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OrgiaRacconti CuckoldRacconti di Dominazione

Dolce Daniela

By 24 Settembre 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Potete pensarmi come un uomo fortunato, quando, rientrando dal lavoro, vedo sulla porta la mia bella moglie Daniela, quando la guardo…truccata, elegante, nei bei vestiti che indossa per il mio ritorno, mentre sento la tenerezza del suo abbraccio, il calore del suo languido bacio, il suono lusinghiero del suo “bentornato, amore…” Potete pensarmi fortunato mentre la riconosco come bella, radiosa, fedele, devota… eppure… c’è qualcosa che non va… c’è qualcosa che proprio non va… ed è il fatto che io la mia dolce Daniela vorrei invece sentirla, vederla e saperla porca… molto porca… profondamente porca.

Sapete…sono stanco di questo candore, di questa affettività, di questa infinita dolcezza, di questo suo insopportabile pudore… quando invece vorrei aprire la porta di casa e ascoltare gemiti di piacere e trovarla sul divano, spalancata e oscena mentre si stantuffa oscenamente con un grosso vibratore nero, smaniosa poi, di prendere il mio cazzo in bocca per saziare la sua sete di sborra…  

Quando la guardo, vorrei che il suo bellissimo viso si trasformasse in preda alla lussuria in uno sguardo lascivo e perverso, bisognoso di piacere e di una disperata voglia di piacere… Ma la mia è una speranza vana… Certo in questi anni qualcosa ha imparato…  in qualcosa, almeno, sono riuscito: adesso infatti non usa più quei vestiti fuori moda, quelle palandrane a cui l’aveva abituata quella terribile megera della madre e non si vergogna più di mostrare quel suo corpo procace… anzi con lusinghe, l’acquisto di una ottima attrezzatura ginnica e vestiti via via, sempre più ridotti… ho fatto nascere e alimentato il suo esibizionismo e almeno adesso, sebbene con una insopportabile cautela e moderazione, si piace e le piace mostrarsi…ricevendo nuovi apprezzamenti e attenzioni.

Del resto io non smetto mai di spingere sull’acceleratore e oggi, il giorno del nostro anniversario, sarà il giorno decisivo… tanto che nei giorni scorsi le avevo preso un vestito minimale, acquistato via web direttamente in uno dei migliori sexy shop della rete… è costato non poco, ma è elegante, non volgare, bianchissimo, leggero, scollato tanto da non consentire l’uso del reggiseno, con una gonnellina corta e molto e molto aperto dietro a lasciare la schiena nuda fino quasi al solco tra le natiche… e ha poi un’altra caratteristica! È di un tessuto inizialmente molto coprente, ma destinato a divenire semitrasparente se inumidito… l’ideale per sempre più calde serate in discoteca…o per occasioni in cui il sudore freddo, può creare situazioni davvero intriganti…

Volevo lo indossasse senza mutande, ma non c’è stato niente da fare… non voleva neppure metterlo, ho dovuto chiederle che fosse il suo regalo per me e solo alla fine ha ceduto… per amore… accettando di andare a cena fuori, dopo aver preso un aperitivo che le avrei preparato io stesso, con le mie stesse mani… “ma non troppo forte, mi raccomando”…

Dopocena poi andremo in un cinema… un bel film agli ultimi giorni di programmazione, che Lei voleva vedere da tempo…e finalmente, dopo il cinema, avremmo finalmente fatto l’amore… con la promessa, stavolta mia, di concentraci su di noi, senza quelle fantasie “zozze” di coinvolgere altri uomini e donne che a suo dire le propongo di recente: sono fantasie da maneggiare con cura, con attenzione, mentre lei è già eccitata, prossima all’orgasmo… altrimenti le provoca il gelo: si interrompe, si gira dall’altra parte, lasciandomi a cazzo duro… Daniela infatti, si eccita all’idea di essere presa con forza e posseduta da gente importante e sicura di sé… che la seduca, la prenda e la scopi con trasporto e passione in un misto di sottomissione e dominazione che la manda in estasi… se riesco a farla partire per bene, Daniela, allora si trasforma e io mi sento impazzire di piacere.

In questi anni di matrimonio ho giocato infatti molto sulle fantasie, inventando per lei storie fantastiche a partire dall’essere posseduta, dopo una lunga seduzione, da un vero e proprio principe azzurro, alto bello, ricco, innamorato e generoso, un uomo immaginario a cui nessuna donna saprebbe resistere, con cui sono inizialmente riuscito a scatenare la sua trasgressione…

E una volta avviato “il gioco” notturno… nei successivi racconti, a questo principe azzurro ho tolto di volta in volta, attributi e qualità: alla seduzione dell’uomo dei sogni ho progressivamente tolto via via le rose e i doni costosi fino a rendere sufficiente immaginare l’invito di un caffè per ritrovarla a letto col suo principe… poi ho ridotto il lungo corteggiamento fino ad un incontro casuale al supermercato per finire con una sveltina in auto…

Poi, sempre giocando con la fantasia ho cominciato ad arricchire la scena della seduzione passando dal letto a baldacchino nel suo castello a scopate clandestine in affollati luoghi pubblici… sono quindi passato a variare l’intensità e la passione di questi uomini bellissimi passando dai candidi e languidi rapporti onirici a chilometriche bevute di sborra su spiagge affollate da coppie e guardoni durante romantiche notti di luna piena … e solo così, passo dopo passo anche il principe azzurro è diventato via via un play boy in discoteca, un istruttore di palestra, e infine, da poco, un facoltoso e anziano uomo d’affari…

Basta leccarti… Amore…voglio riempirti…apri bene quelle gambe, amore… non essere timida… lo sai… ti voglio spalancata… voglio che Lo senta, dentro… tieni le gambe aperte… dai… aprile, con le mani… come ieri… mentre ti raccontavo, come venivi sedotta… dagli istruttori della palestra… al bar… invitandoti a bere…

Lo so.. la storia non ti è piaciuta all’inizio… mi dicevi che sono tutti brutti, tranne Marco, …  ma poi ti è piaciuto, vero?… ti sei eccitata pensandoli muscolosi… virili… molto maschi… ricordi come ti eccitavi… mentre ti chiedevo di ricordare i loro corpi… nudi… forti… sudati… i muscoli disegnati… scolpiti… vedi… Vedi…Ti stai eccitando di nuovo… spalanca le gambe amore… tienile spalancate… quando Lo senti dentro di te… impara… concentrati su di Lui… è Lui che ti fa godere… sentilo fino in fondo…

Amore… a me il racconto è piaciuto… era meraviglioso pensarti… turbata ed eccitata…  per le provocazioni… sempre più spinte degli istruttori… per l’alcool che Ti facevano bere … ricordi… ti dicevo che le loro mani forti ti accarezzavano… ti stringevano… prima affettuosamente…un abbraccio…una simpatica carezza… poi sempre più invadenti… poi si infilavano… sotto il body …dentro i pantaloni elasticizzati…  ti toccavano… poi iniziavano ad aprirti… ti spalancavano, Ti carezzarti la gatta… Ti scostavano il top… ti liberavano i seni… sotto la tettoia del bar del viale… quello in cui andiamo sempre… quello con le piante ai bordi…seminascosto agli sguardi di chi passa sul marciapiede…l’unico dove ti sei lasciata accarezzare di nascosto da me…

Sai cosa successe dopo?… dopo che gli istruttori ti avevano circondato… con i loro corpi tonici… mentre eri seminuda?… beh…ieri notte, hai goduto e ci siamo fermati… ma oggi, continuando… ti dico che si fermarono… come in attesa… mentre eri eccitata come adesso… dai succhiami il pollice, amore… mi piace quando lo fai… sei cosi tenera… dolcissima… succhialo, amore, sembri una bambina… succhialo mentre mi muovo dentro di te… tieni spalancate le gambe… lo senti… Lui dentro di te e il mio pollice in bocca…e ti piace, vero, amore?

Si fermarono, amore, e Marco… si, il tuo istruttore preferito… quello che abbiamo immaginato ti seduceva sotto la doccia… mentre chiunque poteva entrare… proprio lui, ti prese per mano… ti ha ricomposta… e ancora sconvolta… ti ha portata fuori dal bar…sai dove?

Ti ricordi amore… quell’uomo anziano in Rolls-Royce… quello che giorni fa… aveva aperto il finestrino per guardarti  meglio?… Lui… c’era proprio lui parcheggiato davanti al bar… e Marco giunto alla macchina… ad un cenno dell’uomo… ha aperto lo sportello… ti ha aiutata ad entrare e… ha richiuso lo sportello dietro di te…

Eri come in un salotto di pelle e radica… con i vetri oscurati… con Lui che ti guardava in silenzio… era anziano, ma ricco e potente… con uno sguardo perverso…magnetico… che ti spogliava… ti penetrata … sentivi che eri in suo potere… che poteva fare tutto di te…  mentre ti spogliava con gli occhi… eri inquieta… ti mordevi il labbro… sentivi una malsana eccitazione… la sentivi montare… Ti eccitava quel silenzio.. quello sguardo… i suoi occhi ti impalavano… erano immobili… gelidi, ma bruciavi… ti sentivi sempre più in suo potere… sua… liquefatta.. da quello sguardo così imperioso… e torbido.

Bastò poco… un leggero movimento degli occhi… un ordine più che un invito… e la sua mano si mosse ad arpionare i tuoi capelli… a spingere la tua testa a pochi centimetri dalla sua patta profumata di preziosa colonia… scivolasti sul sedile di quella lussuosissima auto… per servire il suo piacere… ti lasciasti andare languida…perduta 

E fosti rapida a tirargli fuori il sesso…  ammirata per la sua nudità… cosi elegante…prima di immergere il suo cazzo nella tua bocca… alzasti gli occhi… per leggere i suoi… imperiosi… duri… volevi apprezzasse quanto eri docile… sottomessa…  Il vecchio era tenace… aveva un cazzo grosso… proporzionato e durissimo… il cazzo, si il cazzo… il cazzo è fonte di vita, amore… è degno di adorazione, ricordati di adorarlo…il vecchio aveva uno sguardo aggressivo… di incitamento… non si scompose neppure quando diventasti avida… ingorda… quando prendesti un ritmo frenetico…eri eccitatissima, vero?… volevi venire… proprio come adesso, vero?…  volevi sentire le parole proibite? vero?

succhia il cazzo… si, succhia il cazzo, amore… non senti come suonano bene… le parole proibite… ora Ti piacciono… Ti piace che Ti chiami porca… troia… no? Ti ci senti con il cazzo in bocca, no? … mentre hai la bocca piena di cazzo… la figa riempita, no? Proprio come adesso, no?… stavi impazzendo, come adesso, no? Ti cominciasti a masturbare, come adesso, no?  ti facevi violentemente come una troia, no?  ti sentivi o no, una sgualdrina da marciapiede che spompinava il suo cliente?…si… si… godi, amore, godi adesso che puoi… perché lui venne lasciandoti insoddisfatta, spingendoti la il suo cazzo in gola… mentre la sborra tracimava dalla bocca insoddisfatta e le tue dita graffiavano la figa alla disperata ricerca del piacere… quel piacere che invece io ti garantisco sempre… amore… quando fondiamo corpi e menti nelle nostre fantasie… nei nostri amplessi, amore…

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