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Come mia moglie mi ha cornificato e come ha goduto

By 7 Settembre 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

PREMESSA: Questo racconto &egrave il sequel de ‘Come sono diventato voyeur, come mia moglie &egrave diventata esibizionista’. Vi invitiamo a leggere il fondamentale primo capitolo della saga, ricordandovi che seppur romanzati, si tratta di fatti a noi realmente accaduti.. e ben goduti..

———

Lorenzo non dimenticherà mai quella giornata: prima l’esibizionismo spinto della cognata, e poi quella dichiarazione della sua amata Creta. La scena di nudo in pubblico di fronte a quei ragazzi. E poi quell’ordine.. quelle parole che schioccarono nella mente del povero ragazzo, ormai non più solo alla mercé della sexy cognata, ma anche delle volontà della sua lei. Di Creta, donna con la quale aveva passato la maggior parte della vita, ora sua padrona sessuale.

Erano passate settimane da quel pomeriggio in barca, dal giorno nel quale, mentre osservava la cognata Helena farsi massaggiare nuda da quei ragazzi, consapevolmente messasi in mostra, Creta glielo prendeva in bocca nascosta dietro la banchina. E mentre lo faceva godere gli sussurrò tutto ciò che sarebbe accaduto da li al prossimo futuro..

Indimenticabile ‘ infine – il momento nel quale lo fece sdraiare sulla panca e, alzandosi, smosse leggermente l’abito abbassandosi appena, prima di sbatterli la figa in faccia costringendolo a leccare e poi anche a masturbarsi. Seguì la dichiarazione: ‘Da ora in poi non avrai più il possesso della mia figa, ma la avranno gli altri. Tu potrai solo masturbarti guardandomi scopata, e così sarà finché non lo dirò io’. ‘E ora leccami’…

Quell’affermazione cambiò le loro vite, e questo &egrave il racconto che le narrerà:

Passarono circa due settimane da quegli eventi. Lorenzo, tornato dal lavoro, gironzolava per casa in attesa del ritorno della sua lei, ma niente. Era tutto come prima, ma con una tensione senza precedenti. In più da parte di Creta pareva essersi smarrita l’attrattiva sessuale. Non vi erano più allusioni, giochini sexy o semplici battute, ed in più Lorenzo aveva la netta impressione che ogni istante fosse buono per vedere sul cellulare un messaggio del tipo ‘non torno stasera’ o peggio.

E vi era dell’altro.. Il ragazzo ne era estremamente eccitato, non erano rare le volte che si nascondeva nel bagno a masturbarsi pensando alla sua Creta scopata da qualche sconosciuto.. o addirittura dal collega! Terminata l’eccitazione ritornava nel limbo.. più oppresso di prima..

Dove era Creta? Con chi era? Questo pensiero lo accompagnava dal risveglio alla sera. Lorenzo la venerava, pensava spesso a quel fisico asciutto ma rotondo nei posti giusti, in particolare ai suoi fianchi, la pelle liscia, il seno spesso lasciato libero.. Ricordava il periodo in cui la conobbe mentre tra lavoro e studio faceva da modella per diletto. L’invidia del mondo verso quella coppia perfetta.

Lorenzo venne a breve stremato da quella continua tensione: non poteva parlare con la sua lei, che ormai ne stava divenendo una crudele padrona sessuale, ne poteva parlarne con amici.. sia mai!! Non poteva certo raccontare di aver desiderato l’esser cornificato e pure di eccitarsi in quel modo al solo pensiero. Non poteva neppure dire che sua moglie, la bellissima ed inarrivabile Creta, oggetto del desiderio di amici, colleghi e di chiunque la conoscesse, fosse in realtà una donna pronta a farsi aprire le gambe per puro divertimento..

Lorenzo era cambiato, da bello ed impossibile a schiavo del desiderio.
Fu così che prese la più saggia delle decisioni: chiamò Andrea, un amico di vecchia data ed ora psicologo di successo. Per non lasciarlo aspettare, vista l’insistenza, si incontrarono in un locale proprio quel pomeriggio.

L’incontro fu molto cordiale, i due vecchi amici bevvero insieme qualche birra raccontandosela tranquillamente, fino a quando, anche grazie ad una notevole dose di alcool, finalmente Lorenzo si sbottonò. Confessando ogni dettaglio degli ultimi avvenimenti, compreso il ruolo di Helena, la sexy estroversa sorella della sua lei.

‘E quindi.. tu oggi tornerai a casa e aspetterai di sapere chi si &egrave fatta?’ Chiese dopo aver ben ascoltato Andrea.
‘No, no Andrea, non &egrave ancora successo’ ‘Assolutamente’. Rispose Lorenzo
‘Il fatto &egrave che non capisco se si tratta di un nuovo capitolo erotico tra di noi, oppure se &egrave una realtà’. ‘Cosa potrà accadere?’.

Andrea rimaneva in silenzio ad ascoltare l’uomo che da anni tutti invidiavano come ‘il più fortunato **** dell’universo’ non solo per via della bellezza della moglie Creta, ma anche per il rapporto che avevano tra loro, realmente ed evidentemente amorevole e passionale, oltre al carattere della ragazza, sempre fine ed acuta. Insomma la donna perfetta sotto ogni punto di vista.

‘Caro Lorenzo, io sono senza parole’ ‘Non sono un sessuologo, ma da psichiatra non saprei cosa consigliarti, avrei bisogno di altri elementi’

‘Cosa intendi per altri elementi? Ti ho raccontato tutto.. nei minimi dettagli!’

‘E sei eccitato?’ Disse all’improvviso l’amico.

Seguì una breve pausa nella conversazione.

‘Certo che lo sono’ rispose sinceramente Lorenzo.

‘Facciamo così, vi invito fuori’ propose lo psicologo.

Lorenzo non sapeva cosa dire, ma sapeva bene che erano settimane che non riusciva neppure ad approcciarsi con sua moglie, come se qualcosa si fosse rotto.. una serata tra amici non poteva che far bene pensò. Sarebbe stata una sorpresa.

I due salirono sulla macchina di Andrea, un’elegantissima Mercedes ultimo modello, da vero gagà.. si portarono in pochi minuti sotto al luogo di lavoro di Creta e attesero.

La ragazza scese come sempre molto velocemente per non perdere l’autobus, Andrea tirò giù il finestrino e la chiamò con garbo. Creta ‘ che non lo vedeva da anni ormai ‘ corse verso di lui con gioia. I due erano amici d’infanzia.

‘Cosa fa in giro una meraviglia così tutta sola?’ scherzò come suo solito, ma senza dimenticare quanto ciò poteva stuzzicare Lorenzo.
Scese dalla macchina e la abbracciò amorevolmente, poi, dopo i saluti di rito i tre si diressero al ristorante.

‘Come mai da queste parti?’ chiese divertita Creta
‘Tuo marito ed io ci siamo incontrati e avevamo voglia di passare del tempo tutti insieme come una volta.. ma mi conosci, a me piacciono le cose sfarzose e di classe..’.

‘Come la tua ex moglie’ scherzò Creta

‘Ahah, lei era sicuramente sfarzosa, ma lasciamo stare la classe’. Rispose provocando una fragorosa risata generale.

In breve i tre partirono alla volta della serata che gli aspettava.
Fu in quei minuti che accadde quello che Lorenzo definirà ‘il primo atto senza ritorno’: si fermarono al benzinaio e Andrea ne approfittò per andare a comprare le sigarette, concedendo la guida a Creta (che non se lo fece ripetere).
Lorenzo rimase dietro, in una parte particolarmente oscurata dell’auto.
Creta abbassò il finestrino e chiese gentilmente al ragazzo di farle il pieno. Il benzinaio annuì mentre un secondo ‘ attirato prima dall’auto e poi dal conducente – si avvicinò con la spugna del lavaggio. Questi, dopo aver dato un’occhiata all’auto, si soffermò sulla ragazza intenta a specchiarsi al finestrino.

‘Quant’&egrave?’ chiese candida la mogliettina.
‘Sono 65 euro signora’ disse il primo.
‘Ma se vieni qui dietro con me &egrave gratis’ aggiunse il secondo senza paura di farsi sentire’ i due ridacchiarono. Lorenzo ebbe un sussulto, che a breve si trasformò in una forte tachicardia quando Creta alzò gli occhi allo specchietto guardandolo con aria colpevole.
La ragazza non disse nulla, fece finta di non aver sentito e pagò in fretta.

I tre ripartirono in direzione del ristorante.

La serata si sviluppò con grande armoniosità, d’altronde non si vedevano da diverso tempo, e ne avevano di cose da raccontarsi. Il clima del locale era spettacolare, tanti tavolini ben sparpagliati con al centro una zona ballo già frequentata.

‘Come sapete la storia con Agata &egrave finita qualche anno fa, e per la verità solo da pochi mesi mi sono reso conto che &egrave stato meglio così’ confessò Andrea abbandonando improvvisamente la sua notoria allegria. ‘Sapete, io vi invidio molto, voi due siete sempre stati insieme e siete cresciuti all’unisono, affrontando ogni singolo capitolo con grande intesa’. Continuò.

I due coniugi sorrisero.

‘E poi io oggi ho avuto l’ennesima proposta di matrimonio’ affermò Creta ridacchiando. ‘Vero amore?’ riferendosi al commento dal benzinaio.

‘Si beh, mancava solo l’anello..’ ironizzò Lorenzo

‘&egrave questo ciò a cui mi riferisco ragazzi. Ho assistito alla scena e credo di capire ciò che avete provato’.

‘Non siamo qui per puro caso vero?’ ipotizzò Creta osservando con interesse i due uomini.

‘Ammetto che tuo marito ha unito la voglia di vedermi con quella di parlarmi, ma sono contento di essere qui’ confessò Andrea.

‘Sarò un po’ ubriaca però devo dire che mi sento lusingata dalle vostre attenzioni’ ammise la ragazza terminando il suo bicchiere di vino.

I tre sorrisero in contemporanea, soddisfatti della sintonia ed uniti dall’allegria della notte.

‘Mi riportate a casa?’
Il ritorno in macchina cambiò le loro vite.. Creta si appoggiò ad Andrea mentre Lorenzo recuperava l’auto.
‘Ti va di guidare tu? Io ho bevuto un po’ troppo e i miei punti scarseggiano’ rise.
‘Non c’&egrave problema, anzi’ rispose il marito
In breve tempo i tre salirono in macchina e partirono canticchiando le canzoni che casualmente proponeva la radio. Erano a dir poco euforici.

‘Fermi, fermi’ urlò ad un tratto Creta.
‘Girate qui!’
‘Ma abbiamo già fatto benzina ricordi?’ affermò impensierito Lorenzo.
‘C’&egrave luce nel retro, segui la stradina’

La macchina girò intorno al benzinaio fino al retrobottega, dove pare vi fosse un piccolo parcheggio ed un officina, la saracinesca era semiaperta e qualcuno stava lavorando. Erano i due benzinai.

‘Accosta qui’
‘Smettila Creta non &egrave divertente, cosa vuoi fare?’ Chiese inquieto Lorenzo.
‘Rivoglio i miei 65 euro’

‘Suona il clacson amore’ ordinò seria mentre Andrea assisteva silenzioso.
Il marito non se lo fece ripetere e strombazzò due volte.

La porta sul retro si aprì. L’uomo all’ingresso riconobbe subito l’auto, tant’&egrave che si avvicinò curioso.
‘Blocca le portiere’ Comandò lei.

Il ragazzo in pochi secondi era già di fronte alla portiera quando questa si serrò. Osservando con interesse.

Creta fissava l’uomo oltre il vetro, si passò la lingua sulle labbra e rise di gusto, poi alzò le braccia.

‘Andrea sfilami la maglietta prego’

Il ragazzo rimase fermo, poi osservò Lorenzo che – pietrificato – era senza parole. Poi annuì.
Andrea portò le mani alla vita di Creta e, dopo aver afferrato i bordi dell’attillata maglietta di cotone nero, alzò lentamente, sfilandola con un sol colpo. Mentre il marito osservava con crescente eccitazione Creta staccò i lacci del reggiseno dal davanti, liberando le tette di fronte al finestrino, ora popolato da entrambi gli uomini che quel pomeriggio l’avevano invitata proprio a fare qualcosa del genere.
Il silenzio incombeva e l’eccitazione di tutti era palpabile.. fino a che punto si sarebbe esposta Creta?

‘Sei proprio una troia’ Urlò il più adulto dei due mostrando gloriosamente il pacco.
Andrea nel frattempo non toglieva gli occhi da quel seno, pallido e vellutato, dalle forme perfette. E così, audacemente gli portò le mani sulle spalle, scendendo poi senza molta pazienza sulle rotondità di lei. La palpò piano passando sotto la linea di pelle che ne evidenziava le forme. La accarezzò.
Gli uomini li fuori non ci misero molto ad estrarre i loro cazzi, già duri e pronti.

Creta spinse il busto all’indietro appoggiandosi al corpo di lui. Ne avvertì il membro durissimo. Spinse ancora incanalandolo tra le chiappe. Ondeggiò sensualmente.

‘Sei una riccona troia vero? Perché non esci e ti fai scopare da questi due poveracci?’ urlarono i due uomini meschini con il pene tra le mani a pochi centimetri dal finestrino.

‘Ora mi tolgo tutto Lorenzo, ti va bene?’ chiese sottovoce
Lorenzo comprese solo pochi secondi dopo cosa intendesse fare la moglie, ma ormai era tardi.

Andrea le alzò le chiappe rivolgendole verso gli spettatori e poi le slacciò i jeans. Gradualmente glieli sfilò, liberando quel culo che solo Lorenzo fino ad allora aveva visto nudo.

Ci pensò il marito ad abbassare le mutandine di pizzo nero che ne coprivano gli ultimi tratti di pelle. L’eccitazione di tutti era ormai incontrollabile. Gli uomini erano appoggiati alla macchina e chissà cosa ancora gli stava aspettando..

‘Cosa fanno?’

‘Si stanno masturbando’ rispose Lorenzo alla mogliettina.

Mentre il suo culo era ormai compresso sul vetro del retro, il viso della ragazza era inevitabilmente rivolto verso il loro amico. I due si sorrisero prima che Andrea dicesse:

‘Scusa Lorenzo ma non resisto’

Prese la testa di lei e se la portò verso i calzoni.
La ragazza smise di pensare al suo spettacolino e non attese oltre. Aprì la patta del ragazzo con voglia, tirando pantaloni e boxer verso il basso con furia, per liberare al più presto il membro dell’amante.

Lorenzo assistette a quella scena in silenzio mentre la sua donna affondava la testa tra le gambe di un altro. Quando la rialzò poté scorgere l’intero membro imbevuto della sua saliva. Mentre questa colava verso il basso, lei ricominciò a ciucciare con voglia.

Gli uomini ‘ ormai fuori controllo – bussarono alla porta vogliosi di partecipare.

Mentre con una mano seguiva il ritmo della testa di Creta lungo il suo pene, Andrea con l’altra si spostò sul deretano, prima accarezzandolo e poi aprendolo con le dita.
Creta mugolava.

‘Voglio sfondarti il culo!!’ Urlò uno degli uomini battendo con prepotenza sul tettuccio dell’auto.

Creta smise momentaneamente di leccare e si voltò verso di loro. Gli guardò con voglia mentre Lorenzo era annichilito dal batticuore. E ora cosa avrebbe fatto?

La mattina dopo si svegliarono entrambi di prima mattina. Lorenzo si appoggiò alla sua lei ancora assonnata. Le accarezzò le cosce. Era nuda.

Quella notte non la dimenticherà mai, cambiò le loro vite per sempre e aprì un nuovo capitolo sessuale ancora oggi ininterrotto.

Lorenzo richiuse gli occhi riavviando il ricordo della notte…

‘Se ci ridate i 65 euro mia moglie si fa venire in faccia’ Disse timidamente il ragazzo aprendo il finestrino.
Creta si voltò per la prima volta verso il coniuge, fissandolo divertita.

‘Quella &egrave tua moglie!’ Disse uno dei due con il cazzo tra le mani

‘Si’ Rispose con un filo di voce il marito

‘Ma esci da questa macchina cornuto! Sei un povero stronzo’ Urlò l’altro spostandosi di fronte al finestrino di Lorenzo e prendendolo per un braccio. Il marito venne letteralmente portato fuori dalla macchina, mentre Andrea la richiudeva a chiave.

‘Vattene!’ gli urlarono ancora addosso i benzinai mentre Lorenzo indietreggiava spaventato.

‘Te la sta scopando sai?’ ‘Adesso la sfonda tutta, e poi ce la scoppiamo noi’ tuonarono i due.

Il marito rimase li immobile, ad una decina di metri dall’auto. Non riusciva neppure a respirare.

L’auto cominciava a muoversi, era evidente che i due li dentro avevano iniziato a darci dentro.

Non era così che la aveva immaginata. Nei suoi sogni erotici Creta faceva sesso sul divano di casa, con uno sconosciuto, o magari nel loro letto, al limite con un collega in ufficio. Ma questo no. Era squallido e sporco, ma tremendamente vero.

Nel frattempo passeggiava nervosamente mentre spiava la situazione. Poteva vedere il culo nudo di Andrea muoversi prestante, con le ginocchia sul sedile la stava penetrando a 90, tant’&egrave che lei aveva il viso compresso sul finestrino e ora se ne potevano sentire i gemiti. I due uomini piazzarono il pene sul vetro mentre Creta a pochi millimetri apriva la bocca simulando di leccarli. Erano separati solo dal sottile portellino. Chiuso.

Lorenzo trovò il coraggio di riavvicinarsi alla macchina, dalla parte opposta rispetto allo spettacolino della moglie. Il suo amico ora la aveva fatta sdraiare di schiena sul sedile, si poteva osservarla tutta nuda con le gambe allargate sul petto del suo amante, che si avvicinava voglioso con il pene a pochi centimetri dalla vagina depilata e morbida di lei. La perforò alzandole le gambe e trascinandola piano verso di lui. I seni ballavano mentre il ritmo cresceva. Lei finalmente osservava suo marito li fuori al buio, e sorrise.

L’atteggiamento di Creta provocò un’enorme eccitazione a Lorenzo, che finalmente si recuperò animo. Tra gli urli senza remore dei due amanti estrasse il cellulare e filmò.

La situazione era surreale, voyeur di sua moglie insieme a quei due maiali, gli urli di lei, il suo pene compresso nei pantaloni, come punito per le malsane voglie che ora soddisfava.

Nel frattempo nell’auto Andrea le apriva le gambe mentre lei con crescente voglia ondeggiava su quel cazzo di marmo, con una mano si teneva alla portiera per mantenere il ritmo e con l’altra si masturbava. A tratti apriva e poi richiudeva la vagina per far meglio penetrare il membro di lui, che ora si era abbassato sul suo corpo, passando le mani tra le chiappe. L’avrebbe sfondata.

L’auto traballava in quella notte senza ritorno, tra sudore, depravazione e urla. La ragazza, sfinita, si spinse nella parte anteriore della macchina, lasciando il culo ben in vista la dietro e aprendolo con le mani. Andrea non se lo fece ripetere e dopo averlo leccato ci appoggiò il pene.

‘Spruzza ora’ ordinò bloccando il buchino con un dito. Andrea si accontentò e tenendola per le cosce infilò tutta la lingua nella vagina, dandole una superba leccata. Poi si sedette.

Creta rimase con il culo all’aria e, mentre osservava tutti quegli uomini masturbarsi, si infilò anch’essa le dita nella vagina, godendo e facendosi sentire.
Poi osservando Lorenzo scese lentamente appoggiando il culetto sul pene di Andrea, ormai prossimo all’esplosione. Guardò fisso nel cellulare prima di chiederlo.

‘Spruzzami sul culo’

Quella frase la diceva spesso al marito, per eccitarlo, le piaceva sentire lo sperma schizzarle sul buchetto e poi scivolare lungo le cosce fradice. E così fu. Andrea godette tra le sue mani e schizzò più volte riempiendo la moglie di Lorenzo nel delirio generale.

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