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Sodomia con spettatrice

By 29 Settembre 2020No Comments

Silvana potrebbe essere la mamma di Daniela,  che è una quarantenne,    molto ben messa e decisamente sensuale.   La prima volta che ci ho scopato  con Daniela,  ho scoperto quanto è godereccia.    Volevo passare al secondo canale e lei non ha voluto,  dicendo che il dolore le dà fastidio.   Poi mi ha invitato a casa sua e si è fatta trovare vestita molto sexi.    Pensavo fosse la volta buona per sodomizzarla,  invero mi ha fatto una proposta:   –  senti,  se me lo fai in presenza di Silvana,  ci sto.   Da soli in casa non mi va.   Le ho chiesto: –   perché pensi che se ti faccio male e tu mi dici di fermarmi,  poi  io continuo,  invece  se è presente Silvana e vede che ti faccio male,  mi ferma?  Lei:  –  non, no,   a Silvana già gliel’ho detto della cosa  e  che se mi sente strillare guai a lei se interviene.   Io voglio sentire dolore!   Tu non ti devi fermare,  qualsiasi cosa io faccia.

Io già lo so quello che mi succederà.    Io:  –  che ti succederà?   Lei:   Max adesso te la dico tutta.   Silvana mi ha confidato che dato che è piccolina di statura  (pesa nemmeno 40 Kg),  quando una volta ha avuto un anale con un suo amico superdotato,  glielo ha fatto andare su così tanto,  che ha lei è sembrato di averlo nello stomaco  ed ha vomitato.   Però l’esperienza le è rimasta impressa così tanto,   nel senso che le è piaciuta in modo sconvolgente,  che vorrebbe ripeterla.   Noi siamo rimaste d’accordo  che tu cominci con me  (e io urlerò  così tanto e farò persino finta di svenire dal dolore  per farla desistere dal farsi inculare da te)   e  poi passerai al suo di culo.   Voglio vedere se è così troia da farsi inculare lo stesso,  vedendo che io che sono il doppio di lei come statura,  ho provato un dolore da svenimento.

Ora te l’ho detto Max,  qual  è  il piano.   Se tu mi senti urlare,  che dico  “bastaaaa”  e mi vedi  che con le mani stringo le lenzuola e mi agito e faccio finta di sentirmi malissimo e di svenire persino,  dacci dentro con più violenza.    Poi sarò io a implorare Silvana di fermarti, che non ne posso più,  tu nel frattempo evita di venire dentro al mio culo,  perché  quando ti fermi e  me lo tiri fuori dal culo,   poi continuerò a contorcermi e a piangere.    Dentro mi sarò messa anche del sangue,   preso dalla vena del braccio,   in modo che  lei veda tutto il tuo preservativo sporco di sangue e  in sostanza si impressioni tantissimo.

Mentre ancora mi contorco e piango,  dirò a Silvana:  –   dai Max  non è venuto,  ora tocca a te  e ti prenderai  la sborrata,  che non ho preso io.   Se Silvana è una gran troia,   ti farai una bella inculata con lei,  che farò io da spettatrice.    Dovesse  tirarsi indietro,  preoccupata per il sangue che ha visto e per tutte le scene truculente che ho  inscenato come farsa,   (che poi non sarà al 100%  farsa,  perché  con quel cazzo che hai,   altro che mi farai male sul serio,  ma io esagererò all’ennesima potenza)   troveremo  il modo di  finire  in bellezza.    Vedrai che lo troveremo.

Questo programmino mi ha intrigato non poco e finalmente è venuto il giorno tanto atteso.   Anche dalla signora Silvana  (una  finta biondina 65 enne piccolina e sexi)  credo.    Ho aperto la porta e c’era Daniela con Silvana.    Entrambe sornione e arrapate.    Ho proposto di andare subito in camera da letto,  poi ho cambiato idea e prima le ho trattenute dove ho la Tv maxi schermo a vedere un filmino di pochi minuti,  con tema:   l’inculata  in modo estremo,  con urla pazzesche della protagonista  anzianotta,  che prendeva in culo un XXL.

Nessuna delle due ha commentato, ma la scena della penetrazione con strillo acutissimo,  le ha turbate  sensualmente entrambe.    Daniela si è subito sdraiata nel letto,   apponendo sopra un copriletto.   Rimanendo a “pecora”  con le gambe fuori.     Silvana si è seduta a fianco,  accavallando le cosce in modo decisamente sexi e “generoso”  per i miei occhi.  E  si è presa cura di mettere del burro  dentro il buchino di Daniela e di spingere dentro prima un dito,   poi due e poi tre per allargare lo sfintere di Daniela.    Subito dopo di  ungere con il burro anche il mio preservativo contenente un cazzo  che ha reagito al contatto con le dita di Silvana,  indurendosi anziché no.    Ebbene,   Daniela alla pecorina  con la gonna tirata su e le mutandine strappate da Silvana era una scena arrapante ma mi ha fatto arrapare ancor di più  il reggicalze della “anzianotta” e la sua propensione a farmi vedere le cosce.

Mi  appropinquo alla penetrazione con erezione massima.   Urlo agghiacciante di Daniela.   Spingo su facendole emettere vocalità indicative di come le stava andando su.    Comincia il “reality” o la “farsa”?   L’esagerazione di come urlava  mi faceva propendere per la farsa,   però credo che le facesse un certo effetto,  sul serio.    Ad ogni buon conto ho iniziato a sparare colpi di reni da sfondamento e Daniela ha fatto finta (?)  di sentirsi male,  ha  inscenato conati  di vomito, ha urlato che si sentiva sfondare le meningi della testa e ha implorato Silvana,  che si mordeva le labbra dall’eccitazione per il dolore estremo che ostentava Daniela,  di farmi smettere,  che stava svenendo dal dolore.     Silvana da parte sua  ci aveva preso molto gusto alla scena hard  e  sulle prime invece di farmi smettere,   esortava Daniela di resistere,  che una donna  deve provare certe cose,  altrimenti che donna è;  e che poi dopo il dolore sarebbe venuto il piacere.

Io mi sono fermato,  attratto dalla prospettiva di potermi inculare Silvana,  che da anni mi andava a sangue.    Il resto come da copione.    Tanto sangue che ha sporcato il copriletto,   il mio preservativo  insanguinato e intriso di feci.    Daniela che  piangeva torcendosi.   Affermando che  se avessi continuato altri due secondi,   avrebbe perso i sensi,  per il dolore insopportabile, che stava sentendo.

Io prima che lo proponesse Daniela singhiozzante,  di incularmi Silvanetta,   mi sono messo un nuovo profilattico e ho chiesto io  a Silvana,  se  mi facesse continuare dentro la sua di pancia.  La risposta  “Si”,   mi avrebbe imbarazzato.    La risposta “No”,  perché si era  impressionata e immedesimata nel dolore,    in un certo senso,  confesso che la preferivo.   Perché?     Ecco il perché:    portavo spesso Silvana a cena,   in semplice amicizia  e una volta mi aveva confidato la stessa cosa che aveva confidato a Daniela.       Di aver avuto un anale con un  tipo alto 1,95 , palestrato  e  stra superdotato.    Circonferenza “proibitiva”  per un ano e lunghezza  preoccupante per un intestino.     Mi ha riferito tutti i particolari:    come quel tipo la aveva dilatata per farci entrare  una “tripla X”,   come lei si era dilatata  e ce lo aveva fatto entrare  e  come lei aveva vomitato tutta la cena,  quando il suo intestino era stato penetrato fino in fondo.  E come questo dolore estremo  l’avesse mandata in orgasmo paradisiaco,   per una sorta di “trans verberazione” (passaggio dai colpi di nerbo  dolorosissimi   al piacere estremo,  segnato da uno squirting  vaginale e da un “piacevolissimo” (!)   mal di pancia  e poi da un contorcersi dal dolore  dove allo squirting si era aggiunta  una copiosa emissione di urina,  dove si era sentita come svuotarsi.     E  come poi   di lì a poco  si fosse svuotata anche dell’intestino,  continuando a sentire  palpitazioni della vagina e di tutto l’utero.

Ha sintetizzato con queste parole l’esperienza estrema:    una cosa del genere si può fare “una tantum”,  non di certo spesso.     L’ano mi ha dato un dolore molto imbarazzante per un mese intero.    Non potevo sedermi agevolmente.   Quella volta le chiesi se con quel tizio ci avesse scopato e che mi abbia risposto:  –  mi avrebbe sfondato l’utero,   mi ha reso l’idea di che attrezzatura disponesse il tipo.

Tornando all’episodio:   incularmi Silvana,    sapendo che attrezzo le era entrato in culo,   mi faceva sentire  un sub dotato,  sebbene non lo fossi.    Silvana aveva visto bene la “misura”   uscire dal culo di Daniela.     Che però  le avesse  fatto paura la scena di dolore di Daniela,  detto fra noi,   non ci potevo credere.    Non poteva  che acconsentire all’inculata.

Infatti  si è in meno che non si dica, preparata alla sodomizzazione.     Consapevole  che avevo ancora la sborra in canna,  avendo “abortito”  l’inculata con Daniela sul più bello.    Burro nel culo,  questa volta messole col dito da me  medesimo.     E via!   L’urlo è stato da sala parto.     Mentre entravo  sbuffava e gridava.   Come emetteva  quegli strilli,  mi ha fatto venire  in pochi colpi di reni.    Il suo intestino interno era assai più elastico di quello di Daniela   e  nonostante fosse piccolina rispetto a Daniela,    gli strilli mi sono sembrati più una sceneggiata,  che dovuti al dolore.    Ha simulato di dover vomitare,  ma niente di più.    Non è corsa  in bagno … dopo.

Comunque  l’esperienza  per me è stata da confini della realtà.    Non saprò mai se Daniela avesse fatto la farsa  del dolore estremo insopportabile  e  se Silvana urlasse per il dolore o per fare scena.          Non posso certo andare  a chiederglielo  alle due.   O forse si.   Mi fermo qui.

21  settembre  2020  h   0,45       Max

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