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Cap. 4
…. Elisa lo guardò negli occhi e disse “voglio che tu mi faccia una doccia, spogliami e portami in bagno” Luca finì di spogliarla con movimenti disinvolti ma gentili e delicati, Elisa sorrise gradevolmente sorpresa del proprio intuito: Luca era addestrato anche per questo tipo di richiesta, le chiese di seguirlo e la portò in uno dei bagni della casa di Roberta. Il box doccia era capiente e Elisa vi si rinchiuse con Luca, aprì l’acqua calda e gli chiese di lavarla con una morbida spugna e un sapone agrumato. All’interno del box c’era un largo sedile per utilizzare il getto dell’idromassaggio. Lei lasciò che lui finisse di sciacquare la schiuma e si gustò la vista di quel meraviglioso cazzo che era prossimo ad una esplosione. “Ora rimani immobile soprattutto con le mani” ordinò Elisa. Lentamente girò alle spalle di Luca e iniziò a sfiorargli con le unghie la schiena; vide i brividi sulla pelle di Luca che era teso ed eccitato, con un rantolo di piacere fermo in gola e la bocca semichiusa. C’erano tante cose che Elisa voleva capire, tante domande da fare e cose da provare, Luca sarebbe stato la sua cavia per una sera “non voglio farlo godere scopando, voglio capire se può avere un orgasmo senza che il suo cazzo venga toccato …ma quello che più vorrei sapere…sarà in grado di avere un orgasmo a un mio comando? Solo e soltanto quando io lo ordino?” Pensò che se l’esperimento non fosse riuscito lei non sarebbe neanche riuscita a convincere Marco a vivere in pieno le sue fantasie. L’umiliazione e il desiderio che vedeva negli occhi di Luca continuavano ad eccitarla. Non voleva rinunciare a questa sfida e se Luca non avesse risposto come lei si aspettava, l’avrebbe semplicemente ingabbiato di nuovo. Solo per avere queste risposte era disposta a rinunciare a una scopata epica con quel cazzo grandioso, ma confidava nella generosità di Roberta, sicuramente le avrebbe concesso altri incontri con Luca… incontri “formativi”. Intanto aveva proseguito con le unghie sui fianchi di lui, risalendo fino alle scapole e le spalle, lo spinse in basso e lo fece inginocchiare rimanendo alle sue spalle. Si piegò leggermente avvicinando il suo seno alla testa di Luca e scese lentamente finché i suoi capezzoli raggiunsero le spalle, sfiorandole, i capezzoli erano durissimi, amava questo gioco e sperava che funzionasse su di lui. Con movimenti lenti si portò di fronte a lui e continuò a toccargli il viso e gli occhi con i capezzoli mentre le unghie correvano sulle spalle e il petto. Luca aveva piccole gocce di sudore sulla fronte… la vista del cazzo durissimo rassicurò Elisa, si, stava funzionando, lui era assolutamente in sua balìa. “Alzati!” mormorò. Voglio concederti l’orgasmo che desideri tanto, ma ti dirò io quando e quando inizierà dovrai girarti verso il cristallo della doccia e solo allora potrai anche toccarti per finire… Elisa si accomodò sul sedile avvicinò il viso a quella superba erezione, continuando a fare scorrere le unghie sui glutei di Luca, all’interno delle cosce, avvicinandosi con lenti movimenti concentrici all’inguine. I corti capelli di Elisa erano umidi e scompigliati, lei avvicinò la testa al cazzo di lui e iniziò a sfiorarlo con le punte dei capelli. Lui reagì con un brivido involontario e gli sfuggì un grugnito di piacere e desiderio ormai dolorosamente insopportabile. Elisa sentì esplodere dentro di sé una sensazione di trionfo” siii, posso dominarlo, è totalmente nelle mie mani” Sull’onda del piacere di questa nuova consapevolezza ordinò con voce beffarda “ora vieni!” Luca fu scosso da un fremito violento mentre si girava verso il cristallo, Elisa vide l’inizio della sua eiaculazione che poi esplose sul cristallo “Guarda cosa hai combinato” Elisa rise. Ora lei era in piedi con un piede appoggiato sul sedile e le gambe divaricate “Luca, ora devi dimostrarmi tutta la tua gratitudine, fammi godere come merito, ma non mi puoi scopare, fammi vedere di cosa sei capace, inginocchiati… incomincia leccandomi…”

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