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Racconti di Dominazione

Fabiola la sposa vergine

By 3 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Dedico questo racconto all’amico Fabio che ne &egrave stato l’ispiratore

Il primo anniversario di matrimonio può essere l’occasione per fare qualche follia, ma Fabio e Luciana non volevano fermarsi alla solita cena seguita da una nottata di sesso sfrenato.
Luciana sapeva qual’era il desiderio nascosto di suo marito, nonostante lui avesse sempre fatto di tutto per celarlo, forse vergognandosi dei suoi stessi pensieri, ma quello che l’aveva sempre frenata era la semplice mancanza fisica di quel minimo di attrezzatura che serviva per mettere in pratica le voglie di Fabio.
Quando però un piccolo sexy-shop aprì vicino al centro commerciale dove la coppia faceva abitualmente la spesa, lei comprese da sola che non aveva più alcuna scusa per non realizzare il sogno del marito, e nonostante avesse ben poche idee in testa, e fra l’altro molto confuse, decise con un’amica di varcare la porta del negozio del peccato e comprare ciò che le serviva.
Per sua fortuna la proprietaria non approfittò dell’ingenuità delle due donne, limitandosi a far comprare a Luciana poco più del minimo indispensabile per mettere in pratica il suo piccolo piccante progetto.

La sera dell’anniversario la ragazza preparò una cena leggera a base di pesce, che Fabio divorò come di consueto, per poi portare il marito in camera e svelargli i suoi propositi.
“Vediamo d’esser sinceri, quindi niente falsi pudori o cazzate del genere.” esordì Luciana appoggiandosi sul comò mentre il marito era comodamente seduto in poltrona “So che non sei gay o cose del genere, ma che dentro di te c’&egrave il desiderio d’essere posseduto in abito nuziale da una donna. Ora come io ti donai a mio tempo la mia verginità anale, tu stasera farai lo stesso con me, ma solo dopo che ti avrò preparato facendo di te una perfetta sposina.’
Fabio rimase talmente stupito dalle parole della moglie da non saper cosa rispondere, ma allo stesso tempo una sottile eccitazione si era impadronita di lui, facendo si che accettasse ogni decisione di Luciana senza aver nulla da obbiettare.
‘E come vorresti iniziare.’ disse il ragazzo non appena si fu ripreso anche se di poco.
‘Banale col trucco, solo prima devi spogliarti, non ho mai truccato sul serio un’altra persona e non vorrei sporcare quello che ti farò indossare.’
Fabio si denudò rimanendo con i soli slip per accomodarsi davanti allo specchio, dove l’aspettava impaziente la moglie.
‘Non ti farò un trucco pesante perch&egrave saresti ridicolo.’ gli disse Luciana mentre stendeva il fondotinta ‘Ma neanche troppo acqua e sapone perch&egrave saresti poco femminile, ed io voglio una sposa un po’ troia oltre che sexy.’
‘Va bene ma per l’abito ?’ chiese Fabio ammirando la velocità col pennello della futura domina.
‘Taci ho pensato a tutto, prendi tutto come una serie di sorprese, quindi niente domande.’
Luciana impiegò circa un’ora per truccare il marito, ma il risultato fu stupefacente, Fabio sembrava davvero una vera donna e non una travestita di basso livello. I lineamenti del viso erano stati ammorbiditi per renderli più femminili, e solo un rossetto di un rosso acceso poteva far capire che si trattasse di un travestimento, mentre lo smalto di mani e piedi era di una tonalità meno appariscente, ma non per questo meno sensuale.
‘Cazzo fossi un uomo ti scoperei all’istante !’ esclamò Luciana guardando con calma il suo piccolo capolavoro ‘Per fortuna che ti depili abitualmente per via della piscina, così possiamo passare subito alla vestizione, quindi togliti quelle orrende mutande e iniziamo con le cose serie.’
Quelle che Luciana chiamava ‘orrende mutande’ nascondevano però l’appariscente erezione del marito, che fu evidente quando il capo intimo arrivò per terra. Quel che però preoccupava di più la donna, era il riuscire a far stare dentro il minuscolo perizoma in pizzo, tutto il membro del consorte, e non ci voleva certamente uno scienziato per capire che era impossibile.
‘Certo che sei proprio un porco !’ rimproverò la moglie a Fabio ‘Ora mi tocca usare preservativi ed elastici per fartelo ammollare.’
‘No dai &egrave bello così …’ cercò di protestare l’uomo.
‘Si bello un corno, dai mettiti dritto che non voglio perder tempo.’
Luciana infilò due preservativi sul pene del marito, per poi stringere la base con un paio di elastici e finire l’opera con altri due profilattici.
Fabio si ritrovò così con un membro molliccio e leggermente violaceo, ma non ebbe tempo di lamentarsi che rimase di stucco ammirando la lingerie che la moglie aveva preparato per lui.
Alla ricchezza dei pizzi della guepiere facevano da contrasto le ridotte dimensione del perizoma, ma erano poi ben bilanciati dai ricami floreali delle calze, il tutto ovviamente del colore della purezza e della verginità.
Luciana aiutò il marito a indossare quel trionfo di femminilità, prima di tirar fuori un paio di sandali bassi, cercando poi di giustificare la sua scelta.
‘So che non c’entrano nulla col resto del vestito.’ disse la donna ‘Ma so anche che tu non hai mai portato scarpe da donna, e non volevo aiutarti a rimanere in piedi per non rischiare di vederti cadere non appena provavi a muoverti.’
‘Va bene lo stesso amore.’ rispose Fabio guardandosi con stupore allo specchio ‘Direi che sono perfetta…’
‘Come no sei perfetta con i capelli a spazzola ! Mettiti questa che non sarà un granché ma &egrave sempre meglio di nulla.’ lo apostrofò Luciana porgendogli una parrucca biondissima che aveva usato all’ultimo carnevale.
Fabio si stava meravigliando di come fosse cambiato in così poco tempo grazie all’aiuto della moglie, quando si rese conto che la sua fantasia non era ancora completa, e lo fece notare senza però dar molto peso alla mancanza.
‘Anch’io direi proprio che manca qualcosa, anzi il pezzo principale, il tuo abito da sposa.’
Luciana prese il vestito che aveva portato all’altare, un modello classico un po’ gonfio e senza troppo strascico, al quale aveva fatto modificare la chiusura posteriore, in modo da renderla più ‘elastica’ e quindi usabile dal marito.
Fabio quasi non crebbe ai suoi occhi dopo che sua moglie ebbe finito d’aiutarlo a indossare quell’abito, e trovò la realtà migliore di quanto avesse mai potuto immaginare.
Pur non essendo di fatto presentabile a una vera cerimonia, l’uomo era diventato una sposa quasi perfetta, magari con un trucco per certi aspetti pesante, soprattutto le labbra, e una parrucca troppo finta per esser vera, ma del resto era anche la prima volta che Luciana lo travestiva, e certi peccati di gioventù erano più che perdonabili.
‘Quando hai finito di fare il Narciso davanti allo specchio, ti togli dalle palle cinque minuti così mi preparo anch’io ?’ sbottò la ragazza non potendone più dell’atteggiamento del marito.
‘Perch&egrave cosa devi fare, tu sei già una donna !’ rispose lui ormai del tutto fuori dalla realtà.
‘Sì e infatti adesso facciamo le lesbiche felici ! Dai vai un attimo in salotto che non siamo ancora del tutto a posto con i nostri nuovi ruoli.’

Mentre si dirigeva in sala Fabio benedisse la moglie che non gli aveva fatto indossare delle scarpe col tacco, trovando già difficile muoversi con quell’ingombrante abito bianco. La sua attesa non fu molto lunga, Luciana infatti si cambiò molto velocemente per poi richiamarlo in camera dove l’attendeva l’ennesima sorpresa.
La moglie infatti aveva indossato un completo giacca e pantalone, con tanto di camicia bianca e cravatta regimental, lasciando spazio alla propria femminilità solo con una bel paio di decolté.
‘Allora Fabiola sei pronta a fare la puttanella ?’ gli chiese Luciana rimanendo seduta sul bordo del letto.
‘Fabiola ? Guarda che sono Fabio, tuo marito.’ ribatté perplesso l’uomo.
‘Vestita in quella maniera non sei più mio marito, ma Fabiola, al troietta a cui presto romperò il culo con questo.’ rispose Luciana aprendosi la zip dei pantaloni e tirando fuori uno strap-on di medie dimensioni. ‘Ora vieni qua e inginocchiati davanti al mio nuovo amico, anzi inizia a baciarlo così fate conoscenza.’
Fabio ben felice d’esser trattata da donna, si diresse quasi sculettando dalla moglie, per poi accucciarsi fra le sue gambe e iniziare a succhiare il fallo.
Ma i suoi tentativi erano piuttosto goffi, e presto Luciana perse la pazienza, così costrinse la travestita a inginocchiarsi ai suoi piedi, per poi prendergli la testa fra le mani e quasi scoparlo in bocca con un certo impeto.
‘Come puttana da bocca fai proprio schifo.’ l’ingiuriò la donna ‘Eppure sei così esigente quando vuoi un pompino ! Non vedo l’ora di mettertelo nel culo per sentirti urlare, ma per me griderai perch&egrave godi a farti scopare, dentro sei solo una troia da monta, un buco da farcire col cazzo.’
Fabiola non rispose intenta com’era a cercare di non sbavarsi troppo addosso e rovinare così il vestito da sposa, e per lei fu quasi una liberazione quando Luciana la fece metter carponi sul letto, prima di prendere un grosso tubo di gel lubrificante.
‘Dai tirati su il vestito e metti all’aria il culo. E fai in fretta !’ la sollecitò Luciana.
Nonostante si fosse fatta prendere dal ruolo di dominante, la vera donna delle due dedicò parecchio tempo all’ano del travestita, ungendolo più che abbondantemente anche dentro, dove fece entrare molto gel usando due dita.
Fabiola iniziò a gemere non appena sentì quell’insolita presenza, arrivando anche a spingere in fuori il sedere per provare ancor di più la penetrazione.
‘Ma guarda un po’ questa mignotta come muove il culo ! Si vede proprio che non aspetti altro che farti sfondare !’ disse la donna ruotando con grazie le dita all’interno dell’ano di Fabiola ‘Dimmi sei pronta a diventare del tutto femmina ?’
‘Si ! Ti prego non farmi aspettare ancora !’

Luciana ai alzò in piedi e iniziò a spogliarsi con estrema sensualità, sino a rimanere nuda col solo strap-on ben legato in vita. Poi prese del gel che spalmò sul fallo simulando una lenta masturbazione che fece salire la temperatura della stanza alle stelle. Muovendosi poi con la grazia di un felino, la donna scivolò dietro Fabiola e le sistemò ancor meglio l’abito, in modo che questo non potesse esser di alcun ostacolo alla penetrazione.
Quando la travestita sentì la fredda punta del fallo strinse istintivamente le chiappe, ma bastarono due deboli sculacciate per farle rilassare di nuovo i muscoli.
Luciana fu fredda e perfetta, fece entrare la punta dello strap-on, che unto com’era trovò ben poco attrito, facendosi così largo nell’ano, poi aspettò che Fabiola quasi implorasse d’andare avanti per spingere con forza, penetrando così quasi completamente il marito.
‘Ah mi fai male !’ protestò Fabiola senza però cercare in alcun modo di scappare.
‘Taci zoccola che non se i altro ! Fra un po’ il dolore sarà passato e mi pregherai di fotterti ! Inoltre ricordati di quando fosti tu a prenderti per la prima volta il mio culetto, e non ricordo grazia da parte tua, eri solo eccitato come un porco.’
‘Ma ero inesperto…’ cercò di scusarsi la travesta.
‘Come lo sono io adesso, anzi preparati che ora inizio a fotterti come si deve.’
Luciana fece scivolare fuori un po’ di fallo per poi rimetter dentro quello che aveva tolto più qualche altro centimetro, arrivando così con pochi affondi a sodomizzare del tutto il partner. Poi con molta calma si tirò indietro lasciando dentro solo la cappella dello strap-on, e non appena vide Fabiola rilassarsi spinse in avanti con tutte le sue forze arrivando nuovamente ad una completa penetrazione.
‘Guarda come si fotte una donna !’ quasi urlò Luciana dopo aver afferrato saldamente i fianchi del marito ‘Lunghi colpi decisi che facciano sentire dentro tutto il cazzo, perch&egrave anche una troia come te deve godere con un bel bastone fra le chiappe, perch&egrave &egrave vero che ti piace puttanazza che non sei altro.’
I gemiti di piacere furono la miglior risposata alla giovane Domina, che oltre a prendere un buon ritmo si divertiva a sculacciare il marito, senza ma i smettere d’insultarlo.
‘Pensa se ti vedessero gli amici del mare ! Vestito da sposa mentre ti fai inculare da tua moglie, magari qualcuno s’avvicinerebbe per darti il cazzo da succhiare, o mi chiederebbe spazio per fotterti al mio posto. O vorresti che fosse quella gran puttana di Alessandra, dietro alla quale hai sempre sbavato, a sfondarti il culo ? Che ne dici lei t’incula mentre tu fai un pompino a quel gran cornuto del marito ?’
‘No, voglio sia solo tu a prendermi, perch&egrave sei l’unica che amo !’ rispose quasi vergognandosi Fabiola.
‘Allora girati perch&egrave voglio guardarti in faccia mentre ti scopo.’
La travestita si buttò in avanti per poi mettersi a pancia all’aria spostandosi poi sino al bordo del letto, mentre Luciana s’alzava mettendosi di fianco al letto. La donna afferrò quindi le caviglie di Fabiola per allargarle ancor di più le gambe, quindi fece rientrare lo strap-on nel suo posto naturale, cio&egrave lo sfintere del coniuge.
Fabiola iniziò a godere senza più alcun ritegno, incitando anzi la moglie a fotterla sempre di più, quasi non fosse mai sazia di quel cazzo finto che aveva dentro le viscere.
Luciana da parte sua sentiva l’eccitazione salire, provando quasi un piacere riflesse nel vedere godere il marito. Così quando sentì che la stanchezza si stava impossessando di lei, sfilò i preservativi a Fabiola per scoparla con ancora più vigore mentre le menava il cazzo finalmente libero.
Nonostante quella masturbazione le provocasse del dolore, Fabiola era del tutto persa nei viali del piacere, e l’orgasmo quasi la sorprese proprio mentre Luciana era all’apice del suo furore, facendole schizzare una gran quantità di sperma nella mano della moglie, la quale non perse tempo a farsi leccare l’estremità come ulteriore gesto di dominazione.
La donna però voleva un momento di piacere tutto per se, così quando Fabiola s’accasciò esausta sul letto, lei si tolse lo strap-on per prendere un dildo che il marito le aveva regalato come scherza, e dopo averlo acceso se lo infilò tutto in un colpo nella passera, raggiungendo all’istante anche lei l’orgasmo.
I due coniugi rimasero a lungo in silenzio, uno vicino all’altro senza avere il coraggio di dire qualcosa, quasi si vergognassero entrambi di quel che era accaduto. Poi Luciana dovette andare in bagno e Fabio ne approfittò per spogliarsi e cercare di struccarsi da solo, col solo risultato di ridursi la faccia ad una maschera multicolore.
Quando lo vide la moglie questa scoppiò a ridere, seguita a ruota dall’uomo, e facendo così crollare a terra la tensione, lei lo aiutò a togliersi vestito e trucco, poi si buttarono sotto la doccia, giocando col sapone e scherzando su quello che avevano fatto.
‘Davvero sono stata brava ?’ chiese Luciana fingendosi incredula.
‘Si soprattutto molto dolce, però non vorrei che adesso mi giudicassi male ?’ le rispose lui pieno di dubbi.
‘No e perch&egrave ? Basta che sia una volta ogni tanto anche perch&egrave a me piace che sia tu l’uomo della situazione, e poi diciamocelo scopare stanca, ah ah ah.’

Da allora Fabio diventa ogni tanto Fabiola e Luciana sa d’avere un marito che non lascerà mai, perch&egrave dove mai la troverebbe una simile a lei !

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