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Racconti di Dominazione

all’autogril

By 8 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ringrazio tutti per le numerose e-mail ricevute, sono ancora agli inizi’spero che continuerete a leggere le mie storie e spero che vi piacciano.

Sabato mattina, niente scuola perché con la mia famiglia sono in partenza per Roma, la macchina &egrave pronta e io mi addormento sul mio cuscino che mi sono portata appositamente da casa. Passano le ore e mi svegliano poco prima di arrivare alla stazione di servizio, mio padre fa benzina mentre io scendo. Mi aggiusto i capelli e la camicetta che ormai &egrave diventata trasparente perché sudata. Chiedo a un ragazzo che &egrave seduto su una panchina lì vicino dove &egrave il bagno e lui mi guarda il seno con gli occhi spalancati e mi indica la porta senza mai guardarmi negli occhi, lo ringrazio anche se sono molto imbarazzata.
Entro e vedo che &egrave un posto poco pulito, apro le porte dei bagni e cerco quello meno sporco’&egrave l’ultimo, entro chiudo la porta ma non con la sicura e mi abbasso i jeans iniziando a fare pipì da una breve distanze dal bordo del water.
Sento sbattere tutte le porte, il rumore &egrave sempre più vicino fino a quando la porta del mio bagno si apre e mi ritrovo con lo stesso ragazzo di prima davanti a me. Io sono ancora semi-nuda, prendo un fazzolettino mi asciugo e ordino al ragazzo di andare via…lui ride mi guarda e si beffa di me, guarda il mio reggiseno ormai visibile dalla camicetta. Io sono ancora con i jeans abbassati e non posso fuggire, si avvicina mi spinge e cado sul water.
Si abbassa i jeans e i boxer, esce il suo cazzo mi tira i capelli e me lo sbatte in bocca’la chiudo e lui inizia a sbattermelo in faccia, con quel gesto vuole umiliarmi ma si accorge che non apro la bocca. Mi prende il mento con due dita guardandomi negli occhi, ha degli occhi bellissimi, profondi’mi ordina di aprire la bocca, mi sputa in faccia chiamandomi puttana e ordinandomi di aprire la mia bocca. Io non la apro e alzo la mano per pulirmi dallo sputo, lui mi prende il polso e lo blocca, con il cazzo sparge tutta la saliva sul mio viso e con l’altra mano mi tappa il naso. Aspetta che cedo e quando lo faccio me lo sbatte in bocca, mette entrambe le mani dietro la mia nuca e inizia a pompare mettendomelo sempre più in fondo, non riesco a respirare ma continua. Muove il bacino sulla mia faccia e io cerco di mettergli le unghie sul culo così da potermi liberare da quell’incubo. Lo esce respiro finalmente ma con la sua grande mano mi prende per il collo sbattendomi al muro e soffocandomi mentre mi urla che sono solo una puttana ai suoi ordini. Stringe di meno la mano e inizia a strusciarsi a me senza dire nulla, gli chiedo cosa vuole fare con me e lui mi risponde che mi vuole solo scopare. L’altra mano va sul mio culo nudo e inizia a palparlo e schiaffeggiarlo, mi spinge facendomi inginocchiare e lo prendo in bocca, inizio a bagnarlo con la mia saliva e a giocare con la punta della mia lingua. Spinge col bacino e me lo fa arrivare fino in gola, le mie mani sono sul suo culo per portare il tuo cazzo sempre più infondo’io sono un lago, fradicia mentre tu mi chiedi se sono la tua puttana e ascoltando quelle parole inizio a pompare sempre di più. Mantengo la base e bagno la punta nella mia bocca, poi scendo lungo l’asta’voglio che senti il calore della mia lingua sulla tua carne, arrivo alle palle che stimolo con la punta della lingua e salgo ancora. Mi dice che sono una brava puttanella dandomi qualche pacca sulla nuca mentre sono con il cazzo in bocca detto questo mi prende i capelli in una coda e mi dice di aprire la bocca che ha voglia di scoparmi la mia boccuccia. Bagno le mie labbra con la mia lingua e apro la bocca come mi ha ordinato, inizia a sbattermi forte, sbatto il naso contro la sua pancia, le sue palle sbattono contro il mio mento’sono sempre più bagnata, le gambe sono aperte e il mio liquido scende lungo le cosce. &egrave più caldo e il respiro del ragazzo aumenta sempre di più mi prende per i capelli e mi tira verso il basso, mi dice di aprire la bocca e che non mi scopa neanche perché non lo merito ancora, mi merito solo da fargli da serbatoio. Annuisco e abbasso lo sguardo, mi prende per il mento e mi dice di guardare il nutrimento delle puttane, mi fa aprire bene la bocca e mi sborra dentro, le ultime gocce che stavo per andare a pulire con la lingua me le spalma sul viso con un ultimo sputo. Si ricompone e mi aspetta fuori dal bagno, mi ordina di uscire senza nemmeno lavarmi, mi fa solo asciugare e quando torno dai miei in macchina’puzzo di sperma e ho gli slip bagnati, fradici, ho voglia di farmi un ditalino pensando a lui. Mi ha fatto impazzire per poi lasciarmi senza un minimo compenso, mi sono sentita veramente puttana e mi eccitava.

vorrei ringraziare chi mi ha ispirato in questo periodo dove avevo un blocco…

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