterebbe incinta. Tu non hai idea di quanta voglia di sesso si ha nel periodo della gravidanza e poi agli uomini piacciono le donne con la pancia tonda!”
“No, mamma! Voglio godermelo così per un po’ di tempo. Quel cazzo non va sprecato, spruzza sborra come una fontana!”
Si è sentita la donna mugolare, sospirare e chiedere alla figlia “Dai, leccami! Non ce la faccio più. Succhiami forte, guarda quanto è grosso. Mi sento una gran troia!”
A qual punto si sono sentiti solo mugolii e sospiri da parte delle due ed infine “Ohhh, sto per cadere. Non resisto!” e Serena rispondere “Appoggiati alla parete. Ho la bocca sul tuo grillettone, dai mamma, vieni!”
Pochi istanti dopo dei respiri molto profondi, un urlo soffocato e la voce di Serena “Mamma! Per fortuna ti ho baciato se no avresti messo in allarme tutta la casa”
Non è sentita risposta da parte della donna. Forse stava ancora venendo ma dall’altra parte della parete Lucio ha sentito dei rumori che potevano essere baci.
“Che cosa hai mangiato a pranzo, mamma?” era la voce della ragazza a cui ha risposto una voce debole “Perché, tesoro mio?”
“La tua pipì era saporita ma sempre buona!” e la donna replicare “Ora voglio assaggiare la tua, dai, vieni qui su di me”
Lucio si masturbava furiosamente ritardando la sborrata per cercare di farla nel momento di maggior goduria delle due femmine nella doccia.
“Sei pronta, mamma?”
“Si, tesoro! Ti devo leccare?”
“Sì, lo sai che la tua lingua mi piace prima che ti faccia la pipì in bocca” ed è calato il silenzio interrotto solo dai sospiri ed i gemiti di Serena.
Un piccolo urlo soffocato ha fatto intendere a Lucio che serena era venuta ed anche lui non è stato da meno. Lo spruzzo di sborra è atterrato sul lenzuolo del suo letto macchiandolo. Nonostante ciò non ha smesso di seguire gli aventi che accadevano nel bagno adiacente.
Ha sentito infatti uno piccolo scroscio e la voce di Rina “Aspetta che metto la bocca. Ecco falla ora!”
E lo scroscio è durato un po’ di secondi.
“Com’era?”
“Buono, veramente speciale! Vieni che ti do la tua parte”
Lucio si è chiesto cosa fosse la parte e lo ha saputo immediatamente.
“Buona vero?”
“Sì, buona! Non quanto la sborra di Lucio”
“Beh, quella è un’altra cosa” le ha risposto la madre “Vuoi bere un po’ della mia pipì?”
“Beh, sì. Tu mi hai dato la mia ora mi bevo un po’ della tua”
A Lucio quei dialoghi lo hanno fatto sborrare ma il cazzo non ne ha voluto sentire di mettersi a riposo e le immagini create dalla sua fantasia di quel che era accaduto al di là della parete lo hanno accompagnato tutta la notte.
Al mattino seguente, a colazione la mamma di Lucio e Rina, tra un discorso e l’altro, si sono dette “Hai fatto la doccia ieri sera?”
“Oh, sì. L’ho fatta con Serena. Ci voleva proprio. Ci siamo insaponate per bene ed è venuta proprio bene”
Una frase del genere non lasciava certo intendere il rapporto saffico i****tuoso tra madre e figlia.
Marina sapendo dell’amica ha chiesto “Perché non la facciamo insieme finita colazione? Così possiamo lasciare liberi i ragazzi di fare ciò che vogliono. Non credi? Ricordati che ci dobbiamo depilare, se no quella cosa non la possiamo fare!” ha concluso la donna sorridendo con un tono malizioso.

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