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Racconti Erotici

Vita d’ufficio capitolo 8 – Il viaggio in Giappone

By 11 Giugno 2022No Comments

Eccomi in Giappone a far visita al signor Makimoto per verificare l’andamento degli affari comuni.
Dopo la riunione io e Makimoto andiamo a cena nel ristorante dell’albergo di lusso che lui mi ha prenotato come base per la mia trasferta.
Insieme a noi c’&egrave una ragazza molto bella dai tipici tratti orientali, pelle molto chiara, fisico esile, senza un seno troppo abbondante occhi scuri come i capelli lisci e lunghi dall’espressione molto dolce, vestita con un sobrio vestito da sera scuro che le lascia scoperte solo le braccia.
Il signor Makimoto me la presente, si chiama Kaori, ha 25 anni e sarà la mia accompagnatrice, lavorativa e non, durante il mio periodo di permanenza nel Paese del Sol Levante.
Lei si presenta alzandosi e con un lieve inchino salutando in un inglese perfetto.
Molto meglio così, data la mia conoscenza pressoch&egrave nulla della lingua asiatica.
Mi spiega che Kaori &egrave un’Oiran, quella che noi definiremmo una prostituta d’alto bordo, che starà con me per tutta la trasferta e mi dice di lasciarle campo in quanto anche le sue prestazioni ‘notturne’, come tutto, mi dice, lì in Giappone, sono oggetto di un preciso rituale.
Lei annuisce ricordandomi però d’essere a mia disposizione.
Dopo le presentazioni il signor Makimoto la congeda invitandola ad andarsi a preparare.
Mentre Kaori si congeda riesco a osservale un bel sedere sodo e tornito su cui inizio già a fantasticare per il dopo cena.
Con la dovuta calma la cena finisce e io mi ritiro.
Nella mia camera trovo Kaori vestita di un elegante abito lungo allacciato in vita non scollato e molto raffinato e lavorato con vari fregi.
Adesso porta raccolti i suoi lunghi capelli neri.
Lei mi spiega che questa &egrave la sua uniforme da Oiran, dietro alle mie richieste dice d’aver appena concluso l’università in economia e di accompagnare la sua attività d’ufficio a quella ‘notturna’ in caso di qualche richiedente particolarmente interessante.
Chiacchieriamo amabilmente di cultura asiatica ed economia, la scopro acculturata ed informata anche se non so che ruolo abbia nella società del signor Makimoto, non deve essere l’ultima delle impiegate.
Dopo aver chiacchierato un po’ però la voglia chiama e inizio ad accarezzarla sulle gambe…
Lei capisce e mi invita a lavarmi, mi accompagna in bagno dove mi lava nella vasca con sapone e oli profumati.
Dopo avermi asciugato mi fa sdraiare a letto e si spoglia.
La tonicità del suo corpo intuita da sotto il vestito ‘da cena’ si palesa del tutto ora che &egrave nuda e le sue esperte mani mi cospargono d’olio.
Io mi sto eccitando sempre di più, dopo avermi segato un minimo inizia a spompinarmi.
&egrave davvero stupenda mi lecca e mi succhia con una maestria spettacolare mentre si lascia ammirare e toccare, anche i pensieri sul suo sedere non erano sbagliati…
Me lo succhia con maestria fin quasi a farmi venire poi mi sega facendomi venire prima di ripulirmi.
&egrave stato veramente un pompino maestoso.
Mi riposo un po’ intrattenendomi ancora con Kaori e, dopo aver ripreso vigore, le chiedo di poterla scopare standole sopra, lei acconsente e docilmente si sdraia aprendo le gambe.
Io la scopo assaporando la figa straniera, &egrave un fodero ideale per il mio uccello, anche a lei piace a quanto pare in quanto sospira rumorosamente con me.
Poco prima di venire mi chiede di uscire, io a malincuore lo faccio anche se acconsente a farsi venire addosso.
Le vengo abbondantemente sulla pancia strofinandomi su di essa, dopo di che mi abbandono sul letto e lei si va a lavare.
Mi dice che per stasera basta e in effetti ha ragione, sono stanco e domani la riunione ricomincia presto.
Mi dice che sarà comunque in camera con me per qualunque mia necessità e che sarà sua cura svegliarmi l’indomani mattina. Sono in una fase di sonno leggero quando sento una mano andare su e giù sul mio cazzo sulla stoffa delle mutande.
Kaori mi sta segando con vera maestria e mi godo il trattamento fingendo di dormire.
Sto godendo tanto ma curioso cerco di resistere a interrompere la finta.
Lei sposta l’elastico delle mutande e quando svetta la cappella inizia a tormentarla con le mani e la bocca e dare dei colpetti di lingua.
Dopo un po’ che continua il trattamento non resisto mi sfilo le mutande e le metto l’uccello in bocca.
Inizio a scoparle le labbra mentre lei continua a leccarmelo.
&egrave veramente stupenda infatti va molto vicina a farmi venire.
Poi si sfila e mi chiede se voglio scoparla.
Io le chiedo di voltarsi e la prendo a novanta stantuffandola con un discreto ritmo, godendomi la sua bella figa stretta e ammirando il suo bel culo mentre lei continua ad ansimare e godere delle mie spinte.
Continuo a scoparla fin quando sono vicino a venire.
Le chiedo di venirle in bocca e lei acconsente, me lo riprende in bocca e mi fa venire.
Poi dice che dobbiamo prepararci e mi invita sotto la doccia dove viene con me.
Si appoggia alla parete aprendo l’acqua.
La prendo per i fianchi e riprendo a scoparla.
Intanto che la scopa ruota i fianchi facendomi impazzire.
Continuo a scoparla piano e lei a ballare sulla mia cappella fino a riportarmi vicino all’estasi mentre lei ansima e gode.
Quando sono vicino a venire si sfila e mi fa venire fuori poi mi lava, mi insapona e mi fa risciacquare.
Dopo di che la ammiro nuda mentre lei stessa si lava.
Ammetto che ance questa visione mi invoglia a prenderla a tradimento se non mi fosse imposto il rispetto assoluto della mia accompagnatrice…

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