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Racconti Erotici

Vita d’ufficio capitolo 15 – La visita medica di Elisa

By 25 Agosto 2022No Comments

È passato qualche tempo dai colloqui, Sabrina ed Elisa vengono in ufficio per la prova.
Prima della prova però devono svolgersi le visite mediche di rito.
Il dottore è un mio amico e ha acconsentito a farsi mettere le videocamere nello studio e collegarle con il mio PC.
Le istruzioni sono di farmi vedere il più possibile delle nuove assunte, ovviamente restando nei limiti della visita medica di rito senza destare sospetti.
Elisa è vestita con una maglia rossa appena scollata e un paio di jeans aderenti che non nascondono per nulla le sue belle forme.
Mando Elisa a fare la visita medica in pausa pranzo così da non essere disturbato.
La vedo che entra e saluta.
Prima di tutto si siede su uno sgabello a fare le prove della vista.
Fino lì niente di interessante.
Non sento l’audio purtroppo ma vedo Elisa che inizia a spogliarsi adagio.
La vedo fermarsi una volta tolta la maglia, che dicono qualcosa lei e il dottore e lei si toglie anche i jeans.
Finalmente la vedo con il suo reggiseno bianco che contiene un seno piccolo ma a quanto pare ben fatto e un tanga, bianco anch’esso che fa da cornice a uno splendido sedere a mandolino e fanno risaltare ancora di più la sua carnagione lievemente abbronzata.
Solo vedendola in piedi di spalle alla telecamera mi eccito.
Poi vedo il dottore indicarle i piedi e vedo che lei si piega praticamente a novanta gradi il suo sedere è una visione paradisiaca, già lo vorrei e il suo seno si valorizza e sembra più grande di quello che è.
Dopo quella bella visione la fa stendere sul lettino e di pancia e le fa flettere alternativamente le gambe.
Elisa mostra ancora splendidamente il culo poi il dottore le ausculta i polmoni e la fa girare di schiena.
Alzando le gambe Elisa mostra anche le labbra della figa divise dal filo del perizoma.
Sto andando fuori di testa passandole lo sguardo su tutto il corpo che l’inquadratura mi mostra.
Per auscultarle il cuore il dottore fa togliere il reggiseno a Elisa.
Non ha un seno abbondante ma fa comunque un’ottima figura di sé.
Il dottore finisce di auscultarla e la fa rivestire.
Mentre è in piedi le do un’ultima occhiata.
Finisce la visita e chiudo la webcam.
Penso già che a sera Kaori dovrà fare gli straordinari…
Dopo due ore Elisa arriva in ufficio e mi porta il certificato medico dicendo che credeva che la visita fosse un semplice esame della vista invece è stata una visita completa.
Io intanto le porgo il contratto da firmare: 6 mesi.
Arriva in ufficio e vedo le ragazze riunite.
Dopo un po’ vanno a lavorare ognuna nel suo ufficio.
Durante la giornata sento bussare.
Sabrina mi vuole parlare.
È vestita con un paio di jeans e una maglia abbastanza aderente che la fa stare molto bene.
Chiude la porta e io mi chiedo cosa voglia.
Mi dice che dopo il racconto di Elisa non si sente di farsi visitare da uno sconosciuto, si sarebbe fatta visitare da un suo medico di fiducia e poi mi avrebbe portato i documenti.
Le dico che non è possibile e le porgo una busta.
Le dico che c’è la paga per i giorni di prova in nero.
Lei mi dice che ha bisogno di lavorare e io le dico che allora deve fare la visita.
Le si accendono gli occhi e chiede “e se continuassi in nero?”.
Io ci penso un po’…
“Ok” le rispondo, “però alle mie condizioni”.
Lei mi chiede quali sono le condizioni.
Le dico che semplicemente verrà pagata per 6 mesi, come la sua collega, 15 Euro l’ora netti, senza mensilità aggiuntive verrà pagata solo per le ore effettive di presenza in ufficio e ogni sua assenza non richiesta con almeno 3 giorni lavorativi d’anticipo le verrà scalata dalla retribuzione per 120 euro al giorno, in quanto la reputerò malata e se avesse fatto la visita ci saremmo potuti rendere conto dei suoi problemi e magari prendercene cura.
Prendere o lasciare.
Lei dice che le va bene così, mi da la mano e se ne va salutando.
Io chiamo in ufficio Kaori, ancora eccitato dalla visita di Elisa.
Mi slaccio i pantaloni e le dico di predermelo in bocca.
Lei succhia e lecca, usa la lingua attorno alla cappella con vera maestria.
Io mi godo il momento, chiudo gli occhi, ansimo e butto la testa indietro man mano che lei cambia il ritmo.
Fremo e tremo e le tengo la testa.
Le scopo un po’ la bocca e dopo poco vengo e la congedo.

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