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Racconti di DominazioneTrio

andrea: il fratello di gianni

By 16 Aprile 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Iniziavo ad essere stanca di tutto quello che il fratello piccolo di gianni stava facendo a mio fratello,

lo umiliavano era un litigio continuo quasi tutti i giorni con quel bulletto di andrea, che gliene diceva di me di tutti i colori,

che ha una sorella troia che succhia il cazzo a suo fratello,

che suo fratello ha aperto il culo a sua sorella e ci ha sputato dentro, che aveva un paio di mutande mie sporche che mi puzzava la fica e tutte queste cose,

quindi mio fratello che &egrave più piccolo di me aveva litigato per l’ennesima volta lui e dei compagni amici di quel ragazzino, ed era tornato a casa picchiato,

io visto che non era la prima volta che succedeva, mi sono infastidita molto e visto che i miei non erano a casa gli ho chiesto dove potevo trovare questi tipi,

lui non voleva che io andassi, diceva che era tutta colpa mia se a scuola gli rompevano le palle e che ero una zoccola, poi dopo varie insistenze mi ha spiegato,

che frequentavano un campetto di calcetto disastrato, allora sono andata, ero vestita con degli short di jeans una canottiera e le ballerine ai piedi,

sono arrivata col motorino e ho cercato di vedere dove si trovavano, erano 3, avevano appena finito di giocare a pallone credo, perche avevano una palla ed erano sudati e seduti su un muretto a fumare,

e tra loro c’era pure un ragazzino di colore, mi sono avvicinata e rivolta ad andrea gli ho detto che dovevano lasciare in pace mio fratello.

Lui mi guargò negli occhi mentre fumava, e con vera aria da piccolo boss di 15 anni non mi disse niente, abbassando gli occhi e accennando un sorrisino, scosse la testa e continuò a fumare.

Io calzai ancora una volta e gli dissi:

– Andrea guarda che sto parlando con te adesso basta che mi sono stufata lo devi lasciare in pace mio fratello capito?

mi rispose uno dei due amici suoi:

‘Altrimenti che ci fai?’

Io non feci in tempo a rispondere che andrea disse:

– davvero che gli succhi il cazzo a gianni? dice che ce l’ahi aperta la fissa…

E io:

-‘guarda che ti prendo aschiaffi capito? a tua sorella gli dici ste cose non a me…

E lui:

– tu ci fai una pompa al massimo zoccola che a casa mia ci sono altri due cazzi da succhiare no solo quello di gianni…

e gli amici si misero a ridere…

Io mi sono avvicinata per dargli uno schiaffo, ma gli altri mi hanno allontanata e quello di colore mi ha tirata dal braccio e mi ha detto :

– Andiamo a parlare la, senza fare casino che si risolve tutto parlando…

e mi ha mostrato un posto dove, c’erano dei vecchi spogliatoi.

entrati in quel posto andrea mi ha subito restituito lo schiaffo, ma sul sedere,e bloccandomi mi hanno detto:

– …non si fa niente per niente , io so tante cose di te che si dicono in giro, ad esempio di una bella anguilla che ti sei fatta infilare nella fissa da gianni

ahahah lo sai che poi me la sono mangiata io qualla anguilla e ancora ci stava la puzza della tua fissa ahahaha…

se vuoi che non facciamo niente a tuo fratello dacci le mutande ahahah vogliamo le tue mutande adesso oppure ce le hai sporche e ti vergogni? di che colore sono?…

io restai ferma, in mobbile mi feci rossa in faccia sentivo le guance che mi prendevano fuoco, non sapevo che dire e ho detto:

– ragazzi la dovete smettere con ste cazzate perche non &egrave aria, sono stanca di sta storia quindi finiamola…

ma quello di colore disse:

– che fai ti vergogni? non &egrave che hai le mutande sgommate? ahahah tu ci dai le mutande e la chiudiamo qua ma te le devi togliere davanti a noi…

io risposi:

– Ma poi lo lasciate in pace veramente? la finiamo sta storia una volta per tutte?…

e loro:

– si ma tu dacci le mutande…

Allora io vado a sbottonare i pantaloncini quando andrea mi disse:

– ferma ferma ahahah piano aspetta ahaha togliti prima le ballerine a da scalza togliti le mutande ahahah…

Ho tolto le ballerine rimanendo scalza in mezzo a quel pavimento polveroeo , e poi mentre tiravo giù i pantaloncini le mutandine mi erano scene a mezze natiche,

feci cadere i pantaloncini e rialzai le mutandine, ero rossa dalla vergogna, li ho guardati in faccia, non dicevano niente ma mi guardavano insistentemente,

avevo il perizoma rosa, le ho sfilate e gliele ho date.

loro hanno esultato, in un certo senso stavano vincendo loro, e andrea mi ha detto uno:

– mi ha detto mio fratello che hai la fissa bella larga, aperta, faccela vedere…

e io:
– no basta cosi, volevate solo le mutande e ve le sto dando, mo non vi allargate…

e lui:

– veramente l’unica cosa larga qua che ci sta &egrave la fissa sfondata che tieni ahahah e anche il culo bello rotto ahahah…

io sono diventata rossa in viso e ho abbassato gli occhi e ho detto:

– io non ho fatto niente con tuo fratello gianni quindi digli di non dire stronzate…

e lui:

– dai che &egrave vero ora noi lasciamo perdere tuo fratello ma tu ci fai divertire un po, dai che ti piace,

e si &egrave avvicinato, io mi sono allontanata senza rendermi conto che gli short e le ballerine erano rimaste un po distanti ed ero solo con la canotta e senza mutande davanti a quei 3.

Mentre ero spalle al muro si &egrave avvicinato e mi toccata le cosce, io ho cercato di divincolarmi ma i suoi due amici mi presero uno una mano e uno l’altra,

e mi trovai spalle al muro con andrea che cercava di toccarmi le parti intime, oltre a dire no non potevo fare visto che le mani ce le avevo bloccate, e lui mi disse:

_ facci vedere se ce l’hai larga davvero…

e di colpo ho sentito due dita che mi scivolavano dentro, io mugulavo ma non riuscivo a parlare oltre che a dire di lasciarmi di smetterla,

e lui:
– sei bagnata zoccola…ce l’hai spaccata davvero ahaha

allora ho sentito nelle mani i cazzi degli altri due, io ormai mi ero nelle loro mani e non mi opponevo più, mentre andrea che mi sditalinava diceva:

troia, ti piace, non solo tuo fratello &egrave sfigato, ma anche la sorella puttana…

il ragazzo di colore si chiamava Sasà, e lui rivolto ad Sasà ha detto:

– toccagli la fissa…

il ragazzo &egrave venuto e ha messo tre dita dentro mentre io ansimavo, parlandomi all’orecchio, prima me lo morse con le labbra e poi mi disse:

– succhiaci i cazzi puttana…

mi sono inginocchiata e ho succhiato quei cazzi, Sasà aveva un cazzo fuori misura per un ragazzo della sua età, e gli altri ridevano e mi dicevano:

– ti piace il cazzo nero Martina?…

e mentre ero accosciata uno da dietro mi ha messa due dita nella figa, ero bagnarissima, mentre ero infinocchiata con due cazzi in bocca questo mi infilava le dita nella figa

in un modo cosi velore da far sentire il rumore dei miei liquidi.

Non durarono molto e Sasà parti con una schizzata che mi &egrave arrivata sulla fronte e mi ha sporcato pure i capelli, dicendomi che ero brava che ero una troia,

lo segui dopo poco tempo l’altro ragazzo che mi schizzò facendomi arrivare lo sperma sul petto sporcandomi la canotta.

Andrea, adesso avevo il suo in bocca, e mi faceva leccare le palle mi faceva andare su e giu piano, mentre Sasà mi disse:

– é proprio uno sfigato tuo fratello ahahah noi lo picchiamo, e quel coglione Ci manda la sorella a farci i pompini ahahah

risponde l’altro:

– e noi rompiamo il culo pure alla sorella ahahahah…

E io ansimavo e mi lamentavo,

Andrea mi tolse le palle dalla bocca e mi spinse in avanti ora ero a 4 zampre, da dietro mi mise il cazzo nella fica e iniziò a spingere forte sotto l’incitamento

dei suoi amici che gli dicevano:

– vai Andrea ahah grandeeeee ahahah sfondala ahahaha…

Andrea mi dava schiaffi sul sedere, ero la a 4 zampre davanti a quei due ragazzini che umiliavano ogni giorno mio fratello e io ero la in quella posizione oscena

con andrea che mi scopava davanti a tutti,

ma non durò molto, lo ha tirato fuori e mi ha schizzata sul buco del sedere e sulla schiena sporcandomi le natiche, ansimando andrea disse dopo aver sborrato:

– e che gli devi sfondare? &egrave gia spaccata come una puttana ahahah guardate…

e mi ha allargata le natiche con le dita facendo vedere ai suoi amici come avevo la fia larga e aperta.

mi dissero tutti e tre:

– sei una puttana? dillo dai cosa sei tu sei la nostra puttana ahaha…

mi sono rialzata , sporca da qul pavimento luriso e sporca di sperma tra i capelli sulla schiena, in faccia sulle natiche sul petto, e andrea che mi disse:

– mo te ne puoi andare che ce l’hai sfatta ahahah…

P.s. per commenti di qualsiasi tipo la mia mail &egrave martpucci@libero.it

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